LAZIO: Stadio Flaminio, Ultras Incontrano Comune. “Lotito Rallenta Deliberatamente l’Iter”
Dal Confronto Emerge Preoccupazione: Burocrazia Complessa e Mancanza di Documenti dalla Società. I Tifosi Chiedono Trasparenza.
ROMA – Prosegue la mobilitazione del tifo organizzato della Lazio, che dopo la protesta ai Fori Imperiali ha cercato un confronto diretto con le istituzioni per fare luce su uno dei temi più sentiti: la riqualificazione dello Stadio Flaminio. Gli ultras biancocelesti sono stati ricevuti dal Direttore Generale dello Sport di Roma, in un incontro cruciale per capire lo stato dell’arte del progetto.
Dal confronto è emersa una situazione complessa e, per i tifosi, preoccupante. È stato confermato che la Lazio, già a dicembre, aveva presentato una richiesta formale per avviare il progetto di riqualificazione. Tuttavia, l’iter burocratico per un’opera di tale portata è notoriamente lungo e presenta diverse criticità.
Il Nodo dei Documenti: Lotito Accusato di Rallentamenti
Il punto centrale emerso dall’incontro e che ha alimentato la preoccupazione dei tifosi riguarda la tempistica di consegna dei documenti. Secondo quanto riportato dagli ultras al termine del confronto, la società biancoceleste, guidata da Claudio Lotito, non è obbligata a presentare tutta la documentazione richiesta entro scadenze precise. Questo, unito a un comportamento ritenuto poco collaborativo, sta generando fortissimi sospetti: “Ogni volta che viene chiesta una nuova documentazione, passano mesi prima che Lotito la consegni.”
Questo modus operandi è percepito dal tifo come una chiara volontà di rallentare deliberatamente il processo di riqualificazione del Flaminio. Una situazione che getta ombre sul reale interesse della società nel portare avanti il progetto.
Il Futuro della Lazio Capitale in Bilico?
La preoccupazione tra i sostenitori della Lazio è altissima. La mancanza di chiarezza sul futuro dello Stadio Flaminio non è vista solo come un problema infrastrutturale, ma rischia di mettere in discussione il destino stesso della Lazio come “prima squadra della capitale”. Senza uno stadio proprio o una prospettiva chiara, i tifosi temono per le ambizioni e l’identità del club.
Per questo motivo, gli ultras hanno chiesto al Comune di Roma di prendere una posizione netta nei confronti della società, nel caso in cui non vengano forniti aggiornamenti concreti e trasparenti sulla vicenda. La pazienza sembra essere finita.
Le parole conclusive dei tifosi all’uscita dall’incontro sono state lapidarie: “La burocrazia è complessa, ma oggi abbiamo capito anche che Lotito sta facendo di tutto per rallentare.” Un’accusa diretta che aggiunge benzina sul fuoco della contestazione alla presidenza Lotito.
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