Storia S.S. Lazio
La follia di Lazio Style :” Lotito come Bigiarelli e Vaccaro “
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9 anni agoon
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Redazione

SIAMO STUFI DI QUESTA RADIO (che io personalmente non seguo ma di cui leggo frequentemente le follie dette) CREATA DALLA SOCIETA’ SOLO PER PROVARE A RINCOGLIONIRE IL TIFOSO LAZIALE FACENDO PASSARE TUTTE LE MALEFATTE DEL PLURICONDANNATO CLAUDIO LOTITO COME OPERE EROICHE A FAVORE DELLA LAZIO.
Parlassero dei milioni della Lazio versati nelle sue aziende, parlassero dei milioni girati alla Salernitana Calcio, parlassero del perché a luglio sarà un decennio di presidenza lotitiana ed in tutto questo tempo non è stato mai fatto un solo aumento di capitale, parlassero del perché è costretto a girare in scorta, parlassero degli arresti degli Irr. Parlassero del perchè ogni divorzio si conclude in causa, parlassero del perchè la Lazio ha portato in tribunale mezzo mondo perdendo cause su cause, parlassero del fatto che la Lazio dell’ultimo decennio ha come media l’ottavo posto in classifica, parlassero degli insulti pronunciati da Lotito verso i tifosi laziali (“me fanno un malloppo..”) e verso la sua storia (“io al Flaminio ce piscio”). Già, a proposito del Flaminio parlassero della questione-stadio, perchè non parte il progetto-Flaminio? Perchè sono dieci anni che si continua a voler costruire su quei terreni della Tiberina? Perchè si vuole far soldi con palazzine e centri commerciali intorno ovvio, se si volesse far il bene della Lazio verrebbe restaurato ed ampliato il Flaminio. Ci spiegassero perchè Lotito ha reso la sua figura (e di rimando quella della Lazio) ridicola davanti ai media. Ci parlassero dei giornalisti “scomodi” che non possono entrare a Formello durante le conferenze stampa. Ci venga detto perchè non ci si comporta come in ogni società ma che invece si preferisca buttar via patrimoni veri e propri (mi riferisco su tutti al caso Pandev dove la Lazio perse quella ventina di milioni che la sua cessione avrebbe garantito e dovette anche pagare i danni al calciatore, ora il processo è riaperto ma le ragioni sono tutte del macedone in chiave giudiziaria, solo un pazzo rovescerà la sentenza). Ci spieghi perchè la società ha permesso di far mettere sulla maglia di un tesserato il numero 12, numero ritirato dalla precedente presidenza in onore della tifoseria laziale (evidente quanto poco rispetto e poco conto ci sia nei confronti dei biancocelesti). Ci spiegassero perchè non ci sono stati aiuti economici nei confronti dei ragazzi di Varsavia. Ci spiegassero perchè, quando i giocatori decisero di raccogliere soldi per le cauzioni, Lotito tuonò nello spogliatoio facendo saltar tutto. Ci spiegassero perchè nessun dirigente rimase a Varsavia quei giorni, De Martino non aveva detto che avrebbe passato li il Natale (li dove poi? In un hotel a 4 stelle?) a Varsavia se qualche tifoso non fosse stato liberato entro il 24? Dov’era a Natale? Ci spiegassero perchè ai funerali di un uomo importante quanto Giorgio Chinaglia non c’era nessuna delegazione della società. Ci spiegasse perchè gente come Pulici e Lovati è stata cacciata a calci da Formello. Vogliamo sapere perchè diede a Nesta del “giocatore finito” anni fa, Nesta l’anno dopo vinse la Champions League da protagonista e continuò la sua grande carriera, Lotito invece acquistò gente come Saha (alla faccia dei giocatori finiti…), ci spieghi perchè riteneva il più grande centrale italiano “cotto” a 30 anni ed ora la Lazio in quel ruolo ha un trentasettenne ed un trentaquattrenne. Ci parlassero del 27 febbraio 2010, come mai per la prima volta in 110 anni il popolo laziale lasciò lo stadio vuoto per protesta verso la propria dirigenza? Ci parlassero delle tre qualificazioni Champions buttate via tra il 2011 ed il 2013 per il mancato mercato invernale. Ci spiegassero perchè nel 2007 nonostante la qualificazione in Champions League i rinforzi furono Del Nero, Meghni, Vignaroli, Artipoli e Scaloni. Vogliamo anche sapere perchè dopo ogni sconfitta il signor Lotito non si presenta mai davanti ai microfoni mentre si pavoneggia appena la squadra vince. Vogliamo sapere perchè gli sconti sui biglietti di Coppa vengono concessi a chi acquista nei negozi del signor Lotito e non agli abbonati. Parlassero della dichiarazione del 2009 in cui disse che lo scudetto sarebbe solo un danno per la Lazio. Parlassero del fatto che al funerale di Gianni Elsner, mancando di rispetto a lui, ai suoi cari ed a tutto il popolo laziale, si mise a fare il pagliaccio improvvisando una sorta di cabaret all’esterno della chiesa ripreso da diverse telecamere. Ci parlasse della promessa fatto a quel bambino di Beslan davanti alle telecamere: il piccolo era sopravvissuto ad un attentato terroristico ma rimasto orfano, le immagini dei tg lo ritraevano con la maglia della Lazio, lui promise di adottarlo, di dar lui un futuro, di farlo studiare ma quel bambino non è mai nemmeno stato contattato dalla società, fu un gruppo di tifosi a portarlo a Roma a proprie spese per regalargli la gioia di vedere la squadra allo stadio. Ci parlassero dell’assegno all’associazione di Suor Paola per quell’evento di beneficenza, assegno che la So.Spe aspetta da quasi dieci anni. Ci spiegasse perchè in un decennio non ha mai cacciato un soldo di tasca sua, tutti gli acquisti sono arrivati rientrando dalle cessioni. Parlassero dei tanti acquisti in Sud America e delle indagini che la consob a tal riguardo, ma non solo anche delle squalifiche per alcuni affari poco chiari e puliti con i procuratori. Ci spiegasse perchè davanti alle tv, quel tragico 11 novembre 2007, parlò ovunque di Gabriele promettendo la sua vicinanza, promise che avrebbe onorato la sua memoria in ogni modo ed oggi ci spiegasse allo stesso modo perchè non proferì mai parola durante tutto il processo, la Lazio come società non si è mai espressa. Ci spiegasse quell’evento sui disabili della provincia disertato un anno e mezzo fa. Ci spiegassero perchè la Lazio non ha uno sponsor da anni ed anni, con quei soldi adesso ci potremmo tranquillamente comprare un giocatore di alto livello. Potrebbero dirci degli striscioni “pro-Lotito” che si fece appendere da solo in Tribuna Tevere qualche anno fa. Vogliamo sapere perchè vengono spesi soldi per comprare palazzine (la sede Cirio) ma perchè la Lazio è l’unica squadra italiana a non avere un negozio ufficiale nel centro della propria città. Ci spiegassero perchè non c’è un laziale all’interno della struttura societaria o perchè non vengono mai invitati personaggi della storia biancoceleste all’Olimpico. Ci spiegasse perchè rilascia dichiarazioni da chi, chiaramente, di calcio non capisce nulla (disse a Mourinho che quell’Inter non sarebbe andata da nessuna parte, non servivano i soldi nel calcio e lui lo stava dimostrando: quell’Inter otto mesi dopo fa triplete mentre la Lazio si salva a maggio.. oppure quest’estate disse che la Lazio in Supercoppa avrebbe piegato la Juventus ed il potere del Nord… perse 4-0). Ci spiegasse il dito medio di due anni fa verso la Curva Nord pubblicato in prima pagina dalla “Gazzetta”. .CI SPIEGASSE PERCHE’ HA CHIESTO INDIETRO I SOLDI DELLE MAGLIE DONATE DA DI CANIO AI BAMBINI MALATI DEL BAMBIN GESU’ !
