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Lazio, la Curva Nord rompe il silenzio: “Niente contro Baroni, tutto contro Lotito. Bentornato Sarri, ma vogliamo tornare a splendere!”

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IL TIFO ORGANIZZATO della LAZIO si esprime con un COMUNICATO UFFICIALE sull'addio di BARONI e il ritorno di SARRI. "Niente contro il mister, tutto contro LOTITO". Appello a SARRI: "Non ci fare rimpiangere questo gesto di fiducia, vogliamo tornare a splendere dalla porta principale".
Pippanera

Il tifo organizzato della Lazio, capitanato dalla Curva Nord, ha rotto il silenzio con un comunicato ufficiale che saluta Marco Baroni e, al contempo, lancia un messaggio chiaro e diretto sulla situazione del club, con un occhio al presidente Claudio Lotito e un benvenuto a Maurizio Sarri.

L’addio a Baroni: “Ennesimo capro espiatorio di una società vuota”

Il comunicato della Curva Nord Lazio inizia con un ringraziamento a Baroni, ma sottolineando la vera fonte del malcontento: “Niente contro Baroni, tutto contro Lotito, così è cominciato e così finisce, nello stesso identico modo.” Il tifo organizzato ha riconosciuto l’allenatore come “un uomo elegante e posato che ha saputo spendere in più occasioni parole importanti per la sua gente”, ricordando la sua vicinanza nelle vicende delle trasferte vietate e il gesto di portare la pezza di Flavio e Francesco.

Tuttavia, Baroni viene definito “ennesimo capro espiatorio di una società tristemente vuota di progetti e prospettive”, augurandogli un futuro migliore. Questa parte del comunicato evidenzia la frustrazione del tifo organizzato Lazio nei confronti della dirigenza.

Bentornato Sarri, ma con aspettative chiare: “Vogliamo tornare a splendere”

Il comunicato prosegue con un benvenuto a Maurizio Sarri, a 447 giorni dalle sue dimissioni. La Curva Nord chiarisce il motivo dei fischi al suo ultimo atto all’Olimpico: l’indegnità del mercato in confronto agli sforzi per raggiungere la Champions, e la percezione di un Sarri “asservito” a una società mediocre.

Oggi, però, la Curva Nord Lazio sceglie di “essere al suo fianco e al fianco dei ragazzi in campo perché il bene della Lazio viene prima di ogni cosa”. Ma l’appello a Sarri è forte e chiaro: “È bene che lei tenga a mente che non ci accontenteremo di galleggiare, vogliamo tornare a splendere e lei ha l’onere e l’onore di riuscire nell’impresa”. Le richieste sono precise: “Vogliamo un mercato in cui lei abbia l’ultima parola, vogliamo un allenatore coraggioso che sappia concorrere per obiettivi concreti. Vogliamo tornare in Europa prima di subito e dalla porta principale, senza alcun compromesso.

Il comunicato si conclude con un gesto di estrema fiducia: “C’è bisogno di risorgere, contiamo su di lei, non ci faccia rimpiangere questo nostro gesto di estrema fiducia. I Laziali”. Un messaggio che chiude un capitolo e ne apre uno nuovo, con aspettative altissime da parte del tifo organizzato.



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Sarri a Formello: accoglienza trionfale e primo summit con Lotito e Fabiani!

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Maurizio Sarri con un'espressione decisa a bordo campo, gesticola per impartire istruzioni ai giocatori.

Ore caldissime in casa Lazio! In mattinata, Maurizio Sarri ha fatto il suo attesissimo ritorno a Formello, un anno dopo il suo addio. Un rientro che ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi biancocelesti, pronti ad accogliere il “Comandante” con una calda accoglienza fatta di cori e striscioni.

Accoglienza trionfale per Sarri: “La Lazialità ti invade!”

L’ingresso di Maurizio Sarri a Formello è stato accompagnato da un vero e proprio tripudio di affetto. “La Lazialità ti invade. Maurizio uno di noi”, questo lo striscione e la sintesi del pensiero del popolo biancoceleste, che fosse presente o meno a Formello. C’è grande speranza e attesa intorno al ritorno di Sarri: i tifosi credono fermamente che il “Comandante” possa essere l’uomo giusto per rilanciare la Lazio.

Primo summit a Formello: Lotito, Fabiani e Sarri al lavoro

Ma il ritorno di Sarri non è stato solo un bagno di folla. Subito dopo l’accoglienza, il tecnico si è messo al lavoro, impegnato in un importante summit con lo staff e la società Lazio. A questo incontro cruciale si sono uniti anche il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Fabiani, creando un tavolo di discussione con i tre uomini più importanti per il calciomercato e la strategia del club.

Quello di oggi sembra essere un incontro davvero fondamentale nella pianificazione della prossima stagione della Lazio. La nuova era Sarri è ufficialmente iniziata, con il tecnico che si tuffa subito a capofitto nella costruzione della squadra che verrà.



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UFFICIALE: Maurizio Sarri è l’allenatore della Lazio, il comunicato del club biancoceleste

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Maurizio Sarri e Claudio Lotito seduti al tavolo durante la conferenza stampa di presentazione a Formello, con i loghi della Lazio sullo sfondo.

È UFFICIALE! Maurizio Sarri è il “nuovo” allenatore della Lazio. La fumata bianca tanto attesa è finalmente arrivata: il tecnico toscano prenderà il posto di Marco Baroni, dando il via a un nuovo (o forse vecchio, ma rinnovato) ciclo sulla panchina biancoceleste.

La trattativa, che aveva tenuto col fiato sospeso i tifosi e gli addetti ai lavori, si è conclusa nella giornata di ieri. Il direttore sportivo Fabiani aveva anticipato l’ufficialità, che il club ha poi dato proprio in questi minuti attraverso un comunicato ufficiale.

Il comunicato della S.S. Lazio: “Ritorno di Sarri alla guida della Prima Squadra”

Di seguito, la nota della società che annuncia il ritorno di Sarri alla Lazio:

“La S.S. Lazio è lieta di annunciare il ritorno di Maurizio Sarri alla guida della Prima Squadra. Dopo l’esperienza iniziata nel 2021, il tecnico toscano torna a vestire i colori biancocelesti, richiamato da un legame mai interrotto con l’ambiente, con la tifoseria e con una squadra che, sotto la sua guida, ha saputo esprimere idee, gioco e appartenenza. La Società affida con fiducia a Sarri il timone tecnico del progetto, con la convinzione che il suo stile, la sua coerenza e la sua cultura del lavoro rappresentino fondamenta solide per costruire un presente ambizioso e un futuro all’altezza della storia della Lazio“.

Il comunicato sottolinea la continuità del legame tra Sarri e l’ambiente Lazio, evidenziando come la sua figura sia stata richiamata per proseguire un progetto tecnico che ha già dato i suoi frutti. La Società esprime piena fiducia nello stile, coerenza e cultura del lavoro del “Comandante”, elementi considerati fondamentali per un futuro ambizioso e all’altezza della storia biancoceleste.

Il ritorno di Sarri alla Lazio segna l’inizio ufficiale di una nuova era, con l’obiettivo di riportare la squadra ai vertici del calcio italiano ed europeo.



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Lazio-Sarri, SIAMO AL FOTOFINISH! Fabiani in viaggio: manca solo la fumata bianca

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Angelo Fabiani in viaggio verso Maurizio Sarri, a simboleggiare l'imminente accordo tra la Lazio e l'allenatore.

La lunga domenica di passione per la Lazio si avvia al suo culmine: il cammino verso Maurizio Sarri come guida tecnica biancoceleste è al fotofinish! Oggi, salvo imprevisti, gli ultimi dubbi si scioglieranno, e si definirà finalmente il tracciato della nuova Lazio.

Il progetto “creatura viva”: la fiducia di Sarri nel gruppo biancoceleste

Il mantra del club rimane invariato: “Il progetto va avanti, la squadra non si smonta.” Un messaggio chiaro, una garanzia. A Formello, Lotito e Fabiani sanno che c’è ancora molto da fare per migliorare e crescere, ma la spina dorsale giovane del gruppo è un punto fermo. Sarri, dal canto suo, l’ha definita “una creatura viva“, forse ancora inconsapevole del proprio potenziale, ma viva. Nelle settimane di telefonate e riflessioni, il Comandante non ha mai manifestato dubbi sul blocco squadra. C’è fiducia, c’è voglia di rimettere le mani su questa Lazio giovane, sfrontata, che intriga e incuriosisce.

Da giorni, Sarri studia, osserva e analizza la squadra non più con l’occhio del cuore, ma con quello del tecnico. Gli 83 gol segnati tra coppe e campionato sono un ottimo bottino, ma i 61 subiti raccontano squilibri e leggerezze. Il compito del nuovo – o meglio, vecchio – allenatore della Lazio sarà proprio questo: dare ordine alla tempesta, trovare equilibrio in mezzo alla freschezza e fare calcio, come solo lui sa fare.

Il viaggio decisivo di Angelo Fabiani: si va verso casa Sarri

La “macchina è calda”, e stavolta ha una destinazione precisa: Castelfranco Piandisco, casa Sarri. Angelo Fabiani è già in viaggio, affiancato da Gianluca Procopio, tecnico dell’Under 17, una semplice compagnia e braccio operativo tra i giovani, non certo una figura da staff. Nessuna candidatura mascherata, nessun nome a sorpresa come Grassadonia. Perché lo staff, le scelte e i metodi appartengono a uno solo: a Mau.

La Lazio è già in viaggio, anche simbolicamente. Il binomio è pronto a ricomporsi: Sarri-Lazio è già futuro. Manca solo la fumata bianca. “Habemus allenatore”? Quasi. Ma ormai ci siamo.



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Lazio, Svolta per Guendouzi: il centrocampista apre alla permanenza, Sarri il “magnete” decisivo

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Un pallone da calcio sul campo di Formello con una sagoma di giocatori sullo sfondo che si allenano.

Svolta clamorosa nel calciomercato Lazio: Mattéo Guendouzi potrebbe clamorosamente rimanere nella Capitale! Il centrocampista francese, inizialmente propenso a lasciare la Lazio per non giocare la Conference League il prossimo anno, avrebbe cambiato idea. Il “magnete” decisivo che lo tiene attratto al club biancoceleste è il probabilissimo ritorno di Maurizio Sarri in panchina.

Guendouzi e Sarri: un legame che cambia il calciomercato Lazio

Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, Guendouzi avrebbe aperto a una possibilità di permanenza non appena saputo che la Lazio stava facendo un tentativo concreto per riportare Sarri. Tra il centrocampista e il tecnico toscano c’è sempre stata una grande stima reciproca, al punto che il centrocampista avrebbe anche sentito l’allenatore per messaggio mentre era già in ritiro con la Francia per preparare le finali di Nations League.

Questo forte legame potrebbe rivoluzionare i piani di calciomercato Lazio Guendouzi, che fino a poco tempo fa sembrava destinato a fare le valigie per club con ambizioni più alte in Europa.

Le sirene della Premier League: Newcastle e Aston Villa all’assalto

Tuttavia, la situazione è complessa. Sul fronte Premier League, le voci di mercato vedrebbero Guendouzi corteggiato da diverse big inglesi. Newcastle e Aston Villa in particolare, potrebbero mettere sul piatto almeno 40 milioni di euro per il suo cartellino.

