“Nel corso della mia carriera avevo già perso un’occasione alla Juventus a causa di problemi fisici ed ho perso anche la Nazionale nel mio momento migliore. Volevo questa rivincita e tornare in una grande squadra per dimostrare il mio valore: so che qui alla Lazio avrò questa possibilità e sono molto contento di esser qui, darò tutto me stesso per ottenere gli obiettivi di squadra e la mia rivincita personale. 

È stato semplice l’inserimento nel gruppo, conoscevo alcuni ragazzi ed ho giocato in Nazionale con Immobile e Parolo. Mi hanno accolto bene e sono ragazzi fantastici, mi sento già a casa e sono pronto per aiutare la squadra ed il mister per dare il massimo per tutta la piazza. Saranno determinanti le ultime partite per la corsa Champions League: il Direttore Igli Tare mi ha chiamato per questo, per dare più possibilità ad Inzaghi. Con tante gare da disputare possono capitare infortuni e squalifiche e quindi servono tanti calciatori per dare l’opportunità al tecnico di avere delle alternative. Sono felice di essere qui e di poter dare il mio contributo. 

Quando ho saputo della chiamata della Lazio è stata una grande emozione: è una grande squadra, ho perso una grande opportunità a causa di un infortunio nella mia carriera e volevo venire qui a tutti i costi perché la Lazio è una grande squadra. Il Direttore Sportivo Igli Tare mi ha convinto, ma non ce ne sarebbe stato comunque bisogno perché la maglia biancoceleste è pesante e sono stato da subito molto emozionato di indossare questo stemma: questa è per me una rivincita dopo aver vissuto tanti episodi nella mia carriera, darò il massimo per la Lazio. Piatek è un calciatore fantastico, in estate alla prima amichevole ha segnato cinque gol ci siamo accorti della sua forza: è un grande professionista ed è molto forte negli ultimi metri. Lui gioca solo in area di rigore, Immobile invece lavora molto per la squadra dentro e fuori dall’area. Al polacco non piace uscire dai 16 metri, ma quando entra in area è veramente forte, dovremo prestare grande attenzione all’ex Genoa perché è un calciatore di grande livello. 

Ho sempre perso quando ho affrontato la Lazio ed anche con difficoltà perché il gruppo biancoceleste ha sempre pressato alto offrendo un gioco bello da vedere ed aggressivo. Già da prima del mio arrivo alla Lazio, consideravo la formazione di Inzaghi nel contesto generale una delle migliori compagini: è organizzata e fa un pressing molto aggressivo con un ottimo mix in rosa tra giovani ed esperti. La squadra inevitabilmente punterà in alto. Sono stato molto felice della chiamata perché il gruppo è il migliore per gioco eccezion fatta per la Juventus: la Lazio ha perso contro i bianconeri, ma ha offerto grandi prove contro i piemontesi e l’Inter. 

Posso giocare sull’esterno, ma posso essere utilizzato anche come mezz’ala: questi due ruoli li ricopro con naturalezza. Sono nato come mezz’ala, il mister sa che può contare su di me sia come mezz’ala, sia come esterno. Da quando sono arrivato in Italia il debry della Capitale è sempre stato quello più sentito. Non vedo l’ora di giocarlo e di vincerlo: sarà bellissimo disputarlo, la sfida con la Roma è sempre stata molto sentita”. 



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