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Intervista al presidente della Polisportiva Antonio Buccioni

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SAN VALENTINOCosa pensa dell’ottimo momento che sta attraversando la Lazio calcio?

Sono indiscutibilmente soddisfatto non solo dal rendimento ma soprattutto dal bel gioco che la squadra ogni domenica ci offre. Sicuramente anche l’esplosione di alcuni singoli è stata di fondamentale importanza per il raggiungimento di una posizione di classifica inaspettata.

Come giudica l’operato di Stefano Pioli fino ad ora?

Credo che il lavoro del mister sia ancora da verificarsi del tutto ma in futuro potrebbe assimilarsi agli allenatori più amati della storia della Lazio. Non è un caso che alcuni dei più grandi tecnici della squadra biancoceleste furono esonerati prima di passare nella capitale.

Quanto stanno influendo i tifosi nel percorso vincente che sta calcando la Lazio?

Senza alcun dubbio abbiamo una delle tifoserie più significative del continente. E’ luogo comune parlare di dodicesimo giocatore in campo. I tifosi sono una risorsa fondamentale che anche in una partita non facile ti possono dare un sostegno importantissimo.

Cos’è cambiato nella polisportiva?

Ci stiamo ampliando sempre di più con una serie di attività che bussano per entrare. Paradossalmente in questo momento non so precisamente quante sezioni ci sono, stiamo facendo una verifica in entrata e in uscita della consistenza sociale. Attendibilmente il sodalizio ruota intorno alle sessanta organizzazioni aderenti che però sviluppano più di settanta discipline.

Il sette maggio ci sarà l’incontro della polisportiva con Papa Francesco, cosa si aspetta?

Intanto questa è una ricorrenza felicemente inauguratosi con Papa Pio XII. Credo sia stato un motivo di grande entusiasmo da parte del mondo laziale, non solo da parte delle sezioni e delle organizzazioni aderenti ma anche da parte dei rappresentanti che stanno preparando una sorpresa assolutamente originale per sua santità.

Cosa si augura nel futuro per la polisportiva?

In una parola, l’eternità. Questo sarebbe il sogno di una persona che ha dedicato ad oggi trentacinque anni della sua vita, dedicandole le attenzioni più importanti della propria esistenza.



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AGGIORNAMENTO BIGLIETTERIA: Si cerca il record di presenze

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Canigiani aggiorna le presenze per la partita di Domenica contro il Chievo. Nell’articolo precedenteavevamo calcolato le 15.000 presenze ma Canigiano fa un punto sulla situazione. I seggiolini occupati ad ora sono più di 17.000 e si cerca di superare il record di presenze rimediata con l’Empoli.
Marco Canigiani, responsabile del marketing biancoceleste, fa il punto i tagliandi venduti per la sfida di domenica prossima ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3: “Abbiamo superato quota 17 mila contro il Chievo e oltre 4 mila per la partita con il Parma. L’obiettivo è quello di superare il record raggiunto contro l’Empoli. Ricordiamo di venire con una maglia ufficiale che garantisce anche uno scontro sul biglietto. Da domani parte la prelazione per i cuccioloni per le partite contro Roma e Inter: il prezzo è di 10 euro e la promozione vale fino al 25 aprile”.
Fonte Lalaziosiamonoi



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Guidolin:” La Lazio accederà all’Europa dei big lasciando fuori la Roma”

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Francesco Guidolin dopo 2 anni si mette da parte e parla dell’accesso per l’europa dei Big.
Il tecnico e la sua squadra sono molto noti alla Lazio visto che ha soffiato al fotofinish,per due anni di seguito,l’accesso alla Champions League. Ma la stagione attuale non favorisce la terza volta.
“Secondo posto? La Lazio sta meglio delle altre – dichiara sulle colonne del Corriere dello Sport – ma si potrebbe decidere tutto all’ultima giornata perché la Roma non mollerà. Derby? Importante ma non decisivo: arriva alla penultima, bisognerà vedere quanto divario ci sarà tra le due formazioni“. Ma bisognerà avere paura del ritorno del Napoli? “Nelle ultime settimane ha lanciato segnali importanti, ma corre anche in Europa League e, a questo punto della stagione, non è semplice”.



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Lazio-Chievo. Sono già due i settori esauriti

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curva nordLa sconfitta allo Juventus Stadium non ha demoralizzato nessuno. La Lazio è stata sconfitta ma è uscita a testa alta contro un avversario che ha gia una bottiglia di spumante in mano da stappare in attesa di completare le ultime 7 giornate di campionato.
Stando a quanto riporta il responsabile della biglietteria sono già 15.000 i tagliandi staccanti contro la squadra veronese:
“Siamo a quota 15 mila, abbiamo un paio di settori esauriti: ci rimane la sud est, la Maestrelli e ancora qualche posto in Nord. Poi c’è questa promozione del ‘maglia day’: invitiamo i nostri tifosi a venire con la divisa ufficiale, una qualsiasi, l’importante è che sia da gioco e ufficiale. In Tribuna Monte Mario si può acquistare una maglia di questa stagione (escluso la maglia bandiera) e il biglietto per Lazio-Chievo a 70 euro. Infine, i biglietti per la gara di ritorno per la Finale di Coppa Italia Primavera dovrebbe iniziare domani”.



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Contratti in scadenza, c’è anche Sculli

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SCULLI
E’ tempo di tirar le somme e capire chi rinnovare e chi no. I contratti al termine sono di Ciani,Klose,Ledesma,Braafheid,Mauri e Sculli. Per quanto stanno le cose ora, il difensore biancoceleste andrà via sicuramente,per il tedesco è stata data carta bianca sul suo futuro quindi spetterà a lui se rimanere con la Lazio o valutare le offerte arrivare dall’Inghilterra,Germania e Spagna.Per Braafheid invece sembrerebbe che rinnoverà sicuramente nonostante l’infortunio di quest’anno che non ha pregiudicato quanto ha dimostrato in quelle poche partite disputate degnamente. Il capitano biancoceleste invece rinnoverà certamente, si aspetterà solo la firma a fine stagione ma qui arriviamo ad un punto che nessun ha scordato mai, ovvero Giuseppe Sculli il quale non è stato mai riscattato dai due prestiti ed è pagato 1,1 milioni annui dalla S.S Lazio (dal 2012) pur essendo un giocatore messo fuori rosa che si allena con il suo preparatore atletico personale.



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Il ritorno dello sponsor sulla maglia? Forse dal prossimo anno

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SPONSOR
Come scritto nell’articolo precedente la Macron potrebbe lasciar spazio a dei big del vestiario sportivo che porterebbe più soldi alla Lazio e varie opzioni come agevolare l’acquisto dei giocatori sponsorizzati dalle varie aziende che prenderanno il suo posto.
Ma c’è anche un’altro quesito che molti laziali si domandano ogni anno. Perchè le maglie non hanno uno sponsor?
Semplice, Lotito ha l’obiettivo morale di non svalutare la Lazio, come nel caso Ederson.Si è parlato nello scorso anno del rifiuto da parte di Lotito allo sponsor attuale dell’Atletico Madrid il quale da un tot non troppo basso al club spagnolo ma il giusto per finanziare la società. Questa società dell’Azerbaijan (Land of fire),dati i risultati attuali ha ripresentato la sua candidatura al presidente laziale con un’offerta di 7 milioni di euro già rifiutati visto che ne servirebbero almeno 10.Come riporta La Repubblica in alternativa ci sarebbe un’azienda di elettronica cinese e anche un’azienda farmaceutica araba.
In caso che il patron biancoceleste dia l’ok, la Lazio riavrebbe uno sponsor sulla maglia dopo ben 8 anni di assenza.



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Sponsor tecnico, l’Adidas cerca il derby capitolino?