È vero che il ds Fabiani aveva assicurato che nessuno dei “grandi” della rosa biancoceleste sarebbe stato venduto, ma le offerte per il francese sono concrete. Sul contratto di Guendouzi è presente una clausola rescissoria di 50 milioni di euro, un bel gruzzolo che farebbe gola alla Lazio per finanziare il proprio mercato in entrata. La decisione finale sul futuro di Guendouzi si preannuncia una delle sfide più importanti per la dirigenza biancoceleste in questa sessione di calciomercato.



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Coppa Italia 2025/2026: sorteggiato il tabellone! La Lazio è testa di serie, possibile derby solo in finale

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Trofeo Coppa Italia con il logo della Lazio e un tabellone stilizzato, a simboleggiare il percorso dei biancocelesti nella prossima edizione.

È stato sorteggiato il tabellone della prossima Coppa Italia, non appena terminato il campionato di Serie A Enilive. La Lazio, che ha concluso la stagione al settimo posto in classifica, sarà testa di serie numero 8 nel torneo, anche in virtù della vittoria del Bologna, che ha terminato il campionato al nono posto e sarà detentore del trofeo.

Il percorso della Lazio nel tabellone di Coppa Italia

Per i biancocelesti, il percorso nella Coppa Italia 2025/2026 si preannuncia interessante e ricco di possibili sfide di alto livello. Ecco le principali proiezioni del tabellone per la Lazio:

  • Ottavi di finale in casa: La Lazio potrebbe affrontare il Milan negli ottavi di finale, in una sfida che si disputerebbe all’Olimpico.
  • Quarti di finale: Superando gli ottavi, i biancocelesti potrebbero trovarsi di fronte il Bologna in un possibile quarto di finale, in trasferta contro i detentori del trofeo.
  • Semifinale: In caso di ulteriore avanzamento, la Lazio potrebbe incontrare in semifinale una tra Atalanta e Juventus.

Il Derby di Roma in Coppa Italia: solo in finale!

Una curiosità che interesserà particolarmente i tifosi è la possibilità di assistere a un derby contro la Roma in Coppa Italia. La struttura del tabellone prevede che un confronto stracittadino tra Lazio e Roma possa avvenire soltanto in finale, a meno di clamorose sorprese nei turni precedenti.

La Lazio si prepara dunque a una nuova avventura in Coppa Italia, una competizione alla quale il club ha sempre tenuto molto, con l’obiettivo di arrivare fino in fondo.



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Lazio, È FATTA per Sarri? La decisione finale nelle mani del tecnico: tutti i dettagli dell’offerta

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Maurizio Sarri e Claudio Lotito in un momento di discussione o confronto, con sfondo il centro sportivo di Formello.

SVOLTA DECISIVA per il futuro della panchina della Lazio! La società biancoceleste spinge forte per chiudere al più presto l’accordo con Maurizio Sarri. Lultima decisione ora spetta al tecnico toscano, atteso da Formello a breve per una risposta definitiva dopo l’incontro di ieri con il suo entourage.

L’offerta della Lazio a Sarri: un triennale da 2,5 milioni più bonus

La Lazio ha recapitato a Maurizio Sarri un’offerta chiara e dettagliata. Si tratta di un contratto triennale, con la possibilità di optare anche per un biennale con opzione per il terzo anno. L’ingaggio proposto è di 2,5 milioni di euro più bonus. Questi bonus sono legati agli obiettivi raggiunti: 500mila euro per l’eventuale qualificazione alla prossima Europa League e un milione di euro in caso di qualificazione alla Champions League.

L’incontro di ieri tra la Lazio e l’entourage di Sarri ha evidenziato una distanza economica che le parti stanno cercando di colmare. Oggi, giovedì 30 maggio, è considerata una giornata chiave per ottenere il “sì” che ufficializzerebbe il clamoroso ritorno del Comandante sulla panchina biancoceleste.

La concorrenza di Atalanta e Fiorentina si defila, fiducia in casa Lazio

Mentre la Lazio attende la risposta di Sarri, si temeva l’inserimento di altre squadre di Serie A come Atalanta e Fiorentina. Tuttavia, le ultime indiscrezioni indicano che la concorrenza si è fatta più defilata. Da Bergamo, infatti, non è arrivato l’affondo che ci si attendeva, ponendo così la Lazio in una posizione privilegiata.

Da Formello, intanto, emerge fiducia per la buona riuscita della trattativa che riporterebbe Maurizio Sarri nella Capitale, dando il via a un nuovo ciclo. In caso di fumata nera, la Lazio sta comunque sondando anche altri allenatori, per non farsi trovare impreparata nel calciomercato Lazio allenatore. La giornata di oggi sarà determinante per il futuro della panchina biancoceleste.



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Lazio, FABIANI CONFERMA: “Baroni via per motivi suoi, la Lazio ha lottato per la Champions!”

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Fotomontaggio del cambio in panchina alla Lazio: Baroni si allontana nell'ombra mentre Sarri emerge alla luce, a simboleggiare l'avvicendamento.

È il giorno decisivo per il futuro di Marco Baroni alla Lazio! Oggi, venerdì 30 maggio, il tecnico biancoceleste è a Formello per definire gli ultimi dettagli dell’accordo consensuale che sancirà il suo addio al club, e per svuotare il suo armadietto, chiudendo ufficialmente un ciclo.

Fabiani spiega l’addio di Baroni: “Via per motivi suoi, ma la Lazio ha lottato per la Champions”

A confermare la separazione e a commentare la situazione è stato il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, Fabiani ha dichiarato: “Baroni ha ritenuto opportuno andar via per motivi suoi, ma la Lazio ha disputato due ottime competizioni ed è stata in lotta per la Champions sino all’ultimo. Bastava solo qualche punto in più all’Olimpico”.

Le parole di Fabiani chiariscono la natura della separazione, attribuendola a scelte personali di Baroni, e al tempo stesso tracciano un bilancio positivo della stagione della Lazio, sottolineando come la squadra abbia conteso un posto in Champions League fino alla fine del campionato, nonostante le difficoltà e la mancanza di qualche punto decisivo tra le mura amiche.

Il futuro di Baroni: Torino all’orizzonte?

Intanto, il futuro di Marco Baroni sembra delinearsi. Sebbene fosse stato sondato anche dalla Fiorentina, il tecnico, una volta risolto il suo contratto con la Lazio, è probabile che approderà al Torino, dove è considerato la prima scelta del presidente Cairo.

L’addio di Baroni apre ufficialmente la caccia al nuovo allenatore della Lazio, con il club biancoceleste che è già al lavoro per individuare la guida tecnica per la prossima stagione, mentre si chiude un capitolo importante della sua storia recente.



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Lazio, Svolta per la panchina: OGGI l’incontro decisivo con Sarri, la concorrenza di Atalanta e Fiorentina

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Giocatori della Lazio e del Fenerbahce in azione durante una partita amichevole, con i colori delle squadre ben visibili

La Lazio accelera per il futuro della panchina e punta forte sul ritorno di Maurizio Sarri. L’addio di Marco Baroni è ormai considerato cosa fatta, e la società biancoceleste sta cercando di convincere il “Comandante” a tornare. Oggi, mercoledì 29 maggio, è il giorno dell’incontro decisivo tra il club e gli agenti del tecnico per definire il suo futuro.

L’offerta della Lazio e le riflessioni di Sarri

La Lazio prova a inserirsi con forza nella complicata situazione delle panchine di Serie A. La società biancoceleste ha proposto a Sarri un contratto biennale con opzione per il terzo anno, a circa 3 milioni di euro. La massima disponibilità a seguirlo nelle sue scelte tecniche è stata ribadita, ma potrebbe non essere sufficiente. Le riflessioni del tecnico toscano sono ancora in corso.

La forte concorrenza: Atalanta e Fiorentina su Sarri

La Lazio non è l’unica squadra a essersi fatta avanti per Sarri. Anche l’Atalanta sta seriamente considerando la possibilità di affondare il colpo sul tecnico. La “Dea”, però, dovrebbe fare i conti con una potenziale rivoluzione della rosa, che potrebbe essere scongiurata solo con l’arrivo di altri nomi come Tudor, Thiago Motta o lo stesso Palladino.

A Firenze, i tifosi della Fiorentina chiedono a gran voce Maurizio Sarri. Il tecnico toscano è un’opzione concreta per la Viola, che si aggiunge ai nomi di Baroni, ancora di Tudor e della new entry Daniele De Rossi, apprezzata da Pradé. La situazione è ingarbugliata e vive una fase di stallo nel calciomercato Lazio allenatore.

L’incontro chiave con l’agente di Sarri

Secondo quanto raccolto dalla redazione di Lalaziosiamonoi, la Lazio si incontrerà nelle prossime ore a Roma con l’agente di Maurizio Sarri, Alessandro Pellegrini. Le parti cercheranno un accordo, in attesa di capire cosa accadrà nelle altre piazze. La speranza, lato Lazio, è che si crei la situazione giusta per un ritorno del tecnico nella Capitale, per dare il via al nuovo corso. La Lazio è appesa a un filo, in attesa della mossa che potrebbe sbloccare il domino delle panchine in Serie A.



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Lazio, MERCATO CALDO: Il Chelsea FA UN’OFFERTA per Gila! La risposta di Lotito

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Mario Gila, difensore della Lazio, in un'immagine che simboleggia l'offerta di calciomercato dal Chelsea.

Lazio, MERCATO CALDO: Il Chelsea fa un’offerta per Mario Gila! Lotito risponde con 50 milioni

Il calciomercato della Lazio inizia a entrare nel vivo, con le prime voci concrete che arrivano direttamente dall’Inghilterra! Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il Chelsea avrebbe recapitato una proposta concreta per il difensore Mario Gila, uno dei pezzi più pregiati della rosa biancoceleste.


Offerta dal Chelsea: 35 milioni per Gila

L’offerta del Chelsea per Mario Gila ammonterebbe a 35 milioni di euro. Questa cifra, significativa, testimonia l’interesse dei top club europei per il talento spagnolo e la sua crescita esponenziale in questa stagione.


La risposta della Lazio: 50 milioni e la clausola Real Madrid

La Lazio, però, non intende svendere il suo gioiello. La richiesta del presidente Lotito per Gila sarebbe infatti di 50 milioni di euro. Questa valutazione più elevata è dovuta a una clausola ben precisa nel contratto del giocatore: il 50% della futura rivendita del calciatore spetterà al Real Madrid, club dal quale la Lazio lo aveva prelevato. Per ottenere un guadagno significativo, la Lazio deve quindi puntare a una cifra più alta rispetto all’offerta iniziale del Chelsea.


Il futuro di Gila e le prossime mosse di mercato

Nonostante sia stato lanciato e sia sbocciato con Maurizio Sarri (l’allenatore che, clamorosamente, potrebbe fare ritorno sulla panchina della Lazio), Mario Gila sembra essere il primo indiziato per un’eventuale cessione in uscita. Le sue caratteristiche e il suo valore di mercato lo rendono un profilo molto appetibile per le grandi squadre.

Le prossime settimane saranno cruciali per capire l’evoluzione di questa trattativa, che dipenderà anche dalle mosse sul fronte del prossimo allenatore della Lazio e dalla strategia generale per il mercato Lazio uscite. La sessione di calciomercato si preannuncia già dinamica.



