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Pagine ufficiali Facebook, Lazio 7° con 188.000 fan

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114 ANNI LAZIOOggi Facebook, uno dei più popolari Social Network al Mondo, compie 10 anni. Sky ha dedicato molto spazio nell’ edizione odierna ha questo fenomeno che ha cambiato la vita di molti in tutto il globo. Tra le varie classifiche stilate non poteva mancare anche quella sulle pagine ufficiali delle squadre di serie A.La Lazio risulta essere al settimo posto con 188000 fan, al primo posto troviamo il Milan con 19 milioni e 700mila fan. Sul gradino del podio salgono anche la Juventus con quasi 10 milioni, seguita dall’ Inter con 3 milioni e 200mila fan.

CITTACELESTE



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La Spagna attacca Lotito :” Ma chi è ? “

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spagnaUn mercato deludente e solamente due arrivi. Juan Castro, esperto di calcio internazionale e giornalista di “Marca” racconta il portoghese Helder Postiga, nell’ultimo anno in Liga con la maglia del Valencia. Ecco le sue parole nel corso di “Io Tifo Lazio” su Cittaceleste.it: “Le sue prestazioni mi hanno sorpreso qui in Spagna dove aveva avuto già l’esperienza con il Real Saragoza. Sono sorpreso che la società l’abbia lasciato andare via, perchè è comunque un giocatore di qualità. Ha un buon carattere, professionista disciplinato e qui non ha mai creato nessun tipo di problema. Nella sua carriera ha avuto qualche problema fisico, di natura muscolare, ma nulla di eccezionale”

Momento particolare in casa biancoceleste dopo la cessione di Hernanes: Considero il brasiliano uno dei migliori centrocampisti che ci sono in serie A. E’ naturale che il tifoso biancoceleste non sia soddisfatto di quello che ha fatto la società. La Lazio qui in Spagna, almeno negli ultimi anni, è considerata una società mediocre anche per quello che ha fatto in Europa e sinceramente – a domanda diretta Juan Marca risponde che – Lotito non si conosce”. 

E a proposito di competizioni europee: “Difficile dire chi vincerà l’Europa League. Ci sono squadra di ottimo livello e anche quello che sono scese dalla Champions rendono il torneo ancora più interessante. La liga? Vedo favorito il Real Madrid, ma è fantastico il lavoro che sta facendo Diego Pablo Simeone. Non ha una squadra ricca di giocatori di livello e alla fine sono 12-13 che il tecnico impiega”. 
Per sognare un po’, è possibile un suo ritorno alla Lazio prima o poi? “Lui sulla panchina biancoceleste? Penso di sì…ma tra 100 anni. Ma è giusto che i tifosi sperino che questo possa accadere a breve. Per ora, continuerà con l’Atletico Madrid dove sta facendo delle ottime cose, poiSimeone sarà pronto e destinato per essere il futuro commissario tecnico della nazionale argentina”.

Cittaceleste.it



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Quagliarella messo fuori dalla lista europa.Bozzo replica: “Non ci sono intese con la Lazio”

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quagliarella1Quagliarella mastica amaro a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato. Il giocatore partenopeo è stato escluso dalla lista europea rimpiazzato dal neo acquisto Osvaldo. Come tutti avranno letto, il nome dell’attaccante Juventino è stato accostato ripetutamente alla Lazio.
Beppe Bozzo è intervenuto ai microfoni di tuttosport.com per discutere sulla decisione di Antonio Conte:“Mi chiedete come l’ha presa… Beh, non benissimo, ma Fabio è sereno. Anzi, serenamente arrabbiato perché forse avrebbe meritato più rispetto dopo tutto quello ha fatto per la Juventus. E’ sempre stato in silenzio e probabilmente anche questa situazione la vivrà senza polemiche, come le tante panchine che ha fatto anche in momenti brillanti”. “Se questa è, diciamo, una specie di punizione per non avere accettato i trasferimenti nel mercato di gennaio, mi dispiace.I suoi non erano i capricci di un ragazzino, ma la volontà di un campione che sente di poter dare ancora qualcosa a questa squadra. Ora andrà avanti, senza diminuire il suo impegno”
Ieri il ds laziale Igli Tare, ha dichiarato che le due parti si stavano accordando per un arrivo in maglia biancoceleste nel mercato estivo,dando una mezza specie di consenso, ma arriva subito la smentita di Bozzo:”Non ci sono intese con la Lazio”.



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Quelle strane chiamate dentro Villa San Sebastiano

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LOTITOUn numero di telefono, quello di Claudio Lotito, che circolava in Curva Nord nel periodo piu’ cruento della contestazione al presidente laziale da parte una frangia della tifoseria. E’ quanto emerge dall’interrogatorio di un minore identificato per le telefonate di insulti rivolti al massimo responsabile del sodalizio biancoceleste. Ma ci sono anche alcune telefonate mute indicate dallo stesso Lotito agli inquirenti che indagano sulle minacce a lui rivolte che, invece, risultano partite dalla sua abitazione. Il tutto e’ contenuto in un’informativa della Digos trasmessa alla procura di Roma il 5 aprile 2006 nell’ambito dell’inchiesta sul tentativo di scalata al club laziale da parte di un gruppo citato da Giorgio Chinaglia.

In particolare, risulta identificato l’autore della chiamata arrivata il 3 novembre 2005 su una delle utenze di Lotito nella quale un giovane apostrofa il presidente biancoceleste con epiteti irriguardosi. La chiamata è partita dal telefono cellulare di una donna la quale, sentita dalla Digos, dichiara che a usare l’utenza e’ il figlio minorenne e ritiene che ”la telefonata possa essere stata fatta da mio figlio che, come me, e’ tifoso della Lazio. Se l’ha fatta e’ a titolo goliardico, di scherzo. Una ragazzata della sua eta”’. Lo stesso giovane, sentito dagli investigatori, ammette di aver effettuato la telefonata e di aver ottenuto il numero di Lotito ”da un tifoso della Lazio, del quale non so dire il nome, che me lo ha dato allo stadio, in curva Nord, ove quel numero circola”.

Nel quadro degli accertamenti svolti sulle telefonate denunciate da Lotito come minatorie emerge, inoltre, che alcune chiamate mute arrivate in tre occasioni, il 20 ottobre 2005 (23:40), il 21 ottobre 2005 (14:28) ed il 25 ottobre 2005 (19:40), su un’utenza del presidente laziale siano partite dall’apparecchio di casa dello stesso Lotito. ”In sede di riconoscimento del dato telefonico – si legge nell’informativa – Lotito ha confermato che si trattava di telefonate mute, evidentemente partite dall’utenza della sua abitazione”.

TUTTOMERCATOWEB



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Cesar smaschera Lotito :” Questa Lazio non vuole crescere “

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Il gennaio biancoceleste si conclude, il mercato termina e con se trascina rabbia e delusione per il popolo biancoceleste, che la vittoria in trasferta contro il Chievo nulla può. APARECIDO CESAR ESULTA DOPO IL SUO GOAL DEL 2 A 0Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei, anche Aparecido Cesar ha commentato la situazione in casa biancoceleste, all’indomani di un mercato di riparazione insoddisfacente: “Non c’è nulla di nuovo, nulla che stupisce: la dirigenza biancoceleste ha dimostrato di nuovo di amministrare la società come se fosse un’azienda e non una squadra di calcio. Mi dispiace molto che Hernanes se ne sia andato, anche perché nelle sue ultime prestazioni alla Lazio aveva dimostrato di essere tornato quello di un tempo.  In più, i soldi che sono arrivati o che arriveranno non sono stati investiti: non solo non c’è Hernanes, ma nemmeno qualcuno che lo sostituisca. Non c’è un talento tecnico che permetta alla squadra di fare il salto di qualità, che ti permetta di avere una rosa ampia. Non puoi avere 12, 13 giocatori quando sei occupato su più competizioni, e magari ti trovi nella situazione di dover fronteggiare infortuni o squalifiche”.

Tra le note positive del periodo laziale, c’è sempre lui, Keita Balde Diao“Un giovane così con una personalità del genere, fa davvero piacere che sia alla Lazio. In questo momento è  un giocatore che dà tanto, capace di marcare, saltare l’uomo, è già completo nonostante l’età. La personalità è l’elemento che fa di lui qualcosa di veramente forte, non sono solo le caratteristiche tecniche. Gli è stata data l’opportunità e l’ha sfruttata facendo molto rispetto a tutti gli altri in attacco, che cercavano sempre di trovare situazioni in cui senza Klose era difficile concludere qualcosa.  E’ un giocatore che ha delle caratteristiche, è giovane, si vede che è maturo. E’ giusto mandarlo in campo, già da un po’ ha avuto modo di ambientarsi nella squadra, in più dimostra di avere potenziale, così si valorizza il giocatore. Se arriverà un momento critico, dare le responsabilità ad un giovane che in questi sei mesi ha dato così tanto, sarà davvero troppo. Non gioca come giocava con la Primavera, questo è sicuro, è cresciuto”.

