Vigilia di serie A in casa Lazio. Forte del secondo posto, i biancocelesti saranno ospiti dello Spezia. A presentare la gara in conferenza stampa è stato mister Sarri. Ecco le sue parole:
Ha ripetuto alla squadra che non si riparte da 1-0 come prima di Monza?
“Questo è un concetto che fa parte dello sport, deve esserci la capacità di azzerare tutto e ritrovare le motivazioni. Domani è una gara difficile, l’ambiente è particolare, nelle ultime 6 ha perso una sola volta, ha battuto l’Inter in casa. Ci sono tanti rischi, il primo da evitare è pensare ancora alla vittoria con la Juve”.
La vittoria che sente più sua?
“Quella di domani, se ci riusciamo. La classica partita in cui spesso abbiamo peccato di superficialità, la prestazione di domani mi renderebbe contento per la crescita della mentalità”.
La gestione di Immobile?
“Vediamo, sembra in crescita, ora da 2 settimane si allena con continuità, che non è un periodo troppo lungo visto quella che è stata la sua stagione. Non può essere al 100%, ma è in crescita. Vediamo domani quanto ci può dare”.
Sta già parlando con la società di programmi futuri?
“No, ora siamo focalizzati sul campionato in modo totale. Uno dei momenti decisivi, non è il caso di disperdere energie”.
Vecino come sta?
“Ha questo problema al ginocchio, gli dà un po’ fastidio da giorni, ieri era peggio rispetto a prima. Si è fermato, vediamo tra 3-4 giorni se sarà recuperato”.
Che tappa è domani?
“Una Parigi-Roubaix, ci saranno dei tratti in cui può succedere di tutto”.
Cataldi in cosa può ancora crescere?
“Gli manca un pizzico di cilindrata, spende tanto e fa fatica magari nel tratto finale di gara. Ma preferisco uno così, che spara tutto, rispetto a uno che si gestisce. Per il resto si sta specializzando nel ruolo, che prevede una cinquantina di partite in quella posizione. È un ruolo da specialisti, è una cazzata dire il contrario. E mi sembra che lui si stia specializzando”.
Pedro rimane? Si convincerà?
“Ci ho parlato, mi sembra molto convinto per quello che ho visto”.
Teme più lo Spezia o un calo di tensione della Lazio?
“Se non si è focalizzati al massimo, andiamo in difficoltà. Loro sono aggressivi, hai la gente dello stadio addosso, il campo è ridotto a livello di dimensioni, ci saranno momenti di palleggio di buon livello da parte loro. Se ti trovi lì dentro senza avere le stesse motivazioni, paghi lo scotto di sicuro in un ambiente così”.
Che effetto le fa vedere le altre ancora in Europa? Eppure la Lazio le ha battute tutte…
“Il fatto che non ci siamo vuol dire che non ce lo meritiamo”.
Questa Lazio può arrivare ai livelli visti in Champions in questi giorni?
“Ci si deve arrivare tramite il campionato. Ora quel livello non ci compete, siamo andati fuori in Europa League e in Conference. Ora parlare di Champions è fuori luogo. Il campionato poi ci apre delle prospettive che dobbiamo essere bravi a cogliere”.
Il secondo posto con accesso alle Final Four di Supercoppa può essere un incentivo in più?
“Pensiamo all’obiettivo che ci siamo prefissati, poi vediamo. Sono della teoria che bisogna pensare battaglia dopo battaglia, chi pensa a sabato mattina fa un errore clamoroso”.
Tatticamente la Lazio può ancora migliorare?
“A livello tattico ci sono sempre margini per migliorare, c’è sempre modo di andare a letto incazzati la sera”.
Si è parlato molto degli arbitri dopo Lazio-Juve: è stata sminuita la vittoria biancoceleste?
“Il colmo è che siamo usciti con la sensazione di essere penalizzati contro la Juve, sui giornali leggo invece diversamente. Il gol subito è irregolare, Rabiot mentre colpisce il pallone calpesta Provedel. Ci sono state tante ammonizioni non date. Il fallo su Zaccagni? Parliamone, l’inizio dell’impatto è sulla linea. La linea è area di rigore. Ma questo non ci interessa assolutamente, poi diventano tutti alibi. Irrati è un buon arbitro, si spera che domani faccia una grande partita”.
Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900