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Lazio, ascolta Calori: “Inzaghi in futuro? Sarà il tempo a dirlo. Si, dare una chance a Tonelli”

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Ci fece il più bel regalo da giocatore, quel gol alla Juventus nel pantano di Perugia che ci consegnò il secondo scudetto. Adesso è un buon allenatore, ma paga l’ultimo esonero dopo la brutta annata col Brescia nel 2014/15 (la squadra poi venne ripescata, ndr), e Alessandro Calori ha tutti i titoli e meriti per dare un giudizio critico su ciò che sta accadendo nel mondo del calcio.

Ai microfoni di Lazio Style Radio, ha parlato dell’esordio e della scelta di Simone Inzaghi, nonchè della prossima partita laziale contro l’Empoli e di questa possibile trattativa per il passaggio di Lorenzo Tonelli a Roma: “Simone Inzaghi è stato un giocatore che ha lasciato traccia, non porti a casa uno sconosciuto. Penso sia stata una scelta giusta. Se sia l’allenatore del futuro, sarà il tempo a dirlo. Ma è un ragazzo che ha fatto sei anni di giovanili, conosce l’ambiente, e la società ha deciso di dargli una grande possibilità. Lo stesso vale per Brocchi, che però ha un po’ meno esperienza. Oggettivamente non puoi incidere più di tanto in sei partite. Anche perché ultimamente l’allenatore ha ancor meno influenza: spesso gli viene negato il tempo per lavorare. L’Empoli ha mostrato di avere un’ottima organizzazione. Hanno quasi raggiunto il loro obiettivo, è una squadra tranquilla ma che gioca a calcio. La Lazio per vincere dovrà sudarsela. La forza dell’Empoli è un’idea societaria: un lavoro iniziato con Sarri e portato avanti nella giusta maniera da Giampaolo. Tonelli? Un giocatore che negli ultimi anni è cresciuto in maniera importante. E’ un ottimo difensore, potrebbe essere una grande opportunità per lui, la Lazio. L’unico problema potrebbero essere le pressioni in una piazza come quella romana”.

Calori, infine, ha apprezzato la linea societaria laziale, fatta di giovani interessanti e di prospettiva: “Keita ha grandi doti, ma deve trovare continuità per diventare un giocatore completo. Lui, come Felipe Anderson, Cataldi e Milinkovic sono ragazzi che in un futuro potranno diventare degli ottimi calciatori. Ma devono avere la possibilità di maturare per giocare ad altri livelli”



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