Storia S.S. Lazio
Disegnello spiega la coreografia di Domenica :” C’è tutto il nostro amore “
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9 anni agoon
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Redazione

Perché proprio quella?
“Perché in quella carezza è racchiuso tutto l’amore tra i due soggetti principali. Adone sta per andare a caccia e Venere gli si avvicina per metterlo in guardia. I due si guardano negli occhi, e lei lo saluta passandogli la mano sul volto. È un atto d’amore e un gesto molto romantico. Abbiamo trasformato il disegno allungandole la veste, colorandolo di biancoceleste e scrivendoci sopra la scritta S.S. Lazio. Questo perché noi tifosi siamo rappresentati da Adone, mentre la Dea Venere è la Lazio. In più, abbiamo aggiunto accanto un capitello ionico con sopra ben in vista la Coppa Italia“.
Come si realizza una coreografia del genere?
“La tecnica non l’ho inventata io [sorride, ndr], ma la usavano anche Michelangelo e Raffaello. Ho studiato decorazione pittorica all’Accademia delle Belle Arti con il professor Gino Marotta, che mi ha formato e che purtroppo è venuto a mancare un anno fa. Con lui ho imparato che tanto per disegnare la Cappella Sistina, quanto per qualsiasi affresco, si utilizza sempre il metodo del quadrettato. Sostanzialmente si esegue il disegno normale su cartoncino, poi viene quadrettato in centimetri per poi riportarlo dove si vuole in scala ingrandita. Tracciamo dei punti sulla tela e io passo per disegnare. Non è semplice, perché l’opera è gigante e si devono valutare pure gli effetti ottici della Curva, che scendendo verso la vetrata è quasi orizzontale, mentre salendo in direzione del tabellone diventa verticale. Per questo dobbiamo dare anche una sorta di prospettiva“.
Quante persone e risorse economiche servono?
“Più persone partecipano e meglio è. Diciamo che ne occorrono almeno una ventina per mettere le plastiche e non sporcare il capannone che affittiamo per lavorare, per stendere la stoffa. Viene fatta una colletta per comprare vernici, stoffa, decorazioni e qualcosa da mangiare durante i lavori. In totale servono circa 7-8 mila euro, certe volte anche di più. Siamo un’equipe tosta, composta da ragazzi volenterosi. Ci organizziamo perfettamente: c’è chi fa striscioni da una parte, chi va a comprare le vernici, chi addirittura si sposta e va in trasferta per prendere decorazioni e chi sta vicino a me totalmente e prende i punti, mi ricorda le misure, mi aiuta a stendere la stoffa mentre traccio la linea. Un gran lavoro, insomma. Che facciamo con piacere, perché nel mentre ci divertiamo, raccontandoci vecchi aneddoti di Curva e di trasferte. Si crea un’atmosfera intima molto bella. Senza l’aiuto di tutti i ragazzi non sarebbe possibile realizzare queste coreografie“.
Le tempistiche quali sono?
“In questo caso ci è voluto il doppio del tempo, perché il capannone che abbiamo affittato era lungo 40 metri e largo 18, mentre la coreografia era 40×30. Quindi abbiamo dovuto lavorare a metà, facendo prima una parte, arrotolando la stoffa e poi realizzando l’altra. Complessivamente mi sono servite circa 16 ore: sono entrato alle 19.30 di sera e me ne sono andato alle 7.30 del mattino successivo, e a queste vanno aggiunte altre quattro ore del giorno precedente. Se ci fosse stato uno spazio più grande sarebbe stato tutto più semplice“.
Poi arriva il giorno del derby. Cosa prova a vedere la sua opera in Curva?
“Prima ci sono i giorni precedenti, in cui l’adrenalina sale a mille. I ragazzi fanno la ‘veglià e proteggono la stoffa fino a che non viene portata allo stadio su un furgone il giorno della partita. Poi viene srotolata con attenzione per evitare di metterla storta. È una responsabilità enorme nei confronti di tutto lo stadio, c’è sempre un po’ di preoccupazione e mi domando se alla fine sarà bella e soprattutto se riuscirà a caricare i giocatori. Anche loro la guardano, nei giorni scorsi Mauri e Biglia sono passati nel mio studio e mi hanno detto che ne sono rimasti affascinati. Quello è il nostro obiettivo principale: caricare e spingere la squadra nei momenti difficili. È fondamentale vincere il derby sugli spalti prima ancora che cominci la gara. Quando finalmente viene svelata mi sento come un bambino, mi viene da piangere. È un momento magico. E quando il 26 maggio dopo la vittoria della Coppa Italia è stata distesa sul campo stavo quasi svenendo per l’emozione“.
Tra le tante che ha realizzato, ce n’è una a cui è legato in modo maggiore?
“L’ultima è come la prima. Hanno tutte la stessa importanza, perché è come se fossero un’opera d’arte, una tela. La più strutturata e difficile è stata quella in cui ho disegnato il Colosseo (21 marzo 2004, ndr). Abbiamo realizzato tutti e tre i livelli: ionico, dorico e corinzio. Era talmente grande che riuscivo a entrare dentro un arco. È stata abbastanza difficile. Così come quella con il padre che allaccia lo scarpino al figlio (8 aprile 2013, ndr) e, soprattutto, quella diGabriele Sandri (11 novembre 2012, ndr). Portare il suo volto in Curva era una responsabilità importante. Ma sono belle anche le prime, che creavo senza neanche i punti perché non seguivo l’accademia. Le facevamo per la strada, ma c’è da dire che venivano bene lo stesso“.
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Lazio-Roma: le statistiche di tutti i derby
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5 giorni agoon
12 Agosto 2022By
Redazione
Aggiornamento 2022: Dati aggiornati
Aggiornamento 2021:
L’ora del Derby della Capitale per Lazio-Roma sta arrivando. Sarà la prima stracittadina senza il pubblico che è realmente il vero protagonista dello Stadio Olimpico di Roma con coreografie mozzafiato e da far invidia a quasi tutte le tifoserie della Serie A.
Lazio-Roma, i Derby universali
La Tredicesima giornata di Serie A aprirà il sipario con Roma-Lazio. Sarà il 178esimo derby della Capitale nella storia dei due club dove la Roma porta a casa la vittoria per ben 68 volte con 62 pareggi e 48 sconfitte. Il match chiave per i padroni di casa è stato il 26 Maggio 2013 dove la Lazio sconfisse la Roma (qui il match completo) nella finale di Coppa Italia grazie al gol di Lulic al 71esimo minuto di gioco.
Lazio-Roma, i Derby in Serie A
156 invece sono i derby disputati nella Serie A. 60 vittorie giallorosse, 56 quelle biancocelesti e 40 i pareggi. E se andiamo a prendere gli ultimi 10 anni, con 20 stracittadine disputate, la storia non cambia con i giallorossi che vincono 9 volte contro i 6 pareggi e le 5 sconfitte.
