Home Blog Page 419

Domani partono le lettere al Coni e alla Federcalcio per far decadere Lotito

0

FINE LOTITO

 

Egregio Direttore,

nei giorni scorsi ho trasmesso al giornale da Lei diretto, nelle persone del dr. Galdi e del dr. Iaria, le note, scritte dal Consigliere, Responsabile dell’Area Giuridico – Legale dell’Associazione, Avv. Massimo Rossetti, di commento alla sentenza della Corte di Cassazione, Sezione V, n. 51897 del 4 luglio 2013, resa pubblica mediante deposito in Cancelleria il 30 dicembre 2013.

Al di là dei contenuti e degli aspetti tecnico – giuridici, pur rilevanti, di cui alla predetta sentenza, mi sarei aspettato, così come mi aspetto, che il più importante, autorevole e letto quotidiano sportivo nazionale avesse dato e dia ampio risalto alla sentenza stessa. Che, infatti, un soggetto definito dalla Cassazione come autore di un “complesso disegno criminoso” possa continuare a ricoprire, come se nulla fosse, la carica di Presidente di una delle più importanti società di calcio di Serie A, quotata in Borsa nonché di Consigliere della FIGC, nominato dalla Lega Calcio di Serie A, a me sembra assolutamente sconcertante.

E, lo ribadisco, al di là di pur decisivi aspetti tecnico – giuridici, ma, più semplicemente, nel nome di quei doveri di lealtà, correttezza e probità che l’ordinamento sportivo prescrive e richiede a tutti i propri appartenenti.

Ho sempre creduto e credo ancora, nonostante tutto, che la stampa e, più in generale, imass media siano e debbano essere i così detti “cani da guardia” dell’opinione pubblica, nel nome di quella libertà di stampa che, così come prevede e tutela la nostra Costituzione, è posta a fondamento e presidio della democrazia.

E’ mai possibile, allora, mi chiedo e chiedo, che si ritenga che l’unica cosa che interessi e possa interessare gli “sportivi” o, per usare un termine ormai usato prevalentemente con accezioni negative, i “tifosi” sia il “calciomercato”, le vicende personali di questo o di quel giocatore, i “gossip” che riguardano costoro ?

Come si fa, mi chiedo e chiedo, a pensare che il mondo del calcio possa essere riformato ed innovato sul serio, mettendo fine agli scandali che lo hanno e lo stanno ancora attraversando, togliendo ad esso sempre maggiori margini di credibilità, se, poi, si consente e si ammette che vicende e situazioni, come quelle di cui alla citata sentenza, vengano circondate dall’indifferenza e rimangano nel silenzio generale, segnatamente degli organi di informazione ?

Come si fa, mi chiedo e chiedo, ad invocare, sperando di essere credibili e creduti, come, da ultimo, ha invocato in sede parlamentare il Presidente della Juventus, il suddetto, profondo rinnovamento, attribuendo al mondo politico la responsabilità del fatto che esso non sia ancora intervenuto, se, poi, lo stesso mondo del calcio permette che, nel proprio ambito, possano impunemente permanere persone, con importanti poteri rappresentativi e decisionali, che hanno ordito e messo in atto “un complesso disegno criminoso” ?

Naturalmente, nell’augurarmi che il quotidiano da Lei diretto voglia, quanto prima, occuparsi adeguatamente della questione, resto a Sua disposizione, così come l’Avv. Rossetti, per eventuali, ulteriori chiarimenti e precisazioni e per la partecipazione a un dibattito che Lei volesse organizzare sul tema.

Nel ringraziarla per l’attenzione e con l’auspicio che un quotidiano come “La Gazzetta dello Sport” voglia esercitare quell’attività di giornalismo di inchiesta che sembra quasi dimenticata e negletta nel mondo dell’informazione, in generale, e, in particolare, in quello dell’informazione attinente allo sport, soprattutto, al calcio, Le porgo i miei migliori saluti.

Alfredo Parisi, presidente  Federsupporter

Detto, fatto! Domani partirà la seguente lettera raccomandata indirizzata a Federcalcio, Coni e Consiglio di Gestione della Lazio, con le quali Federsupporter chiederà i motivi per cui, a distanza di quasi 50 giorni dalla sentenza di condanna da parte della Cassazione, Lotito ancora ricopra la carica di presidente della Lazio e di membro del Consiglio Federale in palese violazione dell’articolo 22 bis (Disposizioni per l’onorabilità) delle NOIF, che nel testo modificato di cui alla Delibera del Consiglio Federale pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 123/A del 7 marzo 2012, stabilisce, per quello che qui interessa, che non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione e, se già in carica decadono”coloro i quali vengano condannati con sentenza passata in giudicato per i delitti, tra gli altri di cui al “Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione finanziaria (D.L.vo 24 febbraio 1998, n.58)”-

Lotito dovrebbe essere dichiarato decaduto, non solo dalla carica di dirigente della Lazio e dalla carica di Consigliere della Lega Calcio di Serie A, ma anche dalla carica di Consigliere federale nominato dalla predetta Lega e, qualora non avesse già immediatamente comunicato a quest’ultima la sentenza della Cassazione che lo riguarda, depositata in Cancelleria il 30 dicembre scorso, sarebbe, altresì, passibile di sanzioni disciplinari.

STEFANO GRECO – LAZIOMILLENOVECENTO



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

L’obiettivo di Cataldi :” Torno alla Lazio per rimanerci “

0

CATALDILontano da Roma per fare esperienza, destinazione Crotone. Danilo Cataldi ha raccolto le sue cose ed è andato a giocare in prestito in Serie B quest’estate, dopo lo scudetto conquistato con la Primavera della Lazio. Ora, dopo mezza stagione, la sua esperienza e più che positiva. E’ arrivato anche il primo gol in campionato, il coronamento di un sogno e di prestazioni da incorniciare. Il tecnico Drago lo stima, gli regala fiducia. La squadra sta facendo un grandissimo campionato e Danilo accumula più esperienza possibile. Raggiunto in esclusiva dai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, il centrocampista romano ha raccontato la sua esperienza:

Danilo, raccontaci l’emozione del primo gol tra i professionisti… E’ stata una bella giornata, il gol lo aspettavo da un po’ visto che alla fine ho fatto una ventina di presenze. Lo cercavo, anche se purtroppo quando si vuole una cosa a tutti i costi si finisce per non ottenerla. Però sono rimasto tranquillo, ho atteso solo l’occasione giusta ed è capitata sabato. La sera ho festeggiato”

 

Questa esperienza in Serie B come sta andando? “Sta andando bene, ho la fiducia del mister, siamo tanti giovani e ci capiamo subito in campo. Stiamo facendo un buon campionato, giocando sicuramente un buon calcio, tra i migliori secondo me che si vedono in B. E’ un campionato difficile, il sabato ti ritrovi ad affrontare gente importante, mentre noi siamo dei ragazzi. Ma cerchiamo sempre di dare il meglio”

In estate che succederà? A Roma i tifosi ti vorrebbero… “Vediamo come andrà a finire la stagione con il Crotone. Noi tutti speriamo di fare bene e di raggiungere al più presto la salvezza. Poi vedremo. Sull’affetto dei tifosi è sicuramente una bella cosa, spero di tornare a Roma. Tornare e rimanere lì, vorrei che un un giorno il tutto si possa avverare”

Bollini in prima squadra? “Lo vedo bene, lo sento spesso e credo che sia un posto importante dove stare. Oggi come secondo, in futuro chissà. E’ una persona competente, sa sempre quello che fare e oltre allo zampino di Reja si vede la sua mano in questa Lazio che è tornata forte”

Con chi sei rimasto in contatto dei tuoi compagni della Primavera? “Antonio Rozzi lo sento poco, visto che sta fuori. Degli altri sento quasi tutti: Filippini, Lombardi, Silvagni, Serpieri, Ilari. Anche De Francesco e Falasca che sono a fare esperienza lontano da Roma. Ci aggiorniamo spesso, quasi ogni domenica, per dire cosa succede e come sta andando. Dopo aver vinto quello scudetto siamo diventati più che compagni di squadra”

Un pensiero sulla Lazio di ora? “E’ una squadra forte e quadrata, che sa sempre cosa fare in mezzo al campo. Hernanes? La Lazio ha perso un giocatore importante che faceva la differenza. Ma ci sono giocatori di grandi qualità che possono sostituirlo, come Keita che sta facendo bene”



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Mercato azzeccato!

