Lazio ci siamo quasi, manca il passo giusto. Inzaghi sbaglia ancora i cambi?
Una Lazio diversa quella vista ieri contro l’Inter. La rosa biancoceleste parte subito a duemila fraseggiando bene con il pallone e mostrando un bel gioco nei primi minuti. L’Inter però non resta a guardare e cerca la contromossa cercando di arginare gli attacchi.
Già di primi minuti di gioco i capitolini mostrano un’altra faccia rispetto alle partite passate con un Correa in forma, Luis Alberto che crea e prende calci, Acerbi e Bastos sopra le righe come al solito anche se Lukaku ogni tanto riusciva a sovrastare l’altezza e la stazza del Leone.
Qualcosa però ancora non quadra, Jony spreca e sbaglia specialmente nell’azione del gol dove è colpevole anche Stakosha. Il lancio neroazzurro verso l’area piccola, il portiere che non esce ( come al solito) , il neo acquisto biancoceleste che guarda e segue D’Ambrosio ma al momento dell’arrivo del cross, invece di anticiparlo , sbaglia l’intervento lasciandolo colpire di testa lasciando Strakosha in porta come spettatore.
Nel secondo tempo il numero uno salva la Lazio strepitosamente con un doppio intervento ma nulla di più anche perchè i padroni di casa trovano solamente 4 tiri nello specchio in tutto il match.
Correa poteva essere il migliore in campo ma crea talmente tante azioni con altrettanti conclusioni da matita rossa che gli costa il tracollo nella pagella finale. Milinkovic totalmente assente per tutta la durata del suo match fino a quando non viene sostituito da Berisha. E sono proprio i cambi a far dubitare dell’approccio alla gara di Simone Inzaghi: la scelta punitiva di lasciare Immobile in panchina lanciando un Caicedo pericolosissimo a livello di creazione del gioco era stata un’ottima scelta fino a quando non arriva la sostituzione con il partenopeo che aveva chiaramente troppa voglia di fare per giocare intelligentemente.
Chiaramente l’organico a disposizione è quello che è, la Lazio ha mostrato di esserci e non esserci, come se stesse per esplodere per poi entrare in ansia. Ma i cambi ed i turnover di queste gare fatte dal tecnico fanno storcere il naso a molti tifosi laziali che hanno visto delle sostituzioni tra giocatori con un ruolo diverso da quello naturale.
Ora testa al Genoa per capire se questi segni di ripresa possono consolidarsi cercando di risalire da quel momentaneo ottavo posto attuale.
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