palazziQuesta la decisione della Commissione Disciplinare: “Inammissibile o irrilevante” la testimonianza del team manager Manzini, perché relativa “a circostanze notorie o irrilevanti”.

Parte la requisitoria di Palazzi sulla presunta combine LAZIO-GENOA: “La prima fonte di prova, ma non la unica, è costituita dalle dichiarazioni di Gervasoni, con attendibilità intrinseca ed estrinseca. Molti difensori provano a dargli una patente d’inattendibilità, ma tantissime sentenze dicono il contrario. E le sue confessioni valgono, eccome, per questa partita. Gervasoni non poteva conoscere quando parlò tutti i tabulati e gli elementi probatori che oggi abbiamo in mano e le sue descrizioni sono chiare e riscontrate. Le dichiarazioni di Gervasoni tra l’altro non sono tutte de relato, perché ha partecipato in prima persona alla fase iniziale della combine. Ha una partecipazione diretta e questo è importantissimo. Il racconto dell’incontro tra Ilievski, Zamperini e Mauri è confermato dalle celle telefoniche. Gli accertamenti di polizia giudizia danno un valore fotografico alle parole di Mauri ha utilizzato un terzo cellulare dal 28 aprile al 28 maggio. C’è un percorso di vita parallelo a quello che aggancia le celle. I contatti con Aureli dal 28 aprile in poi sono pochissimi, rispetto a quelli che intercorrono con la scheda intestata a Samantaha Romano. Zamperini è amico di Mauri, e Mauri è il grimaldello per l’alterazione delle gare della Lazio. E’ l’unico aggancio di Zamperini. Mauri, dalla lettura degli atti, dichiara che Aureli era un perfetto sconosciuto e viene poi smentito. Possesso della scheda, dice dal 13 maggio in poi, ed è smentito. Alcuni contatti, secondo le difese, sarebbero incombatibili perché agganciano celle in orari incompatibili. Noi riteniamo che va verificato se c’è una linea di confine fra una cella e l’altra. Ma inoltre non c’è mai una coincidenza di orario fra le celle agganciate”.

Palazzi rincara la dose : Mauri dichiara alla procura federale, prima che venga colpito dalle misure cautelari, che Aureli era per lui un perfetto sconosciuto, amico di Zamperini. In realtà non solo lo conosceva, ma gli fornisce anche una scheda coperta. Su questo punto le difese hanno contestato questo dato rivelando che alcuni contatti sarebbero incompatibili perché queste due schede aggancerebbero delle celle telefoniche coincidenti in maniera incompatibile. In realtà non vi è mai una coincidenza di orari, il che rende compatibile il possesso delle due schede alla stessa persona. Per quale motivo Mauri doveva contattare anche Zamperini con la scheda coperta se lo scopo di quella scheda erano le scommesse sul tennis e sul basket? Non regge questa ricostruzione alternativa. Un calciatore non sarebbe così ingenuo da usare un’utenza coperta per qualcosa di consentito, perchè sa benissimo che la cosa potrebbe insospettire“.

opo la fine dell’arringa di Palazzi, il presidente della Commissione disciplinare, Sergio Artico, chiede: “Io ho una domanda da fare sui documenti prodotti. Che hanno in più rispetto a quelli depositati con l’atto di deferimento?”. Risponde, Palazzi: “Abbiamo ricreato tramite i tabulati, tutta la sequenza cronologica e unitaria dei contatti. E’ un riepilogo di dati già contenuti nel deferimento. Abbiamo fatto 10 copie e ne abbiamo già fornita una ai difensori di Mauri e della Lazio”.

Interviene l’avvocato Buceti, altro legale di Mauri: “E’ vero che Palazzi ci ha consegnato tutto, ma non abbiamo avuto il tempo di verificare. Vogliamo quindi che il procuratore si assuma la responsabilità che non ci sia nulla di nuovo rispetto a quanto consegnato nell’atto di deferimento. Noi non temiamo nulla della produzione”. 

Continua l’arringa inquisitoria di Palazzi: Il fatto che non ci sia un contatto diretto tra Mauri e gli organizzatori non prova molto. Ovvio che Zamperini non volesse esporlo a un contatto diretto con i membri dell’organizzazione. Il ruolo di Zamperini era proprio quello di fungere da alternatore delle gare di Serie A, proprio in virtù dell’amicizia con Mauri. Che doveva tutelare e proteggere facendo da filtro. Per quanto riguarda i flussi delle scommesse, il fatto che non ci siano tracciati di scommesse di nessun rilievo, non prova troppo e non merita considerazione. La storia di questi procedimenti ci dimostra in modo incontestabile che il grosso dei flussi non arrivano attraverso canali ufficiali. È l’elemento di contorno che si propaga e viene sfruttato da soggetti esterni che va a influire sulle scommesse ufficiali. Il grosso flusso arriva attraverso canali non ufficiali. Per quanto riguarda la suggestiva ipotesi che non sia possibile uno spostamento di Zamperini da Formello alle 12.44 a Formello fino alle 12.56 a Corso Francia, avete visto la macchina che utilizzava? Una Porsche. Sulla Cassia Veientana 12 minuti sono possibili e consentono in un sabato, all’ora di pranzo e con quel tipo di autovettura di percorrere quel tragitto. La presenza di Milanetto all’incontro è comprovata dalle celle telefoniche e dalle dichiarazioni di Gervasoni. Sia per una gara che per l’altra le dichiarazioni di Gervasoni sono confermate punto dopo punto. Per questo la sua credibilità – come accusa Milanetto – non può essere messa in dubbio.

Si sta svolgendo in questo momento la replica di Grassani, ‘avvocato del Genoa e di Milanetto (presenta anche il calciatore in aula): “Non ci sono prove ma congetture, mentre noi abbiamo portato prove inconfuatbili come le dichiarazioni dei giocatori del Genoa. Come pensate che sia possibile poi che nell’albergo dove si stava svolgendo la riunione tecnica della squadra prima della partita, un giocatore come Milanetto – non un Primavera ma un titolare – potesse assentarsi per andare al bagno e prendere parte a questo incontro?”, questo uno stralcio dell’arringa difensiva.

CITTACELESTE



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