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Serie A, 16a giornata: la Moviola

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CROTONE-PESCARA (DAMATO) : il calcio di rigore assegnato al Crotone nasce da un fallo non fischiato di Capezzi che trattiene la maglia di Aquilani, manca fischio del fallo e giallo per Capezzi, netto poi il calcio di rigore concesso al Crotonej per il netto fallo di mano di Campagnaro, regolare l’esecuzione del rigore; c’è anche il rigore assegnato al Pescara per fallo di Barberis su Memushaj, regolare l’esecuzionedel rigore; giusto il primo giallo mostrato ad Aquilani per fallo su Falcinelli; giusto anche il secondo giallo mostrato ad Aquilani per fallo su Rohden; giusto il primo giallo mostrato a Capezzi per fallo su Caprari; esagerato però il secondo giallo mostrato a Capezzi, si tratta di un intervento solo negligente, bastava il giallo; era da annullare la rete di Ferrari a causa del fallo di Sampirisi su Pettinari, bisognava fischiare un calcio di punizione in favore del Pescara, l’addizionale Rapuano avrebbe potuto aiutare Damato ma non lo ha fatto

SAMPDORIA-LAZIO (RUSSO) : rischia il calcio di rigore Wallace quando va a contatto nella sua area con Schick; Wallace prende una pallonata in faccia e rimane a terra per vari secondi, ma Russo aspetta che l’azione in ripartenza della Lazio termini e appena la Sampdoria recupera il pallone fischia, invece avrebbe dovuto fermare il gioco immediatamente perché Wallace aveva subito un colpo alla testa; curiosità: interessante il look di Russo con le treccine

CAGLIARI-NAPOLI (CALVARESE) : manca un netto calcio di rigore al Napoli perché sulla battuta di un calcio d’angolo Pisacane trattiene vistosamente la maglia di Mertens, l’addizionale Doveri avrebbe potuto aiutare Calvarese e non lo ha fatto; manca un altro calcio di rigore per il Napoli per fallo di mano di Barella in barriera sulla punizione di Mertens; inesistente il fuorigioco fischiato a Callejon, tenuto di parecchio in gioco dal penultimo difendente del Cagliari al momento del passaggio di Insigne; esagerato il giallo mostrato a Barella per fallo su Callejon, si tratta di un intervento solo negligente, bastava fischiare il fallo

TORINO-JUVENTUS (ROCCHI) : manca il calcio di punizione per il Torino e il giallo per Rugani quando quest’ultimo trattiene Belotti per la maglia; esagerato il giallo mostrato a Mandzukic per fallo su Zappacosta, bastava fischiare il fallo; esagerato anche il giallo per Rugani per fallo su Belotti, anche qui bastava fischiare il fallo; giusto non concedere calcio di rigore sul contatto Castan-Lichtsteiner perché Castan sta fermo e non può certo scomparire, giusto lasciar proseguire; giusto fischiare il fallo di Boyé su Rugani, ma l’intervento è imprudente, manca il giallo per Boyé

ROMA-MILAN (MAZZOLENI) : netto il calcio di rigore concesso al milan per fallo di Sczczesny su Lapadula, il mancato giallo per Sczczesny è frutto delle nuove disposizioni date agli arbitri di anticipare una regola ufficiale che entrerà ufficialmente in vigore dall’anno prossimo, che prevede solo il provvedimento tecnico in caso di intervento onesto quando non c’è una chiara occasione da rete, regolare l’esecuzione del rigore; giusto lasciar proseguire sul contatto De Sciglio-Peres perché De Sciglio tocca nettamente il pallone; Spalletti protesta perché un giocatore del Milan parla all’orecchio di Mazzoleni a fine primo tempo, ma è ridicolo pensare che un arbitro possa farsi condizionare da queste cose; giusto il giallo mostrato a Paletta per fallo su El Shaarawy; giusto non mostrare il secondo giallo a Paletta perché il suo fallo su El Shaarawy è solo negligente

INTER-GENOA (VALERI) : manca il calcio di punizione al Genoa, perché è falloso l’ntervento di Brozovic su Ocampos; è regolare la prima rete di Brozovic, perché gli unici due giocatori dell’Inter in fuorigioco sono in fuorigioco solo geografico perché non disturbano né i difensori né il portiere; manca un calcio di rigore al Genoa quando Miranda sgambetta in area Laxalt

ATALANTA-UDINESE (MARESCA) : fa bene Maresca a far mettere del nastro adesivo bianco sulla parte nera della maglia dell’Udinese per non confondere le maglie prima dell’inizio della gara; su un contatto Felipe-Petagna in area dell’Udinese Maresca fischia fallo si Petagna, ma in realtà il fallo lo commette Felipe, era calcio di rigore per l’Atalanta

