La S.S. Lazio comunica che domani, venerdì 3 gennaio 2014 alle ore 15, verrà disputata al Centro Sportivo di Formello una partita di allenamento con la squadra del Grifone Monteverde che milita nel campionato di Eccellenza. La seduta sarà aperta al pubblico (apertura cancelli ore 14.30).
Continua la battaglia tra la Lazio e Vladimir Petkovic dopo che il mister di Sarajevo si è legato alla Svizzera. Il club biancoceleste vuole licenziare per giusta causa l’allenatore.
FORMELLO – Il Reja-bis entra nel vivo, primo giorno dell’anno e prime prove tattiche del “nuovo” corso. Modulo di riferimento ben chiaro, il tecnico friulano prova la formazione anti-Inter: 4-2-3-1 con Konko, Biava, Cana e Vinìcius in difesa, Onazi e Ledesma in mediana, con Candreva, Hernanes e Lulic alle spalle di Klose. Di fronte, il 4-3-3 formato da Cavanda, Novaretti, Ciani, Crecco, Gonzalez, Biglia, Mauri, Perea, Floccari e Keita, a fare da starring partner (Pereirinha e Felipe Anderson a fungere da jolly). Si delinea l’undici titolare del 6 gennaio, Radu l’unica pedina mancante (il romeno quest’oggi non si è allenato sul campo, mentre Dias ha saltato la partita in famiglia).
GONZALEZ – Corre il “Tata”, aumenta i carichi di lavoro, deve recuperare la condizione atletica persa nel mese di dicembre. La frattura alla mano sinistra, rimediata durante la partita con il Napoli, lo ha fermato proprio nel momento in cui sembrava poter sovvertire nuovamente le gerarchie nella testa di Petkovic. Gonzalez allunga, scatta verso il rilancio. Inizia in modo differenziato la seduta e si aggrega alla rosa per la parte tattica. Ha tolto il gesso al braccio, si sta allenando con un tutore protettivo, punta a rientrare tra i convocati per il match con l’Inter. Si allena a parte Ederson: il brasiliano è tornato nella Capitale dopo qualche giorno extra di permesso concesso dalla società. Ripresa fissata per domani (doppia seduta).
Vladimir PETKOVIC passa al contrattacco: dopo aver ricevuto laletteradi licenziamento da parte della società, il tecnico di Sarajevo ha affidato la propria risposta attraverso un comunicato ufficiale diramato dal proprio avvocatoPaco D’Onofrio:
“Il Mister Petkovic ha appreso con sorpresa ed amarezza la notizia di una contestazione della Lazio nei suoi confronti, così come dei suoi più stretti collaboratori, per l’impegno dallo stesso assunto regolarmente con la Federazione Svizzera solo a partire dalla prossima stagione 2014-2015.
Subito dopo aver firmato il contratto il 23 dicembre 2013, è stato un suo impegno morale, poiché non c’è alcuna norma sportiva o statale che imponga un obbligo in questo senso, avvertire subito il Pres. Lotito, prima che la notizia diventasse pubblica, ribadendo allo stesso l’ovvia ferma intenzione di portare avanti il progetto già avviato con la Lazio fino alla fine della stagione, come avviene sempre nel mondo del calcio, per allenatori e calciatori in scadenza di contratto.
In tutta questa vicenda Petkovic si è comportato rispettando tutte le norme vigenti, poiché è stata sempre sua ferma intenzione non creare alcun problema sia alla Società, alla quale, così come al suo Presidente, sarà sempre grato per aver creduto in lui, sia ai suoi calciatori, che in queste settimane di risultati sportivi poco soddisfacenti, hanno sempre rappresentato attestati di stima e fiducia nei confronti del loro allenatore.
Poiché, al momento, non c’è stato alcun esonero nei termini previsti dai regolamenti sportivi, il Mister si sente orgogliosamente ancora l’allenatore della Lazio e chiederà un leale confronto diretto con il Pres. Lotito, al fine di chiarire l’assurdo equivoco insorto, per il bene dei tifosi, dei calciatori e soprattutto della Società, che solo qualche mese fa festeggiava unita e compatta lo storico trionfo in Coppa Italia, nell’ambito di un vincente progetto tecnico (una sola sconfitta in Europa nelle ultime 20 partite) che può e deve andare avanti, fino alla fine della stagione, proprio come concordato.