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1° MAGLIA
La grande cavalcata di mister Pioli non ha soltanto attirato gli occhi dei club e dei media mettendo in mostra i vari talenti biancocelesti ma ha suscitato interesse anche negli sponsor tecnici.
Secondo alcune indiscrezioni, l’Adidas starebbe valutando di portare il suo nome a Formello, creando così un ulteriore derby a Roma.
Infatti sulla sponda giallorossa c’è la Nike, un marchio molto prestigioso che ha diverse big Europee così come l’Adidas che vuole affrontare il suo diretto avversario approfittando della piazza romana nonchè capitale Italiana con la sua storia che va oltreoceano. Se così fosse si creerebbe un derby nel derby ma oltretutto porterebbe un tocco in più alla squadra di Lotito.
Oltre a questo marchio prestiggioso ci potrebbe essere il gran ritorno di Puma,sponsor che ha vestito la Lazio negli anni d’oro.
C’è di più. L’Adidas, più di altri grandi marchi, ha deciso di investire pesantemente nel calcio italiano. Lo conferma l’accordo che la multinazionale tedesca ha da poco chiuso con la Juventus, finora sponsorizzata Nike: sei anni di contratto a 139,5 milioni di euro, cioè oltre i 23 milioni l’anno, circa 8 in più a stagione rispetto ai soldi che la Nike garantisce attualmente al club bianconero.
Al momento però non si è ancora parlato nel dettagli ma col la fine del campionato e l’inizio del calciomercato, gli sponsor che investiranno nella Lazio,potrebbero agevolare i trasferimenti di alcuni giocatori che sponsorizzano. Il contratto con la Macron cesserebbe tra il 2016/2017 e la base delle trattative sarebbe dai 4 milioni di euro in su a stagione.



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Calciomercato: Lotito non svende Ederson.

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EDERSON LULICAppena 3 presenze in questo campionato e i vari infortuni che lo hanno penalizzato a livello di espressione, portano Ederson all’addio con la Lazio. Già nella sessione di mercato invernale è stato ad un passo dalla Sampdoria sfumando in extremis l’accordo per vestire la casacca blucerchiata.
La poca fiducia di Pioli portano il brasiliano a guardarsi in giro.
Pronto alla carica il San Paolo con un’offerta che viene subito bocciata da Lotito. Il presidente laziale ha la sua politica di non svendere nessun giocatore,in quanto Ederson ha un contratto fino al 2017, vuole 3 milioni di euro, cifra che ha scoraggiato fin da subito il club brasiliano.
In estate il centrocampista potrebbe comunque lasciare l’Italia per tornare in Ligue1, dove ha giocato dal 2005 al 2012 vestendo le maglie di Nizza e Lione. Sulle sue tracce ci sono Saint Etienne e Montpellier, entrambe in corsa per un pass per la prossima Europa League. La prospettiva di poter disputare di nuovo le coppe internazionali potrebbe avvantaggiare i biancoverdi di Galtier rispetto alla società del presidente Nicolin, che nel 2012 era stato anticipato proprio dalla Lazio nella corsa al centrocampista.
Fonte cittàceleste



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La Lazio scende a Torino col dodicesimo uomo in campo

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biglietti venduti lazio lecce

LAZIALI CURVA NORDEuforia e passione, cuore ed anima, l’entusiasmo laziale non conosce la distanza in questo periodo. La Lazio si giocherà la partita più importante del campionato per vedere quale sono i suoi limiti di questo periodo roseo. Molte testate giornalistiche parlano di un campionato che va a riaprirsi ma la Lazio di Pioli tiene i piedi per terra col solo obbiettivo europeo da centrare. Il primo posto è lontano da raggiungere ma lo Juventus Stadium è vicino. Secondo quanto riporta la radio ufficiale bianceleste, sono stati staccati circa 2000 tagliandi nel settore ospiti. Pioli ed Anderson con la loro truppa, potranno contare anche del dodicesimo uomo in campo a dargli supporto ed incitarli in ogni azione che avverrà su quel campo bianconero.



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Pioli mette i puntini sulle i:”Non è una sfida scudetto ma non firmo per il pari”

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PIOLIAnche Pioli parla in conferenza per la partita di Domani contro la Juventus a Torino. Il mister specifica che non è una partita che può aprire la corsa scudetto ma è un match come tutti gli altri con l’obiettivo di far bene e rimanere ancorato alla qualificazione europea.

La partita d’andata con la Juve è stata una lezione?

“E’ stata una delle tante lezioni che abbiamo avuto nel corso del campionato. Non tutte le partite sono andate come volevamo, ma ci hanno comunque insegnato qualcosa. Domani affronteremo i migliori, ma noi siamo più maturi e intelligenti rispetto all’andata. Siamo pronti”.

Lazio arriva a questa partita da seconda in classifica…

“Ci arriviamo con un percorso importante, vogliamo fare il possibile per continuare il momento positivo. La nostra mentalità è sempre la stessa: la prossima partita è la più importante. Cercheremo di vincere”.

Le nove vittorie consecutive di Eriksson un obiettivo?

“Non abbiamo mai pensato ai record, abbiamo sempre ragionato una settimana alla volta. Noi possiamo determinare le nostre prestazioni, ora anche i nostri risultati. Siamo concentrati”.

La gara di domani può riaprire il campionato?

“Credo assolutamente di no. La Juve ha un tale vantaggio che qualsiasi risultato di domani non farebbe comunque cambiare i discorsi per la corsa al primo posto”.

Domani la più forte contro la più bella?

“Senz’altro la Juve è la più forte, lo sta dimostrando da diversi anni. Faccio i complimenti ad Allegri anche per il risultati in Europa, il tallone d’Achille delle ultime stagioni. Sicuramente si affrontano la più forte con quella che sta meglio. Abbiamo la stessa mentalità. Giochiamo per vincere, siamo le squadre che hanno pareggiato meno. Proveremo a prevalere l’una sull’altra”.

Che Juve si aspetta?

“La Juve ha maturato nel corso degli anni una mentalità vincente, gioca sempre con tanta determinazione. Sono abituati a giocare tante partite. Il risultato di Parma non è stato positivo per noi, saranno molto concentrati”.

Come vive il momento?

“Con grande umiltà, ma ci siamo preparati in modo meticoloso per continuare così. Vogliamo vincere tutte le partite e ottenere il massimo. Poi vedremo dove saremo arrivati il 31 maggio”.

Cana ci sarà?

“E’ a disposizione, ha avuto un permesso per essere presente a un appuntamento con la propria nazionale visto che è il capitano”.

Che Lazio ci dobbiamo aspettare?

“Dovremo giocare da Lazio, cercare di fare la partita, di proporre ed essere compatti. Dobbiamo colpire i nostri avversari quando avremo la possibilità. La partita arriva nel momento giusto, cosa vogliamo di più dalla nostra vita? Siamo fortunati, facciamo il lavoro che amiamo, alleno un grande gruppo, affrontiamo la capolista in uno stadio pieno. Mi aspetto una grande prestazione”.

La prossima stagione la Lazio può lottare per lo Scudetto?

“Quest’anno è importante per gettare le basi, lo stiamo facendo. Da qui a pensare di poter lottare per lo scudetto il prossimo anno, ce ne passa di acqua sotto ai ponti. Non conosciamo ancora a pieno il nostro potenziale. Domani è un esame importante, all’andata abbiamo perso nettamente. Adesso possiamo vedere se ci siamo avvicinati ai più forti d’Italia”.

Qualcuno davanti può riposare?

“Le scelte non saranno fatte perché qualcuno ha bisogno di riposo, tutti vogliono giocare. Schiererò la squadra migliore per la partita di domani, vedendo anche i punti di forza degli avversari”.

Marchetti?

“Sta bene, si è allenato bene. E’ indeciso se giocare con la mascherina. Non ha paura di niente”.

Cosa non deve fare la Lazio rispetto all’andata?

“E’ stata una partita importnate, l’abbiamo vista e rivista nel corso della stagione. La troppa generosità ci ha fatto perdere lucidità e compattezza. Domani dovremo essere corti e stretti, se facciamo così possiamo vincere”.

C’è il rimpianto per l’assenza di de Vrij?

“Mancano giocatori importanti come de Vrij, Parolo e Radu. Ma chiunque ha giocato finora si è sempre fatto trovare pronto. Sarà così anche domani”.

C’è la possibilità di vedere la Lazio come al San Paolo con il Napoli, un po’ più prudente del solito?

“Prudente no, non corrisponde alla nostra mentalità. Dobbiamo leggere bene le situazioni, dovremo accorciare con tutta la squadra quando sarà possibile. Altrimenti aspetteremo più bassi. Loro possono creare situazioni di superiorità numerica. Dovremo concedere poco”.

Qualche rimpianto per i passaggi a vuoto della stagione?

“No, i rimpianti sono per chi non dà il massimo. Per noi non è stato così, è stato un percorso di crescita. Spesso ci si dimentica da dove siamo partiti. Ci siamo preparati bene, abbiamo un esame difficile. Ma quando uno studente si prepara bene e si presenta a un esame, deve andare ad affrontarlo con grande dedizione e serenità”.

Lulic alto o terzino?

“Salgo sull’areo con un paio di dubbi, di solito quando scendo li ho chiariti”.

