Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha recentemente condiviso le sue riflessioni in un’intervista esclusiva ai microfoni di Radio Roma Sound fm90. L’intervista ha coperto una vasta varietà di argomenti, tra cui il mercato, la crescita della Lazio e il futuro dello stadio.
Lotito ha affrontato il tema dell’aspetto economico nel calcio italiano, sottolineando che il denaro da solo non è sufficiente per costruire una squadra di successo. Ha dichiarato: “I soldi non sono tutto, ma aiutano a vivere meglio. Effettivamente aiutano, ma non sono determinanti. Una grande campagna acquisti richiede denaro per acquistare giocatori, ma noi abbiamo saputo gestire le scelte con attenzione”.
Il presidente ha anche sottolineato con orgoglio l’evoluzione della Lazio negli ultimi anni, passando da una “Cenerentola” a una squadra rispettata a livello internazionale. Lotito ha evidenziato come la Lazio ora sia in grado di competere sul mercato dei trasferimenti con i grandi club europei, segno di credibilità e di crescita del progetto.
Quando si è trattato del campionato, Lotito ha sottolineato la sua preferenza per la politica dei fatti rispetto alle parole. Ha affermato: “Io amo dire che non vendo sogni, ma solide realtà. In campo non ci vado io, ma penso di aver messo il club nella condizione di avere una squadra competitiva“.
Sul fronte dello stadio, il presidente ha condiviso l’impegno per fornire alla Lazio e alla comunità un impianto adeguato. Ha chiarito che la proprietà dello stadio è una priorità, sottolineando che non è una competizione con altre squadre di calcio nella città. L’obiettivo è fornire una struttura che sia la “casa dei laziali”, con il Flaminio come una delle opzioni in considerazione.
“Con Veloccia stiamo lavorando per dare alla Lazio e alla collettività uno stadio. Vedrete che poi alla fine col tempo, spero il più breve possibile, possiamo in qualche maniera dare delle risposte. Dobbiamo sicuramente avere lo stadio di proprietà. Prima di quello della Roma? L’approccio è sbagliato. Qui non c’è chi arriva prima. Qui c’è il problema di risolvere questa vicenda. Noi vogliamo farlo, non stiamo facendo una gara a chi arriva prima e a chi arriva dopo. Noi vogliamo risolvere il problema nel modo migliore per avere una struttura che sia la casa dei laziali, dove i tifosi biancocelesti siano contenti di poterci andare e la rispettano perché la considerano casa propria. Flaminio? Il Flaminio è una delle ipotesi su cui stiamo lavorando”.
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