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Storia S.S. Lazio

Il Presidente delle cause perse

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Con la storia del licenziamento per giusta causa di Vlado Petkovic, stiamo facendo ridere per l’ennesima volta tutto il mondo del calcio: ma questa, purtroppo, non è una novità, semmai è una costante da dieci anni a questa parte. Perché dal 2005 a oggi, Lotito è riuscito a fare causa al mondo intero ed è riuscito a perderle quasi tutte, stabilendo con la complicità dell’avvocato Gentile un vero e proprio record mondiale! E a proposito di Gentile, in questo elenco di spese, non sono inserite le parcelle dell’avvocato, amico e difensore di Lotito da una vita. Perché spulciando tra i bilanci non si trovano. Riguardo a Gentile, c’è solo una voce a bilancio mai del tutto chiarita, nonostante richieste ufficiali di spiegazioni anche da parte dei piccoli azionisti. Mi riferisco a quei 3 milioni e 841.000 euro inseriti sotto la voce “altro” nella tabella a pagina 65 del bilancio al 30 giugno del 2006, come COMPENSI, BONUS E/O INCENTIVI PER I COMPONENTI DEGLI ORGANI SOCIALI. E visto che 3 milioni e 841.000 euro non sono pochi, anche a distanza di quasi 6 anni ci piacerebbe sapere da Lotito e dall’avvocato Gentile a che titolo sono stati versati quei soldi. Ma anche questa domanda, probabilmente, resterà senza risposta. Come quella del perché di tutte queste battaglie inutili e dispendiose che vi riassumiamo per dovere di cronaca qui sotto. E forse non sono neanche tutte….

Vertenze con Dino Baggio, Paolo Negro e Giuseppe Pancaro: perse con pagamento complessivo di 5 milioni e 109.000 euro (bilancio al 30.6.2005, pag. 52)

Vertenza con Roberto Mancini: persa, Lazio condannata a versare 900.000

Vertenza con Giuseppe De Mita:persa, Lazio condannata a versare 1,5 milioni di euro di risarcimento

Vertenza con Massimo Mutarelli: persa, giocatore svincolato per mobbing e 180.000 euro di multa

Vertenza con Lorenzo Marronaro (procuratore di Mutarelli):persa e condanna a 162.000 euro più IVA di risarcimento

Vertenza con Guglielmo Stendardo:persa, 180.000 euro al giocatore di risarcimento per mobbing e 10.000 euro di multa complessivi a Lotito e alla Lazio

Vertenza con Cristian Manfredini (2 volte): persa, 80.000 euro di risarcimento per mobbing e obbligo di reintegro

Vertenza con Riccardo Bonetto (2 volte):persa, 45.000 euro di risarcimento per mobbing e reintegro

Vertenza con Lucas Correa:persa, risarcimento di 15.000 euro e giocatore svincolato per mobbing

Vertenza con Goran Pandev:persa, giocatore svincolato per mobbing e 285.000 euro di risarcimento

Vertenza con Cristian Ledesma: non discussa per vizio di forma, giocatore reintegrato in rosa

Vertenza con Inter per Pandev:persa, Inter assolta

Vertenza con Velez Sarsfield per Zarate:persa, Lazio condannata a versare 727.380 euro più interessi e spese legali

Vertenza con Villareal per Eguren:ritirata per accordo tra le parti

Vertenza contro Maccabi Haifa per Golasa: annunciata e mai intrapresa

Vertenza con agente Rasmus Bengtsson:annunciata e mai intrapresa

Vertenza con Pajtim Kasami:persa, contratto rescisso e giocatore svincolato

Vertenza con CONI per contratto Olimpico:pendente

Processo sportivo per Calciopoli:perso, Lotito condannato a 4 mesi e Lazio a 30 punti di penalizzazione per la stagione 2005-2006 (con perdita del diritto di disputare la Coppa Uefa) e a 3 punti da scontare nella stagione 2006-2007

Processo penale per Calciopoli:perso, Lotito condannato a 1 anno e 3 mesi

Processo per patto parasociale con Mezzaroma:perso, Lotito condannato in 1° grado a 2 anni e multa di 530.000 euro dalla Consob

