Il derby a Roma non finisce mai, è una cosa risaputa. Il 26 maggio ha lasciato strascichi pesanti tra le tifoserie di Lazio e Roma, scatenando una vera e propria guerra a suon di sfottò, che con il passare dei giorni è finita per invadere i muri di tutta la Capitale. In breve tempo però la situazione è degenerata, sia perchè il decoro della città viene continuamente oltraggiato, sia perchè il tono delle scritte è diventato sempre più di cattivo gusto, come nel caso delle vergognose scritte inneggianti alla morte di Vincenzo Paparelli. A tal proposito abbiamo contattato Gabriele Paparelli, figlio del tifoso laziale tragicamente scomparso il 28 ottobre del 1979 per raccogliere le sue impressioni:
Il giorno dopo l’ufficialità del rinnovo del contratto con la LAZIO, l’eterno belga Luis Pedro CAVANDA è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel e di Lazio Style Radio 100.7 per parlare di questi primi giorni di ritiro e per ritornare a parlare da protagonista della LAZIO, non da giocatore fuori rosa. Queste le sue parole riportate su Lazionews
Cinque reti nei primi 3 test in quel di Auronzo. Honorato Ederson sogna una stagione da protagonista. I guai fisici patiti nel corso dell’annata da un paio di mesi passata in archivio sono solo un brutto ricordo. Ha promesso maggiore attenzione il ragazzo di Parapua. Mister Vlado Petkovic ripone grande fiducia nel nuovo numero 10 biancoceleste. Per molti sarà lui il valore aggiunto, il vero nuovo acquisto della Lazio targata 2013/14.
Uno dei veterani di questa Lazio, Sergio Floccari ormai vive dei colori biancocelesti nonostante i rumors di mercato si concentrino sempre su di lui. Fra pochi minuti il bomber di Nicotera prenderà la parola in conferenza stampa da Auronzo di Cadore, segui la diretta su Lalaziosiamonoi.it.
Fa quasi tenerezza l’avvocato Gentile, anche e soprattutto perché in fin dei conti è una bravissima persona, uno chiamato non per colpa sua a compiere delle missioni al limite se non oltre i confini dell’impossibile.
E’ una giornata ricca di eventi quella sta volgendo al termine. Il rinnovo di Cavanda, il lodo Zarate e l’arrivo di Elez. Tutto nel giro di poche ore. Il terzino angolano, naturalizzato belga, ha deciso di prolungare il suo rapporto con la Lazio sino al 2018. A breve arriverà anche l’ufficialità.
La sentenza sul caso Zarate sta catalizzando l’attenzione mediatica nel mondo Lazio. Da parte biancoceleste, l’esito del lodo comunicato dal Collegio Arbitrale è stato accolto come una vittoria piena di soddisfazione. Un’interpretazione che non trova d’accordo il legale dell’attaccante argentino. “Il lodo non dà ragione alla Lazio“, dichiara l’avvocato Tommaso Marchese in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it: “Il giocatore non ha appreso con particolare clamore la notizia, perché per noi era tutto abbastanza scontato. C’è stata una sostanziale rinuncia all’arbitrato, di cui viene dato atto nel lodo arbitrale. So che la Lazio sta enfatizzando questa cosa, ma non c’è affatto scritto che la società biancoceleste ha ragione: c’è scritto che è venuto meno il presupposto della domanda di risoluzione, perché Zarate ha dichiarato che si sarebbe avvalso di un altro meccanismo direttamente risolutivo del rapporto”.
L’avvocato Marchese spiega le motivazioni dietro alla scelta del suo assistito di perseguire un altro percorso giuridico: “Con l’Accordo collettivo nazionale italiano, l’unica cosa che può fare il giocatore è intimare alla società il reintegro entro tre giorni: se questo reintegro non avviene, il giocatore non può dichiararsi sciolto dal vincolo, ma deve per forza passare dal Collegio Arbitrale. La diversa strada che è stata seguita – dal momento che la necessità impellente richiedeva tempi più anticipati – è che il giocatore si è sciolto immediatamente dal vincolo. L’arbitrato per noi quindi non aveva più interesse. Noi non potevamo ovviamente perseguire due strade. Il lodo non si pronuncia sul merito della questione, non dice per esempio che la Lazio ha fatto bene a mettere il giocatore fuori rosa. Termina qui questa situazione che si era protratta troppo a lungo per gli interessi del giocatore verso una risoluzione più immediata. Ma ripeto che il lodo non dà ragione alla Lazio, lo dico per amore di verità“.
