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Storia S.S. Lazio

Alle ragazze della Lazio calcio a 5 è stato negato il giro di campo per Domenica con la Coppa Italia vinta

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CALCIO A 5 FEMMINILE
Per farvi capire quanto sono vuote e false le parole dette da Lotito, sui “valori”, sull’importanza della Polisportiva, vi raccontiamo un episodio di ieri. Le ragazze della Lazio calcio a 5 che la settimana scorsa hanno vinto la Coppa Italia, tramite la loro società avevano chiesto alla Lazio di poter sfilare domenica sera prima di Lazio-Milan, di poter fare il giro di campo mostrando a tutti il trofeo appena conquistato. Una piccola soddisfazione, pochi minuti di visibilità per una delle tante sezioni che vanno avanti a fatica grazie al contributo di dirigenti appassionati e di ragazze che si allenano e fanno vita da professioniste senza percepire in molti casi neanche un rimborso spese. Che ci voleva a dire sì? La risposta, invece, (almeno ieri, si fa sempre in tempo a ripensarci…) è stata NO! Della serie: “ma che c…o che frega della Lazio Calcio a 5 femminile”, sullo stile di ben note intercettazioni in cui il “nostro” parlava in modo colorito dei tifosi o di qualche comunicatore, esprimendo il suo reale pensiero lontano da taccuini e telecamere. Sì, perché quando si accende la lucetta rossa della diretta, “i tifosi sono una parte fondamentale del progetto-Lazio”, così come la “Lazio è la Polisportiva più grade d’Europa e per questo noi vogliamo costruire oltre allo stadio una cittadella dello sport”. La Lazio, i laziali e la Polisportiva vengono citati quando serve, quando fa comodo metterli in mezzo per ottenere qualcosa per sé, non per la Lazio.

STEFANO GRECO

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Accadde Oggi

1 novembre 1997: quando la Lazio in dieci asfaltò la Roma

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derby lazio roma in 10

ROMA – LAZIO – La Lazio per la prima volta sfida l’ex tecnico Zeman, passato in estate sulla panchina della Roma. Eriksson, sbarcato nella Capitale dalla Sampdoria, per il derby sceglie il classico 4-4-2 con la coppia Mancini e Casiraghi in avanti e il centrocampo composto da Fuser, Almeyda, Jugovic e Nedved. Avvio shock per i biancocelesti che già al 7’ rimangono in dieci per l’espulsione di Favalli: Collina, in maniera molto severa, punisce con il rosso l’entrata diretta del difensore su Tommasi. Eriksson risistema la squadra inserendo Negro al posto di Almeyda e chiedendo un sacrificio a Mancini sull’esterno sinistro. Dopo un primo tempo di sofferenza, in apertura di ripresa è proprio il numero 10 a sbloccare il match. L’ex capitano della Sampdoria parte dall’esterno e infilandosi tra Gomez e Servidei fa partire un destro che si infila sotto l’incrocio della porta difesa da Konsel. Passano soltanto dieci minuti e la Lazio raddoppia con un’altra perla: questa volta Mancini si trasforma in uomo assist e Casiraghi in spaccata trova una coordinazione perfetta per il 2-0. All’84’ è Nedved ad infilarsi nel cuore della difesa giallorossa, superando Konsel con un delizioso pallonetto. Il gol di Delvecchio al 91’ conta soltanto per le statistiche e al fischio finale è euforia biancoceleste. Una Lazio da 10, e lode.

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