0

sto
Sembrerebbe che solamente il calciomercato invernale abbia svegliato il resto dei tifosi della Lazio. Sembrerebbe che sia stato soltanto l’ultima goccia a far traboccare il vaso. Come scritto in precedenza da noi, ma sopratutto anche da Stefano Greco che possiamo definirlo il “leader” visti i suoi numerosi articoli sul suo sito e nei vari social, la contestazione contro Lotito non è appena iniziato ma ha avuto solamente la “maggioranza assoluta”.
Tornando sul mercato e giocando sulle parole c’è da dire che la parola l’ha mantenuta. Dal dominare lo strapotere del nord,all’arrivo dei 4 campioni per passare al rinforzo della squadra. C’è da dire che il presidente voleva acquistare anche l’esterno del Basilea Stocker ribattezzato dal web Stockaz. Fisicamente non è arrivato ma letteralmente si.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Prandelli augura alle italiane di vincere l’Europa

0

europa-league Prandelli comincia a guardarsi intorno per arrivare al mondiale con una squadra competitiva, anche se manca ancora molto. Il ct degli azzurri,è intervenuto ai microfoni di tuttosport facendo un riassunto della situazione e augurando alla Lazio ed il Napoli di portare la coppa in Italia.
“Ci prepareremo sotto ogni punto di vista per arrivare in finale. Mentalmente dovremo ripeterci: vogliamo vincerlo noi, il Mondiale. Le favorite? Brasile, Argentina, Spagna, Germania. Poi ci siamo noi, l’Uruguay, l’Inghilterra, l’Olanda, il Belgio, la Colombia, il Giappone. Per ragioni climatiche la condizione atletica potrà fare la differenza in qualsiasi partita anche in modo clamoroso. E anche durante la stessa partita. Il campionato? Favorita la Juventus, ma tifo sempre per chi gioca meglio e merita di più. In Europa mi auguro che il trofeo sia vinto da un’italiana, ci sono anche Napoli e Lazio. E in bocca al lupo al Milan per la Champions”..
fonte: lalaziosiamonoi



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lite Lotito-tifosi, Brocchi s’illude :” Vincendo uno Scudetto le cose potrebbero cambiare “

0

BROCCHIL’ex centrocampista della LAZIO CristinaBrocchi è intervenuto ai microfoni di radioSei. Queste le sue parole.

BROCCHI AI MICROFONI DI RADIOSEI

Sulla cessione di Hernanes:
Pensando all’inserimento del brasiliano, quando diede vita all’azione che mi fece conquistare il rigore, c’è da dire che anche altri giocatori possono fare altrettanto, ad esempio Lulic. La qualità di Hernanes è fuori discussione, ma la sua assenza responsabilizzerà gli altri. Ha fatto bene ad andare, mancherà alla Lazio la sua qualità, ma sono sicuro che altri giocatori riusciranno a colmare quest’assenza.Sono d’accordo sul reinvestire, nel calcio di oggi sono poche le squadre che hanno disponibilità economica, per cui quando vuoi fare un colpo devi farlo con la consapevolezza che sia un colpo sicuro. I soldi guadagnati nella cessione di Hernanes verranno investiti durante l’estate, alla Lazio arriverà il nuovo Hernanes”

Sul fragile rapporto tra tifosi e dirigenza biancoceleste: 
A volte l’ambiente si è aspettato un po’ troppo dalla società. Il calcio italiano non da più la possibilità alle squadre di competere con altre realtà. Io da giocatore della Lazio mi sono sempre esposto nel manifestare a volte il mio disaccordo, perché ero fiero del mio gruppo e della Lazio: abbiamo sfiorato due anni di fila la Champions League, ci sentivamo in una situazione di forza. Altre società allo stesso livello della Lazio non sono riusciti a conseguire gli stessi obiettivi, ad esempio la Fiorentina, che ora sogna la Coppa Italia, perché è sempre bello alzare un trofeo. Noi in 5 anni ne abbiamo alzati tre. L’ambiente ha tolto un po’ delle grandi cose fatte. Anche se è bello avere un pubblico ambizioso che vuole vedere la propria squadra competere per obiettivi importanti, con nomi importanti nella rosa. C’è una frattura insanabile tra presidente e tifosi, potrà placarsi ma mai guarire totalmente. A meno di una vittoria dello scudetto, che ad oggi sembra improbabile. 

Su Mauri
E’ stato bello rivederlo in campo, ha sofferto tanto, quando un ragazzo sopporta quello che ha sopportato lui, ne paga più le conseguenze. Tornare sul campo, ritrovarsi a fare la cosa che più ama fare, per Stefano sarà stata una grande emozione. Ne ha disputati tanti di derby, ma quello di ieri avrà un sapore diverso. Cura molto i dettagli, cerca sempre di lavorare nella maniera giusta per portare il suo corpo al 100% della potenzialità, in questi mesi continuava a farlo nonostante sapesse che la domenica in cui avrebbe mostrato il lavoro svolto sarebbe stata ancora lontana. Deve recuperare il ritmo di gioco, per poter restituire quel valore che la Lazio ha perso con la cessione di Hernanes”
.

Sulla diatriba Reja-Garcia “Mi dispiace che un allenatore come Garcia, che si è dimostrato sempre al di sopra delle parti, diplomatico, abbia perso lucidità per una battuta di un signore del calcio come Edy Reja. La battuta del friulano è stata interpretata da tutta Italia quasi come un complimento: ”hanno talmente tanti bravi gicatori che se qualche lieve disturbo tenesse qualcuno lontano dal campo, per noi sarebbe un bene”. Ma Garcia no. Ha sbagliato, ha sentito troppo la pressione del derby e si è lasciato andare anche lui in considerazioni che un grande uomo come Reja non meritava”.

Su un futuro da allenatore della LazioIn cima alla lista dei miei sogni di allenatore, c’è sicuramente questo. Sono troppo legato al mondo laziale, non credevo di trovare un’altra famiglia, una volta lasciato il Milan. Sarebbe bellissimo”.

LAZIONEWS



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Tweet di un Berisha soddisfatto.

0

berisha Il portiere biancoceleste, acquistato come erede di Marchetti, è molto soddisfatto della sua prova contro la Roma. L’estremo difensore ha giocato ha provato per la prima volta in carriera, la partita più difficile d’Italia dato che il derby capitolino non è un match come tutti gli altri con adrenalina a mille e milioni di telespettatori in tutto il mondo.
Ho protetto la porta nella partita più potente della mia carriera,grazie per i complimenti” twetta il giocatore.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Enigma Minala

0

MINALAJoseph Marie Minala è un giovane giocatore che milita nella formazione primavera della Lazio di Simone Inzaghi. Il giocatore è nigeriano ed è in Italia da quasi tre anni però adesso è al centro di un caso. Minala è nato nel’agosto del 1996 e da quando ha quindici anni è in Italia, ma sul web è scoppiato il caso: Minala ha veramente diciassette anni? Il volto e il fisico del giocatore hanno sbigottito molti tifosi sui social network e sul web, come riporta fichajes.com, tanti calciofili si stanno ponendo questa domanda in queste ultime ore. Intanto Minala continua a scalare posizioni nelle gerarchie laziali, tanto da essere stato convocato per il derby. Polemiche sterili e illazioni? Lo scopriremo nelle prossime puntate.

lazionews24



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito ne spara un’altra delle sue :” Il Napoli ha gli stessi colori della Lazio “

0

Lazio-Napoli serie A

Claudio Lotito, presidente della Lazio, è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli: Ieri abbiamo visto un derby combattuto, molto fisico e dove la Lazio ha avuto tre occasioni da gol, è stata una partita aperta ed il pareggio forse è stato il risultato più giusto. Critiche a Reja? Vengono create delle situazioni che non corrispondono alla realtà, Reja ha fatto una semplice battuta e da questa è nata la storia sugli infortuni, ma è stata male interpretata per scelta. Roma? E’ una squadra determinata e di qualità con una tensione agonistica molto forte, secondo me però ha raccolto più di quelle che sono le potenzialità della squadra, perché riescono ad ottenere il massimo con il minimo, è una squadra compatta che ottiene il risultato. Napoli ed Hernanes? Il Napoli ci ha provato quest’estate, ma non so se il ragazzo avesse accettato il trasferimento. Pronostico Napoli-Roma? E’ una sfida aperta. Tifo per il Napoli? I colori sono gli stessi della Lazio, se il Napoli gioca come contro il Milan può avere delle chance”.

