La Lazio è pronta per la gara interna di Europa League. Domani alle 18.45 ospiterà i danesi del Midtjylland , con la banda Sarri pronta a vendicarsi della partita di andata. Nella consueta conferenza stampa a presentare il match sono stati Sarri e Pedro. Di seguito le parole del mister:
Cosa si aspetta domani? Cosa lascia la vittoria contro l’Atalanta?
“Le partite come quelle con l’Atalanta possono dare o togliere, dipende dalla nostra mentalità. Se siamo maturi ci danno qualcosa. Se non lo siamo completamente ci possono anche togliere”.
Perché questa differenza tra Europa e campionato?
“Il percorso europeo è condizionato da una partita sbagliata, per il resto non abbiamo fatto grandi errori. Abbiamo poi pareggiato in Austria, al ritorno il rosso ha condizionato. Il Salisburgo mediaticamente è considerato una grande squadra, lo Sturm Graz che è a solo 1 punto in campionato dal Salisburgo invece no. Difficile fare una valutazione sulla coppa, ci sta mettendo in difficoltà quella gara sbagliata”.
Lazzari come sta? Milinkovic diffidato?
“Nulla di preoccupante, una bella contusione e niente più. Faccio sempre malvolentieri scelte legate alle prossime partite in questi casi. Mi è sempre andata male. Quando l’ho fatta è successa una cosa che mi ha cambiato tutti i piani, quindi vado dritto”.
La Lazio ora ha anche voglia di non prendere gol, al di là della tattica.
“L’aspetto tattico è sempre condizionato dall’atteggiamento. Se sei perfetto, ma lo sei in maniera fredda, prima o poi i problemi vengono a galla. La partecipazione a non voler subire è in crescita netta. Io penso anche a Zaccagni che strappa il pallone in contropiede, Felipe e Pedro che rientrano continuamente, è il segnale più bello. Non penso sia un discorso di difensori, ma di partecipazione attiva di tutta la squadra. Se questo sarà duraturo o meno ce lo diranno le prossime partite”.
Le condizioni dell’Olimpico domani la preoccupa?
“Mi preoccupano, perché nel breve periodo è un problema difficilmente risolvibile. La partita di Bergamo su un biliardo non è replicabile per il nostro modo da giocare, non è da poco. Poi ci sono altri modi di giocare che a me non riescono, sarà un limite mio”.
Come sta Luis Alberto? Ritiro durante il Mondiale?
“Gli faceva male un’anca, non ha avuto mica un ictus. Ieri ha fatto tutto, non era indicativo come allenamento. Vediamo oggi l’acciacco, non è di grave entità, ma solo un acciacco che gli ha impedito di allenarsi bene. Sul ritiro in qualche posto lo dovremo fare, speriamo non in Argentina, è una follia dal punto di vista tecnico. Torniamo a giocare a inizio gennaio a temperature basse. Andare a fare il ritiro con 30 gradi, 15 ore di viaggio e il fuso, ti comporta 2-3 giorni di viaggio e altri per assorbire il fuso. Spero non succeda”.
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