A questo punto il legale sciorina una parte significativa del lodo: “Al punto 8 c’è scritto che ‘la più recente dichiarazione del sig. Zarate […] fa escludere definitivamente […] la volontà di avvalersi degli effetti dell’adempimento in principio imputato alla Lazio quale presupposto della domanda di risoluzione […]’. La Lazio tra l’altro non aveva fatto domande riconvenzionali, ma si era semplicemente costituita in giudizio, quindi non aveva diritto a ottenere una decisione sul merito della questione. L’altra via da praticare? Per riservatezza non posso essere più preciso. E’ un rimedio ovviamente di carattere internazionale, non riguarda il diritto sportivo interno“, conclude l’avvocato Marchese. L’allusione è chiaramente alla Fifa. La stessa via, del resto, che verrà intrapresa dalla Lazio.
E’ uno dei gioiellini dell’attacco di Vladimir Petkovic che lo ha studiato tutta la scorsa stagione in cui ha fatto da spola con la Primavera di Alberto Bollini. Antonio Rozzi è ormai un punto fermo nella rosa biancoceleste, è al suo secondo ritiro consecutivo si è legato alla Lazio per i prossimi tre anni ed è pronto ad imporsi anche sul campo. Per raccontare questi 12 giorni di ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo ai microfoni di Lazio Style Channelinterviene l’attaccante classe 94: “Sta andando tutto bene, qualche acciacco ma è normale visto che stiamo lavorando da due settimane. Si fatica parecchio è stata tosta specialmente la prima parte, ma il peggio è passato ed ora stiamo migliorando”.
“Un po’ di amaro in bocca c’è, cosa si deve fare di più se non vincere e fare mercato? Noi per il mercato ci concentriamo non su nomi altisonanti ma su giocatori di prospettiva e questo comporta un atteggiamento di non fiducia. Questo numero esiguo di abbonati non corrisponde all’entusiasmo che ci dovrebbe essere dopo i nostri risultati. Se devo fare un bilancio di questi nove anni da presidente, la cosa peggiore è stata prendere la Lazio, perché il calcio è un mondo di irriconoscenti. Mai la Lazio ha avuto questo peso specifico nel panorama calcistico, lo si vede anche nel mercato. Il club ha una grande credibilità. Ma cosa fanno i tifosi per la società? Nulla”.
E Lotito fu, all’undicesimo giorno il presidente della Lazio arriva nel ritiro biancoceleste sotto le Tre Cime di Lavaredo. Il suo arrivo era previsto per la giornata di oggi, puntuale il patron si è presentato proprio per il fischio d’inizio del terzo test amichevole contro la Top 11 Radio 103. Si è accomodato in ‘tribuna’, accanto al ds Igli Tare, pronto a gustarsi per la prima volta la Lazio targata 2013/14. E dopo la partita Lotito si concederà ai microfoni dei media in conferenza stampa per fare il punto su questa prima parte della preparazione estiva, sul calciomercato biancoceleste e sugli obiettivi per la nuova stagione.
Dallo stadio Olimpico di Roma all’isola Fernando de Noronha, 350 km a largo di Recife, il passo è breve. Il Profeta Hernanes insegna calcio anche dall’altra parte del mondo. Non ha mai smesso di allenarsi, è un professionista esemplare. Il brasiliano si aggregherà alla truppa di Petkovic nella giornata di venerdì, anticipando così il suo ritorno di una settimana.