CITTACELESTE



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Il padre di Chiara si commuove :” Grazie per la vicinanza “

0

CHIARA

La storia di Chiara Insidioso ha sconvolto l’opinione pubblica. La ragazza, tifosissima laziale, combatte tra la vita e la morte all’ospedale San Camillo in seguito alle percosse subite dal convivente. La diciannovenne ieri ha avuto la vicinanza di tutto lo stadio Olimpico che gli ha dedicato striscioni e applausi. Il padre della ragazza, Maurizio Insidioso, è intervenuto questa mattina a Lazio Style Radio 100.7 per ringraziare tutti della vicinanza mostrata alla famiglia: “Ho chiamato perchè ieri ho avuto la possibilità di venire allo stadio per 40 minuti quando è stata organizzata dalla società e da entrambe le curve la splendida iniziativa per Chiara. Voglio ringraziare Stefano De Martino. La Lazio è la nostra passione più grande e mi ha dato energia per andare avanti, quei 40 minuti mi hanno ricaricato, non ho altre parole. Sono stato in Curva Nord, lì mi sento a casa. Guardavo il suo solito posto e in quel momento era come se fosse lì, c’è ancora e bisognerà lottare. All’ospedale viene tanta gente che non conosco e mi rende felice, ci sono ancora brave persone. Ringrazio tutti perchè ieri mi avete reso veramente felice. Forza Lazio sempre.”

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Per chiuderla qua…

0

CANDREVA1) La Lazio nel primo tempo ha fatto una buona partita, tenendo testa alla seconda in classifica e, sinceramente, tutti questi punti di differenza non si sono visti sul campo. Nel secondo tempo, Reja si è accontentato e ha portato a casa il risultato che voleva, chiudendosi un po’ troppo.

2) Berisha ha fatto solo due parate: una su Maicon e una su Totti. Punto. Tutto sto dominio…

3) La Roma era al completo, alla Lazio mancava il suo giocatore più un forma, Biglia.

4) Mi ha fatto più paura la Juve in 10 che la Roma in 11. Mi sarei spaventato di più se avessi visto quel tifoso mascherato da Gervinho.

5) Gervinho è un ottimo atleta prestato al calcio e nulla più. Ed è il giocatore più importante della Roma. Perché la Roma è devastante in contropiede. Farlo passare per fenomeno, però, è da mitomani. Indi, da romanisti.

6) Vi piace definirci “squadra di pippe” per darvi un tono e sarà pur vero. Ma co’ sta squadra de’ pippe, in tre anni e sette derby, avete vinto una volta sola. E perso la gara più importante della vostra vita. Pensa un po’…

7) Parlare della vostra coreografia e della vostra Curva è come sparare sulla Croce Giallorossa ma il problema è che ho letto pure che noi le facciamo tutte uguali e che in fondo ciò che conta non è l’apparire ma l’essere. Accettare il fatto che noi tra le nostre fila abbiamo un artista vero e voi un gruppo di bimbiminchia con le idee confuse non sarebbe più facile?

8) Vi rode il culo per il pareggio mentre noi siamo soddisfatti? Falsità. Personalmente ero convinto di non perdere e il risultato mi ha dato ragione, perché l’ultima Lazio vista mi da fiducia. Mentre la Roma è una squadra di facile lettura e, infatti, Reja ve l’ha incartata.

9) Giocarsela a viso aperto con la Roma significa suicidarsi. Visto che voi, in fondo, siete solo letali nelle ripartenze. E non vedo per quale motivo al mondo una squadra debba consegnarsi all’avversario. Il calcio è strategia. Mourinho c’ha vinto una CL chiudendosi e ripartendo. Ah già, ma voi il calcio lo stare scoprendo ora con Garcia, l’educatore.

10) L’educatore parla di provocazioni laziali. Sarà. Ma io il primo fallo da criminale l’ho visto fare al solito Danielino con la sua solita entrata a trebbia. E non mi è parsa una partita così scorretta. E l’educatore che non da la mano al mio Mister è un gran maleducato.

11) Garcia da grande vuole fare Mourinho. Ma Mourinho, per fortuna, ci si nasce. Il resto sono solo pallide imitazioni. Riuscite male.

Di Alessandro Aquilino 



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Mauri, la fine di un incubo :” Finalmente sono tornato “

0

mauri de rossi

“Ho bisogno di giocare per trovare il ritmo partita. Loro spingevano molto, noi potevamo fare meglio le ripartenze ma il punto ci sta bene”. Così parlò Stefano Mauri ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7.“I tifosi? Sono sempre stati con me – continua il brianzolo – sono contentissimo, sta a me tornare in fretta il più forte possibile”. 



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

L’educatore maleducato

0

GARCIA

Forse ha rosicato, per dirla alla romana. Non ha perso, ma forse, se è successo davvero: ha rosicato. Appunto. “Garcia non ha stretto la mano a Reja al termine della partita”. Si legge su Laziopolis.it. Indiscrezione o realtà? No, perchè… fosse andata davvero così l‘educatore, non ci avrebbe regalato un gran momento di educazione: non solo sportiva. Il tecnico giallorosso ha poi aggiunto sulla polemica per le dichiarazioni di Reja: “Se ci siamo chiariti? Dico che quello che ho detto prima della partita lo penso, solo questo”. Il tecnico Laziale, a suo modo, ha replicato :” Non ho niente da chiarire, ho un curriculum di atteggiamento, sono sempre stato una persona onesta, ho già chiesto scusa ed ho fatto una battuta. Vorrei chiudere questa situazione, pensavo di meritare più rispetto.”

Cittaceleste.it



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Reja:”Finalmente posso dormire dopo una settimana insonne”

0

REJA BOLLINIReja interviene ai microfono di Mediaset Premium visibilmente stanco ma soddisfatto della partita appena conclusa contro la Roma. Eddy ha elogiato la squadra giallorossa ed elencato loro punti forti le quali comprendono le fasce ed il centrocampo. L’allenatore goriziano ha anche dichiarato che appena arrivato alla Lazio (quest’anno) cercava di tamponare i danni della classifica guardando solo chi c’era dietro ma dopo che si è giocato bene contro la Juventus e la Roma, la squadra ha acquistato molta fiducia, spostando la guardia da dietro in avanti visti i pochi punti che separano il club biancoceleste dall’Europa League. Prosegue dicendo: “finalmente posso andare a dormire tranquillo dopo una settimana insonne”.
Breve intervista anche per Ledesma che ha confermato ciò che si è visto nel secondo tempo :” La squadra ha disputato un buon primo-tempo giocando a viso aperto contro gli avversari, ma nei secondi 45 minuti molti errori,rimesse e calci d’angolo hanno fatto abbassare la squadra schiacciandola nella propria metà campo”.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Derby in bianco

0

BIAVA TOTTIReja l’aveva detto: “Mi andrebbe bene anche un pareggio”. E pari all’Olimpico è stato: Lazio e Roma si dividono la posta. Lo 0-0 sancisce un gara con tanti brividi, ma poche occasioni nitide. Per la mole di gioco espressa, i giallorossi possono recriminare per due punti persi, ma la retroguardia biancoceleste ha respinto colpo su colpo gli attacchi avversari.

FORMAZIONI – Battute (Reja) e stoccate (Garcia) hanno opposto alla vigilia i due tecnici. Ma in campo a metterli d’accordo ci pensa il modulo: 4-3-3 per entrambe. Se per i giallorossi è una conferma, in casa Lazio la scelta del mister goriziano segna il ritorno alla difesa a quattro. Konko ce la fa, Edy può contare su di lui e su Radu. Tra i pali ottava consecutiva da titolare per Berisha, davanti a lui la coppia fissa Biava-Dias. Il terzetto in mediana recita Gonzalez e Lulic interni, con Ledesma in cabina di regia. In avanti spazio ai tre tenori Candreva-Klose-Keita. Sulla sponda romanista, poche sorprese: Pjanic preferito a Naiggolan e Florenzi a Ljajic sono le due soluzioni ai due ballottaggi di ieri.