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RASSEGNA STAMPA – Lotito pressa Sarri per il ritorno: “Spogliatoio pulito, fai il tuo calcio!”

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Maurizio Sarri e Claudio Lotito in un momento di discussione o confronto, con sfondo il centro sportivo di Formello.

SVOLTA CLAMOROSA in casa LAZIO! Nella serata di ieri, il presidente Claudio Lotito ha deciso di rompere gli indugi e ha alzato il telefono per chiamare Maurizio Sarri, cercando di convincerlo a un ritorno in panchina. Una mossa che di fatto sembra scrivere l’addio di Marco Baroni dopo l’ultima stagione.

Come riportato da Il Messaggero, il patron biancoceleste ha usato poche, ma significative parole per tentare di sedurre il “Comandante”: “Ho ripulito lo spogliatoio dopo il tuo addio, ora puoi fare il tuo calcio“. Un messaggio forte e chiaro, che mira a rassicurare Sarri sulle condizioni dell’ambiente e a garantirgli la libertà di esprimere al meglio il suo credo calcistico.

L’OFFERTA DELLA LAZIO A SARRI: UN BIENNALE E UN NUOVO CICLO

La proposta avanzata dalla Lazio a Sarri sarebbe già pronta: si parla di un biennale a tre milioni di euro, con un’opzione per prolungare il contratto fino al 2028. Da questa cifra sarebbero però esclusi gli ingaggi del suo vecchio staff tecnico, a cui andrebbero aggiunti uno o due nuovi elementi, come specifica il quotidiano romano.

Il presidente Lotito appare determinato ad avere un sostituto pronto in caso di addio, ormai quasi certo, di Baroni. E Maurizio Sarri si sarebbe già detto disponibile a ripartire dai giovani, desideroso di avviare un nuovo ciclo dopo le sue dimissioni presentate a marzo 2024. Questo clamoroso ritorno non è affatto da escludere.

LE ALTRE PANCHINE IN BALLO E L’ATTESA DEL “COMANDANTE”

Nonostante la forte pressione della Lazio, il “Comandante” non ha ancora accettato definitivamente l’offerta. Sul piatto, infatti, ci sarebbero anche le panchine di club importanti come Atalanta e Bologna, squadre che potrebbero offrire a Sarri nuove sfide e un progetto tecnico stimolante.

L’addio di Baroni sembra ormai una formalità, e il calciomercato Lazio allenatore si accende con questa inattesa e suggestiva possibilità di un ritorno per Maurizio Sarri, l’uomo che, a detta di Lotito, potrà finalmente “fare il suo calcio” in uno spogliatoio “ripulito”.



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Lazio, UFFICIALE: Auronzo saluta (per ora)! Il comunicato del club sul ritiro estivo

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Lazio players training in Auronzo di Cadore with mountains in the background, or a photo of the Auronzo landscape.

È arrivato l’attesissimo comunicato ufficiale della S.S. Lazio in merito al ritiro estivo della squadra. La decisione su Auronzo di Cadore, anticipata nei mesi scorsi, è ora nero su bianco: la Lazio ringrazia la località veneta per gli anni di ospitalità, ma per la prossima preparazione estiva la squadra non si recherà in Cadore.

Il ringraziamento della Lazio ad Auronzo: “Ci siamo sentiti a casa”

Il comunicato del club biancoceleste esprime profonda gratitudine per l’accoglienza ricevuta in tutti questi anni. La Lazio desidera ringraziare “le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute ad Auronzo di Cadore in questi anni, per aver sempre sostenuto e facilitato con professionalità e grande collaborazione l’organizzazione del ritiro estivo della nostra squadra.”

Un ringraziamento speciale va anche alla Media Sport Event per la coordinazione e all’intera comunità di Auronzo di Cadore “per l’affetto, la disponibilità e l’accoglienza riservata alla nostra squadra e ai numerosi tifosi biancocelesti che, estate dopo estate, hanno raggiunto questo meraviglioso territorio per sostenerci con passione ed entusiasmo.”

La nota prosegue con parole toccanti, che sottolineano il forte legame creatosi: “Ad Auronzo ci siamo sentiti a casa, accolti come parte integrante della vostra splendida comunità, costruendo insieme ricordi indelebili e un legame autentico che porteremo sempre nel cuore.

“Non è un addio, ma un arrivederci”: la porta aperta al futuro

Nonostante la decisione, la Lazio non chiude definitivamente le porte a un ritorno in futuro. Il comunicato si conclude infatti con un “non è un addio, ma un arrivederci a presto, con la promessa di ritrovarci ancora, uniti dalla nostra grande passione. Grazie di cuore, Auronzo”.

Questa nota ufficiale segna un momento importante per la storia recente del club, chiudendo un ciclo significativo di preparazione estiva che ha visto la Lazio costruire parte delle sue fortune proprio tra le montagne del Cadore. Ora si attenderanno nuove comunicazioni per scoprire la sede del prossimo ritiro estivo e le modalità di preparazione della squadra per la stagione 2025/2026.



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Colpo di Scena Lazio: Sarri nel Mirino per un Clamoroso Ritorno. Fabiani Spinge per il ‘Comandante’

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Giocatori della Lazio e del Fenerbahce in azione durante una partita amichevole, con i colori delle squadre ben visibili

Il turbinio di nomi per la panchina della Lazio non accenna a placarsi. Dopo la débâcle europea e l’ormai imminente addio di Marco Baroni le ultime sulla sua partenza., emerge un’indiscrezione che avrebbe del clamoroso: un possibile ritorno di fiamma con Maurizio Sarri. Un’ipotesi che fino a poco tempo fa sembrava fantacalcio, ma che, secondo quanto riportato da Il Messaggero e confermato dalla nostra redazione, starebbe prendendo corpo.


Sarri: Il Passato Ingombrante, il Futuro Possibile

Il progetto di Sarri alla Lazio si era bruscamente interrotto a marzo, con dimissioni che avevano lasciato strascichi e attriti, in particolare legati alle dinamiche di mercato e alla gestione della rosa. Eppure, il suo nome torna prepotentemente in auge. Secondo il quotidiano romano, questa sarebbe la pista “più realistica”, a patto che il presidente Claudio Lotito “dimenticasse gli ultimi attriti sul mercato”, “mettesse da parte l’orgoglio” e fosse disposto a “richiamarlo a Castelfranco”. Un presupposto non semplice, vista la nota reticenza di Lotito nei confronti dei “cavalli di ritorno”.

Il “Comandante” dovrebbe a sua volta essere “convinto a risposare” il progetto biancoceleste, prima che arrivino offerte da altre piazze. Una trattativa complessa, che richiede un superamento delle frizioni passate e una chiara visione comune per il futuro.


La Spinta Decisiva di Fabiani: Incontri Segreti e “Umore” dello Spogliatoio

A sostenere con forza questa clamorosa operazione sarebbe il direttore sportivo Angelo Fabiani. Non si tratterebbe di una spinta recente: Fabiani starebbe “spingendo da mesi per questa soluzione”, al punto di aver “già sondato gli umori dello spogliatoio”. Un retroscena significativo, che suggerisce una potenziale accoglienza positiva da parte dei calciatori. La nostra redazione, inoltre, ha raccolto ulteriori dettagli: il DS avrebbe “già incontrato l’ex tecnico biancoceleste tre volte negli ultimi mesi”, testimoniando un dialogo costante e una volontà chiara di riallacciare i fili.

Questa insistenza di Fabiani dimostra come l’ipotesi Sarri non sia una mera suggestione, ma un’opzione concretamente perseguita dalla dirigenza, in vista di una rifondazione necessaria dopo la stagione fallimentare l’analisi della stagione..


I Vantaggi di un “Sarri-bis”: Big Blindati e Progetto Giovani

Un eventuale dietrofront con Sarri potrebbe avere risvolti cruciali per la Lazio. Nonostante le sue dimissioni, il tecnico toscano aveva avviato un “progetto giovani” nell’ultima stagione, lavorando con un gruppo depurato dai cosiddetti “senatori ribelli”. Fabiani sarebbe convinto che Sarri avrebbe potuto “valorizzare l’organico” in precedenza, e che potrebbe farlo dal prossimo anno.

Un aspetto ancora più rilevante è la potenziale “permanenza di big come Romagnoli e Guendouzi“, calciatori che, in assenza di un progetto chiaro e di ambizioni europee, sembravano “già con le valigie in mano” la lista degli addii.. Il ritorno di un tecnico con una chiara identità tattica e un metodo di lavoro ben definito potrebbe convincere questi elementi chiave a restare, evitando una smobilitazione.

Il “Comandante 2.0” alla Lazio rappresenta una sfida affascinante e piena di incognite, ma che potrebbe ridare entusiasmo a una piazza delusa e fornire una solida base per la ripartenza.



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Panchina Biancoceleste: L’Ora X per Baroni, Si Profonde l’Ombra di Nuovi Nomi

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Panchina della Lazio vuota, con l'ombra di Marco Baroni che si allontana e le figure di Klose, Nesta, Vieira e Conceicao che emergono come possibili futuri allenatori, simboleggiando la transizione del club.

L’eco della sconfitta con il Lecce e l’amara esclusione dall’Europa non si è ancora spenta all’Olimpico, che già un’altra questione scottante tiene col fiato sospeso l’ambiente biancoceleste: il futuro della panchina. L’avventura di Marco Baroni alla guida della Lazio sembra davvero ai titoli di coda, con un incontro decisivo atteso tra il tecnico e la società entro le prossime 48 ore. I segnali, sempre più insistenti, puntano verso una separazione: una scelta che, se confermata, aprirebbe ufficialmente la caccia al nuovo condottiero.


Il Muro di Gomma: Baroni e le Perplessità di un Addio

Nonostante il tecnico abbia cercato di assumersi le responsabilità per un finale di stagione disastroso, parlando di un “abbiamo rovinato tutto” le sue parole in conferenza stampa., e accennando a dinamiche interne non ottimali (giocatori “già proiettati altrove” il suo sfogo a Sky.), il rapporto con il club sembra ormai giunto a un punto di non ritorno. Le perplessità, a quanto pare, non sono solo della società: lo stesso Baroni nutrirebbe dubbi sulla volontà di proseguire un percorso a Roma, complici anche altri corteggiamenti che lo vedrebbero al centro di nuovi progetti in Italia.

La mancata qualificazione europea, unita a una stagione fatta di alti e bassi e di promesse non mantenute un’analisi approfondita sulla stagione fallimentare., ha evidentemente lasciato scorie difficili da smaltire per entrambe le parti.


La Lista dei Sogni (e delle Necessità): Chi per il Dopo-Baroni?