A seguire: Articolo datato 2016
Lazio-Roma le statistiche nella storia capitolina
Domenica 4 Dicembre 2016 è arrivato il giorno del Derby. Le statistiche nella storia parlano di una Roma in vantaggio con 67 vittorie a 50 ricamate con ben 63 pareggi. Sul piano dei gol segnati stravincono ancora i giallorossi con ben 226 reti segnati contro le 179 laziali.
Ma il derby che ha fatto più male nella storia del calcio italiano è nei ricordi di tutti e non c’è bisogno di rimarcarlo vista la sua importanza ma andiamo a vedere la tabella completa dal primo derby giocato all’ultimo
Dati Derby Aggiornati ad Agosto 2022
Competizione | Data | Partita | Risultato | Marcatori ![]() |
Marcatori ![]() |
Nº |
---|---|---|---|---|---|---|
Serie A 1929-1930 | 8 dic. 1929 | ![]() ![]() |
0-1 | 78° Volk | 1 | |
4 mag. 1930 | ![]() ![]() |
3-1 | 8′ Pastore | 20′ Bernardini, 44′ Volk, 68′ Chini | 2 | |
Serie A 1930-1931 | 7 dic. 1930 | ![]() ![]() |
1-1 | 34′ Foni | 76′ Volk | 3 |
Amichevole | 22 feb. 1931 | ![]() ![]() |
1-4 | 82′ Pastore | 41′ (rig.) Chini, 60′, 80′ Volk, 85′ Eusebio | – |
Serie A 1930-1931 | 24 mag. 1931 | ![]() ![]() |
2-2 | 30′ Pastore, 61′ Fantoni I | 49′ Volk, 88′ Bodini II | 4 |
Serie A 1931-1932 | 6 dic. 1931 | ![]() ![]() |
2-0 | 51′ Volk, 55′ Eusebio | 5 | |
1º mag. 1932 | ![]() ![]() |
1-4 | 34′ Fantoni I | 3′ Chini, 48′ Volk, 54′, 59′ Costantino | 6 | |
Coppa Fornari | 26 giu. 1932 | ![]() ![]() |
0-3 | 18′, 26′ Fantoni I, 31′ Malatesta | – | |
Serie A 1932-1933 | 23 ott. 1932 | ![]() ![]() |
2-1 | 4′ Demaría, 83′ Castelli | 18′ Volk | 7 |
26 mar. 1933 | ![]() ![]() |
3-1 | 79′ Demarí | 20′ Costantino, 53′ Fasanelli, 86′ Eusebio | 8 | |
Serie A 1933-1934 | 1º nov. 1933 | ![]() ![]() |
5-0 | 18′, 31′, 55′ Tomasi, 49′, 89′ Bernardini | 9 | |
11 mar. 1934 | ![]() ![]() |
3-3 | 31′, 42′, 83′ Demaría | 8′ Bernardini, 10′ Costantino, 15′ Guaita | 10 | |
Serie A 1934-1935 | 18 nov. 1934 | ![]() ![]() |
1-1 | 72′ (rig.) Piola | 61′ (rig.) Guaita | 11 |
31 mar. 1935 | ![]() ![]() |
0-0 | 12 | |||
Serie A 1935-1936 | 13 ott. 1935 | ![]() ![]() |
0-1 | 89′ Cattaneo | 13 | |
Coppa Italia 1935-1936 | 19 gen. 1936 | ![]() ![]() |
2-1 | 27′ Piola, 35′ Camolese | 77′ Gadaldi | 14 |
Serie A 1935-1936 | 16 feb. 1936 | ![]() ![]() |
1-0 | 82′ Cattaneo | 15 | |
Serie A 1936-1937 | 18 ott. 1936 | ![]() ![]() |
3-1 | 9′ Busani | 29′, 89′ Di Benedetti, 62′ Serantoni | 16 |
21 feb. 1937 | ![]() ![]() |
0-1 | 52′ Mazzoni | 17 | ||
Serie A 1937-1938 | 3 ott. 1937 | ![]() ![]() |
1-1 | 22′ Piola | 88′ Frisoni | 18 |
6 feb. 1938 | ![]() ![]() |
2-1 | 17′ Camolese | 7′ Michelini, 85′ Borsetti | 19 | |
Amichevole | 22 mag. 1938 | ![]() ![]() |
3-0 | 11′ Busani, 41′, 82′ Vettraino | – | |
Serie A 1938-1939 | 15 gen. 1939 | ![]() ![]() |
0-2 | 3′ Zacconi, 39′ Busani | 20 | |
21 mag. 1939 | ![]() ![]() |
1-3 | 12′ Capri | 3′ Michelini, 5′ Coscia, 42′ Bonomi | 21 | |
Serie A 1939-1940 | 7 gen. 1940 | ![]() ![]() |
1-0 | 5′ Campilongo | 22 | |
26 mag. 1940 | ![]() ![]() |
1-0 | 14′ Flamini | 23 | ||
Amichevole | 9 giu. 1940 | ![]() ![]() |
3-3 | 45′, 55′ Busani, 65′ Vettraino | 5′ Coscia, 48′ Pantò, 77′ Timon | – |
Serie A 1940-1941 | 24 nov. 1940 | ![]() ![]() |
1-1 | 12′ Zironi | 58′ Amadei | 24 |
16 mar. 1941 | ![]() ![]() |
2-0 | 43′, 80′ Piola | 25 | ||
Serie A 1941-1942 | 11 gen. 1942 | ![]() ![]() |
2-1 | 23′ Piola | 15′ Amadei, 90′ (aut.) Faotto | 26 |
24 mag. 1942 | ![]() ![]() |
1-1 | 70′ Puccinelli | 8′ Pantò | 27 | |
Serie A 1942-1943 | 22 nov. 1942 | ![]() ![]() |
3-1 | 32′ Piola, 63′ (aut.) Acerbi, 76′ Koenig | 87′ (rig.) Pantò | 28 |
7 mar. 1943 | ![]() ![]() |
1-0 | 38′ Amadei | 29 | ||
Coppa Italia 1942-1943 | 16 mag. 1943 | ![]() ![]() |
2-1 | 66′ Gualtieri | 28′ Krieziu, 62′ Dagianti | 30 |
Campionato romano di guerra 1943-1944 |
9 gen. 1944 | ![]() ![]() |
1-1 | 8′ Manola | 19′ Amadei | -. |
7 mag. 1944 | ![]() ![]() |
0-0 | – | |||
Amichevole | 29 giu. 1944 | ![]() ![]() |
3-2 | 40′ Manfré, 60′ Longhi, 88′ Koenig | 35′ Andreoli, 46′ (rig.) Amadei | – |
Campionato romano di guerra 1944-1945 |
4 mar. 1945 | ![]() ![]() |
2-0 | 46′, 78′ Koenig | – | |
6 mag. 1945 | ![]() ![]() |
1-0 | 60′ Urilli | – | ||
Torneo interregionale | 27 mag. 1945 | ![]() ![]() |
0-1 | 57′ (rig.) Amadei | – | |
