Scontri diretti contro le Big: ancora due punti persi. Ma qualcosa può cambiare

Correa salva la Lazio dalla beffa e dalla rimonta in classifica, la Lazio non supera il test per gli scontri diretti

Contro un Milan decimato dagli infortuni, la Lazio non supera l’esame degli scontri diretti in classifica ma sopratutto contro le squadre considerate “big” del campionato. In questi 97 minuti la colpa non è totalmente biancoceleste ma in parte al nervosismo creatosi per alcune decisioni di Banti ( var non utilizzato al limite dell’area per un colpo di mano, ammonizione a Milinkovic Savic al primo fallo, var inutilizzato su Parolo in area anche se era dubbia la trattenuta alla mano ed altre sfaccettature durante il periodo di gara).

1-1 è il risultato finale, la scelta di far subentrare Correa salva Inzaghi da una scelta, a parer personale, sbagliata. Wallace si trova nel momento giusto in una posizione sbagliata, nel senso giusto che un difensore difenda ma viene colpito spiazzando Strakosha sul tiro di Kessie al ’78.

Un Milan che comunque ha difeso con le unghie e con i denti la propria metà campo dove in alcune ripartenze laziali, tutti e gli 11 rossoneri erano dietro la metà del campo. Luis Alberto ha avuto qualche raggio di sole ma presto le nuvole lo hanno oscurato tanto che Inzaghi ha ormai come tappa fissa la sostituzione dopo la metà di gioco del secondo tempo.

Con l’entrata di Correa e Lukaku, il match cambia e la Lazio ritrova l’assedio finale fino alla prestigiosa giocata di Correa che trova un varco tra le gambe della difesa rossonera con Donnarumma in ritardo.

La Lazio dunque perde, a nostra opinione due punti, ma resta li in classifica lasciando dietro gli avversari e non sfruttando lo scivolone delle inseguitrici. Un campionato dove il quarto posto sarà assegnato solamente a campionato terminato se le cose non dovessero cambiare ma una cosa è certa: il mercato di riparazione DEVE ESSERE FATTO!