PARLATE DI QUESTO! NON DITE BESTEMMIE COME QUELLA DI OGGI, PARLATE DI QUESTE COSE (e sono solo le PRIME che mi sono venute in mente AL VOLO, se mi fermo a pensarci finisco tra tre giorni di scrivere..).
VERGOGNA! BASTA, BASTA, BASTA, BASTA!
NON NE POSSIAMO PIU’
Ringrazio la pagina Facebook S.S. Lazio ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=707843645900185&set=a.157779334239955.35328.156263194391569&type=1&theater ) per il prezioso contributo
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News
Lazio-Roma: le statistiche di tutti i derby
Published
4 giorni agoon
12 Agosto 2022By
Redazione
Aggiornamento 2022: Dati aggiornati
Aggiornamento 2021:
L’ora del Derby della Capitale per Lazio-Roma sta arrivando. Sarà la prima stracittadina senza il pubblico che è realmente il vero protagonista dello Stadio Olimpico di Roma con coreografie mozzafiato e da far invidia a quasi tutte le tifoserie della Serie A.
Lazio-Roma, i Derby universali
La Tredicesima giornata di Serie A aprirà il sipario con Roma-Lazio. Sarà il 178esimo derby della Capitale nella storia dei due club dove la Roma porta a casa la vittoria per ben 68 volte con 62 pareggi e 48 sconfitte. Il match chiave per i padroni di casa è stato il 26 Maggio 2013 dove la Lazio sconfisse la Roma (qui il match completo) nella finale di Coppa Italia grazie al gol di Lulic al 71esimo minuto di gioco.
Lazio-Roma, i Derby in Serie A
156 invece sono i derby disputati nella Serie A. 60 vittorie giallorosse, 56 quelle biancocelesti e 40 i pareggi. E se andiamo a prendere gli ultimi 10 anni, con 20 stracittadine disputate, la storia non cambia con i giallorossi che vincono 9 volte contro i 6 pareggi e le 5 sconfitte.
A seguire: Articolo datato 2016
Lazio-Roma le statistiche nella storia capitolina
Domenica 4 Dicembre 2016 è arrivato il giorno del Derby. Le statistiche nella storia parlano di una Roma in vantaggio con 67 vittorie a 50 ricamate con ben 63 pareggi. Sul piano dei gol segnati stravincono ancora i giallorossi con ben 226 reti segnati contro le 179 laziali.
Ma il derby che ha fatto più male nella storia del calcio italiano è nei ricordi di tutti e non c’è bisogno di rimarcarlo vista la sua importanza ma andiamo a vedere la tabella completa dal primo derby giocato all’ultimo
Dati Derby Aggiornati ad Agosto 2022
Competizione | Data | Partita | Risultato | Marcatori ![]() |
Marcatori ![]() |
Nº |
---|---|---|---|---|---|---|
Serie A 1929-1930 | 8 dic. 1929 | ![]() ![]() |
0-1 | 78° Volk | 1 | |
4 mag. 1930 | ![]() ![]() |
3-1 | 8′ Pastore | 20′ Bernardini, 44′ Volk, 68′ Chini | 2 | |
Serie A 1930-1931 | 7 dic. 1930 | ![]() ![]() |
1-1 | 34′ Foni | 76′ Volk | 3 |
Amichevole | 22 feb. 1931 | ![]() ![]() |
1-4 | 82′ Pastore | 41′ (rig.) Chini, 60′, 80′ Volk, 85′ Eusebio | – |
Serie A 1930-1931 | 24 mag. 1931 | ![]() ![]() |
2-2 | 30′ Pastore, 61′ Fantoni I | 49′ Volk, 88′ Bodini II | 4 |
Serie A 1931-1932 | 6 dic. 1931 | ![]() ![]() |
2-0 | 51′ Volk, 55′ Eusebio | 5 | |
1º mag. 1932 | ![]() ![]() |
1-4 | 34′ Fantoni I | 3′ Chini, 48′ Volk, 54′, 59′ Costantino | 6 | |
Coppa Fornari | 26 giu. 1932 | ![]() ![]() |
0-3 | 18′, 26′ Fantoni I, 31′ Malatesta | – | |
Serie A 1932-1933 | 23 ott. 1932 | ![]() ![]() |
2-1 | 4′ Demaría, 83′ Castelli | 18′ Volk | 7 |
26 mar. 1933 | ![]() ![]() |
3-1 | 79′ Demarí | 20′ Costantino, 53′ Fasanelli, 86′ Eusebio | 8 | |
Serie A 1933-1934 | 1º nov. 1933 | ![]() ![]() |
5-0 | 18′, 31′, 55′ Tomasi, 49′, 89′ Bernardini | 9 | |
11 mar. 1934 | ![]() ![]() |
3-3 | 31′, 42′, 83′ Demaría | 8′ Bernardini, 10′ Costantino, 15′ Guaita | 10 | |
Serie A 1934-1935 | 18 nov. 1934 | ![]() ![]() |
1-1 | 72′ (rig.) Piola | 61′ (rig.) Guaita | 11 |
31 mar. 1935 | ![]() ![]() |
0-0 | 12 | |||
Serie A 1935-1936 | 13 ott. 1935 | ![]() ![]() |
0-1 | 89′ Cattaneo | 13 | |
Coppa Italia 1935-1936 | 19 gen. 1936 | ![]() ![]() |
2-1 | 27′ Piola, 35′ Camolese | 77′ Gadaldi | 14 |
Serie A 1935-1936 | 16 feb. 1936 | ![]() ![]() |
1-0 | 82′ Cattaneo | 15 | |
Serie A 1936-1937 | 18 ott. 1936 | ![]() ![]() |
3-1 | 9′ Busani | 29′, 89′ Di Benedetti, 62′ Serantoni | 16 |
21 feb. 1937 | ![]() ![]() |
0-1 | 52′ Mazzoni | 17 | ||
Serie A 1937-1938 | 3 ott. 1937 | ![]() ![]() |
1-1 | 22′ Piola | 88′ Frisoni | 18 |
6 feb. 1938 | ![]() ![]() |
2-1 | 17′ Camolese | 7′ Michelini, 85′ Borsetti | 19 | |
Amichevole | 22 mag. 1938 | ![]() ![]() |
3-0 | 11′ Busani, 41′, 82′ Vettraino | – | |
Serie A 1938-1939 | 15 gen. 1939 | ![]() ![]() |
0-2 | 3′ Zacconi, 39′ Busani | 20 | |
21 mag. 1939 | ![]() ![]() |
