Si sa da tempo che la stampa romana gioca a chi fa più notizia negativa sulla Lazio. Partiamo dal presupposto scritto nero su bianco che il nostro Candreva ha già firmato un contratto da 850.000 euro
La Supercoppa si avvicina. Il 15 e poi il 23 luglio sono iniziate le vendite solo per chi è in possesso delle varie tessere, poi il 26 luglio per chi non è abbonato, la cosiddetta “vendita libera”. I tifosi Laziali accorrono nei Listicket delle loro città: Nettuno e Pomezia (oltre ai LazioStyle) hanno avuto la possibilità di staccare biglietti, ricevitorie come Albano o Anzio sono state impossibilitate. Sveglia presto, la caccia al posto in Curva è appena cominciata. Il sottoscritto, ad esempio, è vittima di un’alzataccia alle 6:30 per dirigersi a Nettuno nei pressi dello “Scacciapensieri”. Numeretto strappato per le 8, alle 10 scatta la vendita. Nel frattempo passiamo il tempo per la spiaggia di Nettuno, tra un caffè ed un cornetto. Ore 9:30, ci muoviamo e arriviamo davanti la tabaccheria già abbastanza gremita. Sono le 10:20 e di biglietti non se ne vedono. Attendiamo sino alle 11, quando la signora dietro il bancone ci dice che la Lazio, su un comunicato delle 8:44, ha deciso che senza tessera del tifoso, non si possono acquistare biglietti tranne che nei LazioStyle. “Importante precisazione per la vendita dei tagliandi del 18 agosto” recita il comunicato ufficiale del club. “Si potranno acquisire tagliandi nei Listicket solo per chi è in possesso della tessera del tifoso e nei LazioStyle senza alcuna tessera“. Una vera e propria mazzata per tutta quella gente che sotto i 40 gradi dopo aver perso mezza giornata di lavoro ha atteso invano. Ennesima prova di una società allo sbando, che lancia comunicati un’ora prima della vendita. Ennesima prova che per la società tutti noi tifosi siamo carne da macello. I complimenti vanno a Stefano De Martino, responsabile della comunicazione. A quel punto decidiamo di arrivare a Roma in una rete di vendita selezionata e fortunatamente troviamo i biglietti. Ma gli altri tifosi infuriati, lo avranno trovato? O avranno fatto una fila di 300 persone nei LazioStyle invano? Una vera e propria ingiustizia di una dirigenza che non ci merita, che non ha il coraggio di mettersi nei nostri panni. Una dirigenza allo sbando…
La tipica telenovela brasiliana, poi all’ultima puntata Felipe Andersonarriva alla Lazio.
Tare e Calveri ci credono fino in fondo e tornano a casa col gioiello del Santos. L’inizio non è facile, ma il futuro è dalla sua parte. Arriva ad Auronzo in corsa Felipe Anderson, quella corsa che ancora non può accelerare per via di un vecchio infortunio alla caviglia destra. Il brasiliano lavora sodo per recuperare il terreno perso, vuole seminare sul campo il proprio talento:“Non ho fatto ancora un allenamento duro, dovrò aspettare i risultati della risonanza”, ammette il numero 7 ai cronisti presenti in clinica Paideia. “Sono cinquanta giorni che non faccio una corsa pesante – continua il trequartista – ma solo bicicletta e allenamenti funzionali. Devo ancora aspettare, se Dio vorrà tornerò in campo al più presto, risolverò i problemi alla caviglia e potrò ricominciare ad allenarmi forte. Se giocherò contro la Juventus? Dipenderà da quando potrò correre in modo più intenso e quindi ritrovare la forma fisica”. Non vede l’ora di giocare Anderson, in ritiro ha conosciuto i nuovi compagni. Respiri ad alta quota, l’aria biancoceleste comincia a riempire i suoi polmoni: “Quando ho avuto l’opportunità di venire qui sono stato molto felice e ho cominciato a guardare tutte le partite della Lazio. Sono stato accolto molto bene, adesso devo solo rimettermi in sesto e giocare a pallone. Sta andando tutto bene, sono contento dell’affetto ricevuto e di quello che sta succedendo nella mia vita. Grazie a Dio sta andando tutto per il verso giusto. Petkovic? È una buona persona, mi ha trattato molto bene, così come il resto della squadra”.Che per il nuovo arrivato non può perdere un campione come Hernanes: “Per me lui è un punto di riferimento, tanto che quando in Brasile si parla di Lazio tutti dicono ‘Hernanes è lì!’. Sono molto felice di aver la possibilità di giocare con lui in modo affiatato, sarà qualcosa di molto bello”.Lo sogna Anderson, lo sperano i tifosi. Il presente della Lazio è verdeoro, così come il futuro. Parlano entrambi portoghese.
