Home Blog Page 418

Chiara ascolta l’inno della Lazio e reagisce

0

CHIARA

Per il papà è un miracolo, comunque vada. Chiara è ancora viva e lui non ci sperava giù, Chiara muove appena le palpebre e le braccia, cosa sia non si sa ma di sicuro è un segno che Maurizio non s’aspettava. «Il primo giorno pensavo che non sarebbe arrivata all’indomani, mi avevano detto: non ci sperare. E invece sono passati 17 giorni e mia figlia respira ancora, ha delle reazioni, magari sono solo meccaniche, però prima non le aveva. Per me già è un miracolo che ci sia». Chiara Insidioso Monda, 19 anni, massacrata di botte dal fidanzato e ricoverata in rianimazione al San Camillo in condizioni disperate.

L’INNO
Il padre è tutti i giorni accanto a lei, le parla e l’accarezza. «Qualcosa succede», racconta Maurizio, un impiegato delle Poste di 42 anni, mentre sta per rientrare nel reparto Lancini, neurochirurgia. «Le ho cantato l’inno della Lazio ”So’ gia du’ ore”, quello che piaceva a lei. Tutti gli apparecchi si sono messi a suonare, sono arrivati i medici: i battiti del cuore erano aumentati e la pressione si era alzata. Le ho stretto la mano parlandole, è successa la stessa cosa, il cuore ha accelerato. Magari sono solo io che mi sto facendo delle illusioni, un padre non si può rassegnare e si attacca a qualsiasi cosa, però queste reazioni le ho viste. Muove le braccia, l’altro giorno si è anche scoperta. I medici però mi hanno gelato: dal primo giorno non è cambiato niente, Chiara non ha speranze». Se sopravviverà, gli avevano spiegato, sarà condannata a una vita senza vita, in stato vegetativo. «Nei prossimi giorni le faranno comunque la Tac per capire qualcosa di più».


Ieri è andata a farle visita il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. «Chiara da due settimane lotta per la vita dopo le botte del compagno. Sono venuta da lei perché la violenza di genere non è un fatto privato, anzi è una violazione dei diritti umani, come dice la Convenzione di Instabul, e come tale va trattata. Dobbiamo uscire dalla mentalità secondo cui i panni sporchi si lavano in famiglia».
La storia di Chiara è quella di tante, ora le raccoglie tutte. Lei bella e fragile, «uno spettacolo di bambina», per gli amici di Maurizio che l’hanno vista nascere, e un poco bambina è sempre rimasta. «Ho fatto di tutto per impedirle di stare con quel tipo, lo conosciamo tutti a Casal Bernocchi: è: un tossico, violento, cattivo con le donne e coniglio con gli uomini», Il padre ha smesso di lavorare per tre mesi per tenere Chiara lontana da Maurizio Falcioni, 35 anni, convivente della ragazza adesso in carcere con l’accusa di omicidio volontario. «Dormivo con le chiavi nei pantaloni per non permetterle di fuggire di nuovo da casa e tornare da lui».

LE DENUNCE
Quell’uomo che lei aveva conosciuto al parco e l’aveva plagiata, il padre ne è convinto. «Ho presentato due denunce per circonvenzione di incapace, ho anche allegato i certificati medici da cui risultava il lieve ritardo di cui soffriva Chiara. Non è servito a niente. Lei voleva tornare a casa, aveva deciso di lasciarlo. E lui l’ha massacrata».
«Dai Chiara non mollare», sui maxischermi dell’Olimpico è comparsa la scritta poco prima dell’inizio del derby del 9 febbraio, «Forza Chiara la Nord è con te!», lo striscione dei tifosi. Sempre per lei è sfilato un corteo silenzioso a Casal Bernocchi, una fiaccolata per chiedere giustizia. Il fidanzato ha raccontato ai magistrati d’averlo fatto per gelosia, per un sms che aveva trovato sul telefonino di Chiara. L’ha picchiata e non si è fermato nemmeno quando lei era a terra

IL MESSAGGERO



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Quasi fuori !

0

keitaUn ottovolante di emozioni dal quale alla fine la Lazio scende sconfitta 1-0 dal Ludogorets in una partita dove è accaduto di tutto. Tra rigori falliti, traverse, pali ed espulsioni i biancocelesti escono dall’Olimpico sconfitti di misura e ora serviranno almeno due gol in Bulgaria per accedere al turno successivo dell’Europa League.

DI BEZJAK IL GOL DECISIVO – Parte subito in salita il match per i biancocelesti: al 9′ rigore concesso agli ospiti per un fallo di mano di Cana apparso inesistente, con il braccio attaccato al corpo. Dyakov sul dischetto prova il cucchiaio, bravo Berisha a rialzarsi in tempo per bloccare il pallone. Il Ludogorets pressa alto e la Lazio non riesce a farsi pericolosa, al contrario degli avversari che trovano anche una traversa al 34′ con Marcelinho. Biglia su punizione cerca di svegliare la squadra, con Stoyanov in tuffo plastico a salvare la sua porta, ma il primo tempo si chiude con il vantaggio bulgaro ad opera di Bezjak che dalla distanza trova il jolly sfruttando anche l’imprecisione nel piazzamento di Berisha. Nella ripresa Felipe Anderson si illumina al quinto minuto, prima con una conclusione deviata sul palo dal portiere poi subito dopo guadagnandosi un rigore: dal dischetto lo stesso brasiliano si fa ipnotizzare da Stoyanov che blocca il tiro dagli undici metri e Cavanda poco dopo rileverà il compagno di squadra. Dyakov si guadagna il secondo giallo e la doccia anticipata, Lazio in superiorità numerica con Reja che prova a sfruttare l’uomo in più inserendo Kakuta, all’esordio, per Lulic. Ma arriva anche il rosso per la Lazio per un fallo in gioco pericoloso di Cavanda, e finale con entrambe le squadre in dieci. Entra anche Perea per Klose, con Candreva a impegnare continuamente Stoyanov, ma non basta: a Sofia servirà l’impresa.

corrieredellosport.it



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Un muro di fogli con scritto :”LIBERA LA LAZIO”

0
lazio roma coreografia lazio

coreografia curva nord tifosi

Si avvicina a grandi passi Lazio-Sassuolo, il popolo laziale è in fermento. Domenica sera saranno tanti i tifosi che riempiranno l’Olimpico, richiamati dall’iniziativa della Curva Nord: contestare il presidente Lotito, protestare contro l’operato della società in maniera fragorosa ma pacifica. Come spiegato in questi giorni dai ragazzi della Nord, si partirà con un corteo da piazza Maresciallo Giardino fino allo stadio. Una volta affollati gli spalti, l’idea è di dare vita a una coreografia particolare: un muro di fogli con la scritta “Libera la Lazio”, lo slogan scelto per l’occasione. Sullo stesso stile di quanto visto qualche anno fa, con la selva di cartoncini con scritto “100% Lazio”. Una scenografia che coinvolgerà la Nord, i Distinti e chiunque negli altri settori dello stadio si munirà di un semplice foglio A3 o A4 con la scritta stampata. I ragazzi della Curva ne stanno preparando tantissimi da distribuire fuori dai cancelli, ma ogni tifoso può premunirsi del suo cartoncino in autonomia.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

La Lazio si prepara per il Ludogorets

0

esultanza

Reja cambia modulo e metà degli uomini in campo. Perché come ha spiegato l’allenatore in conferenza è impensabile che tutti giochino ogni tre giorni.  Contro il Ludogorets si torna al 3-4-3: Berisha tra i pali, in difesa Ciani, Cana e Radu. Biava e Dias si allenano con i compagni, ma osserveranno un turno di riposo. Torneranno titolari domenica sera in campionato.  A centrocampo Cavanda e Lulic sugli esterni, il tandem Onazi-Biglia al centro. 

BALLOTTAGGI – Gli unici dubbi di formazione riguardano il tridente avanzato. Devo valutare Klose e Candreva”, ha confidato Reja. “Parlerò con loro dopo la seduta di oggi e, se mi daranno l’ok, potrei impiegare almeno uno dei due”. Keita giocherà a sinistra, a destra l’esterno di Tor de Cenci è favorito su Felipe Anderson, mentre il panzer è in ballottaggio con Perea per il posto al centro dell’attacco (il colombiano si è mosso tra i titolari nelle prove tattiche, Klose in partitella). Probabile che alla fine siano Candreva, Perea e Keita a scendere in campo dal primo minuto. Out Postiga e Pereirinha: infortunati e fuori dalla lista Uefa.