1-3 | 12′ Capri | 3′ Michelini, 5′ Coscia, 42′ Bonomi | 21 | |
Serie A 1939-1940 | 7 gen. 1940 | ![]() ![]() |
1-0 | 5′ Campilongo | 22 | |
26 mag. 1940 | ![]() ![]() |
1-0 | 14′ Flamini | 23 | ||
Amichevole | 9 giu. 1940 | ![]() ![]() |
3-3 | 45′, 55′ Busani, 65′ Vettraino | 5′ Coscia, 48′ Pantò, 77′ Timon | – |
Serie A 1940-1941 | 24 nov. 1940 | ![]() ![]() |
1-1 | 12′ Zironi | 58′ Amadei | 24 |
16 mar. 1941 | ![]() ![]() |
2-0 | 43′, 80′ Piola | 25 | ||
Serie A 1941-1942 | 11 gen. 1942 | ![]() ![]() |
2-1 | 23′ Piola | 15′ Amadei, 90′ (aut.) Faotto | 26 |
24 mag. 1942 | ![]() ![]() |
1-1 | 70′ Puccinelli | 8′ Pantò | 27 | |
Serie A 1942-1943 | 22 nov. 1942 | ![]() ![]() |
3-1 | 32′ Piola, 63′ (aut.) Acerbi, 76′ Koenig | 87′ (rig.) Pantò | 28 |
7 mar. 1943 | ![]() ![]() |
1-0 | 38′ Amadei | 29 | ||
Coppa Italia 1942-1943 | 16 mag. 1943 | ![]() ![]() |
2-1 | 66′ Gualtieri | 28′ Krieziu, 62′ Dagianti | 30 |
Campionato romano di guerra 1943-1944 |
9 gen. 1944 | ![]() ![]() |
1-1 | 8′ Manola | 19′ Amadei | -. |
7 mag. 1944 | ![]() ![]() |
0-0 | – | |||
Amichevole | 29 giu. 1944 | ![]() ![]() |
3-2 | 40′ Manfré, 60′ Longhi, 88′ Koenig | 35′ Andreoli, 46′ (rig.) Amadei | – |
Campionato romano di guerra 1944-1945 |
4 mar. 1945 | ![]() ![]() |
2-0 | 46′, 78′ Koenig | – | |
6 mag. 1945 | ![]() ![]() |
1-0 | 60′ Urilli | – | ||
Torneo interregionale | 27 mag. 1945 | ![]() ![]() |
0-1 | 57′ (rig.) Amadei | – | |
Divisione Nazionale 1945-1946 | 23 dic. 1945 | ![]() ![]() |
1-2 | 56′ Manola | 29′ Urilli, 71′ (aut.) Gualtieri | 33 |
24 mar. 1946 | ![]() ![]() |
0-1 | 36′ Koenig | 34 | ||
Serie A 1946-1947 | 6 ott. 1946 | ![]() ![]() |
3-0 | 10′ Renica, 71′ Di Paola, 81′ Amadei | 35 | |
2 mar. 1947 | ![]() ![]() |
0-0 | 36 | |||
Serie A 1947-1948 | 16 nov. 1947 | ![]() ![]() |
0-1 | 14′ Amadei | 37 | |
21 apr. 1948 | ![]() ![]() |
0-2 | 47′ Cecconi, 52′ De Andreis | 38 | ||
Serie A 1948-1949 | 17 ott. 1948 | ![]() ![]() |
1-1 | 83′ Magrini | 23′ Losi | 39 |
6 feb. 1949 | ![]() ![]() |
0-0 | 40 | |||
Serie A 1949-1950 | 16 ott. 1949 | ![]() ![]() |
3-1 | 9′ Penzo, 51′ Puccinelli, 84′ (rig.) Remondini | 39′ Spartano | 41 |
19 feb. 1950 | ![]() ![]() |
0-0 | 42 | |||
Serie A 1950-1951 | 15 ott. 1950 | ![]() ![]() |
0-1 | 71′ Flamini | 43 | |
25 feb. 1951 | ![]() ![]() |
2-1 | 1′ Sentimenti III, 34′ Cecconi | 57′ Bacci | 44 | |
Coppa Messaggero | 7 set. 1952 | ![]() ![]() |
3-1 | 56′ Bredesen, 84′ Bredesen, 89′ Larsen | 70′ Renosto | – |
Serie A 1952-1953 | 16 nov. 1952 | ![]() ![]() |
1-0 | 41′ Bettolini | 45 | |
22 mar. 1953 | ![]() ![]() |
0-2 | 55′ Puccinelli, 58′ Puccinelli | 45 | ||
Coppa dell’Amicizia | 6 set. 1953 | ![]() ![]() |
1-0 | 18′ Bredesen | – | |
Serie A 1953-1954 | 29 nov. 1953 | ![]() ![]() |
1-1 | 41′ Vivolo | 19′ Galli | 47 |
18 apr. 1954 | ![]() ![]() |
1-2 | 50′ Fontanesi | 7′ Celio, 18′ Bortoletto | 48 | |
Trofeo Zenobi | 5 set. 1954 | ![]() ![]() |
0-2 | 57′ Pandolfini, 65′ Pandolfini | – | |
Serie A 1954-1955 | 17 ott. 1954 | ![]() ![]() |
1-1 | 33′ Hansen | 34′ Celio | 49 |
6 mar. 1955 | ![]() ![]() |
1-3 | 11′ Hansen, 47′, 56′ Burini | 59′ Cardarelli | 50 | |
Trofeo Zenobi | 11 set. 1955 | ![]() ![]() |
1-5 | 89′ Vivolo | 8′ Galli, 15′ da Costa, 45′, 65′, 73′ Nyers | – |
Serie A 1955-1956 | 16 ott. 1955 | ![]() ![]() |
0-0 | 51 | ||
4 apr. 1956 | ![]() ![]() |
1-0 | 46′ Muccinelli | 52 | ||
Serie A 1956-1957 | 14 ott. 1956 | ![]() ![]() |
0-3 | 33′, 68′ da Costa, 58′ Pestrin | 53 | |
3 mar. 1957 | ![]() ![]() |
2-2 | 22′ (rig.) Vivolo, 69′ Selmosson | 32′, 48′ da Costa | 54 | |
Serie A 1957-1958 | 27 ott. 1957 | ![]() ![]() |
3-0 | 58′ Lojodice, 61′ da Costa, 76′ Ghiggia | 55 | |
16 mar. 1958 | ![]() ![]() |
2-1 | 81′ Selmosson, 83′ Burini | 89′ da Costa | 56 | |
Coppa Italia 1957-1958 | 21 giu. 1958 | ![]() ![]() |
2-3 | 27′, 58′ Tozzi, 75′ Bizzarri | 33′ da Costa, 61′ Secchi | 57 |
12 lug. 1958 | ![]() ![]() |
1-1 | 27′ Tozzi | 74′ da Costa | 58 | |
Serie A 1958-1959 | 30 nov. 1958 | ![]() ![]() |
1-3 | 25′ Pozzan | 9′ Selmosson, 52′, 65′ da Costa | 59 |
12 apr. 1959 | ![]() ![]() |
3-0 | 22′ Lojodice, 81′ Selmosson, 87′ da Costa | 60 | ||
Serie A 1959-1960 | 18 ott. 1959 | ![]() ![]() |
3-0 | 2′, 42′ P. Manfredini, 86′ Selmosson | 61 | |
6 mar. 1960 | ![]() ![]() |
0-1 | 32′ (aut.) Janich | 62 | ||
Serie A 1960-1961 | 13 nov. 1960 | ![]() ![]() |
0-4 | 22′, 25′, 37′ P. Manfredini, 83′ Orlando | 63 | |
19 mar. 1961 | ![]() ![]() |
1-2 | 22′, 24′ Rozzoni | 17′ Giuliano | 64 | |
Coppa Italia 1961-1962 | 25 apr. 1962 | ![]() ![]() |