Scherza ma non troppo, l’ex centrocampista brasialiano: “Se l’idea era far andare Hernanes per dare spazio a Keita, beh, forse era meglio tenerli entrambi e fare ancora più grande questa Lazio”.

Derby alle porte, Mauri di nuovo disponibile per il tecnico goriziano: puntare su di lui o sul giovane ex Barça? Mauri è un veterano biancoceleste, bisogna valutare bene. A prescindere dal fatto che è stato tanto fuori, sta bene, è un professionista, bisogna approfondire. Però visto che le cose stanno così, un pensiero su Keita dall’inizio ce lo farei…”

Lazio rigenerata, per il derby Cesar è speranzoso: Ottimo che la squadra si sia ripresa in questo periodo, meglio tardi che mai. Sarebbe stato dura affrontare il derby in una situazione come quella di un mese fa, sarebbe stato drammatico. Non c’è tranquillità e serenità perché comunque stiamo parlando di derby, ma c’è la consapevolezza che la Lazio si sta riprendendo, c’è la possibilità di giocarcela. La Lazio in Europa League? Se mantiene il ritmo delle ultime gare, sì, ce la può fare”.

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La lista UEFA

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europa-leagueLa S.S. Lazio comunica i giocatori inseriti nella lista di Europa League:

PORTIERI: Federico Marchetti, Etrit Berisha, Guido Guerrieri;

DIFENSORI: Giuseppe Biava, Stefan Radu, Abdoulay Konko, Diego Novaretti, Luis Pedro Cavanda, Michael Ciani, Riccardo Serpieri, Andrè Dias, Senad Lulic;

CENTROCAMPISTI: Cristian Daniel Ledesma, Lucas Biglia, Ogenyi Eddy Onazi, Antonio Candreva, Felipe Anderson, Alvaro Gonzalez, Luca Crecco, Lorik Cana, Stefano Mauri;

ATTACCANTI: Miroslav Klose, Brayan Perea, Keita Balde Diao, Gael Kakuta.



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Hernanes smaschera Lotito :” Alla Lazio non potevo ambire a grandi obiettivi “

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HERNANES DISFATTALascia Roma, Hernanes. La Lazio deve fare a meno del suo Profeta.Lascia il popolo biancoceleste tra i lucciconi, i suoi e quelli della gente che lo ha sempre amato, da quando tre anni e mezzo fa approdò nella capitale. Pochi giorni dopo il suo addio e il suo arrivo al club di Milano, il brasiliano è intervenuto ai microfoni del programma televisivo Lazialità.Esprime ancora tanta gratitudine, il Profeta, e spiega ancora una volta, con tanta serenità, la sua decisione di lasciare la prima squadra della capitale, scegliendo una nuova rotta. Per provare ad avvistare nel proprio orizzonte nuovi obiettivi di crescita, nuove aspirazioni. Voglio ringraziare tutti, ho ricevuto tanto affetto dai tifosi, sono rimasto colpito. Ringrazio per tutto quello che ho vissuto a Roma e  ringrazio la società che mi ha sempre trattato con dignità. Sono stati degli anni in cui sono stato benissimo. Il derby di Coppa Italia è stato il momento più bello, abbiamo vinto quella finale facendo la storia. Ho a casa quella medaglia che mi ricorderà sempre della mia vittoria”

E poi la decisione di partire: vuole fare grandi cose, Hernanes, in questa Lazio dalle prospettive labili è tutto più difficile: “Continuavo a stare bene a Roma, però dentro di me volevo crescere ancora, aspettavo un’opportunità del genere. Tutte le proposte che erano arrivate in questi tempi non erano mai concrete come quella dell’Inter. Quando mi è arrivata una reale offerta, la possibilità di fare qualcosa di ancora più grande, quando i nerazzurri mi sono venuti a cercare, ho preso la mia decisione. Dopo tre anni e mezzo alla Lazio ho capito che non sarebbe stato più possibile ambire a grandi obiettivi. La proposta dell’Inter, che ha una prospettiva forse più elevata, mi ha convinto. Non è questione di soldi, ma dei risultati che posso perseguire. Lotito mi ha fatto grandi proposte economiche per trattenermi a Roma, ma ormai avevo deciso”. 

Arrivato alla Lazio trovando Reja, che fortissimamente lo volle, chiude la sua avventura con l’aquila sul petto dopo il ritorno del goriziano sulla panchina biancoceleste: Con Il primo Reja avevamo cominciato bene, ma poi non capivo perché a volte mi lasciava fuori, questo mi dispiaceva. E’ normale, ogni giocatore si cruccia se viene escluso dal campo. Con Petkovic abbiamo iniziato alla grande con il girone d’andata, quest’anno invece è cambiato qualcosa perché anche la squadra non convinceva, e lui era costretto a trovare altre soluzioni. Finiva che anche lui a volte mi lasciava fuori dal campo. E anche qui mi dispiacevo molto, forse devo cambiare in questo, ma ci rimango sempre male quando non vengo schierato in campo. Il ritorno di Reja è stato qualcosa di incredibile, ci siamo trovati benissimo, tant’è che la squadra ha ricominciato a giocare con più motivazione, io stesso sono tornato al gol.Il mio ruolo? Non è il ruolo ad essere determinante, ma la mia condizione atletica, anche se preferisco giocare più arretrato”

Una Lazio che, lo dimostrano anche i rifiuti di cui ha parlato Reja, non è un punto di arrivo per i giocatori, più un punto da cui partire: “Quando sono arrivato alla Lazio pensavo di fare cose importanti, l’ho detto e lo ribadisco. Pensavo di vincere lo scudetto, giocare in Champions League, avevo questi sogni. Però non li ho raggiunti. Penso che se in un futuro prossimo la Lazio riuscirà ad essere più attrezzata, a competere per scudetto e Champions, diverrà un punto d’arrivo per la carriera di un giocatore”. 

Stando a quanto racconta Hernanes, il rapporto con la dirigenza biancoceleste non si è mai incrinato: “Lotito nei miei confronti è sempre stato corretto, quello che ha promesso ha sempre mantenuto. Ha le sue strategie, con le quali vuole portare la Lazio in alto e non voglio entrare in merito a riguardo, ma è sempre stato corretto”.

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Reja chiede scusa :” La frase di ieri è stata la causa di tanta adrenalina “

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REJALa Lazio vince e convince, la cura Edy Reja funziona. Dopo l’ultima fatica in campionato, la squadra biancoceleste oggi riposa, in attesa di ricominciare ad allenarsi e iniziare a respirare l’aria pre derby. Proprio il tecnico goriziano questa mattina è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.07, dichiarando:Sono molto soddisfatto ora, c’è stata una crescita importante. A Bologna abbiamo giocato male, con la Juve e con il Napoli c’è stata una buona partita. Ieri abbiamo chiuso questo percorso di crescita, facendo una grande prestazione per tutti i 90 minuti. Mi convince il lavoro durante la settimana, i ragazzi ci credono dal punto di vista mentale. Dalle sicurezze sono arrivati i risultati, non ci inventiamo nulla, ognuno sta nel suo ruolo. Rispetto alla prima settimana siamo cresciuti molto, abbiamo forzato anche un po’ dal punto di vista fisico per accelerare i tempi. Keita? Alla fine è venuto vicino per cercare complimenti, (ride,ndr). Mi è piaciuto per l’impegno e dal punto di vista tattico: si metteva in una zona di campo per rendersi utile in fase difensiva, spesso Lulic o Ledesma si trovano due contro uno, e se rientra lui abbiamo dei vantaggi per recuperare palla. Gli ho fatto i complimenti. Il derby? Ieri volevo fare una battuta, chiedo scusa per quella frase: dopo la partita avevo un po’ di adrenalina in corpo e ho augurato che qualche giocatore della Roma si infortunasse. Non volevo esasperare una situazione già esaltata, negli anni passati ho anche io ricevuto qualche offesa, ma uno come me non può cadere su certe cose, dunque chiedo scusa. La classifica? Non voglio guardarla, so che questa squadra può fare dei passi importanti. Bisogna aspettare i nuovi e qualche infortunato, poi c’è Mauri, non sarà in condizione ma ha sempre lavorato molto dal punto di vista fisico. Lo aspetteremo con pazienza per riavere il Mauri che tutti conoscono. Vediamo come andrà in campionato e in Europa League, poi ci sono i giovani che devono ancora lavorare. Qualcuno ha fatto meglio, altri peggio, ma li aspettiamo, gli serve sicurezza. Il centrocampo? Ledesma è un ottimo incontrista, ieri Biglia ha fatto bene. Si alternano bene nelle due fasi, si mettono in condizione di sacrificarsi. Possono fare sia i registi che i mediani, l’argentino non pensavo corresse e ci mettesse così tanto agonismo. E’ stata una piacevole sorpresa. La difesa a 3? Ora c’è equilibrio e sicurezza, poi con il gioco sulle fasce possiamo permetterci questo schema. Con il rientro di Mauri e Konko valuterò. Ma ora non si cambia”.