CONVOCATI – Al termine dell’allenamento, mister Reja ha diramato la lista dei convocati:

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri
Difensori: Dias, Radu, Ciani, Novaretti, Cavanda, Cana
Centrocampisti: Ledesma, Onazi, Mauri, Candreva, Lulic, Gonzalez, Biglia, Felipe Anderson
Attaccanti: Klose, Perea, Keita, Kakuta

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) – Berisha; Ciani, Cana, Radu; Cavanda, Onazi, Biglia, Lulic; Candreva, Perea, Keita. All. Reja. A disp. Marchetti; Dias, Ledesma, Gonzalez, Felipe Anderson, Kakuta, Klose.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito verrà scortato e la Procura apre un’inchiesta

0

contestazione lotito

Lazio-Sassuolo si avvicina e l’ambiente in casa biancoceleste si fa sempre più caldo. In questi giorni è stata confermata la scorta per il presidente Claudio Lotito. Non è una novità e ogni sei mesi arriva il rinnovo, ma stavolta non ci sono stati dubbi. Le minacce di morte, i numeri dei telefoni del presidente (e del diesse Igli Tare) pubblicati su Facebook, la contestazione montata e riesplosa ai livelli di guardia venti giorni fa per la cessione di Hernanes all’Inter hanno fatto scattare le misure di sicurezza. Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, dalla Prefettura hanno informato che c’è un’oggettiva situazione di rischio per Lotito e sono in corso gli accertamenti, scattati dopo una serie quasi interminabile di telefonate ricevute dal patron nei primi tre o quattro giorni di febbraio. Il rapporto, già non idilliaco con la piazza, sta vivendo uno dei momenti più bassi della storia. I tifosi vorrebbero il salto di qualità e ritengono insoddisfacenti due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana conquistate in dieci anni anche a fronte di un solo terzo posto come miglior risultato in campionato.Le istituzioni vigilano e il fascicolo è finito sul tavolo di Michele Prestipino, 55 anni, procuratore aggiunto della Procura di Roma. E’ arrivato nello scorso settembre dalla Dia di Reggio Calabria e in precedenza aveva lavorato a Palermo: conduceva inchieste su mafia e n’drangheta. Si indaga a 360° anche perché, come riporta il quotidiano, nel mezzo della contestazione, si potrebbe anche insinuare o nascondere chi vorrebbe sfruttare l’onda emotiva per provare a sfilare il controllo della società a Lotito. E’ solo un’ipotesi, perché in passato è successo, ma niente in questo momento va escluso.

LALAZIOSIAMONOI, FABRIZIO PATANIA – CORRIEREDELLOSPORT



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Pantano si oppone alla contestazione :” E’ inutile “

0

PANTANO«Il tifoso deve tornare a fare il tifoso. Oggi è diventato esperto di mercato, di borsa ed è entrato in ambiti che non gli competono. Sarebbe bello tornare a preoccuparsi solo delle sorti della propria squadra: non credo che questa protesta sia efficace». Questo il pensiero di Stefano Pantano, ex schermidore ma soprattutto tifoso biancoceleste. La sfida col Sassuolo sarà al grido «Libera la Lazio», eppure la contestazione alla società non è una via efficace secondo il conduttore radiofonico perché non avrebbe il potere di cambiare le gerarchie al vertice: sognare è lecito ma vanno fatti i conti con la realtà biancoceleste.

Cosa significa questa contestazione? «Che lo stadio sia pieno è motivo di soddisfazione, sono anni che invito i sostenitori a riempire l’Olimpico. La contestazione significa dare un segnale, ma è curioso che chi ci sarà domenica magari non sia stato presente al derby. Molti tifosi sono mossi da sentimenti sinceri e hanno tutto il diritto di promuovere l’iniziativa, altri magari dovrebbero guardarsi allo specchio».

 

Non è d’accordo quindi con la protesta? «Magari arriverà un magnate o uno sceicco che farà fare il salto di qualità, ma non ci credo, siamo rimasti scottati troppe volte. La protesta di domenica, mi auguro civile e democratica, spero porti a qualcosa. Ma la presenza massiccia allo stadio, solo per insultare Lotito, non credo sia efficace. Qualcuno si sta sopravvalutando e sta sopravvalutando la comunicazione mediatica: non abbiamo il potere di cambiare il corso degli eventi, siamo pur sempre in democrazia e ognuno è libero di dissentire da questa protesta, se lo crede».

Cosa contestano i tifosi alla società ? «Ne ho parlato personalmente con il presidente Lotito, ci sono situazioni che non vanno e questo è evidente. Dal mercato deludente al mancato salto di qualità. Ma nulla è mai cambiato, e non abbiamo il potere di farlo né come tifosi né come comunicatori».

 

Non crede abbiano il diritto di sognare? «È giusto sognare, ci mancherebbe. Sono anche io un tifoso e sogno di tornare ai tempi della gloriosa Lazio di Cragnotti. Capisco che il momento e la crisi economica non aiutino, cerco dunque di essere più realista. In Italia si contestano De Laurentiis, Berlusconi e Moratti. Che per i tifosi biancocelesti sono dei veri e propri esempi».

IL TEMPO – CITTACELESTE



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Deferiti Tare e la Lazio

0

lotito-tare-de-martino

Arriva una notizia ufficiale dal sito della Federazione Italia Giuoco Calcio: sono stati deferiti sia il procuratore Ulisse Savini che altre figure del mondo del calcio. Ecco la nota ufficiale ripresa dal sito della FIGC dove si parla di violazione del regolamento agenti: “Esaminati gli atti e valutate le risultanze dell’istruttoria espletata, il Procuratore federale  ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale l’agente dei calciatori Ulisse Savini, i calciatori Emanuele Testardi, Kevin Vinetot, Marco Cabeccia, Mobido Diakitè (calciatore tesserato, all’epoca dei fatti, per la Società S.S. Lazio S.p.A.), alcuni dirigenti e sei società, Sampdoria, Virtus Lanciano, Crotone, Genoa, Unione Venezia e Lazio, per la violazione del regolamento agenti”.

Tra i dirigenti sopra citati, c’è anche Igli Tare. Come si apprende dalla nota della FIGC, questo il motivo del deferimento del ds biancoceleste: “il Sig. Igli TARE, D.S. della S.S. Lazio, per avere, nella trattativa avente ad oggetto prima il rinnovo del contratto e, di seguito, il trasferimento ad altra società del calciatore Mobido Diakhite, trattato con l’agente Ulisse Savini nel mese di agosto dell’anno 2012, nonostante la licenza di costui fosse sospesa“.   Deferita, quindi anche la società Lazio: “La Società S.S. LAZIO S.p.A. per responsabilità oggettiva per le violazioni ascritte al proprio dirigente Igli Tare“.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Corteo e coreografia, ecco la protesta della Nord

0

CURVA NORDLa contestazione di Lazio-Sassuolo si avvicina e, per fornire qualche indicazione più dettagliata sui preparativi di domenica sera allo stadio Olimpico, ai microfoni diRadiosei è intervenuto Paolo Signorelli in rappresentanza della Curva Nord: Il corteo partirà da piazza Maresciallo Giardino, all’altezza di Ponte della Musica: saranno appena 200-300 metri, lo scopo è quello di far partecipare tutti. L’orario del ritrovo sarà attorno alle 18-18.30, si entrerà tutti insieme e speriamo di raggiungere un numero importante. L’idea pacifica, per cui vorremmo coinvolgere anche i distinti, è quella di ricreare una coreografia particolare, alzando un muro di semplici fogli A3 o A4 con la scritta ‘Libera la Lazio’, sulla scorta di quanto visto in occasione della scenografia ‘100% Lazio’ di qualche anno fa. Nei prossimi giorni saranno resi noti maggiori dettagli.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Temporaneamente chiusa la Maestrelli

0
Lazio, pronta la trasferta a Como: 1150 tifosi al Sinigaglia per la decima giornata

tifosi Laziali

Nuovi aggiornamenti sul numero dei tifosi biancocelesti che saranno presenti allo stadio Olimpico il 23 febbraio alle ore 20.45 in occasione di Lazio-Sassuolo, posticipo della 25a giornata di serie A. Curva e Distinti Nord sono esauriti, mentre la Curva Maestrelli rimane temporaneamente chiusa. La decisione è quella di temporeggiare e dare il via alle vendite per questo settore solo dal momento in cui i Distinti Sud risulteranno totalmente riempiti.

LAZIONEWS



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Nicola Pietrangeli difende Lotito :” Domenica è un’iniziativa inutile, perché lo contestano ? “

0

NICOLA PIETRANGELI

Ci si avvicina a vele spiegate verso Lazio- Sassuolo, la partita delle partite per i tifosi biancocelesti. O almeno per alcuni perché come accade dal giorno del suo insediamento negli uffici di Formello, l’argomento Lotito continua a dividere, a spaccare l’ambiente. Tra i ‘dissidenti’ dell’iniziativa ‘Libera la Lazio’, un grande campione della storia del tennis italiano, noto tifoso biancoceleste, Nicola Pietrangeli si è espresso sull’iniziativa in un intervista rilasciata a Il Tempo.

