Al triplice fischio, ai microfoni di Dazn, il vice di Sarri, Martusciello, è intervenuto per commentare la prestazione della Lazio. Le parole di Martusciello: “L’Udinese ci ha colpito a cavallo tra primo e secondo tempo. Siamo scesi in campo con la stessa voglia, ma al primo errore siamo finiti sotto. In quei cinque minuti si è decisa la partita. Nella proposta tecnica c’è qualche difficoltà, quando non c’è positività e entusiasmo si va incontro a questo. Le critiche giuste, ce le prendiamo”.
“Soddisfatti della fase difensiva? Se prendiamo l’esempio dei gol presi no, la fase difensiva è una fase d’insieme. A volte ci viene bene altre no, ci manca spirito di iniziativa e di fare quella corsa in più per dare quella solidità che serve. Noi rispetto a altre andiamo a marcare gli spazi in area di rigore, ci siamo nel marcare ma non nell’aggredire”.
“Cambi? Sia scelta dettata dal momento sia dall’idea di mettere dentro gente fresca per cercare di aumentare la pressione offensiva. L’udinese ha portato tanti cm in area di rigore rendendoci la vita difficile. Taty e Ciro insieme? Sono due punte centrali, si fa fatica a giocarci. Si rischia di pestarsi i piedi. Avendo più tempo a disposizione forse, al momento non c’è la condizione”.
“Negatività? È un insieme di situazioni. Negli ultimi venti giorni si è giocato ogni 3 giorni con squadre di livello, tranne la partita di Torino poi è stato tutto in difficoltà. Questa energia che andrebbe reclutata in un lasso di tempo più lungo non c’è, si arriva alle partite col fiato corto a livello mentale. Venivi da 3 sconfitte, alla difficoltà ci hai messo frenesia e confusione”.
“Com’è cambiato lo spirito? Se andiamo a vedere gli ultimi 20 giorni è chiaro che diventa difficile dire cose differenti, ci sono stati momenti in cui si sono divertiti. Per quello che si può proporre c’è bisogno di divertimento e dinamismo, cose che ci hanno atto vedere. L’errore più grande è quello di portare il cammino dello scorso anno con questo, era una squadra differente. Difficile chiamare dei confronti. Provedel? Ho visto un po’ di problemi alla caviglia, ma non ho notizie”.
Il dott. Fabio Rodia fornisce un aggiornamento sull'infortunio di Ivan Provedel della Lazio, evidenziando un trauma distorsivo alla caviglia sinistra e la necessità di ulteriori accertamenti per determinare i tempi di recupero.
Il dott. Fabio Rodia, medico della Lazio, ha commentato l’infortunio di Ivan Provedel, subito durante la partita e costretto ad abbandonare il campo prima del triplice fischio. Secondo il dottore, Provedel ha riportato un importante trauma distorsivo alla caviglia sinistra.
“In questo momento stiamo prestando i primi soccorsi a Ivan – ha dichiarato il dott. Rodia – dopodiché sarà necessario effettuare ulteriori accertamenti per formulare una diagnosi precisa. Al momento non possiamo quantificare i tempi di recupero. Le sensazioni non sono positive, ma bisogna attendere gli esami per avere una valutazione più precisa”.
La Lazio di Sarri e’ arrivata al capolinea: e’ questo il commento finale dopo l’ennesima brutta figura stagionale.
Una squadra da rifondare,da ribaltare completamente,dove gli ennesimi sbagli societari aggiunti al pessimo rendimento di allenatore e giocatori hanno confermato che questa squadra non ha futuro.
Un’altra pessima figura questa sera con l’Udinese che espugna l’Olimpico senza neanche tanta fatica.
Una squadra imbarazzante, con giocatori al limite delle decenza,senza anima ne gioco.
Vediamo insieme i voti di questi giocatori indecenti:
PROVEDEL 5,5: salva la squadra con un paio di parate,poi entra nel vortice della mediocrita’ della squadra e prova un dribbling in area di rigore,roba mai vista!
HYSAJ 5: fa parte della batteria dei terzini piu scarsi di quasi tutta la storia della Lazio. Anche oggi una prestazione pessima.
GILA 6: l’unica nota lieta di questa stagione. Bisogna puntare su di lui anche il prossimo anno.
ROMAGNOLI 5: avvilente.
LAZZARI 5: sono anni che corre ma non riesce mai a fare un cross ne un gol. E questo gioca nella Lazio.
CATALDI 5: sempre fuori posizione e in affanno.
LUIS ALBERTO 5: in campo corricchia,non crea niente e si perde nella partita.
VECINO 5,5: l’unico che prova almeno a metterci un pizzico di grinta.
ZACCAGNI 5: propizia l’autogol di Giannetti ma anche lui quest’anno e’ calato vistosamente.
IMMOBILE 5: glu appoggi li sbaglia tutti, i tiri anche,esce per disperazione.
ANDERSON 5: speriamo lo prenda la Juve.
ISAKSEN 5: e entrato ma nessuno se ne e’ accorto.
CASTELLANOS 5: lui lo ha presto Lotito che lo ha spacciato per grande giocatore, si de carte.
Dopo la sconfitta contro l’Udinese, i calciatori della Lazio evitano la Curva Nord al termine del match, diretti negli spogliatoi tra fischi e cori assordanti dei tifosi delusi.
Durante la partita, la Curva Nord ha manifestato il proprio malcontento con striscioni di contestazione verso il club per la mancanza di intervento sui recenti fatti a Monaco. Il silenzio nel primo tempo è stato seguito da una crescente protesta durante la ripresa, culminata con fischi e cori alla fine del match.
La squadra di Maurizio Sarri, incapace di regalare gioie al popolo biancoceleste e di ottenere risultati positivi, si trova ora al centro delle critiche dei tifosi delusi. La situazione appare sempre più tesa e richiede un’azione decisa da parte della società per ristabilire il rapporto con la propria tifoseria.
"Dopo la sconfitta contro il Bologna, la Lazio sceglie il silenzio stampa, ma Angelo Fabiani si assume la responsabilità di commentare gli errori della squadra. Leggi le sue parole e la decisione di evitare commenti negativi."
Lazio – Udinese termina con l’ennesima prestazione sottotono nonostante nel primo tempo i biancocelesti sembravano voler dominare il match con un palo colpito da Zaccagni. Il tutto cambia nel secondo tempo dove in 5 minuti gli ospiti vanno in vantaggio trovando l’ennesima Lazio allo sbaraglio, un autogol pareggia i conti dopo 2 minuti e 2 minuti più tardi, Zarraga sigla il gol che vale i 3 punti bianconeri.
Con Maurizio Sarri in tribuna per squalifica, Martusciello decide di togliere Ciro Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson portando ancora più confusione in campo. Kamada lento e pericoloso nel perdere i palloni, ma… ma di che vogliamo parlare? La partita l’abbiamo vista tutti. Maurizio Sarri molto probabilmente non finirà la stagione sulla panchina della Lazio con un esonero in vista nonostante le smentite.
Claudio Lotito ha mostrato a tutti noi laziali questa rosa competitiva dove non è servito fare un mercato riparatore in inverno. 3 punti persi, contestazione giusta e annassero a fanculo tutti i giocatori che non vogliono più giocare per questi colori. Lotito se ne deve andare BASTA.
Nel panorama sempre più digitale dello sport moderno, l’innovazione continua a plasmare il modo in cui i club interagiscono con i propri tifosi. Una delle più recenti innovazioni in questo settore è rappresentata dai “Lazio Fan Token“, una criptovaluta che sta rivoluzionando il coinvolgimento dei sostenitori della squadra di calcio italiana S.S. Lazio. In questo articolo, esploreremo il concetto di Fan Token, il loro impatto nel mondo dello sport e come stanno trasformando l’esperienza dei tifosi della Lazio. ( Risquoti qui 1 USD Gratis )
Il Concetto di Fan Token: I Fan Token rappresentano una nuova frontiera nell’interazione tra club sportivi e tifosi, sfruttando la tecnologia blockchain per creare una forma di coinvolgimento digitale. Questi token consentono ai sostenitori di acquistare e detenere una quota di proprietà simbolica nel club, oltre a fornire accesso a una serie di vantaggi e privilegi esclusivi.