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Lotito senza vergogna :” Hernanes all’Inter è un’operazione a nostro vantaggio “

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L'aquila della Lazio dietro le sbarre a simboleggiare il mercato bloccato dalla Covisoc, con la chiave della soluzione rimandata a gennaio.

lotito-soldi

Il caso Hernanes fa ancora discutere. Il pianto, l’addio, l’ira dei tifosi. Questa mattina il presidente Lotito ha provato a fare di nuovo chiarezza sull’accaduto all’entrata degli uffici della Lega di Serie A a Milano: Abbiamo un progetto chiaro in testa, sia per il presente che per il futuro. Abbiamo inserito tanti giovani in rosa fra cui anche Keita, che servono a rinforzare la rosa. Il resto sono chiacchiere. Gli obiettivi sportivi non possono escludere quelli economico. Adesso la Lazio è una società in regola, che risponde alle regole del fairplay finanziario. Non è più vero l’assioma che chi più spende più vince. E questo lo dico da dieci anni a questa parte. Ci sono persone che hanno comportamenti strumentali figli di trent’anni di vita alle spalle di un sistema che non può più andare avanti. Hernanes all’Inter per aiutare Thohir? Non voglio parlare di chiacchiere. E’ stato il giocatore di andare via. O cambiamo le regole che vogliono questo, oppure le società dovranno sempre sottostare alla volontà dei calciatori. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente Sergio Floccari e il sui procuratore che hanno deciso di andare via senza attendere il 1° febbraio, giorno in cui avrebbero potuto firmare a parametro zero per un altro club. Hernanes aveva già un accordo con l’Inter e voleva andare via. Non potevamo più tenere un calciatore fino a giugno scontento. Io sono stato chiaro con lui. Gli ho detto che se voleva andare via, doveva dirlo. Ci sono dei procuratori che guadagnano milioni portando via giocatori a parametro zero alle società. Hernanes non è un’operazione a danno della Lazio, ma a favore perché permette alla società di puntare al futuro con quei giocatori che hanno accettato il nostro progetto. Non come Hernanes che aveva già deciso di non rinnovare. Lui rimane un grande persona, un grande uomo e questo continuo a pensarlo. Sulle scelte personali poi non mi permetto di dare giudizi. La Lazio però non è seconda a nessuno, è seconda solo sul piano economico. Strapotere Juve in campionato? Questa situazione è data dalla capacità tecnica di raggiungere certi risultati. Con noi però non è accaduto, anzi avremmo meritato la vittoria invece del pareggio. Dieci giocatori hanno rifiutato la Lazio? Dico alcuni nomi, non ho problemi. Quagliarella ha rifiutato dopo che sono stato io il primo a chiamarlo. Poi per Biabiany c’è stata una proposta nell’ultimo giorno, trovando l’accordo con il Parma, poi il giocatore ha rifiutato. Questo non vuol dire che alla Lazio non vuole venire da noi, anzi, e la riprova è Klose che ha scelto noi e non il Milan. C’è una comunicazione sbagliata che tende a favorire alcune parti rispetto ad altre” – queste le parole del patron biancoceleste riprede da tuttomercatoweb.com.

Piccolo siparietto durante l’intervista, durante la quale il cellulare di Lotito ha squillato incessantemente. A fronte dell’ennesimo tentativo, il presidente ha risposto in diretta, interagendo con il tifoso interlocutore e facendo anche ascoltare ai presenti alcune delle minacce ricevute, prima di spiegare che telefonate di questo genere sono per lui all’ordine del giorno.

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La Corte d’Appello di Milano deve pronunciarsi sulla condanna di Lotito

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Lazio, Avv. Gentile: "Curva Nord squalificata dalla UEFA per striscioni e gesti sospetti"

LOTITO GENTILESpetterà alla corte d’Appello di Milano la determinazione della pena da infliggere per l’omessa alienazione di partecipazioni contro Lotito e Mezzaroma. Condannati in Cassazione per omessa alienazione di partecipazioni societarie. Prescritti i reati di aggiotaggio manipolativo e informativo. Questa la sentenza dei giudici di piazza Cavour contro Claudio Lotito, presidente della Lazio e Roberto Mezzaroma, zio della moglie di Lotito, in relazione alla affaire delle azioni della Lazio, andata in scena tra il 2005 e il 2006. Motivazioni della sentenza depositate nei giorni scorsi che gettano una luce obliqua sulla vicenda: “Correttamente la Corte d’Appello di Milano ha affermato la responsabilità di Lotito“. Di fatto  –  proseguono i magistrati  –  “essendo la finalità della disciplina in materia quella di evitare la concentrazione occulta di capitale sociale nella mani di un singolo (…) appare evidente che Lotito ha concentrato nelle sue mani una partecipazione superiore al 30% del capitale sociale della Lazio. Per cui su di lui incombeva l’obbligo di alienazione della partecipazioni in eccedenza”. In pratica Lotito detenendo oltre il 30% delle azioni della Lazio entro un anno aveva davanti a sé due strade: vendere o lanciare un’Opa, cosa che non venne fatta.

“La Consob applicò su questa vicenda una sanzione amministrativa di mezzo milione di euro. Sanzione che venne poi annullata  –  tiene a precisare il legale di Lotito, Gian Michele Gentile  –  dalla corte d’Appello di Roma”. Lo stesso presidente della Lazio afferma invece che con la “sentenza di prescrizione non viene accertata la commissione dei reati che mi vengono contestati (aggiotaggio manipolativo e informativo). Tra le altre cose  –  prosegue Lotito  –  la Consob non si è costituita parte civile nel processo perché ha ritenuto il patto parasociale un fatto puramente amministrativo”.

LA REPUBBLICA



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L’analisi di D’Amico :” Con Lotito non abbiamo futuro “

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funerali vincenzo d'amico

VINCENZO D'AMICOUna bandiera senza tempo, un laziale vero, un capitano senza macchia e senza peccato. Vincenzo D’Amico ha vinto uno scudetto, e ha salvato la sua Lazio dalla retrocessione in Serie C giocando sempre con orgoglio e dignità. Oggi uno degli opinionisti più quotati di Rai Sport, e continua a guardare la maglia coi colori del cielo con gli occhi dell’amore. Ma come tutti i laziali non vede futuro per questo club, nonostante il successo cristallino ottenuto in trasferta contro il Chievo. La cessione di Hernanes gli ha tolto gli ultimi dubbi – qualora ne avesse – su un progetto sempre più involuto che allontana la Lazio dai vertici della classifica. «Hanno scelto di cedere Hernanes nell’ultimo giorno di mercato per non correre il rischio di dover reinvestire i soldi della sua cessione – ammette senza troppe remore – una società che cede il giocatore più rappresentativo è una società che non ha margine di crescita».

In molti hanno paragonato le lacrime di Hernanes alle sue sotto la sede di via Col di Lana dopo la cessione al Torino. «Al di là del periodo, è una situazione differente. La Lazio era casa mia, la mia famiglia, era tutta la mia vita. Hernanes ha dimostrato di essere un ragazzo sensibile, attaccato a questi colori. Ma certamente andrà a stare meglio, sia dal punto di vista economico che professionale, andrà a giocare con una squadra ambiziosa. Lui ha fatto una scelta, legittima. Io non ho mai scelto, all’epoca furono gli altri a scegliere per me. Accettai di andare a Torino per il bene della Lazio, io non potevo sottrarmi, lui ha preferito scegliere una squadra ambiziosa con cui potrà vincere qualcosa di importante».

Le parole di Hernanes hanno girato il coltello nella piaga. «Sono parole che fotografano appieno la realtà delle cose, pronunciate da un calciatore che negli ultimi tre anni e mezzo ha vissuto da dentro la situazione, e quindi la conosce perfettamente. Quando dice che per la Lazio la massima ambizione è quella di poter vincere – forse – una Coppa Italia, dice la verità. La verità spesso fa male, ma è meglio una brutta verità che una bella bugia».

Ritiene più grave la cessione di Hernanes o il fatto che nessun giocatore voglia venire alla Lazio? «Il secondo aspetto è la naturale conseguenza dell’operazione di mercato. Ma oggi un buon giocatore per quale motivo dovrebbe scegliere la Lazio? Per sperare di vincere al massimo una Coppa Italia? O per strappare una qualificazione in Europa League dove puntualmente viene sbattuta fuori? I giocatori di altre squadre quando oggi sentono il nome della Lazio respingono le offerte al mittente a cuor leggero perché tutti hanno ormai capito che le nostre ambizioni si sono ridimensionate. Non voglio parlare dei tempi di Cragnotti, perché in quel periodo anche Pelè avrebbe fatto di tutto per mettersi addosso la nostra maglia, ma anche in passato, la Lazio è sempre stata un punto di arrivo. Oggi è un punto di partenza, tutti stanno con la valigia pronta perché se ne vogliono andare. Qui non ci sono prospettive».

