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Serie A

Lazio, che peccato!

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Scende in campo una Lazio accolta all’Olimpico da 50mila tifosi in festa, ma stravolta dalle numerose assenze: out De Vrij in difesa, centrocampo decimato con le assenze di Biglia, Cataldi e Parolo e per ultimo anche lo stop di Stefano Mauri. Mister Pioli reinventa e dà spazio a Novaretti e Radu in difesa, centrocampo guidato da Onazi e Ledesma.
Nel primo tempo la Lazio parte subito forte e detta i ritmi, già al 3′ si rende pericolosa con una punizione di Candreva, solo verso il 20′ il Chievo si affaccia in avanti senza essere, però, mai pericoloso.
Chiude momentaneamente i conti proprio sulla scadere del primo tempo il solito Miroslav Klose, che batte Bizzarri con un tocco di classe, dopo aver saltato i due centrali del Chievo.
Nel secondo tempo sono tante le occasioni sprecate dalla Lazio, una su tutte l’errore di Onazi a porta vuota. Si abbassano i ritmi del gioco, e la squadra di Pioli perde freschezza e lucidità, a nulla servono i cambi: dentro Keita per Klose, Ederson e Perea per Lulic ed Onazi.
Il Chievo è in crescendo, Paloschi non perdona e firma il pari finale al 75′.
Intanto la Juventus viene fermata dai granata nel derby, finisce 2 a 1 con le reti di Darmian e Quagliarella a ribaltare la perla di Pirlo su calcio di punizione.
Impatta anche la squadra di Garcia nell’anticipo di sabato sera contro l’Inter e la Lazio lo sa bene.
Eppure butta via una grandissima occasione.
Sicuramente le numerose assenze, 8 totali, pesano a livello tattico e psicologico, forse i ragazzi scendono in campo con troppa poca cattiveria agonistica.
Una cosa è certa, questa squadra ha due volti: da una parte l’undici titolare che convince, anche se non vince, e dall’altra una panchina lunga di giocatori che non sempre riescono ad essere all’altezza di questa classifica.
Ci sono ancora 6 gare da disputare e il 31 maggio è ancora lontano, l’armata di Pioli si trova al secondo posto in solitaria come mai nessuno avrebbe azzardato a dire.
Quest’anno, però, non sono impegnati in competizioni europee, e se vogliono confrontarsi a viso aperto con le big è necessario un mercato estivo ricco di investimenti.
Per adesso sguardo basso fino al 7 giugno, di strada ce n’è ancora tanta.
Lazio, guarda avanti, non voltarti indietro!!

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La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

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Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

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