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Pioli in conferenza: “Siamo stati scaltri e intelligenti. Matri? ci farà togliere delle soddisfazioni”

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Dopo la vittoria fondamentale della Lazio sull’Udinese nello stadio di casa, sotto una pioggia torrenziale, Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa. La Lazio ha vinto grazie alle giocate di Felipe Anderson e ai gol di Alessandro Matri, subentrati nel secondo tempo per dare una scossa alla partita. Bravo il mister ad intuire il momento più opportuno per inserire i due giocatori.

Ecco le parole di Pioli:

Primo tempo con qualche difficoltà, poi i cambi sono stati decisivi

Credo sia riduttivo parlare dei cambi. Mi è piaciuto come la squadra ha interpretato la partita, nonostante non abbiamo certo il vento in poppa. Ma non ci siamo mai scoraggiati. Abbiamo sempre cercato di creare superiorità numerica sulle fasce. Al di là dei cambi penso che sia stata una Lazio intelligente e lucida contro un avversario difficile da superare.

Una valutazione su Hoedt, Milinkovic e Matri?

Credo che abbia fatto un’ottima gara, ma può ancora migliorare. Gli attaccanti dell’Udinese puntano molto sul fisico e sui colpi di testa, non era una prova semplice. Milinkovic è entrato bene, è giovane e ci darà soddisfazioni. Per quanto riguarda Mauri l’ho schierato perché serviva intelligente al centro del campo e lui si è fatto valere.

Quanto influisce l’aspetto mentale nella crescita della Lazio?

Noi alleniamo tanto il fisico, ma quello mentale è il più importante. Non eravamo soddisfatti di quello che stavamo facendo, il momento non è dei migliori. Non dobbiamo pensare a quello che poteva essere, ma dobbiamo guardare avanti. L’obiettivo è essere competitivi ogni volta che scendiamo in campo.

Una valutazione sull’atteggiamento della Lazio e sulla partita di Matri.

Se c’è una cosa che ti dà fiducia sono i risultati. Quando trovi le giuste misure è sempre meglio, nonostante la squadra avversaria si sia difesa con molti uomini. Non è un caso che abbiamo vinto la partita nei duelli individuali e grazie ai dribbling. Matri si è messo subito a disposizione del gruppo, ci farà togliere delle soddisfazioni. Sono convinto che lui non è ancora al 100%, soprattutto dal punto di vista dell’intensità. Ho a disposizione giocatori molto duttili, visto che non ci fossilizziamo sul modulo. Ma la testa adesso va già a giovedì contro un avversario molto temibile. Faremo le nostre valutazioni e poi ci butteremo a testa bassa sul prossimo impegno”.

BIG-pioli-lazioStefano Pioli ha anche parlato della partita al di fuori della conferenza stampa, ecco le sue parole:

Il tecnico biancoceleste ha così risposto ai microfoni di Mediaset Premium: “Credo che dobbiamo guardare avanti perché indietro non si può, ci si fa del male e abbiamo tanto da dire in questo campionato, abbiamo l’Europa League e ci si dimentica troppo in fretta di quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Oggi abbiamo affrontato un avversario molto difficile, lottato pallone su pallone e vinto con merito una partita combattuta”. Il mister emiliano continua la sua analisi: “Abbiamo fatto la partita che dovevamo, potevamo avere più ritmo nel primo tempo ma non era facile, loro ci aspettavano e chiudevano gli spazi”. Intuizione geniale nella sostituzione nei cambi, Felipe Anderson e soprattutto Matri si sono rivelati decisivi: “Nei duelli sapevamo di avere giocatori di qualità, Matri si è fatto trovare pronto all’appuntamento da centravanti vero qual è, in un momento in cui abbiamo qualche problema. Con gli infortuni è chiaro che le cose si sono fatte più difficili, ma abbiamo tutte le carte in regola per dire la nostra anche quest’anno”. Una vittoria che porta la firma dei senatori, i giocatori più esperti non hanno fallito: “C’era Keita che è un ’95, Cataldi e Hoedt che sono del ’94. Poi è chiaro che ci sono momenti più idonei per inserire i giovani e i nuovi arrivati e altri in cui è corretto e più giusto affidarsi a chi conosce bene le situazioni perché il momento non era facile, la sconfitta di Leverkusen e anche quella col Chievo sono state due belle bastonate”. La risposta dalla squadra oggi però è arrivata: “La squadra ha saputo soffrire, le partite si decidono dagli episodi e noi abbiamo avuto le capacità di stare dentro la partita”. Sulle uscite dal campo di Candreva e Lulic: “Non hanno fatto una prestazione sottotono, ma ho tante possibilità e ho ritenuto giusto mettere gente fresca che potesse darci un contributo. Loro due sono stati bravi, come tutti gli altri che hanno saputo soffrire e tenere in equilibrio la squadra contro un avversario contro cui non è facile giocare e che darà fastidio a molte squadre”.