0-0 (6-4 dtr) |
65 | ||
Serie A 1963-1964 | 6 ott. 1963 | ![]() ![]() |
0-0 | 66 | ||
23 feb. 1964 | ![]() ![]() |
1-1 | 22′ Rozzoni | 79′ Carpanesi | 67 | |
Serie A 1964-1965 | 15 nov. 1964 | ![]() ![]() |
0-0 | 68 | ||
28 mar. 1965 | ![]() ![]() |
0-0 | 69 | |||
Serie A 1965-1966 | 10 ott. 1965 | ![]() ![]() |
0-1 | 39′ D’Amato | 70 | |
27 feb. 1966 | ![]() ![]() |
0-0 | 71 | |||
Coppa dell’Amicizia | 11 set. 1966 | ![]() ![]() |
1-0 | 57′ (rig.) Marchesi | – | |
Serie A 1966-1967 | 23 ott. 1966 | ![]() ![]() |
0-1 | 16′ Enzo | 72 | |
5 mar. 1967 | ![]() ![]() |
0-0 | 73 | |||
Coppa Italia 1968-1969 | 8 set. 1968 | ![]() ![]() |
1-0 | 61′ Ferrari | 74 | |
Coppa Italia 1969-1970 | 7 set. 1969 | ![]() ![]() |
0-2[120] | 87′ Peirò | 75 | |
Serie A 1969-1970 | 26 ott. 1969 | ![]() ![]() |
2-1 | 89′ Massa | 65′ Spinosi, 74′ Landini | 76 |
1º mar. 1970 | ![]() ![]() |
1-1 | 48′ Fortunato | 57′ (rig.) Capello | 77 | |
Coppa Italia 1970-1971 | 6 set. 1970 | ![]() ![]() |
2-0 | 44′ (aut.) Wilson, 68′ B. Vieri | 78 | |
Serie A 1970-1971 | 15 nov. 1970 | ![]() ![]() |
1-1 | 69′ Dolso | 84′ Petrelli | 79 |
14 mar. 1971 | ![]() ![]() |
2-2 | 30′ (aut.) Santarini, 62′ (rig.) Chinaglia | 40′ Zigoni, 74′ Salvori | 80 | |
Coppa Italia 1971-1972 | 29 ago. 1971 | ![]() ![]() |
1-0 | 24′ Chinaglia | 81 | |
Serie A 1972-1973 | 12 nov. 1972 | ![]() ![]() |
0-1 | 35′ Nanni | 82 | |
11 mar. 1973 | ![]() ![]() |
2-0 | 32′ Garlaschelli, 38′ (aut.) Santarini | 83 | ||
Coppa Italia 1973-1974 | 9 set. 1973 | ![]() ![]() |
0-0 | 84 | ||
Serie A 1973-1974 | 9 dic. 1973 | ![]() ![]() |
2-1 | 48′ Franzoni, 68′ Chinaglia | 34′ Negrisolo | 85 |
31 mar. 1974 | ![]() ![]() |
1-2 | 47′ D’Amico, 51′ (rig.) Chinaglia | 6′ (aut.) Pulici | 86 | |
Coppa Italia 1974-1975 | 22 set. 1974 | ![]() ![]() |
0-1 | 61′ Prati | 87 | |
Serie A 1974-1975 | 1º dic. 1974 | ![]() ![]() |
1-0 | 35′ De Sisti | 88 | |
23 mar. 1975 | ![]() ![]() |
0-1 | 74′ Prati | 89 | ||
Serie A 1975-1976 | 16 nov. 1975 | ![]() ![]() |
1-1 | 78′ Chinaglia | 55′ De Sisti | 90 |
14 mar. 1976 | ![]() ![]() |
0-0 | 91 | |||
Serie A 1976-1977 | 28 nov. 1976 | ![]() ![]() |
1-0 | 40′ Giordano | 92 | |
27 mar. 1977 | ![]() ![]() |
1-0 | 13′ Conti | 93 | ||
Serie A 1977-1978 | 20 nov. 1977 | ![]() ![]() |
0-0 | 94 | ||
19 mar. 1978 | ![]() ![]() |
1-1 | 55′ (rig.) Giordano | 9′ (aut.) Clerici | 95 | |
Serie A 1978-1979 | 12 nov. 1978 | ![]() ![]() |
0-0 | 96 | ||
18 mar. 1979 | ![]() ![]() |
1-2 | 58′ (aut.) De Sisti, 89′ Nicoli | 20′ (aut.) Cordova | 97 | |
Serie A 1979-1980 | 28 ott. 1979 | ![]() ![]() |
1-1 | 5′ (aut.) Rocca | 16′ Pruzzo | 98 |
2 mar. 1980 | ![]() ![]() |
1-2 | 74′ D’Amico | 60′ Pruzzo, 85′ Giovannelli | 99 | |
Serie A 1983-1984 | 23 ott. 1983 | ![]() ![]() |
0-2 | 3′ Nela, 63′ Pruzzo | 100 | |
26 feb. 1984 | ![]() ![]() |
2-2 | 8′, 24′ (rig.) D’Amico | 40′ (rig.) Di Bartolomei, 51′ Cerezo | 101 | |
Coppa Italia 1984-1985 | 9 set. 1984 | ![]() ![]() |
2-0 | 66′ (rig.) Iorio, 75′ Di Carlo | 102 | |
Serie A 1984-1985 | 11 nov. 1984 | ![]() ![]() |
0-0 | 103 | ||
24 mar. 1985 | ![]() ![]() |
1-1 | 73′ Giordano | 71′ Antonelli | 104 | |
Serie A 1988-1989 | 15 gen. 1989 | ![]() ![]() |
1-0 | 25′ Di Canio | 105 | |
28 mag. 1989 | ![]() ![]() |
0-0 | 106 | |||
Serie A 1989-1990 | 19 nov. 1989 | ![]() ![]() |
1-1 | 64′ Bertoni | 83′ Giannini | 107 |
18 mar. 1990 | ![]() ![]() |
0-1 | 30′ Völler | 108 | ||
Serie A 1990-1991 | 2 dic. 1990 | ![]() ![]() |
1-1 | 55′ Sosa | 45′ (rig.) Völler | 109 |
6 apr. 1991 | ![]() ![]() |
1-1 | 80′ Sosa | 54′ (rig.) Völler | 110 | |
Serie A 1991-1992 | 6 ott. 1991 | ![]() ![]() |
1-1 | 65′ Riedle | 81′ Rizzitelli | 111 |
1º mar. 1992 | ![]() ![]() |
1-1 | 5′ Sosa | 70′ Hassler | 112 | |
Serie A 1992-1993 | 29 nov. 1992 | ![]() ![]() |
1-1 | 88′ Gascoigne | 49′ Giannini | 113 |
18 apr. 1993 | ![]() ![]() |
0-0 | 114 | |||
Trofeo D. Viola | 18 ago. 1993 | ![]() ![]() |
0-1 | 24′ (rig.) Signori | – | |
Serie A 1993-1994 | 24 ott. 1993 | ![]() ![]() |
1-1 | 79′ Di Mauro | 17′ Piacentini | 115 |
6 mar. 1994 | ![]() ![]() |
1-0 | 7′ Signori | 116 | ||
Trofeo G. Calleri | 29 mag. 1994 | ![]() ![]() |
0-2 | 2′, 37′ Cappioli | – | |
Serie A 1994-1995 | 27 nov. 1994 | ![]() ![]() |
0-3 | 3′ Balbo, 25′ Cappioli, 51′ Fonseca | 117 | |
23 apr. 1995 | ![]() ![]() |
0-2 | 30′ Casiraghi, 70′ (rig.) Signori | 118 | ||
Serie A 1995-1996 | 1º ott. 1995 | ![]() ![]() |
0-0 | 119 | ||
18 feb. 1996 | ![]() ![]() |
1-0 | 85′ (rig.) Signori | 120 | ||
Serie A 1996-1997 | 8 dic. 1996 | ![]() ![]() |