Andrà anche lei allo stadio? «Guardi, sono in partenza per il Kenya e non ci sarà. Ma sinceramente le dico che se fossi rimasto a Roma, non sarei comunque andato. L’avrei vista da casa. Da tempo infatti non seguo più le partite, perché da sportivo non mi piace più questo mondo del calcio e quel che è diventato. Non riesco a capire iniziative come questa per Lazio-Sassuolo».

Perché non è d’accordo con la protesta? «Non le rispondo da tifoso, ma da sportivo quale mi sento. Il tifoso capisco che voglia sempre vedere vincere la propria squadra, ma non può essere così e bisogna cercare di capire anche i momenti. Per esempio, molti si sono arrabbiati per la partita di Catania, ma ora la Lazio è questa. Può dispiacere, ma lo sappiamo . Io non credo che Lotito non voglia raggiungere obiettivi importanti, forse non conosciamo bene tutta la situazione. Non sto dicendo, attenzione, che Lotito non abbia mai fatto errori. Ma chi non fa errori? Li facciamo tutti. Anche i tifosi, a volte. Senza voler offendere nessuno, ma con rispetto penso che il tifoso debba fare il tifoso sostenendo la squadra, mentre il presidente debba fare il presidente. Anche con decisioni scomode, è un imprenditore, ci mette i soldi e credo abbia tutto il diritto di decidere. A parità di condizioni, sono in questo senso dalla parte di Lotito».

Ma il tifoso non ha diritto di sognare una squadra migliore? A lei non piacerebbe? «Certo. Tutti vorrebbero una squadra vincente, ma prima di contestare, perché non ci chiediamo se si può fare? Si fa presto a chiedere campioni, ma chi paga? Non ci dimentichiamo del momento economico difficile. Lotito andava bene quando ha preso e salvato la Lazio, ora tutti pensano l’opposto. E guardi che non sono amico di Lotito. Poi siamo sicuri che andando via lui, ci sia un altro davvero interessato?».



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito deve risarcire Zarate

0

ZARATE LOTITOLotito deve fare i conti anche con Zarate, che nonostante stia giocando con il Velez si porta dietro ancora gli strascichi di una separazione burrascosa. A riportare alla luce la questione è il suo procuratore Luis Ruzzi, che rende nota la decisione del Tribunale Ordinario di Roma di condannare la Lazio in primo grado a pagare 650 mila euro di risarcimento per il mancato pagamento dell’ultima parte di stipendio e delle commissioni:Lotito non ha pagato a Zarate l’ultimo trimestre del campionato 2012-2013 e le commissioni, che l’anno scorso erano di 2 milioni, quest’anno di 2,5. Soldi a cui Zarate aveva deciso di rinunciare pur di tornare a giocare, ma il presidente della Lazio non glielo ha permesso perché già a ottobre aveva deciso di emarginarlo. Nell’ultimo periodo in Italia Mauro giocava a calciotto, con delle persone di 50 anni. Si era ridotto a questo pur di giocare. Per questo abbiamo iniziato a fargli causa e il Tribunale ci ha dato ragione. Avremmo vinto pure l’arbitrato, ma Zarate ha deciso di rinunciare perché si è lasciato suggestionare da Lotito. Gli diceva che tanto avrebbe vinto lui e quando hanno fatto slittare la decisione dal 10 luglio al 22, si è impaurito e ci siamo rivolti alla Fifa. È stato un errore, sono convinto che avremmo vinto anche di fronte alla giustizia italiana. Ho visto che le lacrime di Hernanes hanno fatto scalpore, ma la gente non sa quante volte ho trovato Mauro in lacrime per la situazione che stava vivendo a Formello“. 

La risposta della Lazio attraverso le parole dell’avvocato Gian Michele Gentile: “Aspettiamo il decreto ingiuntivo e faremo l’opposizione. Mancato pagamento dello stipendio? Zarate se ne è andato, mi sembra strano che debba comunque percepire lo stipendio. Comunque a oggi non ci è stato ancora notificato niente. Quando avremo i documenti in mano valuteremo cosa fare“.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Torna l’Europa League e l’ampio turn over

0

PEREA ANDERSONSi torna in Europa, di corsa. Giovedì sbarcherà il Ludogorets all’Olimpico (ore 21.05), si giocherà l’andata dei sedicesimi di finale (ritorno fissato per giovedì 27 febbraio a Sofia). Reja darà spazio al turnover nel match contro i bulgari, nelle prossime due settimane la Lazio scenderà in campo quattro volte (Ludogorets, Sassuolo, Ludogorets e Fiorentina), c’è bisogno di forze fresche, ci sarà spazio per tutti. Edy ha in mente vari cambi, rivoluzionerà la formazione. Il modulo? Si potrebbe tornare al 3-4-3. Berisha sarà in porta, Marchetti ha bisogno di altri 15-20 giorni di cure e allenamenti. In difesa si giocheranno un posto Ciani e Novaretti, ci sarà Cana, una valutazione va fatta su Dias (lui o Biava riposeranno). Il centrocampo sarà affidato a Cavanda, Onazi, Biglia e Lulic. In avanti toccherà nuovamente ai baby Felipe Anderson, Perea e Keita. Reja farà rifiatare Biava (Dias è più fresco, dovrebbe giocare lui), Radu, Konko, Candreva, Ledesma e Klose. In panchina si terrà pronto Kakuta, l’ultimo arrivato. Edy l’ha visto bene in allenamento, potrebbe farlo esordire in corsa, ad oggi sembra l’ipotesi principale. Non è utilizzabile Postiga (ha conquistato i sedicesimi con il Valencia, non può disputarli con la Lazio), in ogni caso non avrebbe giocato, è ai box per infortunio, il polpaccio destro gli fa male, non è pronto.  

Tratto da: Il Corriere dello Sport



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Siamo stanchi di questa mediocrità !

0

Soccer: Serie A; Catania-LazioUna Lazio brutta e deconcentrata perde meritatamente contro un Catania voglioso di punti e stimolato dall’obiettivo salvezza. La squadra è mancata dal punto di vista tecnico e del palleggio. Mai come oggi si è notata l’assenza di un uomo di classe a centrocampo (ce l’avevamo, ma oggi veste un’altra maglia) che facesse girare la squadra. La partita è stata caratterizzata da una mancanza totale di schemi d’attacco, da scelte discutibili e da sostituzioni ritardate. Ho visto tanti errori di concentrazione da chi solitamente non ne commette (vedi Dias e Radu in occasione dei gol del Catania). Klose non pervenuto, anche perché servito poco e male. La miscela di questi ingredienti non poteva che confezionare la prima sconfitta in campionato della Lazio di Reja e del mediocre Lotito. Ora il popolo laziale è pronto a fargli capire che è stanco di questa mediocrità e dell’arroganza di un personaggio che non ha nulla a che vedere con lo stile e la tradizione biancoceleste. Contro il Sassuolo, i laziali riempiranno l’Olimpico per una manifestazione di dissenso, determinata ma civile. Qualsiasi gesto che non rispetti tali intenzioni ne rovinerebbe la riuscita.

Franco Capodaglio



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito risponde ai contestatori :” Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? “

0
LOTITO
Claudio Lotito ai suoi detrattori-minacciosi che gli intasano i tre cellulari con sms avvelenati, manda subito a dire: «Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Traduco: fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?»

Cominciamo subito con Cicerone e con la sua “lingua madre”?
«Per me il latino ha un valore icastico e lo ritengo il mezzo migliore per comunicare anche contro l’ignoranza di quei “soliti noti” che vogliono farmi sentire di troppo in casa mia, ergo alla Lazio».

Chi sono? Per caso quelli che la chiamano “Lotirchio” e le inviano ogni giorno minacce di morte?«Si tratta di fantomatici “gruppi”, una trentina di persone, che da tempo manipolano frange oltranziste della tifoseria laziale, le stesse che mi lanciavano monetine anche la sera della vittoria della Coppa Italia. Questi istigatori di violenza mi costringono a vivere sotto scorta della polizia e tra le tante illazioni che hanno fatto circolare ad arte, c’è anche quella che io avrei messo in vendita la Lazio. Hanno fissato pure il prezzo, 140 milioni di euro…».

Non c’è niente di vero invece?
«Pura spazzatura, alimentata da ignobili strumentalizzazioni mediatiche. Io non cederò mai la Lazio perché il sogno, da padre, è di lasciarla in eredità a mio figlio. E a chi mi accusa di “tirchiaggine” la storia insegna: Lotito non vende, semmai compra».

Però ha appena venduto Hernanes e non ha fatto molto in un mercato in cui persino il Sassuolo a gennaio ha comprato 12 giocatori…
«Passare all’Inter è stata una precisa volontà di Hernanes, l’ha dichiarato lui stesso. Il Sassuolo compra per salvarsi e poi il record di acquisti ce l’ha il sottoscritto: estate del 2004, presi 9 giocatori in un solo giorno. Ma un certo tipo di tifoso ha la memoria corta e contro l’irriconoscenza è necessaria la più grande misericordia».

