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Storia S.S. Lazio

Biglia e lo stadio delle Aquile, quelle stranezze sul bilancio della Lazio

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Felipe Anderson acquisto più costoso del mercato estivo? A quanto pare no. La semestrale di bilancio ( che tiene in considerazione il periodo che va dal 1 luglio al 31 dicembre 2013) pubblicata ieri dalla Lazio, su revisione della Princewaterhouse, rivela sorprese inaspettate. Stando a quanto riportato dall’edizione locale del Corriere della Sera, infatti, èLucas Biglia ad aver pesato di più alle casse del patron biancoceleste.Per il suo acquisto, Lotito ha speso 10 milioni di euro, cioè 8,4 più Iva, contro i 9 milioni (cioè 7,5 più Iva) sborsati per Anderson. Il bilancio parziale sottolinea anche il pallino senza tempo del presidente laziale: il progetto dello Stadio delle Aquile. Nonostante Lotito abbia bocciato l’emendamento sugli stadi di dicembre, il progetto è incluso nel bilanco come giustificazioni di future perdite finanziarie.

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1 novembre 1997: quando la Lazio in dieci asfaltò la Roma

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ROMA – LAZIO – La Lazio per la prima volta sfida l’ex tecnico Zeman, passato in estate sulla panchina della Roma. Eriksson, sbarcato nella Capitale dalla Sampdoria, per il derby sceglie il classico 4-4-2 con la coppia Mancini e Casiraghi in avanti e il centrocampo composto da Fuser, Almeyda, Jugovic e Nedved. Avvio shock per i biancocelesti che già al 7’ rimangono in dieci per l’espulsione di Favalli: Collina, in maniera molto severa, punisce con il rosso l’entrata diretta del difensore su Tommasi. Eriksson risistema la squadra inserendo Negro al posto di Almeyda e chiedendo un sacrificio a Mancini sull’esterno sinistro. Dopo un primo tempo di sofferenza, in apertura di ripresa è proprio il numero 10 a sbloccare il match. L’ex capitano della Sampdoria parte dall’esterno e infilandosi tra Gomez e Servidei fa partire un destro che si infila sotto l’incrocio della porta difesa da Konsel. Passano soltanto dieci minuti e la Lazio raddoppia con un’altra perla: questa volta Mancini si trasforma in uomo assist e Casiraghi in spaccata trova una coordinazione perfetta per il 2-0. All’84’ è Nedved ad infilarsi nel cuore della difesa giallorossa, superando Konsel con un delizioso pallonetto. Il gol di Delvecchio al 91’ conta soltanto per le statistiche e al fischio finale è euforia biancoceleste. Una Lazio da 10, e lode.

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