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Storia S.S. Lazio

Lotito ha provato a far saltare l’evento del 12 Maggio

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LOTITOSecondo quanto riportato dal portalesslaziofans.it, Claudio Lotito sarebbe andato dal Coni con una curiosa richiesta. Riportiamo lo stralcio dell’articolo: “Perché uno stadio vuoto con la Lazio che lotta per l’Europa League e un Olimpico già con 42.000 spettatori per “di padre in figlio” del 12 maggio, fa male, malissimo. Al punto tale che Lotito ha provato anche a far saltare l’evento chiedendo al Coni di ritirare la concessione dell’Olimpico a Wilson e compagni per la festa del 12 maggio, adducendo come scusa che lui paga l’affitto dello stadio e che quell’evento è stato organizzato (cosa palesemente falsa) per contestarlo. Ma è stato respinto con perdite.”

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1 novembre 1997: quando la Lazio in dieci asfaltò la Roma

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derby lazio roma in 10

ROMA – LAZIO – La Lazio per la prima volta sfida l’ex tecnico Zeman, passato in estate sulla panchina della Roma. Eriksson, sbarcato nella Capitale dalla Sampdoria, per il derby sceglie il classico 4-4-2 con la coppia Mancini e Casiraghi in avanti e il centrocampo composto da Fuser, Almeyda, Jugovic e Nedved. Avvio shock per i biancocelesti che già al 7’ rimangono in dieci per l’espulsione di Favalli: Collina, in maniera molto severa, punisce con il rosso l’entrata diretta del difensore su Tommasi. Eriksson risistema la squadra inserendo Negro al posto di Almeyda e chiedendo un sacrificio a Mancini sull’esterno sinistro. Dopo un primo tempo di sofferenza, in apertura di ripresa è proprio il numero 10 a sbloccare il match. L’ex capitano della Sampdoria parte dall’esterno e infilandosi tra Gomez e Servidei fa partire un destro che si infila sotto l’incrocio della porta difesa da Konsel. Passano soltanto dieci minuti e la Lazio raddoppia con un’altra perla: questa volta Mancini si trasforma in uomo assist e Casiraghi in spaccata trova una coordinazione perfetta per il 2-0. All’84’ è Nedved ad infilarsi nel cuore della difesa giallorossa, superando Konsel con un delizioso pallonetto. Il gol di Delvecchio al 91’ conta soltanto per le statistiche e al fischio finale è euforia biancoceleste. Una Lazio da 10, e lode.

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