Pepe Reina è entrato nella nuova giovinezza. Il portiere spagnolo è entrato nella famiglia biancoceleste dove da oltre 5 anni mancava un vice Strakosha che poteva infondere sicurezza. Forse troppa è quella data visto che ha approfittato dell’assenza da Covid19 del portiere albanese, soffiandogli momentaneamente il posto grazie a delle prestazioni degne di nota.

Ma nell’aria c’era un mormorio dovuto alla sua età: 38 primavere. E proprio su questo il portiere biancoceleste ha voluto esprimere il suo pensiero ai microfoni di El Transistor:

“Quando non senti più la tensione prima di ogni partita, sarà finita. A 38 anni, ogni singolo giorno di allenamento, ha molto più valore. La chiave è lavorare in modo personalizzato con un fisioterapista che si concentra su alcune parti del corpo. E l’importante è non dimagrire, soprattutto durante i periodi di vacanza. Buffon? È una speranza: vuol dire che anche a 42 anni i portieri più anziani possono continuare a giocare tante partite. Io continuerò finché sto bene e c’è il divertimento. Altrimenti sarà finita. Sono innamorato dell’Italia, ma i miei migliori anni da calciatore sono stati in Inghilterra. Lì mi sono divertito di più e raggiunto obiettivi personali e sportivi. I miei portieri preferiti? Tanti ed è difficile tirarne fuori uno. Di sicuro posso dire Schmeichel, Buffon e Casillas”.



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