Connect with us

Serie A

Il mio 14 Maggio 2000

Published

on

scudetto 2000Per raccontare quella giornata devo tornare indietro di un anno. Era il 1999, Lazio – Parma : La Lazio dopo un campionato stradominato si trovò ingiustamente seconda a 1 punto dal Milan che purtroppo avrà vita facile a Perugia  e si proclamerà Campione d’Italia. Una delle più grosse ingiustizie subito nella mia vita di tifoso Laziale. Andai allo stadio con mio padre e mia sorella  consapevoli che il miracolo non ci sarebbe stato e così infatti è accaduto… Passiamo all’anno successivo, la Lazio si trova pressappoco nella stessa situazione dell’anno precedente. Si stava vedendo sfilare dalle sue mani uno Scudetto ampiamente meritato. Questa volta non c’è il Milan, ma la Juventus che affronterà di nuovo il Perugia. Non ci volevo credere, sembrava una maledizione. I giorni prima parlai con mio padre cercando di darci delle speranze, ma anche questa volta pensavamo che non c’era niente da fare. Ci si alza presto la mattina, una colazione, una letta svelta al giornale e ci avviciniamo allo stadio senza avere neanche il biglietto. Mio padre era abituato a prenderlo agli allora bagarini. A via Allegri in quei momenti il popolo Laziale è in rivolta, gli Irriducibili portano avanti una manifestazione senza il quale non sarebbe avvenuto il tanto atteso miracolo. Un pranzo sostanzioso a casa di mia nonna che aveva casa attaccata a Piazza Risorgimento e poi in marcia silenziosa verso lo stadio. Mio padre trova il tempo di comprarsi la maglia del centenario.  Quel giorno costò in via eccezionale 60.000 Lire. Io l’avevo già e tuttora la custodisco gelosamente in un cofanetto. Arriviamo allo stadio, la prima cosa è cercare i biglietti. Eravamo io e lui, mia sorella questa volta non c’era. Non ci credeva e andò al mare con il ragazzo, anch’egli laziale.  Sotto la Maestrelli ci troviamo davanti Bob che parla con alcuni tifosi, mi tremavano le gambe….Nel giorno del secondo Scudetto incontrai Bob Lovati, un monumento della Lazio che al suo confronto mi fece sentire minuscolo. Passata quella breve emozione cerchiamo il biglietto. Troviamo due curve Maestrelli da 27.000 Lire l’una. Mio padre le prende ed entrammo così allo stadio. Faceva molto caldo, la partita inizia. Tutto facile per la Lazio che risolve tutto entro la fine del primo tempo. 2 – 0 grazie ai rigori di Simone Inzaghi e Veron. A Perugia il risultato è ancora fermo sullo 0 – 0, mentre nuvole minacciose si avvicinano nel capoluogo umbro ( su tutta Italia c’era il sole ). Inizia il secondo tempo, ma non a Perugia dove scoppia un diluvio incredibile. Un segnale pensai ? Non lo so, la partita della Lazio non m’interessava più. Una tiepida esultanza al 3 – 0 di Simeone e poi la mia mente rivolta a Perugia dove si stava scatenando il finimondo. Piccola invasione, lì ho temuto il peggio, ma l’allarme rientrò. Finisce la partita e inizia il secondo tempo di Perugia – Juventus. La mia partita da seguire è questa e iniziai a pregare. Vado in bagno, ma in quel momento…UN BOATO INCREDIBILE mi scosse. “ HA SEGNATO, HA SEGNATO IL PERUGIAAAA “ sento un ragazzo da fuori e io con i miei pantaloni ancora da rimettere su e da sbottonare cominciai a saltare e a gridare. Credevo in uno scherzo, ma quando risalii le scale non ci volevo credere era tutto vero e cominciai a esultare. Ma la cosa durò poco tempo. C’erano ancora 40 minuti abbondanti da giocare e non mi volevo illudere :” Calmati Leonardo, la Juventus non perderà “. Io e mio padre facciamo invasione. Prima mi metto sotto la porta davanti alla Maestrelli, poi mi sono sieduto in panchina fino ad arrivare alla pista d’atletica sotto la Nord. Non stava ancora accadendo nulla. Ci promisero di installare il maxi schermo sui tabelloni, ma nulla di fatto. Ho anche il tempo di rimediare un pezzo di terreno di gioco che ancora tengo in camera mia.  Il nostro unico contatto con lo stadio Curi di Perugia erano le radioline. A 5 MINUTI DALLA FINE, inizia la radiocronaca di Cucchi che rimbomba in tutto lo stadio e io :” NOOOO, NO NON VOGLIO SENTIRE NIENTE VI PREGO “ mi tappai le orecchie, ogni pallone giocato dalla juve mi faceva scoppiare l’aorta ogni pallone recuperato dal Perugia un sospiro di sollievo. Mi inginocchiai e pregai convinto che la Juve potesse pareggiare….a 1 minuto dalla fine Cucchi disse :” La Lazio è vicina al suo secondo titolo italiano “ E lì partì dalla mia bocca di tutto. “ Non voglio sentire niente “ fino a quando…..” Inzaghi spalla alla porta, cerca la triangolazione con Esnaider entra in area ( e lì ero vicino al collasso )chiuso però da Materazzi, copre palla il difensore del Perugia ( TUM TUM TUM ) MENTRE IN QUEST’ISTANTE COLLINA DICHIARA CONCLUSO IL CONFRONTO SONO LE 18:04 MINUTI DEL 14 MAGGIO DEL 2000 LAZIO LAZIO E’ CAMPIONE D’ITALIA “. In quel momento urlai la mia gioia con mio padre che strillò e mi alzò di peso in mezzo a una folla festante. M’inginocchiai davanti alla curva nord, baciai la pista d’atletica e scoppiai a piangere. Non ci volevo credere. A 13 anni vidi festeggiare il mio primo Scudetto, mio padre con un modo di fare un po’ maligno mi ricordò :” Io ne ho aspettati 36, GODITELO FINCHE’ PUOI “. Siamo stati un’ora dentro lo stadio a saltare, cantare e a festeggiare. Nesta prende l’altoparlante e grida :” Juve, juve vaffanculo “ con tutto lo stadio che lo segue e altri cori via dicendo….Inizia la festa, colpi di clacson dallo stadio fino a casa, io seduto sul finestrino per un attimo a cantare con gli altri tifosi,  una sosta breve a casa per cambiarci e mangiare e poi dritti in centro con la Citroen Berlingo di mio padre e le bandiere di fuori, passiamo per il Circo Massimo, resteremo lì fino alle 2 e poi un giro in centro fino a Piazza del Popolo inginocchiato con le braccia al cielo e io che dico :” DIO C’E’, DIO C’E’ “ e poi :” SIAMO NOI, SIAMO NOI, I CAMPIONI DELL’ITALIA SIAMO NOI “. Si torna a casa quasi all’alba. I giorni dopo saranno conditi ancora da una grande gioia e una forte goduria che custodisco gelosamente nel mio cuore biancoceleste da 14 anni esatti…GRAZIE LAZIO MIA