Il pensiero di Petkovic, in questo momento, è quello di augurare a tutta la Società, ai suoi calciatori ed ai calorosi ed appassionati tifosi laziali, un magnifico 2014, insieme.”
Con l’arrivo di Reja, la Lazio potrebbe subire una rotazione di panchine dagli allievi nazionali in su. Stando al corriere dello sport Reja pescherà il suo vice in casa ed il nome più quotato è quello di Mr Bollini. Fosse così la panchina della primavera avrebbe un posto libero che, sempre secondo quella testata giornalistica, verrà occupato da Simone Inzaghi (attualmente allenatore degli allievi). Simone troverà un gruppo già affiatato che ha parzialmente cresciuto lui negli anni precedenti.
Supposizioni e ragionamenti che avranno conferme o no solo da Lotito.
“Io e la Lazio possiamo toglierci belle soddisfazioni, già in questa stagione”.Ecco le prime parole di Reja da “nuovo” allenatore della Lazio, riportate sull’edizione odierna de La Repubblica. Una battuta anche sul giovane Keita: “E’ formidabile nell’uno contro uno, salta l’uomo, mi serve gente così”.
Reja bis e tris, non scalderà la panca a nessuno. Carta bianca e un contratto liscio, sino al 2015, senza opzioni: è stato firmato ieri ed è stato inviato via email, potere della modernità. Da sei mesi ad un anno è mezzo, è questa la sorpresa. Il progetto è Reja, comandante di battaglione, non più traghettatore sino a giugno.Lotito ha tagliato la testa al toro e s’è riaffidato ad un caro amico, son cadute in un solo colpo le candidature per l’avvenire. Presente e futuro, oggi e domani, si parte con Edy e si andrà avanti con lui. E’ uno scaltro navigatore, è buono e caro, ma non è mai stato ostaggio dei contratti, se gli pestano i piedi è capace di mandare tutti a quel paese (l’ha fatto in passato). La morale è reciproca, c’è rispetto e amicizia, i patti tra gentiluomini possono sciogliersi in caso di insuccesso. Non sarà questo il caso, vogliamo augurarcelo.
L’ARRIVO – Lo sbarco a Roma di Reja è previsto tra stasera e domani mattina: guadagnerà circa 400 mila euro sino a giugno, percepirà 900 mila euro nell’annata 2014-15 (negli accordi sono previsti vari bonus, sono legati alle Coppe europee). L’affare è chiuso, per blindarlo non s’è reso necessario il viaggio a Cortina. Lotito è rimasto nella sua residenza di montagna, la bomba di neve che ha colpito la valle l’ha tenuto al freddo e al gelo e l’ha bloccato in villa. Lotito e Reja hanno sancito gli accordi telefonicamente, lo scambio delle email ha sancito il nuovo matrimonio. Lotito e Reja si riabbracceranno a Roma nei prossimi giorni, il patron è atteso in città intorno al 5 gennaio, alla vigilia di Lazio-Inter. La firma c’è, l’ufficialità sarà data entro 36 ore, va di pari passo con il licenziamento per giusta causa di Petkovic. E’ pronto un comunicato doppio, darà il benservito a Vlado e il bentornato a Edy. Reja allenerà la squadra domani alle 17, l’appuntamento era stato fissato dall’allenatore bosniaco, è stato confermato. La presentazione di Edy potrebbe slittare all’inizio del 2014, si attendono le comunicazioni dell’ufficio stampa. Reja bis e tris, ha pieni poteri, sembra d’essere tornati al febbraio 2010. Si navigava in bruttissime acque, la Lazio era in bilico sul precipizio, Lotito e Tare cercavano certezze, stabilità e risultati: li portò Edy. La sua storia biancoceleste è stata un po’ travagliata, s’è conclusa con soddisfazione. In tante occasioni fu sul punto di presentare le dimissioni, un paio di volte lo fece, ma i casi rientrarono. S’è beccato fischi e insulti, ha lasciato tra gli applausi dopo aver vinto due derby di fila (stagione 2011-12).