Lazio Fan Token: Una Rivoluzione per i Tifosi: La S.S. Lazio è stata una delle prime squadre italiane a abbracciare questa nuova forma di coinvolgimento dei tifosi attraverso i Lazio Fan Token. Questi token permettono ai sostenitori della Lazio di partecipare attivamente alla vita del club, consentendo loro di votare su decisioni importanti, accedere a contenuti esclusivi, ricevere sconti su biglietti e merchandise e molto altro ancora.
L’Impatto nel Mondo dello Sport: L’introduzione dei Fan Token sta trasformando radicalmente il modo in cui i club sportivi interagiscono con i propri sostenitori. Oltre a fornire nuove fonti di finanziamento per i club, questi token aumentano l’interazione e l’engagement dei tifosi, creando una comunità più coesa e coinvolta.
Il Futuro dei Fan Token: Con sempre più club sportivi che adottano questa innovativa tecnologia, il futuro dei Fan Token sembra promettente. Si prevede che questi token continueranno a guadagnare popolarità e ad essere adottati da un numero sempre maggiore di squadre sportive in tutto il mondo, trasformando l’esperienza dei tifosi e aprendo nuove opportunità per l’industria dello sport.
Conclusioni: I Lazio Fan Token rappresentano solo l’inizio di una rivoluzione nel coinvolgimento dei tifosi nel mondo dello sport. Con il potenziale per trasformare radicalmente l’esperienza dei sostenitori e creare nuove fonti di finanziamento per i club, questi token stanno ridefinendo il concetto di appartenenza e partecipazione nei club sportivi. Con il loro impatto in costante crescita, i Fan Token sono destinati a diventare un elemento fondamentale del panorama sportivo globale nel prossimo futuro.
A poche ore dal fischio d’inizio di Lazio – Udinese, il mister Maurizio Sarri ha diramato la lista dei calciatori biancocelesti convocati per l’incontro. Numerose sono le assenze di rilievo dovute a squalifiche e infortuni, che hanno costretto il tecnico a schierare una squadra rimaneggiata.
Lista Convocati:
Portieri:
Provedel
Sepe
Mandas
Difensori:
Romagnoli
Gila
Casale
Lazzari
Hysaj
Ruggeri
Centrocampisti:
Luis Alberto
Vecino
Kamada
Cataldi
André Anderson
Attaccanti:
Immobile
Castellanos
Isaksen
Felipe Anderson
Zaccagni
Pedro
Tra le assenze spiccano nomi importanti come Pellegrini, Marusic e Guendouzi per squalifica, mentre Patric e Rovella sono indisponibili per infortunio. Sarri ha dovuto fare affidamento su giocatori come André Anderson e il giovane Ruggeri della Primavera per completare la lista.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Hysaj; Vecino, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. A disp.: Mandas, Sepe, Casale, Ruggeri, Coulibaly, Kamada, Castellanos, Pedro, Isaksen. All.: Sarri.
La sfida si preannuncia quindi impegnativa per la Lazio, che dovrà affrontare l’Udinese con una formazione decimata. Resta da vedere come il tecnico riuscirà a gestire questa situazione e a ottenere un risultato positivo.
Rocchi Lazio Reina Villarreal
Coppa Uefa 2004/2005
Lazio Villarreal
Foto Andrea Staccioli Insidefoto
Il calcio italiano sta cercando da anni di tornare a ritagliarsi uno spazio importante nei palcoscenici internazionali. Al di là dei risultati della nazionale, sono soprattutto i club ad essere finiti sotto alla lente di ingrandimento. L’ultima vittoria della Champions League da parte di una squadra italiana risale al 2010 e da allora sono state raggiunte al massimo 3 finali per quanto riguarda l’Europa che più conta. Da qualche tempo a questa parte, però, anche la Lazio sta contribuendo fattivamente a difendere il buon nome del nostro calcio all’estero, conquistando più di una qualificazione alla Champions. Considerando l’intera storia del club biancoceleste, comunque, sono almeno 5 le partite disputate tra le varie competizioni UEFA che sono rimaste particolarmente impresse ai tifosi capitolini.
Indubbiamente, non si può non ricordare in primis la finale della Coppa delle Coppe del 1999. La Lazio partecipò in quanto detentrice della Coppa Italia e nell’atto conclusivo del torneo, poi soppresso, incontrò il Maiorca. Fu Christian Vieri a sbloccare il risultato segnando dopo appena 7 giri di orologio, ma all’11’ gli spagnoli avevano già agguantato il pari grazie a Dani. Al minuto 81 ci pensò quindi Pavel Nedved, idolo della piazza, a riportare i suoi in vantaggio, regalando alla Lazio il primo successo di sempre in campo continentale. In virtù di quel trionfo, gli aquilotti acquisirono anche il diritto a partecipare alla successiva edizione della Supercoppa europea.
Se tra Coppa UEFA ed Europa League sono ben poche le partite che possono essere considerate memorabili, sono invece ben 4 gli incontri di Champions che hanno lasciato il segno nel cuore dei supporter biancocelesti. Era il 14 marzo del 2000 quando nella penultima giornata della seconda fase a gironi la Lazio travolse in casa il Marsiglia per 5-1, con una clamorosa quaterna europea di Simone Inzaghi condita dalla rete finale di Alen Bokšić. “Inzaghino” sbagliò anche un rigore nel secondo tempo, ma quell’errore fu sicuramente irrilevante di fronte ad una delle migliori prestazioni della Lazio in Europa. Quell’anno i biancocelesti si spinsero fino ai quarti di finale e l’exploit di Inzaghi rappresenta ancora oggi un primato per il nostro calcio. Nessun altro giocatore italiano, infatti, è mai riuscito a siglare 4 goal in in una sola partita di Champions League. Solo l’oriundo José Altafini arrivò a quota 5 nel lontano 1962, ai tempi della Coppa dei Campioni.
Nel 2001, nella stagione successiva a quella dell’ultimo scudetto, i capitolini affrontarono un avversario prestigioso come il Real Madrid nel corso della seconda fase a gironi. Dopo aver perso in Spagna per 3-2, all’Olimpico la squadra guidata allora da Dino Zoff pareggiò con le merengues per 2-2. Era il 21 febbraio e ad andare a segno furono Pavel Nedved ed Hernan Crespo, le cui reti si alternarono a quelle di Santiago Solari e Raùl. Ben 22 anni dopo, precisamente il 19 settembre 2023, la Lazio è stata protagonista di un altro pareggio storico contro una formazione spagnola. Nella prima gara del girone, infatti, i ragazzi di Maurizio Sarri hanno recuperato in extremis il risultato grazie all’insperato goal del portiere Ivan Provedel, che ha firmato il definitivo 1-1 proprio sotto alla Curva Nord. Il numero 94 è diventato così il primo portiere italiano in assoluto a gonfiare la rete in Champions League. Nemmeno Gigi Buffon e Dino Zoff hanno mai segnato un goal in oltre 20 anni di carriera.