 Leonardo Craja – Since1900

Incrementa le entrate del tuo sito con Ezoic del 50%
Continua la Lettura
Advertisement

News

La più brutta Lazio vista allo stadio Olimpico quest’anno: le pagelle di Lazio Atalanta

Published

on

Una sconfitta meritata quella di questa sera , che ha visto la Lazio perdere contro un'Atalanta che ci ha restituito con gli interessi la lezione di calcio dell'andata a Bergamo.
Una Lazio molto imprecisa quella di questa sera con tanti giocatori autori di prestazioni inguardabili. Un' Atalanta che ha meritato la vittoria soprattutto nel primo tempo, bloccando il gioco della Lazio con un pressing feroce, mandando in tilt in molte occasioni le trame di gioco laziali.
La squadra di Sarri avrebbe avuto anche qualche occasione nitida nei 90 minuti per raddrizzare la partita, ma un Immobile lontano parente del giocatore che conosciamo sciupa due gol abbastanza facili.
Periodo preoccupante quello di questa Lazio che perde ormai troppi punti da troppo tempo.
E nella bruttissima serata ci si mette anche l'infortunio muscolare di Romagnoli, uscito nel primo tempo.
Prossimo appuntamento giovedì in conference contro il Cluj e domenica a Salerno.



Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6,5: nel primo tempo salva la Lazio in almeno due occasioni con due grandi parate. Non può fare molto sui due gol dell’Atalanta.

MARUSIC 5: un primo tempo con la maglia dell’Atalanta per il montenegrino. Dispensa assist per gli avversari che è un piacere.

CASALE 6,5: l’unico che si salva nella retroguardia laziale stasera.

ROMAGNOLI 6: finché è restato in campo aveva fermato bene Hojlund, poi un guai fisico lo toglie dalla partita nel primo tempo.

HYSAJ 5: non riesco ancora a capire come possa giocare lui e non Lazzari. Anche stasera, dopo Verona una prestazione comica.

CATALDI 5: non era al top ok, ma oggi veramente sbaglia tutto quello che poteva sbagliare, con una miriade di passaggi ciccati.

LUIS ALBERTO 5: quando si alzano i ritmi lui scompare. Nel primo tempo non è neanche cosi disastroso ma nel secondo tempo sbaglia il passaggio e regala il secondo gol.

MILINKOVIC 5: da ottobre non vediamo il vero Milinkovic, è un dato di fatto. L’ennesima questione contrattuale sicuramente influisce, ma è ora di tirare fuori gli attributi.

ANDERSON 5: praticamente dorme per 55 minuti. Più che 5 meritava sv.

ZACCAGNI 6: uno dei pochi che prova a dare il guizzo alla squadra, soprattutto nel primo tempo dove solo un grande Musso gli nega il gol. Cala anche lui nel secondo tempo.

IMMOBILE 5: non è neanche minimamente vicino al Ciro che conosciamo. Si mangia due gol molto facili.

VECINO 5,5: tenta di arginare in mezzo al centrocampo, tenta.

LAZZARI 6: non si capisce come possa fare panchina ad Hysaj.

PEDRO 5,5: anche lui tenta di fare qualcosa ma senza risultati.

Incrementa le entrate del tuo sito con Ezoic del 50%
Continua la Lettura

Siti Web per Aziende e Privati

Sponsor

Prodotti Amazon S.S Lazio

Offrici un caffè Aiutaci a rimanere Online con una donazione libera





Advertisement

Post In Tendenza