PALERMO-CHIEVO (TAGLIAVENTO) : inesistente il fuorigioco segnalato a Meggiorini, tenuto in gioco dal penultimo difendente del Palermo al momento del passaggio di De Guzman

FIORENTINA-SASSUOLO (FABBRI) : Fabbri permette a Gazzola di entrare in campo con la Fede al dito, ma trattandosi di un monile Gazzola avrebbe dovuto toglierselo prima di entrare sul terreno di gioco

BOLOGNA-EMPOLI (GUIDA) : nessun episodio da moviola

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Auto Sponsor della Lazio

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La Lazio è una delle squadre di calcio più famose e longeve d’Italia. Sin dagli anni ’70, la società calcistica ha stretto partnership con importanti marchi di automobili per diventare il loro sponsor tecnico. Questa scelta ha portato ad una forte associazione tra la Lazio e il mondo delle quattro ruote, e anche oggi la squadra continua ad essere associata con importanti concessionarie di auto.

La scelta di avere un’azienda automobilistica come sponsor tecnico può avere diversi benefici per una squadra di calcio. Prima di tutto, il calcio è uno sport popolare in tutto il mondo e attira milioni di appassionati. Di conseguenza, le sponsorizzazioni delle squadre di calcio sono una forma efficace di pubblicità per le aziende, in particolare per quelle che vogliono raggiungere un vasto pubblico di consumatori. Inoltre, l’immagine di dinamismo e successo associata al calcio può essere vantaggiosa per le aziende che desiderano promuovere i loro prodotti.

La Renault sponsor della Lazio fino al 2022

Nel 2015 (ai tempi c’era Pioli in panchina) tre dealer Renault della capitale sono diventati sponsor della squadra biancoceleste; qualche tempo fa, abbiamo provato queste auto con il noleggio a lungo termine senza anticipo di Movenzia un buon prodotto per chi non ha particolari necessità di avere auto in garage che molte volte rimangono ferme inutilmente.

Renault è una casa automobilistica francese con una storia lunga e ricca. Fondata nel 1899 dai fratelli Louis, Marcel e Fernand Renault, l’azienda ha iniziato la sua attività producendo auto elettriche, per poi passare alla produzione di veicoli a motore a combustione interna.

Una sponsorizzazione durata alcuni anni e che ha visto un binomio fantastico crearsi tra le concessionarie e la squadra con la presentazione dei vari prodotti avvenuta durante i vari step di mercato.

Gli sponsor e la Lazio

Tutti conosciamo il main sponsor della Lazio Binance, come abbiamo già approfondito in questo articolo, si tratta della prima sponsorizzazione nel calcio in Italia di questo importante excanghe che nell’ultima tornata è riuscita anche a vendere gli abbonamenti della nostra squadra tramite cryptovalute.

Binance è una delle più grandi piattaforme di scambio di criptovalute al mondo. Fondata nel 2017 da Changpeng Zhao, la piattaforma è cresciuta rapidamente per diventare uno dei leader del settore delle criptovalute.

Binance offre una vasta gamma di servizi, tra cui lo scambio di criptovalute, l’acquisto di criptovalute tramite carte di credito o bonifici bancari, la possibilità di utilizzare criptovalute per fare acquisti online e la possibilità di fare trading di margini. Inoltre, Binance ha lanciato anche la propria criptovaluta, chiamata Binance Coin (BNB), che può essere utilizzata per pagare le commissioni di trading sulla piattaforma.

Mizuno e la Lazio continuano la loro corsa assieme, Mizuno è un’azienda giapponese specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo, calzature e attrezzature sportive. Fondata nel 1906 a Osaka, in Giappone, l’azienda è stata originariamente creata per produrre attrezzature sportive per il baseball, ma nel corso degli anni si è espansa per offrire prodotti per una vasta gamma di sport, tra cui il golf, il tennis, la corsa, la pallavolo e il rugby.

In sintesi, la Lazio ha una lunga tradizione di collaborazione con importanti marchi di sponsorizzazione, che hanno contribuito a sostenere la squadra nel corso degli anni. Queste partnership non solo hanno permesso alla Lazio di avere una maggiore visibilità a livello nazionale ed internazionale, ma hanno anche fornito un’importante fonte di finanziamento per l’acquisto di nuovi giocatori e lo sviluppo delle infrastrutture.

Tuttavia, come per qualsiasi partnership commerciale, gli accordi di sponsorizzazione possono cambiare nel tempo, a seconda dei cambiamenti nei mercati e degli obiettivi di business delle aziende coinvolte. La Lazio continuerà ad attirare nuovi sponsor e a lavorare per raggiungere il successo sui campi da gioco.

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