LO STAFF – Riecco Reja, tornerà al timone, subentrerà a metà stagione, il 2014 inizierà nel suo segno. Le prossime ore serviranno per comporre la squadra che lo aiuterà a rilanciare la Lazio, a rimetterla in sesto, a salvare il salvabile progettando la nuova annata con ambizioni rinnovate. Edy non sarà seguito dal suo storico preparatore, il professor Febbrari, è sotto contratto con la Roma, lavora con Garcia. Non ci sarà Giovanni Lopez, l’ex difensore laziale fece da secondo a Reja nella precedente avventura (allena il Vicenza). Non si potrà puntare su Fabio Viviani (vice di Edy a Napoli), è tesserato con l’Udinese di Guidolin. Lo staff tecnico sarà scelto domani, è prevista una riunione tra l’allenatore goriziano e il diesse Tare (ha trascorso il Natale a Francoforte, è atteso a Roma). Le consultazioni serviranno per individuare un vice allenatore, è in corsa Simone Inzaghi, tecnico di successo nel campionato Allievi Nazionali. Non è da escludere il rientro di Angelo Crialesi, non è più sotto contratto, lavorò con Reja nei primi anni di militanza a Formello (era il terzo, si occupò dei fuori rosa e studiava gli avversari). Manicone (vice di Petkovic) e Rongoni (il preparatore atletico) saranno licenziati (faranno parte dello staff della Svizzera). I preparatori della Lazio saranno Adriano Bianchini e Alessandro Fonte: lavoravano con Petkovic, sono uomini della società. E’ confermatissimo Adalberto Grigioni, il preparatore dei portieri. A sorpresa, eccone un’altra, resterà Jesse Fioranelli (figlio di Vinicio, agente Fifa), era il match analyst di Petkovic. Il suo lavoro è apprezzato, Reja ha intenzione di utilizzarlo. Resterà Corapi, il mental coach. Avviso ai naviganti: il comandante ha pieni poteri. Si salvi chi deve…
Lotito rientrerà questa sera a Roma, è stato fissato l’incontro con Reja. Nelle prossime 24-48 ore, arriverà il sì. Quattrocento mila euro per sei mesi alla guida della Lazio:l’accordo verbale fra le parti è già stato raggiunto. “Ho fatto quello che dovevo fare”, le parole del patron biancoceleste, di fronte a chi gli domandava lumi sul successore di Petkovic. Non fa nomi, ma sembra aver già deciso, Lotito. E tutte le strade, salvo clamorosi colpi di scena – sempre di casa in quel di Formello – portano a Gorizia :“C’è l’accordo, ma parlerò in conferenza stampa“, dice il mister goriziano in esclusiva a Cittaceleste.it senza rivelare altri particolari.
Un’azione legale nei confronti della Federazione Svizzera, licenziamento per giusta causa per il tecnico di Sarajevo; è questa l’idea di Lotito dopo l’accordo raggiunto tra Petkovic e la Nazionale elvetica a partire dal 1 luglio 2014. Al numero uno non è andato giu il modus operandi del tecnico, accordatosi in gran segreto contravvenendo, sempre secondo la tesi del numro uno biancoceleste, al principio di lealtà sportiva. Dalla Svizzera arrivano le prime parole a riguardo, è il responsabile delle squadre nazionali, Peter Stadelmann a pronunciarle. “E ‘molto rumore per nulla, non ho nulla da dire in proposito. Mr. Petkovic, qualunque cosa accada alla Lazio, sarà libero a giugno e inizierà il suo lavoro con la Svizzera il prossimomese di luglio”.
Stando alle testate giornalistiche nazionali la Lazio potrebbe ricevere un rinforzo in difesa. La fumata bianca con il presunto nuovo allenatore della Lazio, Reja, ancora non è avvenuta che già si parla del rinforzo napoletano.Il difensore cerca un progetto serio e un tecnico che creda in lui. Nella Lazio potrebbe rilanciarsi dopo la delusione di questo inizio di stagione ai margini nel Napoli.Per ora sono solo parole e supposizioni, i due si conoscono bene. Dias dovrebbe partire a Gennaio e rimarrebbe un buco nella difesa (difesa pessima degli ultimi 10 anni).