Con un breve comunicato, pubblicato questa notte sul sito del Velez, il club argentino ha ufficializzato l’ingaggio di Mauro Zàrate per i prossimi due anni.
“Il contratto registrato – si legge – sarà inviato alla FIFA per sollecitare l’autorizzazione della massima autorità del calcio per ultimare il ritorno sognato dall’idolo. A breve sarà comunicato quando Mauro sarà presentato ai media”. Altro colpo a effetto per l’ex numero dieci della Lazio, altro tentativo di forzare una situazione complicata che, al momento, lo vede ancora sotto contratto con la Lazio fino al giugno 2014. Scelta se non altro discutibile la sua: firmare con un’altra squadra adesso lo mette a serio rischio di squalifica (sia nei suoi confronti che di quelli del Velez). La rinuncia a portare fino in fondo l’arbitrato in Italia, gli ha impedito infatti di provare a ottenere il transfer necessario (e rilasciabile solo dalla FIGC) per potersi trasferire a un’altra squadra. Una situazione davvero intricata e al limite del regolamento. Ora si aspetta la risposta della Lazio e, soprattutto, quella della FIFA.
Ecco di seguito il comunicato originale:
“El Departamento de Fútbol Profesional de Vélez Sarsfield informa que en horas de la tarde, Mauro Matías Zárate firmó su vínculo contractual con la institución por dos años. El contrato rubricado será enviado a la FIFA para solicitar la autorización de la máxima autoridad del fútbol para terminar de sellar el regreso soñado de ídolo. En la brevedad se informará cuando Mauro será presentado ante los medios de prensa“.
L’articolo 2382 del Nuovo Codice Civile, recita testualmente: “Non può essere nominato amministratore, e se nominato decade dal suo ufficio, l’interdetto, l’inabilitato, il fallito, o chi è stato condannato ad una pena che importa l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi”.
Ai microfoni di Lazio Style Channel, Antonio Candrevaparla così in vista della nuova stagione: “Mi aspetto un campionato sicuramente migliore di quello scorso, perché ogni anno dobbiamo migliorare. Speriamo che sia una stagione positiva. A livello personale spero di dare continuità al lavoro fatto per migliorare, sia come individuo che come squadra.”
Mi aspetto una stagione migliore di quella passata. Dopo aver vinto la Coppa Italia siamo motivati per far bene, vogliamo raggiungere l’obiettivo fallito negli scorsi anni”.
Il carattere non gli è mai mancato. Dalla Francia all’Inghilterra, passando per la Turchia per poi finire in l’Italia. Lorik Cana campione di sport e di calcio. Ha girato mezza Europa prima di sposare a pieno la causa biancoceleste. Capitano dentro e leader fuori. Nella sua vita i valori contano più del resto.“Grazie Albania per avermi dato un nome”.Recita così il suo nuovo tatuaggio inciso sull’avambraccio.
Non roviniamo tutto. I giorni di Auronzo di Cadore, nonostante il problema legato al calcio scommesse con il deferimento ricevuto da capitan Mauri e dalla Lazio, hanno messo in mostra un ambiente laziale pieno di entusiasmo. I tifosi biancocelesti sono ancora in festa per la vittoria della finale di Coppa Italia sulla Roma, con i giocatori che si sono lasciati piacevolmente coinvolgere dai tifosi laziali e i nuovi arrivati che sono rimasti impressionati dalla splendida accoglienza. Da anni il precampionato biancoceleste non iniziava con un tale entusiasmo, cosa che sta permettendo a Petkovic di lavorare nel modo migliore in vista della finale di Supercoppa Italiana del prossimo 18 agosto.
E’ entrato nella storia, lo ha fatto dalla porta principale, passando dritto per dritto nel cuore dei tifosi. Lulic gol e sarà per sempre 26 maggio. Il bosniaco stenta ancora a crederci, ad Auronzo di Cadore è stato sommerso dall’affetto della gente laziale. Senad prova a far finta di niente, impossibile riuscirci: “Cerco di essere quello di sempre – confida l’esterno ai microfoni di Sky Sport 24 – però si vede che qui è cambiato qualcosa, basta vedere l’entusiamo dei tifosi presenti. Abbiamo vinto un trofeo importantissimo, stiamo lavorando bene e speriamo di vincere ancora”.