Un velo misericordioso anche per quei calciatori che “rifiutano” il trasferimento alla Lazio?
«Chi ha scritto e detto che ci sono giocatori che hanno rifiutato la Lazio verranno perseguiti penalmente, perché asseriscono il falso. In primis, quelli che sostengono che Quagliarella mi ha detto di “no” in quanto l’avrei obbligato a decurtarsi del 50% l’ingaggio. Mai parlato con la Juve, né con il giocatore».

Dicono il falso anche gli osservatori stranieri che additano le Curve di Lazio e Roma come le più razziste e violente d’Europa?
«Io parlo solo della Curva della Lazio e so per certo che gli ispettori Uefa sono consapevoli che si tratta di reminiscenze precedenti alla attuale società, la quale ha messo in campo tutte le misure possibili a tutela dei valori civili e sportivi che per quanto mi riguarda si richiamano alla tradizione dei valori cristiani».

Intervallo religioso: come è stato l’incontro con papa Francesco?
«Strabiliante, specie per la capacità di introspezione che possiede papa Bergoglio. Se potessi lo incontrerei tutti i giorni, magari anche per chiedergli conferma di quella voce che mi è arrivata – sorride – …Pare che il Santo Padre avrebbe una “forte simpatia” per la  Lazio. Se fosse vero, per me e per il nostro club sarebbe un arricchimento spirituale incredibile».

Anche Petkovic aveva forti valori spirituali: volontario della Caritas in Bosnia. Era il suo pupillo, poi cosa è successo?
«Un allenatore all’interno della Lazio è qualcosa di più di un dipendente, perché con il suo lavoro può essere un valore aggiunto o arrecare un danno alla società. Petkovic mi aveva assicurato che non c’erano trattative in corso tra lui e la federazione svizzera… I fatti l’hanno smentito, è venuta meno la fiducia, ed ecco spiegata la risoluzione del nostro rapporto».

La Lazio con Reja è ancora imbattuta in campionato, vuol dire che Lotito ha avuto ragione per l’ennesima volta?
«Come mai Reja sta facendo dei risultati positivi con gli stessi giocatori che aveva a disposizione Petkovic? La riposta io ce l’ho: perché il calcio è uno sport di squadra e quando tutte le componenti sono animate dalla stessa chimica, i risultati arrivano».

E’ rientrato  Stefano Mauri Mauri: ma che idea si è fatta dell’ultimo scandalo del Calcioscommesse? «Che la Lazio è stata colpita indirettamente con lo stop di un suo tesserato, ma la società è risultata totalmente estranea. E anche contro Mauri, da quanto è emerso, mi pare che più che basarsi sulla sostanza dei fatti ci sia stato un processo indiziario».

Alcuni… indizi, porterebbero alla possibile acquisizione della Roma da parte dei “cinesi”. La Serie A rischia di finire sempre più in mani straniere?
«Gli imprenditori che sono arrivati finora dall’estero mi pare che siano tutti attratti da sedicenti interessi economici, più che da reale passione per il nostro calcio. Non so se i cinesi vogliono comprare, alla Roma comunque cambia poco, ha già una proprietà americana. Io amico di Pallotta? L’ho visto due volte in tutto…».

Walter Sabatini, nel 2004 lei lo vedeva tutti i giorni, era il suo direttore sportivo, ora sta facendo le fortune della Roma…
«Il fatto che l’avessi ingaggiato dieci anni fa dimostra che già sapevo scegliere i dirigenti più bravi. È stato lui che nel 2008 ha deciso di andarsene, e all’epoca scelse il Palermo…».

L’Olimpico anche per Lazio-Roma fa fatica a riempirsi, ma a quando il nuovo Stadio delle Aquile?
«L’attuale disegno di legge sugli stadi non consente di realizzare un impianto di proprietà del club. L’Udinese ce l’ha fatta? Sì ma Pozzo ha speso 25 milioni di euro, io per farlo a Roma dovrei trovare 200 milioni e al momento esistono ostacoli bancari, strutturali ed urbanistici, insormontabili».

Se la Roma dovesse vincere lo scudetto, non teme contestazioni per cui la sua pazienza cederebbe?
«Io non temo i successi degli altri, ma penso solo a quelli nostri. Il derby vinto nella finale di Coppa Italia, rimarrà alla storia e per me vale più di dieci scudetti. Perciò, a chi continuerà a volere il mio male, e quindi quello della Lazio, stavolta non rispondo in latino ma con “e il Piave… anzi il Tevere, mormorò: non passa lo straniero”».

L’AVVENIRE

 

Massimiliano Castellani


Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Mezzogiorno a digiuno di gioco

0

catania Finisce 3 a 1 per i padroni di casa la gara tra Catania-Lazio. Catania subito in vantaggio dopo soli 42 secondi di gioco. Pareggia nel minuto di recupero del primo tempo Stefano Mauri ma alla ripresa la squadra di casa allunga le distanze con un 2-1 3-1. La Lazio riesce quindi a far resuscitare la squadra che chiude il treno della classifica all’ultimo posto. Possiamo descrivere questa partita? Ovviamente si potrebbe se la Lazio avesse giocato e azzeccato qualche passaggio. Gara stra-dominata dal Catania con una Lazio a digiuno di idee,rimanendo in balia delle onde catanese. A nostro avviso nessun giocatore raggiunge la sufficienza in pagella, tra i quali possiamo trovare Konko e Reja tra i peggiori. La Lazio ora dovrà preparare la partita valida per l’europa league tenendo conto tra i vari affaticati ed infortunati.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

E ora riaprite la Maestrelli !

0

contestazione lotitoCURVA NORD ESAURITA. Il grande cartello campeggia in bella vista in tutte le ricevitorie Lottomatica e in tutti i punti vendita çLazio Style. Sono bastate 16 ore di prevendita per raggiungere un traguardo toccato solo due-tre giorni prima del derby e non raggiunto neanche in occasione di Lazio-Juventus, a dimostrazione che Lazio-Sassuolo è già diventata un evento, la “partita” per eccellenza, l’occasione per dimostrare a tutti e soprattutto a chi guida questa società che i laziali non sono spariti, ma si sono solo allontanato in silenzio da una sociewtà che non sentono pià loro. Per tanti motivi.

Può piacere o no, ma questa è la realtà, quella che abbiamo sempre raccontato tra le risate di qualcuno, gli insulti di altri e le accuse di chi ci additava come nemici della Lazio. La maggioranza silenziosa, l’ex “zoccolo duro” che non tradiva mai, ha deciso di tornare a recitare un ruolo da protagonista. Tutti aspettavano solo un segnale per risvegliarsi e l’appello a riempire l’Olimpico per contestare tutti insieme Lotito è stata la scintilla che ha riacceso i cuori. Si sono mobilitati tutti, hanno portato avanti il tam-tam di chiamata alle “armi” sui social network e sui forum, hanno atteso per giorni con impazienza il momento e appena è scattata la prevendita si sono messi in fila per assicurarsi il biglietto, con l’emozione di una volta. Risultato: CURVA NORD esaurita in poche ore, Distinti quasi, vendita sostenuta per la Tribuna Tevere (dove torneranno al completo gruppi che avevano abbandonato lo stadio da tempo, come quello di Via Guareschi) e anche per la Monte Mario nonostante gli aumenti. E a questo punto, diventa un imperativo riaprire la Curva Maestrelli. Una società seria lo avrebbe fatto fin dall’inizio, ma in casa Lazio la normalità non è di casa, quindi bisogna quasi chiedere di aprire un settore popolare a cui tutti i tifosi sono legati e che Lotito ha deciso di chiudere da anni.

Non è giusto lanciarsi in previsioni, ma se il buongiorno si vede dal mattino, la partenza sparata delle vendite fa ipotizzare almeno 50.000 presenze e sarebbe record in assenza di presenze massicce di tifosi “ospiti”, come nel derby o nelle sfide con Milan, Inter, Napoli o Juventus. Più di 50.000 laziali per una partita che in situazioni normali ne avrebbe richiamati poco più di 20.000, ovvero meno degòli abbonati “teorici” della Lazio. Diciamo “teorici”, perché dati alla mano solo pochi dei 7500 “cuccioloni” poi si presentano regolarmente la domenica allo stadio, soprattutto in occasione delle partite in notturna. Questa volta, invece, si presenteranno tutti e con loro migliaia e migliaia di laziali che torneranno a casa per la prima volta da chissà quanto tempo. E il “boom” di vendite di ieri, non è stato una semplice fiammata, ma solo l’inizio di un vero e proprio incendio che sta accendendo l’ambiente, nonostante l’indifferenza di quasi tutti i mass media che non stanno parlando affatto di questo evento, di quello che sta succedendo in casa Lazio dopo anni di vera e propria apatia. Superare le 50.000 presenze era l’obiettivo iniziale, ma a questo punto è impossibile fare previsioni, perché il “passaparola” sta creando un vero e proprio effetto domino che potrebbe riservare ulteriori sorprese nei prossimi giorni. E in pochi ci avrebbe scommesso…

GIORGIO CERRI – LAZIOMILLENOVECENTO 



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Bellusci mette su Twitter un suo calcio in faccia a Klose

0

BELLUSCI VIOLENZAChe sia una sfida sentita, per entrambe le squadre, lo si è capito. Catania e Lazio domani al ‘Massimino’ si giocheranno molto: c’è una salvezza da conquistare per i padroni di casa, una scalata verso l’Europa tutta da vivere per gli uomini di Reja. Chi è già in clima partita è certamente Giuseppe Bellusci, che sul proprio profilo Twitter, ha inserito come immagine di sfondo una foto che lo ritrae mentre sferra un calcio in faccia a Miroslav Klose, in un vecchio scontro tra le due squadre. Si tratta certamente non di un bel gesto che lo porterà al centro delle critiche.

