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Balotelli, il racconto di una storia senza fine

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Perché sempre io? Why always me?

Citava, in modo ironico, una maglietta indossata da Balotelli dopo aver realizzato una doppietta nel derby contro lo United nel lontano 2013.
Quando si pensa al calcio italiano è, purtroppo, inevitabile non fare allusioni sul “bad boy” Mario Balotelli. Probabilmente il ragazzo più talentoso cresciuto in Italia negli ultimi anni, ma a 26 anni la sua carriera sembra più in declino che pronta a decollare.
Due giorni fa ha esordito in Francia con una sontuosa doppietta, ma non facciamoci ingannare da questo, parlerà il campo se davvero avessimo dovuto ritrovare un talento nostrano da leccarsi i baffi, nonostante qualche suo atteggiamento discutibile.
Balo esordisce in Serie A a soli 17 anni, realizzando ben 20 reti nelle successive due stagioni e incamerando nella personale bacheca dei trofei ben 3 campionati, una coppa italia, e la Champions League.
I suoi capricci lo portano a trasferirsi nel Man City dove diventa partner di Aguero e fa innamorare un intero popolo vincendo la Premier League, poi si carica la Nazionale di Prandeli sulle spalle, con il suo amico Cassano, portandola fino alla finale europea e realizzando una doppietta formidabile in semifinale contro i tedeschi. E’ nella lista dei 23 per la conquista del pallone d’oro in quell’anno. Ah quel pallone d’oro che ha promesso di conquistare da qui a 3 anni di distanza.

Vedremo.
Purtroppo, la sua caduta è stata tanto veloce quanto la sua ascesa. Comincia il tour delle squadre fra Milan, Liverpool e di nuovo la Milano rossonera per rilanciarsi. Perde il controllo fuori dal campo, nottate brave, vita spericolata, presunzione, un mix che portano Balotelli ad essere considerato un giocatore normale, di fatti neppure da nazionale maggiore. Questa estate ha trovato squadra solo all’ultimo giorno dopo i timidi sondaggi di Palermo, Lazio e Besiktas.
Attualmente si trova in Costa azzurra, precisamente a Nizza, sempre con ingaggio faraonico, e con la speranza che invece di pensare a discoteche e ragazze pensi a riconquistare la maglia azzurra, da lui tanto amata. L’inizio è certamente incoraggiante, ma lui ci ha abituato ad inizi scintillanti e cadute repentine.
Balo, nessuno c’è l’ha con te, hai avuto la fortuna che il tuo ultimo treno è passato in ritardo alla stazione, l’hai preso stando appeso, con un piede di fuori. Non deluderci, mantieni le promesse fatte. Ora tocca a te. Trasforma Normal Mario in Super Mario.

In bocca al lupo.

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Parlamento UE condanna la FIFA con una nota

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Il parlamento europeo, tramite una nota rilasciata nelle ultime ore, ha voluto condannare la FIFA e l’organizzazione del mondiale in Qatar. Sono più di 6000 i migranti morti durante i preparativi della ventiduesima edizione della coppa del mondo. I deputati hanno descritto la corruzione all’interno della FIFA come “dilagante, sistemica e profondamente radicata

il Qatar ha vinto la procedura di gara della Coppa del mondo Fifa in un contesto di accuse credibili di corruzione e concussione, e deplorano la morte e gli infortuni di migliaia di lavoratori migranti, principalmente nel settore delle costruzioni, che hanno aiutato il paese a prepararsi per il torneo.

Descrivendo la corruzione all’interno della FIFA come “dilagante, sistemica e profondamente radicata”, i deputati “deplorano la mancanza di trasparenza e la chiara mancanza di una valutazione responsabile dei rischi che ha caratterizzato la scelta del Qatar come paese ospitante della Coppa del mondo nel 2010, sottolineando come la Fifa abbia seriamente danneggiato l’immagine e l’integrità del calcio mondiale”.

Il Parlamento esorta i Paesi Ue, in particolare quelli con grandi leghe nazionali di calcio, come la Germania, la Francia, l’Italia e la Spagna, a esercitare pressioni sulla Uefa e sulla Fifa affinché quest’ultima si impegni a realizzare riforme fondamentali. Tra queste, l’introduzione di procedure democratiche e trasparenti per l’assegnazione dei mondiali di calcio e la rigorosa applicazione dei diritti umani e dei criteri di sostenibilità per i paesi ospitanti”.

Clicca qui per la nota integrale.

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