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Intervista

Totò Lopez:” Anderson ha potenziale, se Biglia rimane è il primo acquisto”

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Totò Lopez ai microfoni laziali
“Mettiamo alle spalle un’annata persa, che non ha avuto senso. Senza obiettivi diventa un anno buttato via, con una squadra che aveva fatto benissimo la scorsa stagione, sfiorando il secondo posto. non mi capacito di cosa sia potuto succedere, però non si dovrà ripetere più. Questo campionato poteva essere giocato diversamente,
Sto leggendo i nomi dei vari allenatori. Sono contrario ai tecnici stranieri, hanno bisogno di più tempo per capire il calcio italiano. Ci sono dei nomi italiani che si fanno più che rispettare, a me piace l’ottimo lavoro fatto da Inzaghi, se non dovesse essere lui, mi piace molto Gasperini, sia come persona che come gioco.
Se il Presidente riesce a trattenere Biglia, è da catalogare come primo ottimo acquisto. Se lui rimane, già partiamo bene. Se parte Candreva, se devi fare un sacrificio per comprare qualcuno, va bene. Oltre a Candreva abbiamo Keita e Felipe Anderson e questi possono ripartire bene l’anno prossimo. Keita ha dimostrato che è una certezza. Anderson si deve un po’ riscattare, non è quello dell’anno scorso. Le pedine ce l’abbiamo, tanti giocatori per ripartire alla grande. Dietro serve un centrale fortissimo. Non siamo meno a nessuno se ripartiamo con la testa giusta.
Felipe Anderson con Inzaghi non è mai partito titolare, ha dei limiti caratteriali, deve maturare come persona. Si deve sforzare per capire il potenziale che ha. Se non gioca non deve subire il colpo, spesso non ha reazioni e si spegne.
Devi trovare l’allenatore giusto che capisca anche questi soggetti così sensibili. Il grande Maestrelli era eccezionale a far capire ai giocatori che erano forti. Bisogna trovare l’allenatore da spogliatoio. Felipe Anderson, per esempio, ha cambiato tre profili diversi di allenatore.
Quando giocava con Pioli ha fatto un campionato eccezionale. Poi, sempre con Pioli, si è spento. Allora non si capisce dove sta la risposta.
Lui deve migliorare in questo, ce l’ha le qualità e sono tante. Inzaghi, alla fine, doveva fare una squadra da undici giocatori. Quando lui ha optato per Candreva e Keita, ha sacrificato Anderson, perché in quel momento andava così.
Se parti bene dallo spogliatoio, come ha fatto Inzaghi, parti già alla grande.
Si ipotizza anche un Reja come direttore tecnico che possa dare una mano a Inzaghi? Può essere un’ottima soluzione un Reja, che di calcio ne ha fatto tanto. Una combinazione eccezionale se decidesse di fare questa scelta. Ripeto, Inzaghi ha fatto benissimo, ha recuperato i giocatori che erano stati trascurati, come Keita. Non era un giocatore da venti minuti. E’ anche l’allenatore giusto, conosce l’ambiente e non toglierebbe spazio a Inzaghi. Secondo me non si metterebbe nemmeno in panchina con Inzaghi. Diventerebbe anche un equivoco, invece condividerebbe scelte tecniche con il direttore sportivo. E’ una figura di raccordo, cerca di tenere la tranquillità di tutti .
Se lui dovesse decidere, sarebbe un’ottima scelta. E’ sempre un allenatore vecchio stampo, ricordiamo che ha salvato l’Atalanta. Aiuterebbe pure Simone Inzaghi a crescere”.

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Intervista

Carlo Zampa: ” Il derby vero è Roma-Juventus, colpa dell’espulsione…”

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carlo zampa

Non sono ancora finiti i festeggiamenti della Lazio in Lazio-Roma e non sono nemmeno finiti i “rosicamenti” nella seconda squadra della Capitale.

Carlo Zampa non si da pace e si nasconde minimizzando il derby della Capitale come una partita Fastidiosa decisa dall’espulsione di Ibanez al primo tempo. La maggior parte dei romanisti pensano che il match sia stato perso solamente perchè la Roma ha giocato in inferiorità numerica ma si scordano che fino a quel momento, il possesso palla biancoceleste era sul 70%.

Tornando al cronista giallorosso, ha dichiarato ai microfoni di romanews.eu :

“partita fastidiosa.Il mio vero derby è quello con la Juventus, quella con la Lazio è solo una partita molto fastidiosa. E’ una partita persa che interrompe la possibilità di poter agganciare la zona Champions, anche se siamo ad un solo punto dal Milan. Purtroppo Ibanez non è la prima volta che fa cose di questo genere. La prima ammonizione mi è sembrata eccessiva, un arbitro di personalità sarebbe dovuto andare dal giocatore ed avvertirlo. L’espulsione ha messo in difficoltà la Roma e purtroppo la partita è andata in quella maniera”.

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