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De Vrij va al Manchester United

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DE VRIJ

De Vrij non vestirà la maglia biancoceleste. Infatti, dall’Olanda arriva la notizia dell’accordo tra il Feyenoord e il Manchester United. Il portale SoccerNews.nlrivela che le due società hanno raggiunto un’intesa sul prezzo del cartellino del centrale Orange: la cifra si aggira tra i 7 e i 10 milioni di euro. Appena si concluderà l’impegno Mondiale, De Vrij volerà in Inghilterra per effettuare le visite mediche, ormai manca solo l’ufficialità. A Manchester, il difensore ritroverebbe Louis Van Gaal, attuale allenatore della Nazionale, che ha sempre spinto per il suo trasferimento ai Red Devils. Sfuma così il primo obiettivo (insieme ad Astori) della Lazio, accostata per molto tempo a De Vrij, ma che non ha mai raggiunto la cifra richiesta dal Feyenoord. Fuori uno.

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Prima fase Mondiali : Come hanno giocato i “Lazionali”

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klose

Si è chiusa la prima fase del Mondiale in Brasile che ha riservato piacevoli sorprese (Costa Rica, Algeria e Grecia in primis), conferme (il Belgio e le sudamericane) e cocenti delusioni (Italia e Spagna su tutte). Tre giornate intense che hanno visto in campo ben sette calciatori della Lazio. Qualcuno ha brillato, altri hanno mancato l’occasione e c’è chi ha svolto semplicemente il compitino. In quattro sono ancora in lizza per il titolo, mentre in tre hanno salutato anticipatamente la terra verdeoro. Analizziamo singolarmente le prestazioni dei calciatori biancocelesti.

ANTONIO CANDREVA – Il numero sei dell’Italia è partito alla grande. Prestazione maiuscola la sua contro l’Inghilterra, impreziosita da un assist al bacio per Balotelli. Antonio è stato il migliore in campo contro gli inglesi uscendo tra gli applausi di tutto lo stadio di Manaus al momento della sostituzione con Parolo.  L’esterno di Tor de’ Cenci viene confermato contro la Costa Rica, ma mostra notevoli passi indietro. Il laziale non ha lo stesso cambio di passo e delude le aspettative. La sorella ha rivelato che il giocatore ha giocato con qualche linea di febbre, ma non basta a giustificare una prova tanto opaca. Nella sfida decisiva contro l’Uruguay, Prandelli lo lascia in panchina per tutti i novanta minuti. La rete di Godin rispedisce gli Azzurri a casa anzitempo e il giudizio su tutta la Nazionale non può che essere negativo.

MIROSLAV KLOSE – Non esistono più parole per descrivere l’attaccante della Germania. Tenuto in panchina contro il Portogallo, Miro è sceso in campo nella ripresa sia contro il Ghana che nella sfida contro gli Usa. Contro gli africani gli sono bastati solo tre minuti per trovare in allungo la rete che gli ha permesso di raggiungere Ronaldo come miglior marcatore nella fase finale di un Mondiale. Tutto il mondo si è complimentato con l’attaccante della Lazio. Contro gli Stati Uniti entra in campo ad inizio ripresa al posto dell’amico Podolski. La punta capitolina lotta come un leone, fa tanto movimento ma sui piedi non gli capita una sola occasione. Adesso nel mirino c’è la rete numero sedici che lo porterebbe da solo in vetta alla classifica e, soprattutto, la conquista del Mondiale che sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera favolosa.

LUCAS BIGLIA – L’Argentina ha chiuso il suo girone a punteggio pieno grazie alle tre vittorie, sofferte, contro Bosnia, Iran e Nigeria. Nella squadra del ct Sabella ha trovato poco spazio Lucas Biglia. Il regista della Lazio, protagonista nella fase di qualificazione, ha messo insieme tre presenze, ma sono spezzoni di partita. Sette minuti contro la Bosnia, tre con l’Iran e due con la Nigeria, poco per dimostrare il proprio valore. Il selezionatore dell’Albiceleste gli ha preferito Gago e Mascherano, ma l’ex Anderlecht lavora duro e si farà trovare pronto se il ct dovesse avere bisogno di lui.

ALVARO GONZALEZ – Il Tata si conferma il solito lottatore indomabile. Parte in panchina nella prima sfida contro il Costa Rica, ma è tra i pochi a salvarsi nello scampolo di match che Tabarez gli concede. Il numero venti della Celeste ha superato la concorrenza partendo titolare nelle sfide con Inghilterra e Italia. Gonzalez ha dato tutto in campo con la solita grinta e caparbietà non cedendo nemmeno davanti alla stanchezza o a qualche acciacco. L’Uruguay affronterà ora la Colombia nell’ottavo di finale più equilibrato ed interessante che potrebbe far volare la Celeste.

EDDY ONAZI – Più che positiva l’avventura del centrocampista africano che è volato agli ottavi di finale con la sua Nigeria. Onazi ha disputato tutte le sfide da titolare al fianco di Obi Mikel formando una diga davanti alla difesa che ha permesso ai nigeriani di superare un girone complicato. Il mediano della Lazio continua a dimostrare una maturità importante per un ragazzo che compirà 22 anni solamente a dicembre. Su di lui sono molti i rumors di mercato che vorrebbero parecchi club di Premier e Bundesliga sulle sue tracce, ma il suo futuro potrebbe essere ancora in biancoceleste, dove le sue caratteristiche potrebbero essere molto utili.

SENAD LULIC – Eliminazione con qualche rammarico per la Bosnia dell’esterno laziale. La sua nazionale si candidava al ruolo di possibile sorpresa della manifestazione, ma ha pagato le sconfitte con Argentina e Nigeria nelle prime due partite, rendendo inutile il successo nell’ultima sfida contro l’Iran.  L’eroe del 26 maggio ha iniziato da protagonista assoluto fornendo l’assist ad Ibisevic per la prima rete nella storia della competizione per la Bosnia. Senad è stato il migliore dei suoi nel primo match, ma poi è andato calando un po’ come accaduto al compagno di squadra Candreva. Deludente la sua prestazione contro la Nigeria, con l’attenuante che Susic lo ha schierato arretrato sulla linea dei difensori, che lo ha visto uscire dopo un’ora di gioco. Nella terza giornata resta in panchina per tutta la gara chiudendo così la sua avventura brasiliana.

HELDER POSTIGA – E’ durato solo sedici minuti il Mondiale del centravanti del Portogallo. Paulo Bento gli concede una chance nella sfida contro gli Usa, ma un problema muscolare lo costringe ad abbandonare prematuramente il campo. L’attaccante lusitano aveva fame di rivincita dopo sei mesi vissuti ai margini con la maglia biancoceleste ed appena 139 minuti sul terreno di gioco. Sperava che con un torneo importante, la Lazio potesse riscattarlo dal Valencia, ma così non sarà.

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Lotito ai tifosi :” Dovete riconoscere che ci stiamo sforzando a rinforzare questa squadra “

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Ancora un comunicato stampa di Claudio Lotito. Questa volta l’argomento di discussione é il mercato:“In questi giorni, come ampiamente annunciato in alcune note stampa della settimana scorsa, la società Lazio sta lavorando per la definizione di alcuni acquisti di considerevole valore, sotto il profilo umano e professionale. Crediamo al potenziamento della squadra e ci stiamo muovendo con grande tenacia e convinzione affinche’ quella della prossima stagione possa essere una rosa capace di raggiungere grandi obiettivi.Mi auguro che i tifosi sappiano cogliere l’importanza del momento e possano supportare con il loro entusiasmo il conseguimento di questi successi, riconoscendo con onesta’ intellettuale la correttezza di chi intende passare dalle parole ai fatti”. Lo dichiara il presidente della Lazio Claudio Lotito.


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Di Padre in Figlio, Miro Klose :” Spero che i miei figli vincano con questa maglia “

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Condannato a segnare. Non è bastato il quindicesimo gol per eguagliare Ronaldo, il Fenomeno. No, Miro vuole di più, mira al gradino più alto, al trono dei numeri uno. Non fa per lui un record in coabitazione, ha già scalzato Gerd Müller, ora tocca al brasiliano. “Il titolo con la squadra è molto più importante del successo personale”, continua a ripetere l’avanti capitolino ai microfoni di kicker.de. Ma è ovvio che nei suoi pensieri ci sia la sedicesima perla. La mia preparazione in vista di una gara è maniacale, sia dal punto di vista atletico che mentale – prosegue. – Sono onesto, la panchina contro il Portogallo mi brucia ancora, sono venuto al Mondiale per giocare”

“Non sono arrabbiato, so che posso aiutare la squadra in qualsiasi momento, contro il Ghana si è visto. Sono consapevole che non posso più dare un mano ai miei compagni come una volta, ma adesso ho altre qualità e voglio vivere fino in fondo questo sogno”.

Poi scava nel passato, torna alla gestione Klinsmann: “Il mio livello è aumentato enormemente sotto la gestione di Jürgen Klinsmann. Così sono stato in grado di gestirmi meglio e acquisito le caratteristiche di un attaccante moderno, curando sia la fase offensiva sia quella difensiva. Klinsmann si era concentrato in particolare sull’accelerazione degli attaccanti: sprint, riposo, sprint, riposo. Al giorno d’oggi le punte fanno molto più movimento – dichiara Klose ai microfoni di sportbild -, non stanno ferme d’avanti. Di conseguenza, è necessario recuperare le energie nel minor tempo possibile“.

Infine volge lo sguardo al futuro, a Roma, ormai la sua città. Onorerà la casacca biancoceleste per una stagione ancora, poi si dedicherà a lavagnette e tatticismi. Non prima di vedere le sue giovani aquile all’opera: “Non vedo l’ora di andare allo stadio per vedere e sostenere dal vivo i miei figli Luan e Noah. Spero che vincano un torneo dopo l’altro con la Lazio”. Di padre in figlio.



