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Storia S.S. Lazio

La Nord renderà omaggio a Giuliano Fiorini

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FIORINI
Disegnello e la Curva Nord sono pronti a stupire un’altra volta l’Olimpico con una coreografia da applausi e da applausi.
E’ previsto un richiamo al passato. La coreografia potrebbe essere almeno in parte dedicata a Giuliano Fiorini, uno degli eroi del meno 9, alfiere della vecchia Lazio di Fascetti entrata nel cuore del popolo biancoceleste per aver sventato la retrocessione in C. All’Olimpico sarà presente anche Fabiana Fiorini, figlia dell’indimenticato Giuliano: un suo gol al Vicenza, all’ultima giornata del campionato 1988/89, portò la Lazio agli spareggi.«Sono qui per assistere al mio primo derby dal vivo, dalla tribuna gusterò la coreografia e una sorpresa che la Curva ha preparato in memoria di mio padre. Ma soprattutto tiferò Lazio. spero in una vittoria. Sono emozionata perché tutto ciò che riguarda questi colori mi emoziona. A casa ho tante maglie molte della Lazio, ho anche quella storica che vestiva papà» ha raccontato Fabiana al sito lalaziosiamonoi. I tifosi biancoceleste pensano anche ad un Fiorini day per il 26 maggio, a un anno dal successo storico in Coppa Italia.

LAZIALITA’

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1 novembre 1997: quando la Lazio in dieci asfaltò la Roma

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derby lazio roma in 10

ROMA – LAZIO – La Lazio per la prima volta sfida l’ex tecnico Zeman, passato in estate sulla panchina della Roma. Eriksson, sbarcato nella Capitale dalla Sampdoria, per il derby sceglie il classico 4-4-2 con la coppia Mancini e Casiraghi in avanti e il centrocampo composto da Fuser, Almeyda, Jugovic e Nedved. Avvio shock per i biancocelesti che già al 7’ rimangono in dieci per l’espulsione di Favalli: Collina, in maniera molto severa, punisce con il rosso l’entrata diretta del difensore su Tommasi. Eriksson risistema la squadra inserendo Negro al posto di Almeyda e chiedendo un sacrificio a Mancini sull’esterno sinistro. Dopo un primo tempo di sofferenza, in apertura di ripresa è proprio il numero 10 a sbloccare il match. L’ex capitano della Sampdoria parte dall’esterno e infilandosi tra Gomez e Servidei fa partire un destro che si infila sotto l’incrocio della porta difesa da Konsel. Passano soltanto dieci minuti e la Lazio raddoppia con un’altra perla: questa volta Mancini si trasforma in uomo assist e Casiraghi in spaccata trova una coordinazione perfetta per il 2-0. All’84’ è Nedved ad infilarsi nel cuore della difesa giallorossa, superando Konsel con un delizioso pallonetto. Il gol di Delvecchio al 91’ conta soltanto per le statistiche e al fischio finale è euforia biancoceleste. Una Lazio da 10, e lode.

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