Primo nome nella lista della “spesa” o solo le solite voci da bar?. Più la seconda che la prima.
Fonte: CdS
Edy Reja sarà il nuovo allenatore della Lazio, ora manca soltanto l’ufficialità. Come riportato da gianlucadimarzio.com l’annuncio verrà dato nella giornata di domani. Un accordo fino a giugno, con varie opzioni di rinnovo. Una, legata alla vittoria dell’Europa League, poi probabilmente anche un piazzamento importante in campionato. Vladimir Petkovic saluta: licenziamento per giusta causa in arrivo. Domani, nel comunicato che ufficializzerà l’arrivo di Reja, verrà anche licenziato Petkovic con la possibilità anche di risarcire i danni. Braccio di ferro continuo, fuori dal campo, tra la Lazio e Petkovic
Passato il Natale, ecco che il triangolo Petkovic-Reja-Lazio è tornato rovente. Lotito licenzierà il tecnico di Sarajevo, pochi dubbi ormai. Nella giornata di oggi sono iniziate le discussioni tra il patron e l’allenatore goriziano, sul tavolo la pianificazione della seconda avventura di Edy sulla panchina biancoceleste e non solo. Reja non si sente un traghettatore, la sua prima esperienza a Roma è stata positiva, in due stagioni e mezzo ha ottenuto la miglior media punti dell’era Lotito centrando due volte l’Europa League e sfiorando la Champions (ora diventata chimera). Per questo il tecnico di Lucinico sta sondando la possibilità di rimanere a Roma anche dopo il termine della stagione, magari nelle vesti di direttore tecnico, ruolo che lo stuzzica da tempo e che gli era stato proposto anche da De Laurentiis un paio di stagioni fa. Le consultazioni sono avviate, Lotito e Reja al tavolo. Il futuro della Lazio si scrive adesso.
“Siamo usciti circa un’ora fa dal carcere. È stata una giornata che mi rimarrà dentro, per le sensazioni suscitate dal carcere. La nostra è stata una visita ufficiale, nelle vesti della società S.S.Lazio.
Secondo goal alla roma in 3 Derby
L’attaccante tedesco parla del suo hobby preferito: «Appena posso, vado con i miei amici a Ostia a caccia di tonni. Ho questa passione da quando avevo 14 anni»
ROMA – «Che similitudini ci sono fra un pescatore e un attaccante? Entrambi devono aspettare il momento giusto per colpire. Bisogna essere molto pazienti perchè non è facile avere tante occasioni, ma quando si presenta, allora devi essere sveglio e freddo e approfittarne in un secondo». Così Miroslav Klose ha paragonato la sua grande passione, la pesca, con il gioco del calcio. Proprio sul suo hobby l’attaccante della Lazio ha rilasciato una lunga intervista al sito tedesco di Eurosport. «Adoro la pesca e la pratico abitualmente da tantissimo tempo. Il mio momento preferito? Quello della pesca al salmone del Danubio, il pesce più difficile da catturare. Il salmone del Danubio ha forza, è intelligente, riconosce ogni esca e poi lo prendi solo in determinati orari. Mi ricordo quando vivevo a Monaco, andavo a pescare il salmone con temperature sotto lo zero…».
La passione per la pesca Klose l’ha presa dal padre: «Quando avevo 14 anni, mi portò per la prima volta a pescare. Da allora la passione non è più venuta meno. Di questo sport mi piace la pace e la tranquillità che trasmette, ha qualcosa di meditativo. Per prendere il pesce devi essere concentrato in ogni momento e impegnarti al cento per cento. In caso contrario, l’occasione è persa. Come nel calcio. Ora che vivo a Roma vado a pescare con alcuni miei amici sulla costa mediterranea nei pressi di Ostia. Andiamo a caccia di tonni. Un’altra mia meta è il Lago di Bracciano: lì ci sono pesci persico e lucci. Il mio obiettivo? Pescare nella regione amazzonica. Ci sono pesci straordinari da prendere in quelle zone».