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Morte di Ciro, i Romanisti si dissociano dai “razzisti”

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ilromanista Ritorniamo di nuovo sulla morte del tifoso napoletano e sull’articolo scritto ieri. Il mondo del web si sta stringendo intorno alla famiglia del partenopeo in un unico abbraccio. Fortunatamente i fuochi che infamano la sua memoria sono pochi (anche se non ci dovrebbero essere per niente al mondo). Questa mattina “ilromanista” è uscito con una primapagina tutta nera in segno di lutto. Ritornando a quello che dicevo ieri, i tifosi hanno diverse fedi ma l’amore per il pallone è una cosa comune. A prescindere dalla razza,dal colore, dalla zona di provenienza, la gazzetta romanista ha lanciato un segno significativo che dovrebbe far capire qualcosa a coloro che stanno infangando la memoria di chi non c’è più.
Intanto De Santis è stato spostato dall’ospedale per paura di rappresaglie da parte di alcuni tifosi napoletani.
Daniele De Santis trasferito all’ospedale Betolle di Viterbo

OMICIDIO VOLONTARIO – Con la morte di Ciro Esposito si è inoltre aggravata la posizione dell’ex ultras della Roma con una militanza attiva nel mondo dell’estrema destra, già detenuto con l’accusa di aver sparato al gruppo di tifosi napoletani in viale di Tor di Quinto Non più tentato omicidio, ma omicidio volontario la nuova ipotesi di reato contestata dal Pm, Eugenio Albamonte, titolare dell’inchiesta. Uno dei legali della famiglia Esposito, Damiano De Rosa, ha reso noto che l’autopsia sul corpo di Ciro sarà effettuata al Policlinico Umberto I di Roma.

“E’ STATO LUI” – Intanto riecheggiano le parole con le quali – come raccontato dallo zio di Ciro Esposito, il tifoso napoletano avrebbe riconosciuto in foto Daniele De Santis: “Mi ha sparato lui, mi ha sparato un chiattone”. Disposta l’autopsia la salma del giovane partenopeo partirà alla volta di Scampia dove è prevista la camera ardente per il saluto di migliaia di napoletani. Venerdì alle 16.30, si celebreranno i funerali nella piazza dei Grandi Eventi.

IL CORDOGLIO DEL CAPITANO – Francesco Totti, simbolo della Roma e stella del calcio italiano, ha espresso tutta la sua vicinanza alla famiglia Esposito: “Il dolore per la perdita di un figlio – ha scritto il capitano giallorosso sul suo sito – è la cosa peggiore che possa accadere a un genitore. Da uomo e da padre do un abbraccio ai familiari di Ciro”. Anche altri azzurri di oggi e di ieri, come Lorenzo Insigne, Fabio Cannavaro, Pepe Reina e Dries Mertens, hanno dedicato attraverso i social network, un messaggio al povero Ciro.

Daniele De Santis trasferito all’ospedale Betolle di Viterbo

IL ROMANISTA IN LUTTO – Nella mattinata di oggi il quotidiano Il Romanista, in segno di lutto per la morte di Esposito è uscito con una prima pagina completamente nera. A piè di pagina poche righe con le dichiarazioni della mamma di Ciro, “Adesso in nome di mio figlio nessuna violenza. Giustizia non vendetta”, e dei parenti, “Chi ha gestito l’ordine pubblico deve pagare”. Il quotidiano poi scrive: “Mentre l’Italia pallonara si occupa di Prandelli e Balotelli noi siamo con le parole di Malagò: l’unico dramma è la morte di Ciro”. “È il momento del lutto, del silenzio, del rispetto. E che sia mantenuto sempre”.

Romatoday



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La Lazio incassa dalla precedente Europa League 9,5 milioni di euro

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La Uefa ha reso noti gli introiti ottenuti dalle squadre impegnate nell’ultima edizione della Champions League e dell’Europa League. Tra le italiane,la Juventus guida la classifica con un ricavo di 50 milioni di euro conquistati fra l’una e l’altra competizione. Il Milan – unica squadra del Belpaese approdata alla fase finale della massima competizione europea – vanta un bottino pari a 37,5 milioni, preceduto dal Napoli con 38,6 milioni (ottenuti tra Champions ed Europa League). Cifre decisamente più basse per la Fiorentina (8,2 milioni per i viola) e per la Lazio che incassa 9,5 milioni di euro. La compagine biancoceleste è stata protagonista di una buona fase a girone in Europa League – che ha chiuso con un secondo posto – poi ha visto ben presto sfumare i suoi sogni europei nei sedicesimi di finale: col Ludogorets quel 3-3 al ritorno, dopo la sconfitta dell’andata, sancì il passaggio del turno in favore dei bulgari. Ben più importanti le cifre per le big d’Europa, sul gradino più alto inevitabilmente il Real Madrid – vincitore della Champions – che si è guadagnato la fetta più grande dei ricavi con 57,4 milioni. Alle sue spalle il Psg – 54,4 milioni per i parigini – e l’Atletico Madrid.

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Morte Ciro Esposito, Lotito fa lo sciacallo :” Servono stadi sicuri “

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FINE LOTITO

“La morte di Ciro Esposito ci spezza il cuore. In questo giorno di lutto la Società Sportiva Lazio è vicina alla famiglia e ai suoi cari, cui va tutta la nostra vicinanza. Dopo l’ennesimo dramma consumato in occasione di un evento sportivo, è altrettanto opportuno che le forze politiche ed istituzionali s’incarichino ora di elaborare un pacchetto di misure affinché gli stadi tornino ad essere luoghi sicuri e di partecipazione positiva, lontani anni luce dai messaggi di odio e di vendetta,da cui la stessa famiglia di Ciro ha preso nettamente le distanze“. Queste le parole del presidente della S.S. Lazio, Claudio Lotito.

Ci saremmo volentieri risparmiati il “nostro” giudizio sul comunicato quotidiano, ma non si può proprio chiudere la bocca di fronte alla sfacciataggine di Lotito. Ormai va oltre ogni limite, supera la comune decenza. Non si tratta d’essere prevenuti, ma ravveduti: come si fa a invocare “misure” – cioè norme – delle istituzioni per “stadi più sicuri” nel giorno della morte di Ciro Esposito? Il presidente sa bene come gli scontri colpevoli del tragico evento siano avvenuti altrove: viale Tor di Quinto. Che c’entra quindi l’Olimpico? Sì, è il momento di pensar solo male.

Perché c’è il dolore di una famiglia, che non può certo essere strumentalizzato in questo frangente per parlare di “impianti di proprietà”. Tema che batte fortissimo nel cuore di questo presidente affranto. Non solo: dov’era Lotito il giorno dell’omicidio di Gabriele Sandri? Non riusciva a scrivere o dire nulla senza l’aiuto della pr Macchioni? E all’Agenzia delle Entrate, quando vennero massacrati i laziali? Se questo (quanto steso nell’ultima nota) era il modo in cui avrebbe parlato, rimpiangiamo il silenzio.

Cittaceleste.it



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La Nord risponde ai comunicati di Lotito :” Solo chiacchiere “

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Dinamo Kiev-Lazio, tifosi biancocelesti pronti ad Amburgo: settore ospiti sold out

libera la lazio curva nord laziali

Lotito ci riprova, ostinatamente e con l’ obiettivo di ricucire il rapporto lacerato con i tifosi. È indirizzato a loro, in particolare al settore più caldo, l’ultimo comunicato: «Abbandoniamo i rancori del passato anteponendo i colori biancocelesti e l’amore per la Lazio alle avversità emerse negli ultimi anni. Aiutiamo insieme la squadra: la Curva Nord torni a essere il dodicesimo uomo in campo». Per la prima volta, dunque, Lotito si rivolge direttamente al nucleo del tifo organizzato. 

La Nord per ora non indietreggia: «Questi messaggi non ci interessano. Le parole al momento non sono supportate dai fatti e noi aspettiamo ben altro», il pensiero degli ultrà, riportato da Repubblica questa mattina.

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Quando i colori sovrastano la persona

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ciro Sono passate poche ore dall’ultimo bollettino medico di Ciro, il tifoso napoletano brutalmente colpito da un colpo di pistola prima del match Fiorentina- Napoli (finale di coppa Italia svoltasi all’Olimpico).Il ragazzo è stato dichiarato clinicamente morto per via dei suoi peggioramenti (infezione polmonare). Lo staff di Since1900 va oltre i colori e si stringe alla famiglia di Ciro dando le nostre più sentite condoglianze.
Condoglianze che non vengono mostrati da tutti.
Chi naviga sui social network sa che ci sono troll o persone che vogliono farsi “grandi” lanciando segnali di razzismo (ognuno è libero di far ciò che vuole) e di infamità sulle persone morte. Ricordiamo tutti quando morì il nostro Gabriele Sandri, dove tutte le tifoserie del mondo si sono stretti alla famiglia di Gabbo ma ci furono dei piccoli focolari dove persone di “merda” insultavano la sua persona anche dopo la morte. Purtroppo ci sono persone che riescono a mettere la fede o l’etnia di una persona davanti alla vita. Ci son persone che esultano alla morte di Ciro così quando morì il nostro tifoso:
Ciro.
L’infamia delle persone a volte supera la loro intelligenza (il più dei casi). Con la speranza che certe affermazioni pubbliche o insulti verso chi non c’è più, vengano al più presto punite, noi ci auguriamo che il “Pallone” divenga una festa per lo sport e non una faida tra poveri.



