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Serie A

Biglia chiude i giochi di una stagione anonima

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BIGLIA
Il rigore realizzato da Lucas Biglia al fotofinish. È quanto basta alla Lazio per superare un Bologna con la testa già alla cadetteria. Nell’ultimo giornata di campionato, da ricordare c’è anche l’esordio in Serie A del gemello di Keita Balde Diao, Mamadou Tounkara. Si chiude così l’anonima stagione biancoceleste, con un nono posto dal sapor di fallimento.

FORMAZIONI – Motivazioni cercasi. Allo Stadio Olimpico, in occasione dell’ultimo turno di campionato, si fatica a scorgerle. Eppure Edy Reja manda in campo i migliori undici a disposizione, non fa sconti al Bologna già retrocesso. Tra i pali dell’ormai consueto 4-3-3 c’è Berisha, davanti a lui Pereirinha, Biava, Dias e Radu. Ledesma si piazza in cabina di regia, ai suoi lati si muovono Biglia e Lulic, mentre il tridente d’attacco è formato da Candreva (che la spunta al fotofinish su Felipe Anderson), Klose e Keita. L’ex Ballardini risponde con un 3-4-3: Moscardelli, Acquafresca e Laxalt guidano l’offensiva felsinea.

PRIMO TEMPO – Che sia l’ultima di campionato, che ci sia ancora in ballo un traguardo o che si fatichi a scovare un obiettivo: cambia poco. La costante è sempre la stessa, Candreva e Keita sono le armi in più della truppa capitolina. Il primo squillo lo suona l’ex Barcellona, che cambia passo, supera il diretto avversario ma strozza troppo il tiro. Al 17′ il testimone passa all’esterno di Tor de’ Cenci, che testa i riflessi di Stojanovic con un destro dei suoi: l’estremo difensore rossoblù respinge in stile tutt’altro che impeccabile, forse memore dei sei gol subiti appena un anno fa. Ritmo balneare, sotto il completo della compagine emiliana fa capolino il costume. Prova ad approfittarsene Pereirinha, ma il suo esterno destro è rimpallato in extremis da Sorensen. Biava e Dias giocano a braccetto, forse per l’ultima volta. Il centrale bergamasco si fa bello davanti al suo compagno di reparto, esibendosi in un intervento acrobatico che libera l’area. Minuto 34, entra in scena Senad Lulic che soffia il pallone a Pazienza, scambia con Biglia ma sul più bello scivola e non riesce a servire un solissimo Miro Klose. Scorrono lenti gli ultimi minuti della prima frazione di gioco, il sussulto regalato dal palo di Candreva, non basta per svegliare i pochi intimi presenti all’Olimpico. Zero periodico all’intervallo.

SECONDO TEMPO – Doppio cambio per il Bologna a inizio ripresa: fuori Natali e Laxalt, dentro Antonsson e Ibson. Proprio quest’ultimo si mette subito in mostra con un’iniziativa interessante che si infrange sui guantoni dell’ottimo Berisha. Emozione al 57′: invasione di campo. Qualche secondo di gloria per il tifoso e si riprende a correre. Edy Reja storce il naso, non è contento dell’atteggiamento dei suoi; il goriziano si gioca così la carta Felipe Anderson al posto di Candreva. Il brasiliano entra e vede giallo. È il colore del cartellino che Maresca gli sventola in faccia. Prendono coraggio i Ballardini boys, Crespo sfiora la traversa al 69′ con un destro scagliato dal cuore dell’are di rigore biancoceleste.Terzo e ultimo cambio per gli ospiti, Acquafresca cede il posto a Rodriguez. Che potrebbe scrivere una favola se l’emozione non avesse la meglio. Berisha ringrazia.Gli fa eco Tounkara, che strizza l’occhio a Edy Reja e debutta in Serie A al minuto 81. Esce un spento Klose, che mercoledì prossimo raggiungerà la sede della Nazionale tedesca in Val Passiria. Proprio quando il Mondiale sembra prendere il sopravvento nei pensieri dei presenti in campo, Felipe Anderson decide di regalare un’ultima, effimera gioia ai tifosi presenti: accelerazione improvvisa dell’ex Santos, Morleo cerca di recuperare ma stende il funambolo verdeoro. È rigore. Lucas Biglia si coccola il pallone, prima di scaraventarlo al centro della porta per l’1 a 0 finale. Si chiude così il campionato della Lazio, che si piazza nona e non riesce a evitare i preliminari di Coppa Italia.

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La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

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Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

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