Il quadro è preoccupante. «È desolante. Escludendo i giocatori veramente forti che sono al di fuori della portata di questa società, anche i calciatori con buone qualità evitano di legarsi alla Lazio perché qui l’ambizione più grande è quella di arrivare settimi in campionato. Hernanes è stato solo il primo a fare la valigia, temo che nei prossimi mesi se ne andranno anche altri pezzi importanti. Marchetti, Klose, Candreva per quale motivo dovrebbero rimanere alla Lazio? Se vogliono vincere qualcosa devono andare altrove. E giustamente andranno altrove. Non sono della Lazio, sono giocatori che pensano alla loro carriera più che alla Lazio. A fine campionato si guarderanno intorno, tireranno le somme, cercheranno altre soluzioni. La cessione di Hernanes non sarà passata inosservata, è un chiaro segnale di ridimensionamento anche per loro».

Deluso per la cessione di Hernanes? «Sei deluso se ti aspetti qualcosa, sinceramente io non mi aspetto niente da questi dirigenti, ormai ho capito come agiscono. Mi auspicavo che i soldi ottenuti dalla cessione di Hernanes potessero essere reinvestiti per acquistare un paio di elementi buoni, capaci di accrescere la qualità della squadra. Ma sapete tutti com’è andata».

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Reja schock :” Spero che qualcuno della Roma si faccia male “

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rejaReja nel post gara Chievo- Lazio a (rai sport) queste le sue parole: La Roma oggi non ha giocato ed è un vantaggio per loro ,spero fatichino parecchio mercoledì col Napoli e anche se si infortunasse qualcuno non sarebbe male. Poi, tra l’altro, vanno come delle schegge quest’anno, secondo me bisogna sparargli col fucile perché quando partono fanno delle azioni in contropiede difficili da fermare. Però la mia difesa sta crescendo e ultimamente siamo giusti, spero che ci sia anche un bel recupero da parte dei miei giocatori”.



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COMUNICATO DELLA CURVA NORD

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curva nordCOMUNICATO DELLA CURVA NORD

Il mercato di gennaio si è chiuso con l’ennesima nostra delusione. Mentre ci eravamo ormai abituati a campagne di non rafforzamento della squadra, questa volta la sessione invernale ha prodotto un notevole indebolimento della già mediocre rosa a disposizione di mister Reja. La losca e dilettantistica gestione della società ad opera del dispotico duo Lotito – Tare, non finisce mai di sorprenderci in senso negativo e di rendere insanabile la frattura tra chi gestisce la S.S. Lazio 1900 e chi ne rappresenta la sua vera essenza, il suo Popolo. La problematica reale non è costituita dalla cessione di Hernanes di per se, ma dal modo in cui tale trattativa, come del resto tante altre disastrose operazioni di mercato, è stata condotta. Avremmo anche potuto accettare il sacrificio del giocatore più talentuoso della nostra rosa (è da anni che abbiamo smesso di credere nelle bandiere, siamo consapevoli di essere noi stessi l’unica inammainabile bandiera) a patto che i soldi del ricavato fossero stati in modo trasparente reinvestiti in un rafforzamento della squadra. Ma così non è stato! E ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, è emersa la chiara definitiva volontà del presidente Claudio Lotito di lasciare la Lazio nel limbo del calcio Italiano. Tale reiterato atteggiamento, fa sorgere a noi semplici Tifosi, il neanche tanto illecito dubbio di una gestione finalizzata a interessi economici personali. Una gestione affaristica e personalista non potrà mai collimare con l’interesse non economico generale dei Laziali, a cui sta a cuore esclusivamente il bene della Lazio. Per noi Laziali la S.S. Lazio è uno stile di vita che ci distingue e ci unisce, è ciò che noi percepiamo come un’appartenenza tradizionalista, trasmessa da padre in figlio, che ci fa Popolo. Lotito in questa scala di valori ha sempre dimostrato di essere un intruso mal celato. Il bene primario della la S.S. Lazio 1900, lo dimostrano i fatti, non rientra nella sua gerarchia di valori. Ciò risulta essere quasi un dato oggettivo se analizzato alla luce della totale chiusura verso partner finanziari e commerciali che verosimilmente avrebbero potuto immettere risorse monetarie con cui intraprendere un duraturo piano di rafforzamento tecnico della squadra. Il ridimensionamento è ormai oggettivo, figlio di questa nebulosa gestione (sarebbe semplicistico definirla disastrosa!). Siamo arrivati al punto in cui risulta addirittura difficile trovare giocatori disposti a vestire la nostra gloriosa maglia. La vicenda Hernanes ne è stata l’ultima dolorosa testimonianza: “Vado via, al massimo qui si può vincere la Coppa Italia”. Al giocatore, serio professionista e uomo di valore, va tutto il nostro affetto e ringraziamento. L’umanità e la disponibilità mostrata da quest’uomo, prima che giocatore di calcio, rimarrà sempre nel cuore dei Laziali. Il “vecchio Cuore Biancazzurro” della curva Nord non ti dimenticherà, PROFETA. Hernanes è un professionista, la maggior parte di noi al suo posto avrebbe fatto la stessa scelta. Perché rimanere a condizioni economiche meno vantaggiose? Per giunta in una società gestita da un tiranno “de noantri”, senza un progetto definito, senza minime ambizioni di successo in ambito nazionale ed internazionale. E’ giunta l’ora in cui il Sig. Claudio Lotito ci dia le motivazioni sul perché sono anni che la Lazio si trova senza sponsor commerciale, sul perché l’idea di costruire uno stadio di proprietà è stata abbandonata non appena la speculazione edilizia abitativa, al progetto correlata, è stata osteggiata dagli organi comunali preposti e incompatibile alle norme disciplinanti la materia stessa. E’ forse la speculazione stessa il suo reale obiettivo ? E’ giunta l’ora in cui il Sig. Claudio Lotito ci dia spiegazioni sul perché non ha mai preso in considerazione la possibilità di mettere in vendita la S.S. Lazio 1900 o quantomeno la possibilità d’ingresso in società di potenziali partner finanziari, di verificarne la loro esistenza sul mercato. E’ giunta l’ora in cui il sig. Claudio Lotito ci dica chiaramente quali sono le sue reali intenzioni. Noi non possiamo più accettare la mancanza totale di un piano di rafforzamento, non possiamo più accettare che la S.S. Lazio sia relegata a ruolo di compagine nel campionato italiano. Non lo può accettare la nostra Storia, non lo può accettare il nostro blasone di PRIMA SQUADRA DELLA CAPITALE. Non lo possiamo accettare in quanto Popolo e Fedeli Guardiani di una tradizione che vive dal 9 Gennaio 1900. La S.S. Lazio 1900 è patrimonio storico del suo Popolo e in esso vive, si rigenera e si fa grande. Inoltre, teniamo a precisare, per chi ancora non l’avesse capito e scrive di fantomatiche iniziative su Fb, per il derby saremo TUTTI presenti, per stringerci con il veleno intorno alla squadra e condurla alla vittoria. In Lazio – Sassuolo, come già stabilito, uniti e compatti esprimeremo tutto il nostro dissenso verso questa sottospecie di dirigenza. AVANTI LAZIO !

Curva Nord



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La squadra è stata rinforzata e lo sarà ulteriolmente

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lotito

LOTITO
Accadeva mesi fa, oggi vi posterò il video tanto cliccato quanto discusso che circola su youtube dopo la coppa Italia. Un Lotito stile Duce, nel quale ha perfettamente previsto l’andamento del mercato sino ad ora.
Combatteremo lo strapotere del nord! Juve-Lazio 4-1\1-1,Lazio-MIlan 1-1 (ritorno da giocare),Napoli-Lazio (4-0 anche se non fa parte del nord lo mettiamo lo stesso),Torino-Lazio (1-0 non fa parte delle big, ma sempre del nord),Verona-Lazio 4-1 ( idem come il Torino),Lazio-Inter 1-0 (sarà questo l’abbattimento dello strapotere del nord?), Roma-Lazio 2-0 (mettiamo anche la Roma per fare un quadro più che generale). Come avete appena letto lo strapotere del nord è stato ampiamente abbattuto!.
Passiamo ora alla seconda storica frase “mussoliniana” di Lotito, ovvero “La squadra è stata rinforzata e lo sarà ancor di più (a Gennaio).
ARRIVI: Felipe Anderson, c (Santos, 9 mln); Biglia, c (Anderlecht, 8 mln); Novaretti, d (Toluca, svinc.); Perea, a (Deportivo Cali, 3,8 mln);
Alfaro, a (Al Sadd, fp); Sculli, c (Pescara, fp); Vinicius, d (Cruzeiro, 1 mln); Elez, d (Hajduk Spalato, 1 mln); Berisha, p (Kalmar, svinc.)
RISCATTI: Candreva, c (Udinese, 1,7 mln x 1/2)
PARTENZE: Garrido, d (Norwich, 1,5 mln); Diakitè (Sunderland, svinc.); Foggia, c (Dubai, svinc.); Saha, a (svinc.); Brocchi, c (ritiro); Mendicino, a (Salernitana, p); Tuia, d (Salernitana, p); Zampa, c (Salernitana, p); Matuzalem, c (Genoa, 1,5 mln); Zarate, a (Velez, svinc.), Crescenzi, d (Siena, p); Kozak, a (Aston Villa, 6,5 mln).