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Academy, la Roma inizierà a Settembre

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as roma scuola calcio

Ma quale “Academy Bob Lovati”? Il progetto, presentato (a parole) il mese scorso a Formello, è solo sulla carta. E mentre la Lazio, o meglio Lotito e Tare, festeggiano qualcosa che non esiste (e chissà quando vedrà la luce), la Roma fa sul serio e dà vita alla sua scuola calcio.Bruciando, ancora una volta, i cugini biancocelesti. E vincendo, ancor prima che inizi il campionato, il suo secondo “derby estivo”. Il primo è stato quello della frequenza radio 100.7, perché i proprietari di VOXON Radiohanno deciso di togliere la frequenza alla Lazio (che l’aveva in affitto) e venderla alla Roma. L’esordio nell’etere è fissato per il 15 luglio. Un bello smacco per il presidente biancoceleste, per il diesse albanese e per Stefano De Martino, che non è soltanto il responsabile della comunicazione della Lazio ma anche l’editore della trasmissione “Lazio Style Radio”. Adesso, a breve (fine settembre), nascerà la prima scuola calcio della AS Roma 1927, nell’impianto “Giulio Onesti” dell’Acqua Acetosa. Il motto è “Indossa la storia”. E, in questo caso, non si tratta soltanto di uno pseudo-progetto, ma di una programmazione societaria, seria, che vuole realmente investire sul futuro e sull’immagine della squadra giallorossa. Che dopo la conquista del secondo posto in campionato, punta a vincere qualcosa di importante. La scuola calcio della Roma è riservata ai ragazzi nati dal 2003 al 2009. Le iscrizioni, a numero chiuso (che partiranno dal 30 giugno), sono subordinate ad un test di ingresso, effettuato da tecnici specializzati AS Roma, che determinerà il numero dei partecipanti. Per iscriversi al test occorre inviare una mail a scuolacalcio@asroma.it.

Nella Capitale ci sono due squadre. Una, la Lazio, affranta e abbattuta per colpa delle persone che la gestiscono, prigioniera del dispotico Lotito; l’altra, la Roma, che ha invece le idee chiare e che, con l’ingresso in società come partnership del calibro di Nike e Volkswagen, pensa sempre più in grande.

Conoscendo il permalosissimo presidente laziale è certo che avrà preso malissimo la notizia della scuola calcio giallorossa. Intanto, iniziano già a circolare le voci sul perché la scuola calcio biancoceleste, che esiste da molti anni, sia stata “spodestata” e spostata dall’Eur al campo “Gentili” alla Giustiniana. Lotito non avrebbe più pagato l’affitto dei campi.

E tanto per continuare a farsi del male arrivano anche le polemiche sul progetto-fantasma “Academy Bob Lovati” (tra l’altro, l’ex portiere, quando era ancora in vita, è stato cacciato da Formello proprio da Lotito stesso). “Non è stato mai presentato alcun progetto da parte della Lazio”. A sbugiardare  Lotito, è direttamente il sindaco di Formello Sandro Celestino, in un’intervista esclusiva rilasciata a “Città celeste”(http://www.dailymotion.com/video/x20614m_parla-il-sindaco-di-formello_sport). Il sindaco  ha anche aggiunto che si tratta di un progetto che, non solo va valutato tecnicamente, ma anche portato in Consiglio Comunale. Serve ancora, insomma, una delibera del massimo organo decisionale della città, che dovrà esprimersi con un voto”.

La realtà dei fatti, dunque, è che, ad oggi, non c’è nulla. Aria fritta servita su un bel piatto d’argento come fosse il progetto del secolo. Un college, una biblioteca, una sala studio, sei campi di calcio per i giovani. Parlava di questo Lotito come un qualcosa già avviato sulla strada giusta. Lo stesso Lotito che ha subito minacciato di querelare il sito che ha pubblicato questa notizia. Peccato però che su “Città Celeste” è stata pubblicata per intero l’intervista al sindaco Celestino e le sue parole non possono essere fraintese.

La frittata è fatta, anche se Lotito ha voluto contattare direttamente il sindaco di Formello ai microfoni di Lazio Style sulle frequenze, ancora per poco, di 100.7. “Costringendolo”a ridimensionare un pò le sue dichiarazioni. “Tra il Comune di Formello e la Lazio c’è grande sinergia. L’Academy è un progetto importante e stiamo collaborando per renderlo realtà”. Ma ormai, a credere al presidente, sono rimasti davvero in pochi.

ULTIMARIBATTUTA



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Il Sindaco di Formello gela Lotito :” Non ha presentato nessun progetto “

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academyROMA – “Un college, una biblioteca, una sala studio, sei campi di calcio per i giovani”, urlava al mondo Lotito lo scorso 26 maggio. Un anno prima alzava al cielo la Coppa Italia della storia. Un mese fa si beatificava con un trofeola nascita della “scuola della lazialità”, la prima in Italia – al momento trasparente. Benvenuti nell’Academy che non c’è: “No, non ci è stato presentato alcun progetto”, tuona il sindaco di Formello, Sandro Celestino. Ha incontrato Lotito, prima dell’inaugurazione, lo aveva pure diffidato dal presentare una struttura senza alcuna fondamenta: “Peraltro si tratta di un progetto che, non solo va valutato tecnicamente, ma anche portato in Consiglio Comunale. Serve una delibera del massimo organo decisionale della città, che dovrà esprimersi con un voto”, racconta in un’intervista esclusiva a Cittaceleste.it il primo cittadino.

RICHIESTA DI PARCHEGGI – Ma quale “prima pietra”. I lavori inizieranno davvero nell’estate del 2015? “A noi non hanno dato alcuna scadenza”. Non c’è traccia di piantine, ma solo un disegno nell’aria. Che potrebbe incontrare pure qualche scarabocchio: “L’aumento del carico sull’attuale centro sportivo non dev’essere un ostacolo alla viabilità e un problema per i quartieri intorno. Quando riceveremo la proposta di piano, dovremo ragionare sulle migliorie della circolazione attorno alla struttura, per evitare che gli abitanti di Prato Roseto e case Bianche siano ostaggio dei tifosi che parcheggiano ovunque, che – in occasione di partite importanti – impazzisca lo svincolo. In questo senso c’interessa il progetto perché deve contribuire a risolvere alcuni problemi”.

NIENTE VINCOLI AMBIENTALI – Per fortuna, nessun vincolo ambientale alla costruzione: “Il complesso sportivo della Lazio non è all’interno del parco di Veio – spiega Celestino – altrimenti, stando le norme di salvaguardia ambientali del Parco attuali, non sarebbe stato possibile immaginare uno sviluppo in termini di volumetrie, tribune e spogliatoi”. Si parla di una club house riservata a 35 giovani calciatori, che saranno sempre seguiti da uno staff di professori e istruttori qualificati. Un istituto in stile Premier (United, Chelsea, Arsenal, City ed Everton), di cui si vanta di continuo anche il ds Tare: “Una volta creata la struttura dell’Academy, punteremo sul bacino di Roma e dell’Italia”. Basta fughe, i talenti già volano felici a “Formello che non c’è”.

CITTACELESTE



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Lotito tende la mano ai tifosi :” Tornate ad essere il 12° uomo in campo “

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LOTITO

“È nel pieno interesse della società metter su una squadra competitiva in grado di ottenere grandi risultati. La dirigenza sta operando 24 ore su 24 sul mercato continuativamente e diversi obiettivi già sono stati centrati, dimostrazione di un nutrito impegno che vuole riportare il club ai massimi livelli in Europa. Eccolo l’ennesimo comunicato di Claudio Lotito, riportato da Repubblica.it. “Nei giorni scorsi – prosegue – ho lanciato un appello molto chiaro alla tifoseria: abbandoniamo i rancori del passato anteponendo i colori biancocelesti e l’amore per la S.S.Lazio alle avversità emerse negli ultimi anni. Spingiamoci oltre l’ostacolo, aiutiamo insieme la squadra a risalire la china. La Curva Nord  torni ad essere il 12esimo uomo in campo”.



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Dal 15 Luglio Lazio Style non trasmetterà più sui 100.7

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Addio 100.7, Lazio Style Radio si prepara a salutare la frequenza che l’ha ospitata sin dal gennaio del 2011. Sì, perché come riportato dal Messaggero, il 15 luglio è la data che segnerà la fine del matrimonio tra il club capitolino e l’ex Voxson Vintage Radio, comprata dalla Roma per 3,6 milioni. La Lazio si guarda intorno, valuta altre due frequenze su base regionale, ma c’è il rischio che la radio ufficiale dell’Aquila resti in silenzio per qualche giorno. “Dalla prossima settimana ci saranno novità che non voglio anticipare riguardo aspetti della comunicazione biancoceleste”, aveva dichiarato il 5 giugno scorso il Responsabile della Comunicazione per coprire le voci di un possibile scippo da parte della Roma della frequenza in cui trasmette Lazio Style Radio. Già, noi siamo stati i primi (sorvoliamo sui dati di ascolto…), ma per risparmiare la frequenza l’abbiamo presa in affitto fino al 2016. La Roma, invece, ha deciso di fare la radio e di investire seriamente, quindi ha bussato alla porta del proprietario della frequenza e si è di fatto comprata la frequenza, estromettendo la Lazio che, nella migliore delle ipotesi, diventerebbe affittuaria della Roma. Invece, pagate le penali previste dal contratto, i nuovi proprietari staccheranno la spina alla Lazio e da settembre sulla frequenza dei 100.7 a trasmettere sarà la Radio della Roma

A Roma si dice: “Attento a sputà in cielo, che poi te torna in faccia”. In realtà il detto originario è napoletano, ma poco cambia, perché il significato è sempre lo stesso. Ma lo capiscono in pochi a quanto pare, soprattutto dalle parti di Formello. Basta pensare alla storia di LAZIO STYLE RADIO, dipinto da anni come il fiore all’occhiello della società, che tra 20 giorni esatti sarà sfrattata dalla frequenza dei 100.7, perché i proprietari di VOXON Radio hanno deciso di togliere la frequenza alla Lazio e cederla alla Radio della Roma che farà il suo esordio nell’etere il 15 luglio, vincendo il primo derby della stagione. Un vero e proprio schiaffo in faccia a chi con fare borioso si vantava di aver inventato la Radio di proprietà, dopo la rivista e insieme alla televisione.