0-0 | 121 | ||
4 mag. 1997 | ![]() ![]() |
1-1 | 91′ Protti | 35′ Balbo | 122 | |
Serie A 1997-1998 | 2 nov. 1997 | ![]() ![]() |
1-3 | 47′ R. Mancini, 57′ Casiraghi, 84′ Nedvěd | 91′ Delvecchio | 123 |
Coppa Italia 1997-1998 | 6 gen. 1998 | ![]() ![]() |
4-1 | 2′ Bokšić, 32′ (rig.) Jugović, 75′ R. Mancini, 80′ Fuser | 39′ (rig.) Balbo | 124 |
21 gen. 1998 | ![]() ![]() |
1-2 | 45′ (rig.) Jugović, 94′ Gottardi | 54′ Paulo Sérgio | 125 | |
Serie A 1997-1998 | 8 mar. 1998 | ![]() ![]() |
2-0 | 50′ Bokšić, 62′ Nedvěd | 126 | |
Serie A 1998-1999 | 29 nov. 1998 | ![]() ![]() |
3-3 | 28′, 56′ R. Mancini, 69′ (rig.) Salas | 25′ Delvecchio, 78′ Di Francesco, 82′ Totti | 127 |
11 apr. 1999 | ![]() ![]() |
3-1 | 79′ C. Vieri | 13′, 43′ Delvecchio, 90′ Totti | 128 | |
Serie A 1999-2000 | 21 nov. 1999 | ![]() ![]() |
4-1 | 52′ (rig.) Mihajlović | 7′, 26′ Delvecchio (R), 11′, 31′ Montella | 129 |
25 mar. 2000 | ![]() ![]() |
2-1 | 25′ Nedvěd, 28′ Verón | 3′ Montella | 130 | |
Serie A 2000-2001 | 17 dic. 2000 | ![]() ![]() |
0-1 | 71′ (aut.) Negro | 131 | |
29 apr. 2001 | ![]() ![]() |
2-2 | 78′ Nedvěd, 95′ Castromán | 48′ Batistuta, 54′ Delvecchio | 132 | |
Serie A 2001-2002 | 27 ott. 2001 | ![]() ![]() |
2-0 | 49′ Delvecchio, 90′ Totti | 133 | |
10 mar. 2002 | ![]() ![]() |
1-5 | 53′ D. Stanković | 13′, 30′, 37′, 64′ Montella, 72′ Totti | 134 | |
Serie A 2002-2003 | 27 ott. 2002 | ![]() ![]() |
2-2 | 51′ Fiore, 75′ D. Stanković | 57′ Delvecchio, 66′ Batistuta | 135 |
Coppa Italia 2002-2003 | 5 feb. 2003 | ![]() ![]() |
1-2 | 76′ Fiore | 12′ Cassano, 49′ Emerson | 136 |
Serie A 2002-2003 | 8 mar. 2003 | ![]() ![]() |
1-1 | 8′ D. Stanković | 89′ Cassano | 137 |
Coppa Italia 2002-2003 | 16 apr. 2003 | ![]() ![]() |
1-0 | 56′ Montella | 138 | |
Serie A 2003-2004 | 9 nov. 2003 | ![]() ![]() |
2-0 | 81′ Mancini, 86′ Emerson | 139 | |
21 apr. 2004 | ![]() ![]() |
1-1 | 40′ Corradi | 61′ (rig.) Totti | 140 | |
Serie A 2004-2005 | 6 gen. 2005 | ![]() ![]() |
3-1 | 29′ Di Canio, 74′ César, 85′ Rocchi | 68′ Cassano | 141 |
15 mag. 2005 | ![]() ![]() |
0-0 | 142 | |||
Serie A 2005-2006 | 23 ott. 2005 | ![]() ![]() |
1-1 | 57′ Rocchi | 40′ Totti | 143 |
26 feb. 2006 | ![]() ![]() |
0-2 | 31′ Taddei, 63′ Aquilani | 144 | ||
Serie A 2006-2007 | 10 dic. 2006 | ![]() ![]() |
3-0 | 44′ C. Ledesma, 52′ (rig.) Oddo, 73′ Mutarelli | 145 | |
29 apr. 2007 | ![]() ![]() |
0-0 | 146 | |||
Serie A 2007-2008 | 31 ott. 2007 | ![]() ![]() |
3-2 | 12′ Rocchi, 69′ Ledesma | 19′ Vučinić, 42′ Mancini, 57′ Perrotta | 147 |
19 mar. 2008 | ![]() ![]() |
3-2 | 44′ Pandev, 57′ (rig.) Rocchi, 92′ Behrami | 31′ Taddei, 62′ Perrotta | 148 | |
Serie A 2008-2009 | 16 nov. 2008 | ![]() ![]() |
1-0 | 50′ J. Baptista | 149 | |
11 apr. 2009 | ![]() ![]() |
4-2 | 2′ Pandev, 4′ Zárate, 58′ Lichtsteiner, 84′ Kolarov | 9′ Mexès, 81′ De Rossi | 150 | |
Serie A 2009-2010 | 6 dic. 2009 | ![]() ![]() |
1-0 | 79′ Cassetti | 151 | |
18 apr. 2010 | ![]() ![]() |
1-2 | 15′ Rocchi | 54′ (rig.), 64′ Vučinić | 152 | |
Serie A 2010-2011 | 7 nov. 2010 | ![]() ![]() |
0-2 | 52′ (rig.) Borriello, 85′ (rig.) Vučinić | 153 | |
Coppa Italia 2010-2011 | 19 gen. 2011 | ![]() ![]() |
2-1 | 57′ (rig.) Hernanes | 53′ (rig.) Borriello, 77′ F. Simplício | 154 |
Serie A 2010-2011 | 13 mar. 2011 | ![]() ![]() |
2-0 | 69′, 91′ (rig.) Totti | 155 | |
Serie A 2011-2012 | 16 ott. 2011 | ![]() ![]() |
2-1 | 51′ (rig.) Hernanes, 93′ Klose | 5′ Osvaldo | 156 |
4 mar. 2012 | ![]() ![]() |
1-2 | 10′ (rig.) Hernanes, 62′ Mauri | 16′ Borini | 157 | |
Serie A 2012-2013 | 11 nov. 2012 | ![]() ![]() |
3-2 | 37′ Candreva, 45′ Klose, 46′ Mauri | 11′ Lamela, 86′ Pjanić | 158 |
8 apr. 2013 | ![]() ![]() |
1-1 | 16′ Hernanes | 57′ (rig.) Totti | 159 | |
Coppa Italia 2012-2013 | 26 mag. 2013 | ![]() ![]() |
0-1 | 71′ Lulić | 160 | |
Serie A 2013-2014 | 22 set. 2013 | ![]() ![]() |
2-0 | 63′ Balzaretti, 94′ (rig.) Ljajić | 161 | |
9 feb. 2014 | ![]() ![]() |
0-0 | 162 | |||
Serie A 2014-2015 | 11 gen. 2015 | ![]() ![]() |
2-2 | 25′ Mauri, 29′ Felipe Anderson | 48′, 64′ Totti | 163 |
25 mag. 2015 | ![]() ![]() |
1-2 | 81′ Djordjevic | 73′ Iturbe, 85′ Yanga-Mbiwa | 164 | |
Serie A 2015-2016 | 8 nov. 2015 | ![]() ![]() |
2-0 | 10′ (rig.) Džeko, 62′ Gervinho | 165 | |
3 apr. 2016 | ![]() ![]() |
1-4 | 75′ Parolo | 15′ El Shaarawy, 64′ Džeko, 83′ Florenzi, 87′ Perotti | 166 | |
Serie A 2016-2017 | 4 dic. 2016 | ![]() ![]() |
0-2 | 64′ Strootman, 77′ Nainggolan | 167 | |
Coppa Italia 2016-2017 | 1º mar. 2017 | ![]() ![]() |