Ora passiamo a quello appena concluso:
CALCIOMERCATO LAZIO
SS Lazio Calcio
ACQUISTI
Helder Postiga (a, Valencia prestito con diritto di riscatto)
Kakuta (a, Vitesse via Chelsea prestito con diritto di riscatto 3,2 mil circa)
Emmanuel Sani Shehu ( Aiginiakos)
Rokavec Mika Mario (Hka Hib Livernav)
CESSIONI
Sergio Floccari (a, Sassuolo 2,1 mil)
Vinicius Freitas (d, Padova prestito con diritto di riscatto)
Hernanes (c, Inter 20 mil circa)

Lascio a voi i commenti ed il video in questione

Luca A. -Since1900-



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Vittoria amara

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KEITA LULICDopo giorni vissuti in un mix dei rabbia e contestazione per un mercato ancora una volta fallimentare, i tifosi della Lazio, almeno per 90 minuti tornano a sorridere. Lo fanno con l’amaro in bocca – dopo aver contestato aspramente il patron laziale prima dell’inizio della partita – e non sarà certo una vittoria (ci mancherebbe) a riportare il sereno nell’ambiente, eppure, un minimo di felicità tocca nuovamente i cuori laziali che pulsano forte anche per il piccolo Keita che con cuore e classe nelle scarpe si guadagna l’abbraccio di un popolo intero a cui poi, lui regala anche un bel bacio d’esultanza. “Sarà lui la prossima cessione di Lotito“, afferma qualche tifoso su Facebook (non troppo) maliziosamente. Poi però, c’è anche Antonio, che non manca mai all’appello. Racchiusi in questo, i 90 minuti della Lazio. Fra i gol e la disperazione di Biglia (ammonito, salterà il derby) e l’agitazione sempre viva di Edy Reja. Tre punti che fanno comodo, ma che dopo quanto accaduto negli ultimi giorni, sembrano inutili per un futuro che all’orizzonte pare plumbeo come il cielo di Roma.

Cittaceleste.it



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Tare senza vergogna :” 10 rifiuti alla Lazio ? Reja ha sparato un numero a caso “

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Lazio-Napoli serie A

A pochi istanti dal match con il Chievo Verona, ai microfoni di Sky Sport parla il ds biancoceleste Igli Tare. Si parte ovviamente dal mercato: Non sono dieci quelli che non sono voluti venire alla Lazio, Reja ha detto un numero tanto per dire. Abbiamo parlato con Quagliarella, che ha rifiutato la partenza a gennaio, ma ha dato disponibilità per giugno. Abbiamo parlato anche con Giovinco, ma dal suo entourage ci hanno detto che nemmeno lui voleva lasciare Torino. Ci abbiamo provato con Biabiany, ma il ragazzo per motivi personali non ha accettato. Penso sia difficile trasferirsi a gennaio, non c’è nessun motivo particolare per cui non sono voluti venire a Roma “. 

I biancocelesti cercavano un calciatore con doti offensive: “Si cerchiamo giocatori davanti, se avessimo avuto Ederson non avremmo cercato nessuno, ma con il nostro modulo ci serviva. Abbiamo portato uno di esperienza internazionale come Postiga e un talento come Kakuta”. 

La chiusura sull’esclusione di Marchetti: Mi dispiace che si parli sempre di mercato, Reja ha detto non c’è un caso Marchetti, da quasi 3 settimane ha un infortunio all’adduttore, che gli fanno fare allenamenti ma non riesce a giocare. Penso che dalle prossime gare sarà a disposizione”.

LALAZIOSIAMONOI



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La folle spiegazione di Lazio Style radio :” Nessuno viene alla Lazio perché ci sono troppi titolari “

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Lazio_Style_Radio“Nessuno vuole venire alla Lazio”. E’ questo il titolo di apertura dei principali giornali sportivi, in ambito biancoceleste questa mattina. In tanti, hanno espresso il loro parere in merito, commentando l’affermazione fatta dal mister biancoceleste ieri in conferenza srtampa. Definita, “pazzesca” o semplicemente “realistica”, ha attirato critiche e attenzioni di tifosi e addetti ai lavori. Un’interpretazione proprio di quella frase, è arrivata questa mattina anche dall’emittente radiofonica ufficiale della società biancoceleste: Io – ha spiegato il conduttore della trasmissione mattutina – do una mia interpretazione delle parole del mister. C’è chi non vuole venire perchè sa che difficilmente può giocare. Non so, un attaccante – è arrivato Postiga – o un centrocampista, col rientro di Mauri, mette in preventivo il fatto che comunque può partire dalla panchina e questo può essere motivo di rifiuto visto che molti giocatori non accettano questo ruolo. Ad esempio, Biabiany – per dire uno dei nomi usciti fuori negli ultimi giorni di mercato – avrebbe giocato in questa Lazio? Secondo me no salvo qualche assenza”.

Cittaceleste.it



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THE END…

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FINE LOTITOQuando scendono dalla nave tutti quelli che per anni hanno tentato in tutti i modi di giustificare te, le tue scelte e anche i tuoi difetti palesi, significa che SEI FINITO!

Quando dopo esser riuscito in passato a scaricare le colpe dei tuoi fallimenti su allenatori e giocatori, vieni additato come l’unico responsabile di un fallimento che è sotto gli occhi di tutti, significa che SEI FINITO!

Quando sei costretto a chiamare un giocatore e a pregarlo di raccontare una falsa verità nel ridicolo tentativo di salvarti (e vieni pubblicamente “sputtanato” il giorno dopo…) significa che SEI FINITO!

Quando nel disperato tentativo di restare a galla sei costretto ad affidarti alle bugie palesi dellaTUA radio, della TUA televisione e a interviste da puro “zerbinaggio”, come quella pubblicata oggi su “IL TEMPO”, che riportano alla mente gli articoli della PRAVDA ai tempi del regime, significa che SEI FINITO!

Quando il tuo stesso allenatore si presenta in conferenza stampa e urbi et orbi manda in frantumi uno dei tuoi capisaldi (“La Lazio è una delle società più ambite, c’è la fila di giocatori che vorrebbero indossare questa maglia”…) dicendo che “abbiamo ricevuto dieci rifiuti, perché nessuno vuole venire in questo momento alla Lazio”, significa che SEI FINITO!

Quando anche procuratori e agenti FIFA (che solitamente “mentono” parlando bene di ogni presidente pur di non farsi nemica nessuna società per non precludersi affari nel presente o nel futuro) iniziano a raccontare urbi et orbi i motivi per i quali nessuno vuole mettersi seduto con te a trattare, significa che SEI FINITO!

Quando ad una settimana dal derby, costringi un’intera tifoseria (o quasi…) a pensare più a Lazio-Sassuolo che a quella che da sempre e in ogni stagione viene considerata la “partita” per eccellenza, significa che SEI FINITO!

Quando parli per frasi fatte ripetute all’infinito, quando arringhi le folle con promesse disattese e con proclami smentiti dalle tue stesse azioni, significa che SEI FINITO!

Quando sei odiato da un’intera piazza, che nell’odio verso di te e nel tentativo di cacciarti si ricompatta dopo anni di divisioni, significa che SEI FINITO!

Quando nel tentativo di far saltare una contestazione vai in questura e in procura chiedendo che qualcuno metta il bavaglio ai contestatori per far saltare la protesta, significa che SEI FINITO!

Quando cade il velo e mostri finalmente il tuo vero volto, significa che SEI FINITO! E quel volto, oramai, lo hanno visto tutti, anche quelli che per anni hanno girato bendati, con il paraocchi, oppure che hanno preferito voltarsi pur di non vedere. Quindi, SEI FINITO!