Ma perché la Lazio è stata sfrattata nonostante un contratto fino al 2016? Semplice, perché non pagava regolarmente. E questa volta Lotito c’entra ma solo in quanto presidente della Lazio e quindi responsabile della scelta fatta all’origine, ovvero appaltare di fatto tutta la parte editoriale della comunicazione della Lazio ad una società di Stefano De Martino. Già, perché il “loquace biondino” non è solo il “direttore” di rivista, televisione e radio ufficiale, ma è anche l’editore. La Lazio paga la sua società e lui deve pagare le spese. O meglio, dovrebbe. Sì, perché a quanto pare sarebbero stati proprio i ritardati pagamenti a consentire ai proprietari della frequenza in cui va in onda Lazio Style Radio a strappare il contratto (con la giusta causa della morosità), pagando una piccola penale. Questa è la realtà. La Roma, infatti, al contrario di quanto si era detto arrivando a parlare addirittura di “tentativo di scippo”, non ha acquistato la frequenza (i costi di una frequenza a Roma variano due 2 ai 3 milioni di euro), ma l’ha presa solo in affitto. Come ce l’aveva la Lazio.

Rilette oggi, fanno sorridere le dichiarazioni boriose rilasciate il 5 giugno scorso ai microfoni di Lazio Style Radio da Stefano De Martino il giorno in cui dalle colonne de “Il Tempo” fu annunciato lo sfratto che si consumerà il 15 luglio.

“Mi viene da sorridere se penso a come due anni fa fu accompagnata l’idea della radio ufficiale per un club; la Lazio è stata la prima società in Italia. Ripenso a ciò che mi dissero e dall’altra parte leggo la volontà di chi arriva secondo in un aspetto come questo. La Lazio ha anticipato questo importante tipo di percorso; mi compiaccio molto: significa che anche lì abbiamo anticipato i tempi dando soluzioni nuove, non può che farci piacere. Ma ovviamente i nostri nuovi disegni e progetti non li sveliamo oggi. La volontà però, è sempre quella di fare qualcosa di più rispetto al giorno prima, la volontà di migliorare e mai di tornare indietro, anche nel settore delle comunicazioni. Su quanto detto da ‘Il Tempo’ non aggiungo nulla, perché ci sono aspetti contrattuali che non mi permettono di farlo. Ma sicuramente ci saranno delle novità importanti. Se abbiamo fatto un gradino, c’è la volontà di farne altri due. Dalla prossima settimana ci saranno novità che non voglio anticipare, riguardo aspetti di comunicazione. Poi, beh, immagino che dopo la sconfitta di ieri del derby(quello Primavera, ndr)vengano usate delle sfumature giornalistiche particolari… Ma non c’è bisogno tranquillizzare il popolo biancoceleste, arrivai nel 2008 e abbiamo iniziato un percorso che è solo a metà di quanto previsto. Oggi la priorità è il mercato, una prima squadra da costruire dopo una stagione deludente per il piazzamento. C’è una grande volontà nel fare questo, lo abbiamo sottolineate a questi microfoni. Anche se dall’esterno spesso può sembrare che si preferisca tralasciare certi aspetti per incensarne altri, mi sembra che in questi due anni abbiamo mantenuto un buon equilibrio.

Noi siamo i più fichi, noi siamo arrivati primi, noi famo, noi dimo… BLA, BLA, BLA. La realtà è che di settimane da quel giorno ne sono passate quasi tre, che l’unica novità che si è vista a livello di comunicazione nel mondo Lazio è stata l’avvento sulla scena di Monica Macchioni, la guru scelta da Lotito per rifarsi l’immagine. Con De Martino sparito o quasi dalla circolazione. Prima li scriveva lui i comunicati di Lotito, ora li scrive una professionista del settore, che ci azzecca poco o niente (anzi, assolutamente nulla) con il mondo del calcio e il linguaggio che può far presa sui tifosi (specie su quelli laziali che oramai vedono Lotito come il nemico numero uno della Lazio). E se possibile questo è un ulteriore schiaffo per il loquace e borioso biondino, che con questa storia della radio ha mandato su tutte le furie Lotito, che di tutto aveva bisogno in questo momento meno che di un danno d’immagine e di un assist fornito a chi contesta lui e la gestione della società. Perché se  vero che non è colpa di Lotito se la società di De Martino non ha pagato regolarmente i proprietari della frequenza su cui trasmette Lazio Style Radio, è altrettanto vero che a scegliere di affidare al“biondino” l’appalto dell’intero progetto editoriale targato Lazio è stato Lotito.

Comunque, Lazio Style Radio non morirà. Forse sparirà per qualche giorno in attesa di trovare una nuova casa, ma il danno è stato comunque fatto, perché farsi soffiare dalla Roma la frequenza  usata dalla radio ufficiale (nata nel 2011), non è certo una bella immagine per chi si vanta di aver creato un grande progetto editoriale arrivato solo a metà dell’opera. E c’è poco da vantarsi comunque di questo progetto, perché a livello di numeri e di entrate i dati sono disastrosi. La rivista non arriva a 100 abbonati (si, avete letto bene CENTO…), il canale su SKY sta perdendo abbonati (perché ancora prima di disdire per protesta contro la società il pacchetto calcio i tifosi hanno disdetto il pacchetto LAZIO STYLE CHANNEL) a rotta di collo e la Radio a livello di entrate pubblicitarie faticava a mantenersi in vita. Tanto è vero che i ritardati pagamenti avrebbero portato poi allo sfratto.

Ma visto che chi va con lo zoppo impara ben presto a zoppicare, come Lotito anche De Martino si guarda bene dal fare pubblicamente un “mea culpa” per questo schiaffo in faccia che ha fatto prendere alla Lazio dalla Roma. No, meglio provare a buttarla in caciara, vantarsi di un derby Primavera vinto, parlare di “mercato come priorità della società” per gettare fumo negli occhi, visto che quello che riguarda la costruzione della Lazio squadra del futuro ci azzecca come i cavoli a merenda con la situazione attuale e il destino futuro di Lazio Style Radio. Per il semplice motivo che, come dicevamo all’inizio, il progetto editoriale della comunicazione Lazio è stato dato in appalto ad una società di proprietà di De Martino. Quindi è lui in prima persona che deve rispondere di quello che succede con televisione, radio e rivista. Non Lotito e la Lazio. Perché è troppo facile pretendere di prendersi tutti i meriti se e quando le cose vanno bene e poi scaricare su altri le responsabilità quando le cose vanno male o buttarla in caciara come è stato fatto quando si è sparsa la voce dello sfratto di Lazio Style Radio. Perché prima o poi, tutto torna indietro. Anche e soprattutto gli sputi lanciati in aria…

LALAZIOSIAMONOI E LAZIOMILLENOVECENTO



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Klose non s’accontenta :” Ronaldo, ti supero “

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KLOSESono passati due giorni, da quella zampata. Ma il mondo è ancora inchinato, in doveroso omaggio. Lui invece ha rimesso la testa a posto, dopo essere tornato a vedere il mondo capovolto. Una capriola, la quindicesima in un Mondiale. Record di Ronaldo? Raggiunto. Ora, non rimane che staccare il Fenomeno. Miro Klose si gode un bottino storico, è lui l’uomo del momento. Ma non si adagia sugli allori, non l’ha mai fatto. Guarda avanti, il panzer. Da questa Coppa del Mondo chiede di più: “Voglio segnare almeno tre gol. E poi vincere la coppa con la sua Germania, ovvio. Il sito ufficiale della Federcalcio tedesca ha intervistato il campione tedesco della Lazio, tanti gli spunti interessanti che vi proponiamo integralmente.

Hai eguagliato il record di Ronaldo: quanto conta per te aver centrato questo traguardo?
Chi mi conosce sa che negli ultimi mesi il mio primo obiettivo era disputare la mia quarta Coppa del Mondo. Ho alle spalle un anno complicato, in cui ho affrontato parecchie difficoltà. Aver raggiunto questo obiettivo è una grande conferma per me. Il fatto di aver eguagliato anche questo record, naturalmente, è una soddisfazione in più. Venti partite, 15 gol: non male. Più dei miei obiettivi personali, per me conta la squadra. Se posso aiutare i miei compagni, ci sono sempre.

Questo record ti rende già soddisfatto?
Assolutamente no. Il mio obiettivo è di essere lì in testa da solo. Non ho ancora completato l’opera, mentirei se dicessi il contrario. Sono un attaccante, per questo voglio sempre segnare. E naturalmente cercherò di mantenere questo record il più a lungo possibile. So quanti attaccanti talentuosi ci sono in giro, ma so anche quanto sia difficile raggiungere questi obiettivi, proprio per il livello che caratterizza i Mondiali.

Che traguardo vuoi fissare al termine dei Mondiali: 16, 17, magari 18 gol?
Prima di una competizione così importante, un attaccante si ferma un attimo e pensa a quali obiettivi poter raggiungere. Prima del Mondiale mi sono ripromesso di segnare almeno tre reti. Se poi dovessero essere di più, non mi dispiacerebbe!

Chi potrebbe insidiare il tuo record è Thomas Müller…
Assolutamente sì. Vedo Thomas ogni giorno e mi rendo conto delle qualità che ha. Senza ombra di dubbio ha tutto quello che serve per segnare altri gol. Ha la fortuna di essere sempre in forma in questi tornei. È davvero un grande attaccante.