2-0 | 29′ Milinković-Savić, 78′ Immobile | 168 | |
4 apr. 2017 | ![]() ![]() |
3-2 | 37′ Milinković-Savić, 56′ Immobile | 43′ El Shaarawy, 66′, 90′ Salah | 169 | |
Serie A 2016-2017 | 30 apr. 2017 | ![]() ![]() |
1-3 | 12′, 85′ Keita, 50′ Basta | 45′ (rig.) De Rossi | 170 |
Serie A 2017-2018 | 18 nov. 2017 | ![]() ![]() |
2-1 | 72′ (rig.) Immobile | 49′ (rig.) Perotti, 53′ Nainggolan | 171 |
15 apr. 2018 | ![]() ![]() |
0-0 | 172 | |||
Serie A 2018-2019 | 29 set. 2018 | ![]() ![]() |
3-1 | 67′ Immobile | 45′ Pellegrini, 71′ Kolarov, 86′ Fazio | 173 |
2 mar. 2019 | ![]() ![]() |
3-0 | 12′ Caicedo, 73′ (rig.) Immobile, 89′ Cataldi | 174 | ||
Serie A 2019-2020 | 1º set. 2019 | ![]() ![]() |
1-1 | 58′ Luis Alberto | 17′ (rig.) Kolarov | 175 |
26 gen. 2020 | ![]() ![]() |
1-1 | 34′ Acerbi | 28′ Džeko | 176 | |
Serie A 2020-2021 | 15 gen. 2021 | ![]() ![]() |
3-0 | 14′ Immobile, 23′, 67′ Luis Alberto | 177 | |
15 mag. 2021 | ![]() ![]() |
2-0 | 42′ Mkhitaryan, 78′ Pedro | 178 | ||
Serie A 2021-2022 | 26 set. 2021 | ![]() ![]() |
3-2 | 10′ Milinković-Savić, 19′ Pedro, 63′ Felipe Anderson | 41′ Ibañez, 69′ (rig.) Veretout | 179 |
20 mar. 2022 | ![]() ![]() |
3-0 | 1′, 22′ Abraham, 40′ Pellegrini |
180 |
Statistiche generali
Totale | Vittorie![]() |
Pareggi | Vittorie![]() |
Reti![]() |
Reti![]() |
|
---|---|---|---|---|---|---|
Serie A | 156 | 40 | 60 | 56 | 154 | 198 |
Divisione Nazionale | 2 | 1 | 1 | 2 | 2 | |
Totale campionato | 158 | 41 | 60 | 57 | 156 | 200 |
Coppa Italia | 20 | 7 | 3 | 10 | 21 | 24 |
Totale gare ufficiali | 178 | 48 | 63 | 67 | 177 | 224 |
Campionato romano | 4 | 1 | 2 | 1 | 3 | 2 |
Amichevoli | 4 | 2 | 1 | 1 | 10 | 9 |
Altri incontri | 8 | 4 | 4 | 9 | 11 | |
Totale generale | 194 | 55 | 66 | 73 | 199 | 246 |
Classifica marcatori:
Giocatore | Squadra | Campionato | Coppa Italia | Campionato Alta Italia 1944 | Partite non ufficiali |
Totale gare ufficiali |
Totale |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Dino da Costa | ![]() |
9 | 2 | 1 | 11 | 12 | |
Francesco Totti | ![]() |
11 | 11 | 11 | |||
Marco Delvecchio | ![]() |
9 | 9 | 9 | |||
Vincenzo Montella | ![]() |
7 | 1 | 8 | 8 | ||
Rodolfo Volk | ![]() |
7 | 2 | 7 | 9 | ||
Silvio Piola | ![]() |
6 | 1 | 7 | 7 | ||
Ciro Immobile | ![]() |
4 | 2 | 6 | 6 | ||
Amedeo Amadei | ![]() |
5 | 1 | 2 | 6 | 8 | |
Pedro Manfredini | ![]() |
5 | 5 | 5 | |||
Arne Selmosson | ![]() ![]() |
5 | 5 | 5 | |||
Tommaso Rocchi | ![]() |
5 | 5 | 5 | |||
Alejandro Demaría | ![]() |
5 | 5 | 5 | |||
Giorgio Chinaglia | ![]() |
4 | 1 | 5 | 5 | ||
Fulvio Bernardini | ![]() |
4 | 4 | 4 | |||
Raffaele Costantino | ![]() |
4 | 4 | 4 | |||
Mirko Vučinić | ![]() |
4 | 4 | 4 | |||
Vincenzo D’Amico | ![]() |
4 | 4 | 4 | |||
Pavel Nedvěd | ![]() |
4 | 4 | 4 | |||
Roberto Mancini | ![]() |
3 | 1 | 4 | 4 | ||
Hernanes | ![]() |
3 | 1 | 4 | 4 | ||
Ernesto Tomasi | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Roberto Pruzzo | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Bruno Giordano | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Rudi Völler | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Abel Balbo | ![]() |
2 | 1 | 3 | 3 | ||
Antonio Cassano | ![]() |
2 | 1 | 3 | 3 | ||
Stefano Mauri | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Giuseppe Signori | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Aleksandar Kolarov | ![]() ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Edin Džeko | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Luis Alberto | ![]() |
3 | 3 | 3 | |||
Sergej Milinković-Savić | ![]() |
1 | 2 | 3 | 3 | ||
Tammy Abraham | ![]() |
2 | 2 | 2 |
Classifica presenze calciatori
Classifica presenze allenatori
Allenatore | Squadra | Campionato | Coppa Italia | Partite non ufficiali |
Totale gare ufficiali |
Totale |
---|---|---|---|---|---|---|
Nils Liedholm | ![]() |
15 | 1 | 16 | 16 | |
Luciano Spalletti | ![]() |
11 | 2 | 13 | 13 | |
Sven-Göran Eriksson | ![]() ![]() |
9 | 3 | 12 | 12 | |
Zdeněk Zeman | ![]() ![]() |
10 | 2 | 12 | 12 | |
Fabio Capello | ![]() |
10 | 2 | 12 | 12 | |
Simone Inzaghi | ![]() |
10 | 2 | 12 | 12 | |
Juan Carlos Lorenzo | ![]() ![]() |
9 | 3 | 12 | 12 | |
Dino Zoff | ![]() |
10 | 1 | 10 | 11 | |
Tommaso Maestrelli | ![]() |
7 | 3 | 10 | 10 | |
Helenio Herrera | ![]() |
6 | 4 | 10 | 10 | |
Luigi Barbesino | ![]() |
8 | 1 | 9 | 9 |
Classifica derby vinti
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Guido Guerrieri Lazio | Quest’oggi parliamo di un portiere che nasce in casa Lazio. Classe 1996, nato il 25 Febbraio a Roma.
