Hernanes
FOTO di Ana Clara Marino

Dallo stadio Olimpico di Roma all’isola Fernando de Noronha, 350 km a largo di Recife,  il passo è breve. Il Profeta Hernanes insegna calcio anche dall’altra parte del mondo. Non ha mai smesso di allenarsi, è un professionista esemplare. Il brasiliano si aggregherà alla truppa di Petkovic nella giornata di venerdì, anticipando così il suo ritorno di una settimana. La voglia di imporsi è troppa, il numero 8 biancoceleste vuole alzare al cielo il terzo trofeo nel giro di pochi mesi. Ma intanto si gode gli ultimi giorni di vacanza e osserva i campioni del domani :Fernando de Noronha ha molte persone che giocano un buon calcio, queste le dichiarazioni rilasciate al portale Viver Noronha da Hernanes che poi prosegue: “Ho visto adulti che giocano a calcio molto bene, e giovani di talento, è stata una piacevole sorpresa per me. Pensavo che, essendo un’isola, la gente del posto praticasse solo sport di mare”.

Si rivede negli occhi di quei bambini e si dichiara disposto ad aiutare i giovani dell’isola: Lo sport ha cambiato la mia vita, voglio aiutare in ogni modo possibile questi giovani dell’isola“.

Il pallone è stato il suo amico più fedele sin dall’infanzia. Non importa dove, quando e con chi, il calcio va praticato dovunque: “E’ importante giocare in campo, in strada, in spiaggia, sul marciapiede, in casa, in sala, l’importante è praticarlo”.

Prima del centrocampista capitolino anche altri campioni hanno visitato l’isola. Per Admilson Medeiros, presidente  dell’associazione locale Anove, non può che essere un onore: “Abbiamo avuto ospiti anche Paolo Rossi, campione del mondo con l’Italia nel 1982 e Giovanni che giocò nel Santos e nel Barcellona. Ora ricevere la visita di Hernanes è una cosa molto bella, ci incoraggia”. Una cosa è certa, gli abitanti dell’isola non dimenticheranno facilmente la visita di Hernanes.

LALAZIOSIAMONOI



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