Raccontaci il tuo goal contro il Ghana…
Ero appostato lì per sfruttare l’angolo. Prima ho pensato di andare di testa, ma poi qualcosa mi ha detto di muovermi e andare sul secondo palo. Questo istinto mi ha portato fortuna, perché poi in quella zona è arrivato il pallone. Devi avere il fiuto per capire dove potrà arrivare il cross. Ho intuito dove posizionarmi e non sono andato oltre la linea dei difensori.

A cosa hai pensato quando sei entrato in campo?
A nulla. Ero ottimista, perché sapevo che avremmo ottenuto in un modo o nell’altro quel gol. Abbiamo avuto la nostra possibilità e l’abbiamo colta.

Avevi già deciso di festeggiare con la capriola?
No, tutto è stato spontaneo. Non so cosa mi abbia spinto a farla. Avete anche potuto vedere quanto fossi del tutto fuori allenamento…(ride, ndr).

Puoi spiegare perché spesso gli attaccanti fanno meglio in Nazionale che nelle squadre di appartenenza?
Faccio parte di una squadra, quindi se gioco bene è merito dei miei compagni. Molti obiettivi li ho raggiunti solo perché avevo una buona compagine alle spalle. È tutto determinante, non basta solo il fiuto del gol. Per un attaccante è fondamentale la qualità dei giocatori che ti sono vicino.In Nazionale di qualità ce n’è tanta.

In questa Coppa del Mondo si sono visti già tanti gol. È il torneo degli attaccanti?
Sì, credo si possa definire così. Abbiamo già visto tante segnature, forse perché le temperature sono veramente proibitive, si spendono molte energie. Per un difensore diventa estremamente difficile marcare un attaccante che entra al 60′ o al 70′, che ha ancora tante energie.

Come valuti il torneo della Germania ad oggi? Disillusione dopo l’euforia? Oppure quattro punti dopo due partite è un bottino abbastanza soddisfacente?
Il nostro obiettivo è sempre quello di ottenere tre punti e vincere il girone. Affrontiamo ogni partita con questa ambizione, ma è ovvio che non possiamo vincere ogni partita 4-0.

Nel 2010 avevi affermato che quello sarebbe stato il suo ultimo Mondiale. A quanto pare ti sei sbagliato. Sei proprio sicuro che questa sarà la tua ultima Coppa del Mondo?
Sono sicuro (ride, ndr). Questa volta lo sono davvero. Nel 2010 ero sincero, non avrei mai pensato di arrivare in Brasile quattro anni più tardi. Ma nel calcio gli anni passano in fretta, quando al termine della stagione c’è un Europeo e o un Mondiale, subentrano motivazioni extra. È stato così per questi Mondiali, ma nel 2018 non ci sarò, è impossibile.

Quale è il gol più importante, dei 15, che hai segnato?  I più importanti sono i due che ho fatto contro l’Argentina nel 2006. Erano i quarti di finale, si giocava all’Olympiastadion di Berlino.

Lascerai il Brasile con malinconia, qui muoverai i tuoi ultimi passi sul grande palcoscenico…
Adesso vogliamo vincere contro gli Stati Uniti, poi inizierà la fase a eliminazione diretta. In queste partite tutto può succedere. Cercherò di godermi ogni secondo, e se andrà bene, avrò altre opportunità. Non siamo ancora alla fine, il Mondiale è appena iniziato.



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De Martino sulla contestazione :” Prevarrà l’amore per i nostri colori “

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de martino

Ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 è intervenuto il responsabile della comunicazione della Lazio Stefano De Martino. Queste le sue parole.

Su Basta
È arrivato un bel giocatore, importante, che si è fatto valere in questi campionati disputati in Italia. Lo accolgo con grande entusiasmo, abbiamo pranzato insieme a lui e Tare e sembra davvero un ragazzo con le idee chiare e sa di essere arrivato in una società importante come la Lazio. Nei suoi occhi ho visto la consapevolezza e la voglia di fare bene. Le formalizzazioni verrano fatte con i tempi e con i modi di una società quotata in borsa. Poi verrà formalizzato e presentato in conferenza stampa. Fino a che non viene formalizzato il contratt0 non possiamo far parlare nessuno. Non è intervenuto nemmeno da noi e avremmo potuto farlo.

Sul mercato
Sarà lungo, interessante e abbiamo tanti spunti che stiamo seguendo.

Su Candreva
Lotito è  stato chiaro nei comunicati rilasciati. Candreva non è sul mercato, lo abbiamo riscattato e non abbiamo intenzione di metterlo sul mercato. Ovviamente nel calcio tutto può accadere ma il presidente è stato piuttosto chiaro. La chiarezza è stata fatta, era necessario farlo, ma ovviamente si accavalleranno tante voci su tanti giocatori fino alla fine del calciomercato. Ricordo, però, quando venne acquistato: accadde il putiferio, tutti dicevano che avevamo preso un brocco e il giocatore fu massacrato, ma non dai tifosi, dalla stampa. Ricordo che ebbe problemi addirittura a entrare a Formello e già allora dissi che serviva equilibrio, è necessario dare a tutti il tempo e la possibilità di mostrarsi e far vedere chi è. Candreva venne massacrato quando arrivò a Formello, ma i tifosi lo hanno preso per mano e lui è esploso.

Sul ritiro
Ci sarà il ritiro sui Lazio Style Channel e sarà pubblico per i nostri utenti. Sarà il settimo anno consecutivo che andiamo ad Auronzo e i tifosi potranno viverlo per intero dalla mattina alla sera, comprese le amichevoli che saranno esclusive nostre. Sarà un’estate movimentata, la Lazio girerà e sarà seguita dalla tv. Ci sarà anche la presentazione della squadra quest’anno, a breve saremo più chiari. Tutto il sistema dell’anno scorso verrà ripresentato ma ci saranno un paio di novità in più. Ci sarà la possibilità di seguire in maniera più massiccia il ritiro dei calciatori: saremo un po’ come il Grande Fratello, entreremo nelle stanza dei calciatori. Ci sarà anche tanta curiosità  per il nuovo allenatore. Speriamo di dare quasi tutta la rosa della prossima stagione a Mister Pioli per la partenza del ritiro

Sui tifosi e sulla possibilità ricucire lo strappo con la società
Dico da sempre che vorrei equilibrio e vicinanza tra la squadra e i tifosi. Ma ho fiducia nei nostri colori, che possono essere il minimo comune denominatore e riavvicinare i tifosi. Ma ora parliamo di altro, guardiamo al mercato e poi vediamo

 Sugli abbonamenti
Marco Canigiani interverrà in settimana per dare tutti i riferimenti del caso, partirà a breve e ci saranno importanti novità, di diverso genere.

Su Pioli
Mi è sembrato un uomo convinto  che ha tanta voglia di fare bene con i risultati. Il contratto di un anno denota la voglia di fare bene, è convinto di farlo e di essere arrivato in una grande squadra. Ha voglia di cominciare un’avventura così importante in una piazza davvero difficile come quella romana. Ha tanta voglia di riscatto dopo la sua stagione a Bologna, ma è difficile fare paragoni, sono situazioni diversissime. Un allenatore che arriva per me è un allenatore che inizia la sua carriera in quel momento. Vorrei solo che si aspettasse nel dare giudizi su chiunque, penso a  Candreva che venne massacrato quando arrivò a Formello, i tifosi lo hanno preso per mano e lui è esploso. Da questo dobbiamo capire che serve equilibrio. Aspettiamo e poi diamo giudizi, per lui e anche per tanti altri giocatori che hanno avuto poco spazio quest’anno

Ci sarà un museo nell’Academy?
Si, anche se non c’è nel progetto divulgato. Da parte nostra c’è volontà e disponibilità, all’interno dell’Academy ci saranno tante opportunità del genere. E sarà un museo ricco perché la Lazio ha dei passaggi storici unici anche rispetto a tante europee

Sulla guerre delle frequenze della radio Lazio e di quella della Roma
Non posso dare contenuti rispetto a fattori contrattuali che le legano ad altre. Lazio Style Radio è nata due anni fa tra li scetticismo generale ma rivendico questa scelta, la società deve avere uno strumento per dire le cose, anche se ognuno è libero di ascoltare chi vuole

Sul rinnovo di Klose
Può ancora dare tanto. La sua statura professionale è fondamentale, i ragazzi della Primavera mi dicono che una sua parola li motiva con una forza incredibile. La presenza di Klose è fondamentale per la crescita dei giovani della Primavera

LAZIONEWS



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La Lazio annuncia promozioni :” Aiuteremo le famiglie per ripopolare lo stadio “

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Caro-biglietti Lazio-Verona: Lotito risponde alle critiche dei tifosi

lotito-soldi

Un giro di affari che non conosce battute d’arresto nonostante la crisi economica. È il fenomeno delle sponsorizzazioni nel mondo del calcio. Una realtà che, numeri alla mano, è stata ribadita ieri nel corso del workshop biancoceleste, il tradizionale appuntamento di fine stagione tra la Lazio e le trenta aziende che a vario titolo legano il loro marchio a quello del club romano. Al Forte Village di Santa Margherita di Pula (per il dodicesimo anno consecutivo teatro del business meeting biancoceleste) il direttore dell’ufficio marketing della Lazio, Marco Canigiani, ha illustrato agli ospiti i dati relativi alle sponsorizzazioni calcistiche dell’ultima stagione. Con un focus su quelle relative alla Lazio. Che, nel campionato appena concluso, è risultata essere la settima squadra della Serie A per visibilità. Un dato che si ottiene sommando i passaggi televisivi delle squadre nelle varie emittenti nazionali che si occupano di calcio. Al primo posto la Juve, quindi Inter, Milan, Napoli, Roma e Fiorentina prima della formazione biancoceleste. Il dato deriva anche dalla stagione in chiaroscuro della Lazio che in passato si era quasi sempre piazzata davanti alla Fiorentina in questa graduatoria. Ma, a livello percentuale, la quota di mercato occupata dai biancocelesti è comunque considerevole.