Mentre si attende il vertice chiarificatore, la Lazio ha già iniziato a guardarsi intorno, e il ventaglio di ipotesi per la successione a Baroni si fa interessante. Tra i nomi che circolano, spiccano quelli di profili con un forte legame con la storia biancoceleste, ma anche figure internazionali con esperienze diverse:

  • Miroslav Klose: L’ex bomber, un idolo indiscusso della Curva, rappresenta una scelta dal profondo impatto emotivo. La sua figura evoca un passato recente di successi e professionalità, ma la sua esperienza in panchina a questi livelli è ancora limitata.
  • Patrick Vieira: Reduce da un’ottima stagione al Genoa, il francese porterebbe un profilo di caratura internazionale e una certa esperienza nel gestire gruppi importanti. Un nome che unirebbe carisma e concretezza.
  • Alessandro Nesta: La “suggestione romantica” per eccellenza. L’ex capitano e simbolo dello Scudetto 2000, in uscita dal Monza dopo un’annata sfortunata, garantirebbe un’ondata di entusiasmo e un forte senso di appartenenza. Il dubbio, qui, resta legato alla sua relativa inesperienza in contesti di alta pressione come la panchina della Lazio.
  • Sergio Conceicao: Un altro ex campione d’Italia con la Lazio, Conceicao ha dimostrato grandi capacità al Porto, anche se la sua ultima esperienza in Italia (al Milan, con un ottavo posto finale) non è stata altrettanto fortunata. Il suo è un nome che unisce il glorioso passato biancoceleste a un temperamento forte e una mentalità vincente, pur con le recenti difficoltà in rossonero.

Baronii La Scelta Cruciale: Tra Cuore e Ragione per la Ricostruzione

La decisione finale non sarà semplice. La società dovrà bilanciare la forte spinta emotiva che alcuni nomi (come Nesta o Klose) porterebbero, con la necessità di un progetto solido e di un tecnico in grado di gestire una rifondazione la situazione del calciomercato in uscita è già complessa. senza le lusinghe delle coppe europee. Le prossime ore saranno determinanti per sciogliere ogni riserva e dare un volto e una direzione alla Lazio che verrà.



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Calciomercato Lazio: No Europa, Via ai Tagli. Si Prepara una Rivoluzione in Rosa

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Maurizio Sarri e Angelo Fabiani in riunione al centro sportivo di Formello, con un blocco appunti sul tavolo.

Calciomercato Lazio | La sconfitta subita contro il Lecce all’Olimpico Per la cronaca completa del match, clicca qui. pesa come un macigno sulla Lazio e sulla sua prossima stagione. L’esclusione dalle competizioni europee, dopo otto anni consecutivi di qualificazioni, non è solo una delusione sportiva, ma un vero e proprio terremoto che scuote le fondamenta economiche e progettuali del club. Mentre la società, l’allenatore e i giocatori si assumono le responsabilità del finale di stagione Per il comunicato ufficiale della Lazio, clicca qui., la vera sfida inizia ora sul fronte del calciomercato.


Calciomercato L’Assenza Europea: Un Buco nei Conti e Nuove Necessità

Senza i cospicui introiti derivanti dalla partecipazione alle coppe europee (in particolare, la più “nobile” Europa League o anche la Conference League), la Lazio si trova a dover fare i conti con un buco di bilancio significativo. Questo scenario rende il famoso “player trading” non più un’occasione di crescita, ma una stringente necessità. Sarà quasi inevitabile dover cedere alcuni pezzi pregiati della rosa per generare le plusvalenze necessarie a finanziare gli acquisti e a mantenere l’equilibrio finanziario. L’assenza di sponsor disposti a compensare i mancati ricavi UEFA complica ulteriormente un quadro già delicato.


Calciomercato La Panica sul Futuro: Baroni in Bilico, Tanti Nomi in Uscita

Il clima di incertezza che si respirava all’Olimpico al triplice fischio è palpabile anche per quanto riguarda la guida tecnica. Il futuro di Marco Baroni sulla panchina biancoceleste è più che mai in bilico Per le dichiarazioni di Baroni in conferenza, clicca qui., con le prossime ore che daranno indicazioni più precise. Da Formello, circolano già i primi nomi per un eventuale sostituto nel calciomercato estivo.

Ma al di là del tecnico, la domanda più pressante riguarda la composizione della rosa. Quanti dei giocatori attuali saranno ancora a disposizione per la prossima stagione? Il timore di veder partire alcuni dei propri beniamini è concreto. Baroni stesso aveva accennato a “giocatori che pensavano già ad andare via” Per il precedente commento di Baroni, clicca qui., e l’assenza di vetrine europee rende la permanenza di alcuni profili ancora più incerta.


Calciomercato Lazioo La Lunga Lista degli Addii: Una Vera Rivoluzione per la Rosa

Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, si delinea una lunga lista di calciatori che potrebbero lasciare la Capitale nl calciomercato estivo per cercare altrove le proprie ambizioni europee o semplicemente per necessità di bilancio. Tra i nomi caldi per le plusvalenze o le cessioni figurano:

  • Matteo Guendouzi
  • Nicolò Rovella
  • Nuno Tavares
  • Gila
  • Castellanos
  • Isaksen

A questi si aggiungono profili già considerati in uscita come Provedel, Tchaouna, Vecino, Pellegrini e Hysaj. La situazione è altrettanto delicata per i giocatori il cui futuro resta in bilico a causa di contratti da rinnovare o scelte tecniche:

  • Alessio Romagnoli
  • Pedro
  • Adam Marusic

Il loro futuro è legato a trattative che si preannunciano complesse. La Lazio si trova di fronte a una vera e propria rivoluzione della rosa, una necessità imposta dalla mancata qualificazione europea. La capacità della dirigenza di gestire questo delicato momento sarà fondamentale per determinare le ambizioni future e per ricostruire una squadra competitiva e unita.



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Zaccagni a DAZN: “Ci Dobbiamo Vergognare”. Il Capitano Ammette il Disastro Lazio

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Mattia Zaccagni, capitano della Lazio, con un'espressione di profondo rammarico dopo la sconfitta che ha estromesso la squadra dalle coppe europee.
ROME, ITALY - SEPTEMBER 19: Mattia Zaccagni of SS Lazio controls the ball during the Serie A match between SS Lazio and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico on September 19, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Zaccagni e La Lazio sono fuori dall’Europa. La sconfitta per 0-1 contro il Lecce all’Olimpico non solo ha chiuso una stagione amara, ma ha anche sancito il sorpasso della Fiorentina, relegando i biancocelesti al settimo posto senza alcun accesso alle coppe. Al termine del match, a mettere la faccia per primo ai microfoni di DAZN è stato il capitano Mattia Zaccagni, le cui parole hanno risuonato come un pugno nello stomaco per i tifosi e per la squadra stessa. Un’ammissione di colpa senza precedenti per l’esterno laziale.


La Cruda Ammissione: “Ci Dobbiamo Vergognare”

Zaccagni non ha cercato scuse, né si è nascosto dietro un dito. La sua analisi è stata lapidaria: “Abbiamo sbagliato il piglio alla gara, la prestazione. Non si possono prendere questi gol, ci dispiace tantissimo, siamo distrutti. Ci dobbiamo vergognare di questa sera.” Un’affermazione forte, che racchiude tutta la frustrazione e l’impotenza di una squadra che, pur giocando contro un avversario in dieci uomini per quasi tutto il secondo tempo, non è riuscita a trovare la chiave per riaprire il match Per la cronaca completa del match, clicca qui..

Le sue parole fanno eco a quelle di Marco Baroni nel post-partita, che aveva parlato di “giocatori già proiettati altrove” e di un “abbiamo rovinato tutto!” Per le dichiarazioni di Baroni, clicca qui.. Il capitano, però, sposta il focus sulle responsabilità dirette del campo: un approccio sbagliato e gol evitabili. Un messaggio chiaro ai compagni, in un momento in cui la spinta dei 53mila dell’Olimpico non è bastata a mascherare un’inconsistenza ormai cronica.


La Necessità di Riflessione e il Futuro Incerto

Di fronte all’amarezza generale, Zaccagni ha riconosciuto pienamente il diritto dei tifosi a esprimere il loro disappunto: “I tifosi hanno ragione, dobbiamo assumere le nostre responsabilità.” E, con la stagione conclusa, ha rimandato ogni decisione a chi di dovere: “Ora ci sarà tempo per pensare e chi di dovere farà le sue valutazioni. Adesso non ci sono più partite, c’è poco da parlare. C’è la società che farà le sue valutazioni e vedremo cosa succederà.”

Una chiara indicazione che il futuro è tutto da scrivere, non solo per il tecnico ma anche per diversi elementi della rosa. Alla domanda sul suo futuro, Zaccagni ha preferito non sbilanciarsi: “Non voglio parlare di cose che non posso sapere.” La sua priorità, per ora, è una sola: “Quel che voglio è ridare gioia a questi tifosi.” Un obiettivo nobile, ma che richiederà ben più di un semplice desiderio dopo una stagione così amaramente fallimentare Per un’analisi editoriale della stagione, clicca qui..



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Lazio, il Comunicato Ufficiale: “Responsabilità Nostra!”. La Società Chiede Scusa e Promette di Ripartire dai Tifosi

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Maurizio Sarri sul campo di allenamento di Formello, forse con il suo staff, mentre dirige i giocatori.

Il giorno dopo l’amara sconfitta contro il Lecce, che ha condannato la Lazio a un’estate senza coppe europee Per la cronaca completa del match, clicca qui., la società biancoceleste ha rotto il silenzio con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito. Un messaggio atteso, che arriva dopo le dure parole di Baroni e Zaccagni Per le dichiarazioni del tecnico, clicca qui. e, e che cerca di fare chiarezza assumendosi le responsabilità del risultato finale. Il comunicato, firmato dalla Società, è un atto di scuse e un impegno a ripartire, con i tifosi al centro del progetto.


Il Mea Culpa della Società: “Responsabilità Nostra!”

Il tono del comunicato è chiaro fin dalle prime battute: “Prima ancora di ringraziarvi per il sostegno costante, sentiamo il dovere di chiedervi scusa per questo finale di stagione che ha compromesso, irrimediabilmente, quanto di buono era stato costruito.” Un’ammissione di colpa esplicita, che riconosce la gravità del risultato.

La società non si nasconde, e distribuisce la responsabilità in maniera equa tra tutte le componenti: “Le responsabilità sono nostre: Società, allenatore e squadra. Di tutti, tranne voi tifosi che, ancora una volta, avete dimostrato un sostegno straordinario, appassionato e instancabile.” Questo passaggio segna una netta presa di distanza da qualsiasi tentativo di scaricare le colpe altrove, ponendo fine, almeno ufficialmente, a eventuali polemiche interne emerse nelle scorse ore. È un tentativo di ricompattare l’ambiente dopo una stagione che, come recita il comunicato, è stata “dalle due facce”, passando da un’andata “esaltante” al crollo che ha interrotto otto stagioni consecutive di qualificazioni europee.


L’Omaggio ai Tifosi: Il Vero Punto di Ripartenza

Il comunicato dedica ampio spazio ai tifosi, riconoscendo il loro ruolo fondamentale in questa annata difficile: “Ripartiremo proprio da voi, custodendo e rafforzando quel legame unico e speciale che rappresenta la base più solida per il nostro futuro. Abbiamo ancora negli occhi le magnifiche scenografie che quest’anno ci avete regalato nelle partite più importanti, simbolo tangibile della vostra passione e del vostro attaccamento.”

È un tentativo di rinsaldare un patto di fiducia che, dopo l’esclusione dall’Europa e le delusioni ripetute, potrebbe apparire incrinato. I tifosi, esonerati da ogni responsabilità, vengono indicati come l’unica base solida da cui ripartire, un punto fermo in un momento di incertezza.