I dubbi riguardano anche Candreva?

“Tutti possono giocare e rimanere fuori. Dipenderà dallo schieramento, dalle situazioni, dagli spazi che vogliamo attaccare”.

C’è stato un complimento che non si aspettava in questi giorni? La sua è una storia da raccontare?

“Io credo che nel nostro ambiente non ci siano vie di mezzo. Si esagera sempre nella positività e nella negatività. Sono concentrato, poi i complimenti fanno piacere. La mia è la storia di un allenatore che ha fatto il suo percorso, a parte un paio di volte ho sempre raggiunto i miei obiettivi. Ora stiamo facendo bene, ma non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo. Per l’ambiente che abbiamo creato meritiamo di centrarlo”.

Da novembre la Lazio ha fatto più punti della Juve? Cosa è successo dopo Cesena-Lazio?

“Ho capito subito il potenziale della squadra, ma sapevo che sarebbe servito tempo. Speravo e credevo in questa crescita. Ma non immaginavo a una striscia così lunga. Domani è una bella verifica per noi, ci sarà bene e capire a che punto siamo. Dopo Cesena-Lazio è successo quello che succede sempre. Abbiamo analizzato quello che è andato bene e quello che è andato male”.

La Lazio finora non ha sbagliato le partite importanti. Solo questione di testa?

“Ci sono tante componenti importanti. La domenica si gioca per come ci si allena in settimana, i miei lo stanno facendo benissimo”.

Si aspetta Pirlo o turnover?

“Non lo so, pensiamo molto a noi stessi”.

Firma per il pareggio?

“No, perchè non fa parte della nostra mentalità. Se poi il pareggio dovesse arrivare perché ce la siamo giocata, ben venga. I risultati positivi non si buttano mai. Spesso quando si entra in campo per pareggiare si rischia di perdere”.
Fonte:Lalaziosiamonoi



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Allegri vuole vincere:”Con la Lazio sfida scudetto”

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lazio juventus

allegriUna frase un po’ eccessiva quella di Allegri, che preannuncia la partita di domani come uno scontro diretto per il tricolore. La matematica non è un’opinione ma nel mondo biancoceleste anche se è goliardico, i piedi rimangono sempre per terra.
«Sarà una partita scudetto». Parola di Massimiliano Allegri. Il tecnico della Juventus è carico alla vigilia della sfida contro la Lazio: «E’ uno scontro diretto – le parole di Allegri in conferenza stampa -, la squadra di Pioli sta facendo un’annata straordinaria. Nessuno poteva immaginare un cammino così da parte loro. Sarà una partita scudetto. In questa fase per noi si decide la stagione perché poi c’è il ritorno di Champions ma ora testa alla Lazio. Cali di tensione? A Parma non abbiamo avuto cali di tensione: abbiamo fatto un buon primo tempo in un clima surreale, poi abbiamo sbagliato. Con la Lazio andrà in campo la formazione migliore, poi vedremo per il Monaco. Il pareggio buono per lo scontro diretto? La Lazio è una squadra diversa rispetto all’andata ma io voglio vincere il campionato. E per farlo dobbiamo vincere le partite. Infortunati? Pirlo ha bisogno di giocare e partita dopo partita ritroverà la condizione. Pogba? Il suo rientro è lontano».



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Castan:” Arrivare secondi è la rivincita del 26 Maggio”

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castanCastan è sicuro, la Roma arriverà seconda controsorpassando la Lazio di Pioli.
Il giallorosso dopo la terribile situazione che ha passato è tornato a parlare di pallone e del suo futuro con la Roma. “Ho avuto paura di morire! Ancora non so quando tornerò, voglio fare con calma senza sbagliare e rientrare al 100%. Rientro al derby? Sarebbe un sogno, ma non faccio date.
Il sorpasso? L’importante è essere secondi alla fine. Può essere una rivincita del 26 maggio. Quella è stata la mia peggior partita in carriera, ora non ci sto ad arrivare sotto di loro”.

Per concludere rilascia una dichiarazione su Felipe Anderson: “Felipe Anderson? Sì, è un bel giocatore e un bravo ragazzo. Ma non arriverà secondo, mi dispiace per lui…”.



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“Di padre in figlio continua”

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ousmaneNon poteva mancare il proseguo della festa lanciata da Pino Wilson. L’evento che ha portato una presenza record allo stadio in un’occasione che non faceva parte delle gare ufficiali della SS Lazio, si presenterà anche quest’anno.
L’iniziativa è del capitano dei -9 e si terrà l’11 Giugno al Foro Olimpico di Roma.
“L’evento porterà il nome “Di padre in figlio continua”, scelto da me e Giancarlo Oddi”dichiara Pino ai microfoni di Radiosei. “la capienza è di 10mila, il ricavato sarà donato in beneficienza! Verrà devoluto a Suor Paola, alla Onlus Gianni Elsner, e verrà impiegato dal Coni per comprare dei defibrillatori. Una serata bella e che farà del bene”.
L’evento sarà condotto da Paolo Bonolis ed avrà ospiti di fede laziale come Pino Insegno, Enrico Montesano, Velia Donati, Tony Malco e Giorgio Pasotti.
Ci saranno 3 fasce per i biglietti: 18€ e 14€, accompagnati da un buono spesa, e 6€.
“mi auguro riusciremo a realizzare la sorpresa finale”, ha aggiunto l’ex laziale. Intanto, una sorpresa è stata già anticipata, perfettamente a tema con la serata: “Ci sarà anche quest’anno una partitella, sarà tra i Pulcini 2005 e alcuni di noi, che si avviano ai 70 anni… Vogliamo che sia un augurio anche per ciò che la squadra sta facendo quest’anno!”.
Fonte: Lalaziosiamonoi

Se volete rivivere il primo evento, potete guardarlo qui sul nostro portale al seguente  link



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Lotito premiato nel Financial Fair Play

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lotito

Lazio-Napoli serie ANel momento più roseo della Lazio non mancano gli elogi che riceve il presidente della Lazio. Infatti Claudio Lotito è stato premiato con il Financial Fair Play. La premiazione è in programma ad Amalfi il 3, 4 e 5 giugno.
L’evento è stato organizzato dalla DGS Sport&Cultura in collaborazione con l’Assoallenatori. Il riconoscimento – fa sapere una nota – va “al dirigente sportivo che si è particolarmente distinto nell’oculata, corretta, virtuosa e innovativa gestione economica di un club calcistico”.



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Gentiletti e Djordjevic verso il rientro

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Gentiletti Stessa sorte stessi tempi di recupero per i due neolaziali che hanno subito entranmbi uno stop non da poco tempo. Le due scommesse del calcio rivelatesi già da subito come due rinforzi essenziali. Entrambi dovrebbero rientrare nella gara in programma contro il Chievo ed oggi già dovrebbero riaggrecarsi al gruppo.
Contro la Juventus mancheranno Parolo,De Vrij e lo squalificato Cavanda. Da valutare invece Marchetti che si è levato i tamponi e si allenerà con l’apposita mascerina precauzionale e Radu. Pioli potrà contare su i recuperati Basta e Maurizio.
Braafheid e Berisha sono pronti e restano favoriti per entrare nel blocco dei titolari. Probabile l’impiego di Lulic a centrocampo con Cataldi e Biglia. Con una linea mediana a tre, Mauri potrebbe cominciare dalla panchina.
Fonte:Lazialità



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Felipe ed il cuore Biancoceleste: “Avoja se resto”

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salazio37_26620_immagine_obigChe Felipe Anderson sia sbocciato in un campo arido portando la primavera nella rosa biancoceleste non ci sono dubbi. Il brasiliano grazie alle sue giocate ha risvegliato una squadra che militava tra l’ottavo posto ed il nono ma questo grazie anche al Mister “miracoloso” ovvero Stefano Pioli,il quale ha creduto in lui fin dalla preparazione precampionato ad Auronzo.
Tutta la serie A ed alcuni siti esteri non fanno altro che parlare dell’ex giocatore del Santos, paragonandolo con eccessiva goliardia a Cristiano Ronaldo o Neymar (FA7).
Nell’occasione del suo ventiduesimo compleanno, la stazione Lazio Style ne ha approfittato per intervistarlo:
“Vorrei ringraziare tutti per gli auguri! Già mi sento un po’ vecchio! (ride, ndr). Domenica è stata un bellissima giornata. C’era tanta gente allo stadio, ci hanno dato una spinta in più. Abbiamo regalato ai nostri tifosi una bella vittoria con 4 gol che nel nostro campionato non succede spesso. L’abbiamo preparata molto bene, creando tanto e sfruttando le fasce con Cavanda”.