E la cessione di Hernanes è stata probabilmente l’ultima scena, il THE END di questa lunga, dolorosa e triste vicenda. In attesa dei titoli di coda…

STEFANO GRECO



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Dopo Hernanes potrebbe toccare a Lulic, Candreva e Marchetti

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CANDREVAChe nessuno abbia accettato di venire alla Lazio è circostanza già molto preoccupante di suo, come confessato in conferenza stampa da mister Reja. Quel che è peggio – a mente fredda, dopo un mercato di riparazione disastroso dal punto di vista tecnico – è la rassegnata aria di smobilitazione che tira dalle parti di Formello: la sensazione, infatti, è che la cessione di Hernanes abbia virtualmente liberato anche gli altri big. Con Klose ormai avviato verso l’addio a fine contratto (il tedesco, già tentato dall’Arsenal, potrebbe tornare in patria o provare l’avventura negli States), non sono più solide le posizioni dei vari Marchetti, Lulic e Candreva, alcuni dei pezzi più pregiati della rosa biancoceleste. Quest’ultimo, peraltro, deve ancora essere riscattato per metà dall’Udinese, che chiede non meno di 7 milioni per il suo 50%. Il rischio, in buona sostanza, è quello di una fuga: nessuno vuole venire e tutti vogliono scappare, scrive stamane Il MessaggeroSe nessuno s’accasa a Formello è anche per il tetto salariale, che Lotito non vuole sforare: impossibile competere con i 3,5 milioni che i nerazzurri garantiranno a Hernanes, utopistico cercare campioni e offrirgli stipendi non in linea con le loro potenzialità. Per sostituire il Profeta, considerando anche il guaio di Ederson, Reja si aggrappa con tutte le forze a Stefano Mauri. Anche il capitano è in scadenza e dovrà mettersi al tavolo con la società per rinnovare: un biennale la sua richiesta, dodici mesi in meno sarebbe la proposta della società. Altro giro, altra ruota…

LALAZIOSIAMONOI



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Duro attacco di Guido Paglia :” Lotito respinge ogni acquirente “

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GUIDO PAGLIA

«Lotito non sa gestire la società, è inadeguato e dopo dieci anni il suo ciclo è finito: ora deve vendere la Lazio». Chi parla è Guido Paglia, ex capo della comunicazione e responsabile delle relazioni esterne nella gestione Cragnotti ma soprattutto grande tifoso biancoceleste. La cessione di Hernanes nell’ultimo giorno del mercato invernale ha fatto traboccare il vaso laziale, svuotato appena otto mesi fa grazie allo storico trionfo in Coppa Italia ma prontamente riempito con il deludente mercato della scorsa estate, la discutibile gestione del caso Petkovic e ora l’intempestiva cessione del brasiliano. Guido Paglia non ha dubbi, il colpevole ha un nome e un cognome: Claudio Lotito.

Paglia, Anderson Hernanes ha tradito la Lazio? «Assolutamente no, le sue parole sono chiare: “A Roma posso vincere al massimo la Coppa Italia, io voglio lo scudetto”. E poi in cinque mesi all’Inter guadagnerà quanto in un anno alla Lazio: Lotito doveva intervenire prima, il rinnovo del contratto andava proposto la scorsa estate. Se vuoi costruire un progetto devi fare un sacrificio».

Ma il brasiliano è stato chiaro, voleva andare via. «E Lotito lo sapeva dalla scorsa estate. Subito dopo il trionfo in Coppa Italia Hernanes parlò in modo sincero: non pensava minimamente al rinnovo, già allora immaginava un futuro diverso dalla Lazio: a quel punto Lotito avrebbe dovuto offrirgli una cifra importante oppure venderlo subito. Non si arriva a fine gennaio in questa situazione, non si lascia andar via Hernanes per 20 milioni. E invece ha costretto il brasiliano ad esporsi con quelle dichiarazioni il 31 gennaio».

Perché, come ammesso da Reja, dieci giocatori hanno rifiutato la Lazio?  «Quando si ridimensiona un progetto sportivo si ottengono questi risultati. Persino Biabiany dice no alla Lazio, ma stiamo scherzando? E poi i giocatori importanti vogliono andare via, come ha dimostrato Hernanes giocando a corrente alternata negli ultimi mesi. E a fine anno andrà via anche Klose».

Una Lazio senza futuro? «Qui non c’è un progetto, voglio bene a Reja ma non è il tecnico giusto per aprire un nuovo ciclo, lo abbiamo recuperato solo perché siamo disperati. La Roma ha subito reagito, come aveva fatto anche nel 2000, mentre noi abbiamo fatto un passo indietro come il gambero per colpa di Lotito. È convinto di essere il più forte e il più duro, ma non sa gestire la società come dimostrano anche i casi Pandev, Zarate e Ledesma. E oltretutto non vuole investire: ora basta strangolare i sogni dei tifosi, deve vendere il club».

Chi può comprare la Lazio? «Negli ultimi anni almeno tre o quattro persone si sono interessate. Chi? Non posso rivelare i nomi, la società è quotata in borsa. Lotito è un dietrologo in servizio permanente ed effettivo, leggendo le mie parole penserà che dietro a me c’è Cragnotti che vuole riprendersi il club, ma non è così: io sono soltanto un laziale come tanti altri, un tifoso e basta. Ci dimostri che non ci sono compratori, come ripete sempre».

In che modo? «Se per lui la società vale 500 milioni, ce lo dica e usciamo dall’equivoco. Altrimenti, se davvero vuole bene alla Lazio, nomini un advisor, una banca affari e faccia valutare la società: se c’è qualcuno interessato potrà farsi sotto contattando la banca. I compratori ci sarebbero eccome».

Crede che lo farà mai? «Temo di no, Lotito non vende perché usa la Lazio per i suoi interessi e guadagni personali. Vuole tenersi il giocattolo, ma dopo dieci anni il ciclo è chiuso, deve lasciare. A lui piace tanto il latino e allora gli chiedo: quousque tandem, Lotito, abutere patientia nostra? Fin quando vorrà abusare della pazienza dei tifosi laziali?».

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Lotito continua a dire bugie :” Sono stato costretto a vendere Hernanes “

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Lazio-Napoli serie A

Tifosi infuriati, Lotito si difende dopo il flop di una campagna acquisti che ha lasciato l’amaro in bocca ai laziali. Venduto Hernanes, molti si aspettavano un colpo per bilanciare la dolorosa partenza e invece il numero uno biancoceleste ha scelto il profilo basso acquistando solo il portoghese Helder Postiga (che non può nemmeno giocare in Europa League) e il giovane Kakuta, talento inespresso almeno fino ad ora. Incassa i complimenti di Thohir, («Ringrazio Lotito perché ha reso possibile l’acquisto del brasiliano da parte dell’Inter») ma anche le proteste dei tifosi per un mercato che ha indebolito la squadra.

Presidente, che cosa è successo con Hernanes? «La vicenda è complessa e ricca di incontri, sia con il giocatore che con il suo procuratore. Da più di un anno infatti la Lazio ha sostenuto con forza e convinzione la volontà di proporre ad Hernanes di continuare la sua esperienza professionale con la società, che ha sempre creduto nelle sue qualità umane e calcistiche. Non abbiamo avuto mai nessun dubbio nell’offrire al giocatore la possibilità di proseguire con un importante contratto economico e sportivo, che lo avrebbe reso un giocatore leader. Avevamo anche acconsentito all’inserimento di una clausola rescissoria concordata. Nonostante ciò ed un ultimo tentativo dopo la gara di Coppa Italia contro il Napoli, dapprima con il suo agente e poi con lo stesso giocatore, non si è arrivati ad una conclusione positiva. A questo punto costretti dal rifiuto di Hernanes, siamo stati indotti, negli ultimi giorni di mercato, ad accettare l’offerta dell’Inter per evitare di perdere il giocatore a parametro zero. Scelta molto dolorosa sia a livello umano che professionale, ma inevitabile per salvaguardare il bilancio della società».

Perché ha scelto l’Inter? «Penso che la sua decisione sia legata sia ad aspetti familiari che personali, attirato dalla voglia di cimentarsi in una nuova esperienza con una società blasonata come l’Inter».

La sua vendita è stata un successo economico (la Lazio ha ottenuto circa 20 milioni di euro, compresi bonus)?

«Sicuramente sì, avendo ottenuto una notevole plusvalenza, cosa che è accaduta anche con la cessione di Floccari, che rischiava anch’egli di essere perso a parametro zero. Ci tengo a ringraziare sia il ragazzo che il suo agente, per la correttezza dimostrata. La cessione di Sculli, poi, ha consentito alla Lazio di ottenere un risparmio per il mancato esborso del suo stipendio».

C’è un problema nel sistema calcio che dà troppo potere ai giocatori e poco ai club? «Sicuramente sì, ma credo che, come in qualsiasi settore professionale, anche in quello che riguarda i procuratori, ci sono dei comportamenti estremamente negativi che finiscono per condizionare i loro assistiti».

Tornando ad Hernanes, non crede che la Lazio esca ridimensionata? «Non farei questa valutazione. Sicuramente la perdita di Hernanes è, a livello tecnico, significativa, ma sono fortemente convinto che disponiamo di una rosa competitiva con molte soluzioni nei vari reparti. Ritengo poi fondamentale il rientro di Mauri, che può ricoprire il ruolo di Hernanes, come ha già spiegato qualche giorno fa il mister Reja».