Nella stagione 2013 il portiere entra nell’under 19 dopo la stagione con gli under 17. Il suo primo valore di mercato arriva a 100mila euro quando nel luglio del 2014 entra a far parte della Prima squadra. Passa con la Lazio 2 stagioni come terzo portiere andando poi nella stagione 2016/2017 in prestito al Trapani.
Dopo essere tornato alla base non avendo fortuna con i biancocelesti, il portiere viene ceduto gratuitamente in prestito alla Salernitana rimanendo con i granata fino al Febbraio 2022.
Nel mercato invernale del 2022, apre una piccola parentesi in Bulgaria al Tsarsko Selo Sofia.
Guerrieri Lazio? Svincolato
Nessun ritorno alla Lazio per questa stagione per Guido Guerrieri. Vedendo anche online, il portiere risulta svincolato e senza un procuratore. Chissà se non abbia appeso già gli scarpini al chiodo o lo rivedremo in campo con qualche squadra e che ci auguriamo sia così. Non ha avuto il destino di Strakosha, con l’albanese nato nel vivaio biancoceleste per trasferirsi in questa stagione in Premier dopo diversi anni con la Lazio, Salernitana e prestiti vari.
Guido Guerrieri divisa Lazio
Guido Guerrieri Lazio 2017 18
Dopo aver rinnovato il suo contratto, il portiere biancoceleste nella stagione 2017/2018 viene confermato come il terzo portiere della Lazio. Nel 2018 19 esordisce in Serie con la prima squadra in occasione di Lazio-Bologna (3-3) del 20 maggio 2019. Nella stagione successiva viene dato in prestito alla Salernitana che all’epoca era sempre di Claudio Lotito.
Un peccato che il giocatore non venga menzionato sulla grande enciclopedia in italiano con la parola Guido Guerrieri Lazio Wikipedia.
Il portiere del vivaio biancoceleste, però porta a casa un palmares di tutto rispetto a confronto di altri portieri che non sono riusciti a decollare. Il suo palmares infatti vede in bacheca 1 Coppa Italia vinta nella stagione 2018/19 con la Lazio, 2 Supercoppe Italiane nel 2020 e nel 2018 von la Lazio, 2 Coppe Italia con la Lazio primavera nel 2015 e 2014. 2 Supercoppe Primavera nelle medesime date della vittoria delle due coppe Italia.
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Storia S.S. Lazio
Juan Carlos Lorenzo: l’allenatore stregone che incantò la Lazio
Published
3 settimane agoon
29 Luglio 2022By
Redazione
Un giocatore di Buenos Aires, per tre volte sulla panchina della Lazio, è fonte di infinite storie sulla sua superstizione e sul suo particolare modo di interpretare la partita.
Si dice che abbia bruciato le maglie della sua squadra negli spogliatoi, che abbia indossato il numero 8 in ogni partita perché lo perseguitava e che abbia suonato il tango prima dei derby di Roma per disorientare i giocatori romanisti, qui inizia la storia di Juan Carlos Lorenzo.
Juan Carlos Lorenzo, il calciatore
Un uomo cosi, non poteva avere una nascita normale e infatti, anche la sua data di nascita è avvolta nel mistero che nessuno è mai riuscito a chiarire veramente.
Il 22 ottobre 1922, nei registri argentini, risulta essere nato a Buenos Aires; le autorità brasiliane, invece, gli hanno concesso il permesso di soggiorno il 27, quindi ad oggi la reale data di nascita non si conosce.
Inizia la sua carriera calcistica con il Chacarita Juniors prima di passare al Boca nel 1945. Nel 1948 si trasferisce alla Sampdoria, seguendo le orme dei suoi antenati italiani nella direzione opposta.
Ha giocato per l’Atletico Madrid e per il Rayo Vallecano, prima di chiudere la carriera con il Mallorca dopo aver giocato quattro stagioni con l’Atletico Madrid.
Ma durante la sua carriera da discreto calciatore non si hanno notizie di stravaganze e particolari manie, le stesse che invece hanno caratterizzato la sua carriera da allenatore e che lo hanno reso una leggenda.
(Ovviamente la scaramanzia accompagna qualsiasi giocatore, in fatto di scaramanzie ce n’è per tutti. C’è, ad esempio, chi crede nel significato nascosto dei numeri angelici, ma come vedrete in questo articolo, Juan Carlos Lorenzo è riuscito negli anni a superarsi e dare il meglio di se per portare rituali magici e spaventare gli avversari con riti e anatemi propiziatori)
L’allenatore Juan Carlos Lorenzo
Le Isole Baleari sono state il punto di partenza della sua carriera di allenatore e il San Lorenzo è stato il suo punto di partenza al ritorno in patria, parte con una antitesi la sua storia da allenatore, forse la cosa più normale che gli succederà nella sua carriera di allenatore.
Nel 1962, la federazione argentina lo convocò per guidare la squadra nazionale ai Mondiali cileni, gli fu chiesto di portare il trofeo più ambito dell’AFA, la federazione calcistica Argentina.
Al contrario, la spedizione dell’Albiceleste fu eliminata dopo essere andata in Cile, a causa di questo fallimento, fu licenziato come allenatore.