Divisione Nazionale 1945-1946 | 23 dic. 1945 | ![]() ![]() |
1-2 | 56′ Manola | 29′ Urilli, 71′ (aut.) Gualtieri | 33 |
24 mar. 1946 | ![]() ![]() |
0-1 | 36′ Koenig | 34 | ||
Serie A 1946-1947 | 6 ott. 1946 | ![]() ![]() |
3-0 | 10′ Renica, 71′ Di Paola, 81′ Amadei | 35 | |
2 mar. 1947 | ![]() ![]() |
0-0 | 36 | |||
Serie A 1947-1948 | 16 nov. 1947 | ![]() ![]() |
0-1 | 14′ Amadei | 37 | |
21 apr. 1948 | ![]() ![]() |
0-2 | 47′ Cecconi, 52′ De Andreis | 38 | ||
Serie A 1948-1949 | 17 ott. 1948 | ![]() ![]() |
1-1 | 83′ Magrini | 23′ Losi | 39 |
6 feb. 1949 | ![]() ![]() |
0-0 | 40 | |||
Serie A 1949-1950 | 16 ott. 1949 | ![]() ![]() |
3-1 | 9′ Penzo, 51′ Puccinelli, 84′ (rig.) Remondini | 39′ Spartano | 41 |
19 feb. 1950 | ![]() ![]() |
0-0 | 42 | |||
Serie A 1950-1951 | 15 ott. 1950 | ![]() ![]() |
0-1 | 71′ Flamini | 43 | |
25 feb. 1951 | ![]() ![]() |
2-1 | 1′ Sentimenti III, 34′ Cecconi | 57′ Bacci | 44 | |
Coppa Messaggero | 7 set. 1952 | ![]() ![]() |
3-1 | 56′ Bredesen, 84′ Bredesen, 89′ Larsen | 70′ Renosto | – |
Serie A 1952-1953 | 16 nov. 1952 | ![]() ![]() |
1-0 | 41′ Bettolini | 45 | |
22 mar. 1953 | ![]() ![]() |
0-2 | 55′ Puccinelli, 58′ Puccinelli | 45 | ||
Coppa dell’Amicizia | 6 set. 1953 | ![]() ![]() |
1-0 | 18′ Bredesen | – | |
Serie A 1953-1954 | 29 nov. 1953 | ![]() ![]() |
1-1 | 41′ Vivolo | 19′ Galli | 47 |
18 apr. 1954 | ![]() ![]() |
1-2 | 50′ Fontanesi | 7′ Celio, 18′ Bortoletto | 48 | |
Trofeo Zenobi | 5 set. 1954 | ![]() ![]() |
0-2 | 57′ Pandolfini, 65′ Pandolfini | – | |
Serie A 1954-1955 | 17 ott. 1954 | ![]() ![]() |
1-1 | 33′ Hansen | 34′ Celio | 49 |
6 mar. 1955 | ![]() ![]() |
1-3 | 11′ Hansen, 47′, 56′ Burini | 59′ Cardarelli | 50 | |
Trofeo Zenobi | 11 set. 1955 | ![]() ![]() |
1-5 | 89′ Vivolo | 8′ Galli, 15′ da Costa, 45′, 65′, 73′ Nyers | – |
Serie A 1955-1956 | 16 ott. 1955 | ![]() ![]() |
0-0 | 51 | ||
4 apr. 1956 | ![]() ![]() |
1-0 | 46′ Muccinelli | 52 | ||
Serie A 1956-1957 | 14 ott. 1956 | ![]() ![]() |
0-3 | 33′, 68′ da Costa, 58′ Pestrin | 53 | |
3 mar. 1957 | ![]() ![]() |
2-2 | 22′ (rig.) Vivolo, 69′ Selmosson | 32′, 48′ da Costa | 54 | |
Serie A 1957-1958 | 27 ott. 1957 | ![]() ![]() |
3-0 | 58′ Lojodice, 61′ da Costa, 76′ Ghiggia | 55 | |
16 mar. 1958 | ![]() ![]() |
2-1 | 81′ Selmosson, 83′ Burini | 89′ da Costa | 56 | |
Coppa Italia 1957-1958 | 21 giu. 1958 | ![]() ![]() |
2-3 | 27′, 58′ Tozzi, 75′ Bizzarri | 33′ da Costa, 61′ Secchi | 57 |
12 lug. 1958 | ![]() ![]() |
1-1 | 27′ Tozzi | 74′ da Costa | 58 | |
Serie A 1958-1959 | 30 nov. 1958 | ![]() ![]() |
1-3 | 25′ Pozzan | 9′ Selmosson, 52′, 65′ da Costa | 59 |
12 apr. 1959 | ![]() ![]() |
3-0 | 22′ Lojodice, 81′ Selmosson, 87′ da Costa | 60 | ||
Serie A 1959-1960 | 18 ott. 1959 | ![]() ![]() |
3-0 | 2′, 42′ P. Manfredini, 86′ Selmosson | 61 | |
6 mar. 1960 | ![]() ![]() |
0-1 | 32′ (aut.) Janich | 62 | ||
Serie A 1960-1961 | 13 nov. 1960 | ![]() ![]() |
0-4 | 22′, 25′, 37′ P. Manfredini, 83′ Orlando | 63 | |
19 mar. 1961 | ![]() ![]() |
1-2 | 22′, 24′ Rozzoni | 17′ Giuliano | 64 | |
Coppa Italia 1961-1962 | 25 apr. 1962 | ![]() ![]() |
0-0 (6-4 dtr) |
65 | ||
Serie A 1963-1964 | 6 ott. 1963 | ![]() ![]() |
0-0 | 66 | ||
23 feb. 1964 | ![]() ![]() |
1-1 | 22′ Rozzoni | 79′ Carpanesi | 67 | |
Serie A 1964-1965 | 15 nov. 1964 | ![]() ![]() |
0-0 | 68 | ||
28 mar. 1965 | ![]() ![]() |
0-0 | 69 | |||
Serie A 1965-1966 | 10 ott. 1965 | ![]() ![]() |
0-1 | 39′ D’Amato | 70 | |
27 feb. 1966 | ![]() ![]() |
0-0 | 71 | |||
Coppa dell’Amicizia | 11 set. 1966 | ![]() ![]() |
1-0 | 57′ (rig.) Marchesi | – | |
Serie A 1966-1967 | 23 ott. 1966 | ![]() ![]() |
0-1 | 16′ Enzo | 72 | |
5 mar. 1967 | ![]() ![]() |
0-0 | 73 | |||
Coppa Italia 1968-1969 | 8 set. 1968 | ![]() ![]() |
1-0 | 61′ Ferrari | 74 | |
Coppa Italia 1969-1970 | 7 set. 1969 | ![]() ![]() |
0-2[120] | 87′ Peirò | 75 | |
Serie A 1969-1970 | 26 ott. 1969 | ![]() ![]() |
2-1 | 89′ Massa | 65′ Spinosi, 74′ Landini | 76 |
1º mar. 1970 | ![]() ![]() |
1-1 | 48′ Fortunato | 57′ (rig.) Capello | 77 | |
Coppa Italia 1970-1971 | 6 set. 1970 | ![]() ![]() |
2-0 | 44′ (aut.) Wilson, 68′ B. Vieri | 78 | |
Serie A 1970-1971 | 15 nov. 1970 | ![]() ![]() |
1-1 | 69′ Dolso | 84′ Petrelli | 79 |
14 mar. 1971 | ![]() ![]() |
