Torniamo indietro nel tempo fino al 25 marzo 2000, una data impressa nella mente di tutti i tifosi biancocelesti. Quel giorno, infatti, la Lazio vinse il derby contro i rivali della Roma per 2-1 e riaprì di conseguenza la corsa scudetto, portandosi a sole sei lunghezze dalla Juventus.

La squadra biancoceleste arrivava al derby con il morale sotto i tacchi a causa della brutta sconfitta in quel di Verona e il conseguente allungo della Juventus in testa alla classifica. Le buone notizie però non tardarono ad arrivare, perché venerdì 24 marzo, nell’anticipo del Campionato, la squadra bianconera uscì battuta 2-0 da San Siro per mano del Milan. La cosa stimolò i giocatori biancocelesti poiché con una vittoria sui giallorossi c’era la possibilità di riaprire il discorso Scudetto. La Lazio, inoltre, gioca col coltello tra i denti per vendicare il 4-1 subito all’andata. Lo stadio è stracolmo, soprattutto di tifosi biancocelesti, che vogliono spingere la propria squadra alla vittoria contro gli odiati rivali. A caricare la squadra ci ha pensato anche Sinisa Mihajlovic, oggi squalificato, ma che ha affisso un cartello negli spogliatoi per i propri compagni: “A volte le aquile scendono al livello delle galline, ma una gallina non potrà mai volare in alto come un’aquila”. Chiaro è il riferimento ad alcune dichiarazioni post-partita della gara di andata che non sono per niente andate giù ai giocatori della Lazio.

Lo spettro della gara d’andata è però dietro l’angolo. Infatti dopo soli 3′ minuti la Roma passa subito in vantaggio con Montella, che anticipa Marchegiani in uscita e gela i tifosi laziali. I giallorossi avevano tra l’altro già sfiorato il goal in precedenza con Del Vecchio. La Lazio sembra accusare il colpo e la Roma cerca di chiudere la gara, ma dopo una decina di minuti i biancocelesti metabolizzano lo svantaggio e cominciano a giocare come sanno, impadronendosi del centrocampo. Inizia così l’assedio della Lazio al fortino della Roma, spinti, infatti, da un Veron in grande spolvero e da un Nedved irrefrenabile i biancocelesti spingono alla ricerca del pari. Così al 25′ minuto arriva il meritato pareggio grazie ad un’incursione di Nedved, servito da Simone Inzaghi, che complice una leggera deviazione di Zago trafigge Lupatelli. 1-1 e partita riaperta. Adesso è la Roma ad accusare il colpo e ad avere paura degli attacchi dei biancocelesti sospinti dai propri tifosi che hanno capito che questa partita si può e si deve vincere. Al 28′ poi arriva l’episodio che cambia la partita, Veron viene maldestramente atterrato fuori dal limite dell’area da Nakata, così’ l’arbitro accorda il calcio di punizione per la Lazio. Alla battuta va lo stesso Veron, “la Brujita” non tradisce, il suo destro a giro, infatti, aggira la barriera giallorossa e si insacca sotto la traversa alla destra di Lupatelli. Il pubblico laziale, che aveva assistito in rigoroso silenzio alla battuta del calcio di punizione, può finalmente sfogare la sua gioia in un boato assordante ed esultare per il vantaggio. Partita ribaltata e 2-1 per la Lazio. I giallorossi accusano il colpo, così la biancoceleste cerca di chiudere i conti ma non vi riesce. Di Francesco viene prima ammonito e poi la Roma perde anche Cafù per infortunio. Al 41′ il gelo cala sull’Olimpico quando Marchegiani, in uscita aerea, cade male con la testa verso il terreno di gioco. Il collo del portiere si gira in modo innaturale e perde i sensi. I giallorossi, però, continuano a giocare senza fermarsi, ma l’azione si conclude con un nulla di fatto. Accorrono, subito dopo, i sanitari e Marchegiani viene subito trasportato via in ambulanza, gli verrà diagnosticato un trauma cervicale e un lungo stop, ma fortunatamente il peggio è scongiurato. Al posto del numero uno della Lazio entra così Ballotta, mentre il primo tempo si conclude con le aquile in vantaggio.

File: [25mar00a.jpg] | Fri, 25 Mar 2016 12:10:25 GMT LazioWiki: progetto enciclopedico sulla S.S. Lazio www.laziowiki.org

La ripresa inizia con la Roma in avanti alla ricerca del pareggio, ma la Lazio chiude tutti i varchi e cerca di ripartire appena può. Totti e Del Vecchio ci provano a fare male ai biancocelesti, però Ballotta e la difesa fanno sempre buona guardia, mentre Inzaghi recrimina per una spinta subita in area di rigore. Al 57′ la Roma perde anche Candela per infortunio e rimane orfana di una altro tassello importante. L’occasione più ghiotta per la Lazio capita, invece, sui piedi di Conceição, che però sciupa male l’assist di Pancaro e colpisce Lupatelli in uscita. Del Vecchio è sempre il più pericoloso per i giallorossi, ma il forcing finale della Roma non crea mai grossi grattacapi a Ballotta. La Lazio prova a chiudere i conti con Simeone, ma il risultato non cambia ed al 96′ l’arbitro fischia la fine della gara e suggella la vittoria dei biancocelesti. I giocatori corrono sotto la Curva Nord per festeggiare la vittoria, dedicata al giocatore della Primavera Rosario Aquino morto nella notte precedente in un incidente stradale, inoltre la Juventus dista ora solo 6 punti e bianconeri saranno proprio i prossimi avversari della Lazio in un gara che sarà poi decisiva per riaprire il discorso Scudetto. La squadra di Eriksson vincerà, infatti, per 1-0 a Torino, grazie al goal di Simeone, e si riavvicinerà ancora di più ai bianconeri, ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo più avanti.

TABELLINI (Fonte Lazio Wiki):

25 marzo 2000 – 2.892 – Campionato di Serie A 1999/00 – XXVII giornata

LAZIO: Marchegiani (43′ Ballotta), Gottardi, Negro, Couto, Pancaro, Conceição, Almeyda, Simeone, Nedved, Veron (66′ Sensini), S.Inzaghi (74’ Boksic). A disposizione: Lombardo, Mancini, Ravanelli,Salas. Allenatore: Eriksson.

ROMA: Lupatelli, Zago, Aldair, Mangone, Cafu (37′ Rinaldi), Di Francesco, Nakata (46′ Marcos Assunçao), Candela (58′ Tommasi), Totti, Montella, Delvecchio. A disposizione: Campagnolo, Gurenko, Blasi, Poggi. Allenatore: Capello.

Arbitro: Sig. Messina (Bergamo) – Guardalinee Sigg. Zuccolini e Contente – Quarto uomo Sig. Di Mauro.

Marcatori: 3′ Montella, 25’ Nedved, 28’ Veron.

Note: giornata soleggiata, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Nedved e Ballotta per comportamento non regolamentare, Candela, Almeyda, Di Francesco, Simeone, Montella, Assunçao, Tommasi per gioco falloso. Grave incidente al 41′ a Marchegiani (trauma cranico e cervicale), infortuni per Cafù e Candela. Angoli 6-6. Recupero, 6′ p.t., 5′ + 1′ s.t. Esordio in serie A per Lupatelli.

Spettatori: 74.076 di cui 36.757 abbonati per un incasso di £. 3.351.460.984.

Questo il video della partita:



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