Connect with us

Storia S.S. Lazio

Lotito invita la gente allo stadio :” Riempiamo la Sud “

Published

on

Eccolo il comunicato giornaliero diClaudio Lotito: il presidente biancoceleste ripercorre i dieci anni di presidenza alla Lazio, tra gioie e dolori, ma afferma di non essere pentito del percorso intrapreso, anzi di esserne orgoglioso. Il patron laziale, sogna di rivedere un Olimpico gremito, e addirittura vorrebber riaprire la Curva Sud. Ecco le sue parole: “Dieci anni sono un tempo sufficiente per un bilancio. Sorretto dalla passione per i colori biancocelesti, in un entusiasmante decennio di vita personale intrecciata alla storia della Lazio, ho avuto la forza ed il coraggio di affrontare difficolta’ economiche immani. Oggi, pero’, guardandomi indietro, so non solo di non esserne pentito,ma di provarne soddisfazione ed orgoglio. Sono fiero di essere riuscito a mantenere la promessa e di aver portato una societa’ dal coma irreversibile in cui l’ho trovata, prima al coma reversibile e di li poi ad imboccare sicura e spedita la strada della guarigione: da allora siamo una delle pochissime societa’ sportive ad essere in attivo. Negli ultimi anni peraltro, insieme allo staff e ai tecnici, abbiamo avviato un profondo processo di revisione con l’obiettivo di offrire ai tifosi una squadra sempre più competitiva che fosse capace di ambire a traguardi importanti. In queste settimane sono già stati assestati diversi colpi e nonostante ciò siamo ancora sul mercato, pronti ad ingaggiare ulteriori qualità per rafforzare il reparto difensivo. Mi auguro che l’impegno e lo sforzo profusi vengano ripagati, se non con il meritato plauso, quanto meno con l’interesse, l’attenzione e l’assenza di pregiudizio da parte dei tifosi. Sarebbe meraviglioso se centinaia di bandiere tornassero a sventolare anche in Curva Sud (curva Tommaso Maestrelli). Simbolicamente, insieme all’aquila, sarebbero il sostegno piu’ forte per i giocatori in campo e la garanzia di una ritrovata armonia.”.

Incrementa le entrate del tuo sito con Ezoic del 50%
Continua la Lettura
Advertisement

Accadde Oggi

1 novembre 1997: quando la Lazio in dieci asfaltò la Roma

Published

on

derby lazio roma in 10

ROMA – LAZIO – La Lazio per la prima volta sfida l’ex tecnico Zeman, passato in estate sulla panchina della Roma. Eriksson, sbarcato nella Capitale dalla Sampdoria, per il derby sceglie il classico 4-4-2 con la coppia Mancini e Casiraghi in avanti e il centrocampo composto da Fuser, Almeyda, Jugovic e Nedved. Avvio shock per i biancocelesti che già al 7’ rimangono in dieci per l’espulsione di Favalli: Collina, in maniera molto severa, punisce con il rosso l’entrata diretta del difensore su Tommasi. Eriksson risistema la squadra inserendo Negro al posto di Almeyda e chiedendo un sacrificio a Mancini sull’esterno sinistro. Dopo un primo tempo di sofferenza, in apertura di ripresa è proprio il numero 10 a sbloccare il match. L’ex capitano della Sampdoria parte dall’esterno e infilandosi tra Gomez e Servidei fa partire un destro che si infila sotto l’incrocio della porta difesa da Konsel. Passano soltanto dieci minuti e la Lazio raddoppia con un’altra perla: questa volta Mancini si trasforma in uomo assist e Casiraghi in spaccata trova una coordinazione perfetta per il 2-0. All’84’ è Nedved ad infilarsi nel cuore della difesa giallorossa, superando Konsel con un delizioso pallonetto. Il gol di Delvecchio al 91’ conta soltanto per le statistiche e al fischio finale è euforia biancoceleste. Una Lazio da 10, e lode.

Incrementa le entrate del tuo sito con Ezoic del 50%
Continua la Lettura

Siti Web per Aziende e Privati

Sponsor

Prodotti Amazon S.S Lazio

Offrici un caffè Aiutaci a rimanere Online con una donazione libera





Advertisement

Post In Tendenza