Un’altra gioia recente è coincisa con la prima vittoria di sempre ai danni del Bayern Monaco, nella partita d’andata degli ottavi di finale, terminata per 1-0 grazie al gol su rigore di Ciro Immobile. Quella del 14 febbraio 2024 è una data che i tifosi ricorderanno a lungo: la formazione biancoceleste era riuscita infatti a conquistare il vantaggio nella sfida casalinga all’Olimpico smentendo le previsioni e le indicazioni delle quote dei pronostici sul calcio, che di solito sorridono alle grandi compagini del Nord quando si parla di coppe europee. Negli unici 2 precedenti erano stati i bavaresi ad imporsi in entrambe le occasioni, precisamente nella stagione 2020/2021. La Lazio non è mai arrivata a disputare le semifinali della massima competizione continentale, ma la progettualità della società è tale da lasciar pensare che un obiettivo tanto ambizioso non debba essere affatto da considerarsi precluso per il prossimo futuro.
La Società Sportiva Lazio ha reso noto che a partire dalle ore 16:00 di martedì 12 marzo saranno disponibili i tagliandi per la partita di campionato in casa contro la Juventus, programmata per sabato 30 marzo alle ore 18:00.
Ecco i dettagli relativi alla vendita dei biglietti:
La S.S. Lazio comunica che dalle ore 16:00 di martedì 12 marzo verranno messi in vendita i tagliandi per la gara di campionato in casa contro la Juventus, in programma sabato 30 marzo alle ore 18:00.
PRELAZIONE
1) PRELAZIONE PER TUTTI GLI ABBONAMENTI AQUILOTTO UNDER 14
Come comunicato in campagna abbonamenti, i ragazzi in possesso dell’abbonamento Aquilotto di tutto lo stadio, non hanno diritto a questa gara; avranno la possibilità di confermare il proprio posto acquistando un biglietto ridotto under 14 nel seguente periodo:
Per accedere alla prelazione, sarà necessario inserire on-line o presentare uno dei seguenti codici presenti sulle card o sull’abbonamento tradizionale (sempre di 12 cifre):
– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA MILLENOVECENTO – CODICE 032…
Per quanto riguarda l’abbonamento tradizionale, il tifoso dovrà verificare il codice prelazione sul proprio abbonamento ed inserire il codice formato dal numero dell’abbonamento preceduto da tanti 0 fino ad ottenere il numero di 12 cifre.
3) VENDITA VINCOLATA DELLA CURVA MAESTRELLI (escluso la prelazione aquilotti)
Per la prima settimana di vendite fino alle ore 24:00 di martedì 19 marzo, la Curva Maestrelli sarà acquistabile solo dai possessori delle Fidelity Millenovecento e Eagle Card. Dal giorno 20 marzo sarà in vendita libera senza alcun vincolo.
Per accedere alla vendita della Curva Maestrelli, sarà necessario inserire on-line o presentare uno dei seguenti codici presenti sulle card o sull’abbonamento tradizionale (sempre di 12 cifre):
– FIDELITY MILLENOVECENTO – CODICE 032…
– EAGLE CARD – CODICE EAG…
TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO O EAGLE E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO ANCHE ON LINE CHE, IL TITOLO D`INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.
Questi saranno i punti di accesso allo Stadio Olimpico per i possessori dei tagliandi e degli abbonamenti:
Via dei Gladiatori per i biglietti Media – Sponsor Hospitality – Tribuna D’Onore – Autorità e Tribuna Monte Mario;
Piazza Lauro De Bosis per i biglietti di Tribuna Tevere, Distinti Sud Est e Curva Maestrelli;
Via Nigra-Stadio dei Marmi per i biglietti di Tribuna Disabili in Carrozzella;
Piazza Piero Dodi per i biglietti di Curva Nord – Distinti Nord Est e Nord Ovest – Tribuna Tevere.
Si ricorda che chi acquista fisicamente un biglietto presso un punto vendita è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso (D.L. 8/2/2010 nr. 8).
Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.
Nella vendita libera il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro come da disposizioni dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. In questo caso è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.
SETTORE
INTERO
INVALIDI CIVILI 100% e Accompagno (*)
RIDOTTO UNDER 16 (**)
RIDOTTO UNDER 14 (***)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE con hospitality
750 €
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==
50€
Tribuna d’onore Sinistra
300€
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TRIBUNA MONTE MARIO TOP
150€
80€
80€
10€
TRIB. MONTE MARIO LAT.
110€
60€
60€
10€
TRIBUNA TEVERE GOLD
120€
70€
70€
10€
TRIBUNA TEVERE TOP
90€
55€
55€
10€
TRIBUNA TEVERE
65€
50€
40€
10€
TRIBUNA TEVERE PARTERRE CENTRALE
60€
35€
35€
10€
TRIBUNA TEVERE PARTERRE LATERALE
55€
30€
30€
10€
TRIBUNA TEVERE NON DEAMB.IN CARROZZELLA
5€
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TRIBUNA TEVERE ACCOMPAGNO NON DEAMB.IN CARR.
45€
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CURVA NORD E MAESTRELLI
45€
30€
30€
10€
DISTINTI NORD OVEST E NORD EST
45€
30€
30€
10€
DISTINTI SUD EST
45€
30€
30€
10€
DISTINTI SUD OVEST- OSPITI
45€
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==
==
Ricordiamo che i settori Distinti Nord Est, Nord Ovest e Curva Nord, sono esauriti con gli abbonamenti ma gli eventuali posti non confermati dagli abbonati aquilotti, verranno messi in vendita libera.
Al costo dei biglietti online, verrà applicata una commissione di servizio pari al 3,80%.
(*) I biglietti ridotti Invalidi Civili al 100% e la Tribuna Tevere non deambulanti entrambi con accompagnatore, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900.
(**) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 01/01/2007.
(***) Prelazione Aquilotto per i tagliandi Ridotto Under 14 Aquilotto per i ragazzi nati dal 01/01/2009.
(#) Curva Maestrelli fino alle ore 24:00 di martedì 19 marzo solo con fidelity Millenovecento o Eagle Card. Dal 20 marzo vendita libera senza vincoli.
I bambini di 4 anni nati dal 01/01/2019 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto presentando un documento di identità o la tessera sanitaria.
All’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.
CAMBIO NOMINATIVO
Sarà possibile fare il cambio nominativo dei biglietti e degli abbonamenti, (per questi ultimi sarà possibile farlo per tariffa corrispondente donna per donna – under per under ecc.) cliccando qui.
Solo ed esclusivamente il giorno della gara, dalle ore 16:45 sarà aperta la biglietteria presso il box di Via Nigra – Stadio dei Marmi – Sportello Biglietteria.
Presso lo stesso punto vendita, verranno rilasciati i biglietti Coni e FIGC ma solo ed esclusivamente il giorno della gara e solo dalle ore 16:45 alle 18:45 – Sportello Accrediti.
Per esporre uno striscione NON CENSITO DALL’OSSERVATORIO allo stadio, è obbligatorio presentare una richiesta. Clicca qui per scaricare il modulo per poi inviarlo alla mail: SLO@SSLAZIO.IT. Il richiedente verrà contattato solo in caso di esito negativo.
La Società Sportiva Lazio ha emesso un comunicato ufficiale sul proprio sito web in cui smentisce categoricamente le voci riguardanti possibili cambi in panchina e conferma la fiducia totale nell’allenatore Maurizio Sarri.
Il comunicato recita: “In seguito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione, in merito a presunte valutazioni in atto sulla guida tecnica, la S.S. Lazio conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la totale fiducia nell’allenatore Maurizio Sarri, precisando che lo stesso tecnico ha un contratto in scadenza nel 2025. Pertanto tutte le voci che accosterebbero altri allenatori alla S.S. Lazio sono destituite di qualsiasi fondamento”.
La Lazio ha recentemente pubblicato la seconda semestrale del 2023, rivelando i dettagli finanziari e le operazioni di mercato estivo del club. Partendo dalle cessioni definitive, si evidenziano alcuni trasferimenti significativi.
Maximiano è stato ceduto all’Almeria con la formula del prestito con obbligo di riscatto, generando un affare totale di 8,110 milioni di euro con una plusvalenza di 107mila euro. Milinkovic Savic è stato trasferito all’Al Hilal per 39,710 milioni di euro, portando una plusvalenza di 38,982 milioni di euro. Il totale delle cessioni definitive ammonta a 47,820 milioni di euro.