Il tecnico biancoceleste ha proseguito poi la sua disamina ai microfoni di Sky Sport 24: “I cambi non sono stati dovuti a prestazioni insufficienti: ho tante alternative, vedevo che serviva presenza in area e più freschezza. Credo che la partita sia stata interpretata bene, in un momento delicato e contro un avversario difficile, possiamo crescere ma ho visto atteggiamenti e ricevuto sensazioni positive. Questo risultato ci deve dare morale, non possiamo più guardarci alle spalle: abbiamo le capacità per dimostrare che saremo competitivi in tutte le partite, giovedì saremo subito impegnati e pensiamo a quella partita”. Su Matri poi: “Ha una buona condizione generale ma gli manca il ritmo quindi fa fatica, però l’abbiamo preso per questo motivo, è un attaccante importante: sono contento dei gol realizzati, si è messo a disposizione della squadra con grande voglia e attenzione. Poi sa anche lui che la condizione deve migliorare e lo farà sicuramente”. Sul ruolo di Keita: “Sicuramente come attaccante centrale da solo, soprattutto quando ha pochi spazi, può essere più complicato per lui: credo però che abbia le qualità per giocare in qualsiasi ruolo del settore offensivo, soprattutto ora che sta dimostrando una maturazione rispetto all’anno scorso, quando è stato per parecchio tempo arrabbiato. Adesso è un giocatore più completo, con grandi potenzialità, ma deve continuare su questa strada perché non bastano due settimane buone, ne servono tante a questi livelli”. E infine su Felipe Anderson: “Non farlo giocare non vuol dire metterlo in discussione: abbiamo tanti giocatori di valore e devo scegliere chi mi dà garanzie, ho grande fiducia nelle sue qualità ma è un ragazzo giovane che deve completare la sua maturità a tutti i livelli. Avrà le sue occasioni come tutti gli altri per dimostrare le sue capacità, spero che da stasera ricavi un po’ di fiducia“.

Pioli ha poi commentato il match anche ai microfoni di Lazio Style Channel: “È un momento delicato, mi è piaciuta la voglia della squadra di fare la partita, la consapevolezza di avere delle qualità importanti. Bisogna sapere che abbiamo dei valori e che bisogna stare nella partita con attenzione, l’imprevisto può esserci sempre ma tocca essere forti a livello mentale. Abbiamo affrontato un avversario forte, abbiamo avuto la lucidità di attendere il momento opportuno per ferirli. Ci sta andare in difficoltà, ma dobbiamo sempre avere la consapevolezza delle nostre qualità per giocarcele tutte dall’inizio alla fine. Io faccio l’allenatore, i giocatori sanno che ho fiducia in tutti. È vero però che devo operare delle scelte schierando i giocatori che di volta in volta vedo più adatti per scendere in campo. Un cambio non va preso come una punizione, così come una panchina. Starà a loro farsi trovare pronti”.



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