Prende il via la seconda giornata del processo sportivo che vede coinvolto Stefano Mauri e la Lazio. Si terranno quest’oggi le arringhe difensive dei legali del capitano biancoceleste dopo le richieste del procuratore federale Palazzi
Ogenyi Eddy Onazi è il vero guerriero del centrocampo laziale. Un anno davvero intenso ed importante per lui lo scorso. Petkovic lo ha lanciato in Prima Squadra, il ragazzo ha ripagato le attese con prestazioni quasi sempre sopra le righe. Eddy è stato tra i protagonisti della finale di Coppa Italia, presenza maiuscola nella mediana biancoceleste, frangiflutti instancabile a presidio del pacchetto arretrato. Ha vissuto un inverno da protagonista con la maglia della Nigeria, la Coppa d’Africa conquistata da titolare. Solo i guai fisici gli hanno impedito di prendere parte in Brasile alla Confederations.
È in lista di sbarco ma ad Auronzo è apparso tra i più motivati ed in forma.Marius Stankevicius sogna di recuperare posizioni in casa Lazio, ha lavorato bene, si è fatto trovare sempre pronto e disponibile.
Lo abbiamo scritto per mesi e oggi è arrivata la conferma: Stefano Palazzi in mano non ha una sola prova sulla colpevolezza di Mauri e quindi per responsabilità oggettiva della Lazio, ma seguendo la falsariga del suo predecessore De Biase ha chiesto 6 punti per la società e l’ergastolo sportivo per il calciatore.
Kevin Strootman, ex centrocampista olandese del PSV, è arrivato da pochi giorni a Roma e già s’è reso conto di quanto sia sentita dalla parte romanista la partita contro la Lazio.
Sono appena uscite le richieste del procuratore federale Palazzi: per Benassi 3 anni e 6 mesi. Cassano 1 anno, in continuazione di quelle precedentemente erogate. Ferrario, squalifica di 3 anni e 6 mesi.
Questa la decisione della Commissione Disciplinare: “Inammissibile o irrilevante” la testimonianza del team manager Manzini, perché relativa “a circostanze notorie o irrilevanti”.
Con un piede in partenza, ma con i guantoni ancora a difendere la porta biancoceleste. Albano Bizzarri chiede spazio. A Roma sta benissimo, ha passato anni bellissimi, ma ora vuole un posto da titolare.
Potrebbe riservare sorprese la Disciplinare in programma oggi e domani per discutere dei presunti illeciti di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del 2011. La prima “partita” è in bilico: Mauri e Milanetto potrebbero essere prosciolti dall’accusa di illecito per il primo match e Mauri potrebbe vedersi derubricare le accuse della seconda gara. A beneficiarne anche Lazio e Genoa: sperano di cavarsela solo con qualche ammenda. Deferiti oltre al capitano della Lazio e al calciatore del Genoa, quelli del Lecce Massimiliano Benassi, Stefano Ferrario e Antonio Rosati; quelli del Piacenza Carlo Gervasoni e Mario Cassano; Alessandro Zamperini e le società Lazio, Genoa e Lecce.
Due partite parallele, a chilometri e chilometri di distanza. Mentre Stefano Mauri scenderà oggi pomeriggio in campo per l’amichevole di Auronzo con lo Spezia, questa mattina i suoi legali lo difenderanno nel processo sportivo in cui il capitano della Lazio è coinvolto. Alle ore 10.30 – presso l’NH Hotel di Corso d’Italia, il presidente della Disciplinare Sergio Artico darà inizio alla due giorni riservata al primo grado. Mauri è accusato di illecito sportivo per quanto riguarda le gare del campionato 2010/11 Lazio-Genoa eLecce-Lazio.
Alberto Sordi è stato per decenni l’emblema della romanità e con i suoi personaggi ha raccontato pregi e difetti dei romani e di questa città. Romano e romanista, non ha mai nascosto la sua passione per il calcio e nei suoi film ha ironizzato spesso sulla figura del tifoso.
“La S.S.Lazio comunica che è stato rinnovato fino al 2018 il contratto economico del giocatore Luis Pedro Cavanda”.