Sta cambiando in voi la vostra consapevolezza?

“Certo, poi con i tifosi allo stadio abbiamo un spinta in più. Continuiamo a spingere nonostante il vantaggio!”

Sabato arriva la Juventus…

“Siamo in un momento importante, loro sono la squadra più forte del campionato, li rispettiamo, ma andiamo a Torino a testa alta. Prima facevamo un buon calcio, ma adesso abbiamo maggior fiducia, cosa che prima mancava. Andremo lì per fare la partita”.

Cosa è scattato in te quest’anno?

“Già a fine stagione scorsa mi sentivo bene e sapevo che potevo giocare il mio calcio. Scrissi sui miei social network che non ero contento di andare in vacanza perché volevo far meglio sin da subito. Ho sentito la fiducia dei tifosi e ho avuto una gran voglia di ricominciare. Sono cresciuto in una famiglia umile, mio padre mi diceva sempre di esserlo e di trattare le persone allo stesso modo. Devo essere sempre me stesso!”.

Sei sempre il solito ‘Felipetto’ fuori dal campo…

“Lo dicevo anche a mia sorella. Mi piace essere una persona sorridente e disponibile con tutti quando la gente mi chiede una foto o mi saluta”.

Che rapporto hai con la città di Roma? Hai avuto modo di conoscerla più a fondo?

“Abitare a Roma è una cosa bellissima! I miei amici mi dicono sempre che la vogliono visitare e io dico loro, “va bene, sono qui! L’affetto della gente mi ha molto aiutato anche nei momenti difficili”.

La società ti ha molto aiutato in quei momenti difficili…

“Sì mi hanno sempre aiutato. L’aquila mi è entrata nel cuore! Anche con la mia famiglia adesso siamo felici. Ci sarà sempre gratitudine per la Lazio”.

Quando hai capito che stava cambiando qualcosa?

“Già da quest’estate ad Auronzo con mister Pioli. Mi ha sempre dato fiducia anche quando sbagliavo. Mi ha dimostrato che voleva lavorare su di me. Ricordo quando mi ha messo titolare al posto di Candreva dicendomi che era la mia chance e che avrei dovuto dimostrare tutto il mio valore! Questo è stato per me molto importante”.

Il primo gol con la Lazio?

“È stato emozionante lo aspettavo da tempo. Poi il primo il gol in campionato contro il Parma è stato importante per tutta la squadra. Con quella rete ho sbloccato il risultato”.

In televisione vengono trasmessi diversi gol realizzati da te…

“Nella partita contro l’Inter ho fatto un bel gol. Ho controllato bene la palla e grazie a Dio è entrata in rete. Il tiro alla distanza lo devo ancora migliorare devo continuare a lavorare per fare piu gol”.

Non fai mai gol banali…

“Ogni tanto sbaglio ma cerco sempre di fare quello che penso all’istante. Quando fai una cosa buona in partita poi prendi fiducia. Contro la Samp, prima avevo fatto un assist a Parolo e allora ho sentito la giusta fiducia per fare quel tiro da fuori area”.

Non ti manca davvero nulla…

“No, devo continuare a lavorare nell’uno contro uno, anche in area o quando sono davanti al portiere”.

Cosa hai pensato al gol al derby?

“Dopo averlo fatto ho guardato il tabellone per capire se fosse vero. Cinque minuti dopo ancora non ci credevo. Me lo chiedevano tutti e finalmente lo avevo fatto!”

Hai già segnato a Torino, ora però arriva la Juventus…

“Contro Buffon sarà più difficile! Anche contro i granata non è stato facile perché il campo era difficile e faceva molto freddo”.

Hai dimostrato di saper segnare anche di testa…

“Sì, non pensavo di aver saltato così tanto. Poi ho riguardato il replay e mi sono quasi impressionato. Lo proviamo tanto anche in allenamento, come oggi del resto, con i cross sulle fasce. Se lo provi in settimana, poi in partita diventa più facile”.

Molti tifosi oggi si rimangiano le critiche dell’anno scorso…

“Nel calcio quando vai male devi ascoltare le critiche per poterti migliorare! Sono contento adesso di tutti questi complimenti. Voglio continuare a lavorare con convinzione per poter continuare così. A giugno ci sarà anche la Coppa Italia e sarebbe un traguardo bellissimo per noi. La vogliamo e giocheremo la finale per vincerla”.

Un tifoso vorrebbe invitarti a cena per una carbonara…

“La carbonara mi piace molto. Ma lo avverto, sono uno che mangia tanto (ride, ndr)”.

Il segreto di Stefano Pioli?

“Tutto questo è per metà merito suo. Riesce ad inculcarci la giusta mentalità. Abbiamo fatto 8 vittorie consecutive e ci dice che non abbiamo ottenuto nulla. Sabato daremo il massimo. Ognuno corre e gioca per il compagno. L’impegno non mancherà mai”.

Che idoli avevi da bambino?

“Da piccolo guardavo Ronaldo, Ronaldinho e Kaka, ricevere il grande affetto della gente. Questa è stata sempre una cosa che ho ricercato e che ho sognato per la mia famiglia. Voglio continuare a far bene così”.

Cosa ti dice Neymar?

“Ci sentiamo e mi manda i messaggi per farmi i complimenti. Mi incita sempre a far meglio”.

Pensavamo fossi un giocatore da assist più che da gol…

“Mi è sempre piaciuto fare assist, ma mia sorella che mi segue molto mi dice sempre di dover far gol perché ho la qualità per farlo. Merito anche al lavoro fatto con mister Pioli. Prima rimanevo sempre fuori area, ora invece partecipo di più alle azioni”.

C’è un po’ di rammarico per essere uscito prima nel derby per infortunio?

“C’è sempre rammarico in questi casi. Stavo bene e con gli spazi del secondo tempo potevo ancora far bene. Spero di poterlo fare al ritorno”.

Tanti tifosi ti chiedono se resterai…

“Ho rinnovato fino al 2020 quindi ‘avoja’…”

Vivi a Roma, la città della fede…

“Non sono cattolico, ma cristiano (evangelista, ndr) ma la fede è sempre la stessa. Per me Gesù è molto importante!”

Felipe continua a rispondere alle domande e agli auguri dei tifosi via sms e al telefono. Una tifosa lo invita a fare nella sua carriera sempre quello che gli dice il cuore: “Seguo sempre il mio cuore. È la base della mia famiglia. Siamo sempre andati dove eravamo felici. Qui lo siamo molto, fino a quando mi volete (ride, ndr)”.


Qualche compagno giovane da segnalare in Brasile?

“È difficile sono tanti. Alcuni sono amici miei, non posso fare nomi”.

E la Seleção?

“Sto lavorando per quello. Se arriva sarò felice, ma adesso è più importante aiutare la Lazio”.

Una stagione da protagonisti, ve lo aspettavate?

“Noi ci credevamo da Auronzo. Ce lo ripetevamo tra noi che potevamo fare una grande stagione, non abbiamo iniziato bene ma adesso ci siamo ripresi. Come dice il mister possiamo ancora migliorare e dobbiamo lavorare duro”.

Cosa ti ha dato indossare la maglia bandiera?

“Ho fortemente voluto giocare con questa maglia. È una delle più belle che io abbia mai visto e sono contento di fare bene con questa casacca. Dobbiamo continuare così per fare bene e far felice i nostri tifosi”

Sull’arrivo alla Lazio…

“Tare è venuto in Brasile e mi ha detto che credeva in me. Anche lo scorso anno mi chiamava sempre per incitarmi a lavorare e a fare di più perché Roma è una città difficile. Tare è stato importantissimo per me e per la mia crescita. Anche Lotito mi è sempre stato vicino”

Alla fine dell’appuntamento Felipe lancia un messaggio a tutti i tifosi: “Vi ringrazio tutti per gli auguri e l’affetto che mi avete dimostrato. Domani andrò in campo con ancora più voglia e correrò e mi impegnerò ancora di più sapendo di avere così tante persone che mi vogliono bene”
Fonte Lalaziosiamonoi



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La Lazio Primavera si porta al secondo posto.-1 dalla Roma

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primavera lazio Prima squadra e primavera, una Lazio che prosegue a braccetto il cammino in campionato sia nei senior,che nei Baby.
La squadra di Inzaghi ha annientato il livorno per ben 4 reti a 0 scavalcando così il Bari che occupava la seconda posizione in campionato accorciando la distanza dalla Roma capolista che dista solo 1 punto.
Inzaghi:
“Il secondo posto è nelle nostre mani, nonostante il calendario difficile. Siamo stati bravi, abbiamo fatto punti importanti. A Catania abbiamo perso l’occasione di fare bottino pieno. Adesso andremo a Palermo, li abbiamo incontrati già due volte e si stanno giocando la possibilità di andare ai playoff. Andremo là con due punti di vantaggio col Bari, mentre loro giocheranno contro la Roma. Dopodiché abbiamo due partite in casa sulla carta abbordabili, in mezzo c’è la finale di Coppa Italia. Sono molto contento dei ragazzi, stiamo andando al di là delle difficoltà: oggi avevamo Murgia, Oikonomidis e Fiore fuori.
Una vittoria che dedicate a Fersini visto che domani sarà l’anniversario della sua scomparsa?