2-2 | 30′ (aut.) Santarini, 62′ (rig.) Chinaglia | 40′ Zigoni, 74′ Salvori | 80 | |
Coppa Italia 1971-1972 | 29 ago. 1971 | ![]() ![]() |
1-0 | 24′ Chinaglia | 81 | |
Serie A 1972-1973 | 12 nov. 1972 | ![]() ![]() |
0-1 | 35′ Nanni | 82 | |
11 mar. 1973 | ![]() ![]() |
2-0 | 32′ Garlaschelli, 38′ (aut.) Santarini | 83 | ||
Coppa Italia 1973-1974 | 9 set. 1973 | ![]() ![]() |
0-0 | 84 | ||
Serie A 1973-1974 | 9 dic. 1973 | ![]() ![]() |
2-1 | 48′ Franzoni, 68′ Chinaglia | 34′ Negrisolo | 85 |
31 mar. 1974 | ![]() ![]() |
1-2 | 47′ D’Amico, 51′ (rig.) Chinaglia | 6′ (aut.) Pulici | 86 | |
Coppa Italia 1974-1975 | 22 set. 1974 | ![]() ![]() |
0-1 | 61′ Prati | 87 | |
Serie A 1974-1975 | 1º dic. 1974 | ![]() ![]() |
1-0 | 35′ De Sisti | 88 | |
23 mar. 1975 | ![]() ![]() |
0-1 | 74′ Prati | 89 | ||
Serie A 1975-1976 | 16 nov. 1975 | ![]() ![]() |
1-1 | 78′ Chinaglia | 55′ De Sisti | 90 |
14 mar. 1976 | ![]() ![]() |
0-0 | 91 | |||
Serie A 1976-1977 | 28 nov. 1976 | ![]() ![]() |
1-0 | 40′ Giordano | 92 | |
27 mar. 1977 | ![]() ![]() |
1-0 | 13′ Conti | 93 | ||
Serie A 1977-1978 | 20 nov. 1977 | ![]() ![]() |
0-0 | 94 | ||
19 mar. 1978 | ![]() ![]() |
1-1 | 55′ (rig.) Giordano | 9′ (aut.) Clerici | 95 | |
Serie A 1978-1979 | 12 nov. 1978 | ![]() ![]() |
0-0 | 96 | ||
18 mar. 1979 | ![]() ![]() |
1-2 | 58′ (aut.) De Sisti, 89′ Nicoli | 20′ (aut.) Cordova | 97 | |
Serie A 1979-1980 | 28 ott. 1979 | ![]() ![]() |
1-1 | 5′ (aut.) Rocca | 16′ Pruzzo | 98 |
2 mar. 1980 | ![]() ![]() |
1-2 | 74′ D’Amico | 60′ Pruzzo, 85′ Giovannelli | 99 | |
Serie A 1983-1984 | 23 ott. 1983 | ![]() ![]() |
0-2 | 3′ Nela, 63′ Pruzzo | 100 | |
26 feb. 1984 | ![]() ![]() |
2-2 | 8′, 24′ (rig.) D’Amico | 40′ (rig.) Di Bartolomei, 51′ Cerezo | 101 | |
Coppa Italia 1984-1985 | 9 set. 1984 | ![]() ![]() |
2-0 | 66′ (rig.) Iorio, 75′ Di Carlo | 102 | |
Serie A 1984-1985 | 11 nov. 1984 | ![]() ![]() |
0-0 | 103 | ||
24 mar. 1985 | ![]() ![]() |
1-1 | 73′ Giordano | 71′ Antonelli | 104 | |
Serie A 1988-1989 | 15 gen. 1989 | ![]() ![]() |
1-0 | 25′ Di Canio | 105 | |
28 mag. 1989 | ![]() ![]() |
0-0 | 106 | |||
Serie A 1989-1990 | 19 nov. 1989 | ![]() ![]() |
1-1 | 64′ Bertoni | 83′ Giannini | 107 |
18 mar. 1990 | ![]() ![]() |
0-1 | 30′ Völler | 108 | ||
Serie A 1990-1991 | 2 dic. 1990 | ![]() ![]() |
1-1 | 55′ Sosa | 45′ (rig.) Völler | 109 |
6 apr. 1991 | ![]() ![]() |
1-1 | 80′ Sosa | 54′ (rig.) Völler | 110 | |
Serie A 1991-1992 | 6 ott. 1991 | ![]() ![]() |
1-1 | 65′ Riedle | 81′ Rizzitelli | 111 |
1º mar. 1992 | ![]() ![]() |
1-1 | 5′ Sosa | 70′ Hassler | 112 | |
Serie A 1992-1993 | 29 nov. 1992 | ![]() ![]() |
1-1 | 88′ Gascoigne | 49′ Giannini | 113 |
18 apr. 1993 | ![]() ![]() |
0-0 | 114 | |||
Trofeo D. Viola | 18 ago. 1993 | ![]() ![]() |
0-1 | 24′ (rig.) Signori | – | |
Serie A 1993-1994 | 24 ott. 1993 | ![]() ![]() |
1-1 | 79′ Di Mauro | 17′ Piacentini | 115 |
6 mar. 1994 | ![]() ![]() |
1-0 | 7′ Signori | 116 | ||
Trofeo G. Calleri | 29 mag. 1994 | ![]() ![]() |
0-2 | 2′, 37′ Cappioli | – | |
Serie A 1994-1995 | 27 nov. 1994 | ![]() ![]() |
0-3 | 3′ Balbo, 25′ Cappioli, 51′ Fonseca | 117 | |
23 apr. 1995 | ![]() ![]() |
0-2 | 30′ Casiraghi, 70′ (rig.) Signori | 118 | ||
Serie A 1995-1996 | 1º ott. 1995 | ![]() ![]() |
0-0 | 119 | ||
18 feb. 1996 | ![]() ![]() |
1-0 | 85′ (rig.) Signori | 120 | ||
Serie A 1996-1997 | 8 dic. 1996 | ![]() ![]() |
0-0 | 121 | ||
4 mag. 1997 | ![]() ![]() |
1-1 | 91′ Protti | 35′ Balbo | 122 | |
Serie A 1997-1998 | 2 nov. 1997 | ![]() ![]() |
1-3 | 47′ R. Mancini, 57′ Casiraghi, 84′ Nedvěd | 91′ Delvecchio | 123 |
Coppa Italia 1997-1998 | 6 gen. 1998 | ![]() ![]() |
4-1 | 2′ Bokšić, 32′ (rig.) Jugović, 75′ R. Mancini, 80′ Fuser | 39′ (rig.) Balbo | 124 |
21 gen. 1998 | ![]() ![]() |
1-2 | 45′ (rig.) Jugović, 94′ Gottardi | 54′ Paulo Sérgio | 125 | |
Serie A 1997-1998 | 8 mar. 1998 | ![]() ![]() |
2-0 | 50′ Bokšić, 62′ Nedvěd | 126 | |
Serie A 1998-1999 | 29 nov. 1998 | ![]() ![]() |
3-3 | 28′, 56′ R. Mancini, 69′ (rig.) Salas | 25′ Delvecchio, 78′ Di Francesco, 82′ Totti | 127 |
11 apr. 1999 | ![]() ![]() |
3-1 | 79′ C. Vieri | 13′, 43′ Delvecchio, 90′ Totti | 128 | |
Serie A 1999-2000 | 21 nov. 1999 | ![]() ![]() |