E’ uno dei ragazzi neo scudettati di Bollini. Nonostante la giovane età -17 anni – è già uno dei più amati dai tifosi biancocelesti. Si tratta di Mamadou Tounkara, attaccante classe ’96, rapido, potente, con il vizio del gol. Durante la prima amichevole ufficiale contro l’Auronzo ci aveva deliziato con una doppietta che ha fatto sognare tutti i sostenitori laziali, portandoli a credere di avere in casa propria un gioiello raro. E forse è proprio così.
Vedendo Lotito che arringava la folla da quel palco a piazza San Silvestro, mi è tornato in mente il paragone fatto un anno fa tra il presidente della Lazio e un vecchio attore comico romano. Sentendo i toni e guardando le movenze, il primo istinto sarebbe stato quello di urlare dalla platea: “AHO, MA CHI SEI, CACINI?”
Si accendono i riflettori, sul palco sale la Lazio. Ecco la serata biancoceleste, è arrivata come ogni anno sotto le Tre Cime di Lavaredo. E’ la serata della presentazione della nuova Lazio targata 2013/14, la Lazio di Petkovic 2.0, la Lazio dei veterani ed eroi della Coppa Italia ma anche quella delle new entry da Felipe Anderson a Lucas Biglia.
È uno dei baby terribili di Alberto Bollini, freschezza e proiezioni offensive per la mediana biancoceleste che verrà. Milos Antic, classe ’94 è al primo ritiro con la Lazio dei ‘grandi’. Nato in Serbia ma in possesso del passaporto svizzero, Milos è uno dei punti fermi della Primavera tricolore. Petkovic quest’oggi lo ha sganciato a partita in corsa, poco più di 20 minuti per mettersi in mostra contro il Brazil Soccer Team, selezione di calciatori verdeoro svincolati. Ai microfoni diLazyoStyle Radio 100.7, queste le impressioni del ragazzo ex Grasshoppers: “Mi sento molto bene, di certo un po’ stanco. Mi trovo molto bene in Prima Squadra. Qui è tutta un’altra cosa. Avere compagni del calibro di Klose, Mauri, Cana, facilita molto la crescita di un giovane come me.
Al termine dell’amichevole tra la Lazio e il Brasil Team, squadra di giocatori verdeoro svincolati, ha preso la parola Stefan Radu. Il terzino rumeno, che non ha giocato nemmeno un minuto nella partita odierna, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7: “Mancano 4-5 giorni alla fine del ritiro, non siamo ancora al 100 %, stiamo tornando al meglio della condizione fisica. La corsa alle 7 di mattina è stata la parte più dura che per fortuna è passata. Adesso che sono arrivati anche i nuovi possiamo lavorare più sul campo. Che modulo preferisco? Io preferisco giocare in 15 se si può (ride ndr). Dipende dal mister che valuterà in questi giorni. Cambieremo diversi sistemi di gioco come lo scorso anno”.
Il suo sorriso da “papà buono”, i suoi pronostici, le sue epiche partite a carte con Tommaso Maestrelli in ritiro, il suo rapporto di amore e odio con il figlio putativo Giorgio Chinaglia, i suoi giri di campo propiziatori prima di una grande partita, quasi avvolto da migliaia di bandiere biancocelesti e le sue frasi leggendarie durante le interviste. Tutto questo è Umberto Lenzini, l’uomo che portando per la prima volta la Lazio alla conquista dello scudetto si è conquistato di diritto un posto in prima fila nella storia ultracentenaria di questa società.
Parola a Giuseppe Biava, il veterano della difesa biancoceleste, che prende la parola in conferenza stampa. Ci crede Beppe, l’età sembra non intaccarlo minimamente, e l’obiettivo è sempre migliorsi anche a 36 anni. Migliorarsi e migliorare con la Lazio, conquistare questa Champions League sempre sfumata di un soffio.
E’ finalmente arrivato ad Auronzo di Cadore Lucas Biglia, insieme al ds Tare e Luis Pedro Cavanda. Tutti i biancocelesti hanno accolti i nuovi arrivati, tra l’entusiasmo dei tifosi che li attendevano fuori dall’hotel che ospita la Lazio.
