‘’Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista’’è quanto dichiarato da Sarri dopo il recente stop nella partita con il Bologna. Si sa che l’andamento della Lazio, per chi la segue da anni, è spesso stato altalenante. In breve, la Lazio si dimostra una squadra che tiene costantemente in serbo una miriade di sorprese, sia positive che non;  proprio quando sembrava irrefrenabilmente decisa a portare a casa ottimi risultati, schiacciando Mourinho e la Lokomotiv di Mosca in Europa League, cade contro il Bologna.  Dopo la brillante prestazione nella partita contro la Roma, ha frenato il suo entusiasmo per abbandonarsi ad un atteggiamento acquiescente contro la squadra di Mihajlovic, come se fosse già sazia di vittorie, compromettendo in tal modo le quote scudetto per una sua possibile vittoria finale. Sarà forse stata l’assenza di Immobile ad avere impedito alla Lazio di proseguire la striscia positiva? Un solo giocatore a volte può senz’altro fare la differenza, ma molti preferirebbero dimenticare questa pesante battuta di arresto.

Le quote vincente serie A indicano nell’Inter, attuale detentrice del titolo, come la favorita. La sua vittoria finale è quotata a 3.00, seguono il Napoli a 4.25 e la Juventus a 5.00. La Lazio versione Sarri è quotata a 35.00 ma siamo solo all’inizio e il cammino della serie A è ancora molto lungo.

Sarri adesso guarda in faccia la realtà. La terza sconfitta su nove partite giocate è un risultato che l’ha indotto ad una veloce riflessione seguita da altrettanta prontezza d’azione. C’è un problema di fondo, il fatto di dover lavorare su un atteggiamento mentale dell’intero gruppo, come emerge dal recente faccia a faccia che Sarri ha avuto col capitano, il quale afferma, forte dei suoi 6 anni di esperienza in squadra, che è questo il naturale andamento della Lazio.  Di tutta risposta Sarri si domanda a cosa si debbano questi cali, e in particolare la tendenza a cullarsi sugli allori. La forma mentis della Lazio ad ora è ben lungi dall’essere vincente, fare in modo che lo diventi è il gol più importante che Sarri deve segnare, oltre ad occuparsi di limare tecniche e strategie in campo. Il confronto tra il Derby e il ko contro il Bologna chiarisce inequivocabilmente l’ambivalenza di una squadra per questo difficile da giudicare.  

Ma, mentalità a parte, quali sono piuttosto i tratti difettosi della Lazio, che nonostante la presenza di un prontissimo Sarri, sono stati lasciati al loro destino? Molto semplicemente, si evince che la squadra  è carente in tre ruoli fondamentali: difesa, centrocampo e attacco. Leiva purtroppo non è più così prestante come nei suoi anni gloriosi. A questo seguono anche disagi sulla difesa, con le assenza di Luiz Felipe e la squalifica di Acerbi, ed un’alternativa poco convincente  rappresentata da Patric. Insomma, le criticità non mancano, l’importante è non farne un alibi. 

Chissà se è già la Lazio di Sarri, solo il tempo potrà dirlo, per ora attendiamo di vedere i risvolti.



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