4-1 | 52′ (rig.) Mihajlović | 7′, 26′ Delvecchio (R), 11′, 31′ Montella | 129 |
25 mar. 2000 | ![]() ![]() |
2-1 | 25′ Nedvěd, 28′ Verón | 3′ Montella | 130 | |
Serie A 2000-2001 | 17 dic. 2000 | ![]() ![]() |
0-1 | 71′ (aut.) Negro | 131 | |
29 apr. 2001 | ![]() ![]() |
2-2 | 78′ Nedvěd, 95′ Castromán | 48′ Batistuta, 54′ Delvecchio | 132 | |
Serie A 2001-2002 | 27 ott. 2001 | ![]() ![]() |
2-0 | 49′ Delvecchio, 90′ Totti | 133 | |
10 mar. 2002 | ![]() ![]() |
1-5 | 53′ D. Stanković | 13′, 30′, 37′, 64′ Montella, 72′ Totti | 134 | |
Serie A 2002-2003 | 27 ott. 2002 | ![]() ![]() |
2-2 | 51′ Fiore, 75′ D. Stanković | 57′ Delvecchio, 66′ Batistuta | 135 |
Coppa Italia 2002-2003 | 5 feb. 2003 | ![]() ![]() |
1-2 | 76′ Fiore | 12′ Cassano, 49′ Emerson | 136 |
Serie A 2002-2003 | 8 mar. 2003 | ![]() ![]() |
1-1 | 8′ D. Stanković | 89′ Cassano | 137 |
Coppa Italia 2002-2003 | 16 apr. 2003 | ![]() ![]() |
1-0 | 56′ Montella | 138 | |
Serie A 2003-2004 | 9 nov. 2003 | ![]() ![]() |
2-0 | 81′ Mancini, 86′ Emerson | 139 | |
21 apr. 2004 | ![]() ![]() |
1-1 | 40′ Corradi | 61′ (rig.) Totti | 140 | |
Serie A 2004-2005 | 6 gen. 2005 | ![]() ![]() |
3-1 | 29′ Di Canio, 74′ César, 85′ Rocchi | 68′ Cassano | 141 |
15 mag. 2005 | ![]() ![]() |
0-0 | 142 | |||
Serie A 2005-2006 | 23 ott. 2005 | ![]() ![]() |
1-1 | 57′ Rocchi | 40′ Totti | 143 |
26 feb. 2006 | ![]() ![]() |
0-2 | 31′ Taddei, 63′ Aquilani | 144 | ||
Serie A 2006-2007 | 10 dic. 2006 | ![]() ![]() |
3-0 | 44′ C. Ledesma, 52′ (rig.) Oddo, 73′ Mutarelli | 145 | |
29 apr. 2007 | ![]() ![]() |
0-0 | 146 | |||
Serie A 2007-2008 | 31 ott. 2007 | ![]() ![]() |
3-2 | 12′ Rocchi, 69′ Ledesma | 19′ Vučinić, 42′ Mancini, 57′ Perrotta | 147 |
19 mar. 2008 | ![]() ![]() |
3-2 | 44′ Pandev, 57′ (rig.) Rocchi, 92′ Behrami | 31′ Taddei, 62′ Perrotta | 148 | |
Serie A 2008-2009 | 16 nov. 2008 | ![]() ![]() |
1-0 | 50′ J. Baptista | 149 | |
11 apr. 2009 | ![]() ![]() |
4-2 | 2′ Pandev, 4′ Zárate, 58′ Lichtsteiner, 84′ Kolarov | 9′ Mexès, 81′ De Rossi | 150 | |
Serie A 2009-2010 | 6 dic. 2009 | ![]() ![]() |
1-0 | 79′ Cassetti | 151 | |
18 apr. 2010 | ![]() ![]() |
1-2 | 15′ Rocchi | 54′ (rig.), 64′ Vučinić | 152 | |
Serie A 2010-2011 | 7 nov. 2010 | ![]() ![]() |
0-2 | 52′ (rig.) Borriello, 85′ (rig.) Vučinić | 153 | |
Coppa Italia 2010-2011 | 19 gen. 2011 | ![]() ![]() |
2-1 | 57′ (rig.) Hernanes | 53′ (rig.) Borriello, 77′ F. Simplício | 154 |
Serie A 2010-2011 | 13 mar. 2011 | ![]() ![]() |
2-0 | 69′, 91′ (rig.) Totti | 155 | |
Serie A 2011-2012 | 16 ott. 2011 | ![]() ![]() |
2-1 | 51′ (rig.) Hernanes, 93′ Klose | 5′ Osvaldo | 156 |
4 mar. 2012 | ![]() ![]() |
1-2 | 10′ (rig.) Hernanes, 62′ Mauri | 16′ Borini | 157 | |
Serie A 2012-2013 | 11 nov. 2012 | ![]() ![]() |
3-2 | 37′ Candreva, 45′ Klose, 46′ Mauri | 11′ Lamela, 86′ Pjanić | 158 |
8 apr. 2013 | ![]() ![]() |
1-1 | 16′ Hernanes | 57′ (rig.) Totti | 159 | |
Coppa Italia 2012-2013 | 26 mag. 2013 | ![]() ![]() |
0-1 | 71′ Lulić | 160 | |
Serie A 2013-2014 | 22 set. 2013 | ![]() ![]() |
2-0 | 63′ Balzaretti, 94′ (rig.) Ljajić | 161 | |
9 feb. 2014 | ![]() ![]() |
0-0 | 162 | |||
Serie A 2014-2015 | 11 gen. 2015 | ![]() ![]() |
2-2 | 25′ Mauri, 29′ Felipe Anderson | 48′, 64′ Totti | 163 |
25 mag. 2015 | ![]() ![]() |
1-2 | 81′ Djordjevic | 73′ Iturbe, 85′ Yanga-Mbiwa | 164 | |
Serie A 2015-2016 | 8 nov. 2015 | ![]() ![]() |
2-0 | 10′ (rig.) Džeko, 62′ Gervinho | 165 | |
3 apr. 2016 | ![]() ![]() |
1-4 | 75′ Parolo | 15′ El Shaarawy, 64′ Džeko, 83′ Florenzi, 87′ Perotti | 166 | |
Serie A 2016-2017 | 4 dic. 2016 | ![]() ![]() |
0-2 | 64′ Strootman, 77′ Nainggolan | 167 | |
Coppa Italia 2016-2017 | 1º mar. 2017 | ![]() ![]() |
2-0 | 29′ Milinković-Savić, 78′ Immobile | 168 | |
4 apr. 2017 | ![]() ![]() |
3-2 | 37′ Milinković-Savić, 56′ Immobile | 43′ El Shaarawy, 66′, 90′ Salah | 169 | |
Serie A 2016-2017 | 30 apr. 2017 | ![]() ![]() |
1-3 | 12′, 85′ Keita, 50′ Basta | 45′ (rig.) De Rossi | 170 |
Serie A 2017-2018 | 18 nov. 2017 | ![]() ![]() |
2-1 | 72′ (rig.) Immobile | 49′ (rig.) Perotti, 53′ Nainggolan | 171 |
15 apr. 2018 | ![]() ![]() |
0-0 | 172 | |||
Serie A 2018-2019 | 29 set. 2018 | ![]() ![]() |
3-1 | 67′ Immobile | 45′ Pellegrini, 71′ Kolarov, 86′ Fazio | 173 |
2 mar. 2019 | ![]() ![]() |