FOnte CdS
Oggi si decide? Forse. La battaglia tra Lotito e Petkovic, dopo la pausa delle festività, può ricominciare. Il campanello suona, il ring li aspetta e il pubblico intorno è agitato e desideroso di vedere, capire. Il Natale non ha placato gli animi del patron biancoceleste, è servito solo per pensare alla tattica più che alla soluzione. Risoluzione contrattuale per giusta causa, denuncia per violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva (principi di lealtà, correttezza e probità), doppia richiesta di risarcimento danni. Queste le accuse riportate nell’edizione odierna del Corriere dello Sport.Ha in mano il pallino del gioco, davanti Petkovic può solo attendere e meditare le sue dimissioni. Le dimissioni appunto, l’unica mossa che potrebbe evitare tribunali e avvocati. Ballano circa 600.000 da liquidare da qui a giugno per lui e tutto il suo staff. La società non ci sta. Il primo passo? Il licenziamento per giusta causa, per fare forza sul fattore della slealtà. Petko ha sempre negato rapporti con l’associazione svizzera, non chiarendo la sua posizione con la Lazio sin dagli inizi e costringendo il numero uno biancoceleste a leggere le notizie sul suo allenatore sui giornali. C’è da denunciare la scorrettezza dell’Asf, che ha trovato l’accordo con l’allenatore bosniaco“sotto banco”. Poi il giallo: la Lazio non è certa che lui abbia firmato lunedì scorso quando è stata pubblicata la nota ufficiale, ma potrebbe averlo fatto il 16 dicembre, dopo Lazio-Livorno e prima di Verona-Lazio. Due partite che erano importantissime. L’ultima nota prima della battaglia? A differenza dei giocatori con il contratto a termine, non ci sono regole che consentono o meno ad un allenatore in scadenza di firmare con un altro club o nazionale che sia.
LA SOLUZIONE – Reja ci sei? Tocca a te! Dopo il febbraio 2010, quando iniziò la sua avventura alla Lazio sono passati 3 anni. Ora è pronto a riprendersi una squadra in frantumi. C’è il bisogno di ripartire in campionato e c’è da onorare una competizione europea. Niente appare perduto. Edy si è ritrovato in pole, dopo il no del Trap e con uno Yakin forse pronto per giugno. La soluzione del traghettatore è quella più valida: un contratto fino alla prossima estate con l’augurio di vedere una Lazio in alto. L’ambiente è caldo, Reja aspetta solo di venire a Roma e prendere in mano la situazione. Servono mani e braccia esperte come le sue. Ci siamo.
Dichiarazioni che sanno di sfida: “Non trascurerò la Lazio e ho già la testa all’Inter”, Petkovic non si nasconde, non lo fa neanche adesso che il suo incarico da ct svizzero è stato annunciato. L’idea di presentare le dimissioni non lo ha sfiorato, va avanti per la sua strada Vlado, quasi volesse togliersi qualche sassolino dalla scarpa e costringere Lotito a fare il primo passo. O mi esoneri o io resto qui. Questo il succo del Petko-pensiero che rischia di trasformare la vicenda in un lungo addio. Si racconta di un Lotito furioso per il comportamento del tecnico che, stamane, in Svizzera, ha apposto la fatidica firma sul contratto che lo nomina commissario tecnico della nazionale rossocrociata fino al giugno 2015. Si sente tradito Lotito, ferito da parole di circostanza poi smentite dai fatti. Ma in cosa si traduce l’ira funesta lotitiana? Difficile prevederlo. Il patron vorrebbe spingere il tecnico a dimettersi. Anzi era convinto che ciò sarebbe avvenuto oggi, conseguenza dell’annuncio della federcalcio elvetica. E’ rimasto spiazzato. Petkovic è assolutamente convinto ad andare avanti, non sono solo frasi di circostanza. Non vuole rinunciare al contratto con la Lazio, ma soprattutto vuole sfogare delusione e frustrazione accumulate da metà agosto in poi. Le continue stoccate provenienti dai piani alti e il mercato deficitario lo hanno infastidito non poco. La situazione è in stallo, tanto che anche sul fronte Reja non sono segnalati sviluppi di rilievo. Il goriziano è in attesa di una chiamata da Roma, una convocazione che non c’è ancora stata e che forse oggi non arriverà. Intanto, in Svizzera, torna a circolare con insistenza la candidatura di Murat Yakin, ma prima c’è da risolvere la grana Petkovic e vincere un braccio di ferro che potrebbe allungarsi anche oltre Natale.
