L’eroe della serata in questo turno di qualificazioni per i mondiali è senza ombra di dubbio Miro Klose. L’attaccante della Lazio è stato il primo marcatore nel 3-0 inflitto dalla sua Germania all’Austria:
Suona il gong del calciomercato. Sono da poco scoccate le ore 23 del 2 settembre. L’Atahotel si svuota, i riflettori si spostano sul campo. Tira un sospiro di sollievo Hernanes, stufo di smentire l’interesse di mezza Europa nei suoi confronti.
Un goal al 33′ del primo tempo contro l’Austria permette a Miroslav Klose di raggiungere Gerd Mueller nella prestigiosa classifica dei migliori bomber della storia della Nazionale tedesca.
Giorgio Chinaglia potrà finalmente ricevere il giusto tributo. Il 15 settembre infatti la sua salma farà ritorno in Italia dove riceverà l’abbraccio di tutto il popolo laziale.
Sante Ancherani primo capitano e centroattacco della storia biancoceleste
Se Luigi Bigiarelli viene ricordato come l’artefice della fondazione della Società Podistica Lazio, Sante Ancherani è senza ombra di dubbio l’uomo che ha creato la Lazio Calcio. Nato a Cotignola (in provincia di Ravenna) il 6 settembre del 1882, Ancherani si era trasferito con la famiglia a Roma, nel quartiere di Ottavia.
Centrocampista, nato a Montevideo (Uruguay) l’8 gennaio 1981.Inzia la sua carriera in Uruguay, nel Montevideo Wanderers, con cui, a 18 anni, fa il suo debutto incampionato. Nel 2002 passa al Nacional e ciò gli permette di giocare la Coppa Libertadores e di avere una maggior visibiltà internazionale.
La Corte di Giustizia Federale a Sezioni Unite ha dichiarato inammissibile il ricorso della Juventusavverso la delibera del Consiglio della Lega di Serie A dello scorso 27 giugno relativa alla suddivisione degli incassi della Supercoppa 2013.
Il nuovo attaccante della Lazio, Brayan Perea, si racconta ai microfoni de Il Messaggero parlando della sua nuova avventura in biancoceleste: “So che ci sono tante pressioni su di me, soprattutto dopo il mercato di questi giorni, ma non vedo l’ora di cominciare. Ci metterò tutto me stesso, è la mia occasione.
“Non tutti i mali vengono per nuocere”. Credo da sempre nella saggezza popolare, quindi nel fondo di verità nascosto tra le righe di molti proverbi. Ad essere sincero, però, questo di proverbio l’ho sempre considerato una sorta di tentativo di consolazione: un po’ come dire che pestare una cacca per strada porta fortuna, oppure che ricevere un “regalino” dal cielo da qualche piccione di passaggio è un segno del destino. Ti ha detto male, quindi ti aggrappi ad un proverbio per vedere il bicchiere mezzo pieno, per trovare per forza di cose un qualcosa di positivo in un evento che di positivo non ha proprio nulla. Eppure, in certi casi è proprio così.
A forza di volare, Olympia ne ha fatta di strada. La sua prossima tappa, l’Albania. Niente fughe d’amore, il suo falconiere Bernabé può stare tranquillo. Ed essere orgoglioso. La mascotte della Lazio è stata invitata ad aprire la gara tra Albania e Svizzera del prossimo 11 ottobre, come riporta Sport Ekspres.
Un’operazione apparentemente come tante altre per chi tenta in extremis di ridisegnare il volto alla propria squadra in difficoltà, ma l’arrivo dell’israeliano Eyal Golasa a Roma, sponda Lazio, fa già scalpore perchè per nella Lazio giocherà un ragazzo ebraico.
“E’ sempre bello confrontarsi con colleghi di alto livello. Certi discorsi su temi tattici e non solo aprono gli occhi e permettono di aumentare il proprio bagaglio”. Un calcio ai brutti pensieri che lo tormentano dalle 23 del 2 settembre.
Il Chievo, per voce del ds Sartori, l’aveva promesso e dunque dalle parole ai fatti. I clivensi, come annunciato da Sky Sport, ha diffidato ufficialmente la Lazio, presso la Fifa, dal dover utilizzare Etrit Berisha.
Il finale a fregatura e subito nuovi gialli tutti da vivere. Ecco l’incipit stravagante: “Non è vero che abbiamo problemi in difesa. Dias è uno dei centrali più forti del campionato italiano”, assicurava ieri il ds Tare.
Venerdì 6 settembre, ore 20 e 45. Miro Klose tenta per l’ennesima volta l’aggancio al re dei bomber tedeschi: Gerd Muller. Sono 67 le reti messe a segno dal panzer biancoceleste con la maglia della Nazionale, una in meno di chi in Germania è considerato una leggenda.