LAZIONEWS24



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

La S.S. Lazio pallamano rischia di scomparire

0

LogopallamanolazioDopo anni di gloriosa attività sportiva, oggi per la Lazio pallamano sono costretto a scrivere una pagina dolorosa: ” LA S.S. LAZIO PALLAMANO CHIUDE L’ ATTIVITA SPORTIVA “. Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto. Ho provato con tutte le mie forze a far si che ciò non accadesse, purtroppo sia per il momento che tutta Italia sta vivendo, sia per il cambio di presidente che definirlo FANTASMA é un complimento, siamo arrivati a questo punto, quello che é venuto totalmente a mancare é stato il supporto economico. Mi chiedo ora a cosa sono serviti i sacrifici dei miei giocatori, di tutti coloro che in questi anni hanno condiviso sia le gioie per la vittoria che la delusione per la sconfitta, trasferte fatte con sacrifici, spese sostenute da tutti noi. É duro per me accettare un ritiro dal campionato di serie A, campionato che era cominciato sotto i migliori auspici, ma che man mano si sono rivelate ingannevoli, come le speranze del Presidente Masi. Non é giusto chiudere una sezione della polisportiva della S.S. Lazio per non aver mantenuto le promesse fatte.

http://www.pallamanonews.it/pallamano/la-lazio-rischia-di-scomparire-1319

RINGRAZIO TUTTI coloro che mi hanno aiutato, supportato, incoraggiato a seguire un sogno che poi non si é potuto avverare.

Mister Langiano.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Che fine ha fatto Postiga ?

0

POSTIGAQuagliarella no, Postiga sì. Così si è chiuso il mercato degli attaccanti in orbita Lazio. La punta che è arrivata in prestito dal Valencia, però, ancora non si è vista. Nemmeno da lontano. I guai fisici l’hanno subito rilegato in infermeria, nelle rare apparizioni a Formello si è limitato a qualche corsetta. E i tempi di recupero sembrano ancora lunghi. Non sarà convocato per Catania e anche con il Sassuolo il rischio di fortait è concreto. In Europa League non può giocare e quindi, nella migliore delle ipotesi, i tifosi biancocelesti potranno ammirare il lusitano il prossimo 2 marzo a Firenze. Tutto questo per una semplice contrattura? E’ questa la domanda posta dall’edizione odierna de Il Tempo in merito alla condizione fisica dell’ex Porto. Per la verità, negli ultimi mesi in Spagna Postiga ha dovuto affrontare una fastidiosa pubalgia, mai totalmente risolta. I medici biancocelesti lo sanno e non escludono, o meglio ritengono molto probabile una correlazione tra i problemi del recente passato e gli attuali dolori muscolari. La Lazio, intanto, fa due conti: in tre mesi e mezzo (il campionato finisce il 18 maggio) Postiga costerà 1,7 milioni di euro al presidente Lotito. Sulla carta sarebbero stati100mila euro per ognuna delle 17 gare alle quali il lusitano avrebbe potuto partecipare. Due, però, le ha già perse, e altre due le salterà sicuramente. Dunque 400mila euro buttati al vento e un terribile dubbio: dopo il bidone Saha, pagato un milione di euro per 130 minuti trascorsi (male) in campo, la Lazio avrà almeno stavolta indovinato il giusto acquisto?  

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

La dura replica di Alfredo Parisi a Gentile :” Rimango a bocca aperta “

0
Lazio, pronta la trasferta a Como: 1150 tifosi al Sinigaglia per la decima giornata

tifosi Laziali

Ai microfoni di Radiosei arriva anche la dura controreplica di Alfredo Parisi alle parole dell’avvocato Gentile: Non penso che una persona, che dovrebbe perseguire gli interessi della società Lazio come Gentile, non capisca le basi del diritto ha esordito il presidente di Federsupporter -. Questa è una cosa che mi ha lasciato a bocca aperta! Il discorso della Corte d’Appello non c’entra assolutamente niente. Tale Corte deve decidere solamente la pena, il reato è già stato sancito in tremila modi. Il processo è finito, la condanna è definitiva. Ammesso e non concesso che a Lotito non diano neanche un euro di sanzione, il reato comunque esiste ed è stato commesso. La Cassazione è stata di una semplicità estrema. Poi non ho capito questo riferimento di Federsupporter che creerebbe problemi a Lotito. Noi pretendiamo solamente il rispetto delle regole. Non mi aspettavo uno sfondone giuridico di questo tipo“.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lettere Federsupporters, l’avv. Gentile difende Lotito :” Il Presidente non rischia nulla “

0
Lazio, Avv. Gentile: "Curva Nord squalificata dalla UEFA per striscioni e gesti sospetti"

LOTITO GENTILEQuattro destinatari: Coni, Consob, Figc e Consiglio di Sorveglianza della Lazio. Come preannunciato, la Federsupporter ha inviato a questi quattro soggetti la lettera con la quale l’associazione pone la questione della decadenza del presidente Lotito dalle sue cariche.La vicenda è ormai nota, riguarda la sentenza della Cassazione relativamente all’accusa di aggiotaggio e di omessa alienazione della partecipazioni, nei confronti di Claudio Lotito e Roberto Mezzaroma. Per quanto riguarda il primo capo d’accusa è subentrata la prescrizione, mentre per il secondo punto la Suprema Corte ha rinviato alla Corte d’Appello la ridefinizione delle sanzioni. Sulla base di tale decisione, Federsupporter reclama la decadenza di Lotito dalla carica di presidente della Lazio e di consigliere della Federcalcio, sulla scorta dell’art. 22 bis delle Norme federali. Questo il comunicato – pubblicato oggi sul sito dell’associazione – con cui il presidente Alfredo Parisi rende noto l’invio delle lettere

Interpellato da Repubblica.it, l’avvocato della società biancoceleste Gian Michele Gentile predica invece tranquillità: Si tratta di una forzatura che sta facendo la Federsupporter per creare problemi a Lotito. Finché non c’è una condanna, che dovrà essere determinata dalla Corte di Appello di Milano, non si può iscrivere questa sentenza nemmeno al casellario giudiziale. Solo dopo la condanna con pena prosegue il legale – si potrà affrontare questo discorso, che peraltro sta subendo una logica rivisitazione visto che al momento le norme in questo ambito sono molto generiche e senza tetti. Si sta valutando quali siano i reati effettivamente meritevoli di decadenza ed è probabile che in sede di rivisitazione delle regole questi vengano specificati. Considerando anche come viene trattata la materia in altre sedi, al momento mi sento di escludere che la decadenza possa essere un rischio reale. I tempi? Abbiamo presentato un’istanza per un errore di fatto nella sentenza. Quindi aspettiamo che la Cassazione si pronunci su tale istanza – conclude Gentile -poi gli atti dovranno andare a Milano e solo a quel punto sarà fissata la data del processo. Se ne parlerà probabilmente in autunno”.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito indagato per bancarotta fraudolenta

0

lotito-soldi

Accusa di bancarotta fraudolenta per Marco Mezzaroma, proprietario della Salernitana e per il presidente della Lazio Claudio Lotito, entrambi indagati dalla Procura di Roma. Nell’occhio del ciclone, il fallimento finanziario della Img Costruzioni che sarebbe stato causato, secondo gli inquirenti, da una serie di distrazioni patrimoniali per un totale di 1 milione e 900 mila euro, secondo la ricostruzione di Repubblica, tra il 2006 e il 2009.

Scoperte, pare, fatture per operazioni inesistenti da parte di una società facente capo a Mezzaroma, Mancini e Gagliardi, guardandosi bene, così, dal pagare tasse. Ci sarebbe anche un prestanome, il 78enne Umberto Lorenzini, messo a capo della Img Costruzioni da Gagliardi e accusato insieme a quest’ultimo di aver nascosto al curatore fallimentare le scritture contabili e di aver omesso di depositare i bilanci della Img, dal 2004 al 2012, nonché di averne causato il crac lo scorso anno.

