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Serie A, 28a giornata: la Moviola

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Ecco la moviola della 28a giornata di Serie A:

JUVENTUS-MILAN (MASSA) : manca un giallo ad Alves per fallo su Bertolacci; manca un calcio di rigore alla Juventus quando Zapata sgambetta nettamente Dybala in area, la scusa di aver concesso la norma del vantaggio non regge poiché, per non assegnare un calcio di rigore, essa ha senso solo nel caso che, nel prosieguo dell’azione, la squadra segni, cosa che non avviene in questo caso; giusto non ammonire Alves per fallo su Bertolacci perché si tratta solo di un intervento negligente; esagerato il giallo a Pasalic per fallo su Pjanic, anche questo è solo un intervento negligente; regolare la rete di Benatia, tenuto in gioco da Romagnoli al momento dell’assist di Alves; manca il secondo giallo e quindi il rosso a Pasalic per fallo su Alves; non c’era il giallo per simulazione mostrato a Deulofeu, perché egli subisce effettivamente fallo da Alves; era da annullare la rete di Bacca, in leggero fuorigioco al momento dell’assist di Deulofeu; manca un giallo a Zapata per fallo su Pjaca; giusto non assegnare calcio di rigore alla Juventus per il tocco di mano di Bacca perché tocca il pallone prima con la gamba, quindi il tocco di mano è involontario; giusto il giallo a Ocampos per fallo su Bonucci, ma avrebbe dovuto essere ammonito anche Bonucci per la reazione; non c’era un calcio d’angolo concesso alla Juventus perché in quell’occasione tocca nettamente per ultimo Bonucci, non Romagnoli, da qui poi arriva il giallo per proteste a Romagnoli, giallo che però è eccessivo perché non sono state proteste forti; manca un giallo a Bonucci per fallo su Ocampos; manca il secondo giallo e quindi il rosso a Bertolacci per fallo su Dybala; giusto il primo giallo a Sosa per fallo su Dybala; giusto il secondo giallo e quindi il rosso a Sosa per fallo su Asamoah; non c’era il calcio di rigore assegnato alla Juventus (il prolungamento del tempo è invece corretto perché corrisponde alla perdita di tempo di Sosa dopo l’espulsione), perché la distanza tra Lichtsteiner e De Sciglio è ravvicinata e inoltre De Sciglio non affronta il contatto col pallone in modo piatto e il suo braccio sinistro non va mai verso il pallone bensì tenta di togliersi dalla traiettoria, ma non ci riesce proprio a causa della distanza ravvicinata, quindi il tocco col braccio è involontario, l’addizionale Doveri probabilmente comunica la decisione sbagliata a Massa invece di aiutarlo, regolare l’esecuzione del rigore

INTER-ATALANTA (IRRATI) : manca un giallo a Zukanovic per fallo su Candreva; manca un calcio di rigore all’Atalanta per fallo di mano di D’Ambrosio su cross di Spinazzola, anche qui la distanza è ravvicinata ma in questo caso il braccio di D’Ambrosio non è congruo e si allarga verso il pallone; giusto assegnare calcio di punizione all’Inter per fallo di Toloi su Icardi, ma il fallo nega una chiara occasione da rete perché Icardi era centrale e lanciato a rete, quindi Toloi avrebbe meritato il rosso diretto e non il giallo; netto il calcio di rigore assegnato all’Inter per fallo di Berisha su Icardi, Berisha nega una chiara occasione da rete ma con un intervento onesto e quindi giustamente viene ammonito; manca un calcio di punizione all’Inter per fallo di Kurtic su Kondogbia, Kurtic avrebbe meritato anche il giallo; giusto assegnare calcio di punizione all’Inter per fallo di Kurtic su Ansaldi, ma manca il giallo per Kurtic; manca un calcio di rigore all’Inter per la spinta di Kurtic su Mario, l’addizionale Russo avrebbe potuto aiutare Irrati ma non lo ha fatto

NAPOLI-CROTONE (MARIANI) : giusto il primo rigore assegnato al Napoli per fallo di Sampirisi su Insigne, regolare l’esecuzione del rigore; giusto il giallo a Rog per fallo su Stoian; manca il secondo giallo e quindi il rosso a Rog per fallo su Crisetig; giusto il giallo a Crisetig per fallo su Hysaj, che però lascia trasparire la disparità di trattamento; ci sta il secondo calcio di rigore assegnato al Napoli per fallo su Hamsik ma l’azione andava fermata prima per fuorigioco di Hamsik al momento del passaggio di Zielinski, e andava assegnato un calcio di punizione indiretto in favore del Crotone, regolare l’esecuzione del rigore

PESCARA-UDINESE (CELI) : nessun episodio da moviola

PALERMO-ROMA (ROCCHI) : era regolare la rete annullata ingiustamente a Nestorovski, tenuto in gioco da Fazio al momento del passaggio del compagno, perché Aleesami non tocca mai il pallone (se lo avesse toccato sarebbe stato giusto annullare)

