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Serie A

L’invito degli Eagles :” Riempite la Maestrelli e godiamoci la festa “

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Spazio alla storia, a chi ha scritto pagine indelebili del tifo biancoceleste. Gli Eagles’ Supporters, l’indimenticato gruppo che per 18 anni ha rappresentato migliaia di laziali in un periodo tutt’altro che semplice, saranno anche loro presenti il 12 maggio proprio nel settore in cui per anni hanno sostenuto i colori della prima squadra capitolina, la Curva Maestrelli. Durante la trasmissione ‘La Voce della Nord’, in onda su Radiosei, Claudio uno degli esponente del celebre gruppo degli anni 70/80, ha rivelato i retroscena che hanno caratterizzato la storia degli Eagles: Dopo 20 anni sarà un modo per rivedere tanta gente dietro quello striscione. Sarà l’occasione per rincontrarci e vivere insieme questa festa, nuovamente in Curva Sud, o meglio, Curva Maestrelli. Volevamo anche contribuire ad aumentare la vendita dei biglietti in questo settore, che dopo questa decisione ha avuto un’impennata di vendite. Dopo tanto tempo sarà molto bello rivedere la Sud piena e colorarla come una volta. Sono 25 anni che non esibiamo quello striscione mentre 22 che non facevamo un comunicato ufficiale”.

 Uno striscione enorme con quella scritta che non lasciava dubbi su quale tifoseria potesse rappresentare: Il nostro era uno dei più lunghi striscioni della storia del tifo. 54 metri, davvero grandissimo”.

Una delucidazione poi sull’origine di quel simbolo scolpito ormai nell’immaginario di ogni tifoso biancoceleste: “L’aquila degli Eagles nacque dall’idea di un nostro amico, Gianni Barberi, che nel 1977 riprese questo simbolo dall’’Eldorado Lazio’, una squadra di pallacanestro. Col tempo è stato ripreso anche da altre tifoserie. È una bellissima testa d’aquila che molti ancora oggi hanno al collo come collanina o tatuata da qualche parte sul corpo e quando mi capita di rivederla mi da un piacere enorme. La foto di Ruben Sosa con il tamburo? Stava in prova (ride, ndr). Ci accordammo con lui per farlo venire in Curva, non era abituato a quel frastuono ma fu comunque un momento bellissimo”.

Infine un ultimo appello prima di rinnovare l’appuntamento al 12 maggio: Portate bandiere e per chi volesse può tranquillamente cambiare il biglietto e prendere quello della Sud”.

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La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

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Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

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