I primi segnali di amore erano stati ripresi tra la società e Cavanda, che il 10 febbraio scorso era stato inserito tra la lista dei fuorirosa per il mancato rinnovo del contratto. Si è deciso Luis Pedro, serviva subito rinnovare ad una cifra comunque non bassa per un ragazzo di 21 anni, che gira gran parte del suo stipendio alla sua famiglia. In questi mesi si è allenato in quel di Formello, orari diversi della prima squadra, spogliatoi dove vengono ospitate le squadra che affrontano la primavera della Lazio. Insieme a lui Mauro Zàrate che sembra destinato a “pascolare” un altro anno in giro per Formello. Ma analizziamo la questione Cavanda. Il 22 gennaio 2013 disputa la sua ultima partita: semifinale di Coppa Italia a Torino nello Juventus Stadium, dove entra in campo determinato e sfoggia una prestazione di altissimo livello. Da quel giorno Cavanda scompare. Il giocatore chiede 400mila euro per il rinnovo, Lotito non va oltre i 180. E allora, come al solito, che guerra sia. Un braccio di ferro lungo sei mesi, ma nel frattempo Tare decide di “regalare” a Petkovic un altro esterno destro (se basso o alto, questo rimane un mistero). Il 30 gennaio la Lazio dichiara di aver acquistato il cartellino di Bruno Pereirinha, svincolato dallo Sporting, 11 partite negli ultimi 3 anni colpito anche da depressione. Al calciatore vanno 600mila euro per quattro anni. A questo punto la domanda è lecita: perché non dare quei soldi a Cavanda, che anzi, ne voleva la metà? Questo rimane un altro mistero. Classico colpo lotitiano: i biancocelesti si ritrovano così ad affrontare Milan, Stoccarda, Fiorentina e altre partite di spessore con l’ex Lisbona “adattato” terzino destro. Contro il Catania, la Roma e il Fenerbahce viene addirittura spostato il buon Gonzàlez in quella zona di destra, costretto a giocare con più di qualche acciacco. Complice infortuni Pereirinha non brilla e chiude la stagione con solo otto presenze. E non solo, l’undici di luglio ad Auronzo, è costretto ad abbandonare il ritiro per aver subito una ricaduta e ciò lo terrà fuori per altro tempo. Insomma, ad oggi la Lazio si trova con un 24enne che ancora deve capire la sua posizione in campo e come se non bastasse assediato dagli infortuni. “Sbagliando s’impara” non sembra essere il detto preferito di Lotito e Tare…
Il derby a Roma non finisce mai, è una cosa risaputa. Il 26 maggio ha lasciato strascichi pesanti tra le tifoserie di Lazio e Roma, scatenando una vera e propria guerra a suon di sfottò, che con il passare dei giorni è finita per invadere i muri di tutta la Capitale. In breve tempo però la situazione è degenerata, sia perchè il decoro della città viene continuamente oltraggiato, sia perchè il tono delle scritte è diventato sempre più di cattivo gusto, come nel caso delle vergognose scritte inneggianti alla morte di Vincenzo Paparelli. A tal proposito abbiamo contattato Gabriele Paparelli, figlio del tifoso laziale tragicamente scomparso il 28 ottobre del 1979 per raccogliere le sue impressioni:
Il giorno dopo l’ufficialità del rinnovo del contratto con la LAZIO, l’eterno belga Luis Pedro CAVANDA è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel e di Lazio Style Radio 100.7 per parlare di questi primi giorni di ritiro e per ritornare a parlare da protagonista della LAZIO, non da giocatore fuori rosa. Queste le sue parole riportate su Lazionews
Cinque reti nei primi 3 test in quel di Auronzo. Honorato Ederson sogna una stagione da protagonista. I guai fisici patiti nel corso dell’annata da un paio di mesi passata in archivio sono solo un brutto ricordo. Ha promesso maggiore attenzione il ragazzo di Parapua. Mister Vlado Petkovic ripone grande fiducia nel nuovo numero 10 biancoceleste. Per molti sarà lui il valore aggiunto, il vero nuovo acquisto della Lazio targata 2013/14.
Uno dei veterani di questa Lazio, Sergio Floccari ormai vive dei colori biancocelesti nonostante i rumors di mercato si concentrino sempre su di lui. Fra pochi minuti il bomber di Nicotera prenderà la parola in conferenza stampa da Auronzo di Cadore, segui la diretta su Lalaziosiamonoi.it.
Fa quasi tenerezza l’avvocato Gentile, anche e soprattutto perché in fin dei conti è una bravissima persona, uno chiamato non per colpa sua a compiere delle missioni al limite se non oltre i confini dell’impossibile.