Passando agli acquisti, la Lazio ha effettuato diverse operazioni. Tra i giocatori arrivati in estate, Christos Mandas è stato acquistato per 951mila euro, Taty Castellanos dal New York City è costato 14,244 milioni di euro, Gustav Isaksen è stato pagato 11,462 milioni di euro, e Daichi Kamada è arrivato a parametro zero dall’Eintracht Francoforte con commissioni di 1,5 milioni di euro. Il totale delle spese per gli acquisti è di 28,157 milioni di euro.
La Lazio ha reso pubblica la seconda semestrale del 2023, mostrando risultati finanziari più che positivi, principalmente grazie alla partecipazione alla Champions League. Di seguito i dettagli del bilancio della società:
Risultato Netto: Euro 40,07 milioni positivi.
Giro di Affari: Euro 118,83 milioni, con un aumento di Euro 51,83 milioni rispetto al periodo precedente, principalmente grazie alla Champions League.
Ricavi: Euro 118,83 milioni, suddivisi tra diverse voci come gare, diritti tv, sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising.
Costi Operativi: Euro 76,34 milioni, in aumento di 5,55 milioni rispetto alla stagione precedente.
Capitale Immobilizzato: Euro 165,61 milioni, con un incremento di euro 6,68 milioni, dovuto principalmente alle operazioni di compravendita dei diritti alle prestazioni sportive.
Indebitamento Finanziario Netto: Risulta negativo per euro 14,29 milioni, con un miglioramento di euro 33,91 milioni rispetto al periodo precedente, dovuto soprattutto alla diminuzione dei finanziamenti autoliquidanti presso banche.
Il bilancio complessivo riflette una situazione finanziaria solida, evidenziando un’importante crescita dei ricavi grazie alla partecipazione alla Champions League, che ha contribuito in modo significativo al successo economico della società.
La Lazio sta conducendo un campionato con ritmi altalenanti e rischia seriamente di non ripetere il risultato dell’anno scorso, quando riuscì a qualificarsi per la Champions League. Certo, chiudere la classifica al secondo posto come nel 2023 è già un miraggio, ma basterebbe anche solo raggiungere la quarta piazza per garantirsi la partecipazione all’Europa che più conta. Tra l’altro dalla prossima edizione la Champions rivoluzionerà il proprio format e si renderà ancora più appetibile. Oggi i biancocelesti vantano una quarantina di punti in Serie A e le rivali dirette vengono individuate in Fiorentina, Roma, Atalanta e Bologna. Da qui alla fine del campionato non saranno pochi i match decisivi per il conseguimento del principale obiettivo stagionale.
Non ci sono da considerare solo i big match di Serie A, ma anche quelli delle altre competizioni. Tra fine marzo e inizio aprile i biancocelesti saranno impegnati per 3 volte nel giro di pochi giorni con la Juventus. Per la vigilia di Pasqua, infatti, è in programma l’incontro casalingo di campionato con la Juventus, apparentemente impossibilitata a raggiungere l’Inter in testa alla classifica. Il 2 aprile le due squadre si troveranno di nuovo faccia a faccia a Torino, per la gara d’andata delle semifinali di Coppa Italia, il cui ritorno si disputerà invece a Roma il 23. Nel mezzo, precisamente il 7 aprile, gli aquilotti saranno attesi dal derby con i giallorossi: un appuntamento che vale tantissimo per la tifoseria biancoceleste.
Quello con la Roma, oggi guidata da Daniele De Rossi, potrebbe rivelarsi un vero e proprio scontro diretto per la Champions o comunque per l’accesso alle prossime coppe europee. La stracittadina capitolina assume sempre un valore notevole, anche a prescindere dallo stato di forma o dagli obiettivi delle due squadre, ma stavolta potrebbe mettere davvero in palio qualcosa in più. Riuscire a centrare il quarto posto proprio ai danni degli eterni rivali sarebbe ovviamente motivo di soddisfazione in più per i ragazzi di Maurizio Sarri, che in ogni caso non dovranno sottovalutare nemmeno il successivo impegno con la Salernitana. I campani sono infatti ultimi in classifica e da qui a breve inizieranno a sparare le ultime cartucce pur di tentare un’insperata salvezza.
Come se non bastasse, a fine aprile la Lazio dovrà vedersela in casa col Verona, che di chance di sfuggire alla retrocessione ne ha eccome. Agli scaligeri potrebbe bastare un paio di risultati indovinati per rimanere in Serie A. Almeno sulla carta, dovrebbero risultare più abbordabili gli impegni in trasferta col Monza e in casa con l’Empoli, così come il big match di San Siro contro l’Inter, nella penultima giornata, quando i nerazzurri dovrebbero già aver vinto aritmeticamente lo scudetto. Occhi aperti anche per il gran finale: la Lazio giocherà in casa, ma avrà davanti il Sassuolo, altra candidata alla retrocessione.
Benché disponga di una rosa di tutto rispetto, la formazione biancoceleste non può ancora dirsi tranquilla per quanto riguarda il prossimo futuro. Quest’anno la Lazio non ha mai goduto di una buona quotazione sulla Serie A per quanto riguarda la corsa al vertice, ma in pochi si sarebbero aspettati di vederla arrancare per raggiungere l’Europa. La permanenza di Sarri in panchina è tutt’altro che certa, ma il mister ha quantomeno il dovere morale di lasciare un’eredità importante per ripagare la piazza dell’enorme fiducia che gli ha concesso in questi 3 anni.
Troppo Bayern. Ha vinto la tecnica dei giocatori tedeschi. Un tre a zero, secco che elimina la Lazio dalla Champions. A commentare la partita in conferenza stampa come sempre, si è presentato mister Sarri. Ecco le sue parole:
Un percorso lungo: che rammarico ha?
“Il divario tecnico c’è e si è visto in maniera palese a tratti. Ci rimane il rammarico che il gol al 47′ ci ha tolto la speranza. Mi dispiace per com’è avvenuto, perché c’era un angolo a nostro favore. Nei 180′ il rammarico sono gli ultimi 10′ della partita d’andata, dove si poteva vincere in maniera più ampia. Il Bayern stasera ha fatto di nuovo il Bayern”.
Quanta rabbia c’è nel vedere Guendouzi prendere due giornate?
“Non so se la società fara ricorso”.
L’ errore sotto porta di Immobile?
“Ha avuto quell’ opportunità, poi altre occasioni pericolose non ci sono state. Nel primo tempo siamo arrivati sei o sette volte al limite dell’area senza trovare la conclusione. Il primo tempo è stato di livello, quando sono arrivato negli spogliatoi a fine primo tempo mi sono reso conto che il secondo gol è stata una mazzata. Alla fine è passata la squadra più forte”.
Che ripercussioni avrà sulla stagione?
“Il nostro calendario ora si fa complicato. La Lega forse non si rende conto di certe cose. Il bilancio in Champions è positivo: una squadra come noi ha fatto più vittorie che sconfitte. In Coppa Italia siamo in semifinale e vediamo. In campionato abbiamo reso meno delle nostre possibilità e dobbiamo risalire”.
Come si può tornare in Europa?
“Mentre in Champions il potenziale ci consentiva questo, in campionato ci permetteva di fare qualcosa in più di quel che abbiamo fatto. Ora dobbiamo unire le forze per risalire”.
Questa partita può cambiare il tuo futuro?
“Questa è una domanda da fare alla società. Ho un contratto anche per il prossimo anno, poi che il ciclo si possa concludere può essere, la squadra non è giovane, quindi forse si farà qualcosa”.