“E’ superfluo dedicare le vittorie, è bello vederlo nello spogliatoio ogni volta che siamo a Formello. I primi pensieri vanno a lui: io sono stato l’ultimo allenatore che ha avuto, lui è sempre qua con noi. Vederlo in quel quadro è sempre molto piacevole”.

Quanto è mancato Murgia dal punto di vista del gioco?

“Murgia, Oikonomidis e Fiore avrebbero giocato tutti e tre oggi. Infermeria? La prossima volta non avremo Tounkara che era diffidato, mentre dovremmo recuperare Fiore, Dovidio e Murgia. Non ci saranno Mamadou, Collarino e Oikonomidis squalificato”.

Chi è il rigorista della squadra?

“Non c’è un rigorista fisso, lo chiamo io di volta in volta dalla panchina. Oggi ha tirato Palombi perché gli mancava il gol. Ma quando si è sbloccato ne ha fatto un altro e mezzo”.

Il ricorso di Oikonomidis quindi non è stato accolto?

“No, in realtà non abbiamo potuto presentarlo perché c’erano problemi con le carte federali. Sconta tre giornate ingiuste, ma siamo pronti per riabbracciarlo”.

Oggi a sinistra ha giocato Seck al posto di Germoni: cosa è cambiato?

“Ho due scelte importanti da quella parte. A Catania avevo deciso di far giocare Seck come esterno alto eha fatto molto bene. Germoni ha fatto quindici partite di fila e ha fatto benissimo. Di volta in volta sceglieremo il migliore”.

Guardando il percorso della prima squadra, sta facendo la bocca a disputare la Youth League?

“Sarebbe un bel percorso per i ragazzi. Per il momento teniamo i piedi per terra. Pensiamo che ad inizio stagione partivamo con una gruppo completamente nuovo, con i ’95 migliori che sono andati a giocare. Siamo ripartiti da zero, con tanti tanti ragazzi nuovi. Abbiamo vinto la Supercoppa, siamo in finale di Coppa Italia, siamo secondi ad un punto dalla Roma. Tutto questo è inaspettato: faccio i complimenti ai miei ragazzi perché sono sempre stati sul pezzo. Tutto questo è un sogno che non avremmo pensato di vivere.”

Passiamo ai singoli: Pace e Tounkara?

“Tounkara non è stato agevolato perché gli infortuni ti fanno perdere la condizione. Nonostante tutto si è sacrificato, anche se tutti si aspettano due o tre gol da lui. Pace ordinaria amministrazione, cambio cautelativo, sono contento per lui perché oltre al gol ha fatto benissimo”.
fonte Lalaziosiamonoi



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Lazio-Empoli. Probabili formazioni.

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salazio37_26620_immagine_obigLa Lazio incontra l’Empoli e vuole continuare la striscia positiva che porterebbe all’ottava vittoria consecutiva cercando il sorpasso sui cugini giallorossi che sono impegnati fuori casa contro il Torino.
Mr Pioli dovrà fare a meno di Marchetti che si è operato al naso per una frattura rimediata in allenamento durante uno scontro con Cana quindi tra i pali ci sarà Berisha.
Probabili formazioni:
Berisha,CavandaD,De Vrij,Cana,Lulic,Parolo,Biglia,Candreva,Mauri,Felipe AndersonC,KloseA.
A Disp:Strakosha,Novaretti,Ciani,Pereirinha,Braafheid,Onazi,Ledesma,Cataldi,Ederson,Perea,Keita B.
Squalificati :Basta Mauricio
Indisponibili :
Djordjevic: Frattura spiroide scomposta del malleolo peroneale destro
Gentiletti: Lesione muscolare alla coscia
Radu: Trauma contusivo al ginocchio
Konko: Frattura composta della quinta costola di destra
Marchetti: Frattura scomposta del setto nasale

In casa toscana si allena col gruppo Tonelli, fuori causa invece gli infortunati Verdi e Guarente. Contro la Lazio il difensore allora ritroverà spazio dal 1′ minuto, a discapito di Barba. In avanti Pucciarelli dovrebbe comporre con Maccarone il tandem offensivo, scalpita però Zielinski.

Probabile Formazione:Sepe,Hysaj,Tonelli,Rugani,Mario Rui,Vecino,Valdifiori,Croce,Saponara,Pucciarelli,Maccarone.

A Disp
Bassi,Pugliesi,Laurini,Somma,Barba,Brillante,Signorelli,Zielinski,Mchedlidze,Tavano.

Indisponibili :
Guarente: Problema al ginocchio
Verdi: Stiramento al flessore destro



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Finale di Coppa Italia tecnologico

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eventi lazio 26 maggio 2023

Foto Marco Rosi/LaPresse26 05 2013 Roma ( Italia )SportFinale Tim Cup 2012/2013 AS Roma - SS Lazio allo Stadio Olimpico di Roma.Nella foto : la coppa italia mostrata alla curva nordFoto Marco Rosi/ LaPresse26 05 2013 Rome ( Italy )SportFootball Italian Tim Cup  2012/2013 Final AS Roma vs SS Lazio in Rome at the Olimpic Stadium .In the picture SS Lazio's player  and AS Roma's playerSorpresa nella finale di coppa Italia. Gol o non gol non saranno solo gli arbitri a stabilirlo ma ci sarà un occhio di falco in campo.
Addio quindi al gol fantasma, il presidente Beretta ha dichiarato che nella finale di coppa contro la Juventus, ci sarà l’innovativo metodo di moviola in campo che si utilizza anche nel Tennis per stabilire se la palla superi la linea o no. Questa tecnologia fu sperimentata già in premier League nel 2013. Questa prova potrebbe dar via al lancio di questo sistema innovativo già dalla prossima stagione nel nostro campionato, si potrebbe dire addio quindi ai gol inesistenti.



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Lotito elogia il tifoso laziale. Finalmente ragiona per la maglia?

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lotito1 Lotito strizza l’occhio al tifoso laziale. Infatti il padron biancoceleste sta cercando di riarginare la frana che creò con quelle sue dichiarazioni contro il tifoso laziale. Ricordiamo le sue parole dove considerava lo stadio Flaminio come una Toilette, la curva frequentata da tossici,ladri e prostitute, il Malloppo di ******** e i vari comportamenti contro chi è veramente il cuore della Lazio.
Ma il momento d’oro porta a far riparlare il presidente laziale dove elogia questa volta il tifoso laziale.
La Lazio sta volando su un tappeto di rose, una prestazione costante nel tempo ed un gioco sul campo che non si era mai visto. Una compattezza tre compagni che fa invidia a molte altre società creando un clima di serenità e di pulizia nel gioco che portano ad un risultato vincente.
L’esaltazione ormai regna sul club, basti vedere la carica dei tifosi che si sono presentati a Termini per incitare la squadra in semifinale con il Napoli e la festa alle 2.30 di notte al ritorno da finalista a Formello.
Pubblichiamo l’articolo di Lotito del Messaggero:
«Oggi il mio più sentito
apprezzamento vuole essere diretto al popolo biancoceleste – scrive il presidente in una nota -: il sostegno offertoci alla stazione Termini prima della partenza, la festa improvvisa organizzata a
Formello nella notte rappresentano per il club uno dei traguardi più importanti raggiunti sino ad ora.
Abbiamo ritrovato l’entusiasmo, il nostro 12esimo uomo in campo, i tifosi sono la nostra anima e mi auguro ci accompagneranno nelle battute finali di questo lungo percorso». Lotito analizza anche il
momento positivo della squadra di Pioli. «A pochi giorni dall’inizio della stagione annunciai che questo sarebbe stato l’anno della svolta perchè fin dal primo giorno ho creduto fortemente nella realizzazione di un progetto solido e ambizioso – le sue parole -. Ero certo che il gruppo avrebbe mostrato il suo reale valore, poichè quando si hanno delle tali potenzialità il passo più difficile è saperle tirare fuori: in questo, il lavoro del mister Pioli e di tutto lo staff tecnico è stato straordinario». E recepito alla perfezione dal gruppo: «I ragazzi hanno mostrato costanza, umiltà, spirito di
sacrificio e determinazione, trovato una propria identità, colto le proprie certezze». Squadra, società e tifosi: uniti per questo finale di stagione. «Siamo sulla retta via per il raggiungimento degli
obiettivi fissati, molto è stato fatto ma non tutto – sottolinea il n.1 laziale -. Mai abbassare la guardia. Continuiamo a volare uniti, sempre più in alto



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Lazio-Napoli, non una semifinale qualunque

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sslazio-702x336Siamo sinceri, la stagione della Lazio è al di sopra di ogni aspettativa, frutto anche delle defezioni di altre più titolate ad essere nella nostra posizione, ma come si sa tutto fa brodo..