A quest’elenco deve essere aggiunto il ricorso presentato e perso contro il CONI, sia per la vicenda dell’affitto dello stadio che per la denuncia presentata contro alcuni dirigenti (tra cui l’ex segretario generale Pagnozzi, suocero di Nesta, e Diego Nepi Molineris, responsabile di tutti gli impianti del CONI di Roma) addirittura per estorsione. E non dimentichiamo le denunce avviate e mai intraprese alla Doyen Sports per Felipe Anderson e all’agente di Yilmaz o il ricorso alla sconfitta (MERITATA) sul campo di Udine 2 anni fa per un fischio di troppo…Non è stata intentata causa contro Cavanda e Diakité, ma il braccio di ferro con i due si è chiuso con la firma del primo (dopo sei mesi di esilio e l’acquisto inutile di Pereirinha) e la fuga a parametro zero del secondo, con perdita economica e soldi buttati dalla finestra per acquistare il cartellino di Ciani (1,8 milioni di euro) e per pagare l’ingaggio del difensore francese che guadagna più di quello che aveva chiesto Diakité per rinnovare il contratto. Poi, c’è la vicenda-zarate, ancora aperta e su due fronti: il primo, legato ai soldi non versati lo scorso anno da Lotito al calciatore, sia sotto forma di stipendi che della commissione annuale (3 milioni di euro) che la società si era impegnata a versare alla Pluriel Limited di Londra, il secondo, legato alla rescissione di contratto chiesta e ottenuta dal giocatore e che è costata alla Lazio una minus-valenza di oltre 6 milioni di euro. Nulla, contro gli oltre 40 milioni di euro spesi tra prestito, acquisto, commissioni e ingaggio buttati dalla finestra per pagare Zarate.

Scelte all’apparenza incomprensibili, ma che hanno in realtà motivazioni ben precise, anzi, che sono un vero e proprio stile di vita di un certo tipo di imprenditoria, soprattutto romana: rinviare i pagamenti. Della serie: “famme causa, poi vediamo. Intanto, oggi non te pago”. Perché le cifre relative ai contenziosi, vengono in qualche modo “congelate” nei bilanci, ma spariscono dai costi correnti. Per questo Reja ha dovuto bussare alla porta per oltre un anno per incassare un premio per la qualificazione alla Europa League, perché non essendo più tesserato la società non aveva urgenza di pagarlo. Per questo, sfruttando le pieghe del regolamento la Lazio ancora non ha pagato alla squadra il premio per la vittoria nella finale di Coppa Italia. E si potrebbe andare avanti all’infinito o quasi, perché la stessa tattica viene usata da anni con i fornitori, ma anche con i dipendenti, soprattutto quelli dello staff sanitario che, non a caso, cambia in continuazione.

Ma Lotito è fatto così ed oramai lo conoscono tutti, anche in Svizzera. Per questo, davanti alla minaccia fatta a Petkovic e all’accusa rivolta alla Federcalcio svizzera di aver rispettato le regole, il presidente della federazione elvetica ci è andato giù durissimo: “Abbiamo avuto contatti indiretti con il Presidente della Federazione Italiana, ma non con la Lazio. Noi non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo fatto tutto secondo le regole”E ancora più duro è stato l’avvocato

Alexandre Zen-Ruffinen: “In questa storia, io vedo soltanto le farneticazioni di un leader che vuole risparmiare e mettere un po’ di pressione”.

Prendere tempo e provare a risparmiare. Questo è il motivo che ha spinto Lotito a scatenare questa nuova bufera. Quello che in pochi sanno, è che Lotito ha già provato a licenziare per giusta causa un allenatore, ma quella causa l’ha persa. Lo ha fatto da presidente della Salernitana con Galderisi, cacciato dopo poche giornate. E Galderisi ha vinto la causa perché nel regolamento (italiano, Uefa e Fifa) che regola i contratti degli allenatori non è previsto il “licenziamento per giusta causa”. Vale per i calciatori, non per i tecnici. Quindi, tanto rumore per nulla. E ennesima brutta figura, doppia… Sì, perché oltre allo “sputtanamento” galattico, si aggiunge il fatto che qualcuno potrebbe ricordare a Lotito che fino a pochi giorni prima di iniziare questa battaglia con Petkovic, Lotito e Tare stavano trattando con Yakin, tecnico legato fino al 30 giugno con il Basilea, quindi secondo i parametri di Lotito “non avvicinabile”. Invece, oltre ad averlo contattato hanno provato in tutti i modi a liberarlo subito, all’insaputa di Petkovic che queste cose le ha lette per settimane sui giornali, senza nessuna smentita ufficiale.

E forse non è un caso se prima del SI’ di Reja, Lotito ha ricevuto una serie di NO da tutti gli allenatori contattati, Trapattoni in testa. Le voci girano e quando ti fai una certa nomea alla fine ricevi un SI’ solo qualche disperato o da qualcuno che non ha né pretese né spina dorsale. Non da un allenatore vero, a meno che non lo ricopri di soldi… E non è certo il caso della Lazio, visto che Lotito ha deciso di montare questo casino per risparmiare circa 200.000 euro. Perché a Petkovic e al suo staff gliene doveva versare 600.000 da gennaio a giugno, mentre a Reja gliene ha promessi 400.000, negandogli addirittura un vice allenatore per risparmiare. Infatti in panchina Reja avrà Bollini, così oltre a fare casini con la prima squadra rischiamo di sfasciare anche la Primavera. Cose che possono succedere solo alla Lazio…

STEFANO GRECO



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