Famiglie – Il meeting è stato anche l’occasione per illustrare agli ospiti nuove iniziative di marketing per la prossima stagione. Una è legata alle famiglie, per le quali sarà riproposta un’idea già sperimentata nello scorso campionato. Quella di promuovere la presenza allo stadio di nuclei familiari attraverso pacchetti scontati proposti in abbinata con iniziative di marketing delle aziende-sponsor. «Illustreremo più dettagliatamente questa idea in sede di presentazione della campagna abbonamenti – ha spiegato Canigiani –. L’obiettivo è di ripopolare lo stadio anche attraverso queste iniziative». (Gazzetta dello Sport)

CITTACELESTE



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Lotito porta in trionfo Miro Klose :” Ho fatto bene a prenderlo e a rinnovargli il contratto “

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Lazio-Napoli serie A
Miro Klose non si ferma, con il gol contro il Ghana entra di diritto nella storia del calcio. Dopo aver scavalcato Muller, ha eguagliato Ronaldo. Serata indimenticabile per il Panzer tedesco e non potevano mancare i complimenti del presidente Lotito“Quanti milioni vale Klose? Non è in vendita, noi non vendiamo, queste cose che mettono in pratica altre squadre, compresa l’altra squadra della Capitale (riferimento alla Roma, ndr) – ha esordito il patron biancoceleste sulle frequenze di ‘Un giorno da pecora’ su Radio2 – Tutti dicevano che avevo sbagliato a rinnovargli il contratto, ma i fatti stanno dimostrando il contrario. Il vino migliora col passare del tempo e la stessa cosa vale per Miro. Klose è inossidabile, spero che possa finire la carriera alla Lazio. Può anche regalare grandi soddisfazioni ai tifosi. Come è andata con il Psg per Candreva? Ancora?!?! (ride, ndr)”
LAZIONEWS24


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La Germania festeggia Miro Klose :” 15 goal, niente male “

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Venti partite, 15 reti non è male. Quasi si schernisce Miro Klose, sa di aver raggiunto un record a dir poco storico. Ma ora è l’importante è giocare bene contro gli Usa, guarda subito avanti il centravanti tedesco. Che dopo il gol è tornato a vedere il mondo sottosopra: Non mi ricordo più da quanto tempo non facevo la capriola – scherza l’attaccante della Lazio -. Non mi è riuscita proprio bene!. La zampata con cui ha segnato, quella sì che gli è riuscita alla grande. Il record rappresenta sicuramente molto per me, ma la cosa che più contava per me era ritornare in forma, spiega Miro. “Questo traguardo è sensazionale! Gli ingressi di Klose e Schweinsteiger hanno cambiato il match e ravvivato la nostra manovra, esulta il ct Löw a fine partita. Sapeva di poter contare sul suo panzer, lui non l’ha tradito.

Non gli bastava la storia della Germania, è voluto entrare nella leggenda dei Mondiali. Klose dà il cambio a Goetze al 69′, ci mette centoventi secondi per mettere la sua firma d’autore. Che vuol dire record, Miro come Lulic al 71′, un minuto che ha deciso di scolpire il destino biancoceleste negli almanacci di calcio. Gol del pareggio con il Ghana, è il 2-2 finale, tap-in a deviare in rete un colpo di testa destinato sul palo. 15 marcature nella massima rassegna intercontinentale, raggiunto un fenomeno chiamato Ronaldo. Senza dimenticare l’altro dato da restare a bocca aperta: 70 realizzazioni con la maglia della nazionale tedesca in 133 partite. Staccato di un’altra lunghezza Gerd Muller. Esultanza rabbiosa, Klose varca la linea della storia. C’è un calciatore della Lazio sul tetto del mondo. Porta il numero 11. Ed è arrivato a quindici capriole.

Dal Brasile rimbalzano altre parole di Miro Klose riportate da Rai Sport: Preferirei entrare in campo con la squadra in vantaggio. C’era grande tensione, il Ghana ha giocato benissimo. Accetto sempre le decisione del CT. Sono molto contento per il quindicesimo gol al Mondiale, per il record aspetto la prossima gara. Adesso testa agli Stati Uniti, vogliamo vincere per andare agli ottavi”.

E’ il giorno dopo che ci si rende conto veramente di cosa sia successo. Miro Klose è l’uomo dei record. Il ct della Germania Loew, come riporta eurosport.com, ha parlato ancora del suo attaccante: “Sono molto felice per lui, visto che ha eguagliato il record di Ronaldo. Ha segnato due minuti dopo l’ingresso, è la sintesi della sua carriera. Ha avuto una stagione difficile con degli infortuni, ma per me è bello avere un giocatore come lui in panchina. E’ un tipo sempre pronto per le grandi partite e che ha la capacità di fare la differenza.”



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Le motivazioni di Gonzalez :” Le critiche mi fanno correre il doppio “

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Durante le qualificazioni per Brasile 2014, Alvaro Gonzalez è stato bersagliato dalle critiche di giornalisti e tifosi, spesso ingiustamente. In ogni caso, l’allenatore Oscar Tabarez ha sempre avuto fiducia in lui, nella partita chiave contro l’Inghilterra gli ha dato la responsabilità di marcare Steven Gerrard. In conferenza stampa, alla domanda circa le critiche che ha ricevuto nel corso degli anni da parte dei tifosi, El Tata ha difeso con forza la CelesteSono orgoglioso di appartenere a questo gruppo per la qualità dei giocatori che ha l’Uruguay. Se siamo qui è perché ce lo meritiamo – ha detto Gonzalez -. Ovviamente queste critiche fanno male molte volte, ma a loro volta mi danno forza. Penso che con il sostegno di tutti voi, che mi avete dato fiducia e anche a coloro che non mi considerano un buon giocatore, finisce per farmi lavorare il doppio. Così come è successo in altri tornei, spero che alla fine si congratulino con me per aver dimostrato il mio valore”

Il calciatore della Lazio ha concluso la conferenza stampa commentando il match di martedì contro l’Italia“Bisogna fare una grande partita, anche meglio di quella contro l’Inghilterra. In queste gare non si può sbagliare, perché un errore, per quanto piccolo, può pesare tanto”.

Alvaro Gonzalez è pronto a ricominciare dopo un anno da dimenticare con la Lazio. Quella del Tata, infatti, è stata una stagione travagliata, fatta di molte ombre e poche luci a causa di infortuni e incomprensioni. Al termine della partita tra Uruguay e Inghilterra, come riportato dal l’edizione odierna de Il Corriere Dello Sport, il centrocampista ha provato a spiegare il perché di quest’annata lontana dai suoi standard. “L’anno scorso, al ritorno dalla Confederations Cup, notai subito la poca fiducia che aveva Petkovic verso di me. Avrei avuto bisogno di giocare tre-quattro partite, invece ho perso subito il ritmo. Poi quando sono rientrato contro il Napoli mi sono rotto la mano e questo mi ha affossato definitivamente”

Ma ecco la svolta: ritorna Reja, o come lo pronuncia l’uruguaiano Regia, e le cose cambiano, ora non è solo un punto fermo della sua nazionale, ma anche della Lazio“Il suo ritorno è stata la svolta. Reja mi ha dato subito fiducia, mi ha detto di reagire, da me si aspettava la voglia di combattere di un uruguaiano”. 

E Gonzalez è tornato a mordere le caviglie degli avversari. Al mister devo tutto. Ora è andato via ma presto lo chiamerò, come ho fatto due anni fa per ringraziarlo di tutto. È un grande uomo”.

Ora però il futuro si chiama Pioli, una scelta che riscuote consensi dal Tata. “Ho letto del suo arrivo, so che è molto bravo anche se ancora non lo conosco”

Il centrocampista comunque non ha dubbi sul suo futuro con i capitolini:“Io voglio restare alla Lazio, è la mia casa, la mia famiglia, mi trovo bene. Voglio che i tifosi rivedano il vero Gonzalez, non quello di quest’anno che è il lontano parente Sono pronto a ripartire”



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Lotito insiste :” Torneremo tra le grandi d’Europa “

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lotito

LOTITO

Una pioggia di comunicati si abbatte sulla Capitale, l’artefice di questo “acquazzone” è il presidente Lotito che, dopo i comunicati dei giorni scorsi, sembra averci preso gusto. Anche oggi, in una nota, il presidente biancoceleste si è rivolto ai tifosi biancocelesti“Il piano di mercato elaborato dalla dirigenza per la prossima stagione si dirige verso un equilibrio tra le qualità dei singoli calciatori che andremo ad acquistare e le potenzialità di crescita future. Lungimiranza, e non più progetti a breve termine: solo in questo modo riusciremo a dare il via ad un percorso innovativo e dal carattere vincente. Una rivoluzione cui prenderanno parte soprattutto giovani talenti. La società ha le idee chiare, ed è convinta che la S.S. Lazio tornerà presto ad occupare un posto tra le grandi d’Europa”.



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Lotito nega incontri con gli stregoni :” E’ photoshop “

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lotito santone

Impegni, scadenze, trattative da portare a termine. Quella di Claudio Lotito è una vita frenetica, vissuta sempre di corsa. Ma il presidente, tra un pranzo di lavoro ed una riunione a Villa San Sebastiano, ha trovato anche il modo di fare visita a Memehir Girma, un prete cattolico ortodosso. Sui forum si è scatenata la polemica, le foto hanno fatto il giro del web e Il Fatto Quotidiano, nell’edizione odierna, propone una lunga intervista al numero uno biancoceleste in cui viene affrontato l’argomento “santone” e non solo: “Lo sa meglio di me, è Photoshop”, esordisce il patron.