C’eravamo tanto amati, soprattutto nelle magiche notti europee. L’addio era inevitabile: a 24 anni Libor Kozak ha deciso di dare una svolta alla sua carriera, emanciparsi dall’etichetta di eterna promessa in eterno divenire. Ha scelto l’Aston Villa, la Premier League, un campionato che forse si adatta maggiormente alle sue caratteristiche fisiche e tecniche. Un’operazione onerosa, circa 8 milioni di euro investiti dai Villans per portare l’ariete ceco nel tempio del Villa Park. Kozak al momento è impegnato con la Nazionale, ha ricevuto la notizia del trasferimento mentre era già in viaggio e non ha avuto la possibilità di salutare i compagni a Formello. Lazio Style Radio 100.7 ha intercettato proprio Kozak, per recapitare un saluto a tutti i tifosi laziali.
Libor, dove sei ora? “Sto andando col pullman all’allenamento con la Nazionale. Speriamo di giocare contro l’Italia (martedì 10 settembre, ndr), sarà dura, ma faremo il massimo. Voglio ringraziare tutti i tifosi che mi hanno supportato in questi anni, la Lazio la seguo sempre, per me resta nel cuore”
Quali sono i tuoi ricordi più belli con la maglia biancoceleste?“I primi sei mesi sono stati molto difficili perchè ero da solo in un nuovo paese lontano da casa, ma alla fine è andata bene. La Lazio mi ha dato la grande possibilità di giocare in uno dei campionati più importanti del mondo e mi ha introdotto al calcio professionistico. Pian piano dopo la Primavera e l’esperienza di Brescia mi sono abituato e mi sono goduto le tre stagioni in prima squadra..”
Come sei stato accolto dai nuovi tifosi? “Mi hanno accolto benissimo, spero di fare bene come ho fatto alla Lazio e di segnare qualche gol”
Pensi di essere un giocatore più adatto al calcio europeo? Può essere ma non penso sia determinante perchè poi dipende da come il giocatore si abitua. Il mio fisico mi può aiutare ma non può decidere tutto, bisogna esserci con la testa”.
Hai avuto modo di salutare i tuoi ex compagni? “Non ho potuto salutare i compagni perchè ero già partito ma in tanti mi hanno scritto e al primo giorno libero li verrò a trovare a Formello. Siamo un bel gruppo, 5-6 giocatori mi hanno scritto messaggi. Continuerò a seguire la Lazio perchè mi ha dato questa opportunità, mi è rimasta nel cuore, una grande squadra con grandi giocatori”.
Il tuo gol più bello? “E’ difficile perchè mi sono goduto ogni gol ed è sempre importante con la maglia della Lazio. Forse il primo contro la Fiorentina 3 anni fa perché è sempre il più bello e resta per tutta la vita”.
La scorsa stagione hai segnato tanto in Europa, ma sei rimasto a secco in campionato… ”Mi dispiace perché qualche golletto in Serie A lo potevo fare, mi dispiace, ma è andata così ed è stato un bene per il percorso in Europa League”.
Prevedibili, scontati come il sole che sorge e tramonta ogni giorno ad orari prestabiliti. Mai un colpo di scena, mai nulla di diverso rispetto al solito copione, al film che va in scena da anni sia durante il mercato che dopo la chiusura. Ieri pomeriggio ha aperto le danze Tare, oggi è entrato in scena Lotito con l’intervista a “Il Corriere dello Sport” e, chiaramente, entrambi si sono ben guardati dall’ammettere di aver commesso il benché minimo errore.
A quanto raccolto ieri (vedi sotto) da cittaceleste.it, si aggiungono ulteriori considerazioni sempre dell’agente di Yilmaz, riportate stamane da “Il Tempo”.«Io non ho chiesto nulla– ha spiegato Egesel riguardo l’accusa di Lotito sulla richiesta di soldi per le commissioni – il problema semmai è un altro:
È atteso nei prossimi giorni nella Capitale Brayan Perea, finalmente c’è la Lazio nel suo futuro. Ha aspettato mesi in Colombia una chiamata, sembrava non dovesse arrivare più.
“L’agente di Yilmaz mi ha chiesto più 2 milioni, un’estorsione!”. Il Lotito furioso ne ha per tutti, primo della lista Ali Egesel, procuratore di Burak Yilmaz. Il mercato biancoceleste ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi laziali, l’arrivo di un attaccante di valore era considerato il minimo. E invece nulla di fatto. “Un attaccante lo volevamo ma soltanto se avesse avuto certe caratteristiche tecniche. Uno in grado di allungare la squadra, di dare velocità e mobilità all’attacco e che si potesse sposare con Klose“, spiega il patron capitolino sulle pagine del Corriere dello Sport.
Il giorno dopo l’amara e convulsa giornata di mercato il diesse della LAZIO Igli TARE ha commentato la sessione di mercato della Lazio. Queste le sue parole rilasciate a Lazio Style Radio 100.7
Tempo di saluti, anche per Libor Kozak, ceduto all’Aston Villa per oltre 7,5 milioni di euro. Dal suo profilo Facebook l’ariete ceco saluta i suoi ormai ex tifosi :” Ringrazio la Lazio per avermi lanciato nel calcio che conta
Daniel Lukasik, centrocampista del Legia Varsavia che, ai microfoni di Pilkanozna.pl, ha parlato degli avversari europei, non risparmiando una frecciatina alla squadra biancoceleste.