Se Miroslav Klose è sempre stato considerato una pedina insostituibile sullo scacchiere del sergente di ferro, ora il ritardo con cui Petkovic indugia nello schierarlo in campo è quantomeno strano se non sospetto. E’ passato quasi un mese da quel 10 novembre in cui, a Parma, Klose si lussava la spalla, Miro ha recuperato la propria condizione fisica, si è allenato molto, sembra che a tenerlo lontano dal campo non sia la sua cartella clinica, ma il mancato recupero di ritmo di gara e condizione atletica ideale. Se non è sceso in campo contro il Napoli era per sfruttare un altra settimana di lavoro atletico, ripristinare ritmo di gara e condizione atletica ottimale, per tornare a calcare il campo poi dello stadio Olimpico di Torino.
La Lazio è alle corde. Come un pugile suonato. Lotito prova a cambiare la musica, la classifica diventa sempre più preoccupante.Rispolvera i libri di psicologia il presidente, torna ai tempi dell’università, poi si presenta a Formello e termina i “colloqui privati”.
Un caso diplomatico, una colletta e un obiettivo, il Natale a Roma. È il diario del giorno della vicenda dei 22 tifosi laziali ancora detenuti nel carcere di Bialoleka. «Banditi», secondo il Ministro dell’Interno polacco, Barlomiej Sinkiewicz.
E’ il giorno del sorteggio per i Mondiali che si svolgeranno in Brasile nel giugno del 2014. Oggi le nazionali hanno conosciuto i nomi delle prime avversarie. Analizziamo come è andata ai giocatori della Lazio.
“È una vergogna che il ministro dell’Interno parli di banditi a proposito dei tifosi laziali fermati, la maggior parte di loro accusati solo di schiamazzi. Noi non ci permettiamo di dire lo stesso con molti polacchi che in Italia hanno conti seri con la giustizia italiana.
Se dovessimo fare una percentuale dei banditi italiani in Polonia e dei banditi polacchi in Italia saremmo noi a rimetterci con i “banditi polacchi”.
Questa è la risposta di Ignazio La Russa al ministro degli Interni Barlomiej Sinkiewicz che ha bollato come “banditi” i tifosi laziali fermati in Polonia.
Fonte Corriere dello sport.
Un futuro calcistico a breve termine, con solo il Mondiale in testa. Miroslav Klose non perde di vista il suo obiettivo: il Brasile quasi sicuramente lo aspetta, la sua Germania gli farà da corazzata.
Nelson Mandela è morto a 95 anni. La notizia è stata data dal presidente sudafricano, Jacob Zuma, che ha tenuto un discorso televisivo alla nazione. Il Sudafrica era da mesi con il fiato sospeso per le condizioni di salute dell’ex presidente Mandela, eroe della lotta all’apartheid. Nel 1993 fu insignito del premio Nobel per la Pace.
Il diesse biancoceleste Igli TARE è stato intervistato da Gentian Alinani, caporedattore della testata giornalistica albanese “Gazeta e Sportit“. Queste le sue parole
Una nuova suggestione per la Lazio che arriva direttamente dal Brasile; si chiama Ederson Alves Ribeiro Silva, attaccante di 24 anni in forza all’Atletico Paranaense, 15 gol in 31 partite di campionato.
Tutti contro tutti: Lotito contro Petkovic e i giocatori, i giocatori contro il presidente, i giocatori contro i giocatori. Questa Lazio è una polveriera, così non riemerge dalle ceneri.
“Ho ricevuto un’offerta da Igli Tare per lavorare con Yakin alla Lazio“. La rivelazione boom che non ti aspetti arriva dall’Egitto. E porta il nome di Hany Ramzy.
Si chiama F, B,, un tifoso come tanti altri, che s’è recato in Polonia per assistere alla gara della sua Lazio ma come tutti sapete le cose non sono andate per il verso giusto :” Umiliazioni allo stato puro,io ero in camionetta quando ci hanno caricato con un mio caro amico…lui soffre di claustrofobia..eravamo in 15 dentro una camionetta…gli mancava il fiato e’ SI E’ MESSO IN GINOCCHIO PREGANDO UNA GUARDIA POLACCA DI FARLO USCIRE…
“Una delegazione di Fratelli d’Italia, composta dagli europarlamentari Marco Scurria e Carlo Fidanza, è da ieri a Varsavia per avviare una indagine conoscitiva su quanto accaduto lo scorso 28 novembre a 149 italiani arrestati prima dell’incontro di calcio tra Legia e Lazio”. Lo annuncia il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Egoisti e disuniti. Sfasati, deconcentrati, montati. Una furia, il presidente Lotito. E’ piombato a Formello ieri mattina, ha chiuso la Lazio nello spogliatoio, c’era anche Petkovic. Lotito ha detto basta, s’è stancato, è salito sul ring per il round decisivo. Ha elogiato i giovani ancora una volta, s’è scagliato contro una parte del gruppo, contro alcuni “vecchi”: avrebbero dovuto dare l’esempio, lo stanno dando i baby. Come riferito dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, Lotito non ha guardato in faccia nessuno, è andato giù duro: stavolta ha fatto nomi e cognomi. Ha alzato la voce, ha puntato il dito contro alcuni giocatori, li ha messi con le spalle al muro.
