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Serie A

Ma complessati a chi?

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E, soprattutto, da che pulpito vien la predica?

È ancora fresco di pubblicazione il post provocatorio del buon Carletto Zampa, giornalista giallorosso (più rosso di rabbia che giallo di paura, la paura che la sua squadra finisca ancora per molto nell’anonimato) reo di aver etichettato la Lazio e i laziali come complessati, alludendo ad un improbabile biscotto di fine campionato.

Scusi, complessati a chi? E per quale astruso motivo?

Secondo l’arguta penna del giornalismo made in Trigoria, c’è una concreta probabilità che i calciatori biancocelesti siano pronti a festeggiare comodamente la Coppa Italia non prima di aver regalato in campionato, domenica 5 maggio allo Stadio Olimpico, tre bei punti in ottica Champions ai medesimi avversari che si ritroveranno in finale, ovvero gli atleti in forza all’Atalanta. A discapito di chi? Dai, è facile, provate a indovinare. Alla stessa squadra che subisce angherie sportive e politiche da anni dalla Juventus. Sì, proprio la Madama bianconera, quella che annovera quasi quaranta scudetti a fronte dei loro tre, di cui uno vinto in maniera più “istituzionale“ che sportiva, quella che nella scorsa estate accoglieva Cristiano Ronaldo mentre loro erano impegnati a festeggiare il rientro in Penisola del Flaco Pastore, quella che ha tre Champions League in bacheca, nonostante sette finali perse (record negativo che i nostri cugini non potranno mai eguagliare, figuriamoci vincere gli stessi trofei). Un odio che mette in scena una presunta e pretesa rivalità unilaterale, mai sentita dalla controparte per ovvia superiorità negli anni palesata.
Ma se fosse soltanto per questo, forse proveremmo pure ad immedesimarci, del resto soffrono dello stesso morbo anche napoletani, fiorentini, bolognesi.
La predica ci arriva dallo stesso ambiente che ha partorito slogan e neologismi come “er sistema”, “er complotto”, “dovrebbe giocarsi un campionato a parte”. Noi laziali saremmo complessati, ecco. Forse ora, per metterli ancor più a ridicolo, dovremmo sfilare la corona e fare l’elenco di tutte le ingiustizie e le incongruenze che appartengono a quell’emisfero che ben si adatta allo squallore in cui è caduta la nostra amata Città Eterna. Può stare tranquillo, Carlo Zampa, perché nefandezze del genere quando in ballo c’è un trofeo non se ne sono mai viste, almeno da parte laziale. A noi nessuno ha mai regalato niente e ancora rimbombano forti le grida di protesta dei tifosi biancazzurri in quell’infuocato maggio del 2000, nei giorni precedenti il sudato, agognato e tenacemente conquistato Tricolore. Inoltre, basterebbe accendere il cervello e farsi due conti prima di aprir bocca: le prossime partite, per i bergamaschi, saranno tutt’altro che semplici e gli eventuali tre punti di Roma sarebbero tutt’altro che un passo decisivo verso la Champions.
Pensassero a conquistare la qualificazione sul campo, che negli ultimi anni “er sistema” ha avuto nei loro confronti più di un occhio di riguardo.

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La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

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Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

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