Promesse e Programmazione: Verso un Futuro “Luminoso e Vincente”

La nota si conclude con un impegno per il futuro. La società promette di “analizzare con attenzione tutto ciò che non ha funzionato”, pur salvaguardando il positivo di una stagione da 65 punti e la determinazione mostrata. Il messaggio è chiaro: si è già al lavoro per la prossima annata, con l’obiettivo di “costruire con assoluta determinazione” un “futuro luminoso e vincente”, senza ridimensionare le ambizioni.

La sfida per la Lazio sarà trasformare queste parole in fatti concreti. Dopo un’annata caratterizzata da scelte di mercato discusse Per l’analisi delle scelte di mercato, clicca qui., da un calo inaspettato e dalla definitiva uscita di scena dalle competizioni europee, la società ha lanciato un messaggio di unità e di ripartenza. Ora, la palla passa alla programmazione estiva e alle scelte che determineranno se le ambizioni dichiarate potranno davvero tradursi in realtà. Come recita la chiusura del comunicato: “Noi esistiamo perché ci siete voi. […] Continueremo a lottare insieme – squadra, Società e tifosi – per onorare i nostri colori e conquistare nuovi traguardi. Evviva la Lazio, evviva i laziali!”.



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Baroni in Conferenza: “Abbiamo Rovinato Tutto!” Tra Mea Culpa e i Campanelli d’Allarme Inascoltati

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Marco Baroni in conferenza stampa dopo la sconfitta della Lazio, con un'espressione che riflette il suo rammarico per la stagione fallimentare e le opportunità mancate.

La chiusura di una stagione senza gloria per la Lazio, culminata con la sconfitta interna contro il Lecce e la conseguente esclusione dall’Europa, ha visto il tecnico Marco Baroni confrontarsi con la stampa in un clima teso. Dalla tribuna, a causa della squalifica, Baroni ha assistito al crollo dei suoi uomini, incapaci di reagire nonostante l’inferiorità numerica avversaria. Le sue parole, non lasciano spazio a interpretazioni: “Abbiamo rovinato tutto!”


Un Bilancio Amaro: Il Dolore e l’Immagine Finale Scolorita

Baroni ha espresso tutto il suo dispiacere: “Non sono le tematiche del fallimento quelle che io devo affrontare questa sera. Io sono addolorato principalmente per me, per la squadra, per i tifosi, per la società.” Una sofferenza palpabile, legata a un’ultima immagine che, a suo dire, ha “sporcato il percorso che la squadra ha fatto”. Un percorso che, numericamente, vedeva 34 punti nel girone d’andata e 31 al ritorno, un calo che, per quanto leggero, si è rivelato fatale per le ambizioni europee.

Il tecnico non ha cercato alibi, assumendosi la responsabilità principale: “Mi assumo la responsabilità della sconfitta perché questo è Marco Baroni. Con la prestazione di oggi abbiamo buttato via tutto il percorso della stagione.” Una dichiarazione forte, che tuttavia apre a un “ma…” implicito, suggerendo dinamiche più profonde.


Campanelli d’Allarme Inascoltati e una Squadra Distratta

È nel momento di affrontare le cause del crollo che Baroni ha svelato retroscena significativi. Se già nel post-partita ai microfoni di Sky Sport aveva accennato a giocatori che pensavano al “rompete le righe” Per le dichiarazioni a Sky, clicca qui., in conferenza ha rafforzato il concetto: “Chiaro che quella di oggi è una partita che deve far riflettere sul futuro. […] Il dispiacere mio è che nonostante abbia suonato più di un campanello di allarme non sono riuscito a riportare la squadra dentro dopo la prestazione di San Siro e questo è il dolore più grande e la squadra lo sa benissimo.”

Queste parole rivelano una chiara difficoltà nel mantenere alta la concentrazione e la motivazione del gruppo, nonostante gli avvertimenti lanciati in settimana. Un segnale preoccupante di una mancanza di coesione o forse di una saturazione mentale in un momento cruciale, culminata nella prestazione insufficiente che ha portato alla sconfitta contro il Lecce Per le pagelle del match, clicca qui.. Il riferimento ai “limiti” legati a una stagione lunga (20 partite contro 52) è un altro indizio sulle difficoltà legate alla gestione di un organico forse non sempre pronto a reggere ritmi e pressioni elevate su più fronti.


Il Futuro in Bilico: Dialogo Necessario con la Società

Nonostante la profonda delusione, Baroni ha ribadito la sua dedizione: “Io ho dato tutto me stesso come il mio staff e anche la squadra.” E sul suo futuro, la parola d’ordine è confronto: “Se mi devono esonerare lo saprà la società. […] Queste sono valutazioni che si fanno con la società e ci sarà il momento per farle insieme. Io e la società abbiamo fatto un percorso insieme. Nei prossimi giorni ci incontreremo e faremo tutte le valutazioni del caso.”

Le prossime ore saranno decisive per capire se la Lazio ripartirà da Baroni o se si aprirà un nuovo capitolo tecnico. Quello che è certo è che la stagione si chiude con un forte senso di rimpianto e con la necessità di una profonda riflessione su ciò che non ha funzionato, per evitare che la Lazio si ritrovi ancora a commentare un “abbiamo rovinato tutto” in futuro.



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Baroni nel Post-Partita: Tra il Dispiacere e l’Accusa ai Giocatori “Già Proiettati Altrove”

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Fotomontaggio del cambio in panchina alla Lazio: Baroni si allontana nell'ombra mentre Sarri emerge alla luce, a simboleggiare l'avvicendamento.

La sconfitta che estromette la Lazio dall’Europa Per l’analisi completa della stagione, clicca qui. ha lasciato un’onda lunga di amarezza e delusione. Nel post-partita di Lazio-Lecce, il tecnico biancoceleste Marco Baroni, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha cercato di analizzare l’ennesimo scivolone, prendendosi le sue responsabilità ma, allo stesso tempo, lanciando un messaggio chiaro e potenzialmente divisivo nei confronti di parte della sua squadra.


La “Brutta Partita” e il Dolore Verso Tifosi e Società

“Abbiamo fatto una brutta partita,” ha esordito Baroni, confermando il giudizio severo già espresso dalle pagelle Per i voti dei biancocelesti, clicca qui.. Il suo maggiore dispiacere, ha spiegato, è legato al non essere riuscito a “riportare dentro la prestazione” la squadra, nonostante i tentativi. “L’ultima immagine è quella che rimane, ha sporcato quanto fatto durante la stagione. C’è questo dolore verso i tifosi e la società…”

Una constatazione amara, soprattutto se si considera che la sconfitta contro il Lecce, con i salentini in dieci uomini per quasi un’intera partita, è giunta dopo un girone d’andata da 34 punti e un ritorno da 31, insufficienti però per blindare la qualificazione europea. “Sarebbe bastata una partita diversa per dare un’altra dimensione al nostro cammino,” ha riconosciuto Baroni, che pur affermando di non voler cercare alibi, ha poi introdotto un elemento di riflessione che apre a scenari complessi.


L’Accusa Velata: “Giocatori che Pensavano ad Andare Via”

Ed è qui che le parole del tecnico si fanno più pesanti e rivelatrici dello stato d’animo all’interno dello spogliatoio. “Avevo parlato più volte con i ragazzi delle difficoltà della gara, perché c’erano già giocatori che pensavano ad andare via con il rompete le righe di domani.” Un’affermazione che suona come una chiara accusa nei confronti di chi, a fine stagione, non era più completamente concentrato sull’obiettivo comune. Questo getta un’ombra significativa sulla coesione e la professionalità di alcuni elementi della rosa, sollevando interrogativi su come certe dinamiche possano aver influenzato l’intera annata, culminata con l’uscita da ogni competizione europea.

Baroni ha tenuto a precisare che la società ha fatto il massimo a gennaio con l’arrivo di giovani, respingendo l’idea che il mercato fosse il “tema” del fallimento. Ma le sue parole sui giocatori “distratti” riaccendono il dibattito sulla completezza e sulla qualità della rosa, che secondo la dirigenza non andava fortificata Per approfondire l’analisi del calciomercato invernale, clicca qui..


Futuro in Bilico e le Responsabilità del Tecnico

Sul suo futuro, Baroni ha confermato che “Dobbiamo sicuramente parlare con la società. Oggi era la partita importante, da domani faremo le nostre valutazioni.” Una dichiarazione che mette in bilico la sua permanenza sulla panchina biancoceleste, nonostante il tecnico abbia voluto assumersi la responsabilità della gara persa: “Mi prendo la responsabilità, forse non sono stato in grado di far capire l’importanza di questa gara.”

Un bilancio agrodolce, dunque, per Baroni, che da un lato elogia il gruppo che lo ha “cresciuto” e la vicinanza della società, dall’altro deve fare i conti con un finale di stagione che “sciupa il nostro percorso” e con un addio all’Europa che lascerà a lungo l’amaro in bocca ai tifosi laziali. La stagione è finita, ma il dibattito sulle responsabilità e sul futuro della Lazio è appena iniziato.



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Lazio, L’Illusione Biancoceleste: Il Fallimento di una Stagione e le Scelte Mancate

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Angelo Fabiani durante un'intervista radiofonica con un'espressione decisa e le cuffie.
"Dopo la sconfitta contro il Bologna, la Lazio sceglie il silenzio stampa, ma Angelo Fabiani si assume la responsabilità di commentare gli errori della squadra. Leggi le sue parole e la decisione di evitare commenti negativi."

Lazio Fallimentare | L’ultima sconfitta all’Olimpico contro il Lecce, che ha sancito la definitiva esclusione della Lazio da ogni competizione europea per la prossima stagione Per la cronaca completa del match, clicca qui., non è un fulmine a ciel sereno. È l’amaro epilogo di una stagione che, seppur iniziata con promesse e un buon girone d’andata, si è rivelata un fallimento su tutta la linea. Un’illusione coltivata per mesi e poi frantumata, con responsabilità chiare che vanno ben oltre il campo.


Da un Buon Inizio all’Inesorabile Declino: Un Girone di Ritorno da Dimenticare

Sembra quasi un lontano ricordo il girone d’andata della Lazio, in cui la squadra aveva mostrato sprazzi di bel gioco e una certa solidità, facendo sognare i tifosi per un piazzamento europeo, se non addirittura per qualcosa di più. La dirigenza, forse accecata da questi risultati parziali, ha commesso un errore cruciale nel non intervenire sul mercato invernale. Le dichiarazioni del presidente Claudio Lotito e del direttore sportivo Angelo Fabiani che ribadivano con forza come la rosa non andasse rinforzata Per approfondire le dichiarazioni di Fabiani pre-partita, clicca qui., suonano oggi come una sentenza. La realtà ha smentito clamorosamente quella narrazione: una rosa non sufficientemente profonda o qualitativa per affrontare impegni su più fronti e reggere alla lunga distanza.


Acquisti Costosi e Inevitabili Lamentele: La Gestione del Portafoglio

Il fallimento di questa stagione è ancora più bruciante se si considera l’investimento fatto in estate. La Lazio ha speso cifre significative per rinforzare l’organico, portando a casa giocatori che, nelle intenzioni, avrebbero dovuto elevare il livello tecnico e garantire alternative. Eppure, molti di questi acquisti non hanno ripagato le attese, o comunque non in maniera sufficiente a sopperire alle lacune emerse. Le critiche al calciomercato non sono un vezzo, ma una conseguenza logica quando investimenti importanti non si traducono in un miglioramento tangibile e duraturo dei risultati. La gestione oculata del portafoglio è fondamentale, ma lo è altrettanto una visione lungimirante che riconosca le necessità della squadra, anche a costo di smentire dichiarazioni di facciata.