Vladimir Petkovic è il nuovo allenatore della Svizzera. La notizia circolava già da qualche tempo, non era certo un mistero che la Nazionale elvetica avese messo gli occhi sull’allenatore biancoceleste per sostitutire Ottmar Hitzfeld, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità e, dal prossimo 1 luglio 2014, il tecnico di Sarajevo dirigerà la nazionale rossocrociata, impegnata nei Mondiali in Brasile. Proprio sul portale della Federazione è apparsa un’intervista al neo ct in cui si dichiara orgoglioso di allenare una squadra cosi importante.
Mancava solo l’ufficialità che è arrivata;Vladimir Petkovic è il nuovo allenatore della Svizzera. E’ la Federazione stessa ad annunciarlo attraverso un comunicato.“ll successore di Ottmar Hitzfeld in veste di selezionatore della nazionale rossocrociata si chiama Vladimir Petkovic.
E’ un Verona che non finisce di stupire, quello di Mandorlini. Su un terreno assurdo zeppo di sabbia, appesantito dalla pioggia, è travolta 4-1 la Lazio in un match bello, combattuto, che consegna ai biancocelesti l’ennesima delusione stagionale. Petkovic potrebbe aver chiuso così la sua vita alla Lazio, che non batte il Verona in trasferta dal 1991: al di là della imminente chiamata della nazionale svizzera questo 4-1 potrebbe valere l’esonero immediato.
Una grande occasione per mettere assieme sport e solidarietà aiutando concretamente i ragazzi autistici di DiventoGrande Onlus.
Roma e Lazio unite nel sociale con i loro giocatori più rappresentativi : Il “capitano” Francesco Totti e “il profeta” Anderson Hernanes, hanno donato Divento Grande, in occasione del Natale, due maglie autografate che sono messe all’asta sul sito www.diventogrande.org. Il ricavato andrà totalmente a finanziare le attività che l’associazione organizza per i 130 ragazzi autistici di Roma e del Lazio che segue e per i quali organizza è progetti terapeutico-sportivi e di supporto alle famiglie.
L’asta si chiuderà alle 12 del 3 gennaio. La consegna delle maglie avverrà nel corso dell’evento “Un gospel per l’autismo”, concerto di beneficienza del “7 Hills Gospel Choir” che si terrà ad Ariccia, nella storica sede della Sala Maestra di Palazzo Chigi. Per partecipare basta andare sul sito www.diventogrande.org e vi saranno date tutte le informazioni necessarie
Petkovic ha diramato la lista dei convocati per la partita di oggi contro l’Hellas Verona. Rimane a casa il febbricitante Radu, al suo posto giocherà Konko facendo “traferire” Cavanda sulla sinistra. Si potrebbe rivedere anche un Biava titolare dopo 3 mesi. Biglia sembrerebbe avere la meglio su Ledesma ed Ederson rimpiazzerebbe Hernanes in quanto squalificato.
La lista dei convocati:
Marchetti, Strakosha, Guerrieri; Biava, Dias, Konko, Ciani, Novaretti, Vinicius, Cavanda, Cana; Ledesma, Onazi, Ederson, Candreva, Lulic, Biglia, Anderson; Floccari, Klose, Perea, Keita.