Ormai il caso-Varsavia assume sempre di più i connotati internazionali. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da cittaceleste.it, al vertice Nato che si è tenuto questa sera si è parlato del caso-Varsavia e dei tifosi della Lazio presenti ancora in terra polacca. La Farnesina secondo informazioni in nostro possesso, farà rientrare in Italia gli innocenti.
Ai microfoni di Tele Radio Stereo l’Ambasciatore della Polonia a Roma, Wojciech Ponikiewski ha fornito la propria versione dei fatti: “Per fortuna certi problemi hanno cominciato già alla vigilia, il giorno prima della partita quando, prima della mezzanotte, 17 tifosi laziali in modo abbastanza aggressivo hanno fatto casino in strada per poi nascondersi nell’albergo dove alloggiavano”.
La Lazio fa sul serio per Ergys Kace. Dopo gli apprezzamenti, infatti, la dirigenza capitolina sarebbe passata ai fatti. Secondo quanto riportato dal portale albaniasoccer.com, il ds Igli Tare vorrebbe portare a Roma il mediano albanese già nella sessione invernale di mercato, offrendo al Paok Salonicco 2 milioni di euro.
Basta il suo ingresso in campo al 70′ minuto di gara, per ridonare una scintilla alla Lazio: la vittoria sfugge, ma Keita dà una nuova prova del suo talento e della sua importanza per questa squadra. Veloce, salta l’avversario e gonfia la rete.
La partita di questa sera è importante, sotto tanti punti di vista, ma passa in secondo piano davanti a ciò che sta accadendo in Polonia, e non potrebbe essere altrimenti. Lotito ha parlato ai microfoni di SkySport, soprattutto per quanto concerne i laziali fermi a Varsavia.
Nel giorno del ricordo a Maestrelli, il tecnico del primo scudetto biancoceleste, la Lazio stecca contro il Napoli dicendo addio, se ancora ce ne fosse bisogno, al sogno Champions. Parte meglio la Lazio che si rende pericolosa con Candreva, ma il Napoli ha un campione che risponde al nome di Higuain.
Questa mattina ci ha contattato un tifoso tornato da Varsavia,arrestato e rilasciato ma ancora non del tutto libero,così
abbiamo deciso di dar voce alla sua disavventura in terra polacca facendoci spiegare la sua verità.
Premettiamo che il ragazzo in questione vuole rimanere anonimo e lo chiameremo F.B.
Redazione Since1900: Appena arrivato in Polonia hai trovato un clima teso?
F.B: No nessun clima di tensione eravamo un gruppo non numeroso.Abbiamo preso un taxi e ci siamo diretti al residence ,45 minuti di viaggio,comunque tutto tranquillissimo…
Redazione Since1900: Quante trasferte hai fatto in europa?
F.B: Questa era la prima…
Redazione Since1900: Dai video mostrati dalla polizia le immagini non sono chiare e si intravede un gruppo piccolo di persone.Sai dirmi cosa è successo in quei momenti prima dell’arresto di massa?
F.B: C’ era un unico gruppo, la prima linea ha girato l’ angolo ed ho visto un gruppo di laziali che caricavano le guardie…
Redazione Since1900: Quindi il gruppo che ha caricato sarà stato composto da massimo 20 persone?
F.B: Anche meno, saranno state 10 ma non ne sono sicuro, ho visto solo guardie scappare…
Redazione Since1900: Tu come mi hai detto sei stato fermato. Come è avvenuto il tutto? Dai fatti riportati dai media risulta che il corteo laziale voleva essere scortato fino allo stadio ma che poi viene dirottato nelle varie caserme.