Il Bodo/Glimt, la Beffa e l’Europa Svanita

Il punto di non ritorno, forse, non è stata la sconfitta con il Lecce, ma l’eliminazione dall’Europa League per mano del Bodo/Glimt. Quella doppia sfida, persa in un modo che ha dell’incredibile Per la cronaca del match contro il Bodo/Glimt, clicca qui., ha evidenziato tutte le crepe di una squadra fragile mentalmente e incapace di gestire la pressione nei momenti cruciali. Uscire da una competizione europea contro un avversario sulla carta inferiore, per poi non qualificarsi affatto per l’anno successivo, è un segnale inequivocabile di un percorso fallimentare. La mancata qualificazione europea è la cartina di tornasole di una stagione gestita con superficialità e un eccesso di presunzione.


La Lazio Fuori da Tutto: Un Campanello d’Allarme Assordante

Oggi la Lazio si ritrova fuori da tutto, senza coppe europee e con la consapevolezza di aver sprecato un’opportunità storica. Un risultato che deve servire da campanello d’allarme assordante per la dirigenza. Non è solo questione di un allenatore o di un singolo giocatore: è una questione di progettualità, ambizione e capacità di analisi oggettiva. Se “nessuno poteva prevedere una stagione così” come affermava Fabiani, allora è il momento di chiedersi perché. Perché, purtroppo per i tifosi biancocelesti, la realtà del campo ha parlato chiaro, e ha detto che questa stagione è stata un clamoroso insuccesso, in cui le parole non sono state seguite dai fatti. Urge una profonda riflessione e un cambio di rotta per evitare che questa debacle si ripeta in futuro.



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Pagelle Lazio-Lecce: Salvezza Solo per Pedro, Attacco Assente e Difesa Distratta

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Grafica delle pagelle Lazio-Lecce, che evidenzia la solitaria sufficienza di Pedro tra le numerose insufficienze e la delusione generale della squadra.

La sconfitta interna per 0-1 contro il Lecce ha segnato la fine delle ambizioni europee della Lazio Per la cronaca completa del match, clicca qui., lasciando l’amaro in bocca a tifosi e addetti ai lavori. A poche ore dalle dichiarazioni ottimistiche del DS Fabiani Per approfondire le parole di Fabiani, clicca qui., la realtà del campo ha dipinto un quadro ben diverso. Le pagelle della sfida, riflettono una prestazione collettiva nettamente al di sotto delle aspettative, con pochissime note liete e molte bocciature.


I Voti dei Biancocelesti: Pochi Acuti, Molte Insufficienze

La valutazione del singolo si fonde con quella di squadra, evidenziando le difficoltà che hanno portato alla capitolazione interna. Ecco il rendimento dei protagonisti:

  • MANDAS 5: Sorpreso dalla conclusione ravvicinata di Coulibaly, appare meno reattivo del solito. Anche nella ripresa, i suoi rinvii sono spesso imprecisi, contribuendo a un senso generale di precarietà.
  • MARUSIC 4.5: Una prova impacciata, quasi goffa sul piano tecnico. Non offre spinta sulla fascia e soffre in fase difensiva, risultando ben al di sotto delle aspettative per un terzino.
    • Dal 46’ HYSAJ 5: Entra per Marusic, ma la sua prestazione non riesce a incidere. Difficile fare peggio del compagno sostituito, ma riesce a eguagliare quasi la sua anonimità.
  • GILA 4: L’errore sul gol è imperdonabile: un passaggio rischioso in uscita con la squadra sbilanciata in avanti. Non la prima leggerezza della stagione, che solleva interrogativi sulla sua tenuta mentale e sulla gestione dei complimenti ricevuti.
  • ROMAGNOLI 4.5: Il pallone del gol gli sfila tra le gambe, rendendo più agevole la conclusione di Coulibaly. Poteva fare di più nell’occasione. Nel finale, la testa salta, culminando in un’espulsione che lo estromette dal match.
  • TAVARES 5: Ritorna titolare all’Olimpico dopo mesi, ma la sua spinta non produce cross precisi. Sebbene sia l’unico a creare qualche pericolo nel primo tempo con le sue accelerazioni (una delle quali porta all’espulsione di Pierotti), la ripresa è macchiata da leggerezza e un traversone non sfruttato da Castellanos.
    • Dal 73’ PELLEGRINI 5.5: Tenta qualche cross, con uno d’esterno che per poco non provoca un autogol di Baschirotto, ma senza effettivi esiti.
  • GUENDOUZI 4.5: Un primo tempo insufficiente, caratterizzato da imprecisione e confusione. Non riesce a essere incisivo negli spazi chiusi della metà campo del Lecce. La sua conclusione da fuori viene murata da Falcone.
  • ROVELLA 5: Ha un’occasione sul destro che si perde tra le gambe dei difensori avversari. La manovra della Lazio, con lui in campo, appare troppo lenta.
  • ISAKSEN 4.5: Se in passato era “tanto fumo e niente arrosto”, ormai non è più neanche fumo. La sua prestazione è inesistente e trasparente. Logica la sua sostituzione all’intervallo.
    • Dal 46’ PEDRO 6.5: L’unico a salvarsi e a provarci con continuità. Dimostra una classe infinita, tentando conclusioni dalla distanza e cercando di dare vivacità all’attacco. L’ultimo a mollare.
  • DIA 4.5: Schierato sulla trequarti con il compito di supportare Castellanos, non lo serve adeguatamente e non conclude a rete. La sua presenza in campo risulta inesistente.
  • ZACCAGNI 4.5: Una prova così deludente da giustificare la sua sostituzione con Noslin in una fase cruciale del match. Non riesce a “prendere per mano” la squadra negli ultimi mesi, confermando un calo di rendimento.
  • CASTELLANOS 4.5: Spreca un colpo di testa giudicato “facile facile”, respinto da Falcone. Si limita alla lotta con i difensori, ma a una squadra ambiziosa servono “colpi”, non solo grinta.

L’Allenatore: La Gestione del Sogno Svanito

ALL. BARONI 4.5 (in panchina Del Rosso): La gestione del match, culminato nell’incubo del fischio finale, si rivela fallimentare. Dal possibile sogno di un piazzamento europeo si passa all’esclusione totale. La squadra non solo non raggiunge la Champions League o l’Europa League, ma si fa scippare dalla Fiorentina anche la Conference League, non riuscendo a ottenere un pareggio contro un avversario rimasto in dieci uomini per oltre 50 minuti. Un bilancio che apre a profonde riflessioni sulla conduzione tecnica.



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Le Paradossali Dichiarazioni di Fabiani: “Lavoro Straordinario”, ma la Lazio è Fuori da Tutto

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Angelo Fabiani durante un'intervista radiofonica con un'espressione decisa e le cuffie.
"Dopo la sconfitta contro il Bologna, la Lazio sceglie il silenzio stampa, ma Angelo Fabiani si assume la responsabilità di commentare gli errori della squadra. Leggi le sue parole e la decisione di evitare commenti negativi."

Poche ore prima del fischio d’inizio di un match che si è rivelato decisivo e amarissimo per la Lazio, il direttore sportivo Angelo Fabiani ha rilasciato dichiarazioni a DAZN che, a mente fredda e risultato acquisito, suonano oggi quanto meno paradossali.

Mentre il Lecce si apprestava a espugnare l’Olimpico, condannando i biancocelesti a un’estate senza coppe europee, Fabiani esaltava un “lavoro straordinario” che “nessuno poteva prevedere”. Un’ottica che stona pesantemente con la realtà di una squadra fuori da ogni competizione e con una prestazione finale inspiegabile e senza idee Per la cronaca completa del match, clicca qui..


L’Ottimismo del DS: “Un Lavoro Straordinario” Che Non Porta Risultati

Intervistato nel pre-partita di Lazio-Lecce, Fabiani ha sottolineato l’importanza della gara, sia per i biancocelesti che per i salentini, in lotta per la salvezza. “Tutte le partite sono importanti. Questa di questa sera ha un sapore speciale sia per noi che per il Lecce che deve conseguire la certezza di rimanere in categoria. Per noi significa fare un ulteriore passo in avanti, e magari sperare.. in qualche passo falso.”

Fin qui, le parole di rito. Ma è quando il direttore sportivo si è soffermato sulla stagione e sul tecnico Baroni che il contrasto con l’epilogo diventa più marcato. “Quello di Baroni è stato un lavoro straordinario, un lavoro di squadra di società, all’inizio nessuno lo poteva prevedere.” Affermazioni forti, che cozzano con una classifica finale che vede la Lazio esclusa da ogni porta europea, nonostante la speranza di “qualche passo falso” altrui non sia stata sufficiente.

Il rammarico è evidente: un lavoro definito “straordinario” ha portato a un piazzamento che estromette la Lazio dalle competizioni continentali, un esito che molti, a inizio stagione, avrebbero forse considerato peggiore delle aspettative, non certo migliore.


Fabiani La Crescita “a 360 Gradi” e la Realità del Campo

Fabiani ha proseguito, evidenziando come la presenza di “10/11 che fanno parte delle rispettive Nazionali per noi è motivo d’orgoglio. Significa che c’è stata una crescita a 360 gradi.”

Se è innegabile il valore individuale di molti elementi della rosa, la crescita a “360 gradi” non si è tradotta in una solidità tale da garantire gli obiettivi minimi. La squadra che doveva compiere “un ulteriore passo in avanti” ha invece subito una sconfitta casalinga decisiva contro un avversario che, pur meritevole di rispetto, ha dimostrato più fame e organizzazione in 90 minuti chiave.

Le dichiarazioni del DS, pronunciate con l’ottimismo della vigilia, si scontrano ora con la cruda realtà di un’eliminazione che lascia l’amaro in bocca e apre interrogativi sulla pianificazione e sulla gestione di una stagione terminata ben al di sotto delle ambizioni dichiarate.



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Lazio, Addio Europa: un Lecce in 10 infrange i sogni Biancocelesti all’Olimpico (0-1)

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Il presidente della Lazio Lotito che protegge i big del club chiudendo una cassaforte e indica la via delle cessioni per gli esuberi.

L’Olimpico si è trasformato in un palcoscenico di delusione per la Lazio. Nell’ultima e decisiva gara della Serie A 2024-2025, i biancocelesti sono stati sconfitti per 0-1 da un Lecce combattivo, gettando al vento le residue speranze di accesso alle competizioni europee. Nonostante la spinta di oltre 53.000 spettatori Per i dettagli sulle presenze, clicca qui. che hanno riempito lo stadio, la squadra di mister Baroni (con De Rosso in panchina per squalifica) ha mostrato una prestazione priva di idee e di mordente, incapace di reagire all’intensità avversaria. La Redazione Lazionews.eu ha seguito in diretta l’amaro epilogo.