LA REPUBBLICA

 



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito alza i prezzi per Lazio-Sassuolo

0

contestazione lotitoEra annunciata ed è confermata. Il23 febbraio, giorno di Lazio-Sassuolo, posticipo della 25a giornata, i tifosi della Lazio riempiranno lo Stadio Olimpico per la contestazione alla società, riporta il ‘Tempo’. “Libera la Lazio”, è il nome dell’iniziativa che sta girando ormai da tempo sui social network. Lotito, per tutta risposta, ha alzato i prezzi dei tagliandi per il match con gli emilianiTribuna d’Onore da 120 a 150 euro,Monte Mario da 70 a 90 euro, Tevere da 50 a 60 euro. Curve invariate.

LAZIONEWS



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Klose è pronto al rinnovo, Lotito gioca al ribasso

0

KLOSE

Un altro vecchietto da rinnovare, con standard da top player. Miro Klose è pronto a riconfermare il matrimonio con la Lazio. Come riporta l’edizione odierna de La Repubblicail panzer tedesco sembra essere orientato a rimanere a Roma un altro anno. “Il mio futuro lo deciderò in estate” – dichiarava qualche tempo fa. Tre le opzioni da scegliere: l’affascinante avventura nella Liga americana, un ritorno in Germania dove ha iniziato la sua carriera da professionista o la Lazio. La scelta è ricaduta sulla meno probabile. Nei giorni scorsi ci sarebbe stato un incontro con il presidente Lotito per iniziare a trattare: un altro anno di contratto a 1,5 milioni di euro più bonus, esattamente uno in meno rispetto ai 2,5 percepiti fino ad ora. Il 35 enne di origine polacche ci pensa. Ma accetterà: la decisione spetterà soprattutto alla famiglia, che si è sempre trovata bene a Roma. A breve ci potrebbe essere l’incontro finale per siglare il patto che durerà fino all’estate del 2015. Anche Mauri dovrà decidere il proprio futuro: ha offerte da Emirati, Usa e Canada, ma il suo sogno è quello di rimanere nella Capitale. Chiede 1,5 milioni a stagione, si tratterà.

LALAZIOSIAMOMOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Tutti ridono,Minala no!

0

MINALA
Il “CASO” Minala ha superato i confini italiani finendo nelle testate giornalistiche anche estere. Un polverone alzato da qualcuno dopo aver visto “in faccia” il giocatore biancoceleste. Oramai sono giorni e giorni che tutto il web si sfoga con battute in stile “black Humor” e fotomontaggi vari pur di aggiudicare qualche “mi piace” in più sulle rispettive pagine facebook, fotomontaggi che possono anche far sorridere lo scrittore che in questo momento sta tirando giù queste due righe ma che rimangono al limite della sopportazione, dal “padre di Di Natale”, al “Minala che gioca con Piola” passando per “Minala nella formazione camerunense 1992”. Dai quesiti “è nato prima Minala o la Lazio” a “La Lazio ha acquistato il figlio diciottenne di Minala”.
Queste cose si possono vedere sui vari social, ma quando cominci a vedere che anche i giornalisti e i vari siti cominciano a seguire l’onda degli user normali, lasciando la loro professionalità in teatrini deprimenti (vedi sky).
Minala lasciò il suo paese di origine in cerca di fortuna calcistica.
Ora vi riporto un articolo di Andrea Tabacco, scritto su eurosport.yahoo il quale racconta la storia del giocatore:
Fin da piccolo capisce di avere ottime qualità e decide di venire in Italia per giocarsi le sue carte nella speranza di poter sfondare nel calcio che conta. Prende contatto con un procuratore che gli promette alcuni provini, ma una volta giunto alla Stazione Termini di Roma – lì dove avrebbe dovuto incontrare l’agente – scopre che non c’è nessuno ad attenderlo.
Minala ha la lucidità per denunciare l’agente e trova accoglienza presso una casa famiglia di Roma che gli offre una sistemazione anche a livello calcistico. Il giovane camerunense si lega alla Vigor Perconti, una tra le scuole calcio più qualificate di tutto il Lazio, e con la società capitolina gioca il campionato Allievi, esibendo ben presto tutto le sue qualità. Su di lui si informano Inter, Roma e in particolar modo il Napoli: con i partenopei Minala disputa anche due mesi di prova, ma la trattativa – che vede coinvolto anche Raiola e che porterà al litigio del ragazzo con lo zio-tutore – sfuma a causa della ferma volontà del ragazzo di non spostarsi da Roma.
Nell’estate del 2013 ecco la svolta. Arriva la chiamata della Lazio, nella persona di Alberto Bollini, in quel periodo allenatore della Primavera dei biancocelesti e ora secondo di Reja nella Prima Squadra. Minala accetta e, risolti alcuni problemi a livello burocratico, la Lazio lo tessera in via ufficiale il 2 dicembre. Con la Primavera biancoceleste, Minala ha fin qui disputato 9 partite (cinque in campionato, 3 in Coppa Italia e 1 nel Viareggio): 5 i suoi gol complessivi, 6 gli assist. Ma che ruolo fa Joseph Marie? Gioca a centrocampo ed è un interno moderno, uno alla Vidal tanto per intenderci. Bravo a inserirsi in attacco, intelligente nell’impostare l’azione e veloce di pensiero nello smarcare i compagni davanti ai portieri avversari: ha un ottimo senso del gol e un discreto tiro da fuori. Su di lui assicura a occhi chiusi l’agente, Diego Tavano, che lo ha difeso con forza dalle accuse che gli sono piovute addosso negli ultimi giorni. L’obiettivo è l’esordio in Serie A: fin qui una panchina, domenica scorsa nel derby contro la Roma. Mica una partita a caso…

Può un ragazzo di soli diciasette anni sopportare tutto questo bullismo da chi scrive dietro una tastiera e sopratutto preso in giro anche dai giornalisti?
Video girato da Lazio club Pesaro:

Navigando su twitter si può notare dal profilo personale del calciatore, uno stato dove dimostra il suo malessere per questa storia e diversi post di vicinanza da parte dei suoi compagni.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Le inquietudini del Ludogorets :” La Lazio è migliorata rispetto a qualche settimana fa “

0

LUDOGORETSTra una settimana sarà di nuovo Europa League, la fase eliminazione ruberà la scena da qui fino al termine della stagione. Ai sedicesimi sarà Lazio contro Ludogorets, sfida assolutamente da non sottovalutare per i biancocelesti. Primi in patria, i bulgari riprenderanno il campionato proprio sabato, contro il Neftochimic. Dalla sosta a un ciclo di gare ravvicinate, il tecnico Stoycho Stoev mostra rispetto per la squadra di Reja, ma non teme l’abbondanza d’impegni: “Contro la Lazio ci attende una sfida dura, prima di tutto perché sono una squadra italiana – le sue parole riportate da Sportal.bg -. Prima era in difficoltà, ma hanno superato quel momento. Ho visionato molte loro partite, una anche dal vivo, e posso dire che sono una buona squadra. Spero che sarà un duello avvincente – ha concluso Stoev -, ma non ci prepareremo solo per la Lazio. Ritengo di avere abbastanza giocatori per affrontare tre partite a settimane

La trasferta di Catania prima di rituffarsi in Europa. Scalda i motori la Lazio di Reja, dopo che l’obiettivo di bissare la Coppa Italia è sfumato, l’appuntamento dell’Europa League assume un’importanza cruciale nell’economia di una stagione nata male. A far visita alle Aquilebiancocelesti la prossima settimana saranno i bulgari del Ludogorets, capolisti in patria seppur in coabitazione con il Litex Lovech (ma con una gara da recuperare). I verdi di Razgrad, dopo aver dominato il proprio girone eliminatorio, sognano di proseguire l’avventura in territorio continentale. A dichiararlo senza mezzi termini è l’ala olandese Virgil Misidjan, nel corso di un’intervista rilasciata al portale ludogorec.net“In Europa abbiamo offerto ottime performance. Ci teniamo molto ad onorare un torneo di così alto livello. Ognuno di noi vuole mostrare il suo pieno potenziale. La vetrina è molto più blasonata rispetto alla massima rassegna nazionale ed è un sogno per ogni giocatore. È molto bello disputare competizioni europee, con tutti gli addetti ai lavori che osservano le tue prestazioni”. La Lazio nel breve futuro, l’ex giocatore del Willem II – originario del Suriname – arrivato nel nord-est della Bulgaria in estate, mostra rispetto per i prossimi avversari: “Abbiamo osservato molto il modo di giocare della Lazio sui video. Sappiamo molto sul loro conto, il nostro staff tecnico è anche andato più volte a studiare la squadra da vicino. Non stanno ottenendo i migliori risultati nel loro campionato, credo si trovino all’ottavo posto, ma in ogni caso non dobbiamo sottovalutarli. Per me quella biancoceleste è una compagine solida, ha nella rosa giocatori di classe, tra cui spicca Miroslav Klose, attaccante conosciuto in tutto il mondo. Sarà molto difficile affrontarli”.