F.B: Si anche perchè i poliziotti avevano detto che ci avrebbero scortato allo stadio, invece dopo averci fatto salire sul cellulare ci hanno riferito che eravamo in stato di arresto. Mi hanno messo in una celletta sul cellulare dove chi soffriva di claustrofobia sarebbe morto.Un mio amico si e inginocchiato pregando di farlo uscire per la disperazione.In tutto nel mezzo eravamo in quindici,in quattro ore, facendoci scendere 2-3 per volta, ci hanno lasciati nei diversi commissariati. Una volta giunto al mio commissariato, avendo ancora il mio telefonino, ho potuto avvisare e tranquillizzare i genitori dei miei amici laziali che me lo chiedevano, fino a quando mi hanno scoperto e quindi sequestrato il telefono. Ci sono state fatte varie ingiustizie come ad esempio il non poter chiamare i nostri genitori…
RedazioneSince1900 : Tra tutti i fermati c’erano anche padri di famiglia con bambini?
F.B: Io ho visto persone con età importante.Uno era in camionetta con me, aveva l’urgenza di dover andare in bagno, ma gli fu negata…
RedazioneSince1900: Quante ore ti hanno trattenuto in cella?
F.B: Più o meno 30…
RedazioneSince1900: Come ti hanno trattato durante la detenzione? C’è mai stato qualche interprete tra voi e la polizia polacca?
F.B: Malissimo, mi hanno fatto spogliare nudo al bagno e fatto fare i piegamenti, c’è stata data la disponibilità di un interprete solo in Tribunale…
RedazioneSince1900: Come è avvenuto il rilascio?
F.B: Mi hanno rilasciato dopo la sentenza del Giudice per disturbo alla quiete pubblica e colpevolezza di aver impedito il transito dei pedoni sui marciapiedi, con la conseguenza di dovermi presentare ad una sentenza al Tribunale di Roma nei giorni a seguire…
RedazioneSince1900: Cosa ne pensi della gestione di questa situazione da parte della presidenza biancoceleste e di quella dello stato italiano?
F.B: VERGOGNOSA. Non tanto la società biancoceleste ma più lo Stato italiano in quanto ci è stato proibito, come detto in precendenza, di chiamare per tranquillizzare i nostri familiari…
RedazioneSince1900: Cosa diresti adesso a chi è ancora a Varsavia?
F.B: Che li aspetto a braccia aperte e che sono miei fratelli, soffro con loro…
RedazioneSince1900: Si vociferava di dover sospendere la partita, so che state facendo il sit- in sotto la Farnesina. Pensi sia giusto sospenderla o bisognerebbe giocarla?
F.B: secondo me bisognava sospenderla per dare un forte segnale anche di sostegno per chi è ancora lì…
RedazioneSince1900: Andrai ancora in trasferta?
F.B: Si anche alla prossima…
RedazioneSince1900: Un frase per i nostri lettori?
F.B: Che quando stai in carcere capisci che vuol dire libertà!!!
Posticipo con grandi attese questa sera all’Olimpico. Claudio Lotitoè intervenuto ai microfoni di Radio Goal, parlando proprio del big match di stasera tra Lazio e Napoli: “Mi aspetto una partita all’insegna dei valori dello sport. Tutte le partite hanno quel pizzico di agonismo, questa un po’ di più perché ci troviamo di fronte una squadra forte ed offensiva. Noi dobbiamo stare attenti.
I soldi della Supercoppa si dovranno dividere in un altro modo. L’Alta Corte del Coni accoglie il ricorso della Juventus contro la decisione del Consiglio di Lega, che aveva dato ragione a Lotito e diviso in parti non uguali i circa 2,4 milioni di euro che aveva fruttato la partita ra incasso e diritti tv. Il Consiglio di Lega, dove la Lazio è presente con Lotito e la Juventus non è presente, aveva deciso di garantire ai biancocelesti 1,8 milioni, ovvero la cifra garantita se la Supercoppa si fosse gioata in Cina. In questo modo, la ripartizione è stata: 1,8 milioni di euro alla Lazio e 600mila alla Juventus, che – secondo Lotito – non aveva consentito di disputare la partita in Cina, diminuendo gli incassi.
La Curva Nord non ha intenzione di lasciare soli i propri fratelli. Prima della sfida di oggi contro il Napoli i tifosi della Lazio manifesteranno il loro dissenso contro l’assordante silenzio delle istituzioni.
Antonio Candreva e la Lazio: una storia complicata, almeno all’inizio, all’arrivo del centrocampista in biancoceleste, quando era accusato di essere romanista. Lui smentiva, prima a parole, poi sul campo, diventando l‘idolo della Curva Nord e il giocatore più importante della Lazio.Candrevasi racconta alla trasmissione di Sky Sport ‘Saranno i signori (del calcio)’, ripercorrendo la sua carriera, da Tor de Cenci alla Nazionale.