Ma presidente, ci sono più foto da angolazioni diverse…
D’accordo, c’è stato un incontro. Ma non sono io che sono andato alla Garbatella, non so manco ‘ndo sta, la Garbatella.

Quindi l’ha incontrato il santone?
Ma quale santone? Mi hanno presentato quest’uomo, un prete cattolico ortodosso etiope. È stato ricevuto pure dal Papa. Ma che ne sa, lei? Lei non saprà nemmeno la differenza tra Chiesa romana e Chiesa ortodossa. (Dopo una rapida ricerca  su Google, “il prete ortodosso ricevuto dal Papa” sembrerebbe una sorta di guaritore. Capace, tra le altre cose, di restituire la vista “grazie al vero potere dell’acqua santa” a una persona cieca da 19 anni, ndr)

Quindi niente malocchio? Se è falso, perché non querela?
Ma io non devo querelare. Raglio d’asino non arriva al cielo. Io conosco tutti. Mi chiamano 500 mila persone. Conosco il mondo della Chiesa. Perché non venite a fotografarmi quando vado a messa? Mi hanno presentato quest’uomo. Non è un fatto segreto: era una raccolta fondi, vogliono fa ‘na chiesa.

Falsità messe in giro dai tifosi laziali che le fanno la guerra?
Non confonda i tifosi con queste persone, che sono una minoranza. Qualsiasi cosa faccia, viene osteggiata comunque. Sono riusciti a scrivere che ho venduto Candreva alla Juventus! Cioè: io faccio un comunicato ufficiale per dire che ho ricevuto Andrea Agnelli, smentisco che abbiamo parlato di mercato e che esce fuori? Che abbiamo venduto Candreva…

Forse perché Candreva ha detto che vuole andare via…
Ma c’ha un contratto, tra quattro anni ne riparliamo…

Ha chiesto a Renzi di abbassare le tasse alle società di calcio?
Ho scritto un’altra cosa, c’è un comunicato: siccome il calcio è un’industria che produce più di tutti in termini di ricavi, in certe tematiche c’è bisogno di defiscalizzazione da parte dell’erario.

Scusi?
Bisogna verificare, laddove si impiegano giovani italiani, la possibilità di un impiego di risorse fiscali più basso.

Ah. Quindi meno tasse…
Le faccio un discorso pratico, parlando di cose serie. Lo Stato deve far pagare le tasse a chi non le paga. Oggi ho fatto un altro comunicato, forse lei non lo sa.

Che dice?
Aspetti che le leggo: “Negli ultimi anni le delusioni provenienti dalla politica sono state innumerevoli e la fiducia con i cittadini è andata assottigliandosi”.

È un messaggio alle Camere?
Aspetti. Continua così: “Con una disoccupazione ai livelli più alti mai registrati nella storia economica italiana è necessario che il governo e le forze parlamentari tornino ad assumere il ruolo di garanti”.

Benissimo, ma la Lazio che c’azzecca? (Continua a leggere, ndr)
“Lo sport ce lo insegna: merito, abnegazione, lealtà, coerenza sono valori su cui si fonda il buon funzionamento di una squadra”.

Le avevo chiesto delle tasse…
Ma non capisce che la politica ha le stesse regole del sistema calcio? Servono riforme. E non si fanno mica da sole.

LALAZIOSIAMONOI



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El Tata torna in corsa

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gonzalez uruguay

Alvaro ‘El Tata’ GONZALEZ mette a zittire le critiche che gli sono piovute addosso nelle ultime settimane. Sono molto tranquillo, mi piace dimostrare il mio valore sul campo, come ho fatto in Confederation Cup dove molti si sono congratulati con me“, dichiarava il laziale prima dell’inizio della kermesse iridata e oggi, nella fondamentale vittoria scaccia-fantasmi contro l’INGHILTERRA, ha messo in mostra tutte le qualità che hanno spinto il ct Tabarez a renderlo un punto fermo della sua ‘Celeste’: grinta, corsa e dinamismo.

Questa la perfetta sintesi della gara diGONZALEZ che, schierato sulla corsia di destra, ha messo i suoi polmoni a disposizione dei compagni. Prezioso il suo lavoro di copertura sulle frequenti discese di BAINES, così come quello di raddoppio ai portatori di palla nel settore del centrosinistra anglosassone. Lascia il posto a FUCILE al minuto 79 leggermente claudicante, a seguito di una botta subita nell’azione che ha portato al gol di ROONEY. Motorino infaticabile, si prende una personalissima rivincita contro tutti i suoi detrattori: il Mondiale del ‘Tata’ inizia oggi. 



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Un altro comunicato di Lotito :” Ci aspetta una stagione piena di successi “

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LOTITO

Nuovo giorno, nuovo comunicato. “Chi opera tagli e prova a ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi, difficilmente si guadagna il patentino della simpatia. Forse è anche per questo che periodicamente ci sono atteggiamenti di scherno e falsità nei miei confronti. Fuor di metafora, se si cancellano le chiacchiere rimangono i fatti.Claudio Lotito torna a parlare, meglio a inviare messaggi al mondo laziale. E non è smentibile che, grazie al mio intervento, la Società Sportiva Lazio sia stata salvata dal rischio crac – ribadisce il patron in una nuova nota -. Mi preme sottolineare come un conto sia la passione che ciascuno di noi può mettere nel fare una impresa e un conto è la volontà deliberata, mai avuta, di denigrare o offendere coloro che spendono forze ed energie per sostenere i colori biancoceleste. Credo che i tempi siano maturi per guardare il passato con distacco e razionalità: si può provare a mettere il passato alle spalle in nome di un futuro che deve vedere protagonisti la squadra ed i giocatori tutti, che hanno bisogno di serenità e di un tifo affettuoso. Ci aspetta una nuova stagione di successi“. “Nei giorni scorsi – prosegue il presidente laziale – ho voluto esplicitare questo appello: premesso che su trasparenza e regole non si deve e non si può transigere – e io non sono certo disponibile a farlo né a scendere a compromessi – è necessario fare tutti un passo in avanti e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Chi boicotta pregiudizialmente e scientificamente il mio lavoro dovrebbe riflettere: a fronte di risultati concreti non c’è nessuna ragione che possa scoraggiarmi dall’allentare il mio rapporto con la Lazio. Anzi: gli investimenti che ho fatto e che ho intenzione di fare dimostrano quanta volontà e quanta passione ci sia. Mi auguro – conclude Lotito – che chi osteggia il mio lavoro possa ricredersi accoglierlo con la massima obiettività“.



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Serie A 2014-2015. Le squadre

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LegaSerieAlogoTIM

  • Si è disputata ieri l’ultima partita valida per l’accesso alla serie A 2014\2015. Il match di ieri ha visto come protagonisti il Cesena ed il Latina. Quest’ultima perse la partita di andata vinta dall’avversaria per 2 reti ad 1. Ieri sera per buona parte dei 90 minuti, la squadra del Lazio ha rischiato di continuare la sua scalata da gigante in quanto era in vantaggio sul Cesena per 1 rete a zero che si è trasformato in un pareggio amaro che ha permesso i cesenati di tornare nella serie maggiore con le big italiane.Di seguito le squadre che affronteranno il campionato di serie A 14\15:
  • Atalanta
  • Cagliari
  • Cesena
  • Chievo Verona
  • Empoli
  • Fiorentina
  • Genoa
  • Hellas Verona
  • Inter
  • Juventus
  • Lazio
  • Napoli
  • Milan
  • Palermo
  • Roma
  • Sampdoria
  • Sassuolo
  • Torino
  • Udinese.


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Crecco torna tra 3 mesi

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CRECCO PRIMAVERA

Lo staff medico comunica che l’atleta Luca Crecco è stato sottoposto in serata ad intervento di riduzione e sintesi con placca e viti di frattura scomposta della clavicola sinistra. L’intervento, eseguito dall’equipe chirurgica composta dal responsabile ortopedico della società dott. Stefano Lovati, e dagli specialisti dott. StefanoSalvatori (medico sociale) e dal dott. Paolo Colletti, è perfettamente riuscito e i tempi di recupero sono stimati attualmente intorno ai tre mesi.  

 



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Guido Paglia a Lotito :” Non sei credibile “

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paglia

Una nuova strategia comunicativa, quella messa in campo da Lotito. Il patron ha affidato la sua immagine alla professionista della comunicazione Monica Macchioni. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei, l’ex responsabile della comunicazione della Lazio Guido Paglia commenta il presente della società:Adesso sto seguendo con interesse questa nuova strategia comunicativa con la scelta di Monica Macchioni. Io la conosco personalmente: è una bellissima idea, è una grande professionista. Può dare dei consigli al presidente, ma non capisco come possa resistere con Lotito. Non c’è ancora niente per quanto riguarda la campagna acquisti, non c’è stato niente dal punto di vista dell’autocritica. Monica Macchioni è molto brava, però non è un’intenditrice di calcio. Quindi non ha la competenza di intervenite sui discorsi tecnici. È brava ad aprire le porte ai giornalisti e aprire la strada a Lotito“. 