PRIMO TEMPO – Minuti iniziali buoni per studiarsi? Nient’affatto. Il ritmo si fa subito alto, le due squadre innescano un botta e risposta a suon di ripartenze. E’ la Lazio a spingere di più nel primo quarto d’ora, al 9′ un cross velenoso di Candreva chiama De Sanctis alla deviazione in tuffo. La Roma è più guardinga, ma i biancocelesti concedono spazi: al 15′ Maicon serve tutto solo Florenzi in area, ma il numero 24 sballa totalmente la conclusione. Ma sono gli uomini di Reja a fare la voce più grossa: al 18′ Klose manca per poco il guizzo vincente in area, sullo sviluppo dell’azione costringe Benatia al fallo da ammonizione. Lo stesso difensore marocchino tenta al 22′ la deviazione vincente su calcio di punizione di Totti, ma senza successo. Due minuti dopo, gol della Roma annullato per fuorigioco: Berisha respinge un bolide dal limite di Maicon, Gervinho insacca a porta vuota ma Cariolato alza la bandierina. Al minuto 29 un rinvio errato di Konko invita Totti alla conclusione al volo, Berisha è bravo nel neutralizzare in presa. Quando scocca la mezz’ora, è la Roma a tenere in mano il pallino del gioco, con la Lazio che serra le fila. Ma l’acuto al 35′ è proprio dei biancocelesti: Candreva lanciato in contropiede serve Gonzalez fuori dall’area, il Tata conclude alto sopra la traversa. Al 38′ arriva il primo giallo per la Lazio, Orsato sanziona Lulic per un fallo su Benatia. Un minuto dopo, doppio brivido per la porta di Berisha: prima Gonzalez salva miracolosamente su Pjanic, solo davanti alla porta; quindi Gervinho spara alto all’ingresso dell’area. La Lazio prova a riaffacciarsi nella metà campo avversaria, ma al 42′ è ancora la Roma con un tiro di Totti a rendersi pericolosa. Il primo tempo si chiude con un minuto di recupero e con un tunnel strappa-applausi di Candreva a Strootman.

SECONDO TEMPO – Fuori Keita, dentro Mauri: la novità della ripresa è il ritorno in campo del capitano biancoceleste. L’ultima partita per il numero 6 era stata la finale del 26 maggio, il derby lo restituisce al campo. La sostituzione porta Reja al cambio di modulo: spazio al 4-2-3-1, con Mauri alle spalle di Klose. La prima occasione del secondo tempo è però di marca giallorossa: al 52′ Gervinho supera Konko in area e calcia sul primo palo, Berisha devia in angolo. Il vero pericolo arriva dal prosieguo dell’azione: Pjanic calcia a botta sicura dal limite, il suo tiro strozzato illude i tifosi giallorossi e termina al lato. Al 57′ ci prova Totti, palla di poco sopra la traversa. Lazio più dimessa rispetto alla prima frazione, la Roma prende sempre più possesso del gioco, al 60′ nuovo tentativo di Gervinho da fuori area, ma la conclusione è debole. Al 64′ Candreva stende De Rossi e si becca il giallo. Segue il primo cambio in casa giallorossa: Garcia richiama Florenzi e inserisce Bastos. Al 67′ terza ammonizione per i biancocelesti: Mauri non rispetta la distanza su punizione. La Roma cala il ritmo, la Lazio non riesce però ad approfittarne. Al 79′ cambio per entrambi i tecnici: Garcia manda in campo Ljajic al posto di Pjanic, Reja risponde con Onazi per Gonzalez (non c’è il team manager Manzini, a comunicare il cambio ci pensa il segretario generale Calveri). Proprio il nigeriano dopo pochi secondi getta alle ortiche un clamoroso contropiede. All’83’ arriva l’ultima sostituzione per la Roma: fuori Totti, dentro Destro. All’85’ Bastos spaventa due volte la difesa laziale: prima Konko devia provvidenzialmente in angolo, quindi il cross del brasiliano non trova nessuno in area. Allo scoccare del 90′ Klose non trova il colpo di testa su spiovente di Ledesma. Il quarto uomo segnala due minuti di recupero, non succede nient’altro: il secondo derby dell’anno termina 0-0. Dodici punti in sei gare di campionato, la Lazio targata Edy è ancora imbattuta.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Una fiaccolata per Chiara

0

CHIARA

“La fine non esiste, dopo ogni tramonto c’e’ sempre il sole”. E ancora :” Forza Chiara vinci per noi”. Sono alcuni degli striscioni che sono stati appesi sulle finestre dei palazzi di Casal Bernocchi durante la fiaccolata perChiara Insidioso Monda, la ragazza aggredita e picchiata a sangue dal suo fidanzato lo scorso lunedì. L’uomo, un muratore 35enne con piccoli precedenti per droga, è stato arrestato per tentato omicidio dai carabinieri di Ostia.

Tutto il quartiere di Casal Bernocchi si è stretto intorno alla famiglia della ragazza ancora ricoverata in coma all’ospedal San Camillo.  Il lungo corteo e’ partito da piazza San Pier Damiani, sfilando poi lungo tutto il quartiere. A ricordare Chiara decine di amici e parenti. Non posso ancora credere che le sia accaduta una cosa così brutta– dice Eleonora, una sua amica- sono qui perché spero senta quanto le siamo vicini ora che sta lottando contro la morte. Non abbiamo potuto fare nulla prima, adesso vogliamo fare del nostro meglio”. E ancora:” Chi ha fatto questo a Chiara dovrà pagare”, dice Roberto un conoscente della giovane.

E poi c’è chi ricorda la sua passione per la squadra della Lazio: “I cartelloni per Chiara sono tutti bianchi e azzurri- spiega Ludovico, un altro amico- Chiara non si è mai persa una partita della sua squadra del cuore e noi vogliamo farle forza anche così. Domani poi ci sarà il derby, una giornata che non si sarebbe mai voluta perdere”. 

Presente anche il presidente del X municipio, Andrea Tassone che insieme all’assessore alle politiche sociali, Emanuela Droghei ha organizzato la fiaccolata. “Ho voluto con forza l’ iniziativa– ha detto il mini sindaco di Ostia- drammi come questo non devono più accadere. Siamo vicini ai genitori e alla giovane che è stata l’ennesima vittima di violenze. Sono episodi che non devono più accadere, per questo sono qui. Per dare un segno concreto anche da parte delle istituzioni”. 

Alla testa del corteo anche la mamma e il papà della ragazza, commossi e supportati dal l’affetto degli altri familiari. Hanno camminato in silenzio con una torcia in mano.

LA REPUBBLICA 



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

La Nord renderà omaggio a Giuliano Fiorini

0

FIORINIDisegnello e la Curva Nord sono pronti a stupire un’altra volta l’Olimpico con una coreografia da applausi e da applausi. E’ previsto un richiamo al passato. La coreografia potrebbe essere almeno in parte dedicata a Giuliano Fiorini, uno degli eroi del meno 9, alfiere della vecchia Lazio di Fascetti entrata nel cuore del popolo biancoceleste per aver sventato la retrocessione in C. All’Olimpico sarà presente anche Fabiana Fiorini, figlia dell’indimenticato Giuliano: un suo gol al Vicenza, all’ultima giornata del campionato 1988/89, portò la Lazio agli spareggi.«Sono qui per assistere al mio primo derby dal vivo, dalla tribuna gusterò la coreografia e una sorpresa che la Curva ha preparato in memoria di mio padre. Ma soprattutto tiferò Lazio. spero in una vittoria. Sono emozionata perché tutto ciò che riguarda questi colori mi emoziona. A casa ho tante maglie molte della Lazio, ho anche quella storica che vestiva papà» ha raccontato Fabiana al sito lalaziosiamonoi. I tifosi biancoceleste pensano anche ad un Fiorini day per il 26 maggio, a un anno dal successo storico in Coppa Italia.