Dopo la sconfitta contro il Bayern Monaco che ha sancito l’eliminazione dalla Champions League, il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha espresso le sue considerazioni ai microfoni di SkySport nel post partita.
“Dopo il secondo gol è iniziata un’altra partita“, ha dichiarato Sarri. “Il primo tempo è stato di buon livello. Loro questa sera erano il Bayern vero. In questa competizione queste squadre tirano fuori tutto, eravamo riusciti a rimanere bene nella partita. L’1-0 non ci avrebbe tolto le speranze, il 2-0 invece ci ha fatto rientrare negli spogliatoi con la delusione e con poca convinzione di poterla rimettere apposto“.
Riguardo alle possibilità della Lazio, Sarri ha commentato: “Le occasioni all’andata c’erano state, venire qui con un altro risultato avrebbe cambiato le nostre sensazioni in caso di gol subito. Poteva essere un’altra storia, ma il divario tecnico c’è. Cambio di modulo? Neanche per sogno. Un’altra intensità viene fuori perché c’è più tecnica, a livello di dati fisici loro li hanno peggio di noi, sono sicuro. Il percorso in Champions è per forza positivo, con più vittorie che sconfitte. Tornare in Champions l’anno prossimo è ai limiti dell’impossibile, in campionato non siamo al massimo. Vediamo cosa riusciamo a fare e a risalire“.
Il dott. Fabio Rodia fornisce un aggiornamento sull'infortunio di Ivan Provedel della Lazio, evidenziando un trauma distorsivo alla caviglia sinistra e la necessità di ulteriori accertamenti per determinare i tempi di recupero.
Al termine della sfida persa per 3-0 contro il Bayern Monaco in Champions League, Ivan Provedel, portiere della Lazio, ha espresso la sua delusione ma anche la determinazione a reagire. Parlando con i microfoni di SkySport, Provedel ha detto: “Fino al gol la partita era equilibrata, abbiamo avuto delle occasioni, forse è cambiato qualcosa e non siamo più riusciti a creare come prima. Non so dire perché, è andata così purtroppo e non me lo spiego.”
“Sull’1-0 eravamo in parità, è un peccato perché nonostante la superiorità tecnica loro, noi eravamo riusciti a giocare per segnare. Mi dispiace che non siamo riusciti a fare ciò che volevamo. Noi ci aspettavamo questo dal Bayern e dalla Champions. Loro magari hanno più qualità rispetto ad altri, però è vero che l’intensità che avevano era tanta roba.”
Provedel ha poi aggiunto: “Sono usciti i valori in campo e non siamo riusciti a rimanere in partita. Credo che tutto questo debba essere uno stimolo, la qualificazione agli ottavi ce la siamo meritata con le prestazioni. Tutto questo deve darci la consapevolezza che lavorando con intensità e qualità ce la possiamo giocare anche con grandi squadre. Il gol segnato resta solo un piacevole ricordo, mi dispiace davvero tanto non essere riuscito a fare di più”.
La Lazio ha concluso il suo percorso in Champions League all’Allianz Arena, sconfitta dal Bayern per 3-0 con le reti di Kane e Müller. Al termine della partita, le parole di Zaccagni ai microfoni di Mediaset riflettono la delusione della squadra: “Siamo delusi perché nel primo tempo dovevamo sfruttare qualche occasione che abbiamo creato. Dopo il loro gol abbiamo perso un po’ di fiducia e abbiamo perso questa occasione. Il calcio è fatto di episodi potevamo passare in vantaggio sullo 0-0 purtroppo non è andata così.”
Nonostante la delusione, Zaccagni si mostra fiducioso per il futuro: “Dobbiamo cercare di rimanere uniti, di guardare alla prossima partita e di portare a casa la vittoria”. La Lazio guarda avanti, consapevole che ci sarà sempre un’altra occasione per dimostrare il proprio valore.
La Lazio resiste quaranta minuti contro un Bayern poderoso per poi cedere. Sconfitta meritata contro un avversario decisamente superiore.
Lazio (4-3-3): Provedel 5; Marusic 4.5, Gila 6, Romagnoli 6, Pellegrini 6; Guendouzi 6.5, Vecino 5 (16′ st Cataldi 6), Luis Alberto 7 (35′ st Kamada S.V.); Felipe Anderson 7+ (30′ st Pedro 6), Immobile 4 (16′ st Castellanos 5), Zaccagni 6 (16′ st Isaksen 5+). All. Sarri 5+
La S.S. Lazio comunica che dalle ore 16:00 di martedì 5 marzo saranno messi in vendita i biglietti per la gara di campionato Lazio-Udinese, in programma lunedì 11 marzo alle ore 20:45.
Le due tariffe agevolate, Invalidi al 100% e Disabili in carrozzella, entrambi con accompagnatori, si potranno acquistare solo presso i negozi Lazio Style 1900.
TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO O EAGLE E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO ANCHE ON LINE CHE, IL TITOLO D`INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.
SETTORE
INTERO
INVALIDI CIVILI 100% e Accompagno (*)
RIDOTTO UNDER 16 (**)
RIDOTTO UNDER 14 (***)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE con hospitality
400 €
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Tribuna d’onore Sinistra
200€
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TRIBUNA MONTE MARIO TOP
75 €
45 €
45€
OMAGGIO
TRIB. MONTE MARIO LAT.
55€
32€
32€
OMAGGIO
TRIBUNA TEVERE GOLD
75€
45€
45€
OMAGGIO
TRIBUNA TEVERE TOP
60€
35€
35€
OMAGGIO
TRIBUNA TEVERE
40€
25€
25€
OMAGGIO
TRIBUNA TEVERE PARTERRE CENTRALE
38€
23€
23€
OMAGGIO
TRIBUNA TEVERE PARTERRE LATERALE
35€
20€
20€
OMAGGIO
TRIBUNA TEVERE NON DEAMB.IN CARROZZELLA
5€
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TRIBUNA TEVERE ACCOMPAGNO NON DEAMB.IN CARR.
25€
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CURVA NORD E MAESTRELLI
25€
14€
14€
OMAGGIO
DISTINTI NORD OVEST E NORD EST
25€
14€
14€
OMAGGIO
DISTINTI SUD EST
25€
14€
14€
OMAGGIO
Al costo dei biglietti online, verrà applicata una commissione di servizio pari al 3,80%.
(*) I biglietti ridotti Invalidi Civili al 100% e la Tribuna Tevere non deambulanti entrambi con accompagnatore, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900.
(**) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 01/01/2007.
(***) Tutti i ragazzi nati dal 01/01/2009 accompagnati da un genitore (o parente entro il 4° grado) in possesso di biglietto a pagamento, potranno accedere gratuitamente allo stadio ritirando in concomitanza alla prevendita dell’evento, l’apposito tagliando nominativo contestualmente al biglietto a pagamento dell’accompagnatore.
L’operazione potrà essere effettuata esclusivamente presso uno dei Lazio Style 1900 e, solo il giorno della gara, presso la biglietteria di Via Nigra. Clicca qui per leggere le indicazioni degli omaggi under 14.
I bambini di 4 anni nati dal 01/01/2019 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto presentando un documento di identità o la tessera sanitaria.
All’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.
Questi saranno i punti di accesso allo Stadio Olimpico per i possessori dei biglietti:
Via dei Gladiatori per i biglietti Media – Sponsor Hospitality – Tribuna D`Onore – Autorità e Tribuna Monte Mario;
Piazza Lauro De Bosis per i biglietti di Tribuna Tevere, Distinti Sud Est e Curva Maestrelli;
Via Nigra-Stadio dei Marmi per i biglietti di Tribuna Disabili in Carrozzella;
Piazza Piero Dodi per i biglietti di Curva Nord – Distinti Nord Est e Nord Ovest – Tribuna Tevere.
Si ricorda che chi acquista fisicamente un biglietto presso un punto vendita è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso (D.L. 8/2/2010 nr. 8).
Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.
Nella vendita libera il numero massimo di biglietti acquistabili da una singola persona è di quattro come da disposizioni dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. In questo caso è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.
CAMBIO NOMINATIVO
Sarà possibile fare il cambio nominativo dei biglietti e degli abbonamenti, (per questi ultimi sarà possibile farlo per tariffa corrispondente donna per donna – under per under ecc.) cliccando qui.
Solo ed esclusivamente il giorno della gara, dalle ore 16:45 sarà aperta la biglietteria presso il box di Via Nigra – Stadio dei Marmi – Sportello Biglietteria.
Presso lo stesso punto vendita, verranno rilasciati i biglietti Coni e FIGC ma solo ed esclusivamente il giorno della gara e solo dalle ore 16:45 alle 18:45 – Sportello Accrediti.
Per esporre uno striscione NON CENSITO DALL’OSSERVATORIO allo stadio, è obbligatorio presentare una richiesta entro 48 ore dall’evento. Clicca qui per scaricare il modulo per poi inviarlo alla mail: SLO@SSLAZIO.IT. Il richiedente verrà contattato solo in caso di esito negativo.
Termina con un secco 3-0 per i padroni di casa Bayern Monaco vs Lazio. Biancocelesti che provano a mettere l’intero pulman in porta dal primo minuto di gioco con Provedel che salva più volte il risultato e una Lazio che non va mai oltre la propria metà campo. Ciro Immobile spreca a tu per tu con Neuer davanti la porta, colpendo il pallone di testa fuori dallo specchio a pochi metri dalla porta. Un’occasione che ha portato successivamente in attacco i padroni di casa che, in fiducia trovano il primo gol con Kane. Il raddoppio arriva nell’ultimo minuto di recupero del primo tempo con Muller.
Nel secondo tempo, Lazio totalmente assente, Castellanos non tocca un pallone, Immobile uscito per infortunio e Kane che insacca dopo un miracolo di Provedel. Lazio fuori dalla Champions League.
Appuntamento con la storia. La Lazio domani sera affronterà il Bayern forte del 1 a 0 dell’ andata. Mister Sarri ha commentato così la gara in conferenza stampa:
La sua emozione nel vivere un appuntamento con la storia?
“Non ho grande emozioni. Qui bisogna arrivare coraggiosi e determinati. La partita sarà durissima, ne siamo consapevoli. Questo ci deve dare spirito di sacrificio e capacità di sofferenza. Nel calcio tutto è possibile. Non dobbiamo essere emozionati, ma incazzati“
Venite da due sconfitte, ma da due prestazioni diverse. Firenze un incidente di percorso?
“Non penso che ci sia qualcosa che non funziona, ma giochiamo tanto. Contro il Bologna abbiamo pagato il secondo tempo, a Firenze siamo arrivati stremati. Partite come quelle di domani ci danno esperienza. Per diventare sempre competitivi bisogna fare un percorso, ma non lo siamo ancora. Nell’ultimo periodo ho avuto delle sensazioni positive, abbiamo gli stessi difetti, ma continuo a vedere cose positive. Ho la sensazione che qualcosa sia cambiato nel gruppo”.
Dovete inseguire voi o farete voi il gioco?
“La strada più semplice per la qualificazione non esiste. Loro hanno una qualità smisurata e come tutte le squadre con giocatori di grandi qualità hanno facilità nel trovare il gol. Dobbiamo soffrire e morire nella fase difensiva, ma avere anche il coraggio di fare gol”.
Perché non abbiamo saputo un pensiero contro il Milan?
“Abbiamo fatto una grande partita, senza mai andare in sofferenza. Prima e dopo il gol abbiamo sfiorato la rete con Immobile. Fino all’1-0 non abbiamo mai subito. Abbiamo ingoiato un boccone amaro, ora spero che questo si trasformi in cattiveria”.
E’ contento di ricominciare dopo venerdì? Cosa vuole dire ai tifosi che saranno qua domani?
“Ringrazio i tifosi di essere venuti e spero si facciano sentire, così come spero che possano tornare a casa meno incazzati di come eravamo tutti venerdì sera”.
Si aspetta qualche cambio nel Bayern?
“Kimmich terzino e Davies che torna titolare sono cambi che ci possono stare. Il tedesco può fare otto ruoli con grande qualità. Chiunque giochi sono una squadra di grande qualità, questo è palese. Hanno anche giovani di grande livello qualitativo, quindi non ci preoccupiamo dei singoli”.
Quanto è importante una prestazione fisicamente e qualitativamente di livello?
“A livello di numeri fisici sto tranquillo, anche se non sono tutto. Io posso correre di più dell’avversario, ma se lui va 36 all’ora in una situazione decisiva vincono loro. Speriamo che ci lascino degli spazi, visto che attaccano con tanti giocatori. Possono fare male in ogni momento, ma qualche spazio lo lasciano. Dobbiamo essere bravi a uscire dalla prima linea di aggressione”.
Questa partita dirà qualcosa anche per il calcio italiano?
“Il calcio italiano ha passato un periodo di difficoltà, ma se guardo le partite degli altri campionati non mi sembra che la Serie A sia peggiore. Siamo un gradino sotto la Premier, ma non mi sembra rispetto agli altri. E’ chiaro che vi sono campionati che esprimo calcio di otto livello, ma quello medio non penso abbia niente da invidiare. Poi tra noi e il Bayern è normale che ci sia dislivello”.
Le condizioni fisiche della squadra? Cosa rappresenterebbe raggiungere i quarti nel suo percorso?
“Abbiamo dei giocatori che vengono da un periodo di inattività, il recupero non era di ottimo livello. Vecino e Rovella sono oggi due giocatori da spezzone da partita, in attesa di poterli allenare a fondo, anche se oggi fare allenamenti seri è impossibile, così come avere delle sensazioni sul recupero. Sul percorso in Champions? Pensiamo all’ora e mezzo da giocare contro di loro, se va male ti dico quanto sono incazzato, se va bene quanto sono soddisfatto”.
Conferenza stampa pre gara per il Bayern Monaco. I tedeschi devono recuperare il goal di svantaggio dell’ andata. A presentare il match è stato il tecnico dei bavaresi Tuchel. Queste le sue parole:
” Domani una finale per me? Io non credo. Non posso parlare per gli altri. Posso dire che nessuno ha più ambizione di me di vincere la partita di domani. La situazione è chiara per domani. Dobbiamo vincere con due gol contro una squadra italiana. Anche la pressione fa parte nel fare prestazioni ai massimi livelli. La pressione è necessaria per fare cose straordinarie.Speriamo che i tifosi e l’atmosfera ci diano la spinta per raggiungere l’obiettivo di vincere con due gol di scarto”
Prosegue ancora:
“La squadra sta ricevendo tanto supporto. Questo è il mio lavoro e la mia convinzione. L’ultima volta li abbiamo aiutati con un cambio di stile di gioco. Dobbiamo essere un po’ più aggressivi nelle nostre sfide.La squadra continuerà a ricevere supporto, soprattutto a livello è un momento in cui le cose sono dure. La voglia si vede chiaramente. Domani l’importante è esserci dal primo minuto, ci vuole pazienza. Si tratta di non frustrarsi, di non perdere la testa, di non aprirsi completamente. Perdere il nostro modulo contro il Friburgo significava dover affrontare molti contropiedi. Non abbiamo tempo da perdere. Abbiamo 90 minuti. Non vediamo l’ora di attaccare. Il tempo gioca a favore della Lazio. Abbiamo bisogno di un mix di lucidità e carica. Dovreste essere in grado di vedere fin dall’inizio che vogliamo segnare”.
L’Udinese ha subito un’altra delusione in casa, non andando oltre il pareggio contro la Salernitana. La corsa salvezza diventa sempre più in salita per la squadra friulana, che ha bisogno di punti per risalire qualche posizione e garantirsi una posizione più tranquilla in classifica.