E poi? «Abbiamo preso Helder Postiga che ha una grande esperienza internazionale e va a rinforzare l’attacco. Kakuta è un giocatore di grandi promesse e può ricoprire tre ruoli in fase offensiva. In estate, dopo la vittoria in Coppa Italia, abbiamo intrapreso un percorso per il ricambio generazionale, sicuramente complicato ma che consentirà alla società di avere una squadra giovane e competitiva. Dobbiamo permettere ai più giovani di crescere con il sostegno e gli insegnamenti dei giocatori con più anni di esperienza. Su questi concetti anche lo stesso Thohir si è trovato d’accordo, farà lo stesso all’Inter».

I giovani vanno bene, ma quelli arrivati in estate non hanno fornito grandi prestazioni. «Non scherziamo, ho appena spiegato quali sono le condizioni fondamentali per consentire ai giocatori più giovani di crescere. Sta a noi ora metterli in condizione di esprimersi al meglio, senza condizionarli ma dimostrandogli di saperli aspettare».

A questo punto reinvestirà a giugno i soldi della cessione di Hernanes? «Io non compro per far piacere alla piazza, ma solo per perseguire un progetto tecnico serio, sano e competitivo»

LALAZIOSIAMONOI



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Insulti a Lotito durante la gara della Primavera

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scontri tra ultras Lazio-Real Sociedad: 9 feriti prima della sfida di Europa League

scontri ultrasContestazione senza fine quella dei supporters laziali nei confronti della dirigenza. Un nuovo epsodio è accaduto poco fa durante il match della Lazio Primavera che si sa disputando in questi minuti a Formello. Dalle tribune del Fersini, sono piovuti fischi contro la gestione della scietà e cori contro Lotito e Tare, i principali colpevoli di questo mercato insoddisfacente. L’inizio di un mese intenso e che sarà caratterizzato da protesta continua. Infatti, sempre a Febbraio è prevista la protesta durante Lazio – Sassuolo per poi, ma ancora non c’è nulla di confermato, ripeterla durante Lazio – Milan. Un segnale forte, fortissimo, che la società e la dirigenza non potrà far finta di non ascoltarlo.

NOIBIANCOCELESTI



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Hernanes espone il suo cellulare :” Grazie per i tanti messaggi, vale un trofeo “

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hernanes affettoHernanes ha voluto salutare i suoi tifosi a modo suo, in un modo particolare, esponendo dal suo profilo Facebook una foto in cui viene esposto il suo cellulare. La sua spiegazione è la seguente :” Da oggi ho un nuovo trofeo nella mia bacheca, Il telefonino che usavo: adesso sarà immortalizato, non userò più, è diventato un trofeo per me; visto che sono arrivati più di 10.000 messagi dei tifosi laziali prima chiedendo che io rimanga e dimostrando loro affetto, poi augurandomi buona fortuna!! Questo va tenuto come un trofeo! I messagi rimarranno nel telefonino e il telefonino rimarrà in mostra come un trofeo.”. Parole forti, significative, a dimostrazione di un legame indissolubile tra il profeta Hernanes e i tifosi Laziali anche ora che scenderà in campo da avversario. Di certo non sarà mai un nemico, BUONA FORTUNA PROFETA !



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Reja guarda avanti :” Farò il massimo con quello che ho a disposizione “

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REJAVia Hernanes, ecco Postiga e Kakuta. Contro il Chievo, in quel di Verona, Edy Reja proverà a fare a meno del brasilano. Difficile, se non impossibile. L’obiettivo quinto posto – che vale l’Europa League – adesso più che mai sembra un’ardua impresa, vista che il Profeta è andato a rinforzare proprio la squadra che la quinta piazza la occupa, l’Inter. Non mancano i problemi di formazione per il tecnico goriziano, che potrà almeno contare sul rientro di Miroslav Klose. L’allenatore del club capitolino si presenterà alle 13 nella sala stampa di Formello, alla vigilia della gara contro i clivensi: segui la diretta scritta su Lalaziosiamonoi.it.

Un commento sulla cessione di Hernanes? Dispiace, ma fino a tre giorni non pensavo a questa ipotesi, il presidente gli aveva proposto il rinnovo di 5 anni, lui ha detto che preferiva altre soluzioni. Hernanes si può dire che l’ho voluto io tra cinque nomi che mi erano stati proposti, tra cui Boateng, e io ho scelto lui. E’ una persona straordinaria, ha dato molto dal punto di vista umano e tecnicno. Gli scenari calcistici sono un po’ strani a volte. C’è stata questa offerta, il ragazzo ha accettato, ne prendiamo atto e voltiamo pagina. 

Si aspettava un sostituto all’altezza?  Ci sono stati una decina di nomi che hanno rifiutato tutti, la Juventus aveva alcuni giocatori che potevano interessare e hanno rifiutato. Cercherò di trarre il massimo da questa rosa, metterà il 200%, proverò a valorizzare al massimo questo patrimonio. Veniamo da un risultato positivo contro l’Udinese, poi una buona gara con la Juve, cerchiamo dare continuità a questi risultati. 

Europa League?  L’impegno ci sarà, la rosa non è così abbondante, vediamo. Ripeto, guardiamo avanti, ormai conoscete le situazione e gli scenari, non intendo parlarne.

Un giudizio sui nuovi arrivati? Per quanto riguarda i due ragazzi che arrivano, Kakuta è un esterno sinistro mancino che può giocatre nei tre davanti e ditero la prima punta. Poi Mauri può giocare dietro Klose, Perea, può fare tutti i ruoli in fase offensiva. Inutile che mi chiedere di giocatori che sono andati via, resta un po’ di rammarico, abbiamo chiesto anche Giovinco ma nessuno vuole venire. Siamo rimasti un po’ male. L’ultimo, Bibiany sembrava fatto, evidentemente stanno bene dove sono, preferiscono non giocare. Nel giro di un giorno o due è venuta fuori la richiesta di Hernaesn, non credevo che l’Inter poitesse prendere Hernanes, sostituire giocator come Hernanes non è semplice. Chiedo solo al pubblico di darci una mano, saremmo molto contenti, vi ringrazieremo, cercheremo di fare il massimo.  risultati si ottengono con i giocatori forti, poi ci sono le motivazioni e soprattutto la qualità senza la quale non ottieni risultati. 

Come si spiega i rifiuti alla Lazio? Io faccio solo l’allenatore, lavoro con la squadra che mi viene data. 

Il suo stato d’animo? Mi dispiace per i giocatori che hanno rifiutato, sembrava che si potessero fare queste operazioni. Siamo partiti da Matri poi altri giocatori non sono arrivati. Se non accettano resta il rammarico ma non ci posso fare niente. 

Che Chievo si aspetta? Ultimamente ha fatto belle prestazioni, squadra organizzata, si chiude molto bene l ascia pochi spazi, ma la squadra st abene, veniamo da situazioni di risultati positivi, stiamo bene anche moralmente. Metteremo in campo la stessa identità, mi aspetto ulteriori miglioramenti. La prossima settimana l’avremo interamente a disposizione, lavoremo ancora di più sui movimenti. 

Risparmierà Dias in vista del derby? Già ho problemi di formazione, non posso pensare a queste cose. Non posso pensare di risparmiarlo perché è diffidato. 

LALAZIOSIAMONOI



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La moglie di Zarate deride Lotito :” Grazie per aver mandato via Mauro “

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ZARATELa telenovela Zarate continua.Questa volta è la moglie dell’ex numero 10, Natalie, a togliersi ancora qualche sassolino dalla scarpa, tramite un tweet al veleno:Grazie a te Lotito, grazie per averlo mandato via. E lasciarlo vincere la supercoppa argentina con il Velez!! Complimenti amore mio”. Un messaggio chiaramente ironico rivolto al patron biancoceleste, reo di averlo mandato via in maniera ingiusta. Il contenzioso va avanti, intanto Maurito ha vinto il suo primo trofeo della stagione con il Velez Sarsfield, trionfando la scorsa notte contro l’Arsenal de Sarandì. Una piccola rivincita ai danni della Lazio?

LALAZIOSIAMONOI



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L’agente di Verratti :” Ve lo spiego io perché nessuno vuole trattare con Lotito “

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lotito tarePer commentare il “mercato” della Lazio e non solo, la redazione di Radio Radio ha interpellato il procuratore Donato Di Campli(agente di Verratti) che non ha risparmiato forti critiche nei confronti del patron biancoceleste svelando poi, quelle che a suo modo di vedere, sarebbero le ragioni che spingono tanti agenti FIFA a non trattare con la socità capitolina. “Sul trasferimento di Hernanes all’Inter dico che quando si parla di Lotito, allora si parla di cose grottesche. Quando conclude le operazioni lo fa ad un minuto dalla chiusura del mercato. I rifiuti di Mbaye e Biabiany? Il problema è trattare con Lotito, è difficilissimo. Non solo per me ma anche per tanti altri procuratori, vuole avere sempre ragione e non c’è contraddittorio. Quindi, uno preferisce non stare nemmeno a trattare con lui“.