3-0 | 12′ Caicedo, 73′ (rig.) Immobile, 89′ Cataldi | 174 | ||
Serie A 2019-2020 | 1º set. 2019 | ![]() ![]() |
1-1 | 58′ Luis Alberto | 17′ (rig.) Kolarov | 175 |
26 gen. 2020 | ![]() ![]() |
1-1 | 34′ Acerbi | 28′ Džeko | 176 | |
Serie A 2020-2021 | 15 gen. 2021 | ![]() ![]() |
3-0 | 14′ Immobile, 23′, 67′ Luis Alberto | 177 | |
15 mag. 2021 | ![]() ![]() |
2-0 | 42′ Mkhitaryan, 78′ Pedro | 178 | ||
Serie A 2021-2022 | 26 set. 2021 | ![]() ![]() |
3-2 | 10′ Milinković-Savić, 19′ Pedro, 63′ Felipe Anderson | 41′ Ibañez, 69′ (rig.) Veretout | 179 |
20 mar. 2022 | ![]() ![]() |
3-0 | 1′, 22′ Abraham, 40′ Pellegrini |
180 |
Statistiche generali
Totale | Vittorie![]() |
Pareggi | Vittorie![]() |
Reti![]() |
Reti![]() |
|
---|---|---|---|---|---|---|
Serie A | 156 | 40 | 60 | 56 | 154 | 198 |
Divisione Nazionale | 2 | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 |
Totale campionato | 158 | 41 | 60 | 57 | 156 | 200 |
Coppa Italia | 20 | 7 | 3 | 10 | 21 | 24 |
Totale gare ufficiali | 178 | 48 | 63 | 67 | 177 | 224 |
Campionato romano | 4 | 1 | 2 | 1 | 3 | 2 |
Amichevoli | 4 | 2 | 1 | 1 | 10 | 9 |
Altri incontri | 8 | 4 | 0 | 4 | 9 | 11 |
Totale generale | 194 | 55 | 66 | 73 | 199 | 246 |
Classifica marcatori:
Giocatore | Squadra | Campionato | Coppa Italia | Campionato Alta Italia 1944 | Partite non ufficiali |
Totale gare ufficiali |
Totale |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Dino da Costa | ![]() |
9 | 2 | 0 | 1 | 11 | 12 |
Francesco Totti | ![]() |
11 | 0 | 0 | 0 | 11 | 11 |
Marco Delvecchio | ![]() |
9 | 0 | 0 | 0 | 9 | 9 |
Vincenzo Montella | ![]() |
7 | 1 | 0 | 0 | 8 | 8 |
Rodolfo Volk | ![]() |
7 | 0 | 0 | 2 | 7 | 9 |
Silvio Piola | ![]() |
6 | 1 | 0 | 0 | 7 | 7 |
Ciro Immobile | ![]() |
4 | 2 | 0 | 0 | 6 | 6 |
Amedeo Amadei | ![]() |
5 | 0 | 1 | 2 | 6 | 8 |
Pedro Manfredini | ![]() |
5 | 0 | 0 | 0 | 5 | 5 |
Arne Selmosson | ![]() ![]() |
5 | 0 | 0 | 0 | 5 | 5 |
Tommaso Rocchi | ![]() |
5 | 0 | 0 | 0 | 5 | 5 |
Alejandro Demaría | ![]() |
5 | 0 | 0 | 0 | 5 | 5 |
Giorgio Chinaglia | ![]() |
4 | 1 | 0 | 0 | 5 | 5 |
Fulvio Bernardini | ![]() |
4 | 0 | 0 | 0 | 4 | 4 |
Raffaele Costantino | ![]() |
4 | 0 | 0 | 0 | 4 | 4 |
Mirko Vučinić | ![]() |
4 | 0 | 0 | 0 | 4 | 4 |
Vincenzo D’Amico | ![]() |
4 | 0 | 0 | 0 | 4 | 4 |
Pavel Nedvěd | ![]() |
4 | 0 | 0 | 0 | 4 | 4 |
Roberto Mancini | ![]() |
3 | 1 | 0 | 0 | 4 | 4 |
Hernanes | ![]() |
3 | 1 | 0 | 0 | 4 | 4 |
Ernesto Tomasi | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Roberto Pruzzo | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Bruno Giordano | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Rudi Völler | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Abel Balbo | ![]() |
2 | 1 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Antonio Cassano | ![]() |
2 | 1 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Stefano Mauri | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Giuseppe Signori | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Aleksandar Kolarov | ![]() ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Edin Džeko | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Luis Alberto | ![]() |
3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Sergej Milinković-Savić | ![]() |
1 | 2 | 0 | 0 | 3 | 3 |
Tammy Abraham | ![]() |
2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 2 |
Classifica presenze calciatori
Classifica presenze allenatori
Allenatore | Squadra | Campionato | Coppa Italia | Partite non ufficiali |
Totale gare ufficiali |
Totale |
---|---|---|---|---|---|---|
Nils Liedholm | ![]() |
15 | 1 | 0 | 16 | 16 |
Luciano Spalletti | ![]() |
11 | 2 | 0 | 13 | 13 |
Sven-Göran Eriksson | ![]() ![]() |
9 | 3 | 0 | 12 | 12 |
Zdeněk Zeman | ![]() ![]() |
10 | 2 | 0 | 12 | 12 |
Fabio Capello | ![]() |
10 | 2 | 0 | 12 | 12 |
Simone Inzaghi | ![]() |
10 | 2 | 0 | 12 | 12 |
Juan Carlos Lorenzo | ![]() ![]() |
9 | 3 | 0 | 12 | 12 |
Dino Zoff | ![]() |
10 | 0 | 1 | 10 | 11 |
Tommaso Maestrelli | ![]() |
7 | 3 | 0 | 10 | 10 |
Helenio Herrera | ![]() |
6 | 4 | 0 | 10 | 10 |
Luigi Barbesino | ![]() |
8 | 1 | 0 | 9 | 9 |
Classifica derby vinti

Guido Guerrieri Lazio | Quest’oggi parliamo di un portiere che nasce in casa Lazio. Classe 1996, nato il 25 Febbraio a Roma.