Il tecnico Cioffi, al termine della sfida, ha parlato a DAZN esprimendo le sue sensazioni in vista del prossimo impegno contro la Lazio: “Con la Lazio mi aspetto una partita velenosa per gli strascichi arbitrali, ma sono fiducioso di un arbitraggio equo. Dovremo gestire le nostre pressioni, mentre loro proveranno ad alzare la tensione. Da qui a Roma abbiamo tempo di lavorare e ricompattarci”.
Sul fronte dei tifosi, Cioffi ha commentato i fischi ricevuti: “Dobbiamo accettarli, loro sono il motore per cui noi lavoriamo. Devono essere entusiasti di ciò che vedono, noi incassiamo e non vediamo l’ora di renderli fieri di noi”.
Marco Di Bello, arbitro di Serie A, sarà fuori per almeno un mese a causa del suo operato in Lazio-Milan. Questa è la seconda volta in stagione che il direttore di gara è costretto a fermarsi, dopo l’episodio di Juventus-Bologna e la mancata assegnazione di un rigore agli ospiti per un fallo netto di Alex Sandro su Ndoye.
Il secondo disastro arbitrale è arrivato durante la partita tra Lazio e Milan, una gara mal gestita e mai controllata dal direttore di gara. Anche Gianluca Rocchi, ex arbitro e ora osservatore, ha faticato a trovare spunti positivi. L’unico è stato il mancato assegnazione di un rigore alla Lazio dopo 12 minuti per un contatto tra Maignan e Castellanos. Secondo Rocchi, però, è stato giusto non concedere la massima punizione ai biancocelesti, e da lì in poi la gestione della partita è stata un disastro.
Le controversie arbitrali hanno sollevato polemiche e domande sull’impatto sulla Serie A. L’infortunio di Marco Di Bello e le sue prestazioni contestate contribuiscono a un dibattito sempre acceso riguardo al ruolo degli arbitri nel calcio italiano.
E’ un fiume in piena Lotito. Il presidente laziale dopo la scandalosa gara della terna arbitrale, ha parlato in conferenza stampa, annunciando decisioni drastiche. Questo il suo intervento integrale:
“Per colpire Lotito si colpisce la Lazio? Non sta a me fare dietrologie, ci stanno organi preposti che faranno le valutazioni del caso. Io se sto qui sto tutelando la squadra. Se fossero venuti gli addetti ai lavori avrebbero avuto un comportamento dialettico diverso. Io ho l’obbligo di portare avanti un comportamento in linea con il rispetto delle regole. Non entro nel merito delle dietrologie, il sistema avrebbe dovuto correggerle a monte. Se non è in grado di essere affidabile e terzo, chi subisce queste violenze si deve rivolgere in altre sedi.Abbiamo fatto una delibera votata all’unanimità con cui abbiamo chiesto di uscire dalla federazione perché non ci sono le condizioni per restare nel sistema. Ad oggi c’è la posizione unanime su quello che è stato deciso di fare, non c’è contentezza all’interno della Lega di Serie A. C’è un sistema in cui si mettono i soldi e qualcun altro decide per lei? No. Le riforme sono dettate per creare equità di comportamenti per chi partecipa al campionato, per fare questo deve essere in grado di incidere chi fa le norme. Se la maggioranza ce l’ha chi non porta i ricavi, non si può garantire affidabilità del sistema. Abbiamo fatto delle scelte per rendere trasparente il sistema, a oggi non è così. Per fare riforme servono i numeri e se tu non hai i numeri per farle, che ci stai a fare nel sistema? Come si possono cambiare così le cose? Allora si esce dal sistema, non ce l’ha obbligato nessuno a esserci. In premier danno incarichi a terzi e se non garantisci bene il servizio ti cacciano. Questo è l’aspetto politico, preso in considerazione nell’ultima assemblea. Poi c’è un aspetto diverso, quando il sistema non è più affidabile e non è più credibile,e subisci, ti rivolgi a chi è preposto per far rispettare le leggi portando situazioni specifiche per farle valutare.Io rappresento l’istituzione calcistica perché mi hanno votato e quella politica, mi metto in quest’ultima e quando un sistema non funziona mi metto nella posizione di risolvere il problema. Abbiamo l’obbligo di fare in modo che quando ci sono problemi vengano risolti, attraverso gli strumenti e gli organi giuridici preposti. Oggi non è stato un bello spettacolo sportivo, di aspetti valorizzi. Lo sport è il bene supremo, quando ci stavano le Olimpiadi si fermavano le guerre perché rappresentava una serie di valori fondanti della società civile. Oggi non c’è stato fair play, questa roba determina un vulnus sul sistema stesso. Io non devo tutelare situazioni. Sono presidente della Lazio da vent’anni perché ci ho messo i soldi, penso di farlo in modo corretto e trasparente mentre qualcun altro decide con i soldi degli altri.Alla squadra gli ho detto di pensare alla partita di martedì, ci sono incidenti di percorso dettati non dalla nostra volontà. Non posso rimproverargli nulla, ci hanno messo sudore cuore e lacrime. Sono usciti mortificati, defraudati,violentati è il termine esatto. Qualcuno oggi brinda perché ha vinto, auguri ai vincitori“.
Serataccia per i bavaresi all’Europa-Park Stadion! Il Bayern non va oltre il pareggio contro il Friburgo che si porta momentaneamente al nono in classifica. Decisivo il goal di Lucas Höler all’87′ che annulla il vantaggio bavarese e decide le sorti del match. Si scatena ancora una volta l’ira dei tifosi rossoblù che vorrebbero l’esonero dell’allenatore Tuchel anche se lascerà Monaco a fine stagione.
Dietro c’è lo Stoccarda, che può portarsi a quattro punti dai bavaresi, mentre davanti rimane imperterrito il Leverkusen che ha la possibilità di portarsi a dieci punti di distanza dal Bayern.
I bavaresi stanno vivendo un periodo non proprio positivo e la Lazio proverà a sfruttare le loro debolezze per provare ad accedere ai quarti di finale dellaChampions League. Va aggiunto però che anche i biancocelesti non arrivano alla sfida al cento per cento. Sarà una partita tutta da scoprire!
Le polemiche in Lazio vs Milan su Di Bello iniziano con un rigore non dato con Maignan che frana in area di rigore su Castellanos ma il vero scippo arriva con l’espulsione di Pellegrini a 10 minuti dalla ripresa del secondo tempo. Sempre Castellanos subisce una manata in volto sulla trequarti rossonera con tanto di sangue al volto, Di Bello si gira e vede, come da frame, l’attaccante biancoceleste per terra con le mani al volto. Da regolamento, un colpo al volto o in testa, il gioco deve essere fermato. Ma oltre a non fischiare, Pellegrini fa cenno di voler fermare il gioco mentre Pulisic, con un gesto ANTISPORTIVO, gli scippa il pallone costringendo il terzino biancoceleste a stopparlo in modo falloso. Qui arriva la rapina perchè l’arbitro, invece di interpretare il regolamento ( colpo al volto / testa ), decide di dare il secondo giallo a Luca Pellegrini per fallo tattico.
Marelli durante il commento su Dazn ha provato a difendere questa decisione parlando di un arbitro girato che non ha visto nulla. Ma qui se non è malafede….