Stasera la Lazio è chiamata ad un compito difficile, mentalmente sta benissimo e ha un organico alle stelle: le nostre saracinesche in salute, tanto che oggi ci concediamo Berisha, e Marchetti può sedersi piacevolmente in panca; De Vrij possiamo inserirlo benissimo nella Hall of Fame di quel Ministero della Difesa tanto caro a noi per il quartetto scudetto Negro-Nesta-Mihajlovic-Favalli, in più l’olandese ha dato garanzie ad un reparto che latita di alternative, Gentiletti non possiamo giudicarlo, Mauricio è ancora grezzo, Cana e Ciani li conosciamo bene, per gli esterni (a parte Braafheid, che al vostro articolista non piace) stiamo ok; un solido centrocampo con Biglia che nemmeno fa ricordare che l’anno scorso lo scudiero era Ledesma, con un Cataldi sempre più in crescita e interessante; escluso Djordjevic per infortunio, l’attacco è il reparto più in forma della Serie A, e senza essere blasfemie nel dirlo, con Felipe Anderson sopra tutti.

Su queste premesse la Lazio deve fare una partita attenta, passare il turno vuol dire doppio scontro finale tra Coppa e Supercoppa con la Juventus, vuol dire avere una certezza in Europa al di là della classifica di campionato, vuol dire ripagare la fiducia di tutte quelle aquile che hanno accompagnato i nostri ragazzi alla stazione Termini (video QUI), vuol dire crescere mentalmente e confermare la fiducia (mai in discussione) a Stefano Pioli che con la qualità dei mezzi calcistici sta umilmente portando la prima squadra della capitale a posizioni che non vedevamo dai tempi del primi anni Rossi o di Mancini, escludendo gli anni del Cragnotti pigliatutto.

E’ per questo che stasera vogliamo una prova degna della maglia che indossano, è per questo che i nostri occhi saranno incollati, dalle 20.30 in poi, su Sky o Rai per vedere questa semifinale, la partita di ieri ha dimostrato che tutto è possibile, il Napoli ha il vantaggio del pubblico e di aver segnato un gol all’andata, ma sono bolliti psicologicamente e con Benitez a rischio addio a maggio; noi siamo senza il nostro pubblico, ma siamo in salute e vogliamo continuare così per regalare un altro sogno, perchè sognare è possibile… FORZA AQUILE!!

PROBABILI FORMAZIONI (fonte corrieredellosport.it)

LAZIO (4-3-3) Berisha; Basta, De Vrij, Mauricio, Braafheid; Biglia, Parolo, Cataldi; Candreva, Klose, F.Anderson. All: Pioli

NAPOLI (4-2-3-1) Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; David Lopez, Inler; Gabbiadini, Hamsik, Mertens; Higuain. All: Benitez



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GENTILETTI NUOVO STOP: i tempi si allungano

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Nuovo stop per Santiago Gentiletti che in allenamento è stato  fermato da una lesione al flessore della coscia sinistra. Il difensore argentino che si stava allenando con il gruppo da qualche giorno a questa parte, ieri ha oggi  ha effettuato dei controlli clinici in Paideia che hanno evidenziato lo stiramento alla coscia.Quasi sicuramente il calciatore dovrà rinviare il suo rientro fra i convocati che era previsto già dalla trasferta in Sardegna contro il Cagliari.

Giuseppe Di LauroGentiletti



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Il sogno chiamato Champions continua…pausa nazionali permettendo

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Dopo il 2-0 rifilato all’ Hellas salgono a 6 le vittorie di fila per i biancocelesti, che in questa striscia positiva hanno messo a segno la bellezza di 14 gol, subendone soltanto uno. I ragazzi di Pioli hanno fatto vedere un calcio spettacolare, che in Italia, patria del “catenaccio”, non è cosa da tutti i giorni. A 10 giornate dalla fine nessuno poteva aspettarsi una Lazio al 3° posto in solitaria, a un punto dal secondo (occupato momentaneamente dagli acerrimi rivali cittadini) e staccata a 4 punti dal 4°, occupato al momento dall’ altra sorpresa del campionato, la Sampdoria. In questa serie positiva sono state mietute vittime illustri come la Fiorentina e sono stati spazzati i tabù che vedevano una Lazio timida e spesso perdente lontana dall’ Olimpico. La truppa di Pioli ha trovato l’ equilibrio giusto per mantenere intatto il ritmo di gioco, che vede una Lazio fantasiosa e spettacolare nel settore offensivo e un reparto arretrato roccioso e capace di far ripartire spesso l’ azione. Possesso palla che oltre a essere superiore a quello avversario risulta funzionale per il gioco che il mister ha imposto alla squadra, capacità di andare in contropiede grazie alle falcate dei suoi funamboli ma soprattutto spirito di sacrificio da parte di tutti gli 11 in campo, che rende ogni partita più facile. Una Lazio che è sull’ onda dell’ entusiasmo e che, nonostante la pausa per le nazionali, vuole continuare a incantare tifosi e appassionati di bel calcio, a partire dalla trasferta sarda contro il Cagliari di Zemanhqdefault



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Parla Klose: “Il mio futuro? Deciderò insieme alla mia famiglia”

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Torna a parla di futro Miroslav Klose al termine della gara vinta 2-0 contro l’Hellas Verona.
“”Il mio futuro lo deciderò insieme alla mia famiglia a fine stagione, come ho sempre fatto. Sarà una decisione spontanea, di pancia, per questo non ho ancora deciso. Dovremo riflettere su diverse cose: se e dove continuare a giocare per esempio. Ci sono tanti progetti in cantiere, ho ancora un anno di contratto con la Lazio, non c’è nessun contatto specifico con squadre della Bundesliga”.
E sul suo stato di forma
“Non ero nello stato di forma ottimale, avevo bisogno di giocare per riacquistare il ritmo partita. In allenamento ho lavorato moltissimo e adesso sto raccogliendo i frutti”
Infine una battuta sul piazzamento finale della Lazio
“La mia ambizione è ancora enorme, voglio portare la Lazio in Champions League, o almeno in Europa League”.Il tedesco poi si dice orgoglioso della scelta fatta nel venire alla Lazio: “È stata la scelta più giusta quella di venire in Italia. Qui si vive molto bene, il clima è piacevole e il cibo molto buono. La gente è molto rilassata”.

GIUSEPPE DI LAURO

KLOSE



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L’appello della Tevere Parterre: “Allo stadio tutti con una bandiera”

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laxio 1In vista del match in programma domenica sera 22 marzo allo stadio Olimpico di Roma fra Lazio e Verona valevole per la 28′ giornata di campionato, la Tribuna Parterre ha diramato un comunicato dove lancia una simpatica iniziativa.
“Noi ci siamo sempre stati e, a maggior ragione, ci saremo domenica… niente appelli, niente proclami, solo il cuore, la voce, la passione e l’orgoglio di sventolare i nostri colori. Solo una richiesta, portate una bandiera con voi, piccola, grande, nuova oppure old style. L’importante che sia della Lazio, continuiamo a colorare la Tribuna tutti insieme”.