Il responsabile della comunicazione biancoceleste ai tempi di Cragnotti prosegue il suo intervento, commentando le parole del presidente laziale:  “Potevano essere utili fino all’anno scorso, poi c’è stata la cessione di Hernanes. Ormai il tifoso laziale conosce tutte le strategie di Lotito e ci vuole ben altro per riavvicinare la gente alla società e allo stadio. Nessuno mi leva l’idea che Candreva sia già venduto – afferma l’ex dirigente Rai -. Altrimenti perché si sarebbe comprato casa a Torino? (questa l’indiscrezione riportata da Paglia ndr). Sicuramente non rimarrà alla Lazio. Il comunicato? Uno che ha preso Pioli non è credibile. Pioli, è un dato di fatto, al massimo ha portato le sue squadre al nono posto. Poi magari potrebbe riuscire a fare il miracolo. Quindi a lui una chance la posso dare, ma al presidente no. Lui è un dirigente di facciata, quando dà degli incompetenti ai giornalisti si eleva al giudice senza fare mai autocritica. Solo oggi ha ammesso di non essere riuscito a costruire un buon rapporto con la tifoseria laziale. Ma questo è l’unico gesto, il solco è troppo profondo, il tifoso è stanco“. “In questo momento Lotito è terrorizzato dall’esito della campagna abbonamenti – continua Guido Paglia –nonostante manifesti sicurezza. Questo tipo di contestazione pacifica lo sta logorando. Io sono convinto che ci saranno questi 4/5 acquisti, di medio calibro, e le cessioni rischiano di essere di qualità: Candreva, Lulic e Marchetti. A fronte di due cessioni di grande livello, rischiano di arrivare giocatori di medio livello. Non posso escludere che sia una mossa vincente, ma con i biscotti che ci ha fatto prendere io non mi posso fidare. Quindi credo che sia una mission impossibile riabilitare l’immagine di Claudio Lotito. Ai tempi di Cragnotti ognuno aveva una funzione. C’era un gioco di squadra sia dentro che fuori dal campo. Non c’era l’uomo solo al comando. Non ci sono margini, penso che l’unica cosa che si possa fare è continuare la contestazione ad oltranza“. 

Paglia conclude raccontando i retroscena della presunta trattativa tra Lotito e il gruppo russoQuando è venuta fuori cosa pensavo fosse una balla. Invece, il gruppo russo aveva scelto degli intermediari che si sono presentati da Lotito – afferma Paglia – e sono stati messi alla porta, davanti a un’offerta da 150 milioni. Inoltre, Lotito ha segnalato a questi intermediari il presidente Preziosi che è intenzionato a vendere il Genoa ad una cifra intorno ai 120/130 milioni“.



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Lotito s’affida al “guru” Monica per recuperare il consenso dei tifosi

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MONICA GURUChe fine ha fatto Stefano De Martino? D’ora in avanti si occuperà solo della comunicazione della Lazio. Per se stesso, Lotito ha ingaggiato una “ghost writer”: deve ritrovare il “consenso”, così a Villa San Sebastiano sbarca Monica Macchioni, pr della popolarità. Ci stava lavorando da diversi mesi, il presidente, addirittura da gennaio, prima dell’esplosione della contestazione feroce dei laziali. Da marzo ha accelerato i tempi, dietro consiglio dei suoi uomini più stretti, il ds Tare e il segretario Calveri, ma anche di altri personaggi “vicini” della stampa romana. Così da una settimana prolificano comunicati a ripetizione, inaugurati dal messaggio apostolico – ben pilotato – alla presentazione dell’Academy formellese. Suona forte il “disco” della pace: “Tifosi, risolviamo le incomprensioni del passato. Lasciare lo stadio vuoto è una forma sterile di protesta”. Mica tanto, sta facendo male.

LA SVOLTA DEMOCRISTIANA –  Da dittatore a democristiano: “Non dimentichiamoci che la Lazio ha bisogno di tutti per continuare a volare: dei conti in ordine, di progetti, e dei suoi supporter”. Questo l’ultimo concetto nella terza giornata di comunicati, nell’opera di cambiamento della strategia mediatica del presidente biancoceleste, suggerita dalla nuova “guru” Macchioni. Mail che invadono le redazioni di tutta la stampa “macabra”, alla ricerca continua di contatti diretti con i direttori dei grandi giornali. Ecco come Lotito proverà a gestire al meglio la “nuova” comunicazione d’ora in avanti. Monica promette miracoli, risolleverà il suo mondo biancoceleste. Lei è in grado di “pilotare” il circo dell’informazione: “E’ la persona giusta”, gli hanno assicurato alcuni “amici” sui divani del transatlantico.

COMUNICAZIONE POLITICA  – Risultati assicurati, chiedetelo alla Santanché. Decine di parlamentari non possono proprio rinunciare alle consulenze (anche da 3000 euro) della Macchioni, che da un decennio ormai vive nei palazzi della politica. Nella Capitale, prima fu la portavoce del segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, poi dell’allora vicepresidente del Senato Mario Baccini e infine di Italo Bocchino, quando ancora era un esponente del Pdl. E in tutti questi casi l’intervento della bionda macchina da guerra coincise con un’impennata dell’esposizione mediatica dei clienti. E’ la donna ideale di Lotito. Monica ha sempre per le mani quattro o cinque BlackBerry di colore diverso, perennemente accesi e connessi. Manda e riceve sms, email e contatti – anche con metodi non proprio ortodossi – a un ritmo forsennato, 24 ore su 24. Nei prossimi 365 giorni, dovrà garantire l'”anno della svolta” promesso da Lotito. 

Cittaceleste.it

 



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La critica di Lotito :” Lo stadio vuoto è una protesta sterile “

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Lotito

Torna a parlare il presidente Claudio Lotito: il mercato incombe, ma il patron non distoglie l’attenzione da quello che sarà il futuro, una stagione da non sbagliare: Mi auguro che con la nuova stagione le incomprensioni del passato possano risolversi. Lasciare lo stadio vuoto è una forma sterile di protesta. Il calcio ha bisogno di regole, di trasparenza e di ordine. Su questo non si può transigere. In ogni caso, non dimentichiamoci che la Lazio ha bisogno di tutti per continuare a volare: dei conti in ordine, di progetti e dei suoi supporter”.

Ricorda il passato il numero uno biancoceleste, la sua ascesa alla Lazio, come si legge sulle colonne di Repubblica.it: Nel 2004 salvai la S.S. Lazio dal fallimento, questo è un dato che nessuno può smentire e per risollevare la difficile situazione economica in cui versava la società ho avviato un percorso di risanamento del debito pregresso che ci ha riportato in un equilibrio economico-finanziario invidiabile. Siamo così tornati a toccare le stelle vincendo tre trofei nazionali, di cui uno resterà nella storia, più una Coppa Italia Primavera e uno scudetto Primavera. Abbiamo partecipato alla Champions League e siamo stati quasi perennemente in Europa League“.

Il rimpianto maggiore da quando è alla guida della Lazio è uno, il rapporto con i tifosi, spesso turbolento: Ad oggi mentre s’incuneano nuove ambizioni e progettiil rammarico più grande è non essere riuscito a costruire un rapporto solido e di vicinanza con una parte della tifoseria biancoceleste, probabilmente quella più radicale e forse per questo più affiatata”.



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I figli di Klose :” Vai papà, fai goal “

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Klose in Nazionale

 

Klose in Nazionale
Klose in Nazionale

Mi auguro solo che papà faccia il record di gol al Mondiale”, parla subito chiaro Luan Klose.Anzi, la sua praticità in quella frase viene sommata alle parole dell’altro gemello, Noah: “Spero che riesca a fare tanti gol”. Già, il mestiere del padre lo conoscono bene. 18 anni in due, si sono ambientati benissimo a Roma, frequentando la Deutsche Schule Rom, la scuola germanica della Capitale. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, i figli del panzer tedesco hanno le orecchie sintonizzate in Brasile. Miro è alla ricerca di una Coppa del Mondo e di record da battere.

 Lo vuole fare anche per la sua famiglia, che l’ha sempre sostenuto standogli vicino. “Luan è davvero gentile: una volta altri miei compagni non volevano farmi giocare perché eravamo troppi, ma lui si è imposto e mi ha preso in squadra”, racconta un amico dei due.

Ma oltre al lato umano, questi ragazzi fanno già intravedere delle qualità calcistiche non indifferenti: “Noah è fortissimo – assicura Emanuele –, non fa mai meno di 5 gol”. 

Il fiuto della rete, evidentemente, è congenito. Ha una tecnica incredibile, ha sicuramente preso dal papà”Come dire, buon sangue non mente. Finita la scuola, la famiglia Klose volerà in Brasile per tifare più da vicino il tedesco. Secondo alcuni, Ronaldo ha chiesto ai tifosi brasiliani di fischiare l’attaccante biancoceleste, per distrarlo ed evitare così che batta il suo record. Ma con quello sguardo di ghiaccio, difficile che questo sabotaggio andrà in porto. Alle sue orecchie, il tifo dei suoi figli, si sentirà ancora più forte.

LALAZIOSIAMONOI



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Lotito s’affida a uno stregone

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Un altro “stregone” per la Lazio. Magari Lotito starà pure meditando d’ingaggiarlo per la prossima stagione biancoceleste: bisogna combattere le presenze oscure per procedere spediti alla “svolta Champions”. Ecco a puntino Memehir Girma, un santone abissino ortodosso. Il presidente domenica era al suo fianco, era andato a trovarlo per un evento in zona Garbatella. Le foto lo ritraggono con l’uomo che combatte “gli spiriti maligni” e aiuta i seguaci a identificarli: forse in questo modo Lotito ha capito che è la stampa il male “macabro” da osteggiare.

Pregava, il presidente, con Memehir Girma. Perché le parole del suo ultimo comunicato possano diventare realtà, alla fine della prossima stagione. A Villa San Sebastiano giovedì sera ha persino fatto benedire la stretta di mano col nuovo tecnico Stefano Pioli. Trasudavano incenso le mura degli uffici, giovedì notte, per quella fumata bianca in panchina. Sprizzavano speranza invece le pose di Lotito sotto i tendoni l’ultima domenica mattina. Perché le prossime domeniche i laziali non lo lascino sempre solo. Per andare a vedere la partita…

CITTACELESTE



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