Roma 21/05/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Hellas Verona / foto Image Sport
nella foto: Claudio Lotito
Claudio Lotitoè intervenuto ai microfoni di DAZN, dopo la sconfitta in casa contro il Milan, commentando l’orrenda prestazione di Di Bello:
“Quando le dinamiche del gioco assumono tali connotati, spetta ad altri enti valutare la situazione. La fiducia nel sistema è compromessa e, in assenza di affidabilità, è necessario rivolgersi a istituzioni esterne per risolvere tali situazioni sgradevoli. La vittoria dovrebbe derivare dal merito; oggi, a mio avviso, si è oltrepassato un limite che non dovrebbe essere varcato. Limiti inimmaginabili sono stati superati, e intervengo per evitare strumentalizzazioni delle parole. La nostra posizione sarà difesa nei contesti appropriati. Quando il sistema non riesce a garantire affidabilità, è fondamentale rispondere con azioni concrete anziché parole. Questa situazione persiste da troppo tempo, e ora è il momento di far valere la nostra posizione.
Non rivesto il ruolo di arbitro; chi assume tale responsabilità dovrebbe comprendere il delicato equilibrio tra giusto e sbagliato. Spesso, l’uomo fatica a percepire questo punto di equilibrio. Cerco di mediare, ma oggi non vi sono le condizioni per raggiungere un compromesso.
Non ho mai avuto contatti con l’arbitro Di Bello, e sebbene non lo conosca personalmente, ho osservato il suo operato. Credo che sia giunto il momento per la Lega di avere una gestione indipendente dal sistema attuale, poiché quest’ultimo non è in grado di garantire la correttezza comportamentale.
Non posso rivolgere critiche alla squadra; nonostante siano rimasti in nove, hanno lottato con determinazione. Nella vita, ci sono valori che dovrebbero essere sempre rispettati, e purtroppo, oggi, i principi dello sport come il rispetto delle regole e il merito sono venuti meno.
La mia relazione con Sarri non è basata su confronti dialettici, ma piuttosto su dialoghi mirati a unire anziché dividere con i collaboratori. Valuto le persone in base alle azioni e ai risultati. Se questi risultati derivano da fattori esterni, è necessario riconoscerli e agire di conseguenza.
Quanto a Sarri, posso confermare la mia fiducia in lui e nella squadra. Questa sconfitta è stata forzata, e guardiamo al futuro, ma è imperativo far rispettare le regole. È una storia annunciata, e sono consapevole delle istituzioni e dei mezzi necessari per intervenire. I tifosi devono avere fiducia nella correttezza della società, nonostante l’amarezza comprensibile. Il calcio è intriso di valori sportivi, ma oggi abbiamo assistito a una partita priva di essi. Non esprimo rimpianto per la sconfitta, ma con certezza affermo che quanto accaduto non deve ripetersi, né per la Lazio né per altre squadre.“
MILAN, ITALY - OCTOBER 20: AC Milan coach Stefano Pioli looks on before the Serie A match between AC Milan and US Lecce at Stadio Giuseppe Meazza on October 20, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Al termine della partita contro la Lazio, il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Un primo tempo complicato dove la Lazio si è chiusa bene, dovevamo far girare la palla velocemente. È stata difficile, abbiamo concesso poco e costruito poco nel primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo alzato il ritmo, gli episodi ci hanno concesso di andare avanti. Siamo stati compatti e dentro la partita.”
Pioli ha continuato analizzando gli episodi controversi della partita:
“Rigore? Non l’ho rivisto e non posso dare un giudizio. Espulsione Pellegrini? Credo che Pulisc sia un ragazzo corretto e ha rispettato il gioco del calcio. Se l’arbitro non fischia, gioca. È stato ingenuo l’avversario, ma non potevamo fare nulla di diverso. Perché Pellegrini non prende la palla e la butta fuori? Cristian non ha fatto un gesto antisportivo. In quella situazione li sul campo ha fatto quello che doveva fare, ha rispettato il regolamento”.
Pioli ha anche espresso le sue opinioni sull’arbitraggio:
“Arbitraggio? Difficile anche per l’arbitro. Mi sembra che si stia punendo eccessivamente, il calcio è uno sport di contatto e i mezzi falli e cartellini gialli si possono evitare”.
La partita tra Lazio e Milan, conclusasi con la vittoria dei rossoneri per 1-0 all’Olimpico, è stata segnata da una marea di polemiche legate all’arbitraggio di Di Bello. Le controversie hanno dominato l’intero match, con una serie di decisioni discutibili che hanno suscitato indignazione tra i tifosi e gli addetti ai lavori.
Ecco una rassegna degli episodi più controversi che hanno caratterizzato la partita:
PRIMO TEMPO
12′ – Primo episodio importante della partita. Frittata difensiva tra Florenzi e Maignan. Il portiere rossonero esce a cannone e dopo aver colpito il pallone travolge letteralmente Castellanos con la palla ancora in gioco e a disposizione. Di Bello fa segno che si può giocare e non viene aiutato nemmeno dal VAR. Le immagini parlano chiaro. Maignan tocca si prima la palla, ma poi frana addosso all’attaccante argentino della Lazio. Errore da atita rossa.
21′ – Altra scelta discutibile del direttore di gara che comanda una punizione dal limite per il Milan per un presunto fallo di Vecino su Loftus-Cheek. Il centrocampista uruguaiano, però, sembra aver toccato il pallone in scivolata con il ginocchio.
22′ – Ammonito Sarri per proteste.
30′ – Di Bello completamente in confusione. Non bastano gli errori con il fischietto, arrivano anche quelli di posizionamento. Il direttore di gara interrompe un clamoroso contropiede per la Lazio intercettando involontariamente.
38′ – Terzo fallo di Florenzi ai danni di Zaccagni. Non arriva il cartellino giallo che era più che meritato.
SECONDO TEMPO
50′ – Prima ammonizione sacrosanta per Pellegrini che interviene nettamente in ritardo su Pulisic lanciato in contropiede.
57′ – Di Bello espelle Pellegrini. L’errore non è tanto sul secondo cartellino giallo (il fallo del terzino biancoceleste è netto) ma per non aver interrotto prima il gioco per il colpo al volto subito da Castellanos. L’attaccante argentino era fermo a terra dolorante, ma l’arbitro fa finta di niente. Poi Pellegrini troppo ingenuo non mette fuori il pallone ed è costrette a spendere un altro fallo da ammonizione su Pulisic.
58′ – Ammonito Romagnoli per proteste.
60′ – Arriva finalmente il cartellino giallo per Florenzi dopo l’ennesimo intervento in ritardo su Zaccagni. Al quarto fallo arriva la sanzione, meglio tardi che mai.
70′ – Altro ammonito nel Milan si tratta di Adli. Netta la sua trattenuta ai danni di Felipe Anderson che stava conducendo il contropiede biancoceleste. Anche qui poteva essere il secondo cartellino per il centrocampista rossonero che a inizio ripresa aveva trattenuto fallosamente Guendouzi. Anche in quel caso Di Bello aveva lasciato correre.
76′ – Gol annullato al Milan per posizione di fuorigioco di Leao. Di Bello aiutato in questo caso dalla sala VAR.
77′ – Altro ammonito in casa Lazio. Si tratta di Immobile per proteste.
80′ – Giallo sacrosanto per Gabbia che atterra con un fallo il contropiede guidato da un instancabile Guendouzi.
84′ – Fioccano i cartellini gialli adesso. Di Bello non ha mai avuto in mano il match. Ammonito Theo Hernandez che falcia Isaksen lanciato a campo aperto e con tanto campo a disposizione.
90′ – Ammonito Hysaj.
94′ – Ennesimo episodio del match. Di Bello fischia un fallo molto generoso al Milan per una leggera spinta di Marusic su Leao. Il montenegrino esagera con le proteste, ma il direttore di gara non capisce il momento e gli sventola in faccia il cartellino rosso. Lazio in nove.
95′ – Ammonito Leao per fallo tattico.
97′ – Terzo rosso per la Lazio che chiude in otto uomini. A finire negli spogliatoi è Guendouzi che reagisce dopo la trattenuta evidente e reiterata di Pulisic. Proabilmente sarebbe bastato fischiare un po’ prima il fallo. Ammonito anche il numero 11 del Milan per il fallo.