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Laziali a Varsavia, Ledesma vuole organizzare una colletta
In 12 presto a casa
Ora al lavoro ci sono i legali Roberto Privitera, che a Varsavia ha incontrato anche ieri i familiari dei detenuti, e da Roma Lorenzo Contucci, «l’avvocato degli ultrà». La loro speranza è riportare in Italia i tifosi detenuti al più tardi entro Natale. Tra martedì e giovedì dovrebbero esserci le prime scarcerazioni: potrebbero tornare in libertà 12 tifosi dietro cauzione. Per gli altri 10 i tempi sono più lunghi: l’obiettivo degli avvocati è chiedere una sospensione della pena.
La colletta
Ma tutto questo ha un prezzo, ovvio. E allora è sempre meglio se sulla strada trovi qualcuno che ti dice «per qualsiasi cosa contate pure su di noi». Non uno qualsiasi: è il senso della telefonata che un giocatore della Lazio ha fatto ai familiari di uno degli arrestati. C’è stata nei giorni scorsi, ma era solo l’ultimo passo di un preciso impegno assunto dalla squadra. Il primo è stata la colletta che ha coinvolto i giocatori: l’idea è partita da Ledesma, che si è fatto promotore dell’iniziativa presso i compagni, riscuotendo parecchio successo. La cifra raccolta si aggirerebbe intorno ai 20 mila euro, un po’ più di simbolica. Un’iniziativa non ufficiale, non pubblicizzata e non timbrata dal nome Lazio. Ma, forse proprio per questo, ancora più apprezzata dalle famiglie dei detenuti. (davide stoppini/marco calabresi)
Tratto da: “La Gazzetta dello Sport”
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