Si trasferisce quindi in Italia, dove Ernesto Brivio, lo ingaccia alla Lazio, la squadra si trovava in una brutta situazione finanziaria ed era appena retrocessa in Serie B. Grazie a suo successo iniziale alla Lazio, riuscì a riportare il club in Serie A dopo la sua prima stagione, un bel momento per l’allenatore Argentino che riesce a dimostrare un buon calcio e una attitudine anche al calcio nostrano.
Con la Lazio neopromossa in Serie A, sembra che i biancocelesti non abbiano pagato il prezzo tipico di una squadra neopromossa e finiscono la prima stagione del ritorno, ottavi in classifica con un posizionamento di tutto rispetto.
La vittoria per 3-0 in casa contro la Juventus è stata determinante per dare lustro al campionato. Tuttavia, quando tutto sembra andare per il meglio, arriva la prima sorpresa della sua lunga carriera laziale.
La Lazio ha ancora le casse vuote e, grazie a un piano ideato da Lorenzo e avallato dal presidente Angelo Miceli, intende pagare i debiti per fare fronte ad un nuovo inizio, ma è qui che lo stesso Lorenzo si sfila dallo schema MiLor (una crasi che fonde i nomi dei suoi inventori), e accetta l’offerta della Roma che in quel momento non se la passa sicuramente meglio della Lazio in termini economici.
Il passaggio alla Roma
Pur dovendo affrontare le stesse ristrettezze economiche della Roma, l’argentino è riuscito a vincere la Coppa Italia nel suo primo anno in giallorosso. Sull’altra sponda del Tevere, la situazione finanziaria della Roma non è migliore di quella precedente anzi.
Per superare questa difficoltà economica, l’allenatore ha organizzato una raccolta fondi intitolata “Colletta del Sistina“, ispirata all’omonimo teatro romano e passata alla storia. Lorenzo, che dagli anni ’60 è conosciuto come “Don Giovanni“, ha vissuto molti alti e bassi. Nel 1966 tornò sulla panchina dell’Argentina dopo l’eliminazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo, che si tenne in Inghilterra. Tuttavia, ancora una volta mancò l’appuntamento con la Coppa Rimet.
Il ritorno alla Lazio e il lancio di Chinaglia e Wilson
Dopo aver trascorso due stagioni al River Plate e al Mallorca, Lorenzo ha ritenuto di non aver concluso quello che voleva fare a Roma.
La Lazio lo ha riaccolto nel tentativo di tornare in Serie A, con l’ingaggio di Umberto Lenzini atto a riportare la squadra ad alti livelli.
Fu una decisione di Lorenzo quella di portare in prima squadra due giovani militanti dell’Internapoli, la squadra di Tommaso Maestrelli che vinse il primo scudetto.
Si tratta di Giorgio Chinaglia e Pino Wilson.
Le sue caratteristiche, tuttavia, sono state più memorabili dei suoi successi, pur essendo un ottimo insegnante, ha un‘ossessione per la superstizione e ha alcune stranezze che si mescolano alla leggenda metropolitana.
Nonostante tutte le stanze con il numero 8 fossero occupate, durante i viaggi le ha richieste e ha persino costretto un cliente a cambiare stanza. Un tarlo che affligge l’allenatore è l’abbigliamento.
È stato capace di indossare lo stesso vestito per più partite fino alla sconfitta successiva, fino alla sconfitta successiva. Investe persino il menu della cena del giorno precedente la partita.
Al centro del mirino di Lorenzo, però, non ci sono solo i suoi indumenti: ha infatti bruciato le maglie dei suoi giocatori dopo un derby perso.
Anche se non è stata l’unica volta, ha costretto il suo terzino a perdere ben cinque chili per assicurarsi di marcare meglio l’avversario di giornata in una trasferta a Genova. Con due gol di scarto alla fine del primo tempo, creò un falò e incenerì le maglie del primo tempo. La partita finì così 2-2.
Un grande allenatore ma molto, forse troppo scaramantico e ossessivo
C’è anche l’immancabile paura di essere circondati da spie, tra i giocatori della Lazio c’è chi cerca la sublimazione in un pomeriggio allo Stadio Flaminio: sono sollevati dal calore della loro gente.
Sembra un pomeriggio normale, ma non per Lorenzo. Arrivando allo stadio, l’argentino nota un’automobile targata Brescia nei pressi dell’impianto e crede che si tratti di Rondinelle spiate sugli spalti.
Per poter scadere, deve liberare gli spalti. L’avversario domenicale della Lazio è, ovviamente, il Brescia. È complicato interpretare i cartelli stradali. Pare che poco prima che il pullman della Lazio arrivasse all’Olimpico per la partita con la Roma, il semaforo fosse rosso all’altezza del Flaminio. È stata una fortuna perché la Lazio ha vinto la partita, e da quel momento Lorenzo ha fatto in modo che l’autista ignorasse lo stop e facesse lo stesso percorso.
Durante gli allenamenti in cui costringeva i suoi uomini a rincorrere una gallina e ad eseguire giochi con monete da 50 e 100 lire, l’argentino salvò nuovamente la Lazio.
Nell’estate del 1970, la cessione di Ghio e l’aggravarsi della situazione finanziaria del club causarono il ritorno della Lazio in Serie B. Toccò a Lorenzo pagarne le conseguenze, facendo le valigie e lasciando la capitale per la seconda volta. Ha allenato numerose squadre in Spagna e Argentina, vincendo premi nazionali e mondiali, tra cui due Coppe Libertadores.
Nel 1984, però, la Lazio lo attira nuovamente, è passato un po’ di tempo e nel frattempo Chinaglia, il suo pupillo, ha abbandonato le vesti di capitano per tentare la fortuna. Ha un disperato bisogno di sostegno e l’anno si conclude con il suo ritorno tra i cadetti.
In quell’anno, Lorenzo regala uno dei suoi ultimi colpi di teatro perché il campionato di Serie A è conteso dalla Roma vicecampione d’Europa, la partita all’Olimpico è considerata una sfida a causa del notevole divario tecnico tra le due formazioni.
Lorenzo cerca di colmare questo divario con una delle sue esibizioni da stregone, mettendo in scena un lettore di cassette di musica argentina fuori dallo spogliatoio della Roma. Mentre i giocatori della Roma passano, Lorenzo afferra un bicchiere e lo regge in segno di sfida agli avversari, suonando musica argentina. È un torero che, senza una frittella di cipolla, lancia un incantesimo, i giocatori della Roma sono talmente sconcertati che finiscono per pareggiare la partita.
Nel 1987, dopo la retrocessione della Lazio in Serie B, Lorenzo tornò in Argentina e giocò un’ultima volta per il Boca Juniors.
Nel novembre del 2001, quando morì, entrò definitivamente a far parte della leggenda che aveva definito la sua vita. Alcuni dicono che le sue ceneri siano state sparse dietro la porta della Bombonera, lo stadio del Boca. Tuttavia, i suoi resti si trovano al “Jardin de Paz” di Belgrano. Molte persone come lui vivono come romanzi, e la morte è solo l’inizio di un nuovo capitolo.
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