felipe anderson lazio atalanta

La Lazio sta conducendo un campionato con ritmi altalenanti e rischia seriamente di non ripetere il risultato dell’anno scorso, quando riuscì a qualificarsi per la Champions League. Certo, chiudere la classifica al secondo posto come nel 2023 è già un miraggio, ma basterebbe anche solo raggiungere la quarta piazza per garantirsi la partecipazione all’Europa che più conta. Tra l’altro dalla prossima edizione la Champions rivoluzionerà il proprio format e si renderà ancora più appetibile. Oggi i biancocelesti vantano una quarantina di punti in Serie A e le rivali dirette vengono individuate in Fiorentina, Roma, Atalanta e Bologna. Da qui alla fine del campionato non saranno pochi i match decisivi per il conseguimento del principale obiettivo stagionale.

Non ci sono da considerare solo i big match di Serie A, ma anche quelli delle altre competizioni. Tra fine marzo e inizio aprile i biancocelesti saranno impegnati per 3 volte nel giro di pochi giorni con la Juventus. Per la vigilia di Pasqua, infatti, è in programma l’incontro casalingo di campionato con la Juventus, apparentemente impossibilitata a raggiungere l’Inter in testa alla classifica. Il 2 aprile le due squadre si troveranno di nuovo faccia a faccia a Torino, per la gara d’andata delle semifinali di Coppa Italia, il cui ritorno si disputerà invece a Roma il 23. Nel mezzo, precisamente il 7 aprile, gli aquilotti saranno attesi dal derby con i giallorossi: un appuntamento che vale tantissimo per la tifoseria biancoceleste.

Quello con la Roma, oggi guidata da Daniele De Rossi, potrebbe rivelarsi un vero e proprio scontro diretto per la Champions o comunque per l’accesso alle prossime coppe europee. La stracittadina capitolina assume sempre un valore notevole, anche a prescindere dallo stato di forma o dagli obiettivi delle due squadre, ma stavolta potrebbe mettere davvero in palio qualcosa in più. Riuscire a centrare il quarto posto proprio ai danni degli eterni rivali sarebbe ovviamente motivo di soddisfazione in più per i ragazzi di Maurizio Sarri, che in ogni caso non dovranno sottovalutare nemmeno il successivo impegno con la Salernitana. I campani sono infatti ultimi in classifica e da qui a breve inizieranno a sparare le ultime cartucce pur di tentare un’insperata salvezza.

Come se non bastasse, a fine aprile la Lazio dovrà vedersela in casa col Verona, che di chance di sfuggire alla retrocessione ne ha eccome. Agli scaligeri potrebbe bastare un paio di risultati indovinati per rimanere in Serie A. Almeno sulla carta, dovrebbero risultare più abbordabili gli impegni in trasferta col Monza e in casa con l’Empoli, così come il big match di San Siro contro l’Inter, nella penultima giornata, quando i nerazzurri dovrebbero già aver vinto aritmeticamente lo scudetto. Occhi aperti anche per il gran finale: la Lazio giocherà in casa, ma avrà davanti il Sassuolo, altra candidata alla retrocessione.

Benché disponga di una rosa di tutto rispetto, la formazione biancoceleste non può ancora dirsi tranquilla per quanto riguarda il prossimo futuro. Quest’anno la Lazio non ha mai goduto di una buona quotazione sulla Serie A per quanto riguarda la corsa al vertice, ma in pochi si sarebbero aspettati di vederla arrancare per raggiungere l’Europa. La permanenza di Sarri in panchina è tutt’altro che certa, ma il mister ha quantomeno il dovere morale di lasciare un’eredità importante per ripagare la piazza dell’enorme fiducia che gli ha concesso in questi 3 anni.



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