LAZIALITA’



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Derby,probabili formazioni

0

benatia derby
Stanno circolndo da ore le probabili formazioni per il derby in programma per domani alle ore 15. Come tutti sanno, quando c’è una stracittadina, le formazioni non sono mai quelle riportate dai giornali o dalle testate in modo da scatenare un “effetto-sorpresa” cercando di non far capire la tattica al nemico almeno per i primi minuti di gioco.
Controllando le varie testate giornalistiche odierne abbiamo tirato su una “media”:
Lazio (4-3-3): Berisha; Cavanda, Dias, Biava, Radu; Ledesma, Gonzalez, Lulic; Candreva, Klose, Keita. (A disp. Marchetti, Strakosha, Ciani, Pereirinha, Cana, Crecco, Onazi, Mauri, Felipe Anderson, Kakuta, Perea). All. Reja.
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Castan, Benatia, Torosidis; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho. (A disp. Skorupski, Lobont, Jedvaj, Romagnoli, Toloi, Nainggolan, Mazzitelli, Taddei, Bastos, Ricci, Ljajic, Destro). All. Garcia.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Mauri freme :” Non vedo l’ora di salire quei gradini ed entrare in campo “

0

MAURIL’attesa è finita: Stefano Mauridomenica potrà finalmente tornare a calcare i campi in una competizione ufficiale. La sua squalifica per il presunto e mai provato coinvolgimento nel calcioscommesse è terminata. Il suo rientro avviene in coincidenza della partita più importante per i tifosi della Lazio, il derby contro la Roma. Mauri non sta più nella pelle, ha sofferto tanto non potendo aiutare i suoi compagni, e adesso che non c’è più Hernanes non vede l’ora di poter dare il suo contributo. Lo si evince anche dalle parole scritte sulle sue pagine di facebook e twitter: “Finalmente posso tornare al mio lavoro, a cio’ che amo di piu’: giocare a calcio. Domenica saro’ nel mio stadio, in mezzo ai miei compagni, circondato dai miei tifosi…nella partita piu’ importante. Non vedo l’ora di salire i gradini che dallo spogliatoio portano al campo…Forza Lazio sempre!”.

LAZIONEWS24



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Derby capitolino,arbitra Orsato. Statistiche.

0
lazio roma,orsato,designazione derby coppa italia

orsato
L’AIA ha reso noto le designazioni arbitrali per la quarta giornata del girone di ritorno. A dirigere il derby sarà di nuovo Orsato, lo stesso arbitro che ha diretto la finale di coppa Italia vinta dal club biancoceleste.
Derby a parte vi mostriamo le statistiche di tutte le partite dirette con la Lazio. In totale sono 17 partite: 5 vittorie, 7 pareggi, 7 sconfitte. Quest’anno ha diretto Lazio-Fiorentina (0-0) e Sampdoria-Lazio (1-1).

Le statistiche in casa giallorossa sono: 16 partite dirette tra cui, 7 vittorie,5 pareggi,5 sconfitte
I guardalinee saranno Liberatore e Cariolato, IV uomo Stefani e arbitri addizionali Rocchi e Mazzoleni.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Per Domenica la Curva Nord farà una fiaccolata per Chiara

0

CHIARAMonta la rabbia da parte dei tifosi laziali per la vicenda legata a Chiara Insidioso Monda, la ragazza ridotta in fin di vita dal suo convivente. Alcuni tifosi, insieme alla Lazio Calcio Femminile e al suo presidente Elisabetta Cortani, hanno organizzato una fiaccolata presso il X Municipio per esprimere vicinanza alla sua famiglia, non è esclusa la presenza di qualche rappresentante della squadra maschile. La Curva Nord, in occasione del Derby,prepara anche una iniziativa per stare vicini alla ragazza e ai suoi parenti.

Cittaceleste.it



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Rossini attacca Lotito :” Della Lazio non glie ne frega niente, la usa solo per scopi personali “

0

rossini

L’eco del deludente mercato invernale concluso dalla Lazio sono arrivati anche in Svizzera. Dove di carne al fuoco per quanto riguarda le cose di casa biancoceleste ne hanno già molta: vedi Petkovic prossimo ct elvetico, vedi il licenziamento da parte di Lotito.Ticinonline è andata così a disturbare Arno Rossini, che agli albori dell’esperienza di Vlado a Roma avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di vice. Questo il suo intervento ai microfoni del portale svizzero, che prende le mosse da una domanda, “quanto conta la reputazione nel calcio?”: “Parecchio, soprattutto in sede contrattuale – ha esordito Rossini – se praticamente tutti quelli che vanno via da una determinata società hanno problemi, allora vuol dire che davvero qualcosa non va. E qui, di tesserati che hanno chiuso in maniera burrascosa l’avventura romana ce ne sono tanti. Partendo da Pandev e da Zarate…”.

E passando anche da Petkovic…
Vero, anche Vlado ha avuto guai con Lotito, ma sulla faccenda è meglio non approfondire.

…si arriva a Hernanes. Alla fine il numero uno della Lazio ha fatto assumere al giocatore la responsabilità della cessione.
La gestione dei rapporti, dalle parti di Formello, è problematica. Come d’altronde quella della piazza. A Roma devono fare i conti con quotidiani, siti internet e radio. La pressione è enorme.

Il pubblico è appassionato e numeroso. Eppure non tutti sono innamorati del club. Lotito ha ricevuto addirittura minacce di morte…
E gira con la scorta, ditemi voi se è una situazione normale. Con il passare delle stagioni il numero di tifosi è nettamente diminuito e questo è un chiaro segno del disamoramento da parte dei fan nei confronti del club.

Eppure, si deve essere onesti, il presidente non ha fatto solo il male della Lazio. Anni fa, quando subentrò a Cragnotti, il club era sull’orlo del fallimento, a un passo dalla cancellazione. Lui, senza scialacquare e con una gestione oculata  dei capitali – ottenendo anche di spalmare i debiti nei confronti dell’erario italiano – è riuscito a risanarlo. Cosa vogliono, dunque, i tifosi?
Roma è una realtà diversa da ogni altra. L’appassionato vuole, ovviamente, che la sua squadra sopravviva, che vinca i derby, che arrivi davanti alla rivale cittadina e che, nel lungo periodo, sia competitiva. Prima di tutto i derby.

Guai a farsi battere dalla Roma.
L’anno passato, dopo la finale di Coppa Italia contro i giallorossi, Lotito – come anche Vlado – è stato osannato. Ora i tempi sono cambiati: la truppa di Garcia sta correndo molto veloce…

Però non si possono fissare gli obiettivi in base a quel che faranno dei rivali. O sperare che questi vadano male. Si deve programmare, provare a vincere…
E non penso che la Lazio ci riuscirà. Almeno nel breve periodo. Con le sue scelte, la dirigenza ha infatti fatto terra bruciata attorno a sé. Almeno per quel che riguarda il mercato italiano. Rimangono gli stranieri, ma trovarne di “buoni” e con questi riuscire ad allestire una squadra competitiva è dura.

Riepiloghiamo. Lotito ha salvato il club però non è uno di quei presidenti che spendono con gioia. Va promosso o bocciato? Credo che il presidente perfetto sia quello che riesce a essere preciso, pratico ma anche passionale. Che riesca a essere concreto e abbia a cuore la società, che abbia rigore economico e prospettive sportive. Al massimo dirigente laziale manca la parte emozionale. Non ama il club, lo usa per i suoi scopi.

Un sognatore che sappia gestir denari. Un mix tra Lotito e Giulini insomma… Lasciamo stare l’ex numero uno del Bellinzona – ha chiuso ironicamente Arno – garantire la sopravvivenza del club è infatti un obbligo. Certo, se si riuscisse anche a renderlo competitivo…

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Spagna o Senegal ? Keita ha scelto

0

KEITA HERNANES

Keita Balde Diao ha fatto la sua scelta, giocherà per la Spagna e non per il Senegal. Lo comunica un amareggiato Alain Giresse, ct della Nazionale africana: “Ho parlato con il suo club e mi hanno fatto sapere che Keita ha scelto la Spagna – dichiara Giresse, come riportato daafricatosports.com –  È nato in questo Paese (ad Arbucias, l’8 marzo del 1995, ndr) quindi è anche normale che lui abbia deciso di giocare per la Spagna“. Sta crescendo un diavolo rosso tra le fila della Lazio.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Si viaggia verso le 50.000 presenze

0
biglietti venduti lazio lecce

LAZIALI CURVA NORDResta stabile la vendita dei biglietti del derby Lazio-Roma: il muro delle 50.000 presenze è un traguardo vicino, ma ancora non raggiunto al botteghino a meno quattro giorni dall’evento che blocca la Capitale. Il tutto esaurito, oggi come oggi, è un miraggio. Ecco i dati certi e certificati dopo l’apertura totale della vendita libera: i tifosi biancocelesti si sono assicurati circa 12000 posti, i tifosi giallorossi, “ospiti” per l’unica volta nella stagione, circa 17000. Insomma, c’è un gap di 5000 unità che però viene eliminato e superato nettamente dagli abbonati della Lazio che sono di base 14000. Finora l’Olimpico è così ripartito: 26000 sostengono Klose e compagni, 17000 i Garcia boys. Ma è ancora presto per stilare dei bilanci definitivi. Molto dipenderà dai prossimi due giorni.

