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Lazio contestata
Davanti al cancello c’è la macchina di Candreva e dietro si forma una fila di almeno dieci macchine di giocatori che cominciano a suonare nervosamente, con i tifosi che, imperterriti, proseguono nella loro mini-contestazione. Passano velocemente Biglia e Perea che non si fermano e vengono presi a male parole dal gruppetto contestatore. Passa Marchetti che viene fermato da un paio di ragazzi che gli rimproverano di aver offeso i tifosi qualche partita fa. Il portiere si ferma e ribatte: “Io non mi sono mai permesso di offendere nessuno, né tanto meno la gente. Ho chiesto scusa quanto dovevo farlo davanti alla curva”. Ma mentre tutto sembra chiarito e Marchetti prende per andarsene, un altro gli inveisce contro, ricordandogli del contratto e dell’adeguamento che avrebbe chiesto. L’estremo difensore riferma la macchina e risponde: “Ma cosa stai dicendo? Ma quale adeguamento del contratto, io non ho chiesto proprio niente, sono tutte cazzate”. Prende e se ne va. Nel calderone ci finisce anche Dias che prima discute con due tifosi e poi, sempre con gli stessi si chiarisce e fa la pace. Stesso discorso per Konko. E’ sicuramente uno dei momenti più brutti che sta attraversando la Lazio.
(Il Messaggero.it)
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