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Serie A

Un pari inutile

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novaretti perea
Lazio e Milan, sorelle amareggiate in una stagione che vive di insuccessi e contestazioni. Col senno di poi, non poteva finire che in pareggio, anche stavolta: 1-1, come nell’andata a San Siro. Se a ottobre fu Ciani a rispondere alla perla di Kakà, stasera ci pensa Alvaro Gonzalez (alla prima rete stagionale) a replicare al gol fortunoso trovato sempre dall’ex Pallone d’Oro. Sugli spalti, la protesta contro Lotito vive degli inviti ininterrotti a lasciare la società, di cartoncini “Libera la Lazio”, dei cori contro Seedorf. E di una Curva lasciata per metà vuota all’intervallo, dopo che già il tifo organizzato aveva deciso di non entrare, per la vicenda del divieto a esporre gli striscioni con le domande al presidente (mostrate durante la partita nel piazzale antistante la Nord).

FORMAZIONI – Bandiera bianca per Dias e Klose, Candreva preferito a Lulic: queste le tre sorprese nell’undici laziale rispetto alla vigilia. Gli acciacchi fermano il centrale brasiliano e il panzer tedesco, al loro posto largo a Novaretti e Perea. Berisha sostituisce tra i pali l’influenzato Marchetti, davanti a lui Konko, Biava e Radu completano la difesa. A centrocampo confermato il terzetto tutto sudamericano Gonzalez-Ledesma-Biglia. Davanti, il lanciatissimo Keita è il terzo tassello dell’attacco. Il Milan risponde con Honda, Poli e Kakà a supporto di Pazzini: per SuperMario Balotelli solo panchina. L’ex romanista Mexes, Constant ed Essien sono le altre variazioni rispetto alle previsioni.

PRIMO TEMPO – Due squadre che provano a farsi male, ma che finiscono per accarezzarsi. Questa il tenore dei primi 40 minuti di gioco: né gli artigli dell’aquila biancoceleste né il forcone del diavolo rossonero sono tanto acuminati da ferirsi. La Lazio crea sicuramente maggiore mole di gioco, ma senza mai riuscire a trovare lo spunto giusto. L’asse più battuta è quella destra, con Candreva e il fido Konko che calamitano – anche troppo – la maggior parte dei palloni. Da parte loro, gli uomini di Seedorf si limitano a ripartire in sterili contropiede, una pochezza interrotta da due pregevoli conclusioni di Honda. A spezzare la monotonia ci prova il giocatore che non ti aspetti, che fa rima con Novaretti: prima un colpo di testa di poco fuori, quindi il gol annullato per fuorigioco di Biava. Sfortunato il difensore argentino, sfacciatamente baciato dalla dea bendata Kakà: al 43′ un cross innocuo del brasiliano trova la deviazione di Konko e la beffa per Berisha. Un’autorete molto simile a quella di Cannavaro in Lazio-Sassuolo (stessa porta), ma che stavolta premia oltremodo gli ospiti.

SECONDO TEMPO – Durante l’intervallo mezza Curva Nord si svuota, sempre in segno di protesta verso Lotito. Sul terreno di gioco riparte in sordina la ripresa, la Lazio spinge con poca concretezza alla ricerca del pareggio. Al 54′ botta e risposta tra i due tecnici a colpi di cambi: Seedorf chiama in campo Balotelli al posto di Honda; Reja replica con Lulic in luogo di Perea e Keita che indossa i panni del finto nueve. I biancocelesti aumentano i ritmi, al 56′ Biglia tenta la conclusione su ribattuta ma trova la schiena di De Jong. Poco male, perché al 61′ arriva la rete dell’1-1: Ledesma apre sulla destra per il solito Candreva, sul cross del romano Biglia fa da torre acrobatica per Gonzalez, che di testa punisce Amelia. Primo centro stagionale per il Tata, il settimo nelle 138 presenze totali con la maglia biancoceleste. Il gol aumenta l’acquolina in bocca della Lazio, al 66′ Candreva non è abbastanza lucido da capitalizzare un contropiede solare. Errore ancora più grossolano quello commesso al 74′ dallo stesso Gonzalez, che imbeccato alla perfezione da Ledesma perde il tempo giusto per calciare in porta. Al 76′ Seedorf vuole dare più sostanza al centrocampo, togliendo Poli e inserendo Muntari. Tre minuti più tardi, anche Reja opta per il secondo cambio: dentro Onazi, fuori Biglia, che si guadagna una strameritata selva di applausi. Seguono due note di demerito per la Lazio: prima una leggerezza di Konko in area regala quasi il gol a Pazzini, quindi Lulic si becca il giallo per fallo su De Sciglio. Diffidato, il bosniaco salterà la trasferta di mercoledì con il Genoa. All’83 brivido per la porta di Berisha: Balotelli carica il destro da fuori area, il pallone si stampa sul palo alla sinistra del portiere albanese. Prova a fare meglio subito dopo Candreva, ma il numero 87 mira troppo alto sopra la traversa. Nel mezzo, il cambio Bonera per De Sciglio in casa rossonera, a cui Reja risponde con Mauri al posto di Gonzalez. In pieno recupero, Keita serve a meraviglia Onazi, ma il piattone del nigeriano non centra lo specchio della porta. L’ultimo acuto è una punizione dal limite di Candreva, deviata in angolo. Dopo cinque minuti di recupero, Rocchi decreta la fine dell’incontro. Come all’andata, Lazio e Milan si dividono la posta con una rete per parte. I giocatori in campo si scambiano le maglie, i tifosi abbandonano gli spalti. Sui seggiolini rimangono – come un mese fa contro il Sassuolo – i fogli bianchi di “Libera la Lazio”.

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La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

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Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

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