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Serie A

All’ultimo respiro

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ESULTANZAKeita prende palla sulla sinistra, crossa in mezzo per Candreva, palla che bacia la traversa e gonfia la rete. Comincia dalla fine il film di Lazio-Parma, una match che racchiude un campionato intero:prima il vantaggio con Lulic, poi il pareggio di Biabiany, il più grande rimpianto del mercato invernale. I biancocelesti non ci stanno erimettono la testa avanti grazie all’eterno Miro Klose, ma si fanno raggiunge da un’amnesia colossale di Ciani e Marchetti. Poi, quando i rimpianti stanno per prendere il sopravvento, ci pensa Candreva a scacciare i fantasmi di un futuro grigio e senza Europa.

FORMAZIONI – Cambio dell’ultima ora in casa Lazio: centrocampo affidato a Lorik Cana, riposa Gonzalez. Marchetti smaltisce i problemi avuti in settimana e riprende il proprio posto tra i pali, difesa a 4  con Biava e Novaretti centrali, Konko –Radu sugli esterni. Attacco affidato a Klose, supportato da Mauri, Candreva e Lulic. Il Parma risponde con il consueto 4-3-3: in difesa, al posto dell’indisponibile Paletta Donadoni sceglie Felipe, attacco affidatio ad Amauri, Biabiany e Cassano.

PRIMO TEMPO –  L’inizio biancoceleste promette bene: Lulic ruba palla e si invola sulla fascia, ma perde il tempo per la battuta. L’infortunio di Novaretti dopo appena sei minuti sembra far presagire un pomeriggio nero, ma è una nuvola passeggera. Il sereno torna al 15’ minuto quando Candreva e Konko scambiano sull’out di destra, il francese mette in mezzo e Lulic, dopo l’intervento di Mirante, ribadisce in rete il vantaggio laziale. Il gol sveglia la squadra di Donadoni che comincia ad impensierire la retroguardia biancoceleste: Marchetti è miracolo su Schellotto, poi ci prova anche Acquah, ma il suo tiro finisce alto. I ducali alzano i ritmi, la Lazio abbassa troppo il baricentro cercando la ripartenza. E’ l’errore che permette al Parma di pareggiare: Cassano al limite dell’area prova il destro a giro, Marchetti respinge, ma sulla ribattuta il più lesto è Biabiany che controlla e, dopo un pallonetto, mette in rete di testa. L’oggetto del desiderio del mercato invernale, non pago dopo il gran rifiuto di gennaio, regala un nuovo dispiacere ai colori biancocelesti. Soffre la Lazio, il Parma è ben messo in campo ed i biancocelesti non riescono più a portare pericoli alla porta gialloblu. Allo scadere ci prova ancora Biabiany che riceve spalle alla porta, si gira e conclude con il destro, palla che termina la propria corsa nei pressi della Curva Nord. La prima frazione non regala ulteriori emozioni, si va al riposo sul punteggio di 1-1.

SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa, Reja e Donadoni non modificano l’atteggiamento delle proprie creature. Sono i gialloblu a farsi preferire, Cassano testa i riflessi di Marchetti, il numero 22 risponde presente. Il pallino del gioco è in mano agli emiliani, ma è la Lazio ad avere l’azione più clamorosa della partita: Lulic prende palla e da il via ad un contropiede 3 contro 1, il bosniaco punta il portiere, ignorando i compagni, ma Mirante è bravissimo a salvare la propria porta respingendo il tiro con la mano destra.  Al 65’ entra in campo Keita, esce Lorik Cana, Lulic si piazza in mediana con Onazi e Mauri.Passano due minuti e la Lazio ritrova il vantaggio proprio grazie al bosniaco che serve a Klose un pallone che chiede solo di essere spinto in rete. Il panzer tedesco non si fa pregare e rimette in corsa per l’Europa i biancocelesti, la sua esultanza è un misto di gioia e rabbia, l’urlo dell’Olimpico semivuoto una liberazione. Il Parma si riversa in attacco, Parolo mette i brividi, ma la sua conclusione non centra il bersaglio grosso. Gli uomini di Reja sembrano controllare, ma il colpo di scena è dietro l’angolo. Cross innocuo dalla destra, palla che torna in possesso della Lazio, o almeno cosi sperano i tifosi biancocelesti, ma Ciani e Marchetti non sembrano essere dello stesso avviso e combinano la frittata che rimette in carreggiata il Parma. Gli utlimi dieci minuti sono un attentato alle coronarie degli spettatori: prima Keita tira troppo centralmente, poi è Klose ad andare vicino al gol, ma la mira non è quella delle migliori occasioni. Risponde il Parma con Parolo e Palladino che si divorano, a tu per tu con Marchetti, il gol che avrebbe fatto scendere definitivamente dal treno europeo i biancocelesti. Quando i rimpianti stanno per prendere il sopravvento, però, ci pensa Candreva che sfrutta a dovere l’assist di Keita: la palla, prima di entrare in rete, tocca la traversa, ma non può essere il montante ad arginare il mare biancoceleste, esulta l’esterno romano, esplode l’impianto capitolino. Una pazza Lazio vince lo scontro diretto con il Parma, l’Europa League adesso non è più un miraggio.

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La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

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Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

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