Giornata no per Filip Djordjevic: nella gara contro il Saint-Etienne, l’attaccante serbo ha rimediato una distorsione alla caviglia sinistra. Nel frattempo arrivano le dure parole del presidente del Nantes Waldemar Kita: “Penso che sia una vergogna se andasse alla Lazio a fine stagione –si legge su bfmtv.com –. E’ vero che lì c’è un allenatore serbo (Petkovic in realtà è nato a Sarajevo in Bosnia-Erzegovina, ndr), ma non è questa la maniera di scegliere un club. Non si sceglie per denaro. Ma comunque non sono convinto che andrà lì alla fine. Sono stato generoso con lui in questi cinque anni e mezzo, gli ho fatto una proposta molto chiara e ora tocca a lui scegliere. Non credo che possa ricevere una proposta migliore della mia. Ma Filip è circondato da persone che parlano un sacco– conclude Kita -,sono quelli che riceveranno soldi. Non parlerei mai male di Filip, l’ho sempre protetto. Do la colpa ai chi lo circonda e a chi gli racconta str*****e“.
“Sono veramente esausto e profondamente indignato, non è possibile andare avanti così. Tutto ciò è triste e schifoso”. Stefano Mauri non è intervenuto in conferenza stampa oggi pomeriggio “costretto” dai suoi legali perché profondamente arrabbiato per quello che sta succedendo negli ultimi giorni. Ma la rabbia è troppo forte e allora attraverso il proprio account twitter e facebook ha voluto comunque sottolineare il suo pensiero.
Il tuo Natale, quest’anno, sarà biancoceleste. E sai perché? Perché da pochissimi giorni, proprio nel centro di Roma, ha aperto LAZIO FOOTBALL CLUB, rivenditore ufficiale dei prodotti S.s.Lazio Macron ma anche di tanto altro, TUTTO ESCLUSIVAMENTE DELLA TUA SQUADRA DEL CUORE ! Corri a trovarci: siamo in Via Gesù e Maria, 23 – Angolo Via del Corso, a soli 100 metri da Piazza di Spagna…
“Lotito dice che con questa legge non può costruire lo stadio nuovo? Perché? Può farlo benissimo. Certo, farlo in riva al Tevere sarebbe un problema. Se l’area è adatta la legge consente benissimo la realizzazione di uno stadio. Le regole sono chiare, non capisco le sue parole… Forse si riferisce al fatto che con questa legge non può realizzare abitazioni? Ma allora bisogna capire una cosa: i presidenti vogliono nuovi stadi o altri quartieri? Non voglio insinuare nulla, ma se vogliono realizzare abitazioni, la procedura è quella ordinaria e le leggi di riferimento sono altre. Questa legge è per fare stadi. Utilizzare quella speciale per costruire abitazioni, significa speculare”.
Le ultime notizie provenienti dalla Francia, precisamente dall’emittente televisiva Canal+, rivelano che l’attaccante del Nantes, Filip Djordjevic avrebbe raggiunto l’accordo con la Lazio per la prossima stagione.
Sensazioni positive. Il faccia a faccia tra la Lazio e Joseph Lee ha dato i suoi frutti. Ve lo avevamo anticipato ieri sera: nessuna offerta proveniente da altri club sul tavolo e diretta al club capitolino, ma solo il contratto come tema del meeting.
Lotito parla di Lazio partendo dalla scelta di Petkovic di portare la squadra in un campo di “Paintball”.“Io ho appreso adesso, quello che fa l’allenatore lo fa per migliorare lo standard della squadra, non sono mai entrato nelle scelte tecniche, ma se l’ha fatto evidentemente ritiene che sia la cosa giusta per andare a confrontarsi domenica con una squadra molto motivata e determinata”.
Non solo l’ultima vicenda dei tifosi biancazzurri arrestati e l’emersione del suo nome nella recente inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse turbano i sonni di Claudio Lotito. L’imprenditore patron della Lazio, infatti, secondo quanto ricostruito da ilmondo.it sta facendo i conti con una secca contrazione dei ricavi del suo gruppo che opera principalmente nel settore delle pulizie effettuate su grandi aree, dagli aeroporti agli ospedali.
Sul sito globoesporte.com è apparsa la lista dei 100 brasiliani più importanti del 2013 stilata dalla Pluri Consulting, una società che si occupa di analisi di mercato.
Ha agito da giocatore, ha bluffato, si è nascosto dietro frasi di circostanza. Joseph Lee è sbarcato a Roma, ha preferito non annunciarlo forse dietro indicazione della Lazio stessa.