CHIEVO-EMPOLI (GIACOMELLI) : nessun episodio da moviola

FIORENTINA-CAGLIARI (GAVILLUCCI) : manca un calcio di rigore alla Fiorentina per la trattenuta di Pisacane a Kalinic, l’addizionale Ros avrebbe potuto aiutare Gavillucci ma non lo ha fatto

GENOA-SAMPDORIA (ORSATO) : manca un calcio di punizione alla Sampdoria per fallo di Munoz su Muriel, Munoz avrebbe meritato anche il giallo

SASSUOLO-BOLOGNA (VALERI) : nessun episodio da moviola

LAZIO-TORINO (MAZZOLENI) : la rete di Keita nasce da un calcio d’angolo non assegnato al Torino perché il tiro di Belotti viene deviato in angolo da Strakosha, l’addizionale Di Bello avrebbe potuto aiutare Mazzoleni ma non lo ha fatto

 

 

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Auto Sponsor della Lazio

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La Lazio è una delle squadre di calcio più famose e longeve d’Italia. Sin dagli anni ’70, la società calcistica ha stretto partnership con importanti marchi di automobili per diventare il loro sponsor tecnico. Questa scelta ha portato ad una forte associazione tra la Lazio e il mondo delle quattro ruote, e anche oggi la squadra continua ad essere associata con importanti concessionarie di auto.

La scelta di avere un’azienda automobilistica come sponsor tecnico può avere diversi benefici per una squadra di calcio. Prima di tutto, il calcio è uno sport popolare in tutto il mondo e attira milioni di appassionati. Di conseguenza, le sponsorizzazioni delle squadre di calcio sono una forma efficace di pubblicità per le aziende, in particolare per quelle che vogliono raggiungere un vasto pubblico di consumatori. Inoltre, l’immagine di dinamismo e successo associata al calcio può essere vantaggiosa per le aziende che desiderano promuovere i loro prodotti.

La Renault sponsor della Lazio fino al 2022

Nel 2015 (ai tempi c’era Pioli in panchina) tre dealer Renault della capitale sono diventati sponsor della squadra biancoceleste; qualche tempo fa, abbiamo provato queste auto con il noleggio a lungo termine senza anticipo di Movenzia un buon prodotto per chi non ha particolari necessità di avere auto in garage che molte volte rimangono ferme inutilmente.

Renault è una casa automobilistica francese con una storia lunga e ricca. Fondata nel 1899 dai fratelli Louis, Marcel e Fernand Renault, l’azienda ha iniziato la sua attività producendo auto elettriche, per poi passare alla produzione di veicoli a motore a combustione interna.

Una sponsorizzazione durata alcuni anni e che ha visto un binomio fantastico crearsi tra le concessionarie e la squadra con la presentazione dei vari prodotti avvenuta durante i vari step di mercato.

Gli sponsor e la Lazio

Tutti conosciamo il main sponsor della Lazio Binance, come abbiamo già approfondito in questo articolo, si tratta della prima sponsorizzazione nel calcio in Italia di questo importante excanghe che nell’ultima tornata è riuscita anche a vendere gli abbonamenti della nostra squadra tramite cryptovalute.

Binance è una delle più grandi piattaforme di scambio di criptovalute al mondo. Fondata nel 2017 da Changpeng Zhao, la piattaforma è cresciuta rapidamente per diventare uno dei leader del settore delle criptovalute.

Binance offre una vasta gamma di servizi, tra cui lo scambio di criptovalute, l’acquisto di criptovalute tramite carte di credito o bonifici bancari, la possibilità di utilizzare criptovalute per fare acquisti online e la possibilità di fare trading di margini. Inoltre, Binance ha lanciato anche la propria criptovaluta, chiamata Binance Coin (BNB), che può essere utilizzata per pagare le commissioni di trading sulla piattaforma.

Mizuno e la Lazio continuano la loro corsa assieme, Mizuno è un’azienda giapponese specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo, calzature e attrezzature sportive. Fondata nel 1906 a Osaka, in Giappone, l’azienda è stata originariamente creata per produrre attrezzature sportive per il baseball, ma nel corso degli anni si è espansa per offrire prodotti per una vasta gamma di sport, tra cui il golf, il tennis, la corsa, la pallavolo e il rugby.

In sintesi, la Lazio ha una lunga tradizione di collaborazione con importanti marchi di sponsorizzazione, che hanno contribuito a sostenere la squadra nel corso degli anni. Queste partnership non solo hanno permesso alla Lazio di avere una maggiore visibilità a livello nazionale ed internazionale, ma hanno anche fornito un’importante fonte di finanziamento per l’acquisto di nuovi giocatori e lo sviluppo delle infrastrutture.

Tuttavia, come per qualsiasi partnership commerciale, gli accordi di sponsorizzazione possono cambiare nel tempo, a seconda dei cambiamenti nei mercati e degli obiettivi di business delle aziende coinvolte. La Lazio continuerà ad attirare nuovi sponsor e a lavorare per raggiungere il successo sui campi da gioco.

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