Giuseppe Di Lauro-Since 1900



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Miracolo terzo posto.Pioli mette a tacere le critiche su di lui

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PIOLIConclusa la 27a giornata di campionato, la classifica recita: Juventus(64 punti), roma(50), Lazio(49), Napoli(46), Fiorentina e Sampdoria(45)…
Se qualcuno lo avesse detto ad Agosto, probabilmente sarebbe stato creduto pazzo. “Come fa una squadra arrivata a metà classifica l’ anno scorso a essere 3a a 10 giornate dalla fine del campionato?! Poi con quell’ allenatore, Pioli, famoso per le retrocessioni, dove va la Lazio?!”.
E invece é proprio dal lavoro di Pioli che parte questo “miracolo” sportivo che vede l’ armata biancazzurra a un punto dal secondo posto e che stacca le altre inseguitrici, grazie anche ai loro impegni europei.
Ma il miracolo di cui parliamo non riguarda solo i risultati, ma soprattutto il gioco espresso dalla formazione laziale: un gioco che i tifosi non vedevano da tempo o che forse non avevano mai visto, una Lazio cinica e bella da vedere, che domina in qualunque campo e che non ha paura di nessuno. Una Lazio che a 10 giornate dalla fine deve temere solo se stessa, perché nessuna altra squadra in Italia, in questo momento, sembra riuscire a esprimersi come la banda di Pioli. Ed è proprio Pioli, colui che ha insegnato ai suoi ragazzi a mettere i piedi per terra, che deve invogliare gli stessi a mantenerli. In primis a Felipe Anderson, rivelazione vera e propria di questa Lazio, che oltre ad avere un altro passo rispetto agli avversari, risulta decisivo ogni volta che scende in campo.
Ma le vittorie non vanno attribuite solo ai singoli, ma al collettivo, un mix di veterani come Mauri e Klose, giocatori che con il lavoro si sono lasciati dietro le critiche e che ora sono inamovibili ( Biglia, Basta e Marchetti per fare degli esempi) e giovani esplosi nel corso della stagione ( oltre al già citato Felipe Anderson e Cataldi, De Vrij, che di anni ne ha 23 ma si comporta come un difensore esperto, sulla trentina).
Guardando indietro la preoccupazione che la squadra si perda è lecita: i precedenti sono a sfavore della Lazio, che spesso ha buttato annate importanti a fine stagione, perdendo la possibilità di giocare l’ Europa che conta a favore dell’ Udinese. Questi precedenti sono ancora vivi nelle menti dei tifosi, ma la sensazione è che Pioli abbia impresso una mentalità vincente alla squadra, insomma che qualcosa sia cambiato…



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Caressa paragona gli attaccanti romanisti agli zombie, bufera sul web ma non chiede scusa

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caressa E’ bufera sul web tra il popolo giallorosso e la nota azienda televisiva sky. Inun servizio dove l’inviato sky è alle porte di Trigoria,lancia uno sketch paragonando l’allenamento degli attaccanti romanisti a degli zombie di una nota serie televisiva che sta spolondo nel mondo (The walking dead). Nel video quando la mandria dei morti viventi camminano a loro modo per le srade, Caressa li paragona alle punte dei “cugini” laziali affiancando la loro prestazione alla velocità massima.
Intanto è bufera sulla questione sul web dove ogni tifoso romanista è rimasto indignato, me già avuto un contatto telefonico con i vertici di Sky per la “poca professionalità” da parte di un professionista che fa parte del mondo giornalistico. Il direttore di Sky Sport 24 ha dichiarato che ci saranno dei chiarimenti da parte dall’azienda in merito a questa questione ma intanto il diretto interessato temporeggia e non vuole chiedere scusa.
«Non bisogna chiedere scusa per una battuta – ha infatti precisato Caressa –, la Roma ha capito che in questa trasmissione si scherza sul calcio dalle 10 alle 12 della domenica mattina. Dirò pubblicamente che non volevo offendere nessuno, questo sì. Abbiamo fatto ironia anche sul Milan, mostrando un filmato con uno che si buttava giù dagli sci, e abbiamo preso in giro Alonso. Lo faremo sicuramente anche con la Juventus, non c’è neanche da chiederlo. Alcune cose possono far ridere, altre meno, ma credo che chi ha visto il video non ha capito il contesto in cui era inserito».



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Lazio, e adesso?

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cataldi_cap-300x300Non si vedeva una Lazio così bella ed efficace da molto tempo, purtroppo. La più che decennale esperienza di Lotito sul trono di Formello infatti è stata caratterizzata  da alti e bassi, più bassi che alti. Il punto più elevato della gestione dell’imprenditore romano è sicuramente quel terzo posto raggiunto nella stagione 2006-2007: al timone della squadra il riminese Delio Rossi che, con tre punti di penalizzazione ad inizio campionato, trascina la Lazio fino alle parti nobili della classifica, permettendogli di giocare la massima competizione continentale.

A distanza di parecchi anni, con un allenatore diverso ed una squadra di livello superiore, la storia sembra ripetersi. Pioli ha ricompattato un gruppo che sembrava essere disunito e fragile, dopo le tante polemiche (vedi anche “contestazioni”) ed un piazzamento in classifica non certo soddisfacente.

IN ESTATE:

Già, Stefano Pioli, ad inizio anno le quotazioni ed i consensi per l’ex allenatore del Bologna erano ai minimi storici, nessuno si aspettava un exploit del genere. Va riconosciuto alla società non solo il merito di averlo portato alla Lazio, ma anche quello di avergli fornito fiducia e giocatori importanti per costruire e ripartire. Testa bassa, tanto lavoro, uno spirito di squadra degno di questo nome, ecco la ricetta di un allenatore che è già entrato nei cuori dei tifosi.

Ed è proprio per questo che, nonostante la stagione sia ancora tutta da giocare, chiunque nel mondo Lazio e non solo comincia a tirare le somme per capire, più che altro, come e dove questa squadra può arrivare. L’analisi ovviamente non può che partire dalla sessione estiva di calciomercato, quella dove si costruiscono le squadre.

Come detto, l’ambiante laziale ad inizio stagione era abbracciato da una caustica morsa di sfiducia e pessimismo, sensazione avvalorata dal caso Astori: la difesa era da rifare dopo gli addii di due senatori illustri come Biava e Dias, uno degli eredi era stato individuato nell’allora centrale difensivo del Cagliari. La Lazio sembrava averlo in pungo fino a quando, dopo un tira e molla assai pericoloso, la dirigenza sarda ha deciso di spezzare la trattativa e vendere il giocatore agli acerrimi rivali della Roma. Oltra al danno, anche la beffa. Davide Astori sembrava davvero l’elemento dal quale ripartire, ma alla fine come tutti ben sappiamo, non se n’è fatto nulla.

“Meglio così”, è il pensiero attuale di tutti, addetti ai lavori e non. Già, perché grazie a quel mancato arrivo ne è scaturito un’altro, quello di Stefan de Vrij, attualmente uno dei centrali di difesa più forti del nostro campionato. Il giovane olandese si era messo in mostra nella rassegna mondiale disputando un’ottimo torneo con la sua nazionale, tanto da vincere il premio come miglior difensore del Mondiale; non poco per un ventitreenne. 6,5 milioni ben spesi quindi, ai quali si aggiungono i circa 800 mila investiti per Santiago Gentiletti. Nelle poche apparizioni in questa stagione, l’argentino ha dimostrato subito il suo valore e la sua voglia di non mollare mai, il suo temperamento e quella capacità di leggere le situazioni in anticipo in comune con il collega olandese. Al capitolo “difensori in entrata”  risalta anche il nome di Dusan Basta, prelevato in prestito dall’Udinese con un riscatto fissato a 5,5 milioni. Il serbo ha impiegato parecchio tempo per ambientarsi, ad inizio campionato sembrava fuori dal gioco della squadra, ma le qualità sono emersa alla lunga ed ora è il padrone indiscusso della fascia destra che cavalca ogni partita con precisione, tempismo ed ottima corsa. A sinistra invece, in un calda giornata d’agosto, arriva lo svincolato Braafheid. Troppo spesso lontano dai campi, si diceva di lui. Vero, l’ultima stagione passata in Bundes recitava “0” alla voce “presenze”, ma Edson si è mostrato subito pronto con l’Aquila sul petto mettendo in mostra quelle qualità spesso e volentieri mortificate dai tanti infortuni collezionati in carriera.

Dalla difesa al centrocampo, passando per Parolo. Il centrocampista ex Parma vive, inizialmente, la stessa situazione di Basta: poco ritmo, pochi guizzi, sembrava assolutamente fuori contesto nel gioco di mister Pioli. Alla fine però Marco si impone e l’oggetto misterioso si trasforma in uomo-chiave per la mediana laziale. E’ lui il più impiegato in campionato e per ripagare la fiducia datagli dal mister, Parolo si inventa anche bomber; ad ora le reti per il ragazzo nato a Gallarate sono 7.