La Partita: Un Lecce Audace, Lazio Sottotono

Il fischio d’inizio del Sig. Fabbri Per la designazione arbitrale, clicca qui., preceduto da un minuto di silenzio in onore di Nino Benvenuti, ha dato il via a un match in cui il Lecce ha sorpreso per personalità e foga agonistica. I salentini, bisognosi di punti per la salvezza, hanno pressato alto e impensierito Mandas fin dalle prime battute, mentre la Lazio appariva timida e passiva, con un giro palla troppo lento e prevedibile.

Il gol che ha deciso l’incontro è arrivato al 44′: Lassana Coulibaly ha capitalizzato un rimpallo favorevole su assist di Krstovic, superando Mandas con un preciso tiro all’angolino basso. Sembrava che la situazione potesse cambiare al 45’+2′, quando il Lecce è rimasto in dieci per l’espulsione di Pierotti.

La seconda frazione di gioco è iniziata con gli ingressi di Pedro e Hysaj per Isaksen e Marusic, nel tentativo di dare una scossa. La Lazio ha tentato di aumentare la pressione, creando qualche occasione, in particolare con Pedro, i cui tiri sono stati però disinnescati da un ispirato Falcone. Il portiere del Lecce si è superato anche su una potente conclusione di Guendouzi al 57′.

Nonostante l’uomo in più, la manovra biancoceleste è rimasta confusionaria, con Castellanos, Dia e Rovella che non sono riusciti a concretizzare le rare opportunità. La frustrazione ha raggiunto il culmine al 93′, quando anche Romagnoli ha ricevuto il cartellino rosso, lasciando la Lazio in dieci. Al triplice fischio, il tabellino segnava un inequivocabile 0-1, condannando i padroni di casa a un’estate senza coppe europee Per rivedere tutti gli scenari europei, clicca qui..


Il Tabellino

LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Marusic (46′ Hysaj), Gila, Romagnoli, Tavares (73′ Pellegrini); Guendouzi, Rovella (75′ Vecino); Isaksen (46′ Pedro), Dia, Zaccagni (75′ Noslin); Castellanos. A disposizione: Furlanetto, Gigot, Provstgaard, Belahyane, Dele-Bashiru, Basic, Tchaouna. Allenatore: Baroni (squalificato, in panchina Fabrizio De Rosso).

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Coulibaly, Ramadani (73′ Veiga); Pierotti, Berisha (60′ Kaba), Karlsson (59′ Helgason); Krstovic (88′ Burnete). A disposizione: Früchtl, Samooja, Rebić, Rafia, N’Dri, Sansone, Banda, Burnete, Tiago Gabriel, Pierret, Sala. Allenatore: Giampaolo.

Arbitro: Sig. Fabbri. Marcatori: 44′ Lassana Coulibaly (LE). NOTE: Ammoniti: 32′ Guendouzi (LZ), 37′ Pierotti (LE), 69′ Falcone (LE), 95′ Gila (LA). Espulsi: 45+2′ Pierotti (LE), 93′ Romagnoli (LA). Recupero: 4′ pt, 5′ st.



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Lazio, che Europa sarà?: i possibili piazzamenti a una giornata dalla fine

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Grafico che illustra i possibili scenari di qualificazione europea per la Lazio (Champions League, Europa League, Conference League) all'ultima giornata di Serie A contro il Lecce.

La Lazio si prepara a vivere l’ultimo atto di una stagione intensa, affrontando il Lecce con la speranza di chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico. La partita, cruciale per le ambizioni europee dei biancocelesti e per la salvezza dei salentini di mister Giampaolo, promette scintille. Ecco un’analisi dettagliata dei possibili piazzamenti europei per la Lazio a una sola giornata dalla fine del campionato.


Lazio-Lecce: L’Ultima Chance per l’Europa

La squadra di Marco Baroni, seppur con Fabrizio De Rosso in panchina per squalifica Per i dettagli sulla situazione in panchina, clicca qui., vuole salutare i propri tifosi con una vittoria che manca da tempo all’Olimpico Scopri le ultime sull’affluenza prevista, clicca qui.. Oltre al desiderio di chiudere bene, un successo sarebbe fondamentale per centrare un posto in una delle competizioni europee. La nostra redazione ha analizzato gli scenari possibili.


L’Ipotesi Champions League: Una Missione Difficile

Per alcuni è una chimera, per altri una speranza ancora viva. La Lazio può raggiungere il quarto posto e qualificarsi per la Champions League se si verificano tre condizioni contemporaneamente:

  • La Lazio deve battere il Lecce.
  • La Juventus deve perdere con il Venezia.
  • La Roma non deve vincere a Torino.

L’Ipotesi Europa League: Un Obiettivo Concreto

Anche per l’accesso in Europa League, la condizione minima è quella di battere il Lecce. Oltre a questo, è necessario che si verifichi una delle seguenti situazioni:

  • La Roma non deve vincere con il Torino.
  • In alternativa, la Juventus deve perdere a Venezia.

L’Ipotesi Conference League: Diversi Scenari Possibili

La Lazio si qualificherebbe per la Conference League in tre casi distinti:

  • La Lazio pareggia con il Lecce.
  • La Lazio perde con il Lecce, ma la Fiorentina non vince la propria partita.
  • La Lazio vince con il Lecce, ma la Roma vince e la Juventus non perde.

Nessun Piazzamento Europeo: L’Epilogo da Evitare

Il più triste degli epiloghi, ovvero l’esclusione da qualsiasi competizione europea, si verificherebbe se:

  • La Lazio dovesse subire una sconfitta con il Lecce.
  • E contemporaneamente la Fiorentina dovesse vincere la propria partita.

L’ultima giornata si preannuncia dunque ricca di emozioni e calcoli, con la Lazio che giocherà con il fiato sospeso, non solo per il proprio risultato, ma anche per quelli che arriveranno dagli altri campi.



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Pedro al Match Program: “L’Europa dipende solo da noi, voglio vincere un trofeo con la Lazio”

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L'attaccante della Lazio Pedro mentre firma il rinnovo del contratto fino al 2026, con i trofei vinti in carriera visibili alle sue spalle.

Alla vigilia dell’ultima partita della stagione contro il Lecce, Pedro ha rilasciato importanti dichiarazioni al Match Program ufficiale della Lazio, pubblicato su sslazio.it. L’esterno spagnolo ha toccato diversi temi cruciali, dall’importanza del match contro il Lecce per l’obiettivo Europa, al suo bilancio personale e il desiderio di chiudere la carriera con un trofeo in biancoceleste.


L’Europa in Gioco: “Dipende solo da noi”

A pochi giorni dalla sfida che chiuderà la Serie A 2024/2025, Pedro ha sottolineato l’importanza dei prossimi 90 minuti che mettono in palio un posto in Europa. “Dobbiamo giocare al massimo l’ultima partita della stagione, abbiamo ancora la possibilità di conquistare un posto in Champions League”, ha dichiarato il giocatore. Ha poi aggiunto: “Giocare in Europa anche il prossimo anno dipende solo da noi, servirà una bella prestazione per vincere davanti ai nostri tifosi e poi aspettare i risultati dagli altri campi”. La concentrazione è massima per ottenere i tre punti fondamentali.


Pedro: Tra Gol e Crescita Personale

Con 14 gol segnati in stagione, Pedro è tornato a livelli realizzativi che non raggiungeva dal 2014. Interrogato su come sia cambiato in questi undici anni, ha risposto: “È cambiato tanto. Sicuramente ho molta più esperienza rispetto a quando ero giovane. Mi sento davvero bene e mi diverto con la Lazio. So che ogni momento può essere l’ultimo, per questo voglio godermi tutto di questa meravigliosa esperienza”. Ha inoltre elogiato il ruolo del mister: “Baroni è stato determinante nel gestire il mio ruolo in campo e con la squadra. Abbiamo un bel rapporto, mi trovo benissimo con lui”.


Un Bilancio di Stagione e il Rammarico Europeo

Facendo un bilancio della stagione, che ha visto la Lazio disputare 51 partite con 27 vittorie e raggiungere i quarti di finale di Coppa Italia ed Europa League, Pedro non nasconde un rammarico: “Ho ancora il rammarico per l’Europa League perché avremmo potuto arrivare in finale e vincerla. Purtroppo a volte il calcio è crudele”. Tuttavia, mantiene un’ottica positiva: “Se però riusciremo a centrare un posto in Champions League, la stagione sarà stata ottima. La Lazio deve avere la mentalità e la voglia di vincere un trofeo, ha un potenziale incredibile e calciatori di qualità”. Ha poi menzionato diversi compagni: “Penso a Rovella, Gila, Zaccagni, Romagnoli, Guendouzi, Taty e Tavares ma ce ne sono anche tanti altri. Sono convinto che si possa vincere, i nostri tifosi meriterebbero questa soddisfazione”. Per le probabili formazioni di Lazio-Lecce, che includono molti dei giocatori citati, clicca qui.


La Curiosità sui Rigori: “Concorrenza irreale”

Un aspetto curioso della sua carriera è il numero ridotto di rigori calciati: 3 con la Lazio, 7 totali in carriera (tutti realizzati). Pedro ha spiegato il motivo: “Sì, è vero. Non ho calciato molti rigori in carriera. Al Barcelona c’erano Messi, Xavi, Neymar, Suarez e Villa. Credo sia riduttivo aggiungere altro. Anche in Nazionale la concorrenza dal dischetto era molto alta. Al Chelsea invece di solito li tiravano Hazard e Willian, mentre qui ho trovato due specialisti come Immobile e ora Zaccagni. Non c’è problema, sono sempre pronto a prendere il posto di Matia dagli undici metri quando non è in campo”.


Il Sogno di un Trofeo con la Lazio

Guardando al futuro, Pedro ha espresso un desiderio chiaro: “Come ho già detto, mi piacerebbe tantissimo vincere un trofeo con la Lazio. Sarebbe bello per la mia carriera e soprattutto per tutto l’ambiente biancoceleste. Amo essere qui, non avrei mai pensato di terminare la mia carriera in questo storico club che mi stima tantissimo. Fino a quando giocherò nella Lazio, darò tutto per questa maglia e per questa famiglia”. Parole che confermano il forte legame dell’attaccante spagnolo con i colori biancocelesti.



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Lazio-Lecce: oltre 40.000 presenze all’Olimpico, la Lazio punta ai 50.000 per l’ultimo atto stagionale

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Ultime Notizie Lazio - Aggiornamenti 24h su 24

L’atmosfera allo Stadio Olimpico si preannuncia incandescente per Lazio-Lecce, l’ultimo atto della Serie A 2024/2025. La squadra di Marco Baroni spera di congedarsi dalla propria gente nel migliore dei modi, conquistando tre punti fondamentali che non solo garantirebbero una vittoria che manca da tempo all’Olimpico, ma sarebbero anche cruciali per la corsa a un posto in Europa. La spinta dei tifosi sarà, come sempre, determinante in questo match.


La Corsa ai Biglietti: Quota 40.000 Superata, Proiezione 50.000

L’entusiasmo della tifoseria laziale si sta traducendo in numeri significativi. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, al momento sono stati venduti circa 11.000 tagliandi per la gara contro il Lecce. Questo dato, combinato con gli abbonati, porta il totale delle presenze già a superare quota 40.000.