Era in programma oggi la riunione del Consiglio federale in via Allegri, a Roma, presso la sede della Figc. A margine dei lavori, il presidente laziale Claudio Lotito ha voluto tracciare un bilancio della sua esperienza in sella al club capitolino, rapporto giunto al nono anno: “Dal punto di vista fisico vivo un dramma, pesavo 67 kg prima di acquistare la Lazio, guardate ora come mi sono ridotto con lo stress.
Fisico asciutto, viso raggiante, Andrè Dias scherza e ride ai microfoni diLazioStyle Radio 100.7. Trentaquattro primavere e non sentirle. Questo il bilancio del difensore laziale circa le sensazioni relative a questa prima parte di ritiro:“Mi sento molto meglio rispetto allo scorso anno, mi sono presentato ad Auronzo con 3 kg di meno, voglio fare il meglio possibile. Si fatica il necessario, siamo stati fermi 30-40 giorni, è chiaro che ricominciare è dura. Siamo tornati con la giusta mentalità. Vogliamo arrivare al top della condizione fisica e mentale all’appuntamento fondamentale del 18 agosto.
Sei colpi in casa Lazio? Macché, ad oggi la società capitolina ne ha ufficializzati soltanto tre. Novaretti, Vinìcius e Felipe Anderson i veri acquisti, mentre per Lucas Biglia e Brayan Perea si dovrà aspettare ancora un po’.
Al termine dell’allenamento mattutino, Thomas Strakosha è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, Il giovane portiere biancoceleste campione d’Italia con la Primavera e ormai stabilmente in prima squadra, ha raccontato le sue impressioni sul ritiro e cosa significhi allenarsi con i “grandi”.
Ci sono anniversari in cui c’è poco da festeggiare. E questo è uno di quelli. Sono passati 3288 giorni da quel 19 luglio del 2004, da quando quell’ometto buffo e con gli occhiali, impacciato davanti a microfoni e telecamere, appena uscito dallo studio Gilardoni annunciò alle 15.09 dalle scale del palazzetto di via Nicotera di aver acquistato il 27% della Lazio, versando nelle casse della società 18 milioni e 268.000 euro.
Rallentamenti sulla strada tra Formello e Auronzodi Cadore. Non si tratta di notizie del traffico autostradale purtroppo, ma della situazione di Lucas Biglia,“parcheggiato” in sosta forzata a Formello.
Ederson rappresenterà di sicuro un valore aggiunto per la Lazio nella prossima stagione. Sono in molti a pensarlo. L’apporto che il fantasista ex Lione ha dato alla causa biancoceleste lo scorso anno è stato davvero limitato, a causa dei ripetuti guai fisici che lo hanno tartassato sin dal ritiro di Auronzo.
Era arrivato a sorpresa lo scorso agosto dal Bordeaux, tra lo scetticismo di tutti, ci ha messo del tempo ad ambientarsi Michael Ciani ma alla lunga si è rivelato un acquisto azzeccato. Il difensore francese racconta ai microfoni diLazio Style Channel le sue impressioni sul ritiro di Auronzo di Cadore, ma senza dimenticare quel gol importantissimo contro il Siena che ha permesso alla Lazio di continuare l’esperienza in Coppa Italia fino alla vittoria in finale:“Sicuramente un gol importante, ma è stata una vittoria della squadra, ne possiamo citare tante di reti importanti ma è il lavoro della squadra che conta”.
Ha messo il timbro sullo scudetto della Primavera biancoceleste, con una doppietta ha dato il via alla vittoria sull’Atalanta, Danilo Cataldista vivendo un sogno. Lo scudetto prima, la fiducia di Petkovic poi, che ha deciso di portarlo in ritiro tra i più grandi. Ai microfoni di Lazio Style Channel Cataldi racconta i primi giorni di ritiro: “Mi sono inserito bene nel gruppo, i ritmi sono diversi rispetto alla Primavera ma in particolare per quanto riguarda il gioco di palla che è molto più rapido. A livello fisico i carichi sono maggiori ma piano piano rispetto ai primi giorni personalmente mi sto abituando”.