…E ADESSO?

Adesso la Lazio è lassù, al terzo posto. Poco sotto Napoli e Fiorentina inseguono con il coltello fra i denti, mentre poco sopra, la Roma sembra aver perso quell’andatura schiacciante che l’aveva incoronata come unica anti-Juve ad inizio stagione. Tutto questo grazie al bel gioco confezionato dai ragazzi di Pioli e agli innesti sapienti (va riconosciuto) che la società ha saputo completare. Inoltre, l’esplosione di un giocatore come Lucas Biglia, ormai metronomo imprescindibile per questa squadra e la scoperta del talento cristallino di Felipe Anderson rappresentano la cigliegina sulla torta.

Il ritorno in Europa è l’obiettivo dichiarato, quello della Champions è un sogno che può assumere sempre di più i contorni della realtà. Ma Champions o Europa League che sia, la Lazio dovrà comunque agire sul mercato per far fronte alle tre competizioni. Serve innanzitutto una punta di alto livello. Il futuro di Klose è in bilico, anche se il bomber di Opele sembra tornato ormai ad alti livelli e il buon rendimento di Djordjevic raggiunto nella parte di stagione in cui è stato a disposizione, deve essere affiancato da un’altro nome importante. Per questo la società non deve farsi sfuggire l’occasione per il definitivo (e mai raggiunto da quando il duo Lotito-Tare gestisce la prima squadra di calcio nata a Roma) salto di qualità. Il patema col quale ogni tifoso laziale deve fare i conti è sempre lo stesso; questa società lascerà ancora una volta allenatore e squadra in balia del proprio destino o sarà in grado di prenderne le redini per traghettarla in acque migliori? Se Champions sarà, la Lazio ha l’intenzione di puntellare in modo ponderato si, ma anche sostanzioso quest’organico? In fondo, vincere gli eventuali preliminari di accesso al torneo significa incassare all’incirca 30 milioni che, in una società “normale”, rappresentano un’ottimo tesoretto da investire per non sfigurare. Nessuno chiede a nessuno di vincere domani, quello che tutti si aspettano è che la dirigenza si prenda le proprie responsabilità conscia di avere tra le mani una creatura plasmata e costruita alla grande alla quale mancano solo alcune rifiniture per diventare davvero bella. Hoedt e Morrison sono acquisti importanti e di prospettiva ma il futuro è adesso e sarebbe un vero peccato sciuparlo con i soliti, gravi e imperdonabili errori.



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Biglia nel post gara:”Lottiamo per l’Europa ma se arriva il secondo posto….”(Video)

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Corrieredellosport.it
Corrieredellosport.it

Intervista a Lucas nel post gara. La Lazio ha strameritato i 3 punti disputando forse la gara più bella e combattuta dall’inizio campionato. L’argentino è sicuro di se e della squadra. Il centrocampista laziale è stato uno dei principali uomini che hanno portato a casa la partita eseguendo 2 tiri velenosissimi (il primo ha centrato la rete el vantaggio) con giocate degne per il ruolo che ricopre anche in nazionale.

Biglia in zona mista dopo Lazio-Fiorentina… di lazionews
“Sono felice, vogliamo continuare ad essere una squadra di grande qualità, vogliamo continuare a giocare così. Tutta la Lazio ha fatto una partita mostruosa, è quello che vogliamo per arrivare in Europa. Neto? E’ stato bravissimo una volta entra, una no. Sono felice per il risultato, abbiamo capito la partita. Siamo terzi con il Napoli, ma non finisce qui. Dobbiamo continuare a lavorare ed essere ancora più bravi: sicuramente la prossima sarà ancora più difficile. Secondo posto? Il nostro obiettivo è l’Europa. Se arriviamo secondi è meglio per noi. Giocheremo domenica dopo domenica e questo ci porterà più avanti. Siamo trenta giocatori che lottano per la stessa cosa, siamo bravi e lavoriamo per la Lazio. Cataldi? Questa settimana ho letto che Cataldi sarà il centrocampista della Nazionale per 15 anni, penso lo stesso. Ha tanta qualità e la testa a posto, arriverà dove vuole arrivare. Come stai? Bene, ho preso solo una botta a fine partita, speriamo che non sia niente”.

BIGLIA A SKY SPORT

“La Fiorentina viene da due mesi con due partite ogni tre giorni ma noi oggi abbiamo fatto una grande gara, abbiamo fatto quello che il mister ci ha chiesto e l’abbiamo fatto bene”.

Ci spieghi il grandissimo gesto che ha portato al tuo gol
“E’ lavoro, è quello che facciamo ogni settimana. Una volta segni, una volta va in tribuna. Sono contento del gol”.

Sulla corsa al terzo posto
“Noi lavoreremo fino alla fine per arrivare in Europa, se arriviamo secondi è meglio ma il nostro obiettivo è l’Europa”

Ti è piaciuto di più il primo o il secondo tiro?
“Mi è piaciuto di più il secondo gol (quello del palo, ndr), ma è stato bravissimo il portiere”.

BIGLIA A LAZIO STYLE RADIO

Sulla gara
“Sono felice del risultato e della prestazione della squadra, è quello che vuole il mister e vogliamo noi. La lotta è ancora lunga, ma il lavoro alla fine paga. Il risultato non me lo aspettavo, ma la prestazione si. Vogliamo portare la Lazio più in alto possibile”.

Sulla sfida contro il Torino
“Arriviamo con tanta fiducia, ma dovremo essere bravi e concentrati come sempre”.



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Cataldi elogiato dal gruppo. “Se rifiutavo la fascia, Radu mi menava”

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cataldi lazio

cataldi_cap-300x300Spirito,grinta,altruismo,unione e forza, sono questi gli ingredienti che hanno fatto lievitare i 3 punti di ieri sera. Una Lazio irriconoscibile,forse la migliore dell’era Lotito. Tanto criticato all’inizio quanto amato adesso, il mister Pioli ha “creato” un gruppo molto unito dove le colonne portanti della Lazio puntano alla vittoria sia sul campo che dentro lo spogliatoio. Nessun nervosismo alla vista dello spettatore ma solo il sangue ed il sudore per onorare la maglia biancoceleste.
La partita di ieri è stata a dir poco strepitosa dove si è vista una lazio schiacciare con un poker la povera Fiorentina, una squadra che grazie a Salah e Montella crea molto timore alle avversarie sul campo.
Biglia,Candreva,Klose e di nuovo Miro, 4 gol e tante prodezze nei 90 minuti di ieri.
Una partita a senso unico dove la Lazio ha dimostrato di voler centrare l’obiettivo Europa,ambendo alla Champions e non al gruppetto europeo denominato da molti “il contentino delle big”.
Una nota positiva che prosegue nel tempo è quella di Cataldi, lanciato e promosso da Mr Pioli nella prima squadra laziale, sempre pronto all’esigenza e sempre grintoso sul campo facendo ricredere tutti quei tifosi e non i quali pensavano che non fosse all’altezza vista la sua promozione dalla primavera alla “Lazio che conta”.
Alla sostituzione del capitano Laziale, Stefano Mauri porge la fascia a Radu come sempre ma a quel punto capita una cosa mai vista. Il romeno infila la fascia di capitano al giovane Danilo Cataldi.
Un’azione che fa capire che la mentalità e la voglia di vincere è alta, un gesto che fa capire che tutto il gruppo è unito e che rede molto del giovane talento laziale.
Cataldi a fine partita lascia qualche dichiarazione
«È stata una settimana impegnativa contro grandi squadre. Con il Napoli avevo tensione. Con la Fiorentina abbiamo cambiato modulo, io e Biglia ci troviamo bene a lavorare insieme, abbiamo gestito alla grande gli attaccanti viola e non era facile prenderli a turno. Questa squadra ha dimostrato ancora una volta grande spirito di sacrificio».
Cataldi un principino azzurro, sa di avere gli occhi di Conte addosso: «Sarei contento, è il sogno di tutti quello di indossare la maglia della Nazionale. Ma sto con i piedi ben piantati a terra e cerco di prendermi il posto, seguendo i dettami del mister e dei compagni. Per il momento penso all’Under 21».

“Ringrazio Radu, che mi ha dato questa possibilità” fa sapere lo stesso Cataldi. “Inizialmente non la volevo, perchè ci sono tanti campioni prima di me. Sono rimasto sorpreso, Stefan ha insistito. Se non l’avessi presa mi sa che mi menava…”.



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