Un segnale chiaro di vicinanza e supporto, con il numero di biglietti che potrebbe aumentare sensibilmente nelle prossime ore e nei prossimi giorni. La proiezione attuale si aggira intorno ai 50.000 spettatori, un traguardo importante per salutare la stagione e spingere la squadra verso l’obiettivo Europa. Per tutti i dettagli sui biglietti disponibili, incluso il “Pack 4 insieme”, clicca qui.


Un Addio da Vincere per l’Europa

La partita contro il Lecce non è solo un saluto alla stagione, ma un vero e proprio spartiacque per il futuro europeo della Lazio. Una vittoria casalinga, che manca da qualche tempo allo Stadio Olimpico, sarebbe di vitale importanza per conquistare un piazzamento utile nelle coppe. La squadra di Baroni sa di poter contare sulla spinta di un pubblico numeroso e caloroso, pronto a trasformare l’Olimpico in una bolgia per l’ultima, decisiva, battaglia. Per un’analisi approfondita sugli scenari europei della Lazio, clicca qui.



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Qui Formello: Differenziato per Pellegrini, stagione finita per Lazzari e Patric

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Allenamento della Lazio a Formello: Luca Pellegrini in differenziato e le assenze di Lazzari e Patric.

La Lazio si è ritrovata quest’oggi, 21 maggio 2025, al centro sportivo di Formello per riprendere gli allenamenti dopo il giorno di riposo concesso dal mister. I biancocelesti hanno iniziato la preparazione in vista dell’ultima sfida di campionato contro il Lecce, ma non sono mancate le notizie riguardanti lo stato di forma di alcuni elementi della rosa.


Le Ultime Dall’Infermeria: Stop per Lazzari e Patric

La seduta mattutina ha confermato l’assenza di due importanti pedine per la Lazio: sia Patric che Manuel Lazzari non hanno preso parte all’allenamento e, per entrambi, la stagione è da considerarsi conclusa. Per Lazzari, in particolare, si tratta di un problema muscolare che lo terrà ai box per l’ultimo impegno. Queste defezioni si aggiungono alle precedenti assenze, complicando ulteriormente le scelte per la difesa di mister Baroni (o di De Rosso, dato che Baroni è squalificato).


Pellegrini Lavora a Parte, Gestione Energie per Altri

Luca Pellegrini ha svolto un lavoro differenziato, limitandosi alla corsa. Il terzino non si era allenato nella scorsa settimana, anche a causa della squalifica che lo ha tenuto fuori al Meazza. La sua convocazione per la sfida contro il Lecce non è ancora certa e una decisione definitiva verrà presa solo dopo la rifinitura di sabato.

Per altri elementi della rosa, invece, si è optato per una gestione delle energie. Basic, Nuno Tavares e Pedro sono rimasti a riposo precauzionale. Non si tratta di problemi preoccupanti, ma di una scelta mirata a preservarli in vista dell’ultima gara, permettendo loro di recuperare al meglio le forze accumulate in questa intensa stagione.



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Lazio-Lecce: Sarà Michael Fabbri di Ravenna l’arbitro dell’ultima gara all’Olimpico

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Michael Fabbri, arbitro designato per la partita Lazio-Lecce di Serie A.

È stata ufficializzata la designazione arbitrale per l’attesa sfida tra Lazio e Lecce, l’ultima partita di campionato che vedrà i biancocelesti scendere in campo allo Stadio Olimpico. A dirigere l’incontro sarà il signor Michael Fabbri, della sezione di Ravenna. La scelta dell’arbitro è sempre un momento chiave in vista di gare decisive, come quella che attende la Prima squadra della Capitale per le sue ambizioni europee e il Lecce per la salvezza.


La Sestina Arbitrale al Completo

Ad affiancare il fischietto di Ravenna, una squadra arbitrale ben definita per garantire la massima correttezza e trasparenza del match:

  • Arbitro: Sig. Michael Fabbri (sezione di Ravenna)
  • Assistenti: Signori Carboni e Peretti
  • Quarto Uomo: Sig. Ayroldi
  • VAR: Sig. Meraviglia
  • AVAR: Sig. Piccinini

I Precedenti della Lazio con l’Arbitro Fabbri

La Prima Squadra della Capitale ha un rapporto consolidato con il direttore di gara Michael Fabbri. In totale, sono 16 i precedenti tra i biancocelesti e il fischietto romagnolo, di cui 15 in Serie A. Il bilancio complessivo per la squadra di Baroni si presenta nettamente favorevole: 11 vittorie, 1 pareggio e sole 4 sconfitte. Un dato che potrebbe infondere fiducia nell’ambiente laziale in vista di questo incontro cruciale. Per rivedere i momenti chiave delle partite della Lazio dirette da Fabbri, clicca qui.


Il Bilancio del Lecce con Fabbri

Per quanto riguarda il Lecce, i precedenti con l’arbitro Michael Fabbri sono 5. Il bilancio per i salentini è più equilibrato: 1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte. Questi dati offrono uno spaccato della storia recente delle due squadre sotto la direzione del fischietto designato.

La designazione di Michael Fabbri per Lazio-Lecce sarà quindi un elemento da tenere d’occhio, con le due squadre pronte a dare battaglia sotto la sua direzione per raggiungere i rispettivi obiettivi stagionali.



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Calciomercato 2025: Igli Tare vicino al Milan, l’ex Lazio pronto a richiamare ex biancocelesti

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Igli Tare, ex DS della Lazio, in procinto di diventare Direttore Sportivo del Milan, con possibili mosse di mercato legate a ex giocatori biancocelesti.

Il futuro di Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, sembra ormai prossimo a delinearsi lontano da Roma ma ancora in Serie A. L’esperto dirigente albanese sarebbe, infatti, vicinissimo a siglare l’accordo che lo legherebbe al Milan come nuovo Direttore Sportivo. Questa mossa potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato, con Tare che, secondo le prime indiscrezioni, avrebbe in mente diversi ex giocatori biancocelesti per rinforzare la rosa rossonera.


Tare a un Passo dal Milan: Manca Solo l’Annuncio

La trattativa tra Igli Tare e il Milan parrebbe essere giunta alle battute finali. Dopo la lunga e proficua esperienza dirigenziale alla Lazio Per un riepilogo della carriera di Tare alla Lazio, clicca qui , l’albanese si appresterebbe a tornare alla guida di un grande club italiano. L’ufficialità dell’annuncio sembra essere l’unico passo mancante per definire il suo ritorno nel calcio che conta, ma questa volta sotto i colori rossoneri.


Ex Biancocelesti nel Mirino per Milanello

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Igli Tare avrebbe già iniziato a stilare una lista di possibili rinforzi per il Milan, con una chiara preferenza per volti noti del suo passato alla Lazio. Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza vi sarebbe quello di Luiz Felipe, difensore attualmente in forza all’Olympique Marsiglia .

Un altro grande obiettivo, seppur di difficile realizzazione, sarebbe Sergej Milinkovic-Savic. Il centrocampista serbo, attualmente all’Al-Hilal, sarebbe pronto a lasciare il club arabo, e Tare starebbe valutando le possibilità di riportarlo in Serie A, seppur consapevole delle complessità legate a un’operazione di tale portata economica e contrattuale.


Interesse anche per un Attuale Giocatore della Lazio

Non solo ex giocatori: le attenzioni di Tare e del Milan si sarebbero posate anche su un attuale elemento della rosa biancoceleste. Mario Gila, difensore spagnolo attualmente a disposizione di mister Baroni, sarebbe molto stimato e apprezzato dall’ex DS laziale.. La sua situazione sarebbe al vaglio per una possibile futura mossa di mercato.

La notizia di un Milan con una forte impronta biancoceleste nel suo futuro organigramma dirigenziale e, potenzialmente, nella sua rosa, rappresenta una vera e propria novità nel panorama del calciomercato italiano.



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Lazio-Lecce: probabili formazioni, situazione in panchina e dove seguire il match in diretta TV e streaming

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Fotomontaggio del cambio in panchina alla Lazio: Baroni si allontana nell'ombra mentre Sarri emerge alla luce, a simboleggiare l'avvicendamento.

Lazio-Lecce: probabili formazioni, situazione in panchina e dove seguire il match in diretta TV e streaming

La Lazio si prepara ad affrontare l’ultima sfida della Serie A 2024/2025, che la vedrà contrapporsi al Lecce allo Stadio Olimpico di Roma. Il match, valido per la 38ª giornata del massimo campionato italiano, è in programma domenica 25 maggio 2025, con calcio d’inizio alle ore 20:45. La partita si annuncia decisiva tanto per la corsa alla salvezza dei salentini quanto per le ambizioni europee dei biancocelesti. Le informazioni su probabili formazioni e copertura mediatica sono state diffuse in data odierna (Martino Cardani, 20 maggio 2025).


La Guida Tecnica: Fabrizio De Rosso al Posto di Baroni

L’incontro contro il Lecce sarà caratterizzato da un’assenza importante sulla panchina biancoceleste. A guidare la Lazio non sarà il tecnico Marco Baroni, che sconta una squalifica maturata in seguito all’espulsione rimediata nella precedente gara contro l’Inter a San Siro. La squadra sarà dunque affidata al secondo allenatore, Fabrizio De Rosso, che avrà il compito di dirigere i suoi in un momento cruciale della stagione.


Probabili Formazioni: Le Scelte per il Match Decisivo

Ecco le probabili undici che i due tecnici potrebbero schierare in campo per questo fondamentale confronto:

LAZIO (4-2-3-1):

  • Mandas in porta
  • Marusic a destra, Gila e Romagnoli al centro, Nuno Tavares a sinistra nella linea difensiva
  • A centrocampo la coppia formata da Guendouzi Per approfondire la situazione contrattuale di Guendouzi, clicca qui. e Rovella
  • Trequartista sulla destra Isaksen, al centro Dia, con il capitano Mattia Zaccagni che tornerà sulla sinistra
  • Unica punta Taty Castellanos Per un’analisi sull’impatto di Castellanos, clicca qui.
  • A disposizione: Provedel, Furlanetto, Pellegrini (di ritorno dalla squalifica), Hysaj, Gigot, Provstgaard, Vecino (potrebbe entrare a gara in corso), Belahyane, Dele-Bashiru, Basic, Noslin, Tchaouna, Pedro (potrebbe entrare a gara in corso).
  • Allenatore: Fabrizio De Rosso (squalificato Marco Baroni)
  • Indisponibili: Manuel Lazzari (problema muscolare)

LECCE (4-2-3-1):

  • Falcone in porta
  • Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo in difesa
  • In mediana Pierret e Coulibaly
  • Sulla trequarti N’Dri, Helgason, Banda
  • Punta centrale Krstovic
  • Allenatore: Marco Giampaolo

Dove Vedere Lazio-Lecce in TV e Streaming

La partita Lazio-Lecce, in programma domenica 25 maggio 2025 alle ore 20:45 dallo Stadio Olimpico, sarà trasmessa in diretta da DAZN, Sky e NOW.

Per poter accedere alla visione del match, è necessario sottoscrivere un abbonamento con una delle emittenti menzionate. Per i clienti Sky che avessero attivato la speciale offerta, la gara sarà disponibile anche tramite Sky Go.

Il Lazio-Lecce non è solo un match di chiusura di campionato, ma un appuntamento decisivo per le sorti stagionali di entrambe le formazioni, che si contenderanno gli ultimi punti in palio con obiettivi ben precisi.



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