Andati a ruba i settori più popolari. Curva Sud e Distinti Sud sold out sponda Roma, stesso discorso per la Curva Nord, ma non per i Distinti Nord, dove ieri all’ora di pranzo erano ancora in vendita circa 1500 tagliandi (probabilmente adesso solo la metà è in circolazione, forse qualcosa meno). E’ caccia al biglietto, nella giornata di oggi, con ogni probabilità, anche l’ultimo spicchio dei Distinti Nord andrà verso l’esaurimento.

La Tevere è completamente riservata ai supporters della Lazio. Ampia scelta, c’è ancora una vasta possibilità di acquisto. Da segnalare un leggero rallentamento perché si può acquistare un biglietto in Tevere solamente presentando la tessera del tifoso Millenovecento e facendo da garante a un amico o conoscente sprovvisto del tesserino di riconoscimento.   Una scala a piramide, con delle punte minime e delle punte massime. Per i pochissimi tagliandi rimasti per i Distinti Nord serve una spesa di 30 euro, il minimo sindacale, dato che si tratta dello stesso identico prezzo della Curva Nord e della Curva Sud, ma non dei Distinti Sud (45 euro come al contrario all’andata). In Tribuna Tevere si paga 55 euro l’intero, 35 euro il ridotto per gli Under 16, mentre per la Tribuna Tevere Top si passa a 75 euro. Per pochi eletti una visuale live in Tribuna d’Onore, dove servono 170 euro per un posto.

tratto da: “Il Corriere dello Sport”  , LAZIALITA’



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Si pensa al rinnovo per Biava

0

biava1“Ancora non abbiamo parlato con la Lazio del discorso rinnovo. Adesso per Giuseppe è il momento di concentrarsi esclusivamente sul campo e sul derby di domenica. Sta tornando sui suoi livelli dopo un infortunio serio che lo staff biancoceleste, cui vanno i miei complimenti, ha curato benissimo. Del suo futuro mi occuperò io a breve. La prossima settimana scenderò a Roma e, salvo imprevisti, credo che incontrerò il presidente Lotito. Inutile sottolineare che la priorità di Biava va come sempre alla Lazio, club nel quale si trova benissimo da anni“. Sono le parole dell’agente di Biava Giorgio Parretti rilasciate ai microfoni di calciomercato.it. Il difensore biancoceleste sta tornando a ottimi livelli dopo il brutto infortunio di inizio stagione.

LAZIONEWS



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Il pericolo numero 1 è Gervinho

0

GERVINHO DERBYDomenica 9 febbraio all’Olimpico di Roma torna in scena il derby della Capitale. Roma e Lazio si affrontano alle ore 15.00 in uno stadio che si preannuncia esaurito in ogni ordine di posto. D’altronde, come sempre, il derby è una partita a sé, una sfida che spesso vale un’intera stagione e richiama sempre un grandissimo numero di tifosi. Domenica sarà un derby ancora più sentito perché la Roma sta disputando una stagione eccezionale e sembra essere l’unica rivale della Juve dei record; mentre la LAZIO, dopo i pessimi ultimi mesi di Petkovic, sta tornando a ottimi livelli ed è ancora imbattuta in campionato da quando Reja ha preso il posto dell’allenatore bosniaco. Questa Roma non può non creare un po’ di timore perché è una squadra quadrata, organizzata, che lascia pochissimo spazio all’avversario e vive delle devastanti accelerazioni di Gervinho sulla fascia, delle verticalizzazioni di Totti, della solidità di Strootman e della creatività di Pjanic. Ma, al di là della forza offensiva e delle ficcanti ripartenze, è la fase difensiva ciò che ha permesso ai giallorossi di posizionarsi al secondo posto in classifica. Gli 11 gol subiti in 21 giornate di Serie A (solo 2 le reti incassate all’Olimpico) danno idea di quanto sia difficile penetrare la retroguardia giallorossa. Il calcio predicato da Garcia vive di compattezza difensiva e di ripartenze rapide che passano dai piedi di De Rossi,Strootman e Pjanic che rilanciano rapidamente l’azione sulle fasce laddove “scorazzano” l’accoppiata Maicon-Ljaijc o Florenzi da un lato e Torosidis-Gervinho dall’altro, in attesa che Bastos torni in condizione. Da tenere d’occhio, oltre al noto Gervinho, Adem Ljajicche trova la via della porta da due gare di fila. È, quindi, proprio sui lati che si decide la gara. Oltre che sui nervi e sull’agonismo: è sempre il derby più sentito d’Italia.

IL MOMENTO
La ROMA sta vivendo una stagione d’oro, figlia di un cambio delle strategia societarie: dal progetto giovani con Zeman dell’anno scorso, si è passato al concetto di “vincere subito”. E l’idea sta funzionando grazie a un mercato che ha portato giocatori già affermati a vestire la maglia giallorossa. Dopo un inizio di stagione scoppiettante la Roma ha subito un piccolo calo, ma ora è tornata ad alti livelli. Nelle ultime cinque gare di campionato ha portato a casa 12 punti e ha subito una sconfitta, piuttosto netta, contro la Juve dei record. Ma si è vendicata battendola nei quarti di finale in Coppa Italia. L’ultima gara disputata dalla Roma ha però mostrato piccoli segni di cedimento: vittoria al 87’ nella semifinale di Coppa Italia contro il Napoli dopo aver terminato il primo tempo 2-2. Come a voler dire: se la Roma si rilassa e abbassa l’attenzione diventa più facilmente perforabile…

COME SCENDERANNO IN CAMPO
Il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha messo in campo, quasi sempre, la sua squadra con il 4-3-3. Tra i pali giocherà De Sanctis, supportato da Torosidis e Maicon sui lati e dalla coppia Castan-Benatia in mezzo. Possibile sorpresa: l’inserimento di Bastos dal primo minuto sulla fascia sinistra ma con lui esterno basso sarebbe una Roma troppa offensiva. Il centrocampo a tre sarà composto daDe Rossi vertice basso e dagli interni Pjanic-Strootman. Possibile sorpresa: Nainggolan al posto di una delle due mezzale. Il tridente d’attacco avrà come riferimento centrale Francesco Totti conGervinho e Florenzi come esterni. Il giovane italiano, però, è in ballottaggio alla pari con Ljajic per una maglia da titolare. Per Destro si prospetta un’altra partenza dalla panchina con ingresso in corso.

Carmine Errico – LAZIONEWS



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Mauri farà il giro di campo con la Coppa Italia ?!

0

MAURIL’ultima partita disputata da Stefano Mauri è stata giocata il 26 maggio 2013 nella finale di Tim Cup. Una finale storica giocata tra le due squadre di Roma, una cosa mai vista prima nella città eterna. Poi è arrivata una squalifica con tanti, troppi, intoppi giudiziari e anche mediatici, che lo hanno tenuto fuori dal campo per sei mesi. Ora, considerato che la squalifica finirà proprio domenica prossima e la sorte ha voluto che l’avversaria della Lazio sarà la storica rivale cittadina; la società, da alcune indiscrezioni giunte nella redazione del sito webabitarearoma.net, sembra che stia pensando di festeggiare il ritorno del suo capitano con una simpatica iniziativa: il capitano della Lazio prima del match potrebbe fare un mezzo giro di campo – quello riservato ai sostenitori biancocelesti – con in mano la Coppa Italia vinta proprio in quel derby che rimarrà negli annali dell’almanacco, accompagnato da Olympia e dai ragazzi delle giovanili.

