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Storia S.S. Lazio

Federsupporters :” Lotito dovrebbe decadere dalle sue cariche “

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CURVA NORD
Ieri a Radio Manà Manà Sport, alla trasmissione La Lazio siamo noi, è intervenuto il presidente dellaFedersupporter, Alfredo Parisi, il quale ha commentato la sentenza della Cassazione in merito alle operazioni compiute nel 2005 dal dr. Claudio Lotito e dall’arch.Roberto Mezzaroma : “Faccio una premessa,l’eventuale cessione di Hernanes non è di natura tecnica: il brasiliano costa alla Lazio 4,5 mln, qualsiasi cifra superiore a quella è una plusvalenza. Ogni anno i bilanci della Lazio vanno in pareggio o con un leggero utile solo grazie alla cessione di un giocatore che fa plusvalenza. Hernanes è costato, compresa l’intermediazione, 11 mln, oggi dopo gli ammortamenti ne vale tra i 400 e 500. Immaginate che venga venduto a 13 mln, sarebbero 9 mln di plusvalenza. E’ una mera operazione finanziaria, sono 9 anni che la società agisce così, non capisco la meraviglia dei tifosi”.

Finita la premessa su Hernanes, Parisi spiega la sentenza della Cassazione: “La Cassazione ha annullato le sentenze di condanna impugnate da Lotito e Mezzaroma, per estensione dei reati di aggiotaggio manipolativo, informativo e per ostacolo alle attività di vigilanza. La Cassazione ha rinviato alla Corte d’Appello di Milano solo per la rideterminazione della sanzione penale che deve essere adottata per il reato ai sensi dall’art. 173 del TUF, cioè per omessa vendita delle partecipazione dopo il superamento della soglia del 30%. E’ stato definitivamente accertato dalla Cassazione “un complesso disegno criminoso” messo in essere dai due personaggi per far sì che la partecipazione acquistata da Capitalia non facesse scattare la soglia superiore al 30% in forza della quale il personaggio in questione avrebbe dovuto fare l’OPA, cioè offrire a tutti quanti gli azionisti l’acquisto delle eventuali azioni. In sintesi, c’è stata una concentrazione occulta di capitale sociale nelle mani di un solo soggetto.  La sanzione comporta fino a un anno di reclusione e una multa dai 25000 euro ai 2,5 mln. La Corte d’Appello di Milano, considerato che è stato condannato per questo reato, adesso dovrà determinare che tipo di sanzione comminare a questi due signori.  Per quanto riguarda gli altri reati caduti in prescrizione, la loro estinzione non comporta il venir meno delle obbligazioni di natura civilistica derivanti dai reati. Sostanzialmente, la prescrizione del reato non preclude a chi è stato danneggiato, cioè i piccoli azionisti, di poter agire nei confronti dei due personaggi. Quindi non parliamo solo di danni patrimoniali, ma come dice l’avvocato Rossetti, parliamo di un insieme di  danni anche morali. Pertanto, i piccoli azionisti avrebbero potuto, già da tempo, attivare un’azione di risarcimento. Secondo l’art. 22 bis delle NOIF, Lotito avrebbe l’obbligo di comunicare immediatamente alla Lega che è stato condannato con sentenza definitiva passata in giudicato. In caso di omessa denuncia immediata, decade dal ruolo che ricopre sia alla Lazio che in Lega. La sentenza è stata emessa il 4 luglio ma è stata depositata il 30 dicembre 2013. Lotito ormai non può più perdere le azioni acquistate, però dovrebbe risarcire i danni nei confronti dei piccoli azionisti”.

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1 novembre 1997: quando la Lazio in dieci asfaltò la Roma

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derby lazio roma in 10

ROMA – LAZIO – La Lazio per la prima volta sfida l’ex tecnico Zeman, passato in estate sulla panchina della Roma. Eriksson, sbarcato nella Capitale dalla Sampdoria, per il derby sceglie il classico 4-4-2 con la coppia Mancini e Casiraghi in avanti e il centrocampo composto da Fuser, Almeyda, Jugovic e Nedved. Avvio shock per i biancocelesti che già al 7’ rimangono in dieci per l’espulsione di Favalli: Collina, in maniera molto severa, punisce con il rosso l’entrata diretta del difensore su Tommasi. Eriksson risistema la squadra inserendo Negro al posto di Almeyda e chiedendo un sacrificio a Mancini sull’esterno sinistro. Dopo un primo tempo di sofferenza, in apertura di ripresa è proprio il numero 10 a sbloccare il match. L’ex capitano della Sampdoria parte dall’esterno e infilandosi tra Gomez e Servidei fa partire un destro che si infila sotto l’incrocio della porta difesa da Konsel. Passano soltanto dieci minuti e la Lazio raddoppia con un’altra perla: questa volta Mancini si trasforma in uomo assist e Casiraghi in spaccata trova una coordinazione perfetta per il 2-0. All’84’ è Nedved ad infilarsi nel cuore della difesa giallorossa, superando Konsel con un delizioso pallonetto. Il gol di Delvecchio al 91’ conta soltanto per le statistiche e al fischio finale è euforia biancoceleste. Una Lazio da 10, e lode.

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