 

Piena fiducia nei propri mezzi, del resto la consapevolezza dei propri mezzi negli uomini di Stoycho Stoev è alta: Eliminare la Lazio? Non si sa mai quello che può riservare il calcio. Se qualcuno mi avesse fatto la stessa domanda più di quattro mesi, avrei avuto dubbi. Sulla carta avremmo dovuto lottare per il secondo posto nel nostro girone europeo, il PSV era la favorita d’obbligo. Abbiamo visto, però, cosa è successo e come è andata a finire, con i biancorossi di Eindhoven che non sono neanche riusciti a passare al turno successivo. I tempi stanno cambiando molto rapidamente. Non posso promettere di battere la Lazio, nulla è scontato. Tuttavia, posso dire alla gente che daremo tutto e non ci arrenderemo. Vediamo cosa accadrà”.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito come Batman o Superman :” Combatto ogni giorno il crimine “

0

LOTITO Si è svolta in mattinata presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma una tavola rotonda intitolata ‘Fenomeno calcio’. All’evento erano presenti i massimi esponenti del mondo del calcio italiano tra cui Vincenzo Panico, prefetto a capo della task force dell’osservatorio, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, il capo della polizia prefetto Alessandro Pansa. Scopo dell’incontro un confronto fra le istituzioni e lo sport, inerente al mondo del calcio. Moderatore dell’evento è stato Marino Bartoletti. Tra i presenti anche l’Ad della Fiorentina Mencucci, il presidente del Siena Mezzaroma e il capo degli arbitri Nicchi, Simone Perrotta per l’Asso Calciatori, oltre al presidente della Lazio Claudio Lotito, il quale al termine dell’incontro è andato a salutare personalmente il capo della polizia Pansa. Poi subito la replica di Lotito: “Lei sa quanto mi spendo in prima persona, ho messo la faccia e combatto quotidianamente per non soggiacere. Sarebbe più facile trovare gli accordi, invece io vado avanti con la famosa ‘barra dritta’, quella della quale prima parlava il presidente federale. Noi andiamo avanti. In questo momento, grazie alle forze dell’ordine, che ci hanno sempre sostenuto, grazie alle quali non avrei potuto portare avanti le battaglie che ho messo in atto da nove anni. Grazie alla polizia, l’ho sempre riconosciuto. E’ giunto il momento che all’interno degli stadi non sia più consentito tollerare certe cose. Perché per 300/200 persone, questo è il numero riconducibile. Che sulla base sociologica riescono ad aggregare altre persone. Che non sanno nemmeno cosa vanno a fare, che non sanno la ratio del movimento. Portati avanti da quelli che hanno ragioni criminali note a tutti. Non è possibile si debbano subire queste immagini negative nei confronti del calcio. Non ci meritiamo una cosa del genere, facciamo battaglie quotidiane. Dissi 9 anni fa calcio didascalico e moralizzatore, la gente rideva. Il mondo del calcio ha la capacità di coinvolgere un numero incredibile di persone, e questa capacità dovrebbe esse usata in modo positivo per costruire un percorso diverso. Questo è”. 

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Alfredo Parisi racconta i motivi della sua richiesta alla FIGC per far decadere Lotito

0

LotitoCome annunciato dalla Federsupporter (Associazione che riunisce soggetti interessati alla vita sportiva in qualità di piccoli azionisti o di sostenitori di società e associazioni sportive) e ribadito nella giornata odierna dal presidente Alfredo Parisi – attraverso il sito sslaziofans.it – domani verranno inviate le lettere raccomandate indirizzate a Federcalcio, Coni e Consiglio di Gestione della Lazio, con le quali Federsupporter chiederà i motivi per cui, a distanza di quasi 50 giorni dalla sentenza di condanna da parte della Cassazione, Lotito ancora ricopra la carica di presidente della Lazio e di membro del Consiglio Federale in palese violazione dell’articolo 22 bis (Disposizioni per l’onorabilità) delle NOIF. Secondo tale disposizione “non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione” e, “se già in carica decadono”, coloro i quali vengano condannati con sentenza passata in giudicato per i delitti, tra gli altri di cui al “Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione finanziaria (D.L.vo 24 febbraio 1998, n.58). Per fare chiarezza su questa vicenda che riguarderebbe da vicino il patron biancoceleste Claudio Lotito in qualità di azionista di maggioranza del club, Radiosei ha contattato proprio il presidente della Federspupporter Alfredo Parisi che ha precisato:“In sostanza, secondo l’articolo 22 bis, non si può ricoprire una carica di dirigente di una società o associazione qualora ci sia stata una condanna per una serie di reati tra cui c’è anche il 173 del T.U.F. che riguarda il presidente Lotito. Immagino che il soggetto lo abbia già comunicato alla Federcalcio ma per essere sicuri con l’avvocato Rossetti faremo una comunicazione di notifica della avvenuta emissione di questa sentenza affinché si rispetti questo regolamento”.

Cosa cambierebbe nel caso si applicasse la sentenza? “Lotito non potrebbe più ricoprire la carica di presidente. Probabilmente si dovrà nominare un altro presidente di consiglio di gestione e inoltre – a seguito di questa condanna – Lotito perderà probabilmente anche, per ragioni giuridiche ed etico-morali, la carica di Consigliere Federale. Rimarrebbe socio di riferimento con circa il 68% delle azioni. Lasciamo quindi perdere la possibilità che ci possano essere persone interessate all’acquisto della Lazio. Purtroppo si tratta di una situazione consolidata, proprio perché parliamo di un soggetto che detiene il 68% del pacchetto azionario che vuole lasciare al figlio, per cui non c’è la situazione adatta a questo tipo di possibilità. Ormai è così, la tifoseria della Lazio ha avuto diverse occasioni per cambiare questo stato di cose ma non è stato possibile quindi, a meno che non intervengano altri fattori scatenanti, la situazione è questa. La Lazio è destinata a vivere così, in questa mediocritas che può essere più o meno aurea, e che da ex rappresentante degli Eagles Supporter mi fa male”.

Una volta decaduto c’è la possibilità di cambiare il Consiglio di Gestione della Lazio che è di tipo dualistico, per non renderla così blindata? “Si dovrebbe riunire il Consiglio di Sorveglianza ed eleggere i nuovi rappresentanti del Consiglio di Gestione, che rimarrebbero solo due, l’attuale presidente e un altro soggetto. Certo sarà sempre una persona di fiducia dell’azionista di maggioranza. Quindi gli scenari dal punto di vista azionario cambierebbero relativamente. Non ci sarà in quel caso la presenza in prima persona del soggetto. A tutte queste fantomatiche offerte che si sentono in giro non ci credo. Queste sono cose serie che non si fanno in un modo avventuroso. Quello che vogliamo far capire noi è che le regole vanno rispettate. Molte volte nelle istituzioni sportive si danno le regole e poi per altre ragioni di convenienza si cambiano in corsa. In tutta serenità penso che il personaggio abbia già comunicato il fatto alla Federcalcio, ma nella malaugurata ipotesi noi della Federsupporter faremo questa notifica. La lettera la stiamo mandando in questi giorni proprio per evitare di farlo coincidere con il derby e poi perché volevamo lasciare il tempo materiale a chi avrebbe dovuto fare le comunicazioni necessarie. Cambierà ben poco anche per quanto riguarda gli aspetti gestionali. Mi auguro che la persona che sostituirà l’attuale gestore sia una persona con cui si possa parlare, tutto qua”.

Per il reato di aggiotaggio manipolativo e del patto parasociale, il reato è finito in prescrizione. Ma per la mancata alienazione delle quote? “Il fatto che sia caduto in prescrizione vuol dire che la pena non è applicabile non che il reato non sia stato commesso. Coloro che avevano azioni al 30 giugno 2005 hanno diritto ad essere risarciti perché nel frattempo, come ha detto la Cassazione, era stato fatto in modo che non si rendesse noto al mercato il reale valore delle azioni. Mi sembra che la Cassazione abbia sancito vincoli che non possono avere interpretazione diversa. Pertanto se gli azionisti volessero portare avanti questa causa avrebbero tutto il diritto di farlo. Ora la visibilità del presidente potrebbe venir meno e considerando il personaggio potrebbe essere un piccola défaillance per lui, ma seguirà comunque a fare quello che ha fatto fino adesso”.