Un’iniziativa per celebrare il ritorno di un grande giocatore, fondamentale per la formazione di Reja e per far felici i tifosi. Quelli laziali naturalmente.

Cittaceleste.it



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Miro Klose pensa al suo futuro :” Parlerò con la Lazio e poi deciderò “

0

KLOSEVederlo rincorrere un giocatore del Chievo allo scoccare del novantesimo fa capire molto, se non tutto del suo carattere. Miroslav Klose, classe 1978, non finisce mai di stupire. Archiviata la vittoria in quel di Verona, ha messo il derby nel mirino, ha fiutato la sfida eterna. Il tedesco fa parte di quella ristretta cerchia di giocatori che si esaltano in match emozionanti come la stracittadina, il tremolio o la paura non fanno al caso suo (in sei sfide con Totti e company due reti e un rigore provocato). Il 16 ottobre del 2011, fu proprio grazie ad una sua rete, siglata al 92′, che Edy Reja riuscì a scacciare l’incubo e a battere per la prima volta la Roma. Per non parlare del 26 maggio, quando Miro non segnò ma vestì i panni del solito leader, implacabile, immortale. E pensare che negli ultimi tre appuntamenti con i giallorossi, l’ex Bayern Monaco non si è mai presentato al top, basti pensare al derby d’andata del campionato in corso. Era il 22 settembre, un piede destro malandato rese l’avanti teutonico irriconoscibile agli occhi dei suoi tifosi. Tutta colpa di un’infiammazione al metatarso, che lo costrinse il giorno dopo a volare in quel di Monaco di Baviera per farsi operare. Un mese di stop, poi al rientro, la lussazione alla spalla destra riportata al Tardini di Parma. Per la prima volta in stagione, Miro sta trovando la condizione e la continuità.

CONTRATTO – Occhi fissi sulla Roma dei miracoli di Rudi Garcia, poi ci sarà tempo e modo per pensare al Mondiale e al contratto. Klose ha voglia di continuare a giocare a calcio, un anno o forse due. Finché le gambe saranno dalla sua parte, il tedesco continuerà a calcare il prato verde e a gonfiare reti a ripetizione. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sportentro marzo il centravanti della Germania dovrà scegliere in quale squadra militare. Rispetto a qualche settimana fa, le possibilità di vederlo ancora con i colori del cielo cuciti addosso sono in aumento. Come noto, ha ricevuto offerte dagli Stai Uniti e dalla Bundesliga, lo desidera anche qualche altro club europeo. Incontrerà a breve la dirigenza biancoceleste che farà di tutto per trattenerlo. Il ds capitolino probabilmente offrirà un biennale al suo ex compagno di squadra ai tempi del Kaiserslautern. La leggenda dei bomber tedeschi sceglierà insieme alla sua famiglia, che a Roma si trova non bene, benissimo. I presupposti per continuare insieme ci sono tutti, lo spera Reja, fa compagnia al goriziano un popolo intero.

Ma ci sarà tempo per pensare al futuro, prima c’è un derby da affrontare e da conquistare. Miro non va a segno da cinque partite di fila, il digiuno di gol perdura da Lazio-Inter di campionato del 6 gennaio. Insoliti errori sotto porta ed autentiche prodezze come quella di Storari ne hanno frenato la prolificità. Nel frattempo la Lazio ha fatto bene, la striscia positiva in campionato è proseguita, ma il Panzer di Opole vuole tornare a dare il suo consueto contributo in fatto di realizzazioni. Quale migliore occasione se non nella sentitissima stracittadina? Reja, dal canto suo, si augura che la parola fine, al digiuno da gol, sia dietro l’angolo. Al termine del match vinto al Bentegodi, il tecnico goriziano si è lasciato scappare una battuta: “Mi auguro che Miro si sia tenuto il gol per il derby. Ora sta molto meglio, ormai ha risolto tutto, ma la spalla gli ha creato diversi problemi e non si sentiva completamente libero”.Comincia ad avere fame, Klose.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

La Curva Nord assicura uno spettacolo per Domenica

0

CURVA NORDUna location top secret, un soggetto altrettanto misterioso. La Curva Nord è pronta a regalare ancora una volta uno spettacolo unico per il derby. Come riporta Calciomercato.com, il direttivo della curva è al lavoro in queste ore per realizzare la coreografia, gli autori assicurano che sarà straordinaria. In campo la stracittadina sarà tiratissima, ma i tifosi biancocelesti vogliono vincerla già prima del fischio d’inizio.



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

Lotito Spa

0

lotito“L’opera dei malvagi è destinata a perire, gli idoli d’argento che essi si sono innalzati crolleranno un giorno sulla loro base di sabbia, e la notte cadrà sulle loro forme sognate…”. Ho scelto questa frase di Robert Brasillach, perché rappresenta alla perfezione l’immagine di quella che è la Lazio di oggi e di quella che, prima o poi, sarà la fine di chi la gestisce in modo tirannico, grazie ad un sistema di gestione che in Italia adotta solo la Lazio. E ci si dovrebbe chiedere il perché…

La SS Lazio Spa, infatti, è l’unica tra le Società calcistiche quotate in borsa (le altre due sono Juventus e Roma) ad aver adottato ed a mantenere il sistema di governo societario così detto“dualistico”, che a detto di Lotito rende la società più “snella ed agile nell’operare”, ma che in realtà è stato scelto perché di fatto svuota di diritti e di poteri l’assemblea dei soci. E che, di conseguenza, in pratica rende gli azionisti di minoranza (che nella Lazio rappresentano ancora oggi circa il 33 % del capitale sociale) degli “invisibili”. Oltre che degli “impotenti”.

Questo significa che un terzo degli azionisti della Lazio, oltre ad essere privati di qualsiasi tipo di potere all’interno della società, non possono neanche partecipare (come avviene in tutte le Spa del mondo, specie in quelle quotate in Borsa) alla vita societaria e addirittura non hanno nessun tipo di conoscenza di quello che avviene all’interno della Lazio, quindi di quella che è l’attività e quindi la vita della società. Esempio pratico: in una società “normale”, dopo la sentenza emessa il 30 dicembre del 2013 dalla Cassazione, gli azionisti di minoranza (rappresentati nel CDA) avrebbero potuto chiesto e ottenuto la convocazione di un CDA straordinario per affrontare il problema della“decadenza immediata da tutte le cariche del presidente della società”. In base al codice civile, ma anche al regolamento della Federcalcio. Perché la “non comunicazione immediata”della sentenza, che in base alla condanna ricevuta di fatto fa decadere Lotito da tutte le cariche, comporta anche sanzioni economiche a carico di Lotito e della società. E’ scritto nel regolamento.

Il comma 6 bis dell’art. 22 bis prevede che: i dirigenti di società ove intervenga una situazione di incompatibilità di cui al 1° comma (come nel caso in esame una condanna passata in giudicato) sono tenuti a darne immediata comunicazione alla Lega”Il successivo comma 7 prevede: In caso di omessa immediata comunicazione di cui al precedente comma  che i soggetti interessati incorrono nella decadenza dalla carica,  ferma restando l’applicazione delle disposizioni del codice di giustizia sportiva”.

Chi, dunque, incorra in una delle cause di decadenza dalla carica di cui al comma 1 e non la comunichi immediatamente alla Lega competente (nella fattispecie alla Lega Calcio di Serie A) non solo incorre nella decadenza stessa, ma subisce anche l’applicazione di sanzioni disciplinari. E non solo. L’art.10, comma 5, delle NOIF (le carte federali) stabilisce  il divieto di ricoprire cariche federali elettive o di nomina per coloro i quali abbiano riportato una condanna definitiva per reati non colposi: come quello nel caso in esame, dichiarato “non estinto” nella sentenza della Cassazione.

Ne consegue, per tutte le ragioni sopra esposte, che Lotito dovrebbe essere dichiarato decaduto, non solo dalla carica di dirigente della Lazio e dalla carica di Consigliere della Lega Calcio di Serie A, ma anche dalla carica di Consigliere federale nominato dalla Lega e, qualora non avesse già immediatamente comunicato a quest’ultima la sentenza della Cassazione che lo riguarda, depositata in Cancelleria il 30 dicembre scorso, sarebbe altresì, passibile di sanzioni disciplinari e la Lazio (per responsabilità diretta) di sanzioni economiche.