Nella stagione 2013 il portiere entra nell’under 19 dopo la stagione con gli under 17. Il suo primo valore di mercato arriva a 100mila euro quando nel luglio del 2014 entra a far parte della Prima squadra. Passa con la Lazio 2 stagioni come terzo portiere andando poi nella stagione 2016/2017 in prestito al Trapani.
Dopo essere tornato alla base non avendo fortuna con i biancocelesti, il portiere viene ceduto gratuitamente in prestito alla Salernitana rimanendo con i granata fino al Febbraio 2022.
Nel mercato invernale del 2022, apre una piccola parentesi in Bulgaria al Tsarsko Selo Sofia.
Guerrieri Lazio? Svincolato
Nessun ritorno alla Lazio per questa stagione per Guido Guerrieri. Vedendo anche online, il portiere risulta svincolato e senza un procuratore. Chissà se non abbia appeso già gli scarpini al chiodo o lo rivedremo in campo con qualche squadra e che ci auguriamo sia così. Non ha avuto il destino di Strakosha, con l’albanese nato nel vivaio biancoceleste per trasferirsi in questa stagione in Premier dopo diversi anni con la Lazio, Salernitana e prestiti vari.
Guido Guerrieri divisa Lazio
Guido Guerrieri Lazio 2017 18
Dopo aver rinnovato il suo contratto, il portiere biancoceleste nella stagione 2017/2018 viene confermato come il terzo portiere della Lazio. Nel 2018 19 esordisce in Serie con la prima squadra in occasione di Lazio-Bologna (3-3) del 20 maggio 2019. Nella stagione successiva viene dato in prestito alla Salernitana che all’epoca era sempre di Claudio Lotito.
Un peccato che il giocatore non venga menzionato sulla grande enciclopedia in italiano con la parola Guido Guerrieri Lazio Wikipedia.
Il portiere del vivaio biancoceleste, però porta a casa un palmares di tutto rispetto a confronto di altri portieri che non sono riusciti a decollare. Il suo palmares infatti vede in bacheca 1 Coppa Italia vinta nella stagione 2018/19 con la Lazio, 2 Supercoppe Italiane nel 2020 e nel 2018 von la Lazio, 2 Coppe Italia con la Lazio primavera nel 2015 e 2014. 2 Supercoppe Primavera nelle medesime date della vittoria delle due coppe Italia.
Storia S.S. Lazio
Juan Carlos Lorenzo: l’allenatore stregone che incantò la Lazio
Published
3 settimane agoon
29 Luglio 2022By
Redazione
Un giocatore di Buenos Aires, per tre volte sulla panchina della Lazio, è fonte di infinite storie sulla sua superstizione e sul suo particolare modo di interpretare la partita.
Si dice che abbia bruciato le maglie della sua squadra negli spogliatoi, che abbia indossato il numero 8 in ogni partita perché lo perseguitava e che abbia suonato il tango prima dei derby di Roma per disorientare i giocatori romanisti, qui inizia la storia di Juan Carlos Lorenzo.
Juan Carlos Lorenzo, il calciatore
Un uomo cosi, non poteva avere una nascita normale e infatti, anche la sua data di nascita è avvolta nel mistero che nessuno è mai riuscito a chiarire veramente.
Il 22 ottobre 1922, nei registri argentini, risulta essere nato a Buenos Aires; le autorità brasiliane, invece, gli hanno concesso il permesso di soggiorno il 27, quindi ad oggi la reale data di nascita non si conosce.
Inizia la sua carriera calcistica con il Chacarita Juniors prima di passare al Boca nel 1945. Nel 1948 si trasferisce alla Sampdoria, seguendo le orme dei suoi antenati italiani nella direzione opposta.
Ha giocato per l’Atletico Madrid e per il Rayo Vallecano, prima di chiudere la carriera con il Mallorca dopo aver giocato quattro stagioni con l’Atletico Madrid.
Ma durante la sua carriera da discreto calciatore non si hanno notizie di stravaganze e particolari manie, le stesse che invece hanno caratterizzato la sua carriera da allenatore e che lo hanno reso una leggenda.
(Ovviamente la scaramanzia accompagna qualsiasi giocatore, in fatto di scaramanzie ce n’è per tutti. C’è, ad esempio, chi crede nel significato nascosto dei numeri angelici, ma come vedrete in questo articolo, Juan Carlos Lorenzo è riuscito negli anni a superarsi e dare il meglio di se per portare rituali magici e spaventare gli avversari con riti e anatemi propiziatori)
L’allenatore Juan Carlos Lorenzo
Le Isole Baleari sono state il punto di partenza della sua carriera di allenatore e il San Lorenzo è stato il suo punto di partenza al ritorno in patria, parte con una antitesi la sua storia da allenatore, forse la cosa più normale che gli succederà nella sua carriera di allenatore.
Nel 1962, la federazione argentina lo convocò per guidare la squadra nazionale ai Mondiali cileni, gli fu chiesto di portare il trofeo più ambito dell’AFA, la federazione calcistica Argentina.
Al contrario, la spedizione dell’Albiceleste fu eliminata dopo essere andata in Cile, a causa di questo fallimento, fu licenziato come allenatore.
Si trasferisce quindi in Italia, dove Ernesto Brivio, lo ingaccia alla Lazio, la squadra si trovava in una brutta situazione finanziaria ed era appena retrocessa in Serie B. Grazie a suo successo iniziale alla Lazio, riuscì a riportare il club in Serie A dopo la sua prima stagione, un bel momento per l’allenatore Argentino che riesce a dimostrare un buon calcio e una attitudine anche al calcio nostrano.