La Lazio, o una società quotata in Borsa in Italia, potrà mai essere gestita come Barcellona o Real Madrid? “Il modello spagnolo, anche per problemi regolamentari, è troppo diverso da quello italiano. Il modello ideale è quello del Bayern Monaco che ha 230 mila tifosi che partecipano ad una società che controlla di fatto il Bayern. È un modello che ha suscitato interesse, ma che poi va attuato. Una società di calcio, come qualunque società, ha tre momenti distinti. Azionariato, controllo e gestione. Se queste tre funzioni si tengono separate, allora si che i tifosi potranno intervenire nell’Azionariato e nel Controllo, ma mai nella Gestione. La possibilità di controllo della gestione rappresenta il vero momento di forza. Questo ovviamente è difficile farlo capire ai tifosi. Cosa farei se potessi prendere la Lazio? Mi affiderei ad una banca di affari e al 33% che sta sul mercato farei un’offerta di acquisto delle azioni. Oggi il valore nominale delle azioni è 0,60, il valore di mercato è intorno allo 0,40/0,50, io offrirei 1 euro e 50 per ogni azione. Se tutti accettassero questa offerta avremmo in quel caso un soggetto nuovo (che non si paleserebbe perché dietro ci sarà una società che difenderà i diritti di riservatezza) che avrà il 33% di queste azioni e che potrà sedersi al tavolo per trattare il restante pacchetto di azioni. Se questo non avviene è perché non ci sono acquirenti”.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Disegnello spiega la coreografia di Domenica :” C’è tutto il nostro amore “

0

CURVA NORDSi chiama Massimo Di Clemente, in arte “Disegnello”. È lui, tatuatore di professione e laureato con 110 e lode all’Accademia delle Belle Arti, l’autore delle coreografie che la Curva Nord utilizza in occasione dei derby. Quella proposta dai tifosi della Lazio nell’ultima stracittadina è stata un vero e proprio capolavoro. Si tratta di una rivisitazione della scultura di Canova, “Adone e Venere”, da cui Disegnello ha preso spunto adeguandola ovviamente ai colori biancocelesti: Sul tavolo – racconta Massimo  c’erano varie idee. Come sempre ci riuniamo e decidiamo tutti insieme cosa realizzare a seconda del momento che sta vivendo la Lazio. Proprio per questo siamo partiti dalla frase ‘a te ho giurato fedeltà eterna, a te darò eterno amore’. Allora ho cercato tra le opere di Canova, perché lo conoscevo bene avendolo studiato all’Accademia delle Belle Arti. Un tema, quello dell’amore, che lui ha espresso sia nell’opera “Amore e Psiche”, che in quella che poi abbiamo scelto, “Adone e Venere“.

Perché proprio quella?
Perché in quella carezza è racchiuso tutto l’amore tra i due soggetti principali. Adone sta per andare a caccia e Venere gli si avvicina per metterlo in guardia. I due si guardano negli occhi, e lei lo saluta passandogli la mano sul volto. È un atto d’amore e un gesto molto romantico. Abbiamo trasformato il disegno allungandole la veste, colorandolo di biancoceleste e scrivendoci sopra la scritta S.S. Lazio. Questo perché noi tifosi siamo rappresentati da Adone, mentre la Dea Venere è la Lazio. In più, abbiamo aggiunto accanto un capitello ionico con sopra ben in vista la Coppa Italia“.

Come si realizza una coreografia del genere?
La tecnica non l’ho inventata io [sorride, ndr], ma la usavano anche Michelangelo e Raffaello. Ho studiato decorazione pittorica all’Accademia delle Belle Arti con il professor Gino Marotta, che mi ha formato e che purtroppo è venuto a mancare un anno fa. Con lui ho imparato che tanto per disegnare la Cappella Sistina, quanto per qualsiasi affresco, si utilizza sempre il metodo del quadrettato. Sostanzialmente si esegue il disegno normale su cartoncino, poi viene quadrettato in centimetri per poi riportarlo dove si vuole in scala ingrandita. Tracciamo dei punti sulla tela e io passo per disegnare. Non è semplice, perché l’opera è gigante e si devono valutare pure gli effetti ottici della Curva, che scendendo verso la vetrata è quasi orizzontale, mentre salendo in direzione del tabellone diventa verticale. Per questo dobbiamo dare anche una sorta di prospettiva“.

Quante persone e risorse economiche servono?
Più persone partecipano e meglio è. Diciamo che ne occorrono almeno una ventina per mettere le plastiche e non sporcare il capannone che affittiamo per lavorare, per stendere la stoffa. Viene fatta una colletta per comprare vernici, stoffa, decorazioni e qualcosa da mangiare durante i lavori. In totale servono circa 7-8 mila euro, certe volte anche di più. Siamo un’equipe tosta, composta da ragazzi volenterosi. Ci organizziamo perfettamente: c’è chi fa striscioni da una parte, chi va a comprare le vernici, chi addirittura si sposta e va in trasferta per prendere decorazioni e chi sta vicino a me totalmente e prende i punti, mi ricorda le misure, mi aiuta a stendere la stoffa mentre traccio la linea. Un gran lavoro, insomma. Che facciamo con piacere, perché nel mentre ci divertiamo, raccontandoci vecchi aneddoti di Curva e di trasferte. Si crea un’atmosfera intima molto bella. Senza l’aiuto di tutti i ragazzi non sarebbe possibile realizzare queste coreografie“.

Le tempistiche quali sono?
In questo caso ci è voluto il doppio del tempo, perché il capannone che abbiamo affittato era lungo 40 metri e largo 18, mentre la coreografia era 40×30. Quindi abbiamo dovuto lavorare a metà, facendo prima una parte, arrotolando la stoffa e poi realizzando l’altra. Complessivamente mi sono servite circa 16 ore: sono entrato alle 19.30 di sera e me ne sono andato alle 7.30 del mattino successivo, e a queste vanno aggiunte altre quattro ore del giorno precedente. Se ci fosse stato uno spazio più grande sarebbe stato tutto più semplice“.

Poi arriva il giorno del derby. Cosa prova a vedere la sua opera in Curva?
Prima ci sono i giorni precedenti, in cui l’adrenalina sale a mille. I ragazzi fanno la ‘veglià e proteggono la stoffa fino a che non viene portata allo stadio su un furgone il giorno della partita. Poi viene srotolata con attenzione per evitare di metterla storta. È una responsabilità enorme nei confronti di tutto lo stadio, c’è sempre un po’ di preoccupazione e mi domando se alla fine sarà bella e soprattutto se riuscirà a caricare i giocatori. Anche loro la guardano, nei giorni scorsi Mauri e Biglia sono passati nel mio studio e mi hanno detto che ne sono rimasti affascinati. Quello è il nostro obiettivo principale: caricare e spingere la squadra nei momenti difficili. È fondamentale vincere il derby sugli spalti prima ancora che cominci la gara. Quando finalmente viene svelata mi sento come un bambino, mi viene da piangere. È un momento magico. E quando il 26 maggio dopo la vittoria della Coppa Italia è stata distesa sul campo stavo quasi svenendo per l’emozione“.

Tra le tante che ha realizzato, ce n’è una a cui è legato in modo maggiore?
L’ultima è come la prima. Hanno tutte la stessa importanza, perché è come se fossero un’opera d’arte, una tela. La più strutturata e difficile è stata quella in cui ho disegnato il Colosseo (21 marzo 2004, ndr). Abbiamo realizzato tutti e tre i livelli: ionico, dorico e corinzio. Era talmente grande che riuscivo a entrare dentro un arco. È stata abbastanza difficile. Così come quella con il padre che allaccia lo scarpino al figlio (8 aprile 2013, ndr) e, soprattutto, quella diGabriele Sandri (11 novembre 2012, ndr). Portare il suo volto in Curva era una responsabilità importante. Ma sono belle anche le prime, che creavo senza neanche i punti perché non seguivo l’accademia. Le facevamo per la strada, ma c’è da dire che venivano bene lo stesso“.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito fissa il premio per l’Europa League

0

europa-leagueRinnovo al passato: i terribili vecchietti cercano il futuro. C’è chi è tornato protagonista e chi tornerà tale. Dalla ritrovata coppia centrale Dias-Biava, passando per il redivivo Mauri, sino al Mito Klose. Senatori tutti in scadenza a giugno, oltre 140 anni in quattro. Chiuso il mercato, adesso si decide la loro permanenza. Lotito riflette prima di sedersi al tavolo. Non è una novità il prolungamento di Dias, il presidente gliel’aveva già accennato prima di Natale, quando era stato reintegrato. André è rimasto a Roma per Reja, ma a 35 anni può essere un punto fermo per un’altra stagione? Domanda simile per Biava, con due primavere in più. Il destino di Klose è nelle sue mani, Mauri si vede biancoceleste a vita.

Meritano un premio all’attaccamento? Chissà, intanto la Lazio fissa quello per l’Europa: circa 50 mila euro (in base alle presenze). Ora che è di nuovo così vicina, meglio dare uno zuccherino al galoppo. Tra l’altro fra pochi giorni, entro il 16 febbraio, Lotito pagherà pure i premi della scorsa stagione (oltre 100mila euro a testa, fra qualificazione europea e Coppa Italia). Li aspetta persino Petkovic, che ancora gironzola per la capitale per non perdere pure tre mesi d’affitto già pagati.

Cittaceleste.it



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900