Invece, nulla. E’ successo e sta succedendo, perché nella Lazio non esiste vita societaria e perché la società è controllata in tutto e per tutto da un unico personaggio che, mai e poi mai, si autodenuncerebbe. Neanche se questa mancata autodenuncia (obbligatoria, regolamento alla mano) potrebbe provocare danni anche alla società. Se l’adozione sistema “dualistico” poteva essere in parte giustificata nel 2004 considerando il fatto che l’azionariato della Lazio era frammentato (quando Lotito entrò aveva ufficialmente il 28%, anche se poi nel processo è stato dimostrato che, di fatto, controllava quasi il 50% del capitale tramite amici e l’opzione sulle quote di Capitalia) ora il mantenimento di questo sistema di “governo” della società non trova più alcuna oggettiva e valida giustificazione ora, visto che: Lotito controlla (direttamente ed indirettamente) il 67 % del capitale sociale; gestisce la Società (è da sempre il Presidente del Consiglio di Gestione) ed è non solo l’azionista di riferimento, ma anche di comando della Lazio. E non è soggetto dunque, ad alcuna “mediazione” o “compromesso” con le “minoranze”azionarie, quindi può fare (e fa) esattamente tutto ciò che vuole.

Per questo non ha mai voluto nessun socio (il processo ha dimostrato che Roberto Mezzaroma altro non era che un prestanome…) e non vuole che nessuno metta in naso nelle vicende societarie, soprattutto nei conti della Lazio. Magari chiedendo o pretendendo spiegazioni su certe spese, sul perché di certi contratti “strani” ai calciatori e determinati “appalti” (guarda caso ad aziende di proprietà o controllate da Lotito). Oppure sui reali motivi per cui la Lazio ha firmato un contratto a “ribasso” con lo sponsor tecnico (passando da Puma a Macron ha perso circa il 50%, passando da 5 milioni di euro più bonus a 2,8 con bonus più bassi) o del perché da 6 ANNI, 7 MESI E 4 GIORNI la Lazio non abbia uno straccio di main sponsor (quello che compare sulla maglia), con una perdita stimabile dal 2007 nell’ordine dei 26,5 milioni di euro. E che cresce di circa 11.000 euro al giorno, come un tassametro. Lotito dice che lo fa per tenere “pulita” la maglia e per mantenere alto il “valore” del marchio. Ma ci si chiede che valore possa dare al marchio (con tutto il rispetto per la clinica e chi la gestisce…) veder comparire ogni tanto e in partite di cartello lo “sponsor” Paideia sulla maglia della Lazio. Visto che fuori da Roma (ma molti anche a Roma…) non sanno neanche che cosa è la Paideia. Le squadrette di categoria possono avere una clinica come sponsor, oppure un negozio di ferramenta, una pizzeria o un bar. Non la Lazio, non una società che si confronta con club che da quel marchio incassano anche 13-14 milioni di euro all’anno. Soldi che possono essere reinvestiti sul mercato per rendere più competitiva la squadra, ad esempio, consentendo alla società di raggiungere traguardi sportivi (una qualificazione alla Champions League, magari…)  che potrebbero garantire ritorni economici enormi. Più o meno quello che ha fatto la Roma nell’ultimo mercato, che da seconda in classifica per assicurarsi almeno quella seconda piazza (che garantisce l’accesso immediato alla Champions League e quindi ad un tesoretto di circa 30 milioni di euro) ha investito nel mercato di gennaio. Mentre la Lazio, che doveva recuperare posizioni in classifica per tentare almeno l’ingresso in Europa League, ha venduto senza reinvestire un solo euro, quindi ha fatto solo cassa. Perché? Non è dato saperlo, perché nessuno può chiedere spiegazioni a Lotito. Perché con il sistema con cui è gestita la Lazio, al massimo Lotito si può mettere davanti ad uno specchio per fare la domanda a se stesso. E, anche in quel caso, non è detto che racconterebbe la verità…

Per i motivi esposti sopra, quindi, l’unico motivo plausibile per cui si continua a mantenere il sistema di governo societario “dualistico” non può che essere quello di totale ed assoluto straniamento degli azionisti di minoranza dalla vita societaria, realizzando così un modello di gestione che, nel gergo tecnico,  viene definito: “dittatura della maggioranza”. O, se si preferisce, di “dominio tirannico” della Società. Il che, evidentemente, corrisponde alla perfezione a quel “senso spiccato di proprietà” di cui parla sempre Lotito quando dice: “la Lazio è mia e faccio come c…o me pare”. E lo dice apertamente e continuamente, perché secondo Lotito una società per azioni quotata in borsa (e che produce e vende spettacolo sportivo) può essere gestita come una cooperativa di servizi, perché secondo lui non farebbe parte di un“sistema produttivo”. Ma se non fa parte di un “sistema produttivo” una società che “produce spettacolo” (teoricamente non solo in Italia ma anche in Europa e quindi in tutto il mondo), resta  del tutto ignoto ed imperscrutabile per chiunque mastichi un po’ la materia, a quale altro“sistema” dovrebbe mai appartenere la Lazio. Se non al “sistema-Lotito”, ovvero quello che grazie alla Lazio consente a questo personaggio di restare a galla e di ottenere una visibilità mediatica che mai si sarebbe sognato di poter avere nella vita quando girava tra gli uffici di regione, provincia e comune a caccia di appalti per le sue cooperative. Ma come dice Robert Brasillach:“L’opera dei malvagi è destinata a perire, gli idoli d’argento che essi si sono innalzati crolleranno un giorno sulla loro base di sabbia, e la notte cadrà sulle loro forme sognate…”. E noi aspettiamo quel momento!

STEFANO GRECO



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900

La prima volta di Keita in un Derby

0

KEITAQuando Vincenzo D’amico scese in campo per disputare il suo primo derby con l’aquila sul petto, aveva appena 19 anni, 1 mese e 4 giorni. Era il 9 dicembre 1973, D’Amico sarebbe sceso in campo dall’inizio del match, sostituito poi nella ripresa da Paolo Franzoni. Segnò questa data sul calendario come il suo esordio con la casacca biancoceleste, Franzoni, ma anche per la sua prima rete con questi colori. E alla fine la banda Maestrelli quel giorno di dicembre conquistò la vittoria, con il gol del vantaggio firmato da Giorgio Chinaglia. E’ Vincenzo D’Amico che giocò il suo primo derby in età più giovane, dopo di lui Giancarlo Marini, al terzo posto Bruno Giordano. Non si può certo dimenticare il primo derby di Paolo Di Canio, anche se all’epoca aveva già vent’anni, già troppo grande per questa classifica della giovinezza da stracittadina. Ma scese in campo titolare, firmò l’unica rete della gara, regalò la vittoria ai biancocelesti, a discapito di qualsiasi pronostico che vedeva la compagine allenata da Materazzi sfavorita. No, un primo derby che nessuno dimentica. Domenica prossima invece potrebbe compiersi un altro battesimo. Non che sia a digiuno assoluto di derby, Keita Balde Diao. Ha già avuto modo di prendere le misure, di familiarizzare con la partitissima, ma certo non è lo stesso disputare un derby con la prima squadra, quando hai solo 18 anni, 11 mesi e 1 giorno. Ha già segnato ai cugini, l’ex Barça, due volte. E lo scorso 2 dicembre, entrando nella ripresa, ha servito il cross per Serpieri. Che sfruttò l’occasione e gonfiò la rete del vantaggio biancoceleste. Un ragazzo che non si ferma e brucia tutti sul tempo: come ricorda ilCorriere dello Sport, è bastato veramente poco a Keita per lanciarsi in cima alla lista del più giovane marcatore del campionato scorso, e a classificarsi secondo nella storia biancoceleste. Era il 10 novembre scorso, il baby talento biancoceleste siglava il pareggio al Tardini di Parma. Come vivrà la settimana prima della partita più nervosa, sofferta, vissuta nella capitale, il giovane esterno offensivo laziale che forse disputerà per la prima volta il match in Serie A? Tensione, forse pressione, ma la voglia di tagliare un nuovo traguardo c’è, di non fermarsi. E che allora derby sia.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900