Nella prima metà del primo tempo, un’improvvisa scintilla si accende nella squadra della Lazio, che finalmente sconfigge l’incubo olandese contro il Feyenoord. Il gol di Ciro Immobile allontana lo spettro Orange e consente alla squadra di Sarri di compiere un importante passo avanti in classifica. Questa vittoria ha un significato speciale poiché segna il ritorno del bomber al gol su azione dopo oltre due mesi e gli permette di raggiungere quota 200 reti con l’aquila sul petto. L’Olimpico, sebbene non fosse gremito, esplode di gioia, incitando e sostenendo la squadra di Sarri per l’intera partita. Questa vittoria sudata e meritata è stata ottenuta con tenacia e carattere, e si spera che possa preludere a un buon auspicio in vista del prossimo derby domenicale.
FORMAZIONI
Sarri ha optato per una formazione tradizionale, con Kamada e Luis Alberto a centrocampo, coperti da Vecino in cabina di regia. In attacco, è tornato Immobile, affiancato da Felipe Anderson e Zaccagni. Le scelte in difesa sono state obbligate, con Lazzari e Hysaj nei ruoli di terzini, e Patric e Romagnoli al centro.
PRIMO TEMPO
La Lazio ha iniziato con grande determinazione, galvanizzata da un Olimpico caloroso come richiesto dal mister. Zaccagni, sulla fascia destra, ha subito guadagnato un calcio d’angolo dopo una bella azione. Nonostante i primi minuti promettenti, le vere occasioni da gol erano potenziali e non hanno mai messo seriamente in difficoltà il portiere ospite. Le iniziative di Lazzari e Kamada sulla destra sono state spesso bloccate al momento del cross. Il Feyenoord ha risposto con un gioco aggressivo e spesso falloso. Il momento peggiore è stato il duro scontro tra Nieuwkoop e Hysaj, che ha costretto Nieuwkoop a uscire. Il Feyenoord ha preso progressivamente il controllo del gioco e ha spostato il baricentro. Provedel ha mantenuto il risultato grazie a un intervento miracoloso su un tiro di Gimenez, ma la Lazio ha faticato a tenere testa agli olandesi. Tuttavia, nel momento migliore degli ospiti, un errore di uscita ha permesso a Felipe Anderson di fornire un assist perfetto per Immobile, che ha superato Bijlow e siglato il gol. La posizione di Immobile ha destato qualche preoccupazione, ma il VAR ha confermato la regolarità del gol, scatenando l’entusiasmo dell’Olimpico. Il gol ha caricato la squadra, che ha sfiorato il raddoppio nei minuti di recupero, ma il colpo di testa di Romagnoli su angolo di Luis Alberto è finito di poco alto.
SECONDO TEMPO
La ripresa ha visto il Feyenoord spingere, mentre la Lazio ha mostrato segni di sofferenza. Il tecnico ha apportato cambiamenti, richiamando Kamada e inserendo Guendouzi, per apportare fisicità e corsa. Nonostante la pressione degli ospiti, i cambiamenti hanno dato i propri frutti, con la Lazio che è diventata nuovamente minacciosa. Un’azione manovrata e un corner di Luis Alberto hanno messo alla prova il portiere ospite, che ha respinto il pericolo con un pugno. Al 68′, Gimenez ha fatto tremare l’Olimpico con un colpo di testa che ha sfiorato il gol. Il Feyenoord ha continuato a premere, accumulando falli e cartellini gialli. Anche Vecino è stato ammonito e, per evitare problemi, Sarri lo ha sostituito con Rovella. Hysaj ha lasciato il posto a Pellegrini e sono stati effettuati gli ultimi cambi. La Lazio ha faticato, appariva stanca e il Feyenoord ha cercato di sfruttare la situazione. Tuttavia, la squadra biancoceleste ha risposto con cuore e determinazione alle iniziative degli Orange. Nel recupero, Pedro ha lanciato Castellanos, il cui tiro è stato deviato in corner da Hartman. Nel secondo finale, Provedel ha compiuto un’altra parata decisiva sull’incornata di Ueda. La partita si è conclusa con la gioia dell’Olimpico e la Lazio ha superato il Feyenoord in classifica, conquistando la seconda posizione dietro all’Atletico Madrid.
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