Cittaceleste.it



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La preghiera di Lotito ad Hernanes :” Ahò devi dì che te ne sei voluto annà via te “

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LOTITOL’ultima telefonata di Lotito a Hernanes, ieri mattina, sapeva tanto di preghiera: «Ahò, lo devi dire che sei voluto andare via tu, dillo a tutti che non sono stato io a volerti cedere». Una telefonata privata, quasi disperata, perché il giorno prima 500 tifosi avevano duramente contestato la società per la cessione del Profeta. Tra l’altro, il presidio davanti al quartier generale del presidente è andato avanti per buona parte della notte tra giovedì e venerdì. Insomma, la situazione era pesantissima. Ecco spiegato il perché della lettera di Hernanes ai tifosi della Lazio, pubblicata su facebok poco prima delle 10. Ecco il perché di un intervento telefonico del brasiliano all’ora di pranzo a Lazio style, la radio ufficiale del suo ex club. Era una richiesta della società, alla quale Hernanes non si è sentito di sottrarsi in virtù del buon rapporto che lo lega a Lotito. Ma la mossa si è rivelata un boomerang

Punture e retroscena – Boomerang per la Lazio, ovvio. Perché se nella lettera Hernanes si era limitato a spiegare il perché delle sue lacrime («Sono state mal comprese, non ho pianto perché la società mi spingeva ad andare via, ma perché c’era una trattativa in corso e la possibilità di lasciare Roma, il posto che amo. Non vi dimenticherò mai»), nel successivo intervento alla radio il Profeta ha messo a segno anche una stoccata nei confronti della Lazio. «Vado via perché voglio fare qualcosa di ancora più speciale nella mia carriera — ha detto —. Alla Lazio ho capito che più della vittoria della Coppa Italia non avrei potuto vincere». Eccola la stoccata, poco gradita dalla società, che non ha fatto altro che aumentare la rabbia dei tifosi, scatenati via etere e sul web contro Lotito per tutta la giornata di ieri. E pensare che la notte precedente era stata pure romantica: «Non ho dormito tutta la notte», ha raccontato Hernanes. Il retroscena risale alla giornata di giovedì: un tifoso, entrato in possesso del numero di telefono personale del Profeta, l’aveva fatto circolare. Il passaparola ha portato Hernanes a ricevere oltre 1.000 messaggi sul cellulare: in molti gli chiedevano di restare alla Lazio, a diversi il brasiliano ha anche risposto.

Biabiany e Kakuta – La risposta della Lazio sul mercato è invece stata tiepida. È arrivato in prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni Gael Kakuta, classe 1991, esterno offensivo di proprietà del Chelsea ma negli ultimi mesi in Olanda, al Vitesse. Una scommessa. La certezza doveva essere Jonathan Biabiany: Lotito aveva raggiunto un accordo per la metà del Parma a 4,5 milioni, ma il francese ha rifiutato. Un’altra trattativa al fotofinish saltata, ormai un classico della gestione Lotito. E così quello che doveva essere il dolce dopo l’amaro Hernanes, si è rivelato un ulteriore motivo di delusione per i tifosi, che hanno già preannunciato una dura contestazione per Lazio-Sassuolo del 23 febbraio. C’è Lotito nel mirino, preso in mezzo nelle ultime ore tra una lite con l’agente di Mbaye e un’altra con Preziosi per l’affare Sculli. E come se non bastasse, il promesso sposo Djordjevic ieri si era pure messo a trattare col Cardiff: lo scippo è scongiurato. Anche se l’aria intorno alla Lazio resta pesante.

(Gazzetta dello Sport) – CITTACELESTE



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Ennesima farsa,ennesima presa in giro

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L'aquila della Lazio dietro le sbarre a simboleggiare il mercato bloccato dalla Covisoc, con la chiave della soluzione rimandata a gennaio.

lotito-soldiNon voglio scrive un articolo strutturato, non voglio scrivere senza fare attenzione a come parlare, non voglio cercare de sta attento se le parole so in italiano o so in romano. Ci siamo stancati basta!
So anni che la penso cosi, so anni che la mia lazialità viene stuprata più volte, so anni che ce vole da i contentini come se un cane da la zampa al padrone.
S’è concluso l’ennesimo mercato, s’è concluso con una cessione che ha letteralmente indebolito la squadra ed arricchito le tasche di chi gestisce la società. Voi direte ma abbiamo preso due giocatori. Io so il primo che non giudica all’apparenza ma arriva un attaccante che già sta male, cosa che se sento la parola infortunio mi viene in mente Konko. Abbiamo preso uno scarto del Chelsea che è famoso per un tiro fuori dallo stadio (neanche fuori dal campo). Il mercato di solito serve per rinforzarsi invece di indebolirsi, vorrei sapere anzi, esigo sapere come vengono fatte queste trattative, cosa che anche una persona qualunque sa fare meglio di questa società. Sembra di stare a portaportese. Se una squadra come la Roma riesce a vendere un giocatore tre volte tanto di quanto vale, perchè Lotito and company fa il contrario stile Vucumprà sulla spiaggia?. Non dico che Hernanes valga 100 milioni ma minimo 30. Anche se fosse che ci danno 30 perchè non investi sul vero problema della rosa: DIFESA e ATTACCO?.
Ricordiamo ora come ora l’europa viene giocata solo da Klose e Perea davanti. Voi ora mi direte: Ma davvero vuoi sperare nell’europa?. Io spero o non spero io so goliardico. Il vero laziale si deve far valere, non ha paura di niente. Finalmente l’altra parte sonnambula dei tifosi ha aperto gli occhi e pian piano, come detto nell’erticolo precedente, l’ambiente si sta unendo sempre di più alla ricerca della vera Lazio con un’altra persona alla guida non di certo questa società che gestisce la Lazio come un negozio commerciale con la speranza di portare uno stipendio e far bella vita. IL calcio è diverso caro mio. Il calcio sarà pure pilotato dai soldi ma il vero cuore che fa andare avanti questo mondo sono un pallone,i TIFOSI, e 22 giocatori in campo che stanno vivendo il sogno che ogni bambino ha dalla tenera età, quando tu chiedi che farai da grande? e loro rispondono IL CALCIATORE.
Ora ci ritroviamo da qui alla fine del campionato, con una rosa più mediocre di prima aldilà dei quei giocatori che ci ha portato. Perfino Floccari poteva essere utile,forse l’ho detta grossa? Forse per voi, ma è un pensiero che si basa sul numero di attaccanti, il numero di difensori ed il numero di centrocampisti.
LIBERALALAZIO!

Luca A.



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Lotito litiga con l’agente di Mbaye

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lotito tareDa sconosciuta promessa a vero e proprio intrigo di mercato. Capita anche questo quando si finisce al centro di una trattativa come quella per Hernanes tra Lazio e Inter. Ibrahima Mbaye, diciannovenne senegalese, difensore e centrocampista all’accorrenza, in prestito dall’Inter del Livorno, è divenuto improvvisamente l’oggetto di desiderio non solo di Claudio Lotito, ma poi anche della Juve che avrebbe voluto inserirlo nella trattativa per spostare Vucinic in nerazzurro poi tramontata sul nascere perché l’Inter ha tolto il ragazzo dal mercato.

Ma il retroscena più interessante riguarda il patron capitolino artefice di una telefonata quanto meno tempestosa con l’agente Beppe Accardi, l’ex caciatore che cura attualmente gli interessi di Mbaye. Alla telefonata, nemmeno troppo garbata di Lotito, Accardi avrebbe risposto per le rime, soprattutto con la richiesta di un contratto di cinque anni con compensi a salire da 800 mila a oltre un milione e mezzo di euro finali.

La proposta, ritenuta scandalosa dal patron laziale, aveva fatto scoppiare una vera e propria rissa telefonica in un crescendo di battute e di controbattute con Accardi pronto a replicare senza indietreggiare di un passo rispetto alle richieste iniziali. Nemmeno una successiva telefonata di Reja aveva sbloccato l’affare. Anche perché, come detto, nel frattempo l’Inter aveva provveduto a blindare il promettente talento di Guédiawaye. E tutto a dispetto di Lotito!

CORRIEREDELLOSPORT.IT



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Il Cardiff prova a soffiare Djordjevic alla Lazio

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djordjevicSorpresa Djordjevic. Negli ultimi minuti Zoran Krneta – il rappresentante del giocatore – ma ha rivelato che il Cardiff sta provando a prelevare il suo assistito fino a giugno, aggiungendo però che la trattativa è difficile visto il poco tempo a disposizione. Ecco le sue parole: “Il giocatore sarebbe felice di andare, ma il tempo sta per scadere, per cui è difficile. Tutte le parti però stanno cercando di concretizzare questo affare”.

Dario Cadeddu



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