Con la Lazio neopromossa in Serie A, sembra che i biancocelesti non abbiano pagato il prezzo tipico di una squadra neopromossa e finiscono la prima stagione del ritorno, ottavi in classifica con un posizionamento di tutto rispetto.
La vittoria per 3-0 in casa contro la Juventus è stata determinante per dare lustro al campionato. Tuttavia, quando tutto sembra andare per il meglio, arriva la prima sorpresa della sua lunga carriera laziale.
La Lazio ha ancora le casse vuote e, grazie a un piano ideato da Lorenzo e avallato dal presidente Angelo Miceli, intende pagare i debiti per fare fronte ad un nuovo inizio, ma è qui che lo stesso Lorenzo si sfila dallo schema MiLor (una crasi che fonde i nomi dei suoi inventori), e accetta l’offerta della Roma che in quel momento non se la passa sicuramente meglio della Lazio in termini economici.
Il passaggio alla Roma
Pur dovendo affrontare le stesse ristrettezze economiche della Roma, l’argentino è riuscito a vincere la Coppa Italia nel suo primo anno in giallorosso. Sull’altra sponda del Tevere, la situazione finanziaria della Roma non è migliore di quella precedente anzi.
Per superare questa difficoltà economica, l’allenatore ha organizzato una raccolta fondi intitolata “Colletta del Sistina“, ispirata all’omonimo teatro romano e passata alla storia. Lorenzo, che dagli anni ’60 è conosciuto come “Don Giovanni“, ha vissuto molti alti e bassi. Nel 1966 tornò sulla panchina dell’Argentina dopo l’eliminazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo, che si tenne in Inghilterra. Tuttavia, ancora una volta mancò l’appuntamento con la Coppa Rimet.
Il ritorno alla Lazio e il lancio di Chinaglia e Wilson
Dopo aver trascorso due stagioni al River Plate e al Mallorca, Lorenzo ha ritenuto di non aver concluso quello che voleva fare a Roma.
La Lazio lo ha riaccolto nel tentativo di tornare in Serie A, con l’ingaggio di Umberto Lenzini atto a riportare la squadra ad alti livelli.
Fu una decisione di Lorenzo quella di portare in prima squadra due giovani militanti dell’Internapoli, la squadra di Tommaso Maestrelli che vinse il primo scudetto.
Si tratta di Giorgio Chinaglia e Pino Wilson.
Le sue caratteristiche, tuttavia, sono state più memorabili dei suoi successi, pur essendo un ottimo insegnante, ha un‘ossessione per la superstizione e ha alcune stranezze che si mescolano alla leggenda metropolitana.
Nonostante tutte le stanze con il numero 8 fossero occupate, durante i viaggi le ha richieste e ha persino costretto un cliente a cambiare stanza. Un tarlo che affligge l’allenatore è l’abbigliamento.
È stato capace di indossare lo stesso vestito per più partite fino alla sconfitta successiva, fino alla sconfitta successiva. Investe persino il menu della cena del giorno precedente la partita.
Al centro del mirino di Lorenzo, però, non ci sono solo i suoi indumenti: ha infatti bruciato le maglie dei suoi giocatori dopo un derby perso.
Anche se non è stata l’unica volta, ha costretto il suo terzino a perdere ben cinque chili per assicurarsi di marcare meglio l’avversario di giornata in una trasferta a Genova. Con due gol di scarto alla fine del primo tempo, creò un falò e incenerì le maglie del primo tempo. La partita finì così 2-2.
Un grande allenatore ma molto, forse troppo scaramantico e ossessivo
C’è anche l’immancabile paura di essere circondati da spie, tra i giocatori della Lazio c’è chi cerca la sublimazione in un pomeriggio allo Stadio Flaminio: sono sollevati dal calore della loro gente.
Sembra un pomeriggio normale, ma non per Lorenzo. Arrivando allo stadio, l’argentino nota un’automobile targata Brescia nei pressi dell’impianto e crede che si tratti di Rondinelle spiate sugli spalti.
Per poter scadere, deve liberare gli spalti. L’avversario domenicale della Lazio è, ovviamente, il Brescia. È complicato interpretare i cartelli stradali. Pare che poco prima che il pullman della Lazio arrivasse all’Olimpico per la partita con la Roma, il semaforo fosse rosso all’altezza del Flaminio. È stata una fortuna perché la Lazio ha vinto la partita, e da quel momento Lorenzo ha fatto in modo che l’autista ignorasse lo stop e facesse lo stesso percorso.
Durante gli allenamenti in cui costringeva i suoi uomini a rincorrere una gallina e ad eseguire giochi con monete da 50 e 100 lire, l’argentino salvò nuovamente la Lazio.
Nell’estate del 1970, la cessione di Ghio e l’aggravarsi della situazione finanziaria del club causarono il ritorno della Lazio in Serie B. Toccò a Lorenzo pagarne le conseguenze, facendo le valigie e lasciando la capitale per la seconda volta. Ha allenato numerose squadre in Spagna e Argentina, vincendo premi nazionali e mondiali, tra cui due Coppe Libertadores.
Nel 1984, però, la Lazio lo attira nuovamente, è passato un po’ di tempo e nel frattempo Chinaglia, il suo pupillo, ha abbandonato le vesti di capitano per tentare la fortuna. Ha un disperato bisogno di sostegno e l’anno si conclude con il suo ritorno tra i cadetti.
In quell’anno, Lorenzo regala uno dei suoi ultimi colpi di teatro perché il campionato di Serie A è conteso dalla Roma vicecampione d’Europa, la partita all’Olimpico è considerata una sfida a causa del notevole divario tecnico tra le due formazioni.
Lorenzo cerca di colmare questo divario con una delle sue esibizioni da stregone, mettendo in scena un lettore di cassette di musica argentina fuori dallo spogliatoio della Roma. Mentre i giocatori della Roma passano, Lorenzo afferra un bicchiere e lo regge in segno di sfida agli avversari, suonando musica argentina. È un torero che, senza una frittella di cipolla, lancia un incantesimo, i giocatori della Roma sono talmente sconcertati che finiscono per pareggiare la partita.
Nel 1987, dopo la retrocessione della Lazio in Serie B, Lorenzo tornò in Argentina e giocò un’ultima volta per il Boca Juniors.
Nel novembre del 2001, quando morì, entrò definitivamente a far parte della leggenda che aveva definito la sua vita. Alcuni dicono che le sue ceneri siano state sparse dietro la porta della Bombonera, lo stadio del Boca. Tuttavia, i suoi resti si trovano al “Jardin de Paz” di Belgrano. Molte persone come lui vivono come romanzi, e la morte è solo l’inizio di un nuovo capitolo.

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